REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO Laurea in Ingegneria gestionale Scuola di Ingegneria e Architettura - Sede di Bologna Classe: L-9 -



Documenti analoghi
Scuola di Ingegneria e Architettura Sede di Bologna Art. 1 Requisiti per l'accesso al corso

REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO

Scuola di Ingegneria e Architettura. Regolamento di INGEGNERIA BIOMEDICA

Laurea in Ingegneria Energetica Art. 1 Requisiti per l'accesso al corso

REGOLAMENTO DI CORSO DI LAUREA



REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO

Scuola di Lettere e Beni culturali

IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) (L)

TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (AB. ALLA PROF. SANITARIA DI TECNICO DELLA PREV. NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO)

Scuola di Lettere e Beni culturali

Scuola di Lettere e Beni culturali

L'obbligo formativo aggiuntivo assegnato si intende superato con il superamento dell'esame di Matematica generale.

REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO Scuola di Ingegneria - Sede di Bologna Laurea Magistrale in Ingegneria energetica Classe: LM-30 Ingegneria

EDUCAZIONE PROFESSIONALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI EDUCATORE PROFESSIONALE) (L)

REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA IN MEDICINA E CHIRURGIA (LM41)

1. Titolo di primo livello nella classe 10 (Ingegneria Industriale - D.M. 509/99) o nella classe

SCUOLA DI LINGUE E LETTERATURE, TRADUZIONE E INTERPRETAZIONE MEDIAZIONE LINGUISTICA INTERCULTURALE (L)

1.Votazione di laurea maggiore o uguale a 90/110 (82/100 se in centesimi).

REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO

Requisiti curriculari, loro accertamento e verifica dell'adeguatezza della personale preparazione

Regolamento di SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (in progressiva attivazione dall'a.a. 2013/14)

Scuola di Giurisprudenza

UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1

REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO PARTE NORMATIVA -

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA

Facoltà: LETTERE E FILOSOFIA Corso: CINEMA, TELEVISIONE E PRODUZIONE MULTIMEDIALE (LM) Ordinamento: DM270

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica

La personale preparazione si considera adeguata per i laureati che possiedono almeno uno dei requisiti indicati di seguito :

Scuola di Lingue e Letterature, Traduzione e Interpretazione

Scuola di Lettere e Beni culturali

Scuola di Agraria e Medicina veterinaria

2. I laureati primo livello:

Università degli Studi dell'aquila Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) Criteri generali

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI ECONOMIA MARCO BIAGI

REGOLAMENTO DIDATTICO


UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI BIOSCIENZE E BIOTECNOLOGIE

FASHION CULTURE AND MANAGEMENT / CULTURA E Corso: MANAGEMENT DELLA MODA (LM) Ordinamento: DM270

Regolamento per il riconoscimento crediti del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis)

Scuola di Lingue e Letterature, Traduzione e Interpretazione

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA INTERFACOLTA (AGRARIA-MEDICINA VETERINARIA)

Articolo 1 Definizioni e finalità. Articolo 2 Attività formative

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI BIOSCIENZE E BIOTECNOLOGIE

ISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA. FACOLTÀ DI INGEGNERIA sede di Reggio Emilia

Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA

Regolamento Didattico del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Chimiche

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI FARMACIA

REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO PARTE NORMATIVA -

Articolo 1 Definizioni e finalità

REGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE DELL ECONOMIA LM 56

TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU)

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA. FACOLTÀ DI Medicina e Chirurgia

REGOLAMENTO DEL CORSO DI DIPLOMA ACCADEMICO DI PRIMO LIVELLO IN FLAUTO (DCPL27)

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1

Art. 4: è necessario specificare la percentuale di tempo da dedicare allo studio individuale.

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI FARMACIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, SCIENZE UMANE E DELLA COMUNICAZIONE INTERCULTURALE

LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE ISAAC NEWTON CHIVASSO. Organizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione Superiore Universitaria

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI

Regolamento didattico del corso di laurea triennale in Giurista dell Impresa e dell Amministrazione. Parte generale

CORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA (LAUREA DI PRIMO LIVELLO) MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA

Criteri di accesso alla Laurea Magistrale

Regolamento del Corso di laurea triennale in Scienze giuridiche (1) classe n. 31 delle Lauree in SCIENZE GIURIDICHE. I - Disposizioni generali

Regolamento recante norme concernenti l autonomia didattica degli atenei

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI ECONOMIA MARCO BIAGI

LINEE GUIDA PER LA FORMULAZIONE DEL REGOLAMENTO DIDATTICO DEI CORSI DI DIPLOMA ACCADEMICO DI PRIMO LIVELLO

Articolo 1 Definizioni e finalità

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI

Facoltà di Lettere e Filosofia Regolamento didattico del Corso di laurea magistrale in Scienze Pedagogiche (LM 85)

0484 ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI AGRARIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA. FACOLTÀ DI INGEGNERIA sede di REGGIO EMILIA

Il Ministro dell Università e della Ricerca

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F.

