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STUDIO ARCHITETTURA ASSOCIATO arch. D. Zafferri - arch. G. Buffoli - arch. A. Baronchelli - arch. F. Fogazzi - geom. F. Paruta Rovato - Via S. Andrea, 73 tel. 030/7242000-030/7700744 e-mail: studio@architettura5a.it COMUNE DI MONTIRONE (Provincia di Brescia) VARIANTE AL PGT VIGENTE AI SENSI DELLA L.R. 12/05 art. 13 comma 13 VARIANTE n. 2 MODIFICHE NORMATIVE PIANO delle REGOLE NUCLEI di ANTICA FORMAZIONE RELAZIONE ILLUSTRATIVA 1. PREMESSA Il comune di Montirone è dotato di Piano di Governo del Territorio (PGT) approvato con deliberazione C.C. n. 14 del 20 aprile 2009 e n. 15 del 22 aprile 2009 ed efficace in seguito a pubblicazione sul Burl Serie Inserzioni e Concorsi n. 11 del 17 marzo 2010; nel corso della vigenza gli atti costituenti il PGT sono stati sottoposti ad una prima variante, approvata con Deliberazione di C.C. 19 del 19/7/2011 e pubblica sul B.U.R.L. serie avvisi e concorsi n. 40 del 5/10/2011. L'Amministrazione Comunale di Montirone ha dato avvio alla procedura della presente variante al PGT con delibera di giunta n. 159 del 10/11/12. Sono pervenute 16 segnalazioni, che interessano sia il piano delle regole che il documento di piano; per questioni procedurali legate alla normativa sulla valutazione ambientale strategica, si è deciso di sdoppiare le varianti in due procedimenti distinti, uno per i contenuti del PdR sottoposto a verifica di assoggettabilità a VAS ed uno per il DdP, che seguirà il presente provvedimento e sarà preceduta da VAS. L esito della verifica ha escluso la necessità di valutazione ambientale, come da decreto dell autorità competente in data 8/10/2013 prot. 17035 Di fatto la presente variante si è limitata ad apportare alcune migliorie all'apparato normativo che costituisce il Piano delle Regole ed i Nuclei di Antica Formazione. Pag. 1 di 4

2. DESCRIZIONE DELLE MODIFICHE Come emerso chiaramente in fase di procedura di non assoggettabilità a VAS, le intenzioni progettuali che hanno guidato la variante al Piano delle Regole per il territorio di Montirone hanno agiscono sul tessuto esistente, senza considerare l ipotesi di incrementare ulteriormente la capacità edificatoria, considerando il fatto che quella messa in campo dal Documento di Piano risulta completamente inattuata. Come detto, la presente variante prevede modifiche alle sole norme del Piano delle Regole e dei Nuclei di Antica Formazione, con l obiettivo di migliorare l'apparato normativo. Le modifiche più significative riguardano la forma, che a causa di tabelle concatenate complesse e concatenate, rende di difficile lettura il PGT ai cittadini, ma spesso anche ai tecnici operanti sul territorio. Per quanto riguarda le modifiche sostanziali, l obiettivo prioritario è quello di favorire l'adeguamento e il rinnovamento del patrimonio edilizio esistente, attraverso un Piano delle regole più efficace e modalità di intervento univoche e chiare. La variante apporta le modifiche di seguito sintetizzate all articolato del Piano delle Regole: migliorare la leggibilità delle norme del PGT; in particolare sono state semplificate le tabelle dei diversi ambiti, togliendo i riferimenti alle destinazioni d uso non ammesse e rendendo maggiormente leggibili i rimandi alle norme; coerenziare le possibilità di intervenire sugli edifici esistenti, anche in ambiti di non trasformazione, ancorchè legate alle limitazione degli specifici vincoli dai quali questi ambiti derivano; eliminare la doppia previsione (ai sensi della LR 12/05 e del DPR 380/01) per la modalità di intervento di ristrutturazione nelle norme del Piano delle Regole del PGT, in quanto superata da previsioni normative successive (nello specifico l art. 17 della LR 7/2012; nel corso della procedura di VAS sono occorse ulteriori variazioni alla definizione di ristrutturazione - con la legge 9 agosto 2013 n. 98 - e la scelta di una descrizione univoca si è rivelata migliorativa dell impianto generale e adeguata ad accogliere eventuali variazioni provenienti da norme sovraordinate; migliorare l'apparato normativo riferito ai Nuclei di Antica Formazione (NAF), anche in questo caso legato alla ristrutturazione edilizia. Si è infatti deciso di introdurre due tipologie di intervento differenziate, la ristrutturazione edilizia con modifiche alla sagoma e la ristrutturazione edilizia senza modifiche alla sagoma, al fine di evitare che le modifiche delle norme sovraordinate rendessero labile il Pag. 2 di 4

confine tra l una e l altra modalità e permettessero di applicare l intervento più pesante (quello che modifica la sagoma) anche ad edifici storici tipologicamente significativi o con particolari edilizi di pregio; in questo modo si è potuto consentire l intervento di ristrutturazione edilizia senza modifica della sagoma per gli edifici di solo interesse ambientale senza particolari emergenze, per i quali non era prevista nella prima stesura delle norme; semplificare le norme in relazione alla definizione delle tipologie urbanistiche e i lotti vuoti caratterizzanti il tessuto consolidato, eliminando alcune evidenti incongruenze e/o discrezionalità. In particolare, gli articoli 22 e 23 contenevano un complicato rimando alle le tipologie edilizie (case singole o binate e case a blocco) per quanto riguardava gli indici ammessi. La modifica apportata va nella direzione di confermare l obiettivo di non densificare troppo i lotti edificati con le tipologie di edilizia economico popolare degli anni '70-'80 con una corretta applicazione degli indici edificatori, che restano di 1,2 mc/mq all art. 22 ed 1,5 mc/mq all art. 23. Per la precisa individuazione dei punti delle norme modificati, si rimanda allo specifico elaborato comparato, in cui sono evidenziate con carattere barrato le parti eliminate e con carattere rosso le parti aggiunte; in fase di approvazione definitiva della presente variante si procederà alla stesura della versione modificata. 3. DIMENSIONAMENTO DEL PIANO E VERIFICA DEGLI STANDARD Le varianti oggetto del presente provvedimento sono esclusivamente normative: non incidono sul dimensionamento del PGT né sulle quantità di standard. 4. ELABORATI COSTITUENTI LA VARIANTE Il provvedimento è composto dai seguenti elaborati: DOCUMENTAZIONE GENERALE all. A Relazione illustrativa e descrizione delle varianti all. B Sintesi delle richieste pervenute all. C Uso del suolo vigente - Individuazione delle richieste PIANO DELLE REGOLE (PDR) all. A01c Norme tecniche di attuazione comparate Pag. 3 di 4

NUCLEI DI ANTICA FORMAZIONE (NAF) all. A01c Norme tecniche di attuazione comparate Viene inoltre allegata al presente provvedimento una tavola esemplificativa del PGT in scala 1:5.000, sulla quale sono riportate le modifiche descrittive degli ambiti; tale elaborato non contiene alcuna modifica ai perimetri degli aree, ma solamente una riedizione della legenda, che riporta le nuove sigle ed il rimando agli articoli di riferimento Il progettista arch. Agostino Baronchelli Pag. 4 di 4