Le attività previste dalle procedure operative devono periodicamente verificate e, all occorrenza, modificate/integrate.

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: VENTO MOLTO FORTE VENTO Nel caso di vento molto forte si individuano due possibili fasi di attivazione del Piano di Emergenza: fase di attenzione (nel caso di evento previsto ma non ancora in atto, oppure di evento in atto di intensità moderata) e fase di preallarme (nel caso di evento in atto di intensità molto elevata). Per ciascuna fase sono elencate le principali attività da compiersi a cura del Sindaco e quelle da compiersi a cura dell Unità di Crisi (che deve supportare il Sindaco nella gestione dell evento)!! In occasione di future attività di aggiornamento del Piano si dovrà provvedere ad attribuire ciascuna delle attività (ad oggi illustrate in forma aggregata) al rispettivo referente di funzione!! Si ricorda che ciascuna delle fasi di attivazione del Piano di Emergenza presuppone lo svolgimento anche di tutte le attività già previste durante la/le eventuali fasi precedenti. Le attività previste dalle procedure operative devono periodicamente verificate e, all occorrenza, modificate/integrate. La modulistica da utilizzare per gestire l intervento mediante opportune e necessarie comunicazioni è contenuta nell apposita sezione del presente Piano di Protezione Civile Comunale. 1 di 10

Procedure di intervento in funzione della fase di attivazione del Piano VENTO ATTENZIONE SCHEMA SINTETICO ILLUSTRATIVO DEL MODELLO DI INTERVENTO COMUNALE CON INDICAZIONE DELLE FUNZIONI DI SUPPORTO PRIORITA- RIE ED ESSENZIALI DA ATTIVARE NELLA FASE DI ATTENZIONE ALLERTA METEO allerta gialla ZONE ALLERTA C-L emessa da ARPA e diramata dal Settore Protezione Civile della CMTo al Comune Copia del Bollettino Meteo consultabile presso gli Uffici Comunali ufficio Segreteria RSpc allerta arancione F1 F3 S tecnica e di valutazione F4 Ftec volontariato Fvol Monitoraggio del fenomeno (in atto o previsto) tramite lettura bollettino (pervenuto, e dei bollettini successivi), osservazioni visive generali sul territorio (sopralluogo) volte alla rilevazione e conseguente rimozione di ostacoli che possano intralciare la viabilità oppure individuazione di elementi costituire fonte di pericolo per la popolazione; verifica procedure operative per vento forte. FLog Ftec Fvol COC logistica e risorse 2 di 10

SINDACO S La modulistica da utilizzare per la gestione dell evento è contenuta nell apposita sezione del presente Piano di Protezione Civile Comunale. LETTURA BOLLETTINO DI ALLERTA RICEVUTO DAL Rspc Contattato telefonicamente dal Rspc, il Sindaco riceve/scarica e legge con attenzione il Bollettino di Allerta Meteo e il relativo avviso meteo FASE OPERATIVA DI ATTIVAZIONE DEL PPC Il Sindaco decide quale fase operativa del Piano di emergenza dichiarare, in base al codice colore (allerta) presente sul bollettino e alle effettive condizioni meteo riscontrate sul territorio comunale. La fase di attenzione è il livello operativo minimo da dichiarare in presenza di segnalata allerta gialla e allerta arancione. Si evidenzia invece che, in presenza di segnalato codice rosso, la fase minima da attivare è comunque il preallarme, anche nel caso in cui l evento non sia ancora manifesto. Il passaggio dalla fase di attenzione a quella successiva di preallarme potrebbe anche essere strettamente consecutivo, in base all evoluzione del fenomeno. La fase di attenzione non prevede l attivazione del COC, ma il solo coinvolgimento di Ftec e Fvol al fine dello svolgimento delle rispettive attività di tipo preventivo proprie della fase di Piano in atto. - Valuta la necessità di attivare la Sala Operativa del COC in funzione delle condizioni meteo-climatiche locali e/o di vasta scala e alla tendenza di intensificazione dei fenomeni, dichiarando la successiva fase di preallarme. - Valuta l eventuale necessità di convocare anche altri Responsabili delle Funzioni di Supporto ritenuti necessari per far fronte alle attività di Protezione Civile (già comunque preallertati tramite sms dal Rspc). COORDINAMENTO INTERNO STRUTTURA COMUNALE PROTEZIONE CIVILE Si relaziona in modo continuativo con Ftec per essere tempestivamente informato e aggiornato circa l evoluzione del fenomeno. Si relaziona con Ftec per lo svolgimento delle attività proprie della fase di attenzione, con particolare riferimento al monitoraggio del fenomeno (bollettini). Si relaziona con Fvol per lo svolgimento delle attività proprie della fase di attenzione, con particolare riferimento al sopralluogo generale sui punti critici del territorio. INFORMAZIONE ESTERNA: ENTI SOVRAORDINATI Si tiene in contatto, con l ausilio dell ufficio segreteria, con gli organi sovracomunali preposti alla gestione dell evento, dando comunicazione sulle misure eventualmente adottate: Prefettura, Settore Protezione Civile della Regione Piemonte, Settore Protezione Civile della Città Metropolitana INFORMAZIONE ESTERNA: POPOLAZIONE Informa la popolazione circa l allerta in atto, la possibile evoluzione del fenomeno, i rischi potenziali e i comportamenti di autoprotezione da adottare, attraverso la pubblicazione del bollettino di allerta meteo sul sito internet del Comune e sulle bacheche dedicate alla protezione civile e ubicate sul territorio. 3 di 10

