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SETTEMBRE - OTTOBRE 2013 AgrImpresa ANNO XIII NUMERO 9-10 Poste Italiane spa - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 conv. in L. 27/02/2004 n. 46 art. 1 comma 1 - CNS Padova - Abbonamento annuo 10 Mais un altra campagna difficile Nuovo PSR le proposte di Agrinsieme Veneto

Problemi con il 730, l IMU o la pensione? Il CAF di Confagricoltura è a Suo servizio con uno staff altamente professionale per dare risposte in materia di: 730 Il modello semplificato che consente al contribuente il recupero immediato dei crediti che scaturiscono dalla dichiarazione dei redditi IMU L imposta municipale unica sugli immobili RED La dichiarazione reddituale dei pensionati che consente all Ente pensionistico la verifica del diritto ad usufruire delle prestazioni aggiuntive UNICO Il modello utilizzabile da tutti i contribuenti e per qualunque tipologia di reddito da dichiarare Chiedi aiuto al CAF e al Patronato di Confagricoltura! ISEE e ISE Gli indicatori per l accesso alle prestazioni sociali agevolate MODELLI DI DETRAZIONE Il modello per la richiesta delle detrazioni per familiari a carico SUCCESSIONE Predisposizione delle denunce di successioni ICRIC-ICLAV-ACCAS Certificazioni per l invalidità civile ENTE DI PATRONATO Il Patronato ENAPA di Confagricoltura è al servizio di tutti i cittadini per l assistenza gratuita nel campo sociale, previdenziale e sanitario e in particolare per lo svolgimento di pratiche in materia di: Pensioni dei lavoratori dipendenti pubblici, privati e autonomi; Pensioni sociali erogate dall Inps, dall ex Inpdap e dei vari enti di categoria e dei liberi professionisti; Contribuzione (prosecuzione volontaria, riscatti, ricongiunzioni); Indennità di mobilità; Cassa integrazione guadagni; Assegni per il nucleo familiare; Prestazioni in materia infortunistica dell Inail, Enpaia, etc.; Assistenza medico-legale; Assistenza legale.

SETTEMBRE - OTTOBRE 2013 N 9-10 Settembre/Ottobre 2013 Contenuti/ 4 / 5/ EDITORIALE di Giordano Emo Capodilista Agricoltura italiana nelle mani del clima, dei mercati e dei governi IL PUNTO di Renzo Cavestro Mais: avvio di un altra campagna di raccolta difficile 6 / AGRINSIEME 7 / Agrinsieme Veneto presenta le sue proposte per il nuovo PSR L AZIENDA La Società Agricola Tresoldi di Monselice 8 / FOCUS LEGISLATIVO Il governo approva il Decreto Fare: ecco le novità Le novità del Decreto Lavoro per il settore agricolo 12 / FOCUS FISCALE IMU 2013: cancellata sulla prima casa, sui terreni e sui fabbricati agricoli Tares: applicazione più ragionevole Sgravi PPC fino al 31 dicembre 2013 14 / NOTIZIE IN BREVE Aviaria: l emergenza è sotto controllo Obbligo Pec: sollecito per i soci Nuovo piano faunistico-venatorio dalla Regione Documenti di accompagnamento per i prodotti vitivinicoli Pac 2013: iniezione di liquidità per le imprese Registro delle concimazioni azotate Impiegati agricoli: da settembre gli aumenti salariali Incentivi e sgravi a sostegno dell occupazione Siccità 2012: sgravi contributivi Grandine del 13 luglio 2013: possibile domanda di sgravi fiscali 17 / AZIENDA PULITA Servizio di raccolta dei rifiuti agricoli 18 / GUSTA PADOVA 2013 Tornano I Venerdì di Agriturist 19 / SCADENZIARIO Ottobre/Novembre 2013 ANNO XIII NUMERO 9-10 Poste Italiane spa - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 conv. in L. 27/02/2004 n. 46 art. 1 comma 1 - CNS Padova - Abbonamento annuo 10 AgrImpresa Mais un altra campagna difficile AgrImpresa Periodico di Nuovo PSR le proposte di Agrinsieme Veneto Settembre/Ottobre 2013 Anno XIII - N. 9/10 Direttore Editoriale Giordano Emo Capodilista Direttore Responsabile Marco Bevilacqua Comitato Redazione Renzo Cavestro Andrea Cogo Barbara Segato Clarissa Gulotta Gianfranco Simonetto Michele Bianchin Piercarlo Cavinato Rosaria Traverso Autorizzazione Trib. di PD n. 1634 del 19/01/1999 Redazione Confagricoltura Padova Via Battaglia, 71/c 9 35020 - Albignasego E-mail: padova@confagricoltura.it tel. 049 8223511 - fax 8223520 Impaginazione Lucio Pizzo Stampa Tipografia Veneta Via E. della Costa, 6 - Padova Diffusione Distribuito in abbonamento ai soci di Confagricoltura Padova AgrImpresa 9-10 3

Editoriale Agricoltura italiana nelle mani del clima, dei mercati e di governi instabili di Giordano Emo Capodilista C ari soci, per il secondo anno consecutivo il clima ha condizionato in modo rilevante la nostra attività e il reddito delle nostre aziende. I raccolti del 2012 sono stati decimati dalla siccità e quelli del 2013 in parte compromessi dalla forte piovosità primaverile. A queste condizioni avverse del clima si aggiunge la variabilità dei mercati delle principali produzioni agricole, che non ci sta aiutando e che, proprio in questi mesi, fa registrare una netta flessione dei prezzi dei cereali e della soia e la stagnazione di quelli degli altri prodotti. Il nostro lavoro è poi reso particolarmente difficile dalla necessità di evitare l insorgenza di malattie alle piante e agli animali che condurrebbero alla perdita totale delle produzioni o al loro deprezzamento commerciale. Tra questi merita citare la sempre incombente influenza aviaria, la piralide e le muffe del mais, il cancro batterico del kiwi. Fare l agricoltore è diventata un attività complicata, dove non sempre bastano professionalità e mezzi tecnici adeguati per raggiungere dei risultato positivi. Purtroppo fattori esterni, come clima e mercati, indipendenti dalla volontà dell imprenditore, condizionano la nostra opera e a volte avviliscono il nostro impegno. A questa condizione dell agricoltore non ci sono soluzioni semplici. Dotarci delle migliori soluzioni tecniche è fondamentale ed imprescindibile. Come abbiamo detto più volte chiederemo alla Regione di destinare i soldi del PSR anzitutto all adeguamento delle macchine e degli impianti delle aziende, a cominciare dall irrigazione. Ma la variabilità dei suddetti fattori ci deve convincere che nel futuro avremo bisogno di strumenti finanziari e assicurativi che garantiscano la stabilizzazione del reddito delle nostre aziende. Risposte importanti su questo piano dovrebbero arrivare dalla nuova PAC abbinata a nuovi servizi assicurativi. Qualche parziale soddisfazione in questi mesi è arrivata dal Governo, che con il decreto di agosto ha abolito la prima rata dell Imu dei terreni e dei fabbricati agricoli, riservandosi di togliere completamente l iniqua imposta in ottobre, con l approvazione della legge di stabilità. Qualche dubbio che l attuale Esecutivo porti a termine la missione ce l abbiamo, considerato il livello di conflittualità che caratterizza sempre di più il panorama politico italiano e che in tempi brevi potrà portare all ennesima crisi di governo e probabilmente a nuove elezioni. Dobbiamo però dire che questo risultato sull Imu è frutto anche dell impegno di Confagricoltura, che fin dall introduzione della nuova imposta ne ha denunciato l iniquità e ne ha chiesto la revisione. Devo anche ricordare che qualcosa di positivo è contenuto anche in altri provvedimenti approvati dal Governo. Nelle pagine successive di questo Agrimpresa si possono infatti leggere alcune semplificazioni riguardanti la sicurezza sul lavoro, la vendita diretta dei prodotti agricoli, le norme ambientali. Si tratta di semplificazioni utili, ma sempre di piccole cose rispetto ai problemi e alle necessità del nostro settore e, più in generale dell economia del nostro Paese. La debolezza cronica dei nostri governi, l incertezza permanente del quadro politico ed economico, le difficoltà di tutto il mondo della produzione ed l inesorabile calo dei redditi delle famiglie sono le vere emergenze che rischiano di far sprofondare questo Paese e con esso le nostre imprese. 4 AgrImpresa 9-10

