PER LA PRIMA VOLTA A FIRENZE LA CHITARRA E LE TRASCRIZIONI DI JÓZSEF EÖTVÖS Concerto del grande musicista ungherese il 16 aprile alle 20,30 al Lyceum Club Internazionale fiorentino. Ci saranno anche estratti della sua trascrizione delle Variazioni di Bach, che lo ha reso celebre a livello internazionale, fra i brani musicali che eseguirà nel suo primo concerto fiorentino il chitarrista classico e compositore ungherese József Eötvös. Il recital di questo importante musicista, organizzato dalla sezione Musica del Lyceum Club Internazionale di Firenze presieduta da Eleonora Negri, è lunedì 16 aprile alle 20,30 a palazzo Giugni (via Alfani 48), sede dello storico club culturale femminile. Il programma comprende alcune musiche di grandi compositori da lui trascritte: An Evenig in the Village e For Children (estratti) di Bela Bartók (1881-1945); le Variazioni (estratti) di Johann Sebastian Bach (1685-1750); preludi, mazurche e un notturno di Fryderyk Chopin (1810-1849). A cui seguiranno una composizione di József Eötvös stesso del 1962, Cinque Aforismi, e Granada e Cadiz di Isaac Albéniz (1860-1909). Nato nel 1962 a Pécs, Ungheria, József Eötvös è un chitarrista classico, allievo di Roland Zimmer e per gli studi di composizione di Franz Just alla Hochschule für Musik Franz Liszt di Weimar. Si esibisce regolarmente in parecchi Paesi, tenendo concerti solistici e con orchestra. Ha realizzato incisioni radiofoniche e televisive sia in Ungheria che altrove. 1 / 5
«József Eötvös si legge nella presentazione del musicista - è uno dei maggiori chitarristi viventi oggi. Il suo debutto con la trascrizione nelle tonalità originali delle Variazioni per chitarra sola (precedentemente considerato il più temibile banco di prova fra le composizioni tastieristiche di Bach) gli ha guadagnato elogi dalla critica musicale di ogni parte del mondo. Dopo le, Eötvös ha inciso l Arte della Fuga per due chitarre a otto corde, oltre a trascrivere molte pagine per liuto di Bach. Le trascrizioni delle e dell Arte della Fuga hanno ampliato in modo significativo il repertorio della chitarra classica, oltre a due volumi di composizioni pianistiche di Chopin e alle di Brahms». «Quando si ascolta suonare József Eötvös continua la presentazione - non si è colpiti istantaneamente solo dalla sua tecnica impeccabile, ma anche dalla sua sensibilità interpretativa. Ogni sfumatura, ogni dettaglio ha l attenzione che merita. La melodia è naturale e il suo fraseggio è espressivo, dinamico e vivo ( The Solo Guitarist Work )». Il concerto fa parte della rassegna I cinque sensi e oltre: l intelligenza del cuore organizzata dal Lyceum di Firenze con il sostegno dell Ente Cassa di Risparmio di Firenze e il patrocinio di Provincia, Comune e Quartiere 1. Per essere sicuri di trovare un posto a sedere si raccomanda di prenotarsi per e-mail, indicando il proprio nominativo e il numero dei posti richiesti, all'indirizzo info@lyceumclubfiren ze.net. Per informazioni: Mirka Sandiford, tel. 055-3249190 PROGRAMMA 2 / 5
Bela Bartók (1881-1945) An Evenig in the Village (trascr. J. Eötvös) For Children (estratti) (trascr. J. Eötvös) Johann Sebastian Bach (1685-1750) Variazioni (estratti) (trascr. J. Eötvös) Fryderyk Chopin (1810-1849) Preludi, Mazurche, Notturno (trascr. J. Eötvös) József Eötvös (1962) Cinque Aforismi Isaac Albéniz (1860-1909) Granada Cadiz 3 / 5
József Eötvös, nato nel 1962 a Pécs, Ungheria, è un chitarrista classico, allievo di Roland Zimmer e, per gli studi di composizione, di Franz Just alla Hochschule für Musik "Franz Liszt" di Weimar. Si esibisce regolarmente in parecchi Paesi, tenendo concerti solistici e con orchestra. Ha realizzato incisioni radiofoniche e televisive sia in Ungheria che altrove. Nei suoi corsi di perfezionamento, che spesso si concentrano sulla musica barocca e da camera, svolge straordinarie attività musico-pedagogiche. E regolarmente membro di concorsi chitarristici internazionali e direttore artistico del Festival Internazionale della chitarra a Esztergom e a Balatonfüred, in Ungheria. Nei suoi concerti, oltre ai suoi lavori e arrangiamenti, la divulgazione della musica ungherese del XX secolo e contemporanea svolge un ruolo importante con opere di Barna Kovats, Ferenc Farkas, Mate Hollos e Ivan Madarasz. I suoi arrangiamenti sono curiosità musicali che sono suonate su questo strumento soltanto da lui in tutto il mondo. La sua trascrizione delle Variazioni di J. S. Bach è considerata dai critici la trascrizione del secolo. A seguito di questo successo ha prodotto altri arrangiamenti, come i lavori di Bach per liuto (Chanterelle), pagine di Chopin (Professional Music Press - Poland and Gendai Guitar - Japan ) e le 21 di Brahms (MelBay). Fra le sue composizioni che sono state pubblicate, scritte sulla chitarra e anche altri strumenti, ricordiamo: le Willow Variations (Editions Orphée, Columbus Ohio 1991), I Cinque Aforismi (Trekel Verlag, Hamburg 1997) ed i Featherlets (Trekel Verlag, Hamburg 2000). Il suo volume intitolato Pensieri sulla musica di J. S. Bach e l esecuzione delle sue opere per liuto è stato pubblicato dall Università di Pécs nel 2006. Ha insegnato all Accademia di Musica Franz Liszt di Budapest a partire dal 2002 ed è stato il primo in Ungheria a istituire una cattedra per chitarra a livello universitario. Nel 2002 e nel 2010 è stato premiato con lo Artisjus Prize per l introduzione e la divulgazione della musica ungherese contemporanea ed è stato insignito del Premio Franz Liszt nel 2004, 4 / 5
come riconoscimento del suo operato. József Eötvös è uno dei maggiori chitarristi viventi oggi. Il suo debutto con la trascrizione nelle tonalità originali delle Variazioni per chitarra sola - precedentemente considerato il più temibile banco di prova fra le composizioni tastieristiche di Bach - gli ha guadagnato elogi dalla critica musicale di ogni parte del mondo. Dopo le, Eötvös ha inciso l Arte della Fuga per due chitarre a otto corde, oltre a trascrivere molte pagine per liuto di Bach. Le trascrizioni delle e dell Arte della Fuga hanno ampliato in modo significativo il repertorio della chitarra classica, oltre a due volumi di composizioni pianistiche di Chopin e alle di Brahms. Quando si ascolta suonare József Eötvös non si è colpiti istantaneamente solo dalla sua tecnica impeccabile, ma anche dalla sua sensibilità interpretativa. Ogni sfumatura, ogni dettaglio ha l attenzione che merita. La melodia è naturale e il suo fraseggio è espressivo, dinamico e vivo ( The Solo Guitarist Work ). 5 / 5