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SALVATRONDA 08.09.2010 Redattore Telefono Fax e-mail Indice SALVATRONDA Copertina progetto 1 Indice 2 Locale 1 Lampade (planimetria) 3 Risultati illuminotecnici 4 Rendering 3D 5 Superfici locale Superficie utile Livelli di grigio (E) 6 DIALux 4.8 by DIAL GmbH Pagina 2

SALVATRONDA 08.09.2010 Redattore Telefono Fax e-mail Locale 1 / Lampade (planimetria) 5.20 m 1 1 1 1 3.90 1 1 1 1 1.30 0.00 1.88 5.63 9.38 13.13 0.00 15.00 m Scala 1 : 108 Distinta lampade No. Pezzo Denominazione 1 8 Disano 920 Hydro T8 Disano 920 2*36 CNR-F grigio DIALux 4.8 by DIAL GmbH Pagina 3

SALVATRONDA 08.09.2010 Redattore Telefono Fax e-mail Locale 1 / Risultati illuminotecnici Flusso luminoso sferico: 53600 lm Potenza totale: 688.0 W Fattore di manutenzione: 0.80 Zona margine: 0.000 m Superficie Illuminamenti medi [lx] Coefficiente di riflessione [%] Luminanza medio [cd/m²] diretto indiretto totale Superficie utile 177 89 266 / / Pavimento 144 86 230 20 15 Soffitto 38 76 113 70 25 Parete 1 130 74 204 50 32 Parete 2 75 74 150 50 24 Parete 3 130 74 204 50 32 Parete 4 75 75 150 50 24 Regolarità sulla superficie utile E min / E m : 0.609 (1:2) E min / E max : 0.497 (1:2) UGR Longitudinale- Trasversale verso l'asse Parete sinistra <10 <10 lampade Parete inferiore <10 <10 (CIE, SHR = 0.25.) Potenza allacciata specifica: 8.82 W/m² = 3.31 W/m²/100 lx (Base: 78.00 m²) DIALux 4.8 by DIAL GmbH Pagina 4

SALVATRONDA 08.09.2010 Redattore Telefono Fax e-mail Locale 1 / Rendering 3D DIALux 4.8 by DIAL GmbH Pagina 5

SALVATRONDA 08.09.2010 Redattore Telefono Fax e-mail Locale 1 / Superficie utile / Livelli di grigio (E) 5.20 m 0.00 0.00 15.00 m 200 240 280 320 lx Posizione della superficie nel locale: Punto contrassegnato: (0.000 m, 0.000 m, 0.850 m) Scala 1 : 108 Reticolo: 64 x 32 Punti E m [lx] E min [lx] E max [lx] E min / E m E min / E max 266 162 327 0.609 0.497 DIALux 4.8 by DIAL GmbH Pagina 6

SOMMARIO 1. CONTENUTO DEL DOCUMENTO 2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO 3. INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE 4. DATI INIZIALI 4.1 Densità annua di fulmini a terra. 4.2 Dati relativi alla struttura. 4.3 Dati relativi alle linee esterne. 4.4 Definizione e caratteristiche delle zone 5. CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE ELETTRICHE ESTERNE 6. VALUTAZIONE DEI RISCHI 6.1 Rischio R 1 di perdita di vite umane 6.1.1 Calcolo del rischio R 1 6.1.2 Analisi del rischio R 1 7. SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE 8. CONCLUSIONI 9. APPENDICI 10.ALLEGATI Disegno della struttura Grafico area di raccolta A d Grafico area di raccolta A m 2

1. CONTENUTO DEL DOCUMENTO Questo documento contiene : - la relazione sulla valutazione dei rischi dovuti al fulmine ai sensi del DLgs 81/08, art. 29; - la scelta delle misure di protezione da adottare ove necessarie come richiesto dal DLgs 81/08, art. 84. La verifica di fulminazione è stata eseguita solamente sul nuovo fabbricato oggetto di intervento denominato locale soffianti. 2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO Questo documento è stato elaborato con riferimento alle seguenti norme CEI: - CEI 81-10/1 (EN 62305-1): "Protezione contro i fulmini. Parte 1: Principi Generali" Aprile 2006; Variante V1 (Settembre 2008); - CEI 81-10/2 (EN 62305-2): "Protezione contro i fulmini. Parte 2: Valutazione del rischio" Aprile 2006; Variante V1 (Settembre 2008); - CEI 81-10/3 (EN 62305-3): "Protezione contro i fulmini. Parte 3: Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone" Aprile 2006; Variante V1 (Settembre 2008); - CEI 81-10/4 (EN 62305-4): "Protezione contro i fulmini. Parte 4: Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture" Aprile 2006; Variante V1 (Settembre 2008); - CEI 81-3 : "Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato dei Comuni d'italia, in ordine alfabetico." Maggio 1999. 3. INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE L'individuazione della struttura da proteggere è essenziale per definire le dimensioni e le caratteristiche da utilizzare per la valutazione dell'area di raccolta. La struttura che si vuole proteggere coincide con un intero edificio a sé stante, fisicamente separato da altre costruzioni. Pertanto, ai sensi dell'art. A.2.1.2 della Norma CEI EN 62305-2, le dimensioni e le 3

