Gli Organismi Paritetici
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- Lidia Arcuri
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1 Gli Organismi Paritetici
2 1989 La comunità Europea (UE) emana le direttive per rendere omogenee la legislazione sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro nei paesi membri. Uno degli aspetti principali delle direttive è relativo alla partecipazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti al fine di rendere più sicuri i luoghi di lavoro
3 1994 L ITALIA introduce nel suo ordinamento le direttive della CEE con il D.Lgs. 626/94 Per quanto concerne la consultazione e la partecipazione dei lavoratori ai processi di salute e sicurezza sul lavoro istituisce nuove e importanti rappresentanze e organismi
4 La direttiva della Comunità Economica Europea, relativa alla partecipazione e consultazione dei lavoratori in materia di sicurezza sul lavoro, viene recepita anche con l individuazione di nuove figure di rappresentanza dei lavoratori Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Figura che i lavoratori possono eleggere in ogni luogo di lavoro Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Territoriale Figura che i lavoratori di più imprese con meno di 15 lavoratori per ognuna collocate in medesimo ambito territoriale possono eleggere o nominare Il rappresentante dei lavoratori è consultato su tutte le iniziative che l impresa assume in materia di sicurezza e salute sul lavoro, riceve le informazioni, la documentazione ed una formazione specifica.
5 Per favorire il rapporto fra le parti sociali e rendere più efficace la partecipazione dei lavoratori alla cooperazione in materia di sicurezza sul lavoro, il legislatore ha definito l istituzione dei: COMITATI PARITETICI Organismi composti da rappresentanti delle confederazioni dei datori di lavoro e dai rappresentanti dei sindacati dei lavoratori. La legge affida a tali organismi la funzione di orientamento e promozione di iniziative formative e sono prima istanza in merito a controversie che possono sorgere sui diritti di rappresentanza, di informazione e di formazione.
6 In seguito all emanazione del D.Lgs le parti sociali dell Artigianato sottoscrivono nel 1996, il primo accordo nazionale applicativo della nuova legge. Per quanto concerne gli organismi paritetici vengono individuati tre livelli territoriali: OPTA Organismo Paritetico Territoriale dell Artigianato con una dimensione Territoriale corrispondente alle Province CPRA Comitato Paritetico Regionale dell Artigianato che si identifica con la dimensione territoriale delle Regioni CPNA Comitato Paritetico Nazionale dell Artigianato che si idendentifica con la dimensione Nazionale CPNA CPRA OPTA
7 In sintesi l accordo nazionale affida ai diversi livelli territoriali degli Organismi paritetici, funzioni e ruoli puntualmente individuati. Gli Organismi Paritetici Territoriali dell'artigianato (OPTA) : - promuovono la prevenzione anche con azioni finalizzate a specifici comparti produttivi, - approfondiscono la conoscenza e l'analisi dei dati infortunistici e delle malattie professionali relativamente al loro ambito territoriale, - sono le sedi in cui vengono definite le esigenze formative anche sulla base delle analisi dei bacini di utenza in rapporto con enti e osservatori di categoria, -svolgono il monitoraggio dei servizi offerti dalle organizzazioni Artigiane in merito all'assistenza e consulenza in materia di sicurezza sul lavoro, - si rapportano con gli organismi di vigilanza per consentire agli stessi una attenta valutazione delle specificità di ogni singolo comparto produttivo, - raccolgono gli elenchi delle figure della sicurezza presenti nelle aziende, - sono prima istanza di riferimento in merito a controversie sorte sull'applicazione dei diritti di rappresentanza, informazione e formazione.