ELENCO DELLE PRINCIPALI ATTIVITÀ DA SVOLGERSI A CURA DELL UNITÀ DI CRISI COMUNALE (REFERENTI DELLE FUNZIONI DI SUPPORTO CONVOCATE, CIASCUNO IN BASE ALLE COMPETENZE ATTRIBUITE DALLA FUNZIONE STESSA)!! In occasione di future attività di aggiornamento del Piano si dovrà provvedere ad attribuire ciascuna delle attività al rispettivo Referente di Funzione!! La modulistica da utilizzare per la gestione dell evento è contenuta nell apposita sezione del presente Piano di Protezione Civile Comunale. MONITORAGGIO SULLA CARTA DEL FENOMENO Monitoraggio circa l evoluzione del fenomeno meteorologico (in atto o previsto), valutando l evolversi dell evento e le conseguenze attese sul territorio (tramite lettura del bollettino meteo pervenuto e dei bollettini successivi) MONITORAGGIO E ATTIVITA RICOGNITIVE SUL TERRITORIO In caso di evento calamitoso previsto ma non ancora manifesto, oppure in caso di evento manifesto ma di portata al momento inferiore rispetto a quella prevista dall allerta, è opportuno pianificare una generale attività ricognitiva su tutto il territorio, al fine di rilevare visivamente eventuali anomalie che potrebbero rendere maggiormente vulnerabile il territorio al danno atteso. La frequenza dell attività di monitoraggio deve essere variata in funzione dell intensificarsi del fenomeno in atto. L attività di sopralluogo, fin dalla presente fase di attenzione, deve essere orientata ad individuare eventuali situazioni che potrebbero determinare incremento di danno, in modo tale da poter disporre le azioni del caso e/o provvedere alla rimozione degli ostacoli: - presenza di strutture provvisorie che potrebbero crollare a causa del forte vento (es.: padiglioni, impalcature e/o ponteggi, ecc.) - caduta su strada di tronchi di albero già dissestati, o anche solo di rami, con pericolo per le persone e con conseguente disagio dovuto alla possibile interruzione di tratti di viabilità - danni alle linee aeree con conseguenti problemi alla fornitura di servizi per possibili interruzioni - caduta su strada di elementi di copertura di edifici, per il sollevamento parziale operato dal vento COORDINAMENTO INTERNO A SEGUITO DEL MONITORAGGIO A seguito dell attività ricognitiva è necessario un continuo coordinamento interno tra tutti i soggetti operativi interessati dalla gestione dell evento in atto VERIFICA CALENDARIO EVENTI/MANIFESTAZIONI SUL TERRITORIO E necessario verificare il calendario delle manifestazioni a carattere pubblico in atto e/o programma sul territorio comunale e darne informazione al Sindaco affinché egli possa procedere alla richiesta di possibile modifica della programmazione, fino alla eventuale sospensione di eventi o manifestazioni che comportino una concentrazione eccezionale di popolazione in strutture che possano considerarsi sensibili all evento meteo previsto quali, ad esempio, feste in tensostrutture, ecc. 4 di 10

