COPIA DI CONSULTAZIONE OGNI DIRITTO RISERVATO



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A PI O C O TO E N TO VA ER IO IS R AZ LT SU N O IC D IT IR ID N G

SCENARI DI SOCCORSO Presentazione alla Quinta Edizione Con la V edizione del manuale Scenari di Soccorso si è voluto fornire a tutti i Volontari e Istruttori Volontari 118, impegnati nei servizi d urgenza, un nuovo strumento formativo e informativo multimediale aggiornato. Il testo non è stato solamente rivisto per quanto concerne l aggiornamento delle nuove line guida in materia d urgenza e dei nuovi codici di intervento ma in tutte le procedure di primo soccorso che sono state analizzate e, ove necessario, integrate con il fine di renderle maggiormente chiare e di valido supporto sia ai nuovi Volontari che agli Istruttori 118 impegnati nelle attività formative. Revisione e validazione a cura del Coordinamento Regionale delle Centrali Operative 118 del Piemonte 1

Introduzione 2

SCENARI DI SOCCORSO Scenari di Soccorso Manuale per il Soccorritore 118 Piemonte Valutazione dello scenario Valutazione della persona Primo soccorso Supporto psicologico Protocolli Operativi Sanitari Prove di autovalutazione V Edizione - Giugno 2012 Copyright 2003-2012 - ANPAS - Comitato Regionale Piemonte. E vietata la riproduzione, anche parziale, dell opera. Tutti i diritti riservati. Redazione, progettazione grafica, elaborazione delle immagini e impaginazione a cura di Simone Besana. 3

Introduzione Presentazione degli autori Il manuale che vi apprestate a leggere, la cui prima edizione risale all anno 2003, è stato pensato e realizzato per i volontari soccorritori impegnati nei servizi di emergenza sul territorio. Ogni giorno migliaia di persone si adoperano nel portare assistenza e conforto alle persone vittime di malori, di incidenti stradali o sul lavoro e di tutti quegli eventi che ne compromettono, improvvisamente e inaspettatamente, le condizioni di salute. L attenzione è stata posta innanzi tutto nel facilitare l apprendimento delle competenze necessarie a svolgere interventi di primo soccorso adeguati al ruolo e ai compiti propri dei Volontari Soccorritori. L idea di scrivere un nuovo manuale, oggi alla sua quinta edizione, è venuta in risposta al bisogno di uno strumento didattico che fosse adeguato e commisurato alle competenze dei Volontari e che evitasse un linguaggio troppo medicalizzato, pur essendo aggiornato rispetto alle tecniche utilizzate e che grazie al finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, vi viene presentato nella sua nuova versione multimediale. Abbiamo constatato questo bisogno fin dai primi corsi di cui siamo stati discenti ed, in seguito, durante le docenze nei corsi di formazione. L augurio è di essere riusciti a riportare la nostra esperienza di discenti prima, e di docenti poi, in un manuale di facile lettura e rispondente ai criteri che hanno guidato la nostra attività negli ultimi anni. Nonostante le mille difficoltà il risultato è di quasi 10.000 Volontari riqualificati e certificati (allegato B), 23.000 nuovi Volontari qualificati e certificati (allegato A) e circa 1100 Istruttori Volontari Soccorritori 118. 4

SCENARI DI SOCCORSO Ringraziamenti Desideriamo ringraziare tutti coloro i quali hanno, a vario titolo, contribuito alla realizzazione ed alla revisione del manuale. In particolare: - Luciano Dematteis e Andrea Bonizzoli per aver creduto nel nostro progetto ed averlo reso possibile; - Riccardo Anselmino per l appoggio e l incoraggiamento dimostrati; - Alessandra Besana per la realizzazione delle illustrazioni e la rilettura; - tutti i formatori ANPAS e gli istruttori volontario soccorritore 118 che in questi anni hanno reso possibile che lo standard formativo diventasse realtà e ci hanno stimolato a continuare a lavorare per loro e con loro; - gli attori professionisti, i volontari ANPAS e gli operatori della Centrale 118 Grugliasco (TO) che compaiono nelle immagini: Luca Andreotti, Roberto Barbieri, Simone Besana, Valerio Brescia, Carmelo Cancemi, Eugenio Gradabosco, Francesco Moletti, Carlo Olivero, Claudio Orlotti, Luciano Pante, Giorgio Perona, Roberto Rampone, Mauro Rovaretti, Giulia Sclaverano, Martina Sclaverano, Stefania Testore, Antonio Urbino, Franco Vaccaro. - la ditta VIDEO IN OUT s.n.c. di Torino per la realizzazione delle immagini e dei filmati a supporto del manuale. Progetto multimediale finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino Progetto realizzato in collaborazione con S.C. Pediatria d urgenza Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino Si ringraziano inoltre: Il Dott. Danilo Bono, il Dott. Roberto Vacca, la Dott.ssa Egle Valle, il C.P.S.E. Massimo Foddis - Coordinatore Infermieristico Centrale Operativa 118 (TO) e il C.P.S.I. Roberto Barbieri per la collaborazione prestata nella verifica e validazione delle tecniche e dei contenuti didattici. 5

Introduzione Gli Autori Dr.ssa Beri Camilla Formatrice e consulente esperta nella formazione degli adulti nell ambito organizzativo; dal 2007 formatore e certificatore ANPAS; membro della commissione di formazione. Besana Simone Grafico free-lance, web designer e consulente informatico; formatore ANPAS e componente della commissione formazione ANPAS Comitato Regionale Piemonte dal 1993; volontario e componente del gruppo formazione presso la P. A. Croce Bianca di Orbassano (To) (1992-1998) e responsabile della formazione presso la stessa (1996-1998). Avv. Caudera Giada Esperta in diritto di famiglia e minori presso il Foro di Torino; volontaria soccorritore c/o la Croce Verde di Torino sez. distaccata Ciriè dal 1992 al 2006. Dr. Furlan Simone Medico chirurgo dal 2003, specialista in Anestesia e Rianimazione; dirigente medico presso la SCDO anestesia e rianimazione azienda ospedaliera san luigi Orbassano; volontario 118 dal 1996 presso la Pubblica Assistenza Croce Bianca di Orbassano, dal 1998 istruttore volontario sistema 118 e dal 2005 Direttore Sanitario e Responsabile Commissione Formazione ANPAS Comitato Regionale Piemonte. Manfrinati Caterina Consulente Aziendale; consulente Informatico Certificato Dylog Italia S.p.A.; esperta in Economia delle Imprese Sociali ed Enti-NoProfit; consulente Privacy e Sicurezza sui luoghi di Lavoro per Idea Solidale - Centro Servizi Volontariato Provincia Torino. 6 Dr.ssa Negri Simona Sociologa. Membro della Commissione Formazione ANPAS Comitato Regionale Piemonte dal 2003; volontaria 118 dal 2001 presso la Croce Rossa di Giaveno e la Pubblica Assistenza Croce Bianca di Orbassano, dal 2007 monitore C.R.I.

