Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione ESAME DELLA RELAZIONE n. 28 del 2014 SULLO STATO DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 21/2010 Gestione del Servizio Idrico Integrato Relatori Consiglieri Laura Marta Barzaghi e Riccardo De Corato 1. L ambito di competenza del Comitato 2. Cosa abbiamo appreso dalla Relazione 3. Le domande aperte 4. Le proposte Approvato all unanimità nella seduta del 27 novembre 2014
1. L ambito di competenza del Comitato Lo Statuto d Autonomia e il Regolamento generale hanno istituito il Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione, organismo politico non partisan, con il compito di favorire l esercizio del controllo dell attuazione delle leggi e la valutazione degli effetti delle politiche. Una delle funzioni del Comitato consiste nell esaminare le relazioni con le quali la Giunta regionale o altri soggetti rispondono ad obblighi informativi nei confronti del Consiglio previsti da leggi regionali (art. 109, comma 1, lett. c) Reg.). Inoltre, l esame di queste relazioni, secondo la previsione regolamentare, è specifico oggetto di iniziative di collaborazione con le commissioni consiliari e la Giunta regionale (art. 109, comma 2, lett. a) Reg.). Nelle sedute del 13 novembre e del 27 novembre 2014 il Comitato ha preso in esame la relazione che la Giunta regionale ha inviato al Consiglio nell ottobre 2014, in merito all attuazione della legge regionale 27 dicembre 2010 n. 21 (REL n. 28) che, intervenendo in modifica della l.r. 26/2003, ha determinato un nuovo assetto di governo del Servizio Idrico Integrato. La clausola valutativa introdotta all art.51bis della l.r. 26/2003 attribuisce un mandato alla Giunta affinché, ogni anno, informi il Consiglio sugli esiti progressivamente ottenuti dalla riorganizzazione del Servizio Idrico Integrato. Questo documento riporta i risultati dell esame condotto dal Comitato da trasmettere alla VI Commissione consiliare, competente per materia, quale contributo per la comprensione dei risultati ottenuti dall attuazione delle misure previste dalla legge in esame. 2. Cosa abbiamo appreso dalla Relazione La relazione esaminata è la terza trasmessa al Consiglio dall approvazione della l.r. n. 21/2010 e si articola secondo i quesiti contenuti nella clausola valutativa, integrati con le questioni poste dal Consiglio Regionale con la Risoluzione n. 22 del 31 luglio 2012. La relazione riporta informazioni sul processo di attuazione delle disposizioni in tema di Servizio Idrico Integrato e sulle criticità che lo hanno contraddistinto. Inoltre, contiene gli esiti di un attività di monitoraggio condotta dalla Direzione Generale Ambiente in tema di diritti degli utenti. In sintesi, dalla relazione emergono le informazioni riportate di seguito: 1. per quanto riguarda la REALIZZAZIONE DEL NUOVO ASSETTO DI GOVERNO DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO: a. gli Uffici d Ambito sono tutti costituiti dalla fine dell anno 2012 ma una parte degli stessi non ha ancora un assetto organizzativo tale da garantire lo svolgimento di alcune attività, tra queste il Programma annuale dei controlli sulle autorizzazioni relative agli scarichi industriali e il monitoraggio del Piano degli investimenti. 2
2. in merito all ATTUAZIONE DELLE PRINCIPALI AZIONI cui sono chiamati gli UFFICI D AMBITO (Piani, d Ambito, modello di gestione, tariffe, funzione di vigilanza e controllo): a. durante l anno 2013 e nei primi mesi del 2014 gli Uffici d Ambito di quattro province (Milano, Pavia, Sondrio, Varese) hanno approvato i nuovi Piani d Ambito; b. quasi tutti gli Uffici d Ambito dei restanti ATO stanno lavorando all aggiornamento dei propri Piani d Ambito e prevedono di completare la procedura entro la fine del 2014; c. in alcuni ATO i Piani d Ambito permangono datati o privi di alcuni elementi fondamentali; d. l individuazione del Gestore Unico d Ambito è ancora in fase di