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DOCUMENTO DI SINTESI SULLA POLICY DI VALUTAZIONE E PRICING DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI (PO) DI PROPRIA EMISSIONE PROPRIETÁ DEL DOCUMENTO: Nome file: FIN_MD_129_001_DDS_POLICY_VAL_PRICING Descrizione: Documento di Sintesi sulla Policy di valutazione e pricing dei prestiti obbligazionari (PO) di propria emissione. Redatto da: Area Finanza Versione n. / del Versione 1.0 del 02/10/2015 ELENCO DELLE ULTIME DIECI VERSIONI PUBBLICATE: Versione Data Note principali 1.0 02/10/2015 versione iniziale Banca di Credito Cooperativo di Manzano

NOTE ALLE VERSIONI Versione 1.0 Versione iniziale FIN_MD_129_001_ DDS_POLICY_VAL_PRICING v. 1.0 DEL 02.10.2015 2 di 8

SOMMARIO SOMMARIO... 3 1. PREMESSA... 4 1.1 CARATTERISTICHE DELLE METODOLOGIE DI PRICING E PROCESSO VALUTATIVO... 4 1.2 TIPOLOGIA DI STRUMENTI FINANZIARI OGGETTO DI VALUTAZIONE... 4 1.3 CURVA DEI TASSI DI INTERESSE STRUTTURA A TERMINE DEI TASSI (TERM STRUCTURE)... 4 1.4. MERITO DI CREDITO DELL EMITTENTE... 5 1.5. COMPONENTE COMMERCIALE... 5 2. METODOLOGIA DI PRICING... 6 2.1. METODOLOGIE DI VALUTAZIONE E PRICING IMPIEGATE... 6 2.2. PRICING... 7 3. LIMITI E AMBITO DI APPLICABILITÀ DELLA POLICY... 7 3.1. MONITORAGGIO... 7 3.2. AGGIORNAMENTO E REVISIONE DELLA POLITICA DI VALUTAZIONE E PRICING... 7 3.3. CONTROLLI INTERNI... 7 FIN_MD_129_001_ DDS_POLICY_VAL_PRICING v. 1.0 DEL 02.10.2015 3 di 8

1. PREMESSA L approccio metodologico per la valutazione delle obbligazioni emesse dalla Bcc Manzano (di seguito Banca) è stato definito sulla base dell analisi dei seguenti elementi: Comunicazione Consob 9019104 del 2 marzo 2009; Linee Guida interassociative per l applicazione delle misure Consob di livello 3 in tema di prodotti finanziari illiquidi del 5 agosto 2009 (Abi Assosim - Federcasse); Regole in tema di determinazione del fair value degli strumenti finanziari stabilite dallo IAS 39 relativamente alla determinazione del fair value delle passività finanziarie, fermo il vincolo dalla necessaria coerenza tra modalità di pricing adottate nei confronti della clientela e valutazioni di bilancio. Sono state altresì prese in considerazione le posizioni espresse dai principali organismi tecnici nazionali e comunitari in materia di vigilanza bancaria e finanziaria (CESR, CEBS, Comitato di Basilea) nonché contabile (OIC, EFRAG) nelle lettere di commento al discussion paper Credit Risk in Liability Measurement pubblicato dallo IASB nel giugno 2009. 1.1 CARATTERISTICHE DELLE METODOLOGIE DI PRICING E PROCESSO VALUTATIVO Il processo valutativo, in conformità alla Comunicazione Consob e alle Linee Guida interassociative, si articola in tre fasi: a) Nella prima fase vengono specificate le diverse componenti utilizzate per calcolare il prezzo di ciascuna tipologia di prodotto finanziario (curva dei tassi di interesse e spread); b) Nella seconda fase viene specificata, per ciascuna tipologia di prodotto, la metodologia di pricing; c) Nella terza fase viene determinato il pricing del prodotto finanziario assegnando un diverso livello di mark up, bid/ask spread, in base alla tipologia di prodotto, alla vita residua, all ammontare dell operazione, al contesto di mercato e al costo delle coperture. 1.2 TIPOLOGIA DI STRUMENTI FINANZIARI OGGETTO DI VALUTAZIONE I principi e le metodologie di pricing descritti nel presente documento hanno per oggetto le seguenti tipologie di obbligazioni branded: Tasso fisso Step up/ Step down Zero coupon Tasso variabile Tasso misto Strutturati 1.3 CURVA DEI TASSI DI INTERESSE STRUTTURA A TERMINE DEI TASSI (TERM STRUCTURE) Nel calcolare il fair value delle diverse tipologie di strumenti finanziari oggetto di prezzatura, ad una certa data di valutazione, viene utilizzata la struttura a termine dei tassi di mercato (c.d. term structure). La curva base utilizzata è una curva dei tassi zero coupon risk-free, il cui livello è funzione esclusivamente del legame tra tassi e scadenze, ovvero una curva di tassi che non è influenzata dal rischio di credito. Per la costruzione della struttura a termine dei tassi vengono utilizzati, sulla base di prassi di mercato, i seguenti tassi (tassi risk-free): FIN_MD_129_001_ DDS_POLICY_VAL_PRICING v. 1.0 DEL 02.10.2015 4 di 8