SCENARI DI SOCCORSO Ing. Rampone Roberto Volontario 118 dal 1990 al 2004 presso la Pubblica Assistenza Croce Bianca di Orbassano, dal 2004 volontario presso Pubblica Assistenza Croce Bianca di Rivalta, dal 1997 istruttore volontario sistema 118; dal 2005 consigliere regionale Anpas, Coordinatore regionale formazione sistema emergenza urgenza 118. Avv. Romagnoli Paolo Avvocato civilista presso il Foro di Torino; Giudice Onorario presso il Tribunale di Aosta; Consulente di Idea Solidale - Centro Servizi Volontariato Provincia Torino; Volontario soccorritore presso la Croce Verde di Torino dal 1976. Dr.ssa Testore Stefania Tecnico sanitario di radiologia medica; studentessa di Medicina Veterinaria presso l Università degli Studi di Torino; volontaria soccorritrice 118 dal 2000; istruttore volontario sistema 118 dal 2003; formatore ANPAS e componente della commissione formazione ANPAS Comitato Regionale Piemonte dal 2006; istruttore BLSD dal 2011. Dott. Urbino Antonio Medico pediatra; direttore della Struttura Complessa di Pediatria d Urgenza dell Ospedale Infantile Regina Margherita; membro del Consiglio Direttivo Nazionale della Società Italiana di Medicina Emergenza Urgenza Pediatrica (SIMEUP) con l incarico di Responsabile Nazionale della Formazione; vicepresidente del Consiglio Direttivo Regionale (Piemonte e Valle d Aosta) della SIMEUP Responsabile del Centro di Riferimento Nazionale PBLS della Regione Piemonte e Valle d Aosta; istruttore PBLS, PALS e formatore di formatori PBLS e PALS della SIMEUP; coautore delle ultime edizioni del manuale PBLS e PALS. Dr.ssa Vietto Debora Psicologa e Psicoterapeuta Sistemico Relazionale, dal 2002 collabora con ANPAS alla progettazione di percorsi formativi e svolge attività di formazione. Ha partecipato alla realizzazione dei due manuali sul sistema sanitario 118 per bambini tra 4 e 7 anni e tra 7 e 10 anni, entrambi pubblicati da ANPAS Comitato Regionale Piemonte e da Idea Solidale. Dal 2006 si occupa di Adozioni Internazionali. 7

Introduzione Coautori: Componenti Commissione Formazione ANPAS Piemonte: Carlo Allegro, Luca Andreotti, Riccardo Anselmino, Roberto Biella Battista, Valter Brancaleoni, Valerio Brescia, Francesca Buonfiglio, Cristina Cibin, Giovanni Della Valle, Alberto Gargano, Daniele Giaime, Gianni Mancuso, Silvia Morino, Pier Renato Nebiolo, Roberto Pronzato, Rita Rossi, Giuliana Rosso, Remo Rugo, Marco Lumello. Dott. Adduci Alberto, IFAFD Borletto Rosalena, Dott. Gallea Marco, Ruffinatto Fabrizio, Dott.ssa Scarponi Sonia, Dott. Tortone Claudio. Si ringrazia Luciana Salato Ufficio Stampa ANPAS Comitato Regionale Piemonte per la revisione del manuale. 8

SCENARI DI SOCCORSO 9

Introduzione Presentazione del Presidente Comitato Regionale ANPAS Piemonte Eccoci! A quattro anni dalla stesura della quarta edizione oggi ne presentiamo la quinta. Questo manuale, pensato dall Anpas Piemonte alla fine degli anni 90 per approfondire la formazione dei suoi volontari addetti al servizio di trasporto urgente 118, non solo ha riscosso il gradimento degli operatori di questa regione, ma è diventato punto di riferimento anche per quelli delle altre regioni italiane. Questa nuova edizione recepisce gli aggiornamenti della IV edizione dello Standard Formativo per il Volontario Soccorritore 118. Frutto di un profondo impegno che ha visto ANPAS Piemonte, ancora una volta, impegnata nel supportare le proprie associate. Oltre al manuale è infatti stato realizzato un supporto multimediale che con filmati, immagini e rinnovati scenari, sarà ancor più d aiuto per i formatori nella preparazione dei nostri volontari. L Anpas Piemonte, particolarmente soddisfatta dei risultati raggiunti (oltre ottomila copie stampate e distribuite negli ultimi quattro anni), vuole testimoniare la capacità dei volontari di rimettersi sempre in discussione con un aggiornamento continuo sulle nuove tecniche del soccorso. E fondamentale riconoscere l importanza della formazione per il servizio ai cittadini che si trovano in difficoltà come obiettivo principale della nostra mission. Volontari sì, ma volontari preparati. Dobbiamo riconoscere che se l idea e la volontà di raggiungere questi traguardi è stata dell Anpas e dei suoi esperti, il successo è stato raggiunto perché si è riusciti a coinvolgere l apparato regionale, sia tecnico sia politico che ha contribuito in modo determinante a far sì che questo strumento rispettasse tutti i parametri previsti dalle leggi nazionali e regionali. Tale manuale ha avuto così la legittimazione ufficiale di libro di testo per ottenere l abilitazione al servizio di trasporto urgente a mezzo di ambulanza nel Sistema 118 regionale. 10

SCENARI DI SOCCORSO Mi corre pertanto l obbligo di ringraziare tutti coloro e sono tanti che hanno messo a disposizione il loro tempo e la loro professionalità: il personale di Anpas Piemonte; i responsabili delle Centrali Operative; il personale sanitario del Sistema 118; gli attori, truccatori e sceneggiatori degli scenari filmati; i funzionari dell assessorato Tutela Salute e Sanità della Regione; i tecnici che hanno seguito la grafica. Senza dimenticare tutti quei volontari che hanno contribuito, con la loro esperienza maturata sul campo, a fornire un prodotto d eccellenza, utile, non solo a chi intende fare il soccorritore 118, ma a tutte quelle persone che intendono aggiornarsi sulle tecniche del soccorso urgente. Un ringraziamento particolare va al coordinatore SIS 118 Emergenza Sanitaria Regione Piemonte dottor Francesco Enrichens ed al direttore interaziendale del Sistema 118 dottor Danilo Bono che ci hanno sostenuti e incoraggiati sin dall inizio della nostra avventura. Il Presidente del Comitato ANPAS Piemonte Andrea Bonizzoli 11

