ECONOMIA DEI SISTEMI INDUSTRIALI

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Transcript:

ECONOMIA DEI SISTEMI INDUSTRIALI Ing. Marco Greco m.greco@unicas.it 0776/2994353 XVII LEZIONE 15/11/2012

La concentrazione 2

Il risultato limite di Cournot in P termini di surplus: n = 1 $130 Compratori Ineff. = (120-60)*(70-10)/2=1800 $70 $10 60 Venditore 120 Q

Il risultato limite di Cournot in P termini di surplus: n = 2 $130 Ineff. = (120-80)*(50-10)/2=800 Compratori $50 Venditori $10 80 120 Q

Il risultato limite di Cournot in termini di surplus: n = P $130 Compratori $10 120 Q

Concentrazione e potere di mercato N Inefficienza (% su inefficienza in monopolio) 1 1 2 4/9 3 1/4 4 4/25.. 7 4/64=6%.. 15 4/256=1.5% 6

Concentrazione e potere di mercato Fin qui abbiamo ritenuto P-MC un buon indicatore del potere di mercato Se le imprese sono asimmetriche, quantità e costi marginali in equilibrio saranno differenti Se le dimensioni delle imprese sono diverse, non è solo il numero di esse che può rappresentare un indice di concentrazione del mercato Es. (33% -33% - 33%) vs (98% - 1% - 1%) 7

Indice di Lerner n p MC L i p i i s s 1 i i Q L indice di Lerner è definito come la media ponderata dei margini di profitto di ciascuna impresa Il peso della media dipende dalle quote di mercato s i L indice è pari a zero (P = MC) per le imprese di un industria in concorrenza perfetta, ed è tanto più grande quanto più un impresa opera in condizioni lontane dalla concorrenza perfetta Se tutte le imprese sono uguali, l indice di Lerner si riduce al margine di profitto Maggiore è L, maggiore è il potere di mercato esercitato dall impresa q 8

Limiti dell indice di Lerner Poiché il costo marginale è difficilmente disponibile, viene utilizzato il costo medio variabile AVC Nel calcolo si ignorano il capitale, le attività di R&S e i costi di pubblicità, e questo conduce ad una distorsione Si ipotizza un costo marginale costante 9

Limiti dell indice di Lerner Spesso le aziende ignorano l entità del costo marginale! Assumendo MC costanti e costi fissi nulli, il tasso di profitto r è uguale al margine di profitto m r i = R i C i R i = pq i c i q i pq i = p c i p = m i 10

Rapporto di concentrazione r C r s i j1 qi s r n i 0 C r 1 Q C r rappresenta la somma delle quote di mercato delle r imprese più grandi Le imprese sono classificate in ordine decrescente, ossia dalla più grande alla più piccola in termini di quote di mercato) Vantaggi: facile reperibilità dati Limiti: scelta arbitraria di r (il numero delle grandi imprese da considerare) 11

Diversamente dal rapporto di concentrazione, tiene conto di tutte le imprese nel mercato, essendo la somma delle quote di mercato al quadrato delle imprese dell industria Se le imprese hanno uguale dimensione (ossia sono simmetriche) Q q s i i 1 0 H 2 1 n i i s H n q n q n nq q Q q H n i n i 1 2 2 2 2 1 1 2 Indice di Herfindahl

Indice di Herfindahl e Definiamo l asimmetria tra le imprese come la varianza: σ 2 s = i s 2 n i=1 asimmetria n H = nσ 2 + 1 n L indice è inversamente proporzionale rispetto al numero delle imprese e direttamente proporzionale rispetto alla varianza

Indice di Herfindahl e di Lerner In un modello di Cournot con n imprese identiche si può dimostrare che L = H ε Infatti se il profitto della i-esima azienda è π i = P Q q i C i Applicando le condizioni del primo ordine si ha δp δq i q i + p δc i δq i = 0 Da cui p δci δq i p = L = δp δq i q i p n i=i p δc i δq i p s i p δc i δq i p = δp δq i Q n p s i = s i ε i=1 q i = s i Q ε = n i=1 ε s i 2 = H ε Tanto più è elevato il potere di mercato, tanto più grande è la concentrazione Potere della singola impresa: si usa l elasticità della domanda della 14 singola impresa