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI

PASSAGGI DI CORSO E RICONOSCIMENTO CREDITI

DIPARTIMENTO di MATEMATICA. REGOLAMENTO PROVA FINALE E CONFERIMENTO DEL TITOLO corso di laurea in MATEMATICA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI FARMACIA

Regolamento didattico del corso di laurea magistrale in Servizio Sociale e Politiche Sociali. Parte generale

Regolamento Didattico del Corso di Laurea in Chimica

Scuola ARCHITETTURA E DESIGN Eduardo Vittoria REGOLAMENTO

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO

UNIVERSITA` DEL SALENTO Facolta` di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CASSINO E DEL LAZIO MERIDIONALE CORSI DI STUDIO IN INGEGNERIA

VADEMECUM NORMATIVO PER L ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI TFA II CICLO

b) studenti laureati in Scienze giuridiche di altro Ateneo

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI

CORSO DI LAUREA IN BENI ENOGASTRONOMICI D.M. n. 270/2004

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CASSINO E DEL LAZIO MERIDIONALE CORSI DI STUDIO IN INGEGNERIA

Art. 1 Definizioni Art. 2 Istituzione Art. 3 Obiettivi formativi specifici Art. 4 Risultati di apprendimento attesi

Transcript:

REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO Laurea in Ingegneria gestionale Scuola di Ingegneria e Architettura - Sede di Bologna Classe: L-9 - Ingegneria industriale Art. 1 Requisiti per l'accesso al corso Per essere ammessi al Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale è necessario il possesso di Diploma di scuola media superiore di durata quinquennale o altro titolo di studio conseguito all'estero riconosciuto idoneo, oppure di Diploma di scuola media superiore di durata quadriennale e del relativo anno integrativo oppure, ove non più attivo, del debito formativo assegnato dal Consiglio di Corso di Studio dopo la valutazione individuale del caso. E' necessario inoltre il possesso di una buona conoscenza della lingua italiana parlata e scritta, capacità di ragionamento logico, conoscenza e capacità di utilizzare i principali risultati della matematica elementare e dei fondamenti delle scienze sperimentali. Tali conoscenze sono verificate secondo le modalità indicate di seguito. Il Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale può adottare un numero programmato di studenti in relazione alle risorse disponibili. 1.1. Prova di verifica delle conoscenze in caso di attivazione del Corso a libero accesso Lo Studente deve sostenere la prova di verifica delle conoscenze richieste per l'accesso secondo le modalità che saranno pubblicate sul Portale di Ateneo. Lo Studente che s'immatricola avendo riportato nel test di ammissione un punteggio inferiore al punteggio minimo indicato sul Portale di Ateneo ha un obbligo formativo aggiuntivo (OFA) consistente nell'attività di approfondimento delle conoscenze negli argomenti che saranno anche oggetto dei corsi di accoglienza delle matricole. L'obbligo formativo aggiuntivo (OFA) deve essere assolto con il superamento di un apposito esame, secondo le modalità ed entro i termini indicati sul Portale di Ateneo. Si prevede comunque la fissazione di almeno tre appelli ad anno accademico dell'esame sull'obbligo formativo aggiuntivo. La data limite entro la quale deve essere assolto l'obbligo formativo aggiuntivo è deliberata dagli Organi di Ateneo e resa nota tramite il Portale di Ateneo. Il mancato superamento dell'esame sull'obbligo formativo aggiuntivo non preclude l'accesso agli appelli degli esami di profitto del primo anno. Lo Studente che non assolve l'obbligo formativo aggiuntivo entro la data limite viene iscritto come ripetente al primo anno di corso e non ha diritto ad abbreviazioni di carriera. Nei casi di: - Rinuncia - Decadenza - Presentazione di istanza di opzione dai previgenti ordinamenti - Possesso di un titolo accademico o di sostenimento di attività formative in Università estere - Passaggio da altro corso di studio dell'alma Mater Studiorum-Università di Bologna - Trasferimento da altro Ateneo gli Studenti sono esonerati dalla prova di verifica delle conoscenze qualora negli anni accademici precedenti abbiano già sostenuto tale prova presso la Facoltà di Ingegneria dell'alma Mater Studiorum-Università di Bologna o altra Facoltà di Ingegneria aderente al Consorzio Cisia, ovvero abbiano sostenuto test per i corsi a numero programmato finalizzati alla formazione di architetto, e non si siano poi immatricolati. In caso di accoglimento di domanda di trasferimento o passaggio oltre i limiti ordinari, allo studente non esonerato dalla verifica è attribuito l'obbligo formativo aggiuntivo. 1.2 Prova di verifica delle conoscenze nel caso di attivazione del Corso a numero programmato Qualora il Corso sia attivato a numero programmato, il numero di studenti iscrivibili e le modalità di svolgimento della selezione saranno resi pubblici ogni anno con il relativo bando di concorso. Lo Studente deve sostenere la prova di verifica delle conoscenze richieste per l'accesso al Corso di Laurea. Lo Studente che s'immatricola avendo riportato nel test di ammissione un punteggio inferiore a quello specificamente previsto nel bando ha un obbligo formativo aggiuntivo (OFA) consistente nell'attività di approfondimento delle conoscenze negli argomenti che saranno anche