8 COMITATI PARITETICI REGIONALI DELL ARTIGIANATO (CPRA) l'accordo nazionale prevede funzioni e compiti quali: - promuovere e coordinare l'attività degli OPTA, - individuare in ambito regionale i fabbisogni formativi e informativi - raccogliere ed archiviare le esperienze territoriali di prevenzione, al fine di diffonderle - raccogliere i nominativi dei rappresentanti la sicurezza - programmare e promuovere le iniziative formative dei componenti gli OPTA e dei Rappresentanti la sicurezza - proporre moduli formativi dedicati ai lavoratori ed ai datori di lavoro - interloquire con le istituzioni per promuovere e qualificarne le azioni, ad esempio interventi a sostegno della qualificazione, interventi che adottino criteri omogenei dei servizi di vigilanza e nei regolamenti - effettuare il monitoraggio sulla applicazione della normativa a livello regionale - comporre controversi non risolte a livello degli OPTA - attuare a livello regionale quanto le parti sociali concordano ai fini della prevenzione e miglioramento della salute e sicurezza nelle imprese
9 COMITATO PARITETICO NAZIONALE DELL ARTIGIANATO L'accordo nazionale prevede funzioni e compiti del CPNAche possono essere sintetizzati in: - promozione degli organismi paritetici e loro monitoraggio e coordinamento - promozione di attività formative a favore degli organismi paritetici - raccolta e scambio di informazioni relative agli aspetti applicativi delle normative - iniziative nei confronti delle pubbliche amministrazioni e istituzioni - proposizione di linee guida e posizioni condivise in materia di igiene e sicurezza sul lavoro - proposizione di iniziative a favore delle piccole imprese anche nel quadro delle iniziative comunitarie in materia, comprese le iniziative formative - proporre alle parti sociali valutazioni e pareri in merito alle proposte di normativa comunitaria e nazionale - individuare e sottoporre a tutti i soggetti interessati i fabbisogni nazionali in campo di prevenzione e sicurezza
10 In seguito alla firma dell accordo nazionale ed alla costituzione del CPNA sono seguiti, in breve tempo, gli accordi integrativi regionali e la costituzione dei CPRA e degli OPTA. In particolare l accordo regionale del Piemonte ha articolato l'accordo nazionale in merito: - alla composizione organizzativa dei CPRA e degli OPTA; - alla durata degli incarichi - alle modalità di elezione degli RLS e degli RLST; - alle modalità ed ai programmi di formazione dei rappresentanti dei lavoratori e dei lavoratori stessi; - alle modalità di accesso ai luoghi di lavoro da parte degli RLST con la presenza dei tecnici delle organizzazioni artigiane a cui il datore di lavoro fa riferimento; - la modulistica relativa ai rilevamenti ed alla trasmissione di documentazione; - ai servizi di segreteria tecnica che consentono alle CPRA ed agli OPTA e agli RLST di svolgere le funzioni loro affidate;
11 Dal 1997 ad oggi l'operatività degli organismi paritetici dell'artigianato piemontese si è particolarmente caratterizzata per il rilevante contributo di produzione di manualistica articolata in specifici settori di attività e distribuita in copie a datori di lavoro e lavoratori Un secondo rilevante aspetto della attività dei comitati paritetici è stato rivolto ai programmi formativi per i lavoratori e alla gestione diretta della formazione per gli RLS e per gli RLST, in alcuni casi si sono raggiunte 160 ore di formazione (il d.lgs 626 ne richiede 32; il nuovo testo unico 64) Ulteriori iniziative sono state sviluppate attraverso gli accordi con le istituzioni pubbliche deputate alla prevenzione ed al controllo
12 Di rilevante interesse risulta l'esperienza condotta nel 2005 attraverso la convenzione con la Regione, il Comitato Paritetico Regionale per l'artigianato e il Comitato Paritetico Territoriale per l'edilizia della Provincia di Torino, hanno costituito il Gruppo Assistenza Olimpiadi, che ha fornito tutte le indicazioni per l'applicazione delle normative e delle regole di buona prassi a tutte le figure della sicurezza che operanti nei numerosi cantieri aperti per lo svolgimento delle olimpiadi invernali 2006.
13 Il Comitato Misto INAIL Piemonte Una ulteriore evoluzione del ruolo del Comitato paritetico piemontese è stata la costituzione del comitato misto dell INAIL Piemonte che ha potuto produrre significativi progetti di qualificazione per il comparto artigiano e della piccola impresa: >> la prevenzione dei disturbi muscolo scheletrici in 22 aziende; >> la realizzazione di 3 seminari indirizzati per la diffusione della formazione del regolamento europeo REACH; >>la formazione di tecnici degli organismi paritetici e delle confederazioni datoriali e sindacali dell artigianato e della piccola impresa sul sistema SGSL. Tutti i 3 progetti sono già stati attuati. In corso di attuazione ci sono altri 2 progetti relativi : >> il progetto pilota per la formazione in azienda di tutta la filiera delle figure della sicurezza sul lavoro, formazione non separata delle singole figure, ma formazione integrata sul luogo stesso di lavoro. >> il progetto per l azione di sostegno alla bilateralità della sicurezza sul lavoro al fine di omogeneizzare ed accrescere le conoscenze dei componenti degli OPTA e delle relative segreterie ovvero quello oggi siamo chiamati a svolgere
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