VERIFICA PRESENZA CANTIERI EDILI O INSTALLAZIONI TEMPORANEE DI RILIEVO Qualora sul territorio comunale fossero presenti situazioni temporanee che in qualche misura potrebbero contribuire all incremento dell eventuale danno (es: ponteggi, gru, ecc.), individua tali aree sul territorio per predisporre, in caso di manifestazione del fenomeno intenso (peggioramento delle condizioni meteo), sopralluoghi specifici anche in dette aree e per provvedere alle disposizioni del caso INFORMAZIONE ESTERNA (ENTI SOVRAORDINATI) IN CASO DI RISCONTRATE ANOMALIE/PERICOLI E necessario informare sugli eventuali problemi insorti sul proprio territorio (nel caso si dovessero riscontrare situazioni particolari e anomale di pericolo potenziale): Prefettura, Settore Regionale Protezione Civile, Settore Protezione Civile della Città Metropolitana di Torino INFORMAZIONE PREVENTIVA ESTERNA RISPETTO ALL ATTIVITA RICOGNITIVA CONDOTTA SUL TERRITORIO E necessario informare i responsabili di cantieri edili presenti sul territorio (informazione di tipo preventivo) e delle installazioni temporanee di rilievo presenti sul territorio comunale (informazione di tipo preventivo) PREDISPOSIZIONE DELLA VERIFICA DELLO STATO DI EFFICIENZA E DELLA DOTAZIONE DI RISORSE MATERIALI E MEZZI E necessario provvedere alla verifica circa l adeguatezza e l effettiva efficienza dei materiali e mezzi a disposizione del Comune per fronteggiare l evento, valutando l opportunità di ricorrere a risorse integrative attraverso il supporto di altri Soggetti privati convenzionati/ Enti (COM di Lanzo; Settore Protezione Civile della Città Metropolitana di Torino; Settore Protezione Civile della Regione Piemonte) 5 di 10

ALTRE FUNZIONI DA ATTIVARE ALL OCCORRENZA FUNZIONI MINIME DA ATTIVARE Comune di Cafasse Piano di Emergenza procedure di intervento in funzione della fase di attivazione del Piano VENTO PREALLARME SCHEMA SINTETICO ILLUSTRATIVO DEL MODELLO DI INTERVENTO COMUNALE CON INDICAZIONE DELLE FUNZIONI DI SUPPORTO PRIORITA- RIE ED ESSENZIALI DA ATTIVARE NELLA FASE DI PREALLARME ALLERTA METEO allerta gialla Presiede e coordina il COC mantenendo aggiornati gli Enti sovraordinati esterni circa l evolversi della situazione S ZONE ALLERTA C-L emessa da ARPA e diramata dal Settore Protezione Civile della CMTo al Comune allerta arancione allerta rossa F1 tecnica e di valutazione Ftec ufficio Copia del Bollettino Meteo consultabile presso gli Uffici Comunali Segreteria Rspc F0 S COC F3 volontariato FvOL F1 F3 F1 F7 accessibilità e mobilità FmOb Fvol Ftec COC F5 servizi essenziali F4 logistica risorse Ftec Fvol Fsess FLog 6 di 10

SINDACO S La modulistica da utilizzare per la gestione dell evento è contenuta nell apposita sezione del presente Piano di Protezione Civile Comunale. LETTURA BOLLETTINO DI ALLERTA RICEVUTO DAL RSpc Contattato telefonicamente dal RSpc, Il Sindaco riceve/scarica e legge con attenzione il Bollettino di Allerta Meteo e il relativo avviso meteo. ATTIVAZIONE DEL PCPC E CONVOCAZIONE DEI RESPONSABILI DI FUNZIONE Attiva la Sala Operativa del COC e convoca i Referenti di Funzione necessari ad affrontare l evento. Si evidenzia che, in presenza di segnalato codice rosso, la fase minima da attivare è il preallarme, anche nel caso in cui l evento non sia ancora manifesto. La fase di preallarme è attivata direttamente al manifestarsi del fenomeno meteo previsto, in caso di vento particolarmente intenso - Attiva la Sala Operativa del COC in funzione delle condizioni meteo-climatiche locali e/o di vasta scala e alla tendenza di intensificazione dei fenomeni - Convoca i Responsabili delle Funzioni di Supporto ritenuti necessari per far fronte alle attività di Protezione Civile (già preallertati da Rspc, in particolare Ftec e Fvol sono contattati direttamente tramite telefonata). COORDINAMENTO INTERNO STRUTTURA COMUNALE PROTEZIONE CIVILE - Coordina i Responsabili delle Funzioni di Supporto attivate per garantire sia l intervento diretto sul territorio che il primo soccorso e la messa in salvaguardia della popolazione eventualmente a rischio (ad es. persone senza dimora o con problemi gravi di marginalità, disagio sociale e povertà, persone presenti all interno di tensostrutture, ecc.) - Si relaziona con Ftec per lo svolgimento delle attività proprie della fase di preallarme, con particolare riferimento al monitoraggio del fenomeno (bollettini) - Si relaziona con Fvol per lo svolgimento delle attività proprie della fase di preallarme, con particolare riferimento al sopralluogo generale sui punti critici del territorio ATTIVAZIONE STRUTTURE INTERNE AL COMUNE (PERSONALE DIPENDENTE) Se necessario, attiva le strutture interne del Comune e dispone la turnazione del personale dipendente per assicurare continuità nelle attività necessarie a sostegno dell operato di protezione civile ORDINANZE Adotta tutti i provvedimenti necessari a garantire la pubblica incolumità: se necessario, dispone tramite ordinanza l eventuale evacuazione da aree o strutture potenzialmente pericolose per la popolazione (es.: tensostrutture, ambiti esondabili, ecc.) 7 di 10