Il punto Mais: avvio di un altra campagna di raccolta difficile Senza iniziative concrete si rischia l abbandono della coltura di Renzo Cavestro P rodurre mais con la certezza di raggiungere un risultato positivo è diventata un impresa pressoché impossibile nella Pianura Padana. Del problema ne ha discusso il Consiglio Direttivo di Confagricoltura Padova, con la presenza della sezione di prodotto seminativi e del dott. Marco Aurelio Pasti, presidente dell Associazione Nazionale Maiscoltori (AMI). Anzitutto il Consiglio ha preso in esame la difficile situazione di mercato del mais ed il rischio che anche la campagna 2013 venga condizionata dalla presenza di aflatossine nella granella. Anche se non abbiamo ancora tutti gli elementi per un giudizio definitivo, abbiamo motivi per ritenere che sarà un raccolto sostanzialmente nella norma, al quale però si tende a guardare con una certa apprensione per l esperienza negativa del 2012. Siamo perciò convinti che siano inutili gli allarmismi e che i rapporti con gli acquirenti debbano essere gestiti con molta attenzione. Ci preme sottolineare che Confagricoltura non ha mai smesso di sostenere, nei confronti dei ministeri interessati (sanità e agricoltura), la necessità di una modifica sostenibile delle soglie di tolleranza, fondando la richiesta su dati scientifici a garanzia della salute umana ed animale. Purtroppo finora ha vinto il partito della finta tutela del consumatore, fatto da associazioni di agricoltori, da politici e da funzionari della pubblica amministrazione, che per motivi ideologici ha impedito ogni seria iniziativa per affrontare razionalmente il problema. Dal Consiglio Direttivo di Confagricoltura Padova è emersa però chiara la necessità di ridare vigore all iniziativa di difesa della coltura del mais nel nostro territorio, in quanto se non si introducono nuovi ibridi resistenti alla piralide (come il Mon 810) e non si mettono a punto velocemente forme di lotta contro i funghi (aspergilli) che producono le tossine ci sono tutte le condizioni per la sua estinzione. Sono infatti sempre di più gli agricoltori che in queste condizioni di incertezza ritengono che non sia più possibile investire nel mais. Ciò può sembrare paradossale, considerato che si tratta della coltivazione principale delle aziende agricole del Veneto anche per la sua destinazione all alimentazione zootecnica locale, ma se non si trattano con la dovuta serietà i problemi che ci sono la coltivazione non può avere un futuro. Sulla base di tali considerazioni l associazione ha perciò assunto le seguenti iniziative: 1. continuare il monitoraggio della situazione di campagna, al fine di fornire agli associati tutte le indicazioni utili per commercializzare correttamente il prodotto; 2. richiedere un impegno più determinato di Confagricoltura nazionale e anche di Agrinsime nella discussione con le istituzioni governative nazionali (ministeri della salute e dell agricoltura) dei problemi della cerealicoltura italiana ed in particolare delle soglie di tolleranza di alcune micotossine; 3. proporre il rilancio dell Associazione Nazionale Maiscoltori (AMI), quale braccio operativo di Confagricoltura e di Agrinsieme sia per gli aspetti tecnici e scientifici (non ultima la coltivazione degli OGM) che riguardano la coltivazione del cereale. AgrImpresa 9-10 5

Agrinsieme Agrinsieme Veneto presenta le sue proposte per il nuovo PSR Fra le richieste presentate all assessore Manzato: sostegno del valore economico delle produzioni, semplificazione normativa, sburocratizzazione I l Programma di Sviluppo Rurale della Regione Veneto è uno strumento fondamentale, ma è solo il punto di partenza: la tutela dell agroalimentare e il sostegno alla competitività delle sue imprese richiedono, infatti, una strategia a tutto tondo. All indomani del tanto sospirato accordo sulla riforma PAC, e alla vigilia del nuovo PSR (2014-2020), atteso per la prossima primavera, il messaggio, forte e chiaro, è stato lanciato all assessore Franco Manzato da Agrinsieme Veneto, il coordinamento che riunisce le sigle associative regionali Confagricoltura, CIA, Legacoop Agroalimentare, Confcooperative-Fedagri, Agci-Agrital. Riportiamo alcune delle proposte presentate da Agrinsieme Veneto sulla nuova politica regionale. NUOVA PAC In merito al cosiddetto Primo pilastro, che rappresenta la parte preponderante delle risorse anche della futura PAC, chiediamo che la Regione si adoperi per salvaguardare la filiera cerealicolo-zootecnica. In tal senso, d intesa con le altre Regioni della Pianura Padana, è necessario individuare una Regione omogenea per evitare che il valore del complesso delle nuove tipologie di pagamento si riduca notevolmente rispetto agli attuali titoli storici. Si sottolinea l assoluta necessità di salvaguardare i premi speciali per la zootecnia da carne ( ex Art 68) vista la rilevanza che tale comparto riveste. PSR 2014-2020 Nell affrontare le linee strategiche generali del futuro PSR, riteniamo che la base di partenza dei vari ragionamenti sia costituita dagli esiti dei lavori della Conferenza Regionale della Agricoltura Veneta con particolare riguardo alla cosiddetta Agenda delle Priorità. Auspichiamo che il prossimo PSR sia redatto in una forma decisamente e significativamente più snella rispetto all attuale; dovrà essere meno corposo, molto più chiaro, soprattutto nella esposizione degli obiettivi e delle finalità, in modo da evitare che vi siano continui rimaneggiamenti e interpretazioni diverse da parte degli addetti ai lavori. Tenuto conto del fatto che la Pianura Padana rappresenta un area con caratteristiche comuni a più regioni, sarebbe opportuno che vi fosse una coerente omogeneità delle regole tra i PSR regionali, in modo da evitare localismi e disparità di