tassi relativi al mercato dei depositi monetari interbancari, per scadenze non superiori all anno; tassi relativi al mercato degli swap per scadenze superiore all anno. La costruzione della curva dei rendimenti risk - free utilizza la metodologia del bootstrapping e si avvale, nel caso di scadenze per le quali non risultino disponibili tassi puntuali di mercato, di opportune tecniche interpolative. La struttura a termine dei tassi così definita, dopo aver applicato eventuali spread che tengono conto del merito creditizio dell emittente, viene utilizzata per l attualizzazione dei flussi futuri associati al titolo (cedole e rimborsi del capitale). 1.4. MERITO DI CREDITO DELL EMITTENTE Il processo valutativo dei titoli obbligazionari di propria emissione prevede che il fair value sia determinato mediante: a) la curva dei tassi di riferimento risk-free a cui viene applicato uno spread; b) la valutazione di un asset swap ipotetico (in presenza di un derivato di copertura) che replica i flussi cedolari dell obbligazione sottostante. Lo spread applicato alla curva risk-free per determinare il fair value può essere di due tipi: a) Per le obbligazioni non coperte da derivato emesse fino al 31/12/2011 viene applicato convenzionalmente uno spread di 30 bp; b) Per le obbligazioni non coperte da derivato emesse dopo il 31/12/2011 viene definito lo spread di emissione in fase di emissione (ossia la differenza tra il TIR dell obbligazione e il tasso free risk di pari durata), spread che poi viene mantenuto costante fino alla scadenza del titolo. 1.5. COMPONENTE COMMERCIALE In sede di emissione l entità dello spread commerciale applicato dalla Banca, in relazione al contesto contingente di mercato, alle condizioni di tasso applicate nell area territoriale in cui essa opera ed al fabbisogno di raccolta della stessa è soggetto a un limite massimo definito dal Consiglio di Amministrazione. Definito che: Spread di emissione: TIR (Tasso interno di rendimento) tasso Free Risk di pari durata (è ciò che la banca paga in più o in meno ai clienti rispetto alla curva risk free) Spread creditizio: Rendimento della curva corrispondente al rating della Banca (BBB) tasso Free Risk Classe di rating alla quale è assimilabile Bcc Manzano = BBB Viene pertanto definito lo spread commerciale come segue: Spread commerciale: Spread creditizio +/- spread emissione Lo spread commerciale massimo applicabile dalla banca viene fissato in misura pari al 150% dello spread creditizio relativo a ciascuna emissione. FIN_MD_129_001_ DDS_POLICY_VAL_PRICING v. 1.0 DEL 02.10.2015 5 di 8

2. METODOLOGIA DI PRICING Come in precedenza definito, il processo valutativo dei titoli obbligazionari di propria emissione prevede che il fair value sia determinato mediante la curva dei tassi di riferimento risk free a cui viene applicato uno spread. Il fair value è calcolato secondo la tecnica dello sconto finanziario, vale a dire calcolando il valore attuale dei futuri flussi di cassa dell obbligazione. Nel caso in cui il rischio di tasso del titolo obbligazionario sia coperto da strumento derivato, il fair value dell obbligazione verrà calcolato secondo la metodologia c.d. asset swap. L'obbligazione sarà un'obbligazione strutturata, scomponibile, sotto il profilo finanziario, in una componente obbligazionaria pura, valutata come sopra descritto, ed una componente derivativa valutata mediante modelli finanziari che possono variare in base al tipo di opzione implicitamente acquistata o venduta dall emittente. 2.1. METODOLOGIE DI VALUTAZIONE E PRICING IMPIEGATE Le metodologie utilizzate dalla Banca per la valutazione e il pricing in sede di mercato secondario sono, quindi, le seguenti: a. Fair value valutato alla curva risk - free comprensiva dello spread di emissione ( Frozen Spread ); b. Fair value valutato alla curva risk free con spread; c. Fair value valutato in asset swap. a) Fair value valutato alla curva risk - free comprensiva dello spread di emissione ( Frozen Spread ) Tale metodologia di calcolo prevede che la formulazione del fair value, sul mercato secondario, sia determinata sulla base dei tassi risk free di mercato e dallo spread di emissione definito in fase di emissione e mantenuto costante fino a scadenza del titolo. La banca riceve giornalmente il fair value con l ausilio di idonee procedure informatiche, tramite adesione al servizio di pricing di Iccrea Banca. Tale metodologia viene applicata ai prestiti obbligazionari non coperti da derivato, emessi dopo il 31/12/2011. b) Fair value valutato alla curva risk free con spread. Tale metodologia di calcolo prevede che la formulazione del fair value sul mercato secondario sia determinata sulla base della sola curva zero coupon dei tassi risk-free, rilevati rilevati alla chiusura del giorno lavorativo precedente, con l aggiunta di uno spread convenzionalmente determinato in 30 bp. La banca riceve giornalmente il fair value con l ausilio di idonee procedure informatiche, tramite adesione al servizio di pricing di Iccrea Banca. Tale metodologia viene applicata ai prestiti obbligazionari non coperti da derivato, emessi prima del 31/12/2011. c) Fair value valutato in asset swap. Tale metodologia di calcolo prevede che il prezzo del titolo venga calcolato sulla valutazione di un asset swap ipotetico, che replica i flussi cedolari dell obbligazione da valutare. Il valore dell obbligazione viene così ricavato direttamente dalla valutazione del corrispondente derivato di copertura stipulato dalla banca. La banca riceve giornalmente il fair value con l ausilio di idonee procedure informatiche, tramite adesione al servizio di pricing di Iccrea Banca. Tale metodologia viene applicata esclusivamente ai prestiti obbligazionari coperti da derivato. FIN_MD_129_001_ DDS_POLICY_VAL_PRICING v. 1.0 DEL 02.10.2015 6 di 8

