ROM-PFN053-06122010-83266/CS ACCORDO PER IL CREDITO ALLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE Documento di sintesi Roma, 16 febbraio 2011
Le tappe principali del primo accordo 9 Luglio 2009 Proposta del Ministro dell economia e delle finanze all Assemblea annuale dell ABI. 3 agosto 2009 Firma dell Avviso Comune per la sospensione dei debiti delle PMI nei confronti del sistema bancario (la «moratoria»). 23 dicembre 2009 Estensione della moratoria ai finanziamenti agevolati, coinvolgendo nel progetto gli Enti Locali. 1
Il primo accordo: la moratoria sui debiti delle PMI Nel 2009 il Pil reale è diminuito del 5%, minacciando l inaridirsi dei flussi di credito. Occorreva agire in fretta per assicurare liquidità alle PMI che, pur avendo prospettive di continuità aziendale, rischiavano di essere messe in ginocchio dalla crisi. La moratoria sui debiti delle PMI è stata la risposta. Prevedeva, in sostanza, 3 misure: a. sospensione per 12 mesi del pagamento della quota capitale delle rate di mutuo; b. sospensione per 12 mesi della quota capitale dei canoni di operazioni di leasing immobiliare (6 mesi per il leasing mobiliare); c. allungamento a 270 giorni delle scadenze del credito a breve per esigenze di cassa. 2
I numeri della moratoria sui mutui sospesi 3
Il nuovo Accordo per il credito alle PMI: premesse e obiettivi Premesse: in una fase congiunturale di ripresa debole è prevedibile che persistano problemi di liquidità per le PMI. Il venire meno dello strumento della moratoria, il 31 gennaio, potrebbe aggravarli ulteriormente. Obiettivi: Andare «oltre la moratoria»: sostenere le PMI in difficoltà e aiutare quelle che hanno superato la fase più acuta della crisi ad agganciare la ripresa 4
Il nuovo Accordo per il credito alle PMI: metodo, priorità, soluzioni Metodo individuato: ruolo fattivo delle Associazioni di rappresentanza di impresa, sotto il coordinamento del Tesoro Priorità da affrontare: 1. modulazione delle scadenze del debito; 2. rafforzamento patrimoniale. Soluzioni da trovare: 1. rapide; 2. sostanziali (non di facciata ); 3. semplici e immediatamente comprensibili, così da essere facilmente applicabili. 5
I tempi del nuovo Accordo 22 dicembre 2010 Prima riunione del tavolo tecnico: analisi del problema Gennaio 2011 Riunioni di approfondimento 31 gennaio 2011 Riunione del tavolo tecnico: valutazione delle proposte 16 febbraio 2011 Firma dell Accordo 6
I «quattro punti» del nuovo Accordo (1) 1. Proroga di sei mesi della moratoria per le PMI che non ne abbiano già beneficiato. Il termine è spostato dal 31 gennaio al 31 luglio. 2. Allungamento della durata del mutuo per le PMI che hanno già beneficiato della moratoria, con le modalità seguenti. Durata il periodo di ammortamento è allungato fino al 100% della durata residua, e comunque per non più di 3 anni; Tasso previste due possibilità: tasso negoziato tra impresa e banca, ma senza oneri amministrativi per le imprese: tasso invariato rispetto al finanziamento già in essere se c è la garanzia del Fondo Centrale di Garanzia o dell ISMEA, oppure se l operazione è finanziata con un plafond ad hoc che verrà messo a disposizione dalla Cassa depositi e prestiti. 7
I «quattro punti» del nuovo Accordo (2) 3. Copertura dal rischio di tasso (su richiesta delle PMI che ottengono l allungamento) con strumenti semplici, di immediata comprensione e strettamente correlati all allungamento resi disponibili dalle banche sulla base di un format allegato all Accordo. 4. Alle imprese che rafforzano il patrimonio le banche offrono un finanziamento proporzionale all aumento di capitale..il tutto sottoposto a regolare monitoraggio. 8
I firmatari dell Accordo per il credito alle PMI Ministero dell economia e delle finanze CIA Coldiretti Confagricoltura Confetra Casartigiani CNA Confartigianato Confcommercio Confesercenti riunite in: Rete Imprese Italia Associazione Bancaria Italiana Confedilizia Confindustria Confapi Claai Confcooperative Lega Coop AGCI riunite in: Alleanza Cooperative Italiane 9