trattamento.altro tema di fondamentale importanza è la realizzazione concreta ed efficace della semplificazione burocratica. A prescindere dalle procedure relative al PSR, ci siamo resi conto che, per tutte le altre richieste inerenti i vari procedimenti burocratico-amministrativi, sarebbe utile unificare le diverse certificazioni, dando l opportunità agli imprenditori di ottenere un unico attestato per azienda che consenta di accedere a tutti i procedimenti, bandi, richieste di autorizzazioni, ecc. LE POLITICHE GENERALI DA ATTUARE : Avepa: deve essere riformata, resa più snella e di fatto più vicina alle imprese agricole soprattutto in vista della nostra proposta di redazione del Certificato Unico. Veneto Agricoltura: va integralmente rivisitata la sua esistenza, vanno ridefiniti i suoi compiti in funzione delle nostre precedenti considerazioni per fare in modo che l ente sia concretamente e fattivamente più vicino alle aziende nelle azioni di sostegno alla valorizzazione delle produzioni ed alle conseguenti politiche di accompagnamento. Veneto Sviluppo: dovrebbe istituire una sorta di camera di compensazione rispetto alle politiche di sostegno per il microcredito per le giovani imprese (slegate da quanto propone il PSR per i giovani insediati) e alla imprenditoria femminile. Agroalimentare: Per sostenere concretamente l intera filiera agroalimentare del Veneto, riteniamo del tutto insufficienti e non adeguati sia i marchi fino ad oggi proposti sia le numerose azioni promozionali intraprese; in tal senso chiediamo che il Presidente Zaia, anche in vista dell EXPO di Milano del 2015, riassegni tale materia all Assessorato all agricoltura. Bonifica: gli interventi per finanziare gli investimenti per le opere di bonifica non devono assolutamente essere reperiti nel settore dell agricoltura, ma, avendo tali investimenti una valenza socio economica di portata generale le risorse relative vanno assolutamente reperite nella fiscalità generale. Agriturismo: visti i contenuti, i vincoli e le limitazioni fissati dalla nuova legge regionale, chiediamo con forza che il Presidente Zaia provveda con sollecitudine a riassegnare la delega e le relative competenze all Assessorato all Agricoltura e che si adoperi fattivamente per una rapida inversione di rotta della legge regionale. 6 AgrImpresa 9-10

L azienda La Società Agricola Tresoldi di Monselice Un esempio virtuoso di agricoltura e innovazione che prosegue da tre generazioni T ra le tante aziende socie di Confagricoltura Padova, in questo Agrimpresa vi presentiamo un azienda che ha saputo unire all agricoltura importanti processi innovativi per migliorare le produzione e facilitarne l esportazione. Si tratta della Società Agricola Tresoldi con sede a Monselice. Fondata già nel 1950 da Sante Tresoldi, l azienda è stata tramandata di generazione in generazione fino d oggi in cui è il nipote, Luca Tresoldi, ad occuparsene. Nel corso degli anni l azienda ha saputo specializzarsi unendo alla storica produzione di pesche, vite e cereali anche una consistente produzione di asparagi ma soprattutto di radicchi tipici del Veneto. Anche la superficie coltivata dell azienda è aumentata passando dai 4 ettari degli anni 50 agli attuali 70 ettari. Proprio il radicchio è diventato il vero fiore all occhiello della produzione della Società Tresoldi. In tutto il mondo viene esportato ormai il Radicchio Variegato di Castelfranco IGP che qui viene prodotto, lavato, selezionato, imballato e spedito. Ricordiamo che a Padova vengono coltivate tutte le cinque varietà di radicchio che hanno reso famoso il nostro territorio: il Rosso di Treviso Precose e Tardivo IGP, il radicchio di Chioggia, il radicchio di Verona e il Variegato di Castelfranco IGP appunto. Per valorizzare i propri prodotti e renderli velocemente pronti per la diffusione sul mercato, l azienda ha studiato e creato appositi macchinari per la lavorazione di ciascun prodotto e una serie di impianti unici ed innovativi che permettono di ottenere direttamente in azienda un prodotto di altissima qualità pronto per l esportazione. Il radicchio passa così dal campo alle tavole di tutto il mondo senza necessità di passaggi intermedi mantenendo integra la sua freschezza e la sua qualità. Oggi l azienda sta operando ancora in termini di innovazione e mantenimento degli standard qualitativi, per ottenere la certificazione GlobalGap, un protocollo basato sulla Produzione Integrata, che rappresenta la garanzia di buona prassi agricola maggiormente riconosciuta dalle principali catene di distribuzione a livello europeo e mondiale. AgrImpresa 9-10 7

Focus legislativo Il governo approva il Decreto Fare: ecco le novità per le imprese agricole Le misure relative ai finanziamenti, all ambiente, alla sicurezza sul lavoro e alla vendita diretta dei prodotti R iportiamo le principali disposizioni introdotte dal d.lgs. 69/13 convertito con modificazioni nella legge 98/13 (GU n.194 del 20-8-2013 - Suppl. Ordinario n. 63) che riguardano i finanziamenti alle PMI, il gasolio per le serre, l ambiente, la vendita diretta dei prodotti agricoli, il codice della strada e la prevenzione incendi. Rimandiamo ad interventi successivi le norme del decreto che semplificano gli obblighi relativi alla sicurezza sul lavoro. Articolo 2 - Finanziamenti per l acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature da parte delle piccole e medie imprese Il Decreto Fare incentiva gli investimenti delle PMI in impianti, macchinari, beni strumentali di impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo agevolandone l acquisto o il leasing. In sede di conversione in legge gli incentivi sono stati estesi agli investimenti in hardware, software e tecnologie digitali, con una dotazione iniziale di 2,5 miliardi di euro incrementabile fino a 5 miliardi. I finanziamenti a tasso agevolato saranno erogabili fino al 31 dicembre 2016, dalle banche aderenti alla convenzione tra i Ministeri dello Sviluppo Economico e dell Economia con la Cassa Depositi e Prestiti e l ABI. Avranno durata massima 5 anni dalla stipula del contratto, per un valore complessivo che non superi i 2 milioni di euro per azienda. La somma potrà coprire anche la totalità dei costi ammissibili, fissati dal decreto attuativo. I finanziamenti potranno essere coperti dalla garanzia del Fondo per le piccole e medie imprese fino a un massimo dell 80% dell importo finanziato, secondo modalità e priorità di accesso e concessione fissate dal decreto attuativo. Art. 6- Gasolio per il riscaldamento delle coltivazioni sotto serra A decorrere dal 1 agosto 2013 e fino al 31 dicembre 2015, a favore dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali, sul gasolio utilizzato per il riscaldamento delle coltivazioni sotto serra, si applica