caratteristiche della struttura da considerare sono quelle dell'edificio stesso. 4. DATI INIZIALI 4.1 Densità annua di fulmini a terra Come rilevabile dalla Norma CEI 81-3, la densità annua di fulmini a terra per kilometro quadrato nel comune di CASTELFRANCO VENETO in cui è ubicata la struttura vale : 4.2 Dati relativi alla struttura N t = 4,0 fulmini/km² anno La pianta della struttura è riportata nel disegno (Allegato Disegno della struttura). La destinazione d'uso prevalente della struttura è: adibita a locale soffianti In relazione anche alla sua destinazione d uso, la struttura può essere soggetta a: - perdita di vite umane In accordo con la Norma CEI EN 62305-2 per valutare la necessità della protezione contro il fulmine, deve pertanto essere calcolato : - rischio R1; Le valutazioni di natura economica, volte ad accertare la convenienza dell adozione delle misure di protezione, non sono state condotte perché espressamente non richieste dal Committente. 4.3 Dati relativi alle linee elettriche esterne La struttura è servita dalle seguenti linee elettriche: - Linea di energia: Linea energia Le caratteristiche delle linee elettriche sono riportate nell'appendice Caratteristiche delle linee elettriche. 4.4 Definizione e caratteristiche delle zone Tenuto conto di: - i tipi di superficie del suolo all'esterno della struttura, i tipi di pavimentazione interni ad essa e l'eventuale presenza di persone; - le altre caratteristiche della struttura e, in particolare il lay-out degli impianti interni e le misure di protezione esistenti; 4

sono state definite le seguenti zone: Z1: Zona esterna Z2: Zona interna Le caratteristiche delle zone, i valori medi delle perdite, i tipi di rischio presenti e le relative componenti sono riportate nell'appendice Caratteristiche delle Zone. 5. CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE ELETTRICHE ESTERNE L'area di raccolta Ad dei fulmini diretti sulla struttura è stata valutata graficamente secondo il metodo indicato nella Norma CEI EN 62305-2, art.a.2, ed è riportata nel disegno (Allegato Grafico area di raccolta Ad). L'area di raccolta Am dei fulmini a terra vicino alla struttura, che ne possono danneggiare gli impianti interni per sovratensioni indotte, è stata valutata graficamente secondo il metodo indicato nella Norma CEI EN 62305-2, art.a.3, ed è riportata nel disegno (Allegato Grafico area di raccolta Am). Le aree di raccolta Al e Ai di ciascuna linea elettrica esterna sono state valutate analiticamente come indicato nella Norma CEI EN 62305-2, art.a.4. I valori delle aree di raccolta (A) e i relativi numeri di eventi pericolosi all anno (N) sono riportati nell'appendice Aree di raccolta e numero annuo di eventi pericolosi. I valori delle probabilità di danno (P) per il calcolo delle varie componenti di rischio considerate sono riportate nell'appendice Valori delle probabilità P per la struttura non protetta. 6. VALUTAZIONE DEI RISCHI 6.1 Rischio R1: perdita di vite umane 6.1.1 Calcolo del rischio R1 I valori delle componenti ed il valore del rischio R1 sono di seguito indicati. Z1: Zona esterna RA: 2,00E-07 Totale: 2,00E-07 Z2: Zona interna RB: 1,00E-08 RU(Linea energia): 3,55E-07 RV(Linea energia): 1,78E-08 5