Introduzione Presentazione del Coordinatore SIS 118 Emergenza Sanitaria Piemonte Il nostro Sistema di Emergenza Sanitaria Territoriale - strutturato dal 1993 nel 118 - è cresciuto in modo rapido e straordinario trasformandosi da attività localistica, quale era agli inizi, a realtà regolata con una propria maturità organizzativa, operativa e scientifica. Oggi siamo in grado di offrire alla popolazione interventi tempestivi e professionali che danno al paziente la garanzia del miglior percorso possibile: l ospedale adatto, nel tempo giusto e con il corretto trattamento. Tutto questo colloca il Sistema piemontese in una posizione strategica nel panorama della sanità italiana. Il mutamento delle esigenze dei cittadini, le innovazioni tecnologiche e i radicali cambiamenti che il Sistema Sanitario Nazionale ha intrapreso possono trovare nel Sistema di Emergenza 118 un fondamentale punto di forza anche per gli amministratori che governano la sanità. Siamo infatti certi che il percorso di ammodernamento organizzativo in linea con i principi di appropriatezza delle cure, di sicurezza ed equità di accesso ai migliori percorsi diagnosticoterapeutici al di là del luogo in cui si verifica l evento - possa trovare nel Sistema di Emergenza 118 una risorsa di eccellenza. I collegamenti tra le Centrali Operative, la formazione degli operatori, l alta professionalità, le procedure strutturate di soccorso sanitario, anche negli eventi maggiori, fanno del Sistema di Emergenza 118 una rete di soccorso che assicura una risposta sanitaria efficace e di elevata qualità. 12 Questa importante compagine, nata e cresciuta anche grazie ai valori umani e civili, alle competenze, al radicamento sul territorio e alla capacità di fare rete propri delle Organizzazioni di Volontariato operanti all interno del Sistema, ha saputo fare della formazione il suo punto di forza qualificato. In tale contesto il volontariato ha visto riconosciuta la propria funzione in alcune materie; affermazione supportata ad esempio dall atto di intesa tra Stato e regioni di approvazione delle linee guida sul Sistema di Emergenza Sanitaria accordo del 22 maggio 2003 sulla formazione, aggiornamento permanente del personale operante nel Sistema di Emergenza-Urgenza.

SCENARI DI SOCCORSO E proprio in attuazione del principio di sussidiarietà, previsto dalla normativa vigente, che nella programmazione e realizzazione dei servizi di emergenza sanitaria e di altri servizi di istituzione pubblica è riconosciuto e agevolato il particolare ruolo dei soggetti del volontariato quali espressioni organizzate delle autonome iniziative dei cittadini. Ciò comporta il coinvolgimento del volontariato nei momenti di progettazione e di gestione nonché nella definizione dei parametri e criteri relativi agli strumenti utilizzati, alla valutazione dell efficacia ed efficienza degli interventi ai quali lo stesso volontariato è chiamato a operare e collaborare nell ambito della Pubblica Amministrazione per la realizzazione dei servizi istituzionali di competenza. Ed è appunto qui che si inserisce questo manuale per i volontari, uno strumento prezioso per garantire l adeguata e necessaria preparazione di tutti quei cittadini che collaborano, attraverso le Associazioni di Volontariato, al Sistema Territoriale di Emergenza Sanitaria. Francesco ENRICHENS Coordinatore SIS 118 Emergenza Sanitaria Regione Piemonte 13

Introduzione Guida alla lettura del manuale Per facilitare la lettura di questo manuale occorre conoscerne sia la struttura, sia le scelte tipografiche di colori, di caratteri e delle altre componenti grafiche. Struttura del manuale Innanzitutto noterete che il manuale è suddiviso in più parti e in più capitoli. Le diverse parti sono caratterizzate dall uso di un diverso colore per il bordo delle pagine. Di seguito viene descritto il contenuto di ciascuna parte e viene presentato il colore che le caratterizza. La prima parte descrive il ruolo e i compiti del volontario soccorritore all interno del Sistema 118, le responsabilità giuridiche, le tecniche di comunicazione che il volontario soccorritore deve conoscere per rapportarsi in modo efficace e corretto con la persona che soccorre e gli aspetti comportamentali che lo rendono professionale nello svolgimento dei propri compiti La seconda parte illustra la struttura e la composizione del Sistema 118 e i mezzi a disposizione del sistema per comunicare e per coordinare gli interventi. La terza parte affronta la valutazione e il primo soccorso delle persone che hanno le funzioni vitali compromesse o assenti in seguito ad eventi non legati ad un trauma, sia in età adulta, sia in età pediatrica, e i problemi cardiaci e respiratori. La quarta parte affronta la valutazione e il primo soccorso di una persona traumatizzata. La quinta parte analizza nel dettaglio i problemi di salute non coperti dai capitoli precedenti. Vengono illustrate le tecniche di valutazione e di primo soccorso per patologie quali, ad esempio, quelle neurologiche, quelle psichiatriche, le intossicazioni e l assistenza al parto e la corretta mobilizzazione delle persone. 14 Gli scenari e i segnali di attenzione Il manuale contiene la descrizione delle tecniche di primo soccorso da porre in atto di fronte ai diversi problemi di salute. La peculiarità di seguire i codici di patologia non è l unica; infatti i problemi di salute vengono presentati per mezzo di scenari descrittivi. Gli scenari hanno la funzione di introdurre il problema di salute in un contesto

SCENARI DI SOCCORSO realistico. All interno del capitolo vengono fornite le conoscenze necessarie ad affrontare tale problema. Talvolta si ricorrerà a più scenari. Il numero è variabile ma è comunque sufficiente a descrivere tutte le metodiche di soccorso che il volontario soccorritore deve conoscere. Il testo degli scenari è evidenziato dal carattere italico, in colore verde. Nel manuale vi sono note di attenzione che sottolineano aspetti fondamentali del testo. Si è cercato di limitarle alle cose assolutamente da evitare o ad aspetti particolarmente delicati del servizio d emergenza. Sono indicate dal testo in colore rosso. I paragrafi Il testo normale ha l aspetto di quello che state leggendo ora. I titoli dei paragrafi hanno colori diversi a seconda della parte del manuale in cui si trovano: Prima parte Seconda parte Terza parte Quarta parte Quinta parte Appendici Modifiche principali della versione corrente Scenari di Soccorso è stato integralmente rivisto rispetto alla versione IV. Gli scenari, le immagini e i testi sono stati adeguati al nuovo standard formativo e ai filmati realizzati per delineare le situazioni che vi troverete ad affrontare. Lo sforzo fatto dal comitato ANPAS Piemonte è stato diretto alla comprensione sia della realtà, sia degli aspetti didattici delle manovre. Verrete accompagnati dai formatori nel percorso che vi darà le capacità e le informazioni necessarie al soccorso nel modo più chiaro possibile. Iniziate un percorso che proseguirete nel tempo con aggiornamenti, corsi avanzati legati a competenze specifiche e con la passione che vi ha portati fin qui. 15