completamento; Brescia, Como, Mantova e Varese non hanno ancora individuato il Gestore Unico; il modello di gestione scelto per la quasi totalità degli altri ATO è l affidamento in house; e. nel 2013 l Autorità dell Energia Elettrica, del Gas e del Servizio Idrico (AEEGSI), nuovo regolatore di settore, ha impostato il Metodo Tariffario Idrico; f. per gli Ambiti Territoriali Ottimali che hanno un Piano d Ambito aggiornato e completo si stima che la tariffa, sommata ai finanziamenti derivanti dall Accordo di Programma Quadro, copra gli investimenti prioritari; g. la funzione di controllo e vigilanza sulle attività poste in essere dai gestori del Servizio idrico (ad esempio: l attuazione del piano degli investimenti) non è ancora stata attivata; h. nel 2014, solo gli Uffici d Ambito di Como, Milano Città, Milano provincia, Pavia e Sondrio hanno approvato il programma annuale di controlli sull attività di rilascio delle autorizzazioni allo scarico industriale in fognatura; 3. circa l INTEGRAZIONE DEL SERVIZIO IDRICO: a. permane una situazione di notevole frammentazione delle gestioni con 96 soggetti operanti negli ATO lombardi (ad aprile 2013 erano 124) e con 569 Comuni che gestiscono il Servizio in economia (ad aprile 2013 erano 589), laddove la normativa regionale prevede che un solo soggetto, in ogni ATO, gestisca i tre segmenti del Servizio Idrico acquedotto, fognatura e depurazione (i gestori dovrebbero quindi essere 13); b. solo negli ATO di Milano città, Lodi e Lecco troviamo il Gestore Unico, per l intero ATO e per tutti i tre segmenti del Servizio Idrico; 3
4. per quanto concerne gli INVESTIMENTI in corso, previsti dall Accordo di programma Quadro: a. gli investimenti programmati al 28 febbraio 2014 all interno dall AdPQ 2002 Tutela delle acque e gestione integrata delle risorse idriche sono complessivamente pari 635 milioni di euro (la quota di contributi regionali è pari al 13% circa); b. la realizzazione dei 697 interventi previsti procede con uno stato medio di avanzamento pari al 77%; gli interventi completati sono 23; c. nel 2013 sono state riprogrammate le economie dell Accordo di Programma Quadro, pari a 34,5 milioni di euro; le risorse sono destinate principalmente alla realizzazione di interventi negli agglomerati oggetto di procedura di infrazione comunitaria (Direttiva 91/271/CEE); d. 14 agglomerati sono stati condannati dalla Corte di Giustizia europea perché non conformi alla Direttiva 91/271/CEE (procedura 2034/2009, causa c 85/2013); e. il 31 marzo 2014 è stata aperta una nuova procedura di infrazione (n. 259/2014) che interessa 110 agglomerati lombardi; 5. in tema di DIRITTI DEGLI UTENTI: a. la D.G. Ambiente ha monitorato un campione di 29 Società operanti negli ATO (che comprende i 9 Gestori d Ambito) per verificare il rispetto dell obbligo di pubblicazione della Carta dei Servizi e di informazioni sulla qualità dell acqua oltre che l adozione della bolletta trasparente; b. dal monitoraggio è risultato che tutti i Gestori d Ambito hanno adottato e pubblicato la Carta dei Servizi, mentre la bolletta trasparente è stata adottata solo dal Gestore di Milano provincia; c. la Direzione Generale Ambiente ha inoltre condotto un indagine sugli sportelli telefonici e sui siti web di un campione di 31 Gestori; d. per quel che riguarda gli sportelli telefonici è risultato un alto grado di disponibilità degli operatori e tempi di risposta brevi, nel 23% dei casi l operatore non è però pienamente in grado di rilasciare l informazione richiesta; e. l accessibilità e la funzionalità della metà dei siti web visitati viene ritenuta pienamente soddisfacente. 3. Le domande aperte Esaminati i contenuti della relazione n. 28/2014 il Comitato Paritetico in primo luogo osserva che, al pari delle precedenti relazioni (n. 37/2012 e n. 7/2013), le informazioni fornite ricostruiscono 4
