Statistica e Osservatori
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1 Statistica e Osservatori NOTIZIESTATISTICHE 3 - Agosto 2008 (La gestione dei servizi idrici in Italia: Estratto da Istat - Statistiche in brave e pubblicato il 21 luglio 08) LA GESTIONE DEI SERVIZI IDRICI IN LOMBARDIA (AL 31 DICEMBRE 2007) A) Il servizio idrico integrato al 31 dicembre 2007 L Istat diffonde i risultati della rilevazione Enti gestori dei servizi idrici condotta presso le Autorità di ambito territoriale ottimale con riferimento al 31 dicembre La rilevazione ha avuto come obiettivo l aggiornamento dell insieme degli enti gestori dei servizi idrici che rappresentano le unità di rilevazione dell indagine di tipo censuario che si svolgerà nel 2009 per raccogliere informazioni sui prelievi e sulla distribuzione di acqua potabile, sulle reti fognarie e sugli impianti di depurazione delle acque reflue urbane. Dal 1999 la numerosità, la natura giuridica e le caratteristiche strutturali degli enti gestori hanno subito un notevole cambiamento, in seguito all applicazione della legge 36/94, volta a superare la frammentazione gestionale. Coordinamento editoriale: Antonio Lentini Informazioni e chiarimenti su questo numero: Paolo Caruso paolo_caruso@regione.lombardia.it Il servizio idrico integrato (Sii) è organizzato sulla base degli ambiti territoriali ottimali, di seguito denominati Ato, definiti dalle Regioni in attuazione della legge 36/1994. Nella nostra regione, vedi tavole 1 e 2, ne sono stati individuati 12 a fronte dei 92 del territorio nazionale (circa il 13%), nei quali risulta insediata l Autorità d ambito. Seguono la Sicilia e l Emilia Romagna con 9 ed il Veneto con 8. Tavola 1 - Ambiti territoriali ottimali (Ato) previsti, insediati, affidati secondo l'tà del gestore del Servizio idrico integrato per regione al 31 dicembre - Anni Ato nei quali è Ato nei quali è Ato Ato affidato il Sii affidato il Sii con Autorità di cui con con Autorità di cui con Previsti di ambito insediata N gestori Sii N di ambito insediata N gestori Sii Piemonte Valle d'aosta/vallée d'aoste Lombardia Trentino-Alto Adige Bolzano/Bozen (a) Trento (a) Veneto Friuli-Venezia Giulia Veneto-Friuli Venezia Giulia (b) Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo (c) Molise Campania (d) Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia Per le note a-b-c-d vedi la tavola 2 E:mail statistica@regione.lombardia.it 1
2 L Autorità d ambito provvede alla predisposizione del Piano d ambito (1), il primo strumento gestionale ed organizzativo per il raggiungimento degli obiettivi del Sii all interno dei singoli Ato. Dalla rilevazione risulta che tale piano è stato redatto in 85 dei 92 Ato a livello nazionale e deve essere ancora approvato in tre Ato della Lombardia e in uno della Liguria. Nessun piano è ancora stato redatto in 2 Ato della Lombardia, in 3 Ato del Friuli- Venezia Giulia e in Valle d Aosta. La ripartizione dei premi previsti nel Quadro comunitario di sostegno (Qcs) per le Regioni italiane dell obiettivo 1, , ha esercitato un importante stimolo per le Regioni dell Italia meridionale ed insulare e per le relative Autorità, nella predisposizione ed approvazione dei piani d ambito. Al 31 dicembre 2007, 67 Autorità d ambito sulle complessive 