Introduzione Sommario Presentazione della Quinta Edizione 1 Ringraziamenti 5 Gli Autori 6 Il Presidente del Comitato Regionale ANPAS Piemonte 10 Il Coordinatore SIS 118 Emergenza Sanitaria Regione Piemonte 12 Guida alla lettura del manuale 14 Sommario 16 Legenda delle abbreviazioni e degli acronimi 26 Elenco alfabetico dei problemi di salute e delle tecniche principali 28 Capitolo 1 - Il volontario soccorritore 31 Introduzione 33 Il Volontario Soccorritore Piemonte 118 33 Il ruolo 34 Le funzioni 34 I compiti e gli obiettivi formativi 34 16 Capitolo 2 - Le responsabilità giuridiche del volontario soccorritore 35 Introduzione 37 La responsabilità giuridica del volontario soccorritore 37 Responsabilità penale 38 Responsabilità civile 39 La responsabilità per la guida delle autoambulanze 41 La qualifica da riconoscere al volontario soccorritore e le principali ipotesi di reato nelle quali può incorrere 42 Raccomandazioni 47 Considerazioni finali 47 Capacità di agire e capacità di intendere e volere Il Consenso 47 Rifiuto ai trattamenti 49 Tutela della privacy 50 Consenso informato 51 Richiesta di documentazione clinica 51 Reclami, segnalazione di disservizi, suggerimenti e proposte 51 Registrazione delle comunicazioni 52

SCENARI DI SOCCORSO Capitolo 3 - La professionalità relazionale 53 Introduzione 55 L atteggiamento professionale 55 L atteggiamento collaborativo 56 Leadership come strumento per il raggiungimento dell obiettivo 57 Il rispetto per la privacy altrui 58 Capitolo 4 - Il bisogno psicologico della persona soccorsa 59 Introduzione 61 La comunicazione 61 Elementi della comunicazione 62 Forme di comunicazione 63 Tecniche di comunicazione 63 Gli obiettivi della comunicazione supportiva 65 Tecniche di comunicazione inefficaci 65 Le capacità relazionali 66 I bisogni principali della persona soccorsa 67 Modi soggettivi di affrontare i problemi di salute 69 Gli elementi del rapporto supportivo 69 Comportamenti utili del soccorritore 70 Casi particolari 71 Capitolo 5 - Il Sistema 118 73 Introduzione 75 Organizzazione del sistema 75 Il sistema di allarme telefonico 76 La centrale operativa 77 Le Centrali Operative 118 in Piemonte: il contesto attuale 79 Le Centrali Operative 118 in Piemonte: a seguito di riorganizzazione 79 Sistema di accettazione e di emergenza sanitaria 80 I mezzi di soccorso 80 Postazioni Territoriali in Piemonte: il contesto attuale 81 Postazioni Territoriali in Piemonte: il contesto a seguito di riorganizzazione 81 I mezzi aerei 84 Tipologia del servizio 84 Numero degli elicotteri 85 17

Introduzione Caratteristiche degli elicotteri 85 Equipaggiamenti 86 Requisiti prestazionali 86 Missione HSR (soccorso in montagna) 87 Missione HEMS (soccorso primario) 87 Missione di trasporto secondario 87 Collocazione delle Basi 87 Infrastrutture 87 Orario del servizio 88 Elisuperfici a servizio delle strutture sanitarie Ospedaliere e Territoriali 88 Capitolo 6 - I codici e le comunicazioni radio 89 Introduzione 91 Codici di intervento 91 Esempi di codice alfanumerico 93 Protocolli per le comunicazioni radio 96 Da comunicare sempre 98 Ricordate che... 100 Procedure della CO 118 circa le comunicazioni radio 100 Comunicazioni radio con i mezzi aerei 101 Nuova Scheda Ambulanza 102 Composizione della Scheda Ambulanza 103 Chiusura Servizi SOLWebAccess 105 18 Capitolo 7 - Il supporto delle funzioni vitali di base 107 Introduzione 109 Obiettivi del BLS 109 Quando applicare il BLS 109 La catena della sopravvivenza 110 Il torace 111 Il cuore e la circolazione del sangue 111 I polmoni e la respirazione 112 Tavola dei vasi principali 113 Prendere i polsi 114 Il sistema nervoso 115 La sequenza del BLS 115 Valutazione dello stato di coscienza 116

SCENARI DI SOCCORSO A - (Airway) - Apertura delle vie aeree 117 Aspiratore di secrezioni 118 Utilizzo della cannula oro-faringea 119 B - (Breathing) - Ripristino della funzione respiratoria 120 Se la persona respira 121 Se la persona NON respira 122 Utilizzo del pallone di Ambu 122 C - (Circulation) - Ripristino della funzione cardiaca 125 Se il polso carotideo è presente 125 Se il polso carotideo NON è presente 126 Punto di compressione e posizione delle mani 126 Esecuzione del massaggio cardiaco esterno 126 Sospensione delle manovre rianimatorie 127 BLS praticato da due soccorritori 128 Scambio tra i soccorritori 128 Ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo 128 Lo stato di shock 132 Le principali cause dello stato di shock 133 L impianto di erogazione di ossigeno 134 Rischi sanitari legati alla somministrazione di ossigeno 135 Rischi non sanitari legati alla somministrazione di ossigeno 135 Calcolo dell ossigeno residuo 136 Tavole riassuntive - Sequenze del BLS a uno e a due soccorritrori 137 Capitolo 8 - Il supporto di base delle funzioni vitali in età pediatrica 139 Introduzione 141 La persona in eta pediatrica 141 PBLS 142 Cause di arresto cardio-circolatorio 142 Obiettivi del PBLS 143 La catena della sopravvivenza 143 Prevenzione 144 RCP precoce 144 Allarme precoce 144 Età del bambino 145 La sequenza del PBLS 145 Valutazione rischio ambientale 145 A - airway - valutazione 146 19

Introduzione A - airway - azione 146 Pervietà delle vie aeree nella persona traumatizzata 148 Cannula orofaringea 148 B - breathing - valutazione funzione respiratoria 149 GAS Guardo - ascolto - sento 149 Respiro agonico - gasping 149 B - breathing - azione 149 Ventilazione senza mezzi aggiuntivi 150 Ventilazione con mezzi aggiuntivi 152 Manovra di pressione cricoidea 154 C - circulation - valutazione della funzione cardiaca 154 C - Circulation - azione 155 Rivalutazione 157 Scambio tra i soccorritori 157 Situazioni particolari 157 Complicanze della RCP 158 Sospensione delle manovre rianimatorie 158 Ostruzione vie aeree da corpo estraneo 158 Ostruzione parziale con sufficiente passaggio d aria 159 Ostruzione completa 159 Paziente pediatrico non cosciente 161 Tavole riassuntive - Sequenze del PBLS a uno e a due soccorritori 162 Le convulsioni 164 Capitolo 9 - La persona con dolore cardiaco 165 Introduzione 167 Nozioni essenziali di fisiologia 168 Primo soccorso in caso di dolore cardiaco 169 Capitolo 10 - La persona con problema respiratorio 171 Introduzione 173 Primo soccorso in caso di difficoltà respiratoria 174 20 Capitolo 11 - La valutazione in seguito ad un trauma 175 Introduzione 177 Valutazione della scena 177 Valutazione del rischio evolutivo 177 Rischi evolutivi sanitari 178