oggetto dei corsi di accoglienza delle matricole. L'obbligo formativo aggiuntivo (OFA) deve essere assolto con il superamento di un apposito esame, secondo le modalità ed entro i termini indicati nel bando. Sono comunque previsti almeno tre appelli ad anno accademico dell'esame sull'obbligo formativo aggiuntivo. La data limite entro la quale deve essere assolto l'obbligo formativo aggiuntivo viene deliberata dagli Organi di Ateneo e resa nota tramite il Portale di Ateneo. Il mancato superamento dell'esame sull'obbligo formativo aggiuntivo non preclude l'accesso agli appelli degli esami di profitto del primo anno. Lo Studente che non assolve l'obbligo formativo aggiuntivo entro la data limite viene iscritto come ripetente al primo anno di corso e non ha diritto ad abbreviazioni di carriera. Art. 2 Regole di mobilità fra i curricula del Corso di Studio e Piani di studio individuali. È prevista la sola durata normale del Corso di Laurea, cioè tre anni. Al secondo anno lo Studente deve optare per uno dei gruppi di scelta previsti dal piano didattico. Ad eccezione degli iscritti al primo anno di corso, gli Studenti possono presentare, entro la data stabilita annualmente dal Consiglio della Scuola sentito il Consiglio di Corso di Studio, un piano di studi diverso da quello previsto dal Piano Didattico in vigore, purché nell'ambito delle discipline attivate e nel rispetto del numero di crediti per ciascun ambito previsto dall'ordinamento Didattico del Corso di Studio. Tale piano è soggetto all'approvazione da parte del Consiglio di Corso di Studio sulla base della sua congruenza con l'ordinamento Didattico del Corso di Studio e gli obiettivi formativi specifici del Corso stesso. Art. 3 Modalità di svolgimento di ciascuna attività formativa e tipologia delle forme didattiche. Ciascuna attività formativa può comportare diverse modalità di svolgimento e di interazione fra Docenti e Studenti. In particolare possono essere previste: lezioni in aula; esercitazioni in aula; esercitazioni pratiche; attività di laboratorio; tutorato; visite guidate; esercizi di autovalutazione; interazione remota attraverso la rete. Ad ogni attività formativa corrisponde il numero di ore di didattica frontale specificato nel Piano Didattico. Con riferimento alla voce Ore di attività frontale delle tabelle riportanti le attività formative, valgono le seguenti regole: 1. Per gli insegnamenti appartenenti alle tipologie di base (Art. 10, comma 1, lettera a), caratterizzanti (Art. 10, comma 1, lettera b), affini o integrative (Art. 10, comma 5, lettera b) e per le discipline a scelta autonoma (Art. 10, comma 5, lettera a) offerte dal C.d.S. in Ingegneria gestionale, la somma delle ore dedicate a lezioni ed esercitazioni in aula è compresa fra due terzi e il totale delle ore di didattica frontale indicate nel Piano didattico. La parte rimanente è coperta dalle esercitazioni di laboratorio, dalle esercitazioni pratiche, dalle prove in itinere, dalle attività di tutorato e da altre eventuali modalità tra quelle precedentemente elencate. 2. Per le attività formative di cui all'art. 10, comma 5, lettera d, ad esclusione del Tirocinio, la somma delle ore dedicate a lezioni ed esercitazioni in aula, attività in laboratorio, ed esercitazioni pratiche è compresa fra due terzi e il totale delle ore di didattica frontale indicate nel Piano didattico. La parte rimanente è svolta dallo studente in forma autonoma oppure è coperta da altre eventuali modalità tra quelle precedentemente elencate. 3. Un corso di insegnamento è valido se le ore di attività didattica frontale svolte non sono inferiori all'80% di quanto previsto.

