La Commissione Elettorale

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La Commissione Elettorale Composizione e Costituzione Il numero di membri, non eccessivo e sufficiente per svolgere tutte le operazioni elettorali, è determinato dal Parroco/Responsabile CP. I membri possono anche non appartenere ai Consigli uscenti. Ne fanno parte di diritto i Segretari dei Consigli uscenti. È opportuno che i membri siano eletti per 1/3 dal CAEP e per 2/3 dal CP. Qualora non vi siano Consigli uscenti, i membri sono nominati dal Parroco/Responsabile (nelle CP occorre assicurare che tutte le parrocchie siano rappresentate e il Responsabile procede alla nomina sentito il Direttivo). È presieduta dal Parroco/Responsabile (o da un suo delegato).

La preparazione della Comunità Preparazione della Comunità Si suggerisce di sensibilizzare e richiamare l attenzione della Comunità cristiana sull importanza e sul valore della partecipazione di tutti a costituire il CPP e il CAEP. Strumenti privilegiati di questa preparazione prossima sono: - la preghiera, - la/le catechesi su temi sensibili, quali la comunione e la corresponsabilità, il significato della parrocchia e della CP, il ruolo dei laici, dei consacrati e dei diaconi nella parrocchia e nella CP, il servizio del consiglio nella Chiesa. - la verifica del servizio svolto dal Consiglio uscente, - la verifica circa l applicazione del Progetto Pastorale Parrocchiale.

La composizione del Consiglio Pastorale Parrocchiale e della Comunità Pastorale Come si compone il CP Circa il numero dei consiglieri occorre che il CPP sia: - sufficientemente numeroso così da esprimere tutta la comunità cristiana, - ma non così numeroso da impedire di fatto il confronto e la decisione. Vi sono: - membri di diritto - membri non di diritto Modalità di designazione dei membri del CPP: - (membri di diritto) in funzione dell ufficio ricoperto o del servizio svolto in parrocchia, - (membri non di diritto) eletti, - (membri non di diritto) il Parroco/Responsabile può riservarsi la possibilità di nominare una parte di membri non di diritto.

La composizione del Consiglio Pastorale Parrocchiale Membri di diritto e Membri non di diritto - membri di diritto: (il Parroco, i vicari parrocchiali e interparrocchiali, i presbiteri residenti con incarichi pastorali, i diaconi, i consacrati impegnati a tempo pieno nella pastorale parrocchiale, il direttore dell oratorio, un rappresentante delle comunità di consacrati che operano in parrocchia, il presidente dell Azione Cattolica, i membri del Consiglio Pastorale Diocesano appartenenti alla parrocchia; - membri non di diritto (eletti + eventualmente designati) il numero è, a titolo indicativo, proporzionato al numero dei parrocchiani (risultate agli uffici di Curia): fino a 1.000 abitanti, 10 membri, fino a 5.000 abitanti, da 10 a 18 membri, fino a 10.000 abitanti, da 18 a 25 membri, oltre i 10.000 abitanti, da 25 a 30 membri.

La composizione del Consiglio Pastorale della Comunità Pastorale Membri di diritto e Membri non di diritto - membri di diritto : (il Responsabile, i membri del Direttivo, un rappresentante per ogni comunità di vita consacrata che non sia rappresentata nel Direttivo e che operi con alcuni dei suoi membri nella Comunità Pastorale, il presidente dell Azione Cattolica, i membri del Consiglio Pastorale Diocesano appartenenti alla Comunità Pastorale), - membri non di diritto (eletti + eventualmente designati): il numero è, proporzionato al numero dei parrocchiani (risultate agli uffici di Curia): fino a 1.000 abitanti, 10 membri, fino a 5.000 abitanti, da 10 a 18 membri, fino a 10.000 abitanti, da 18 a 25 membri, oltre i 10.000 abitanti, da 25 a 30 membri. Tali numeri sono indicativi e il Responsabile deve tener conto della situazione delle parrocchie che costituiscono la Comunità Pastorale.