INFORMAZIONE ESTERNA ENTI SOVRAORDINATI Si tiene in contatto, tramite l ufficio segreteria, con gli organi sovracomunali preposti alla gestione dell evento; Prefettura, Settore Protezione Civile della Regione Piemonte, Settore Protezione Civile della Città Metropolitana INFORMAZIONE ESTERNA POPOLAZIONE Informa la popolazione, con l ausilio dei Referenti di Funzione, sull anomalia meteorologica in atto e sulla necessità di adottare comportamenti autoprotettivi adeguati rispetto ai rischi connessi al fenomeno in atto - Pubblica il bollettino di allerta meteo sul sito internet del Comune e in versione cartacea sulle bacheche informative del territorio - Se del caso, informa la popolazione attraverso il sistema Alert-System INFORMAZIONE ESTERNA: EMITTENTI RADIO-TELEVISIVE Informa, se del caso, le emittenti radio-televisive locali che, diffondendo l allerta, concorrono all attività di informazione della popolazione, soprattutto nel caso in cui il quadro previsionale denoti un progressivo peggioramento delle condizioni meteo 8 di 10

ELENCO DELLE PRINCIPALI ATTIVITÀ DA SVOLGERSI A CURA DELL UNITÀ DI CRISI COMUNALE (REFERENTI DELLE FUNZIONI DI SUPPORTO CONVOCATE, CIASCUNO IN BASE ALLE COMPETENZE ATTRIBUITE DALLA FUNZIONE STESSA)!! In occasione di future attività di aggiornamento del Piano si dovrà provvedere ad attribuire ciascuna delle attività al rispettivo Referente di Funzione!! La modulistica da utilizzare per la gestione dell evento è contenuta nell apposita sezione del presente Piano di Protezione Civile Comunale. MONITORAGGIO FENOMENO E necessario provvedere al monitoraggio dell evoluzione del fenomeno meteorologico previsto tramite lettura del bollettino di allerta e degli aggiornamenti successivi, valutando l evolversi dell evento e le conseguenze attese sul territorio PIANIFICAZIONE E SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA RICOGNITIVA SUL TERRITORIO In caso di evento calamitoso in atto, è necessario pianificare una generale attività di tipo ricognitivo su tutto il territorio, aumentandone la frequenza in funzione dell intensificarsi del fenomeno in atto, al fine di rilevare visivamente eventuali anomalie che potrebbero rendere maggiormente vulnerabile il territorio al danno atteso. L attività ricognitiva in fase di preallarme deve essere orientata ad individuare eventuali situazioni che potrebbero determinare incremento di danno, in modo tale da poter disporre le azioni del caso e/o provvedere alla rimozione degli ostacoli: - presenza di strutture provvisorie che potrebbero crollare a causa del forte vento (es.: padiglioni, impalcature e/o ponteggi, ecc.) - caduta su strada di tronchi di albero già dissestati, o anche solo di rami, con pericolo per le persone e con conseguente disagio dovuto alla possibile interruzione di tratti di viabilità - danni alle linee aeree con conseguenti problemi alla fornitura di servizi per possibili interruzioni - caduta su strada di elementi di copertura di edifici, per il sollevamento parziale operato dal vento COORDINAMENTO INTERNO A SEGUITO DEL MONITORAGGIO A seguito dell attività ricognitiva è necessario un continuo coordinamento interno tra tutti i membri dell Unità di Crisi interessati dalla gestione dell evento in atto VERIFICA CALENDARIO EVENTI/MANIFESTAZIONI SUL TERRITORIO E necessario verificare il calendario delle manifestazioni a carattere pubblico in atto e/o programma sul territorio comunale e darne informazione al Sindaco affinché egli possa procedere alla richiesta di possibile modifica della programmazione, fino alla eventuale sospensione di eventi o manifestazioni che comportino una concentrazione eccezionale di popolazione in strutture che possano considerarsi sensibili all evento meteo previsto quali, ad esempio, feste in tensostrutture, ecc. VERIFICA PRESENZA CANTIERI EDILI O INSTALLAZIONI TEMPORANEE DI RILIEVO Qualora sul territorio comunale fossero presenti situazioni temporanee che in qualche misura potrebbero contribuire all incremento dell eventuale danno (es: ponteggi, gru, ecc.), è necessario individuare tali aree sul territorio per predisporre, in caso di manifestazione del fenomeno intenso (peggioramento delle condizioni meteo), sopralluoghi specifici anche in dette aree e per provvedere alle disposizioni del caso. 9 di 10