SCENARI DI SOCCORSO Rischi evolutivi non sanitari 178 Valutazione della persona coinvolta 180 Tipi di trauma 182 Trauma chiuso 182 Collisione tra autoveicoli o contro ostacoli 182 Incidenti motociclistici 185 Traumi da investimento di pedoni 186 Traumi da precipitazione 186 Traumi sportivi 187 Traumi da esplosione 188 Traumi penetranti 188 Valutazione iniziale della persona 189 Valutazione primaria 189 A - vie aeree e colonna cervicale 190 B - respirazione e ventilazione 191 C - circolazione e controllo di eventuali emorragie 192 D - valutazione della funzione cerebrale (Disability) 194 E - Rimozione degli abiti e protezione dall ipotermia 196 Valutazione secondaria 196 Primo soccorso di una persona politraumatizzata 198 Immobilizzazione 199 Trasporto 199 Monitoraggio e rivalutazione continua 199 Capitolo 12 - Primo soccorso in seguito ad un trauma 201 Lesioni traumatiche della cute Nozioni essenziali di anatomia e fisiologia 203 Le contusioni 203 Le lesioni aperte della cute 204 Le emorragie 205 Classificazione delle emorragie 205 Primo soccorso in caso di emorragia esterna 206 Compressione diretta 206 Applicazione del laccio emostatico arterioso 207 Complicanze legate all uso del laccio 208 Precauzioni nell uso del laccio 208 Applicazione del laccio emostatico arterioso 208 Emorragia interna 208 21

Introduzione Emorragie esteriorizzate 208 Amputazioni 211 Primo soccorso della persona che ha subito l amputazione 212 Conservazione della parte amputata 212 Primo soccorso in caso di subamputazione 213 Le lesioni traumatiche dell apparato scheletrico 213 Nozioni essenziali di anatomia e fisiologia 213 Le lesioni traumatiche degli arti 216 Fratture 216 Possibili complicanze delle fratture 217 Distorsioni e lussazioni 218 Le lesioni traumatiche del cranio e della faccia 219 Classificazione delle lesioni craniche e facciali 219 Lesioni cerebrali in seguito a trauma cranico 220 Rimozione del casco 224 Tecnica di rimozione del casco 225 Le lesioni traumatiche della colonna 228 Collare cervicale 228 Posizionamento del collare 229 Riallineamento e rotazione della persona - log-roll 230 Uso della barella a cucchiaio (barella atraumatica) 232 Uso dell asse spinale 234 Il trauma-estricatore o K.E.D. 237 Le lesioni traumatiche del torace 241 Nozioni essenziali di anatomia e fisiologia 242 Le fratture costali 243 Pneumotorace 245 Schiacciamento toracico 245 Lesioni traumatiche dell addome 247 Ustioni chimiche e termiche 248 Capitolo 13 - Primio soccorso nel paziente neurologico 253 Introduzione 255 Alterazioni del livello di coscienza 255 Crisi convulsiva 255 Ictus 258 22

SCENARI DI SOCCORSO Capitolo 14 - Primo soccorso nel disagio psichiatrico 261 Introduzione 263 Approccio alla persona con disagio psichiatrico 263 Indicazioni comportamentali 264 La persona depressa 264 La persona delirante 264 La persona aggressiva o ostile 265 La persona ansiosa 265 Capitolo 15 - Primo soccorso nelle patologie neoplastiche 267 Introduzione 269 Assistenza alle persone affette da neoplasie 269 Capitolo 16 - Primo soccorso nelle intossicazioni acute 271 Introduzione 273 Intossicazione da oppiacei 273 Intossicazione da sostanze caustiche 275 Intossicazione da alimenti avariati o funghi 277 Intossicazione da Ecstasy o altre anfetamine 278 Intossicazione da farmaci 279 Intossicazione da monossido di carbonio 279 Intossicazione da gas infiammabili 281 Intossicazione da Hashish/Marijuana 282 Intossicazione da Cocaina 283 Intossicazione da antiparassitari 283 Intossicazione da morso di serpente 284 Capitolo 17 - Primo soccorso nelle altre patologie 287 Introduzione 289 Lesioni da agenti chimici e fisici 289 Colpo di calore 289 Nozioni essenziali di anatomia e fisiologia 289 La persona con ipotermia 291 Dolori addominali o dorsali di origine non traumatica 293 Patologie sconosciute 293 23

Introduzione Capitolo 18 - Assistenza al parto e patologie nel periodo di gestazione 295 La donna con parto fisiologico e prematuro 297 Nozioni essenziali di anatomia e fisiologia 297 Assistenza al parto 297 Triage pre-parto 298 Triage per la rianimazione neonatale 298 Preparazione dell ambiente e del materiale per il parto 299 Assistenza ad un parto per via vaginale 299 Assistenza al neonato 299 Assistenza al neonato con problemi cardio-respiratori 300 Assistenza al secondamento 300 Assitenza in caso di parto prematuro 301 Dolore e perdita di sangue in gravidanza 301 Definizione e sintomi dei problemi di salute in gravidanza 302 24 Capitolo 19 - Tecniche di mobilizzazione 305 Introduzione 307 Tecnica del trascinamento 307 Tecnica della sedia 307 Spostamenti dal letto alla sedia 308 Spostamenti dalla sedia alla barella 309 Tecnica del telo portaferiti 310 Precauzioni da adottare prima di spostare la persona 311 Precauzioni dopo aver posizionato la persona sulla barella 312 Capitolo 20 - Protocolli operativi sanitari (POS) 313 POS 1 Quando e come applicare il laccio emostatico arterioso 315 POS 2 Quando e come rimuovere il casco 318 POS 3 Come immobilizzare le fratture degli arti 322 POS 4 Quando e come somministrare ossigeno terapeutico 326 POS 5 Rilevazione della saturazione 331 POS 6 Pressione arteriosa e sua rilevazione 333 POS 7 Abbattimento su asse spinale 336 POS 8 Pulizia/disinfezione dell ambulanza di emergenza/urgenza POS 9 Collaborazione con i mezzi di soccorso avanzati 338 collaboratore msa 118 - Collaborazione con il mezzo aereo 340 Prove di autovalutazione 345