La composizione del Consiglio Pastorale Parrocchiale Membri non di diritto La scelta preferenziale per designare i membri non di diritto è il metodo elettorale. Tuttavia il Parroco può integrare la componente eletta nominando alcuni consiglieri, purché sommando i consiglieri eletti e quelli nominati non si superi il limite numerico della componente non di diritto. Inoltre si deve tener presente che il numero dei consiglieri nominati non può superare la metà dei componenti eletti. Il senso della possibilità data al Parroco di nominare alcuni membri del CPP sta nella necessità che il Consiglio rispecchi quanto più fedelmente possibile l articolazione della Comunità parrocchiale. La decisione di avvalersi della possibilità di designare alcuni membri e il loro numero complessivo è assunta dal Parroco.

La composizione del Consiglio Pastorale della Comunità Pastorale Membri non di diritto La scelta preferenziale per designare i membri non di diritto è il metodo elettorale. Tuttavia il Responsabile, udito il Direttivo, può integrare la componente eletta nominando alcuni consiglieri, purché sommando i consiglieri eletti e quelli nominati non si superi il limite numerico della componente non di diritto. Inoltre si deve tener presente che il numero dei consiglieri nominati non può superare la metà dei componenti eletti. Il senso della possibilità data al Responsabile di nominare alcuni membri del CPCP sta nella necessità che il Consiglio rispecchi quanto più fedelmente possibile l articolazione della Comunità Pastorale. La decisione di avvalersi della possibilità di designare alcuni membri e il loro numero complessivo è assunta dal Responsabile.

I candidati al Consiglio Pastorale Parrocchiale e della Comunità Pastorale I requisiti per essere membri del CP Per poter essere membri del CPP/CPCP occorre: - distinguersi per vita cristiana, volontà d impegno, capacità di dialogo e conoscenza dei concreti bisogni della comunità cristiana, - essere qualificati da uno spiccato senso ecclesiale, da una seria tensione spirituale, alimentata dalla partecipazione all Eucaristia, dall assiduo ascolto della Parola e dalla Preghiera. - aver 18 anni e aver terminato il cammino dell iniziazione cristiana, - risiedere o avere il domicilio canonico nella parrocchia, o partecipare stabilmente alle attività, iniziative e celebrazioni parrocchiali. Non si può essere membri del CPP/CPCP per più di due mandati consecutivi, o per più di tre mandati consecutivi nel CAEP.

I candidati al Consiglio Pastorale Parrocchiale e della Comunità Pastorale Gli impedimenti ad essere membri del CP Non è possibile essere membri del CPP/CPCP qualora: - si abbiano cariche politiche o amministrative (la guida di una formazione politica, essere parlamentare europeo o nazionale, essere consigliere regionale o provinciale, essere assessore o sindaco) - si sia consigliere comunale nel Comune in cui ha sede la parrocchia. Se già si rivestono questi incarichi, non ci si può candidare; se si tali cariche sono acquisite mentre si è membri del CPP occorre dimettersi dal CPP/CPCP; se invece solo si partecipa alle relative elezioni politiche/amministrative occorre sospendersi dal CPP/CPCP, salvo presentare le dimissioni qualora eletti. Per chiarimenti relativi alle cause di incompatibilità occorre rivolgersi al Servizio per la pastorale sociale e il lavoro.

La predisposizione delle liste per il Consiglio Pastorale Parrocchiale e il voto Le liste elettorali: composizione La Commissione elettorale: - stabilisce il numero complessivo dei consiglieri da eleggersi e il numero di consiglieri eletti per ciascuna fascia di età, - il modo mediante cui comporre e articolare le liste elettorali (per esempio le fasce di età), - il modo con cui raccogliere le candidature (segnalazione dei candidati da parte dei gruppi parrocchiali, autocandidature, proposte da singoli fedeli). Compete al Parroco verificare l idoneità dei candidati e accertare l assenza di cause di ineleggibilità. Nelle liste elettorali devono essere rappresentati uomini e donne, giovani e meno giovani, italiani e stranieri. Non è inopportuna la presenza di coppie di giovani sposi. Il fac-simile della scheda elettorale è allegato al Direttorio ed è organizzato per fasce di età.