INFORMAZIONE ESTERNA (ENTI SOVRAORDINATI) IN CASO DI RISCONTRATE ANOMALIE/PERICOLI E necessario informare sugli eventuali problemi insorti sul proprio territorio (nel caso si dovessero riscontrare situazioni particolari e anomale di pericolo potenziale): Prefettura, Settore Regionale Protezione Civile, Settore Protezione Civile della Città Metropolitana di Torino. INFORMAZIONE PREVENTIVA ESTERNA RISPETTO ALL ATTIVITA RICOGNITIVA CONDOTTA SUL TERRITORIO E necessario informare i responsabili di cantieri edili e delle installazioni temporanee di rilievo presenti sul territorio (informazione di tipo preventivo). DOTAZIONE DI RISORSE MATERIALI E MEZZI E necessario provvedere alla verifica circa l adeguatezza e l effettiva efficienza dei materiali e mezzi a disposizione del Comune per fronteggiare l evento, valutando l opportunità di ricorrere a risorse integrative attraverso il supporto di altri Soggetti privati convenzionati/ Enti (COM di Lanzo; Settore Protezione Civile della Città Metropolitana di Torino; Settore Protezione Civile della Regione Piemonte). ORGANIZZAZIONE E COORDINAMENTO DELLE SQUADRE DI VOLONTARI E necessario organizzare e tenere aggiornati/informati i volontari eventualmente impegnati nelle attività di ricognizione sul territorio, verificando la disponibilità di personale e di mezzi adatti a fronteggiare l evento. INTERVENTI SULLA VIABILITA Gli interventi sulla viabilità sono finalizzati a individuare e valutare la viabilità a rischio (es.: per caduta alberi, per collasso attrezzature tecnologiche, ecc.) predisponendo, all occorrenza, misure di regolazione della circolazione (cancelli e/o deviazione del traffico veicolare). In caso di vento forte, è da prestare particolare attenzione alla Sp1 per l importante funzione di arteria di collegamento per le Valli di Lanzo. Se necessario, sono sa disporsi eventuali limitazioni alla circolazione (es. tratti stradali pericolosi, oppure inagibili, ecc.). Se necessario, deve essere organizzata la rimozione di parti di strutture, alberi, oggetti, ed altro materiale che possa intralciare le sedi stradali, gli spazi pubblici, ecc. rendendo il territorio pericoloso. Qualora si ravvisasse la necessità di azioni coordinate e congiunte sulla viabilità e per l individuazione di percorsi alternativi sono da attivare le necessarie relazioni con la Polizia Municipale dei Comuni limitrofi. Sono altresì da mantenere i contatti con le strutture di pubblico soccorso (VVFF, 118, ecc.) VERIFICA CONDIZIONI DI SICUREZZA DI INFRASTRUTTURE TECNOLOGICHE E necessario provvedere alla verifica delle condizioni di sicurezza in prossimità di infrastrutture tecnologiche per possibili danni alle linee aeree (ad esempio linee elettriche e telefoniche, a causa delle forti raffiche di vento). COORDINAMENTO ESTERNO ENTI GESTORI SERVIZI ESSENZIALI In base alle necessità, è opportuno chiedere ai soggetti gestori dei vari servizi essenziali comunali (acqua, luce, gas, telefono, metano, ecc.): - la verifica della funzionalità delle reti - la sospensione della fornitura in determinati tratti del territorio comunale - il tempestivo ripristino della funzionalità delle reti dei servizi (interrotte a seguito di collassi fisici delle reti, danni alle linee aeree della rete, ecc.) 10 di 10