un accisa pari a euro 25 per 1.000 litri. Attualmente l accisa prevista per il settore è pari circa a 135 euro/1000 litri, per cui le novità introdotte portano ad un risparmio di circa 110 euro/1000 litri. In sede di richiesta dell assegnazione del gasolio i beneficiari si obbligano a rispettare la progressiva riduzione del consumo di gasolio per finalità ambientali. Art. 30 bis - Semplificazioni in materia agricola L articolo 30 bis riporta alcune semplificazioni per la vendita diretta dei prodotti agricoli. In particolare modifica alcune parti dell articolo 4 del decreto legislativo 18 maggio 2001 n. 228. Eliminazione della comunicazione d inizio attività (comma 1 lettera a) Non è più obbligatorio inviare al Comune di appartenenza la comunicazione d inizio attività se la vendita al dettaglio è esercitata su superfici all aperto dell azienda agricola. Di contro, se la vendita effettuata all interno di locali dell azienda agricola (ad esempio cantine, luoghi adibiti a degustazioni, etc.) è ancora richiesta la suddetta comunicazione. Unica eccezione se questa è effettuata per la promozione di prodotti tipici o locali. Pur non esistendo una definizione di prodotto tipico è importante ricordare che solitamente si intendono tutti i prodotti DOP IGP STG e quelli dell Elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali del DM 8 settembre 1999 n. 350 (l ultima revisione è stata pubblicata nel supplemento ordinario n.52 della G.U. n. 147 del 25 giugno 2013). Vendita via internet e comunicazione inizio attività (comma 1 lettera b) La vendita diretta attraverso il commercio elettronico potrà essere effettuata contestualmente all invio della comunicazione d inizio attività al Comune del luogo ove ha sede l azienda di produzione. 8 AgrImpresa 9-10

Focus legislativo Consumo in azienda dei prodotti acquistati in vendita diretta (comma 1 lettera c) I prodotti oggetto di vendita diretta possono essere immediatamente consumati nei locali adibiti alla vendita, purché questa non si configuri come attività di somministrazione e comunque rispettando sempre tutte le prescrizioni generali di carattere igienico sanitario. Inoltre l attività di vendita diretta dei prodotti agricoli all interno dei locali dell azienda agricola non comporta cambio di destinazione d uso. La vendita può essere effettuata in locali esterni all azienda agricola a prescindere dalla destinazione urbanistica della zona in cui sono ubicati e su tutto il territorio comunale. Art. 45 bis Abilitazione all uso di macchine agricole Viene prorogato al 22 marzo 2015 il termine per l entrata in vigore dell obbligo dell abilitazione all uso delle macchine agricole di cui al comma 5 dell articolo 73 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, ed all accordo Stato Regioni del 22 febbraio 2012, n. 53. Per quanto riguarda la tempistica di attuazione dell Accordo Stato Regioni, che con le disposizioni transitorie relative ai lavoratori agricoli dava la possibilità fino al marzo 2017 di poter utilizzare le attrezzature se in possesso di certificazione attestante l esperienza biennale, occorrerà attendere le istruzioni del Ministero del Lavoro. Va comunque sottolineato che la proroga si riferisce esclusivamente alle macchine agricole, quindi ai veicoli riconducibili all art. 57 del codice della strada, quindi ai trattori agricoli e forestali ed ai carrelli semoventi a braccio telescopico, se quest ultimi omologati come macchine agricole. Art. 38 - Disposizioni in materia di prevenzione incendi (posticipata ad ottobre 2014 la scia per le cisterne di gasolio) Con il comma 2 viene stabilito che gli enti e i privati responsabili delle nuove attività introdotte all Allegato I, 2 presentano l istanza preliminare di cui all articolo 3 e l istanza di cui all articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica n. 151 del 2011 entro tre anni dalla data di entrata in vigore dello stesso. In pratica, in attesa di ulteriori specifiche da parte dei Vigili del Fuoco, si deve ritenere che le attività di interesse agricolo (es. distributori mobili di combustibili) che prima non erano soggette al rilascio del certificato di prevenzione incendi ma che sono state ricomprese tra le attività a cui si applicano le disposizioni di cui al DPR 152/11 dispongono di un ulteriore anno (7 ottobre 2014) per presentare la SCIA e l ulteriore documentazione richiesta. Norme sull ambiente Art. 41-ter - Norme ambientali per gli impianti ad inquinamento scarsamente significativo L Articolo 41-ter prevede l esclusione di talune tipologie di impianti dal novero degli impianti assoggettati all autorizzazione alle emissioni in atmosfera dettata dal titolo I della parte quinta del decreto legislativo 152 del 2006 (norme in materia ambientale), integrando rispettivamente gli elenchi degli impianti e delle attività non sottoposti alla predetta autorizzazione e degli stabilimenti per i quali l autorità competente può adottare autorizzazioni in deroga con un procedimento semplificato. Sono stati inseriti nell allegato IV parte I del d.lgs. 152/06, quindi esclusi dall autorizzazione, i seguenti impianti ed attività di interesse agricolo: Silos per i materiali vegetali (modifica della lett. m); Impianti di essiccazione di materiali vegetali impiegati da imprese agricole o a servizio delle stesse con potenza termica nominale, per corpo essiccante, uguale o inferiore a 1 MW, se alimentati a biomasse o a biodisel o a gasolio come tale o in emulsione con biodiesel, e uguale o inferiore a 3 MW, se alimentati a metano o a gpl o a biogas (inserimento della lettera v-bis); Cantine che trasformano fino a 600 tonnellate l anno di uva nonché stabilimenti di produzione di aceto o altre bevande fermentate, con una produzione annua di 250 ettolitri per i distillati e di 1.000 ettolitri per gli altri prodotti. Sono comunque sempre escluse, indipendentemente dalla produzione annua, le fasi di fermentazione, movimentazione, travaso, addizione, trattamento meccanico, miscelazione, confezionamento e stoccaggio delle materie prime e dei residui effettuate negli stabilimenti di cui alla presente lettera (inserimento della lettere kk-bis); Frantoi (inserimento della lettera kk-ter). Inoltre con la modifica introdotta alla lettera m) relativa agli allevamenti il calcolo del numero di capi ai fini della verifica della esclusione viene fatto in relazione a quelli presenti e non potenzialmente presenti. Sono stati inseriti nell allegato IV parte II del d.lgs. 152/06 i seguenti impianti ed attività per i quali l autorità competente può adottare autorizzazioni in deroga con un procedimento semplificato: Impianti di essiccazione di materiali vegetali impiegati o a servizio di imprese agricole non ricompresi nella parte precedente (inserimento della lettera v-bis); Stabilimenti di produzione di vino, aceto o altre bevande fermentate non ricomprese nella parte precedente (inserimento della lettera oo-bis). AgrImpresa 9-10 9