Totale: 3,83E-07 Valore totale del rischio R1 per la struttura: 5,83E-07 6.1.2 Analisi del rischio R1 Il rischio complessivo R1 = 5,83E-07 è inferiore a quello tollerato RT = 1E-05 7. SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE Poiché il rischio complessivo R1 = 5,83E-07 è inferiore a quello tollerato RT = 1E- 05, non occorre adottare alcuna misura di protezione per ridurlo. 8. CONCLUSIONI Rischi che non superano il valore tollerabile: R1 SECONDO LA NORMA CEI EN 62305-2 LA STRUTTURA E' PROTETTA CONTRO LE FULMINAZIONI. In forza della legge 1/3/1968 n.186 che individua nelle Norme CEI la regola dell'arte, si può ritenere assolto ogni obbligo giuridico, anche specifico, che richieda la protezione contro le scariche atmosferiche. 6

9. APPENDICI APPENDICE - Caratteristiche della struttura Dimensioni: vedi disegno Coefficiente di posizione: in area con oggetti di altezza uguale o inferiore (Cd = 0,5) Schermo esterno alla struttura: assente Densità di fulmini a terra (fulmini/km² anno) Nt = 4 APPENDICE - Caratteristiche delle linee elettriche Caratteristiche della linea: Linea energia La linea ha caratteristiche uniformi lungo l intero percorso. Tipo di linea: energia - interrata Lunghezza (m) Lc = 50 Resistività (ohm x m) ρ = 500 Coefficiente di posizione (Cd): in area con oggetti di altezza uguale o inferiore Coefficiente ambientale (Ce): rurale Dimensioni della struttura da cui proviene la linea: A (m): 21 B (m): 6,4 H (m): 3,8 Coefficiente di posizione della struttura da cui proviene la linea (Cd): in area con oggetti di altezza uguale o inferiore APPENDICE - Caratteristiche delle zone Caratteristiche della zona: Zona esterna Tipo di zona: esterna Tipo di suolo: erba (ra = 0,01) Protezioni contro le tensioni di contatto e di passo: nessuna Valori medi delle perdite per la zona: Zona esterna Perdita per tensioni di contatto e di passo (relativa a R1) Lt = 1,00E-02 Rischi e componenti di rischio presenti nella zona: Zona esterna Rischio 1: Ra Caratteristiche della zona: Zona interna Tipo di zona: interna Tipo di pavimentazione: cemento (ru = 0,01) Rischio di incendio: ridotto (rf = 0,001) Pericoli particolari: nessuno (h = 1) Protezioni antincendio: nessuna (rp = 1) Schermatura di zona: assente Protezioni contro le tensioni di contatto: nessuna 7

Impianto interno: Linea energia Alimentato dalla linea Linea energia Tipo di circuito: Cond. attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²) (Ks3 = 0,2) Tensione di tenuta: 4,0 kv Sistema di SPD - livello: Assente (Pspd =1) Valori medi delle perdite per la zona: Zona interna Perdita per tensioni di contatto (relativa a R1) Lt = 1,00E-02 Perdita per danno fisico (relativa a R1) Lf = 5,00E-03 Rischi e componenti di rischio presenti nella zona: Zona interna Rischio 1: Rb Ru Rv APPENDICE - Aree di raccolta e numero annuo di eventi pericolosi. Struttura Area di raccolta per fulminazione diretta della struttura Ad = 1,00E-03 km² Area di raccolta per fulminazione indiretta della struttura Am = 2,08E-01 km² Numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta della struttura Nd = 2,00E-03 Numero di eventi pericolosi per fulminazione indiretta della struttura Nm = 8,30E- 01 Linee elettriche Area di raccolta per fulminazione diretta (Al) e indiretta (Ai) delle linee: Linea energia Al = 0,000608 km² Ai = 0,027951 km² Numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta (Nl) e indiretta (Ni) delle linee: Linea energia Nl = 0,001216 Ni = 0,111803 APPENDICE - Valori delle probabilità P per la struttura non protetta Zona Z1: Zona esterna Pa = 1,00E+00 Pb = 1,0 8

Pc = 1,00E+00 Pm = 1,00E+00 Zona Z2: Zona interna Pa = 1,00E+00 Pb = 1,0 Pc (Linea energia) = 1,00E+00 Pc = 1,00E+00 Pm (Linea energia) = 5,25E-01 Pm = 5,25E-01 Pu (Linea energia) = 1,00E+00 Pv (Linea energia) = 1,00E+00 Pw (Linea energia) = 1,00E+00 Pz (Linea energia) = 2,00E-01 9

Allegato - Disegno della struttura 10

Allegato - Area di raccolta per fulminazione diretta Ad Area di raccolta Ad (km²) = 1,00E-03 11

Allegato - Area di raccolta per fulminazione indiretta Am Area di raccolta Am (km²) = 2,08E-01 12