La prevenzione è conoscenza Dalla mappa di rischio al documento di valutazione dei rischi

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Transcript:

Convegno CIV INAIL La prevenzione è conoscenza Dalla mappa di rischio al documento di valutazione dei rischi Milano, 11 luglio 2017 Aula Magna della Clinica del Lavoro Presentazione Claudio Stanzani (Direttore di SindNova) Claudio Stanzani 1

Contesto Alla metà degli anni 60 matura tra i lavoratori la consapevolezza della gravità dei danni alla salute ed alla integrità psicofisica negli ambienti di lavoro e la necessità di superare: - una diffusa cultura fatalistica: la ineluttabilità degli infortuni, dei morti e dei danni alla salute dovuti al lavoro e la conseguente pratica contrattuale di monetizzazione dei rischi; - una politica pubblica: solo risarcitoria dei danni, di mutualizzazione dei danni alla salute, scarsamente vigilante ed ancor meno sanzionatoria ; - L idea della neutralità della scienza e dell inevitabile miglioramento delle condizioni di lavoro a seguito dei progressi tecnologici ed organizzativi, dei prodotti impiegati e dei nuovi processi lavorativi. Claudio Stanzani 2

Il movimento sindacale italiano si fece interprete, e portavoce, assieme ad una rete di tecnici, di un profondo cambiamento culturale. Occorreva una chiara scelta di prevenzione e la volontà di intervenire a monte sui rischi collegati ai processi produttivi, alle tecnologie ed all'organizzazione del lavoro. Questa scelta comportava: Nuove relazioni sindacali e nuovi contenuti e strategie nella contrattazione collettiva. La ricerca di nuove forme di rappresentanza e coinvolgimento dei lavoratori. L affermazione di nuovi diritti di informazione e formazione. Una nuova legislazione di sostegno ed una nuova organizzazione pubblica di prevenzione e vigilanza. Claudio Stanzani 3

Il percorso e le tappe principali. Claudio Stanzani 4

TAV. A - RIEPILOGO GENERALE ITALIA INDUSTRIA E SERVIZI + AGRICOLTURA Infortuni avvenuti in ciascun anno e denunciati all'inail Anno DENUNCE n. casi di cui mortali 1951 728.788 3.511 1952 853.134 3.871 1953 937.698 3.763 1954 1.036.124 3.840 1955 1.104.455 3.950 1956 1.150.354 3.900 1957 1.196.360 3.948 Gli anni del boom economico in Italia 1958 1.205.342 3.980 1959 1.269.509 3.883 1960 1.366.672 3.978 1961 1.486.070 4.418 1962 1.484.361 4.349 1963 1.577.352 Gli anni della 4.644 Il picco! 1964 1.504.721 crisi 4.254 economica 1965 1.321.166 3.823 1966 1.382.294 3.744 1967 1.496.492 3.935 Lotte sindacali CCNL Chimici 1968 1.519.164 3.829 1969 1.565.788 3.863 La salute non si vende! PREVENZIONE!!!! 5

TAV. A - RIEPILOGO GENERALE ITALIA INDUSTRIA E SERVIZI + AGRICOLTURA Infortuni avvenuti in ciascun anno DENUNCE Anno n. casi di cui mortali 1970 Statuto dei lavoratori art. 9 1.601.061 3.675 Sciopero generale riforme 1971 Ristampa dispensa FIM FIOM UIL «l ambiente di lavoro» Contratto integrativo alla FIAT 1.562.879 3.594 1972 Marzo Conferenza Nazionale CGIL CISL UIL delegati salute e sicurezza 1.522.683 3.462 Ottobre Congresso Società Italia na di Medicina del Lavoro 1973 1.547.355 3.774 1974 Nasce il C.R.D. Centro Ricerche e Documentazione Rischi e 1.433.358 Danni da Lavoro 3.057 n.1 della rivista Medicina dei lavoratori 6

1976 1.283.667 2.793 1977 1.256.158 2.678 1978 1.186.684 2.524 1979 1.180.912 2.467 1980 1.167.903 2.565 1981 1.082.405 1.919 1982 1.003.241 1.666 1983 976.774 1.768 Prime esperienze nei territori. Emanazione della Riforma Sanitaria L. 833 del 1978. Nasce il Coordinamento degli operatori dei servizi di prevenzione nei territori Comitato tripartito di Lussemburgo. Fondazione di Dublino. Primo programma d azione CEE. Direttive agenti. 1984 975.645 1.880 1985 993.929 1.908 1986 997.217 2.083 1987 1.038.742 2.207 1988 1.089.430 2.416 1989 1.114.035 2.559 Rottura della Fed. CGIL CISL UIL e fine dell esperienza del CRD Si fonda la SNOP (1985) Società Nazionale degli Operatori della Prevenzione Emanazione Direttiva 89/391/CE 1990 1.176.491 2.417 1991 1.177.004 1.941 1992 1.146.244 1.807 1993 1.011.951 1.469 1994 1.041.155 1.328 1995 1.014.733 1.366 D.Lg 626/94 recepimento della direttiva europea 391 del 1989. Nascono gli RLS 1996 987.084 1.359 1997 949.425 1.443 Claudio Stanzani