puntualmente il processo di trasformazione in atto nel Servizio Idrico Integrato, trasferendo al Consiglio un quadro organico degli avanzamenti e delle criticità di un percorso difficile e delicato. Pertanto questo lavoro rappresenta un buon modello di riferimento per l elaborazione delle relazioni al Consiglio in risposta a clausole valutative, inoltre contribuisce a creare conoscenza condivisa in un ambito di forte rilevanza per i cittadini e rappresenta una base su cui sarà possibile leggere le evoluzioni degli anni successivi. Sull avanzamento del processo di attuazione, il Comitato ritiene che permangano alcuni aspetti da monitorare e sui quali focalizzare l attenzione in futuro: 1. lo stato di avanzamento dell aggiornamento delle pianificazioni d Ambito; 2. il livello di integrazione raggiunto dal sistema, nel graduale passaggio dalle attuali plurime gestioni al gestore unico per ATO; 3. gli esiti delle funzioni di controllo e vigilanza sulle attività poste in essere dai gestori del Servizio idrico e sulle autorizzazioni allo scarico di acque reflue industriali in fognatura; 4. le criticità rilevate nel portare a conclusione gli interventi cofinanziati con l Accordo di Programma Quadro 2002; 5. lo stato di avanzamento degli interventi programmati nei 14 agglomerati oggetto di sentenza di condanna da parte della Corte di Giustizia Europea (causa c 85/2013); 6. lo stato della programmazione degli interventi di cui necessitano i 110 agglomerati oggetto della nuova procedura infrazione n. 2059/2014. 4. Le proposte In conclusione dell esame svolto, il Comitato propone alla VI Commissione consiliare le seguenti azioni congiunte, finalizzate a proseguire nel percorso di analisi dell attuazione della riforma introdotta con la l.r. 21/2010 e a promuovere il ruolo attivo del Consiglio regionale in una materia fra le più rilevanti per la collettività lombarda: 1. esprimere alla Giunta e all Assessore competente a) l apprezzamento per l ottima relazione ricevuta, tanto che, per struttura e contenuti, la REL n. 28/2014 può rappresentare un modello per le relazioni al Consiglio in risposta a clausole valutative; l apprezzamento altresì per l integrazione della relazione con ulteriori informazioni in tema di diritti degli utenti; 5
b) la necessità di rafforzare il supporto di Regione Lombardia agli Uffici d Ambito, anche alla luce delle recenti novità introdotte nella l.r. 26/2003 (LCR 52/2014) in ordine ai criteri di priorità nella concessione di incentivi e contributi, affinché in primo luogo pervengano al più presto alla revisione dei Piani d Ambito, completi in tutte le loro componenti, quale condizione imprescindibile per il più efficace governo del Servizio Idrico Integrato, provvedano all individuazione del Gestore Unico e accelerino il processo di integrazione del Servizio Idrico, stimolino le società operanti negli ATO a un pronto adeguamento delle azioni alle previsioni in materia di trasparenza e diritti degli utenti; ed inoltre svolgano effettivamente l attività di controllo e vigilanza, approvino e attuino il Piano annuale dei controlli delle autorizzazioni allo scarico di acque reflue industriali in fognatura, accelerino lo stato di avanzamento e la conclusione degli interventi programmati e cofinanziati attraverso l Accordo di programma Quadro 2002; 2. richiedere alla Direzione Generale Ambiente un aggiornamento, nel prossimo mese di Gennaio 2015, in relazione a quanto segue: lo stato di avanzamento dell approvazione dei Piani d Ambito per gli ATO che si sono dati come scadenza la fine dell anno 2014, lo stato di avanzamento della programmazione, all interno dei Piani d Ambito, degli interventi utili a superare la nuova procedura di infrazione comunitaria n. 2059/2014 in relazione ai 110 agglomerati coinvolti; 3. porre in evidenza nelle prossime relazioni al Consiglio gli approfondimenti indicati al precedente paragrafo 3 (Le domande aperte). F.to Il Presidente F.to Il Vicepresidente Carlo Borghetti Riccardo De Corato Copia informatica di documento analogico 6