Le ore relative all'attività di Tirocinio sono stabilite in base ai criteri definiti dal Regolamento del Tirocinio vigente nella Scuola e s'intendono svolte presso la Struttura ospitante. Eventuali ulteriori informazioni ad esse relative saranno rese note annualmente sul Portale d'ateneo. Art. 4 Frequenza e Propedeuticità. Lo Studente non può sostenere un esame se l'attività formativa non appartiene al suo Piano di Studio o se l'attività formativa non è ancora terminata. Per la frequenza relativa al Tirocinio si applicano le indicazioni del Regolamento del Tirocinio vigente nella Scuola. Per i Laboratori (tipologia di cui all'art. 10, comma 5, lettera d), la frequenza è obbligatoria. Per gli studenti impossibilitati a frequentare regolarmente i laboratori, la frequenza può venire sostituita, in tutto o in parte, da un'adeguata attività personale, individuata dal docente in accordo con lo studente interessato. Per l'attività formativa Lingua straniera: inglese non c'è obbligo di frequenza. Le eventuali propedeuticità sono indicate nel Piano Didattico allegato al presente Regolamento. Art. 5 Prove di verifica delle attività formative Le modalità di svolgimento delle verifiche (forma orale, scritta o pratica ed eventuali loro combinazioni; verifiche individuali ovvero di gruppo) per ciascuna attività formativa sono stabilite dal Consiglio di Corso di Studio, o dal Coordinatore su delega del Consiglio stesso, su proposta del relativo Titolare in sede di presentazione della programmazione didattica e rese note agli Studenti prima dell'inizio delle lezioni sul Portale d'ateneo. L'esame consiste in una prova individuale che mira ad accertare la maturità individuale del candidato e il possesso delle conoscenze e abilità che caratterizzano la materia sulla quale verte l'esame. Le altre forme di verifica del profitto possono svolgersi individualmente o per gruppi, facendo salva in questo caso la riconoscibilità e valutabilità dell'apporto individuale, e avere come oggetto la realizzazione di specifici progetti, determinati e assegnati dal docente responsabile dell'attività, o la partecipazione a esperienze di ricerca e sperimentazione, miranti in ogni caso all'acquisizione delle conoscenze e abilità che caratterizzano l'attività facente parte del curriculum. La verifica finale del profitto può essere preceduta da prove intermedie, non vincolanti dal punto di vista dell'ammissione alla prova finale. Nel caso di attività formative che prevedono un esame finale con prova orale questa può essere preceduta da una prova scritta preliminare, il cui esito condiziona l'ammissibilità all'orale. Le attività formative per le quali la verifica comporta l'attribuzione di un voto (V) oppure un giudizio di idoneità (I) sono indicate nel Piano Didattico. Art. 6 Attività formative autonomamente scelte dallo studente L'indicazione da parte dello Studente degli insegnamenti a scelta autonoma deve essere fatta entro termini e secondo modalità che saranno deliberati annualmente dal Consiglio della Scuola. Lo Studente può indicare scelte diverse da quelle consigliate; in questo caso la sua richiesta verrà inoltrata al Consiglio di Corso di Studio che valuta la coerenza della scelta con il percorso formativo. Art. 7 Criteri di riconoscimento dei crediti acquisiti in Corsi di Studio della stessa classe Il riconoscimento dei crediti nella carriera degli Studenti persegue il fine della mobilità degli Studenti ed è deliberato dal Consiglio di Corso di Studio, fino a concorrenza dei crediti dello stesso settore scientifico disciplinare previsti dall' Ordinamento didattico del corso di studio, nel rispetto dei relativi ambiti scientifico disciplinari e della tipologia delle attività formative. Qualora, effettuati i riconoscimenti in base alle norme del presente regolamento, residuino crediti non utilizzati, il Consiglio di Corso di studio può riconoscerli valutando il caso concreto sulla base delle affinità didattiche e culturali. Al fine di integrare eventuali carenze di crediti in un determinato settore scientifico disciplinare, a seguito del riconoscimento operato ai sensi del presente Regolamento, il Consiglio di Corso di