SCENARI DI SOCCORSO 25

Introduzione Legenda delle abbreviazioni e degli acronimi Gli acronimi che troverete nel manuale sono stati studiati per memorizzare sequenze e tecniche di soccorso o per indicare attrezzature, enti o individui che fanno parte del Sistema 118. In alcuni casi sono di derivazione inglese. Per questa ragione vi diamo di seguito un riferimento, in ordine alfabetico, delle voci principali. 26 ABCDE - Airway, Breathing, Circulation, Disability o Defibrillation, Exposure - Vie Aeree, Respiro, Circolazione, Disabilità o Defibrillazione, Esposizione ALS - Advanced Life Support - Supporto Avanzato delle Funzioni Vitali ANPAS - Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze ARPA - Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente del Piemonte BLS - Basic Life Support - Supporto di Base delle Funzioni Vitali BLSD - Basic Life Support Defibrillation - Supporto di Base delle Funzioni Vitali e Defibrillazione CO 118 - Centrale Operativa 118 CRI - Croce Rossa Italiana CTE - Compressioni Toraciche Esterne DGR - Deliberazione della Giunta Regionale DAE - Defibrillatore Automatico Esterno DEA - Dipartimento di Emergenza e Accettazione DPI - Dispositivo di Protezione Individuale ENAC - Ente Nazionale per l Aviazione Civile GAS - Guardo, Ascolto, Sento HEMS - Helicopter Emergency Medical Services - Servizi Medici di Emergenza con l uso di Elicottero ICAO - International Civil Aviation Organization - Organizzazione Internazionale dell Aviazione Civile IVS118 - Istruttore Volontario Soccorritore 118 KED - Kendrick Extrication Device - Traumaestricatore di Kendrick Kts - Knots - Velocità in nodi (1 nodo è equivalente a 1,852 km/h) LEA - Laccio Emostatico Arterioso MO.TO.RE. - Movimento, Tosse, Respiro MSA - Mezzo di Soccorso Avanzato MSAB - Mezzo di Soccorso Avanzato di Base MSB - Mezzo di Soccorso di Base NRS - Numerical rating scale - Sacala di valutazione del dolore O2 - Ossigeno terapeutico

SCENARI DI SOCCORSO PA - Pressione Arteriosa o Pubblica Assistenza PALS - Pediatric Advanced Life Support - Supporto Avanzato delle Funzioni Vitali in Età Pediatrica PBLS - Pediatric Basic Life Support - Supporto di Base delle Funzioni Vitali in Età Pediatrica PBLSD - Pediatric Basic Life Support Defibrillation - Supporto di Base delle Funzioni Vitali in Età Pediatrica e Defibrillazione PHTLS - Pre-Hospital Trauma Life Support - Supporto delle Funzioni Vitale in persona Traumatizzata in contesto Preospedaliero PLS - Posizione Laterale di Sicurezza POS - Protocollo Operativo Sanitario PRS - Happy Face Pain rating scale - scala di valutazione del dolore PS - Primo Soccorso PS - Pronto Soccorso PTT - Push To Talk - Premi Per Parlare (riferito all utilizzo degli apparati di comunicazione radio) RCP - Rianimazione Cardio-Polmonare SASP - Soccorso Alpino Speleologico Piemontese SES 118 - Sistema di Emergenza Sanitaria 118 SOL - Save On Line - Programma informatico per la gestione dei servizi 118 SP - Supporto psicologico SPRESAL - Servizio per la Prevenzione e la Sicurezza negli Ambienti di Lavoro SUP - Servizio di Urgenza Psichiatrica TEAM - Tessera Europea Assistenza Malattia TIN - Terapia Intensiva Neonatale UHF - Ultra High Frequency - Frequenze Ultra Alte UTIC - Unità Terapia Intensiva Coronarica VHF - Very High Frequency - Frequenze Molto Alte VS118 - Volontario Soccorritore 118 VVF - Vigili del Fuoco VVUU - Vigili Urbani 27

28 Introduzione Elenco alfabetico dei problemi di salute e delle tecniche principali A - airway - apertura delle vie aeree 117 A - airway - apertura delle vie aeree - paziente pediatrico 146 Addome - trauma 247 Amputazioni 211 Aspiratore di secrezioni 118 Asse spinale 234 B - breathing - ripristino della funzione respiratoria 120 B - breathing - paziente pediatrico 149 Barella a cucchiaio (barella atraumatica) 232 Bisogni principali della persona soccorsa 67 BLS 109 C - circulation - ripristino della funzione cardiaca 125 C - circulation - paziente pediatrico 154 Cannula orofaringea 119 Cannula orofaringea - paziente pediatrico 148 Casco - rimozione 224 Catena della sopravvivenza - BLS 110 Catena della sopravvivenza - PBLS 143 Centrale operativa 118 77 Codici di intervento 91 Collare cervicale 228 Collisione tra autoveicoli o contro ostacoli 182 Colonna - trauma 228 Colpo di calore 289 Comunicazioni radio 96 Contusioni 203 Cranio e faccia - trauma 219 Crisi convulsiva 255 Cuore e circolazione del sangue 111 Disagio psichiatrico - approccio alla persona 263 Distorsioni e lussazioni 218 Dolore cardiaco 165 Dolori addominali o dorsali di origine non traumatica 293 Emorragia esterna 206 Emorragia interna 208 Emorragie esteriorizzate 208

SCENARI DI SOCCORSO Età pediatrica 141 Fratture 216 GAS - paziente pediatrico 149 Gravidanza - dolore e perdita di sangue 301 Ictus 258 Incidenti motociclistici 185 Intossicazioni 271 Ipotermia 291 KED - trauma-estricatore 237 Laccio emostatico arterioso 207 Leadership 57 Lesioni aperte della cute 204 Lesioni cerebrali in seguito a trauma cranico 220 Lesioni da agenti chimici e fisici 289 Lesioni traumatiche della cute 203 Log-roll 230 Massaggio cardiaco esterno 126 Neoplasie - assistenza 269 Ossigeno - impianto 134 Ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo 128 Ostruzione vie aeree da corpo estraneo - paziente pediatrico 158 Pallone di Ambu 122 Parto prematuro 301 Parto 297 Patologie sconosciute 293 PBLS 142 Pneumotorace 245 Polmoni e respirazione 112 Polsi 114 Privacy - aspetti legali 50 RCP precoce - paziente pediatrico 144 Respiro agonico - gasping - paziente pediatrico 149 Responsabilità civile 39 Responsabilità penale 38 Rifiuto ai trattamenti 49 Scheda ambulanza - nuova scheda 102 Schiacciamento toracico 245 Sedia - tecnica 307 29

Introduzione Sistema 118 73 Sistema nervoso 115 Sospensione delle manovre rianimatorie 158 Spostamenti dal letto alla sedia 308 Spostamenti dalla sedia alla barella 309 Stato di coscienza 116 Stato di shock 132 Subamputazione 213 Telo portaferiti - tecnica 310 Torace - trauma 241 Trascinamento - tecnica 307 Trauma - principi di primo soccorso 198 Trauma chiuso 182 Traumi da esplosione 188 Traumi da investimento di pedoni 186 Traumi da precipitazione 186 Traumi penetranti 188 Traumi sportivi 187 Ustioni chimiche e termiche 248 Valutazione in seguito ad un trauma 175 Valutazione rischio ambientale 145 Vasi principali 113 Ventilazione - paziente pediatrico 150 Volontario Soccorritore Piemonte 118 33 30