Focus legislativo Le novità del Decreto Lavoro per il settore agricolo Uno sguardo alle normative previste dalla nuova riforma del mercato del lavoro N ella Gazzetta Ufficiale n. 196 del 22.08.2013 è stata pubblicata la Legge n. 99/2013 che ha convertito, con modificazioni, il D.L. n. 76/2013 (il cosiddetto decreto lavoro). Evidenziamo le novità di maggior rilievo per il settore agricolo introdotte dall approvazione definitiva del cosiddetto decreto lavoro INCENTIVI PER L OCCUPAZIONE Ai datori di lavoro che assumono giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni fino al 30 giugno 2015, viene riconosciuto, nel limite delle coperture finanziarie disponibili, uno sgravio contributivo nella misura pari ad 1/3 della retribuzione lorda mensile corrisposta con un tetto massimo di 650 mensili nel limite di 18 mesi nel caso di assunzioni a tempo indeterminato, ridotto a 12 mesi nel caso di trasformazione di un contratto a tempo determinato in tempo indeterminato. Nel caso di stabilizzazione di un rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato il datore di lavoro ha l obbligo di procedere ad una ulteriore assunzione al fine di incrementare il livello occupazionale. Premesso che la possibilità di accedere alle predette agevolazione è subordinata alla presenze delle relative risorse finanziarie, il datore di lavoro potrà presentare all Inps apposita domanda di ammissione al beneficio al fine di conoscere la sussistenza di risorse finanziarie per il riconoscimento dello stesso. L Inps entro i tre giorni successivi deve comunicare se le risorse sussistono o meno. Il caso positivo al datore di lavoro viene rilasciata un opzione sulle somme medesime a condizione che lo stesso proceda all assunzione entro il termine perentorio di sette giorni dalla comunicazione dell Inps. L assunzione deve riguardare soggetti di età compresa tra i 18 e 29 anni, che rientrino nelle seguenti condizioni: disoccupati da almeno sei mesi; oppure privi di un diploma di scuola media superiore o professionale. L assunzione inoltre deve comportare un incremento della media occupazionale netta calcolata sulla base della differenza tra il numero dei dipendenti rilevato in ogni mese per il quale è prevista l agevolazione e il numero dei dipendenti mediamente occupati nei dodici mesi precedenti. L agevolazione non deve superare in capo al lavoratore il 50% del costo salariale riferito ai 12 mesi successivi all assunzione. Se si tratta di lavoratore svantaggiato la percentuale si alza al 75% e il periodi di riferimento è esteso all intera durata del rapporto di lavoro. Deve inoltre essere garantita la stabilità del rapporto di lavoro per almeno 12 mesi. Clausole di esclusione: l assunzione viola un obbligo preesistente di legge o di contratto quali il diritto di precedenza esercitabile da lavoratori cessati con contratto a termine o i lavoratori licenziati per giustificato motivo oggettivo ect; l assunzione di lavoratori per i quali l azienda ha già usufruito di agevolazioni es lavoratori in mobilità ect; l assunzione avviene da parte di da parte di un datore di lavoro appartenete allo stesso gruppo d impresa del datore di lavoro che aveva precedentemente licenziato il lavoratore; l azienda sta usufruendo degli ammortizzatori sociali INPS (cassa integrazione guadagni) per crisi o ristrutturazione. I Benefici saranno applicati alle assunzioni effettuate a decorrere dal giorno successivo alla data di approvazione degli atti di riprogrammazione finalizzati a reperire le apposite risorse finanziarie necessarie. A tal fine il Ministero del lavoro deve ancora fornire una data certa. 10 AgrImpresa 9-10

Focus legislativo ASSUNZIONE DI LAVORATORI CHE FRUISCONO DELL ASPI (ASSEGNO SOCIALE PER L IMPIEGO) L azienda che assume con contratto a tempo indeterminato a tempo pieno un lavoratore che sta beneficiando del sussidio ASPI (ex assegno di disoccupazione),ha diritto a percepire il 50 % della quota residua di ASPI che avrebbe diritto il lavoratore. CONTRATTI A TERMINE La normativa sul contratto a termine prevista dal D.lgs n. 368 del 2001 modificata dalla legge Fornero n. 92 del 2012 nel nostro settore si applica esclusivamente al personale impiegatizio. La novità introdotta dal presente Decreto Legge, riguarda la possibilità precedentemente esclusa, di prevedere una proroga fino ad un periodo massimo di 12 mesi dei contratti acausale, purché la durata massima del rapporto di lavoro compreso il periodo di proroga non superi i 12 mesi complessivi. Ricordiamo che la Riforma Fornero aveva introdotto la possibilità di assumere lavoratori con contratto a termine della durata massima di 12 mesi, senza inserire una motivazione di carattere tecnico produttivo o organizzativo. Nella precedente versione questa tipologia di contratto non poteva essere prorogato se inizialmente era stato instaurato per un periodo inferiore a 12 mesi. Il decreto ripristina la normativa vigente prima della riforma Fornero relativamente all intervallo tra un contratto e quello successivo. In sostanza nel caso di contratti a termine di durata non superiore ai sei mesi, il periodo di intervallo tra il primo contratto ed il CONTRATTO A PROGETTO Due sono le modifiche introdotte, la prima riguarda il contenuto del progetto pena la nullità, non deve riprodurre meramente compiti esecutivi e ripetitivi. Nella precedente versione introdotta dalla riforma Fornero si parlava di compiti esecutivi e/o ripetitivi. Nella sostanza il progetto non deve riguardare compiti prettamente esecutivi e ripetitivi tali da non richiedere una adeguata professionalità. La seconda riguarda la forma, ossia il contratto pena la nullità, deve prevedere tutti gli elementi obbligatori ossia, il progetto, la durata e il compenso. In precedenza tali elementi erano obbligatori solo ai fini della prova in giudizio. LAVORO ACCESSORIO (VOUCHER) Due sono le novità introdotte dal decreto, la prima riguarda il concetto di prestazioni di breve durata e l occasionalità. In sostanza con l eliminazione delle parole di natura meramente occasionale, l unico parametro di riferimento per tali prestazioni è il limite dei del compenso di 5.000 complessivi netti per il lavoratore per anno solare. Ricordiamo che per il settore agricolo, ad esclusione delle aziende che hanno un volume di affari inferiore ai 7.000, è possibile instaurare rapporti di lavoro occasionale esclusivamente con pensionati e studenti iscritti a regolari corsi di studio di età non superiore ai 25 anni. Una particolare deroga è prevista anche quest anno in favore di soggetti in cassa integrazione