Studio ha la facoltà di istituire alcune attività formative integrative, distinte per settore scientificodisciplinare o gruppi di settori omogenei, quali cicli di seminari, attività di laboratorio, attività di studio guidato, ecc.. Il valore in crediti delle attività integrative non può superare la metà del valore previsto per l'insegnamento da integrarsi. La valutazione avviene mediante giudizio di idoneità. L'elenco delle attività integrative attivate sarà aggiornato periodicamente dal Consiglio di Corso di Studio. Art. 8 Criteri di riconoscimento dei crediti acquisiti in Corsi di Studio di diversa classe, presso università telematiche e in Corsi di Studio internazionali I crediti formativi universitari acquisiti sono riconosciuti dal Consiglio di Corso di Studio sulla base dei seguenti criteri: analisi del programma svolto, numero complessivo di ore di didattica svolte, valutazione della congruità dei settori scientifico disciplinari e dei contenuti delle attività formative in cui lo studente ha maturato i crediti con gli obiettivi formativi specifici del corso di studio e delle singole attività formative da riconoscere, perseguendo comunque la finalità di mobilità degli studenti. Il riconoscimento è effettuato fino a concorrenza dei crediti formativi universitari previsti dall'ordinamento didattico del Corso di Studio. Qualora, effettuati i riconoscimenti in base alle norme del presente regolamento, residuino crediti non utilizzati, il Consiglio di Corso di studio può riconoscerli valutando il caso concreto sulla base delle affinità didattiche e culturali. Al fine di integrare eventuali carenze di crediti in un determinare settore scientifico disciplinare, a seguito del riconoscimento operato ai sensi del presente Regolamento, il Consiglio di Corso di Studio ha la facoltà di istituire alcune attività formative integrative, distinte per settore scientificodisciplinare o gruppi di settori omogenei, quali cicli di seminari, attività di laboratorio, attività di studio guidato, ecc.. Il valore in crediti delle attività integrative non può superare la metà del valore previsto per l'insegnamento da integrarsi. La valutazione avviene mediante giudizio di idoneità. L'elenco delle attività integrative attivate sarà aggiornato periodicamente dal Consiglio di Corso di Studio. Art. 9 Criteri di riconoscimento delle conoscenze e abilità extrauniversitarie Il Consiglio di Corso di Studio può procedere al riconoscimento di conoscenze e abilità professionali certificate ai sensi della normativa vigente in materia, nonché di altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione abbia concorso un'università italiana pubblica o legalmente riconosciuta, fino ad un massimo di 12 CFU. Il Consiglio di Corso di Studio valuta l'esperienza svolta in base alla congruità con gli obiettivi formativi del Corso di Studio e alla sua durata in termini di ore. Nel caso di attività lavorative di tirocinio o di stage, un mese di attività a tempo pieno è ritenuto corrispondente, di norma, a 125 ore di impegno da parte dello studente. Art. 10 Modalità di svolgimento della prova finale Per l'ammissione alla prova finale lo Studente deve avere conseguito tutti i crediti formativi previsti dall'ordinamento didattico per le attività diverse dalla prova finale, distribuiti nelle diverse tipologie secondo le indicazioni del Regolamento. La prova finale consiste nella presentazione e nella discussione davanti ad una Commissione di un breve elaborato scritto, redatto dallo Studente su un argomento coerente con l'ambito culturale del corso di laurea e concordato con un Docente titolare di un insegnamento nella Scuola o un ricercatore afferente ad un Dipartimento di riferimento o associato della Scuola. Il voto di laurea è espresso in centodecimi. E' previsto il conferimento della lode a giudizio unanime della Commissione. Art. 11 Coerenza fra i crediti assegnati alle singole attività formative e gli specifici obiettivi formativi programmati

La Commissione Paritetica docenti-studenti ha espresso parere favorevole ai sensi ai sensi dell'articolo 12, comma 3 del DM 270/04 in data 22 gennaio 2008 e 15 gennaio 2014.