SCENARI DI SOCCORSO 1 il VoLonTario SoccorriTore 31

Capitolo 1 - Il Volontario Soccorritore Obiettivi formativi Operando all interno del Sistema 118 il volontario soccorritore è in grado di: - Riconoscersi nel ruolo e nelle funzioni che gli sono proprie - Integrarsi nel Sistema dell emergenza e cooperare con le altre figure professionali del Sistema Parole Chiave - Ruolo - Funzioni - Compiti 32

SCENARI DI SOCCORSO Introduzione In un sistema di Emergenza Sanitaria integrato, è fondamentale che ogni componente di tale sistema sia perfettamente compatibile con gli altri elementi. Tutti gli elementi del sistema concorrono a formare la cosiddetta catena del soccorso che idealmente serve a condurre la persona che ha avuto un problema di salute dalla strada all ospedale. Questa catena è tanto più forte quanto più i singoli anelli sono resistenti e saldamente concatenati tra loro. La debolezza della catena è data dal suo anello più debole: non serve a nulla avere anelli ultra specializzati e super efficienti se l anello precedente o seguente è debole. La catena del soccorso inizia partendo dal comune cittadino che si accorge di un emergenza sanitaria e decide di richiedere l intervento del 118. Anche il volontario soccorritore, facendo parte integrante di tale catena del soccorso ne costituisce un anello fondamentale come tutti gli altri. Ne risulta che l efficienza del volontario soccorritore, la sua uniformità nei compiti, nelle procedure e nel linguaggio rispetto alle altre componenti della catena, sia la garanzia di offrire alla persona nel bisogno, il miglior trattamento sanitario possibile che il sistema è in grado di fornire. Il volontario soccorritore Piemonte 118 Nel caso della Regione Piemonte è stato pubblicato il cosiddetto Standard Formativo per il Volontario soccorritore 118. Altro non è che lo strumento per uniformare i compiti di tutti i volontari soccorritori operanti sul territorio regionale e per rendere il Volontario un interlocutore alla pari con le altre componenti tecnicosanitarie del soccorso (medici e infermieri dei mezzi di soccorso avanzato e dei pronto soccorso, vigili del fuoco, forze dell ordine, ecc.). Esso raccoglie in moduli, suddivisi per problemi di salute, i compiti propri del volontario soccorritore e gli obiettivi formativi che deve raggiungere per poter svolgere un servizio di qualità e che garantisca la buona riuscita del soccorso. Inoltre questo strumento, essendo adottato da tutte le associazioni ed enti che espletano servizi di urgenza/emergenza, garantisce l uniformità della preparazione e del linguaggio dei volontari soccorritori facilitandone la collaborazione tra squadre di soccorso differenti che si trovino a operare nel medesimo intervento. 33

Capitolo 1 - Il Volontario Soccorritore Il ruolo Il volontario soccorritore è un cittadino che opera un intervento di primo soccorso con capacita professionali nell ambito di un organizzazione definita (propria associazione e Sistema 118). Il termine professionale si riferisce e si circoscrive alla formazione, all impegno di operare secondo coscienza e al meglio del proprio sapere/saper-fare/saper-essere e alla volontà di aggiornarsi periodicamente. Le funzioni Il volontario soccorritore è un operatore costitutivo del Sistema di Emergenza Sanitaria 118 che coopera con gli altri operatori in modo professionale (infermiere e medico). Il Volontario soccorritore, con un adeguata formazione e conseguente certificazione della Regione Piemonte, deve essere capace di svolgere le seguenti funzioni: - operare in modo coordinato con la Centrale Operativa del Sistema di Emergenza Sanitaria PIEMONTE 118, - gestire l organizzazione di un soccorso sicuro sul luogo e durante il trasferimento, - valutare le condizioni di un soggetto bisognoso di soccorso sanitario classificandolo secondo i codici protocollati, - prestare l assistenza di primo soccorso sul luogo e durante il trasferimento verso la struttura sanitaria competente sapendosi mantenere in una posizione di ascolto ed empatia. I compiti e gli obiettivi formativi I compiti sono le capacità operative di identificare problemi, eseguire metodiche di Primo Soccorso, applicare procedure di collaborazione... nella realtà. Gli obiettivi formativi esprimono il risultato atteso del percorso di apprendimento di ciascun discente, cioè le stesse capacità operative. Essi sono le frazioni molecolari che identificano in modo univoco il volontario soccorritore. 34

SCENARI DI SOCCORSO 2 Le responsabilità GiUridicHe del VoLonTario SoccorriTore 35

Capitolo 2 - Le responsabilità giuridiche del Volontario Soccorritore Obiettivi formativi Durante lo svolgimento del servizio il volontario soccorritore è in grado di: - Riconoscere le proprie responsabilità - Agire nei limiti dei propri doveri - Agire conscio dei propri diritti Parole chiave - Codice penale - Codice civile - Servizio di pubblica utilità 36

SCENARI DI SOCCORSO Introduzione Il volontario è colui che, senza scopo di lucro, svolge una funzione che abbia utilità per gli altri. Il volontario soccorritore, nello specifico, ha scelto di svolgere la funzione di soccorrere e trasportare persone ferite, malate o che, comunque, presentino problematiche di natura sanitaria. Il volontario soccorritore deve improntare la sua attività al rigoroso rispetto delle leggi e dei regolamenti dettati dallo Stato, dalle Regioni e da ogni Organo dello Stato che abbia la competenza e la prerogativa di legiferare nelle materie che riguardano l esercizio delle funzioni che gli sono proprie. Inoltre, dovrà rispettare lo statuto ed i regolamenti dell Associazione di cui fa parte. Le azioni del volontario soccorritore dovranno essere svolte con prudenza, competenza e perizia. Gli ultimi anni sono stati caratterizzati dal radicale mutamento di rotta nel servizio di assistenza a soggetti con problemi urgenti di salute, con il passaggio dalla filosofia raccogli e corri a quella stabilizza e trasporta. Ciò significa che il trattamento del problema sanitario che vi troverete ad affrontare deve, se possibile, precedere il trasporto. Ne discende che il ruolo del volontario soccorritore non può più essere improvvisato ma impone che la vostra azione sia competente ed affidabile, al massimo delle vostre capacità e possibilità. Le responsabilità giuridiche del volontario soccorritore Il volontario soccorritore, come chiunque, è responsabile delle proprie azioni ma la sua responsabilità è inevitabilmente influenzata dai compiti che lo stesso è chiamato a svolgere. La responsabilità giuridica si distingue in penale e civile e sintetizzarne le rispettive caratteristiche non è agevole, stante l evidente complessità della materia. In via estremamente riassuntiva le peculiarità dei due rami di responsabilità sono le seguenti: 37