guadagni, in mobilità e percettori di sussidio di disoccupazione (ASPI). Con tali soggetti è possibile instaurare rapporti di lavoro occasionale di tipo accessorio, a condizione che nel corso dell anno il soggetto non percepisca un compenso netto superiore ai 3.000 euro. L art. 72 comma 4 bis di nuova introduzione prevede che con D.M. Del Ministero del lavoro siano disciplinate condizioni per prevedere l utilizzo dei voucher da parte di Amministrazioni Pubbliche, in favore di soggetti svantaggiati quali disabili, in stato di detenzione, tossicodipendenti, ect. ASSUNZIONE LAVORATORI EXTRACOMUNITARI Il datore di lavoro al momento della richiesta di nullaosta per l ingresso di cittadini extracomunitari, dovrà verificare presso i centri per l impiego l indisponibilità di altri lavoratori già presenti nel territorio. successivo non deve essere inferiore a 10 gg (la legge Fornero ne prevedeva 60) ; mentre per i contratti della durata superiore ai sei mesi, deve essere rispettato un intervallo tra il primo contratto ed il successivo non inferiore a 20 giorni ( anziché 90). E il caso di ribadire nuovamente che tale norma non si applica per quanto riguarda i contratti a termine in agricoltura relativamente al personale operaio. ASSUNZIONI DI GRUPPO O DI RETE Le imprese agricole, costituite anche in forma di cooperativa, o appartenenti allo stesso gruppo, o riconducibili allo stesso proprietario o a soggetti legati tra loro da vincolo di parentela o di affinità entro il terzo grado, possono procedere congiuntamente all assunzione dello stesso lavoratore per effettuare le necessarie lavorazioni presso le singole aziende. In questo caso viene introdotta la solidarietà retributiva e contributiva per i rapporti di lavoro instaurati con tali modalità. CONVALIDA DELLE DIMISSIONI La convalida delle dimissioni o delle risoluzione consensuale introdotta dalla Riforma Fornero, tese ad evitare le dimissioni in bianco, vengono estese anche ai contratti a progetto e ai contratti in associazione in partecipazione. Ricordiamo che la convalida deve avvenire davanti alla Direzione territoriale del Lavoro o in alternativa, con dichiarazione sottoscritta dal lavoratore sulla comunicazione effettuata al centro per L impiego dalla ditta. STATUS DI DISOCCUPATO Si ritorna alla vecchia normativa in vigore prima della riforma Fornero. In sostanza il soggetto che dal rapporto di lavoro subordinato percepisce un reddito valido ai fini fiscali inferiore agli 8.000 mantiene lo status di disocccupato. Analoga previsione si ha nel caso di lavoro autonomo, ma il limite di reddito viene ridotto a 4.800. Questa disposizione si inserisce nel quadro normativo che prevede una agevolazione contributiva per le aziende che assumono lavoratori disoccupati da più di 24 mesi. AgrImpresa 9-10 11

Focus Fiscale Imu 2013: cancellata sulla prima casa, sui terreni e sui fabbricati agricoli Per Confagricoltura un risultato importante per l agricoltura I l Consiglio dei Ministri del 28 agosto ha approvato un Decreto Legge che cancella la prima rata dell Imu sulla prima casa, sui terreni agricoli e sui fabbricati rurali. Inoltre, nella conferenza che ha seguito il Consiglio dei Ministri, il Presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha detto che con un secondo provvedimento verrà abolita anche la seconda rata di dicembre sugli stessi immobili. La nostra associazione, anche tramite Agrinsieme, ha espresso viva soddisfazione per questa decisione, in quanto il Governo ha dimostrato grande attenzione nei riguardi delle istanze del settore agricolo incoraggiando in questo modo gli investimenti e la crescita delle imprese. Il terzo passaggio del Governo in materia di immobili - che interesserà il 2014 - sarà la sostituzione dell Imu sulla prima casa con la cosiddetta service tax, che comprenderà la Tares (la tassa sui rifiuti urbani) e riguarderà i servizi resi dai comuni. Per il momento, riportiamo di seguito i dettagli del Decreto di abolizione. Con il Decreto Legge n. 54 del 21/5/2013 era stata sospesa la prima rata dell IMU (che scadeva il 16 giugno 2013) fino al 16 settembre 2013 - con riferimento alle seguenti categorie di immobili: abitazione principale e relative pertinenze (escluse quelle classificate nelle categorie catastali A1, A8, A9, cioè ville, castelli e palazzi di pregio) terreni agricoli fabbricati rurali sia abitativi che strumentali. Si ricorda che la qualifica di fabbricato rurale dipende dalla sua natura e dalla destinazione; la norma a cui fare riferimento è sempre l articolo 9 commi 3 per i fabbricati abitativi e 3-bis per gli altri - del D. L. n. 557 del 1993, successive modificazioni ed integrazioni e la ruralità negli atti catastali è riconosciuta mediante una specifica annotazione ( R ). I fabbricati rurali strumentali sono quelli destinati all esercizio delle attività agricole di cui all art. 2135 del codice civile, ad esempio: costruzioni per la protezione delle piante, la conservazione dei prodotti agricoli, il ricovero degli attrezzi, l allevamento degli animali, le attività agrituristiche e gli impianti fotovoltaici. Si precisa che non sono considerati aree edificabili, anche se classificati come tali nel piano regolatore del Comune, i terreni posseduti e condotti da un soggetto IAP o coltivatore diretto iscritto nella previdenza agricola. Inoltre, se il terreno edificabile è di proprietà di più persone, se è coltivato anche da uno solo dei comproprietari con la qualifica di Cd o IAP, è considerato agricolo anche per la quota di proprietà dei soggetti sprovvisti delle predette qualifiche. Questa agevolazione spetta anche alle società agricole proprietarie dei terreni, purché nella denominazione risulti la dicitura società agricola e a condizione che almeno un amministratore per le società di capitali o un socio per quelle di persone sia iscritto negli elenchi previdenziali agricoli. In seguito, con un Decreto del 31/8/2013, questa prima rata IMU è stata definitivamente abolita. Il Governo si è impegnato formalmente ad abolire anche la seconda rata IMU per il 2013 (la cui scadenza è prevista al 16 dicembre) per gli stessi immobili, con un prossimo decreto legge da emanarsi entro il mese di ottobre. Inoltre, ha comunicato che l IMU, a partire dal 2014, sarà sostituita da una nuova imposta locale (denominata Service Tax ), i cui aspetti sono ancora in corso di definizione. Per coprire parte del fabbisogno finanziario che deriva da questa decisione è stato deciso di ridurre la misura della detrazione Irpef spettante per i premi delle assicurazioni vita/infortuni: attualmente sono detraibili per il 19% fino a 1.291; per il 2013 il limite sarà di 630 e per il 2014 di 230. 12 AgrImpresa 9-10