Il paradigma struttura condotta risultato Strumento per l analisi di un mercato basato su struttura (Es. concentrazione) condotta (modalità di interazione), e risultato (Es. potere di mercato, efficienza allocativa, ecc ) SC se le imprese sono poche, è più facile colludere CR se le imprese competono intensamente, il loro potere di mercato sarà basso SR a parità di comportamento (Es. cournot) la concentrazione muta il potere di mercato. Gran parte delle ricerche empiriche (concentrazione margini di profitto) non hanno restituito risultati significativi SR 16

Il paradigma struttura condotta risultato Questo dipende da diverse ragioni: Semplificazioni nei calcoli (MC costanti, costi fissi nulli) in modo da usare i tassi di profitto al posto dei margini di profitto Tassi di profitto non necessariamente rispecchiano la realtà economica (Es. ammortamenti) In imprese diversificate è difficile individuare i tassi di profitto relativi all industria oggetto dell analisi 17

Il paradigma struttura condotta risultato E possibile immaginare relazioni inverse: CS il mio comportamento fa uscire dal mercato un competitor Ipotizziamo che i profitti aggregati in un mercato siano Π(p), e che siano nulli, al netto dei costi di entrata F, quando il numero di imprese n è tale da rendere vera n = Π p F 18

Il paradigma struttura condotta risultato Se p è inferiore al prezzo di monopolio, al crescere di p cresce Π(p) n aumenta al crescere di p HHI diminuisce D altronde se p aumenta, aumenta L Il contrario di quello che avevamo concluso! Perchè? Prima la concentrazione (n imprese) era la causa del potere di mercato, qui il potere di mercato (prezzo p) è la causa della concentrazione 19

Interpretazioni Ipotesi della collusione: la concentrazione causa il potere di mercato, facendo aumentare la collusione evitare fusioni e simili per evitare diminuzione dell efficienza allocativa Ipotesi di efficienza: se in un oligopolio simmetrico un impresa riesce a ridurre i MC, ci sarà una redistribuzione delle quote, e la concentrazione aumenterà come aumento dell efficienza produttiva! 20

La nuova economia industriale L = φh ε empirica con ϕ che descrive la tipologia di condotta Φ=1 se si compete à la Cournot Φ=0 se si compete à la Bertrand, poiché L=0 Poiché nel monopolio si ha L = 1 ε ϕ=1/h (collusione perfetta) L indice L può quindi assumere qualunque valore tra 0 e 1/ε Il potere di mercato dipende dunque da elasticità, concentrazione (H) e tipologia di condotta(ϕ) 21

Concentrazione e Potere di mercato La concentrazione del mercato dipende da quanto viene prodotto dalle imprese che fanno parte di un particolare mercato o industria Nel misurare la concentrazione del mercato osserviamo i singoli mercati e, in ciascuno di essi, il numero e le dimensioni relative delle imprese Restando fissi altri fattori, un mercato viene definito come più concentrato, se il numero di imprese produttive è minore, se la distribuzione delle quote di mercato è marcatamente diseguale

Definizione di concentrazione Concentrazione di un settore: quota rilevante delle attività economiche del settore posseduta da una parte ridotta del complesso di imprese operanti nel settore. Numero di imprese Distribuzione delle imprese in funzione della dimensione - libera concorrenza concorrenza monopolistica oligopolio + monopolio

Intensità della concorrenza Natura della concorrenza Concorrenza perfetta Concorrenza monopolistica basandoci su HHI Indice di Herfindahl Solitamente inferiore a 0.2 Solitamente inferiore a 0.2 Intensità della concorrenza di prezzo Forte Forte o debole, a seconda del grado di differenziazione del prodotto Oligopolio Da 0.2 a 0.6 Forte o debole, a seconda della rivalità tra le imprese Monopolio Superiore a 0.6 Solitamente debole, salvo nel caso di minaccia di entrata Fonte: Besanko et al (2001), p. 264 24

HHI USA merger guidelines Se HHI Post < 0.1, fusione OK Se 0.1< HHI Post < 0.18 fusione OK se ΔHHI <0.01 Se HHI Post > 0.18 fusione OK se ΔHHI< 0.005 Delta HHI Post fusione HHI post fusione <0.005 Da 0.005 a 0.01 Concentrazione bassa: <0.1 Ok Ok Ok > 0.01 Concentrazione moderata: da 0.1 a 0.18 Ok Ok Allerta Concentrazione elevata >0.18 Ok Allerta Stop fusione Negli altri casi abbiamo «forti timori anticompetitivi» che necessitano investigazione 25

HHI Europe merger guidelines Delta HHI Post fusione HHI post fusione <0.015 Da 0.015 a 0.025 Concentrazione bassa: <0.1 Ok Ok Ok Concentrazione moderata: da 0.1 a 0.2 Ok Ok >0.025 Concentrazione elevata >0.2 Ok 26