Capitolo 2 - Le responsabilità giuridiche del Volontario Soccorritore RESPONSABILITA PENALE La responsabilità penale si caratterizza per essere: - tipica; - personale; - comporta l applicazione di una pena afflittiva; - può comportare anche una responsabilità di natura civile. RESPONSABILITA CIVILE La responsabilità civile si caratterizza per essere: - atipica (art. 2043 cod. civ.); - può coinvolgere anche soggetti non direttamente responsabili dell evento dannoso; - obbliga il danneggiante al risarcimento del danno; - non ha conseguenze di natura penale. I punti che precedono, di per sé già dimostrativi di come la responsabilità penale e civile possano intrecciarsi fra di loro, esigono alcuni chiarimenti. 38 Responsabilità Penale La tipicità della responsabilità penale, sintetizzabile anche nella massima non vi è crimine senza legge, risponde all esigenza di far sì che i consociati sappiano preventivamente quali comportamenti sono considerati dalla legge come reato (reati commissivi: es. lesioni colpose) ovvero quali azioni si devono compiere per non incorrere in reati (reati omissivi: es. omissione di soccorso). Ecco per quale ragione si parla di tipicità della responsabilità penale in quanto, se così non fosse, vale a dire se non fossero specificamente e preventivamente individuate dal Legislatore le singole fattispecie penalmente rilevanti, il cittadino non saprebbe come comportarsi, con il rischio di essere assoggettato all arbitrio dello Stato che potrebbe inventarsi una figura di reato. Esempio: tutti sappiamo che privare volontariamente un soggetto della vita integra un ben preciso reato ma ciò avviene in quanto l omicidio è previsto espressamente da una norma di natura penale; invece, indossare la camicia sopra la giacca integra un comportamento sicuramente originale ma, fino a che tale contegno non sarà previsto come reato, mai si potrebbe essere puniti per detto comportamento. In argomento vale solo soggiungere che quella dei reati è materia in continua evoluzione, con eliminazione di fattispecie in passato considerate come delittuose (ad es. il plagio o l adulterio) ovvero introduzione di nuove figure, in passato non

SCENARI DI SOCCORSO esistenti (ad es. tutti i reati in materia informatica ovvero l ormai noto stalking). Ulteriore caratteristica della responsabilità penale va individuata nella natura squisitamente personale di tale responsabilità, sempre ascrivibile ad una azione ovvero ad un omissione dell autore. Se il volontario soccorritore si impossessa indebitamente degli effetti personali del trasportato, sarà lui ed esclusivamente lui a risponderne sotto il profilo penale, essendo esclusa qualsivoglia responsabilità penale dei rappresentanti dell Associazione a cui appartiene. La responsabilità penale, quantomeno teoricamente, comporta una pena di tipo afflittivo, rappresentata dalla multa ovvero dalla detenzione per un periodo più o meno lungo. A dimostrazione che le due figure di responsabilità, penale e civile, hanno uno stretto collegamento, è molto frequente che da un reato (ipotesi quindi di accertata responsabilità penale) derivino conseguenze di natura civilistica, vale a dire l obbligo di risarcire il danno conseguente al reato. Se nel trasportare un paziente ne provoco, per mia imprudenza o imperizia, la caduta dalla barella, causandogli lesioni ovvero addirittura la morte, sarò io e solo io a rispondere del reato di lesioni ovvero di omicidio colposo ma sempre io (in solido con altri soggetti come in appresso si chiarirà) sarò anche tenuto a risarcire il danno conseguente alla lesione ovvero al decesso. Responsabilità civile Se la responsabilità penale è tipica, nel senso sovra chiarito, quella civile è invece per sua natura atipica, trovando il suo fondamento nell art. 2043 del codice civile secondo cui qualunque fatto doloso (=intenzionale, azione volontaria e consapevole) o colposo (=non intenzionale, per imprudenza, negligenza o imperizia, violazione di legge e regolamenti) che cagiona ad altri un danno ingiusto obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno. E evidente come il nostro Legislatore non potesse prevedere in concreto tutti gli ipotetici comportamenti che potrebbero arrecare ad altri un danno ingiusto, gli stessi essendo riconducibili ad una moltitudine di ipotesi, impossibili da codificare. L espressione qualunque fatto sta proprio a significare che quello che conta non è come si è provocato il danno ma se quel mio comportamento, doloso o colposo nel senso di cui sopra, abbia provocato un danno ingiusto. Esempio: il danno ad una vettura rappresentato dall ammaccatura del tetto può 39

Capitolo 2 - Le responsabilità giuridiche del Volontario Soccorritore essere provocato da mie deliberate martellate sullo stesso ovvero dalla caduta involontaria per un colpo di vento di un vaso non saldamente ancorato al mio balcone; nel primo caso il mio comportamento integrerà anche un illecito penale (il reato di danneggiamento) mentre nel secondo pur in presenza di identico risultato risponderò di un illecito civile per imprudenza anche se il fare cadere il vaso dal balcone non è stato espressamente previsto dal Legislatore. Se la responsabilità penale è personale, quella civile, come detto, può coinvolgere anche soggetti che non hanno avuto alcun ruolo diretto nella causazione dell evento. E l ipotesi tipica della responsabilità del datore di lavoro per i danni causati dal dipendente ovvero dei genitori per i danni causati dai figli minori. La ratio dell istituto in commento, la c.d. responsabilità oggettiva, riposa nell esigenza di accrescere per il danneggiato la possibilità di ottenere il risarcimento dei danni subiti; infatti, se del danno conseguente alle lesioni subite dal trasportato per effetto di una manovra imprudente del volontario soccorritore rispondesse civilmente solo costui, il danneggiato potrebbe fare affidamento solo sul patrimonio del volontario soccorritore; in questo caso, però, risponderebbe anche l Associazione al quale il volontario appartiene e, se il sinistro è avvenuto nell ambito del servizio 118, anche l Ente che gestisce lo stesso, con intuitiva maggiore possibilità per il danneggiato di ottenere l integrale risarcimento del danno. E peraltro opportuno chiarire, per tranquillità di chi legge, che ogni Associazione di volontariato nonché il servizio 118, sono puntualmente assicurati per i danni causati dai loro operatori e, quindi, l eventualità che il volontario soccorritore sia chiamato concretamente a rispondere in termini monetari deve considerarsi praticamente inesistente. La responsabilità, sia la penale così come quella civile, è però mitigata da un istituto estremamente importante, valevole in entrambi gli ambiti: lo stato di necessità 40 - art. 54, Codice Penale - Stato di necessità. Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo (c.p. 55; p.m.p. 44; c.c. 2045). Questa disposizione non si applica a chi ha un particolare dovere giuridico di esporsi al pericolo.