91 del territorio nazionale hanno provveduto all affidamento della gestione del servizio idrico integrato (pari al 72,8%), ma in 5 Ato (della Lombardia, della Calabria e della Sicilia) il gestore affidatario del Sii non è ancora operativo.tra il 2005 e il 2007 il maggior numero di affidamenti ancora da realizzare si riscontra nelle regioni dell Italia nordoccidentale (8 in Lombardia, 2 in Liguria e 1 in Valle d Aosta), seguite dalle regioni dell Italia meridionale (3 in Calabria, 2 in Campania e 1 in Molise), dell Italia insulare (6 in Sicilia) e dell Italia nord-orientale (3 in Friuli-Venezia Giulia e 1 in Veneto). Il processo di creazione del servizio integrato vede più solerti nell attuazione delle politiche pubbliche le regioni dell Italia centrale dove rimangono solo due Ato in cui l affidamento non è ancora stato realizzato (Marche Nord - Pesaro Urbino e Lazio centrale - Rieti). Nella Regione lombardia il numero di gestori che hanno ricevuto l affidamento del Sii è aumentato da 5 del 2005 a 11 del 2007, tale incremento si registra anche nel Piemonte. Tavola 2 - Gestori affidatari del Servizio idrico integrato (Sii) per grado di tà e regione al 31 dicembre - Anni Gestori affidatari del Sii Gestori affidatari del Sii Operativi Non Totale Operativi Non Totale Piemonte Valle d'aosta/vallée d'aoste Lombardia Trentino-Alto Adige Bolzano/Bozen (a) Trento (a) Veneto Friuli-Venezia Giulia Veneto-Friuli Venezia Giulia (b) Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo (c) Molise Campania (d) Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia (a) Per le province autonome di Bolzano e Trento la Corte Costituzionale, con sentenza del , n. 412, ha dichiarato l illegittimità costituzionale dell articolo 8 (Organizzazione territoriale del servizio idrico integrato) commi 1, 2, 3, 4 e 5 della legge 36/1994, per la parte in cui si estende alle due province autonome. (b) La regione Friuli-Venezia Giulia con legge regionale del 23 giugno 2005, n. 13, e la regione Veneto, con delibera della Giunta regionale n del 21 marzo 2000, hanno previsto la costituzione di un Ato interregionale denominato Ato del Lemene. (c) In Abruzzo la legge regionale del 21 novenbre 2007, n. 37, ha modificato i confini degli attuali Ato prevedendo la constituzione di 4 Ato denominati Ato1 Aquilano, Ato2 Pescarese, Ato3 Teramano, Ato4 Chietino, sopprimendo l'ato Marsicano e l'ato Peligno Alto Sangro. La trasformazione è tuttora in corso. (d) Con legge regionale del 19 gennaio 2007, n.1, la regione Campania ha previsto la costituzione, tuttora in corso, di un ulteriore Ato denominato Ato5 Terra di lavoro. Esso include i 104 comuni della provincia di Caserta che vanno a sottrarsi all'ato2 Napoli Volturno. (1) I dati relativi ai piani d ambito di seguito riportati nella descrizione sono di tipo amministrativo ed indicati dagli ATO all Instat. 2
