Ordine Nazionale dei Biologi

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Ordine Nazionale dei Biologi TEL. (06) 57.090.1 r.a. Telefax: 57.090.234 00153 ROMA - Via Icilio, 7 Roma, 29 gennaio 2015 Prot. 3266/15 CONSIGLIO DELL ORDINE NAZIONALE DEI BIOLOGI Oggetto: RELAZIONE ILLUSTRATIVA DI ACCOMPAGNAMENTO AL CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI PUBBLICI DELL ORDINE NAZIONALE DEI BIOLOGI. La Legge 6 novembre 2012, n. 190, recante Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione, all art. 1, comma 44, ha sostituito l art. 54 del d.lgs. n. 165 del 2001, prevedendo che: Il Governo definisce un codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni al fine di assicurare la qualità dei servizi, la prevenzione dei fenomeni di corruzione, il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà, imparzialità e servizio esclusivo alla cura dell interesse pubblico. Il codice contiene una specifica sezione dedicata ai doveri dei dirigenti, articolati in relazione alle funzioni attribuite, e comunque prevede per tutti i dipendenti pubblici il divieto di chiedere o di accettare, a qualsiasi titolo, compensi, regali o altre utilità, in connessione con l espletamento delle proprie funzioni o dei compiti affidati, fatti salvi i regali d uso, purché di modico valore e nei limiti delle normali relazioni di cortesia. 2. Il codice, approvato con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, previa intesa in sede di Conferenza unificata, è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale e consegnato al dipendente, che lo sottoscrive all atto dell assunzione. 3. La violazione dei doveri contenuti nel codice di comportamento, compresi quelli relativi all attuazione del Piano di prevenzione della corruzione, è fonte di responsabilità disciplinare. La violazione dei doveri è altresì rilevante ai fini della responsabilità civile, amministrativa e contabile ogniqualvolta le stesse responsabilità siano collegate alla violazione di doveri, obblighi, leggi o regolamenti. Violazioni gravi o reiterate del codice comportano l applicazione della sanzione di cui all articolo 55-quater, comma 1. ( ) 5. Ciascuna pubblica amministrazione definisce, con procedura aperta alla partecipazione e previo parere obbligatorio del proprio organismo indipendente di valutazione, un proprio codice di comportamento che integra e specifica il codice di

comportamento di cui al comma 1. Al codice di comportamento di cui al presente comma si applicano le disposizioni del comma 3. A tali fini, la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l integrità delle amministrazioni pubbliche (CIVIT) definisce criteri, linee guida e modelli uniformi per singoli settori o tipologie di amministrazione. 6. Sull applicazione dei codici di cui al presente articolo vigilano i dirigenti responsabili di ciascuna struttura, le strutture di controllo interno e gli uffici di disciplina.7. Le pubbliche amministrazioni verificano annualmente lo stato di applicazione dei codici e organizzano attività di formazione del personale per la conoscenza e la corretta applicazione degli stessi. L adozione del codice di comportamento da parte di ciascuna amministrazione, pertanto, è ritenuta dal legislatore come una delle azioni e misure principali di attuazione delle strategie di prevenzione della corruzione, secondo quanto indicato anche nel Piano Nazionale Anticorruzione (P.N.A.). A tal fine il codice di comportamento costituisce elemento essenziale del Piano triennale per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza di ogni amministrazione. In attuazione di quanto previsto dalla legge n. 190/2012, è entrato in vigore il d.p.r. 16 aprile 2013, n. 62, recante il codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell art. 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, il quale dispone l obbligo, per le singole amministrazioni, di integrare e specificare le previsioni del Codice adottando propri Codici di comportamento. In aggiunta a ciò, nella delibera A.N.A.C. n. 75/2013 del 24 ottobre 2014, recante Linee guida in materia di codici di comportamento delle pubbliche amministrazioni e nel Piano Nazionale Anticorruzione sono fornite ulteriori indicazioni sulla metodologia di redazione e sul contenuto di tali Codici. Il progetto di Codice che si allega in atti (cfr. Allegato A), su proposta del Responsabile per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza, deriva, pertanto, dalle indicazioni fornite dalla normativa citata in precedenza, nonché dalla realtà organizzativa dell Ordine, sebbene nei ristretti margini di discrezionalità lasciati dal decreto n. 62/2013. Tale progetto si suddivide in 17 articoli e segue, di massima, la sistematica del Codice generale approvato dal Governo. Ad integrazione e specificazione di quanto contenuto nel Codice generale si è provveduto ad apportare i seguenti interventi: 1. Art. 2, comma 2, nel quale si è specificato nel dettaglio gli Uffici interessati dall applicazione del Codice, mediante il rinvio al Regolamento concernente l organizzazione degli uffici e delle funzioni del personale dell Ordine Nazionale dei Biologi ; in tal senso, il comma 2