Focus Fiscale Tares: abbiamo chiesto un applicazione più ragionevole per il settore agricolo Intervento di Confagricolura e delle altre associazioni nei comuni della provincia di Padova C onfagricoltura Padova, insieme a Coldiretti e C i a, ha trasmesso a tutti i comuni della provincia di Padova un documento in cui si raccomanda di agire con la massima prudenza e ragionevolezza nell applicazione della Tares, il nuovo tributo comunale sui rifiuti e sui servizi. Le amministrazioni comunali stanno infatti adottando i regolamenti per l applicazione della nuova tassa, che nel 2013 ha sostituito la Tarsu (Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani) e la Tia (Tassa di igiene ambientale). Relativamente ai fabbricati rurali ad uso abitativo, le tre associazioni agricole hanno chiesto l applicazione della riduzione tariffaria del 30%, prevista dal D.L. 6 dicembre 2011 n. 201. Tale riduzione è del tutto giustificata dalla diffusa auto-produzione di molti prodotti alimentari (es. ortaggi, frutta e carni) e dal successivo smaltimento mediante compostaggio dei rifiuti organici. Più attenzione da parte dei comuni è stata chiesta relativamente all attività agrituristica, la quale non può essere assimilata alle comuni attività di ristorazione ed alberghiere. Periodi e tempi di apertura, ampiezza degli spazi, impiego di produzioni aziendali senza imballaggi e vincoli di vario tipo relativi al recupero dei fabbricati storici, sono fattori che impongono un trattamento differenziato, consono alle caratteristiche del settore. Sgravi PPC fino al 31 dicembre 2013 Confagricolura attiva per scongiurare l entrata in vigore della norma I coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali perdono un agevolazione importante di cui beneficiano da diversi anni nell acquisto di terreni agricoli. Si tratta dell agevolazione di cui al D.L. 194/2009 convertito nella Legge n. 25/2010, che prevede che gli atti di trasferimento a titolo oneroso di terreni agricoli e relative pertinenze siano soggetti alle imposte di registro ed ipotecaria nella misura fissa e all imposta catastale dell 1%. Per gli altri soggetti, senza qualifiche specifiche, l imposta di registro ammonta attualmente al 15% ed ipotecarie e catastali complessivamente al 3%. Con decorrenza dal prossimo anno, coltivatori diretti e IAP pagheranno l imposta di registro nella misura del 9%. E l effetto delle novità introdotte dal D. Lgs. n. 23/2011 (Decreto sull IMU) e dal D.L. n. 104/2013 (Decreto istruzione ). Dal 1 gennaio 2014 esisteranno solo 2 aliquote per l imposta di registro: il 9% per i beni immobili in generale (compresi i terreni agricoli); il 2% per le abitazioni con i requisiti di prima casa e non di lusso Le imposte ipotecarie e catastali sono fissate nella misura di 50 euro ciascuna. Inoltre sono abrogate tutte le agevolazioni esistenti in materia, quali la PPC sopra descritta e le agevolazioni previste per i trasferimenti di terreni nell ambito del compendio unico. Ne consegue che risultano agevolati i sog- getti che non sono coltivatori diretti né IAP: invece dell attuale 18% (15% più 3%) pagheranno il 9%. La Confagricoltura è al momento attivamente impegnata presso le sedi competenti per ottenere la non applicazione della norma. AgrImpresa 9-10 13

Notizie in breve Aviaria L emergenza è sotto controllo L emergenza aviaria 2013 è scattata il 14 agosto scorso, quando la Regione Emilia-Romagna ha annunciato l individuazione di un focolaio di H7N7 in un allevamento Eurovo di Ostellato (Ferrara). Da allora ne sono stati scoperti altri cinque ed è stato abbattuto oltre 1 milione di galline, tacchini e pulcini. Altre 100.000 galline provenienti da due allevamenti di Lugo, nel ravennate, sono state abbattute a scopo di prevenzione. Il focolaio ha causato più di 10 milioni di euro di danni, ma la diffusione del virus sembra sia stata bloccata. Ai fini della prevenzione è opportuno che vengano ridefinite le norme per l allevamento all aperto. Obbligo Pec: sollecito per i soci La mancata apertura della casella di Posta Elettronica Certificata può essere sanzionata Ricordiamo alle aziende agricole iscritte alla Camera di Commercio l obbligo di aprire una casella di posta elettronica certificata (PEC). Chi non ha ancora provveduto può ancora farlo, direttamente o tramite gli uffici dell associazione, evitando così contestazioni e anche possibili sanzioni. In relazione a ciò il Ministero dello sviluppo economico (MISE) ha ulteriormente precisato quali sono le conseguenze in caso di mancata iscrizione della PEC nel Registro delle Imprese. Fermo restando che sia nel caso delle società che in quello delle imprese individuali, la mancata iscrizione della PEC comporta la sospensione della domanda di iscrizione al registro di un fatto o di un atto (per 3 mesi per le società e 45 giorni per le ditte individuali) e che scaduti detti termini la domanda di iscrizione dell atto o del fatto deve essere rigettata, il MISE evidenzia tuttavia che il mancato adempimento pubblicitario per l atto o il fatto derivante dalla mancata iscrizione della PEC mina il superiore interesse pubblico al sistema della pubblicità legale del registro delle Imprese. Peraltro il fatto o atto non registrato è stato comunque portato a conoscenza del Registro con la conseguenza che le violazioni da parte della società/ditta individuale sono duplici: mancata comunicazione della PEC; mancato adempimento pubblicitario di iscrizione di un successivo atto o fatto (determinato dal primo inadempimento). In presenza di tale situazione, ritiene il MISE che l Ufficio del Registro, alla scadenza dei termini per regolarizzare la iscrizione della PEC rimasti infruttuosi, dovrà: a) contestare agli amministratori della società o alla ditta individuale la mancata iscrizione nei termini di legge del fatto o dell atto (tale effetto è infatti stato determinato dalla mancata iscrizione della PEC); b) se nel caso, applicare la relativa sanzione amministrativa pecuniaria; c) iscrivere l atto o fatto d ufficio. Nuovo Piano Faunistico Venatorio approvato dalla Regione Possono essere presentate delle osservazioni entro il 29 ottobre La Regione ha approvato le proposte dei piani faunistico-venatori presentate dalle singole province. Il piano è scaricabile dal sito: http://www.regione.veneto.it/web/agricoltura-eforeste/ proposte-piani-faunistico-venatori. Entro il 29 ottobre è possibile inviare osservazioni in merito, anche tramite la nostra associazione. Pertanto i soci interessati ad una verifica del piano possono prendere contatto con i nostri uffici. Il Consiglio regionale, inoltre, ha approvato la proroga al 10 febbraio 2014 del Piano Faunistico Venatorio Regionale vigente in scaduto il 30 settembre. Nel frattempo, come già comunicato, proseguono i lavori per l approvazione del nuovo Piano. Documenti di