Esercizio 12.1 Si considerino due mercati X ed Y, con medesima domanda, in cui le imprese competono à la Cournot. Mercato X: due imprese con s = 50% Mercato Y: un impresa con s=70%, due con s=15% In quale mercato vi è maggiore potere di mercato? Risposta: in quello più concentrato (H maggiore) Il secondo mercato ha più imprese, ma è più concentrato: maggiore potere di mercato H(X)=0,25+0,25=0,5 H(Y)=0,49+0,0225+0,0225=0,535

Esercizio 12.2 L industria di biciclette è composta da sette imprese. Le imprese 1, 2, 3 e 4 detengono il 10% del mercato e le imprese 5, 6 7 il 20% si determini: a) il rapporto di concentrazione C4 b) l indice di Herfindal-Hirschman, H Supponendo che le imprese 1 e 2 effettuino la fusione si calcoli: c) il nuovo valore di H 29

Esercizio 12.2 a) 4 C 4 = s i = 0.2 + 0.2 + 0.2 + 0.1 = 0.7 b) c) i=1 7 H = s i 2 i=1 6 H = s i 2 i=1 = 0.01 4 + 0.04 3 = 0.16 = 0.01 2 + 0.04 4 = 0.18 30

Esercizio 12.3 Nella tabella seguente è riportato il fatturato per alcune imprese: Inoltre, è noto che l impresa B esce dall industria dopo il 1985, che l impresa D acquista l impresa E fra il 1985 e il 1990, e che, l impresa F dopo essere entrata nel mercato nel 1985, nel 1995, disinveste in una sua divisione produttiva e forma l impresa G. Impresa 1975 1980 1985 1990 1995 A 1000 2000 1750 1250 800 B 900 500 100 C 800 1000 1200 1500 1750 D 750 1250 1500 3250 3500 E 100 400 1000 F 750 2000 1500 G 1500 totale 3550 5150 6300 8000 9050 31

Esercizio 12.3 Si determini: a) il rapporto di concentrazione, C4, e l indice di Herfindal-Hirschman, H, per l industria dal 1975 al 1995. b) Con riferimento ai due indici il grado di concentrazione dell industria è aumentato, diminuito o fluttuato? 32

Esercizio 12.3 s i 1975 1980 1985 1990 1995 A 28% 39% 28% 16% 9% B 25% 10% 2% 0% 0% C 23% 19% 19% 19% 19% D 21% 24% 24% 41% 39% E 3% 8% 16% 0% 0% F 0% 0% 12% 25% 17% G 0% 0% 0% 0% 17% totale 100% 100% 100% 100% 100% 33

Esercizio 12.3 a) 4 C 1975 4 = s i = 0.28 + 0.25 + 0.23 + 0.21 = 0.97 i=1 C 4 1980 = 0.92 C 4 1985 = 0.87 C 4 1990 = 100 C 4 1995 = 0.92 5 H 1975 2 = s i = 0.079 + 0.064 + 0.051 + 0.045 + 0.001 i=1 = 0.24 H 1980 5 = i=1 s 2 i = 0.26 H 1985 6 = i=1 s 2 i = 0.21 H 1990 4 = i=1 s 2 i = 0.29 H 1995 5 = s 2 i = 0.25 i=1 34

Esercizio 12.3 b) Fluttuato 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 1975 1980 1985 1990 1995 CR4 HHI 35

Esercizio 12.4 Si considerino le seguenti quote di mercato: Impresa A= 18%, Impresa B=22%, Impresa C=20%, Impresa D=14%, Altre imprese = 26% Si calcoli C 4 e HHI 36

Esercizio 12.4 «Altre imprese» potrebbe essere una o infinite, dobbiamo allora calcolare l intervallo in cui C 4 può esistere: C 4 max = 0.18 + 0.22 + 0.20 + 0.26 = 0.86 C 4 min = 0.18 + 0.22 + 0.20 + 0.14 = 0.74 Quindi 0.74 < C 4 < 0.86 37

Esercizio 12.4 Allo stesso modo, se le imprese sono «infinite» la loro quota di mercato sarà irrilevante H min = 0.0324 + 0.0484 + 0.04 + 0.0196 + 0 = 0.1404 Viceversa, se fosse una sola si avrebbe H max = 0.0324 + 0.0484 + 0.04 + 0.0196 + 0.0676 = 0.208 E quindi 0.1404 < H < 0.208 38