3 Dall esame dei dati relativi alla popolazione nei comuni della lombardia in cui è presente la gestione del Sii, si osserva che rispetto al 2005 essa è aumentata e in particolare nel 2007 è pari a abitanti (popolazione al 2006), corrispondente al 6% circa della popolazione totale (tavola 3). Nel grafico 1 è riportata la percentuale di popolazione in comuni in cui opera il gestore del Sii per regione. Come si può rilevare tale percentuale è superiore al 68% in tutte le regioni ad eccezione della Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Campania, Calabria e Sicilia, in cui la percentuale è inferiore al 36%. In Molise e in Valle d Aosta, infine, il processo di organizzazione del Sii risulta ancora non avviato. Grafico 1: Percentuale di popolazione in comuni in cui opera il gestore affidatario del servizio idrico. Integrato per regione al 31 dicembre 2007 Dai dati riportati nella tavola 3 e sintetizzati per regione nel grafico 2, emerge che la gestione del Sii è presente in oltre l 80% dei comuni degli Ato appartenenti alle regioni Basilicata, Umbria, Toscana, Sardegna, Puglia, Abruzzo, Emilia- Romagna, Piemonte e Veneto; seguono gli Ato delle Marche con il 63,0%, del Lazio (53,7%) e della Liguria (40,9%) dove l affidamento risulta realizzato parzialmente. Nelle regioni Campania, Calabria, Sicilia, Friuli-Venezia Giulia e Lombardia si registra una significativa percentuale di comuni in cui l applicazione delle riforme previste è ancora agli stadi iniziali. Tavola 3 - Comuni e popolazione per tà dei gestori del Servizio idrico integrato (Sii) e regione al 31 dicembre - Anni (a) Comuni con gestori Sii Comuni senza gestori Sii Totale comuni Comuni con gestori Sii Comuni senza gestori Sii % Totale comuni Piemonte ,4% Valle d'aosta/vallée d'aoste ,0% Lombardia ,0% Trentino-Alto Adige ,0% Bolzano/Bozen (b) ,0% Trento (b) ,0% Veneto ,8% Friuli-Venezia Giulia ,0% Liguria ,9% Emilia-Romagna ,4% Toscana ,9% Umbria ,9% Marche ,0% Lazio ,7% Abruzzo (c) ,2% Molise ,0% Campania (d) ,0% Puglia ,4% Basilicata ,2% Calabria ,8% Sicilia ,7% Sardegna ,9% Italia ,3% (a) La popolazione per l'anno 2007 fa riferimento al 31 dicembre 2006 Per le note b-c-d vedi la tavola 2 3
4 Grafico 2: Percentuale dei comuni in cui opera il gestore affidatario del servizio idrico integrato per regione al 31 dic Basilicata Umbria Toscana Sardegna Puglia Abruzzo Veneto Emilia-Romagna Piemonte 99,2% 98,9% 96,9% 93,9% 93,4% 86,2% 83,8% 82,4% 81,4% Marche Lazio Liguria Campania Sicilia Calabria Lombardia Friuli-Venezia Giulia Molise Trentino-Alto Adige Valle d'aosta Italia 63,0% 53,7% 40,9% 31,0% 18,7% 17,8% 11,0% 11,0% 0,0% 0,0% 0,0% 50,3% Fonte: Enti gestori dei servizi idrici 2007 Invece per quanto concerne nello specifico la nostra regione nel grafico 3 è riportata la situazione per singola provincia: emerge che la gestione del Sii è presente solo a Milano (100%), Mantova (98,6%), Bergamo (31,6%) e Brescia (11,2%), Grafico 3: Percentuale dei comuni delle province lombarde in cui opera il gestore affidatario del servizio idrico integrato per regione al 31 dic Italia 50,3% Lombardia 11,0% CdM - Città di Milano 100,0% MN - Mantova 98,6% BG - Bergamo 31,6% BS - Brescia 11,2% Fonte: Enti gestori dei servizi idrici 2007 e assente nel resto delle 8 province: Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Pavia, Sondrio e Varese 4