accompagnamento per i prodotti vitivinicoli Dal 1 agosto in vigore nuovi documenti accompagnatori Con DM 2 luglio 2013 il Ministero politiche agricole alimentari e forestali ha recepito quanto previsto dalla normativa comunitaria (Regg. UE 436/2009 e 314/2102) in tema di documenti di accompagnamento, individuando un nuovo tipo di documento per il trasporto di vino sfuso e/o imbottigliato sul territorio nazionale e comunitario. Tale documento è denominato MVV e sostituirà dal 1 agosto 2013 l attuale DOCO. Solo per la circolazione di prodotto su territorio nazionale potranno essere comunque utilizzati i vecchi documenti (DOCO per vino sfuso o documenti come da DM 14/4/1999 per vino imbottigliato) fino all emanazione di decreto relativo all emissione del documento MVV in formato elettronico. E utile premettere che tale nuova normativa lascia invariate le modalità di trasporto e la relativa documentazione (DA Elettronico) utilizzata dai Depositi Fiscali per il trasporto di vino imbottigliato in Comunità Europea. PREDISPOSIZIONE DEL DOCUMENTO MVV Il documento deve essere predisposto in formato cartaceo in tre copie (una per il destinatario, una per lo speditore, una per il trasportatore) da parte: a) dello speditore che dovrà indicare la numerazione secondo il seguente criterio MVV + Codice ICQRF (n. registro Repressione Frodi) + n. progressivo + anno (Lo speditore dovrà far apporre dagli Uffici Comunali o dagli Uffici territoriali dell ICRF territoriali apposita timbratura preventiva su tutti gli esemplari che predispone). b) delle Tipografie autorizzate che forniranno documenti già dotati di numerazione che individua il codice MVV. In questo caso non è necessaria la timbratura preventiva da parte del Comune o ICQRF. Il documento MVV sarà emesso in formato elettronico, con modalità telematiche, secondo future disposizioni che saranno stabilite con determinazione del Capo del Dipartimento dell ICQRF (art. 16 DM 2 luglio 2013). 14 AgrImpresa 9-10

Notizie in breve CONVALIDA DEL DOCUMENTO I documenti MVV che scortano il prodotto sfuso devono essere convalidati attraverso uno dei seguenti sistemi: 1. timbratura successiva da parte degli Uffici Comunali o dagli Uffici territoriali dell ICQRF (l attuale sistema del visto partire dei DOCO ) entro e non oltre il 2 giorno lavorativo precedente quello previsto per la partenza. Sul documento vidimato dal Comune o IC- QRF dovrà essere spuntato, nella casella 18, la dicitura convalida ex art. 26 c. 1 lett. d) punto i) ; 2. tramite PEC con modalità ancora da definire ed attualmente in via di sperimentazione presso alcune aziende selezionate dal Ministero; 3. tramite microfilmatura con le modalità già applicate per i DOCO. Non è necessaria alcuna convalida per i documenti che scortano prodotti confezionati su territorio nazionale. Il documento MVV che scorta il trasporto di vino destinato ad un Paese dell Unione Europea o ad un Paese Terzo, spedito da un piccolo produttore, può non essere convalidato nei modi sopra indicati, a condizione che: - sia del tipo prestampato dalle Tipografie autorizzate e - al momento della compilazione venga spuntato, nella casella 18, la dicitura convalida ex art. 26, comma 1 lettera d) punto ii) secondo trattino, e comma 2 TRASMISSIONE DOCUMENTI Sempre per i piccoli produttori, nel caso di documenti che scortano il trasporto di vino sfuso, convalidati attraverso timbratura del Comune o dell ICQRF, o tramite microfilmatura, l azienda speditrice trasmette copia all Ufficio ICQRF territoriale tramite PEC, o fax o consegna a mano entro il 1 giorno lavorativo successivo a quello della spedizione; per i trasporti intra UE entro la partenza (art. 29 del Reg. 436/2009). Quanto sopra non esclude in ogni caso gli adempimenti nei confronti dei rispettivi Enti di Certificazione (es. Valoritalia o altro). Pac 2013 Iniezione di liquidità in momento non facile per le imprese L anticipo dei pagamenti diretti approvato dalla Commissione Europea rappresenta una buona notizia, un iniezione di liquidità che, in una congiuntura non certo facile, favorirà le nostre imprese. Bruxelles ha dovuto riconoscere che gli eventi climatici eccezionali di quest anno si sono sommati agli effetti della crisi finanziaria determinando seri problemi di liquidità per gli agricoltori europei e per questo motivo Confagricoltura, anche per quest anno, aveva rinnovato la richiesta di poter versare anticipatamente le somme spettanti ai beneficiari. Registro delle concimazioni azotate Ricordiamo che da quest anno alcune aziende agricole sono tenute alla redazione del Registro delle concimazioni azotate. L obbligo è rivolto esclusivamente alle aziende aventi una SAU in Zona Vulnerabile ai Nitrati (ZVN) superiore a 14,80 ettari e/o soggette alla presentazione della Comunicazione Nitrati corredata di Piano di Utilizzazione Agronomica (PUA). Per assolvere a tale adempimento e per agevolare i Soci, è stato trasmesso a tutti coloro aventi l obbligo, una lettera con le istruzioni operative ed il modello cartaceo del Registro, con la sezione anagrafica precompilata. La relativa documentazione e gli istruzioni per una corretta compilazione sono scaricabili sul sito di Confagricoltura Padova. Impiegati agricoli In vigore da settembre gli aumenti salariali A seguito del rinnovo del CCNL impiegati agricoli del 19 novembre 2012 pubblichiamo le nuove tabelle paga in vigore dal primo settembre 2013 comprensive della seconda trance di aumento pari al 2,9% sulle retribuzioni in vigore al 30 novembre 2012. TABELLA PAGHE IMPIEGATI AGRICOLI E FLORO- VIVAISTICI - DAL 1 SETTEMBRE 2013 LIVELLO STIPENDIO CONTRATTUA- LE AL 30/11/2012 CCNL 19/11/2012 STIPENDIO DAL 1 SETTEMBRE 2013 I 1.880.20 103.41 1.983.61 II 1.696.74 93.32 1.790.06 III 1.511.19 83.12 1.594.31 IV 1.380.94 75.95 1.456.89 V 1.296.81 71.32 1.368.13 VI 1.187.35 65.30 1.252.65 Incentivi e sgravi a sostegno dell occupazione E stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Dittoriale n. 264 del 19 aprile 2013, con il quale vengono riconosciuti nel limite di spesa di 20.000.000 di, a favore delle aziende che assumono a tempo indeterminato o a tempo determinato lavoratori licenziati nei 12 mesi precedenti per giustificato motivo oggettivo connesso a riduzione, trasformazione e/o cessazione dell attività. Il beneficio di cui al precedente paragrafo è quantificato nella misura di 190 mensili per 12 mesi per i lavoratori a tempo indeterminato e 6 mesi per i lavoratori assunti a tempo determinato. Al fine di poter usufruire del predetto beneficio, i datori di lavoro dovranno presentare apposita domanda all Inps esclusivamente in via telematica, con le modalità che saranno diramate in un apposita circolare dall Istituto. L Inps ha inoltre previsto una ulte- AgrImpresa 9-10 15