Dal rinnovamento dell azione sindacale in Italia in materia di salute e sicurezza, nasce il, cosiddetto, modello operaio italiano. Dal 1969 al 1978, l azione del movimento sindacale italiano, sui temi della difesa della salute e della integrità psicofisica delle lavoratrici e dei lavoratori, si caratterizza per una forte unità d azione e dal tentativo di costruire l unità sindacale dal basso: gruppi operai omogenei, delegati alla sicurezza. una forte conflittualità, ma anche per la ricerca di più avanzate forme di coinvolgimento dei lavoratori nelle imprese: contrattazione collettiva, non delega e validazione consensuale. un tentativo di costruire un diverso e meno subordinato rapporto tra lavoratori e tecnici della salute e della sicurezza: soggettività operaia, questionario sui quattro gruppi di fattori nocivi, indagine operaia sui cicli produttivi e gli ambienti di lavoro. Claudio Stanzani 8

Il fondamentale nuovo rapporto tecnici e classe operaia Il debito straordinario nei confronti di: Ivar Oddone e Gastone Marri Claudio Stanzani 9

Nel 1971 Ristampa unitaria a cura di FIOM FIM e UILM della dispensa sindacale L AMBIENTE DI LAVORO Claudio Stanzani 10

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Quattro gruppi di fattori nocivi: identificazione e valutazione dei rischi. Claudio Stanzani 13

Questa pubblicazione sarà tradotta, negli anni successivi, in numerose lingue: inglese, francese, spagnolo, giapponese,... Claudio Stanzani 14

Art. 9 dello Statuto dei lavoratori Nel 1970 la legge 300 Statuto dei lavoratori afferma: I lavoratori, mediante loro rappresentanze, hanno diritto di controllare l'applicazione delle norme per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali e di promuovere la ricerca, l'elaborazione e l'attuazione di tutte le misure idonee a tutelare la loro salute e la loro integrità fisica. Claudio Stanzani 15

Oltre 3000 delegati sindacali di CGIL CISL UIL riuniti a Rimini dal 27 al 30 marzo 1972 per la prima volta unitariamente in una conferenza dal titolo: La tutela della salute nell ambiente di lavoro approvano la svolta nella politica sindacale e scambiano le esperienze di lotta e di conquista di nuovi diritti in materia di prevenzione nei posti di lavoro. Claudio Stanzani 16

Claudio Stanzani 17

Nell ottobre dello stesso anno (1972) la Società Italiana di Medicina del Lavoro, riunita a Pugnochiuso nel proprio congresso annuale, fa proprie la scelta della prevenzione e la metodologia d indagine operaia proposte dal movimento sindacale. Nascono i primi servizi pubblici di prevenzione nel territorio (es. consorzio socio-sanitario di Scandiano). Claudio Stanzani 18

In questo percorso, un ruolo speciale nel decennio '74-84 lo ebbe il CRD (Centro Ricerche e Documentazione Rischi e Danni da Lavoro) - di cui l'inail ha in questi anni favorito un recupero di memoria e documentazione. Per un approfondimento, invito a leggere il recente contributo di Diego Alhaique su https://www.articolo21.org/2017/06/sicurezza-sul-lavoro-rinasce-larchivio-del-crd/ del 17 giugno 2017. Claudio Stanzani 19

L azione sindacale negli anni 70 si muove su tre direttrici: La contrattazione delle strategie di prevenzione nelle imprese e la presenza sindacale sui posti di lavoro. Una proposta culturale e metodologica sulla identificazione dei rischi e delle cause di danno alla salute ed integrità dei lavoratori. Ricerca di soluzioni condivise. La riforma (sanitaria) dell organizzazione pubblica preposta alla tutela della salute ed alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Claudio Stanzani 20