5 B) Gestione del servizio di distribuzione di acqua potabile e fognatura in Lombardia Le tavole 4 e 5 presentano, per regione e per anno, i dati relativi alla percentuale di popolazione in comuni in cui è presente il servizio di distribuzione di acqua potabile e di fognatura, secondo la tipologia di gestione non e o. La gestione non comprende tutte le forme di gestione effettuate da enti specializzati e non più direttamente dai comuni. Nella gestione il comune è l unico soggetto gestore dei servizi idrici presenti nel territorio, mentre nella gestione alcuni servizi sono gestiti dal comune e da uno o più enti gestori. Per quanto concerne la gestione non del servizio di distribuzione dell acqua potabile è in crescita e va dal 54,6% del 1999 e 77,0% del 2005 all 85,8% del Mentre la gestione o è in forte calo e va dal 45,4 % del 1999 e 23,0% al 14,2%. Tavola 4 - nei comuni in cui è presente il servizio di distribuzione dell'acqua potabile per tipologia di gestione e regione al 31 dicembre - Anni (valori percentuali) (a) 1999 gestione gestione gestione gestione gestione gestione non o non o non o Piemonte 72,1 27,9 85,3 14,7 96,3 3,7 Valle d'aosta/vallée d'aoste 8,1 91,9 8,5 91,5 11,9 88, 1 Lombardia 54,6 45,4 77,0 23,0 85,8 14,2 Trentino-Alto Adige 30,4 69,6 43,7 56,3 58,7 41,3 Bolzano/Bozen (b) 18,0 82,0 41,6 58,4 65,6 34,4 Trento (b) 42,5 57,5 45,7 54,3 52,1 47,9 Veneto 66,2 33,8 85,4 14,6 91,9 8,1 Friuli-Venezia Giulia 55,7 44,3 81,3 18,7 84,3 15,7 Liguria 83,0 17,0 85,8 14,2 92,3 7,7 Emilia-Romagna 88,6 11,4 98,9 1,1 99,5 0,5 Toscana 68,9 31,1 84,3 15,7 99,9 0,1 Umbria 67,6 32,4 99,8 0,2 99,8 0,2 Marche 71,9 28,1 91,5 8,5 98,2 1,8 Lazio 67,7 32,3 85,0 15,0 90,6 9,4 Abruzzo (c) 41,3 58,7 91,3 8,7 96,5 3,5 Molise 9,3 90,7 15,7 84,3 13,0 87,0 Campania (d) 54,7 45,3 73,9 26,1 78,1 21,9 Puglia 98,5 1,5 99,2 0,8 99,2 0,8 Basilicata 50,4 49,6 99,6 0,4 99,6 0,4 Calabria 10,7 89,3 13,8 86,2 38,6 61,4 Sicilia 43,8 56,2 51,7 48,3 59,3 40,7 Sardegna 45,6 54,4 65,9 34,1 83,8 16,2 Italia 61,9 38,1 78,2 21,8 85,7 14,3 (a) La popolazione Per le note b-c-d vedi la tavola 2 5
6 Per quanto riguarda invece il servizio di fognatura per tipologia di gestione: quella non passa dal 14,8% del 1999 e 57,6 del 2005 al 70,7 del 2007; mentre quella o passa dall 85% del 1999 e 42,4% del 2005 al 29,3% del Tavola 5 - nei comuni in cui è presente il servizio di fognatura per tipologia di gestione per regione al 31 dicembre - Anni (valori percentuali) (a) 1999 gestione gestione gestione gestione non gestione non gestione non o o o Piemonte 48,5 51,5 79,4 20,6 94,3 5,7 Valle d'aosta/vallée d'aoste - 100,0-100,0-100,0 Lombardia 14,8 85,2 57,6 42,4 70,7 29,3 Trentino-Alto Adige 12,7 87,3 38,4 61,6 66,4 33,6 Bolzano/Bozen (b) 11,5 88,5 38,0 62,0 86,2 13,8 Trento (b) 13,8 86,2 38,7 61,3 47,4 52,6 Veneto 51,6 48,4 83,5 16,5 92,5 7,5 Friuli-Venezia Giulia 20,3 79,7 57,8 42,2 71,9 28,1 Liguria 64,9 35,1 72,0 28,0 77,8 22,2 Emilia-Romagna 54,7 45,3 98,7 1,3 99,3 0,7 Toscana 56,4 43,6 83,9 16,1 99,9 0,1 Umbria 41,1 58,9 99,8 0,2 99,8 0,2 Marche 37,3 62,7 89,5 10,5 98,2 1,8 Lazio 57,3 42,7 80,9 19,1 88,2 11,8 Abruzzo (c) 22,2 77,8 89,6 10,4 96,2 3,8 Molise 9,3 90,7 13,4 86,6 9,9 90,1 Campania (d) 7,3 92,7 42,0 58,0 45,2 54,8 Puglia 84,9 15,1 94,0 6,0 94,0 6,0 Basilicata 17,5 82,5 99,6 0,4 99,6 0,4 Calabria 6,3 93,7 10,5 89,5 36,4 63,6 Sicilia 5,6 94,4 26,6 73,4 35,3 64,7 Sardegna 37,1 62,9 49,6 50,4 75,5 24,5 Italia 35,7 64,3 66,8 33,2 76,4 23,6 (a) La popolazione Per le note b-c-d vedi la tavola 2 6
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