prevede: Sotto il profilo organizzativo, il Codice si applica a tutti gli organi ordinistici titolari dell attività di indirizzo politico amministrativo, a tutti gli Uffici di staff e di consulenza agli Organi ordinistici, nonché a tutti gli Uffici di Staff e di consulenza del Coordinamento, così come descritti negli artt. 1 e 2 del Regolamento concernente l organizzazione degli uffici e delle funzioni del personale dell Ordine Nazionale dei Biologi che diviene parte integrante del presente Piano ; 2. Art. 4, commi 4, 5 e 7 nei quali si è ritenuto opportuno mantenere la soglia dei 150 euro, quale soglia del modico valore rispetto ai regali ed altre utilità ricevute dal dipendente, si è specificato che in caso di eventuale restituzione di regali e altre utilità all Ordine, questi verranno utilizzati per fini istituzionali, secondo le modalità previste dall ordinamento e che la vigilanza sulla corretta osservanza dell articolo in esame è demandata all Ufficio disciplina dell Ordine Nazionale dei Biologi; in questo senso i commi citati così dispongono: 4. I regali e le altre utilità comunque ricevuti fuori dai casi consentiti dal presente articolo, a cura dello stesso dipendente cui siano pervenuti, sono immediatamente messi a disposizione dell Ordine per la restituzione o per essere devoluti a finalità istituzionali, con le modalità previste dall ordinamento. 5. Ai fini del presente articolo, per regali o altre utilità di modico valore si intendono quelle di valore non superiore, in via orientativa, a 150 euro, anche sotto forma di sconto. ( )7. Al fine di preservare il prestigio e l imparzialità dell Ente, l Ufficio disciplina dell Ordine Nazionale dei Biologi (di seguito Ufficio disciplina ) vigila sulla corretta applicazione del presente articolo ; 3. Art. 7, comma 2 nel quale si è individuato la procedura da seguire in caso di volontà di astenersi manifestata dal dipendente; segnatamente, il comma 2 dispone La volontà di astensione e le relative ragioni vengono comunicate per iscritto al responsabile dell ufficio di appartenenza e/o all Ufficio disciplina che valutano l opportunità dell astensione e si pronunciano sulla stessa provvedendo eventualmente ad individuare il dipendente che sostituirà l astenuto. L atto con cui viene valutata l opportunità dell astensione deve essere sottoposto all approvazione del Consiglio che conferma la sussistenza dell opportunità dell astensione, pronunciandosi altresì sull eventuale individuazione del sostituto, o che archivia il caso di astensione qualora non ne ricorrano i presupposti di legge ; 4. Art. 11, comma 4 riguardante i comportamenti in servizio dei dipendenti; a tal riguardo, si è operato un rinvio a quanto 3

disposto dalle Norme Regolamentari per il Personale che divengono parte integrante del Codice; il comma citato dispone, infatti, che Per tutto quanto non espressamente menzionato nel presente Codice circa i comportamenti dei dipendenti dell Ordine da tenere in servizio, trovano applicazione le disposizioni contenute nelle Norme Regolamentari per il Personale approvate dal Consiglio con provvedimento del 29 novembre 2013, che divengono parte integrante del Codice; il Consiglio cura l adeguata diffusione e trasmissione delle norme regolamentari citate a tutti i dipendenti in servizio dell Ordine 5. Art. 13, comma 10 in tema di disposizioni particolari per i dirigenti; in tale disposizione, preso atto dell assenza di figure dirigenziali all interno dell Amministrazione, si è in ogni caso posto un obbligo di osservanza in capo a tali figure rispetto alla normativa contenuta nel d.lgs. 39/2013: 10. Il dirigente osserva le regole generali in materia di incompatibilità stabilite dal D.lgs. n. 165/01 e ss.mm. e le specifiche disposizioni previste dal d.lgs. n. 39/2013. Vigila sul rispetto delle regole in materia di incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi di lavoro da parte dei propri dipendenti ; 6. Art. 16, comma 1, in tema di responsabilità conseguente alla violazione dei doveri del codice, nel quale, per l individuazione del procedimento da seguire, delle sanzioni disciplinari eventualmente irrogabili si è fatto riferimento anche al Regolamento disciplinare dell ordine nazionale dei Biologi; 1. La violazione degli obblighi previsti dal presente codice integra comportamenti contrari ai doveri d ufficio. Ferme restando le ipotesi in cui la violazione delle disposizioni contenute nel presente codice, nonché dei doveri e degli obblighi previsti dal piano di prevenzione della corruzione, dà luogo anche a responsabilità penale, civile, amministrativa o contabile del pubblico dipendente, essa è fonte di responsabilità disciplinare accertata all esito del procedimento disciplinare, nel rispetto dei principi di gradualità e proporzionalità delle sanzioni, secondo quanto previsto dal Regolamento disciplinare dell Ordine Nazionale dei Biologi adottato dal Consiglio con delibera n. 280 del 25 luglio 2014, che diviene parte integrante del presente Codice ; 7. In varie disposizioni del Codice (cfr. artt. 8, 9 e 15), si è operato un costante rinvio alle singole Sezioni del Piano triennale per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza, in modo tale da garantire un collegamento costante e dinamico tra tali atti 4

programmatici a fronte del fenomeno corruttivo. Per garantire la massima diffusione e conoscenza dei contenuti del Codice di comportamento, il Consiglio dell Ordine Nazionale dei Biologi provvede a trasmettere personalmente tale atto ad ogni dipendente e a pubblicarlo, unitamente alla presente relazione illustrativa, sul proprio sito istituzionale (www.onb.it) nell apposita sezione Amministrazione trasparente ; provvede, altresì, ad indicare apposita casella di posta elettronica (presidenza@peconb.it) tramite cui ricevere dall utenza suggerimenti e integrazione da applicare al Codice. Il presente Codice è inviato, inoltre, al Comitato Unitario delle professioni, in modo tale da sviluppare una strategia comune con altri Ordini professionali per la definizione dei contenuti del Codice di comportamento. Nel termine di 30 giorni dalla pubblicazione del Codice sul sito istituzionale e dall invio dello stesso al Cup il Consiglio provvede ad apportare le modifiche eventualmente suggerite allo stesso dai soggetti interpellati. Per il Consiglio dell Ordine Nazionale Il Presidente 5