2.2. PRICING I prezzi di negoziazione dei prestiti obbligazionari emessi della Banca sono calcolati giornalmente, attualizzando i flussi di cassa futuri ai tassi di riferimento, così come definito nel paragrafo 2.1. La Banca definisce di seguito il livello di mark up (eventuali spread denaro/lettera e commissioni di negoziazione rispetto alla valorizzazione Fair Value fornita da Iccrea Banca) massimo eventualmente applicabile sul mercato secondario, in base ai seguenti parametri. Si applicherà: Uno spread massimo in denaro pari a - 150 bps Uno spread massimo in lettera pari a + 150 bps Una commissione massima di negoziazione pari a 100 bp E possibile che la Banca sospenda la negoziazione, previa verifica del Responsabile dell Area Finanza e delibera del Consiglio di Amministrazione, quando si verificano contemporaneamente le due condizioni: a) La percentuale venduta dalla clientela e riacquistata dalla Banca raggiunga la soglia del 15% dell intera emissione (la percentuale viene calcolata su ogni singolo prestito obbligazionario) b) Si verifichi lo stato di allerta. Le condizioni che determinano lo stato di allerta vengono determinate sulla base di una griglia di indicatori fornita giornalmente da Iccrea Banca. In caso di sospensione della negoziazione la Banca ne darà comunicazione tramite avviso esposto nelle filiali e nota pubblicata sul proprio sito internet www.bancamanzano.it. 3. LIMITI E AMBITO DI APPLICABILITÀ DELLA POLICY Le procedure messe in atto per la negoziazione operano nei limiti di quanto previsto di volta in volta dalla documentazione di offerta dei prodotti finanziari emessi dalla Banca, alla quale gli investitori sono invitati a fare riferimento. In caso di disinvestimento dei titoli prima della scadenza, il sottoscrittore potrebbe eventualmente subire delle perdite in conto capitale, in quanto la vendita potrebbe avvenire ad un prezzo inferiore a quello di emissione dei titoli. La banca, prima di procedere all offerta di un nuovo prodotto finanziario, ovvero prima di inserirlo nell elenco dei prodotti finanziari negoziati in conto proprio, provvede ad individuare la metodologia da utilizzare per la determinazione del fair value dello stesso, eventualmente classificando il prodotto in una delle famiglie già esistenti. 3.1. MONITORAGGIO La banca deve effettuare, quantomeno annualmente, un attività di monitoraggio periodico dell efficacia e della correttezza delle metodologie individuate per la determinazione del fair value dei prodotti finanziari e delle fonti informative utilizzate per il funzionamento dei relativi modelli. 3.2. AGGIORNAMENTO E REVISIONE DELLA POLITICA DI VALUTAZIONE E PRICING La banca sottopone a revisione la Policy almeno con cadenza annuale e comunque ogni qual volta siano disponibili nuove metodologie riconosciute e diffuse sul mercato ovvero l attività di monitoraggio abbia evidenziato criticità in merito ai risultati delle metodologie scelte. 3.3. CONTROLLI INTERNI Il processo di validazione della Policy prevede il coinvolgimento delle seguenti strutture: FIN_MD_129_001_ DDS_POLICY_VAL_PRICING v. 1.0 DEL 02.10.2015 7 di 8

La funzione Compliance; La funzione Internal Audit; L Ufficio Controlli. FIN_MD_129_001_ DDS_POLICY_VAL_PRICING v. 1.0 DEL 02.10.2015 8 di 8