La contrattazione collettiva nazionale e decentrata - è lo strumento per superare ogni forma di monetizzazione dei rischi e affermare nuovi diritti di rappresentanza, d informazione e d indagine sull ambiente e le condizioni di lavoro. La contrattazione introduce: la scelta di tecnici di comune accordo per le indagini sui rischi, la condivisione delle procedure di protezione e prevenzione, i registri dei rischi e dai dati biostatistici, divieti e limiti all uso di sostanze nocive (cloruro di vinile, legno di mansonia, ), i M.A.C, le 150 ore,... Gli accordi sindacali superano le commissioni interne e le commissione per la sicurezza. Nel quadro dell art.9 e delle nuove forme unitarie di rappresentanza (i consigli di fabbrica) si creano le prime esperienze di delegati alla sicurezza. Claudio Stanzani 21

Cultura per una partecipazione non subordinata ed per il coinvolgimento dei lavoratori nelle strategie di prevenzione negli ambienti e nelle condizioni di lavoro. Il recupero e la valorizzazione delle conoscenze e della memoria dei gruppi operai omogenei I quattro gruppi di fattori nocivi e l indagine operaia. La soggettività, la non delega e la validazione consensuale. 22

Mappa grezza FIAT Mirafiori Verniciatura Claudio Stanzani 23

La riforma sanitaria. Il sindacato unitario rivendica un sistema sanitario basato sull universalità delle prestazioni, sull integrazione delle attività di prevenzione, cura e riabilitazione e sulla partecipazione. In questa riforma doveva trovare posto la tutela della salute ed alla sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori. La legge che istituisce il Servizio Sanitario Nazionale è approvata nel dicembre del 1978. Claudio Stanzani 24

Il C.R.D. Il Centro di Ricerche e Documentazione sui Rischi ed i Danni da Lavoro nasce nella primavera 1974 per iniziativa dei patronati sindacali INCA INAS e ITAL sulla base di un mandato contenuto nel documento finale della prima conferenza nazionale dei delegati sindacali di CGIL CISL UIL La tutela della salute nell ambiente di lavoro. (Rimini, 27-30 marzo 1972). Nasce la rivista Medicina dei lavoratori. 25

Claudio Stanzani 26

La missione del CRD era di sostenere, attraverso la diffusione di informazioni e buone pratiche, il coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori nelle strategie di prevenzione e di assistere l azione del sindacato. Claudio Stanzani 27

Nel 1977 il CRD diventa strumento della Federazione CGIL CISL UIL nata il 3 luglio 1972. Nello stesso anno, viene realizzato con la regia di Giuseppe Ferrara, le musiche di Giorgio Gaslini e il testo di Claudio Stanzani il documentario «La salute non si vende». Claudio Stanzani 28

Il CRD è stato un punto d incontro tra sindacato e tecnici della prevenzione, tra cultura operaia e cultura accademica. Il CRD è stato un centro di animazione di iniziative di ricerca, di studio, di formazione, di assistenza tecnica. Il CRD è stato la rivista Medicina dei Lavoratori. Il CRD è stato un modello di riferimento per altri movimenti sindacali in Europa ed in altri continenti. Il CRD è stato una delle espressioni più alte di cosa era possibile costruire assieme in un sindacato unitario. Claudio Stanzani 29

Per 10 anni il CRD è stato al centro di questo fermento. Ha registrato le esperienze, ha raccolto i documenti, ha svolto approfondimenti e studi, ha diffuso cultura e metodologie di lavoro. E stato il punto di riferimento di quello che in Europa ed altrove si definiva il modello italiano Claudio Stanzani 30

Direttori del C.R.D. Gastone MARRI è stato direttore del C.R.D. dal 1974 al 1980 Claudio STANZANI è stato direttore del C.R.D. dal 1981 al 1985 Claudio Stanzani 31

Nel 84, il declino e la fine dell esperienza unitaria di CGIL CISL UIL segnano la fine anche del CRD, che avverrà definitivamente nel 1985. Centinaia di telegrammi e lettere di protesta non fermano la liquidazione del Centro di Ricerche e Documentazione. Claudio Stanzani 32

Alcune conclusioni da trarre da questa esperienza Claudio Stanzani 33

Il coinvolgimento dei lavoratori nelle politiche e nelle pratiche di tutela della salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro. Il coinvolgimento dei lavoratori è condizione necessaria di ogni strategia di prevenzione, di progettazione ergonomica e di qualità nelle imprese. Il coinvolgimento dei lavoratori sui temi della salute, sicurezza e qualità del lavoro rappresenta uno straordinario strumento di partecipazione. Il management migliora se stesso. Claudio Stanzani 34

Il coinvolgimento dei lavoratori necessita di rappresentanza forte e riconosciuta e di un sostegno esperto nell esercizio dei propri diritti d informazione e consultazione. Il coinvolgimento dei lavoratori è possibile se si riconoscono le tutele contrattuali e gli strumenti della bilateralità. Claudio Stanzani 35

GRAZIE! Claudio Stanzani 36