La predisposizione delle liste per il Consiglio Pastorale della Comunità Pastorale e il voto Le liste elettorali: composizione La Commissione elettorale: - stabilisce il numero complessivo dei consiglieri da eleggersi, il numero di consiglieri spettanti a ciascuna parrocchia, - il modo mediante cui comporre e articolare le liste elettorali (per esempio le fasce di età), - il modo con cui raccogliere le candidature (segnalazione dei candidati da parte dei gruppi parrocchiali, autocandidature, proposte dei fedeli). Compete al Responsabile verificare l idoneità dei candidati e accertare l assenza di cause di ineleggibilità. Nelle liste elettorali devono essere rappresentati uomini e donne, giovani e meno giovani, italiani e stranieri. Non è inopportuna la presenza di coppie di giovani sposi. Il fac-simile della scheda elettorale è allegato al Direttorio ed è organizzato per fasce di età.

La predisposizione delle liste per il Consiglio Pastorale Parrocchiale e della Comunità Pastorale e il voto La lista è unica per tutte le parrocchie, anche in caso di Comunità Pastorale. La scheda elettorale Il modello della Scheda elettorale è allegato in appendice al Direttorio. L unica distinzione obbligatoria è quella relativa alle fasce di età Qualora si sia in Comunità Pastorale, accanto al nominativo deve essere indicata la parrocchia di riferimento.

La predisposizione delle liste per il Consiglio Pastorale Parrocchiale e della Comunità Pastorale e il voto Gli elettori e le votazioni Sono elettori: - tutti i battezzati che hanno compiuto gli anni 18, - che hanno il domicilio canonico in parrocchia o che operano stabilmente in essa (anche coloro che hanno deciso di partecipare stabilmente alle celebrazioni in quella parrocchia). Le votazioni si svolgeranno il giorno di domenica 16 ottobre 2011 (dedicazione del Duomo di Milano); quindi dalla messa vigiliare del sabato all ultima messa della domenica: - dopo l omelia (le schede sono distribuite e ritirate in questo momento), o dopo l orazione conclusiva, - se vi è un afflusso significativo di fedeli non appartenenti alla parrocchia occorre far si che all elezione partecipino solo i fedeli della parrocchia.

La predisposizione delle liste per il Consiglio Pastorale Parrocchiale e della Comunità Pastorale e il voto La Commissione Elettorale deve provvedere a tutto quanto è necessario per raccogliere i voti degli elettori (per esempio, le schede, le penne, le urne, i cartelloni con le foto dei candidati). Le votazioni Deve essere garantita la riservatezza al momento dell espressione del proprio voto. Durante le fasi elettorali devono essere presenti almeno due membri/incaricati della Commissione Elettorale. I fedeli impossibilitati a recarsi in chiesa devono poter esprimere il voto presso la propria abitazione. In questo caso la scheda elettorale utilizzata deve essere inserita in una busta che sarà chiusa dallo stesso elettore.

La predisposizione delle liste per il Consiglio Pastorale Parrocchiale e della Comunità Pastorale e il voto Il voto si esprime attraverso un segno riconoscibile sul nome del singolo candidato. Possono essere espresse fino a due preferenze ciascuna fascia di età. per Il voto Nel caso si voti in una Comunità Pastorale, l elettore può votare qualsiasi candidato, a prescindere dalla parrocchia di riferimento del candidato. I due voti possono dunque indicare candidati che si riferiscono a parrocchie diverse anche se appartenenti alla medesima fascia di età. La scheda deve essere deposta nell urna. Occorre che la Commissione Elettorale vigili affinché il singolo elettore non esprima più volte il proprio voto.

La predisposizione delle liste per il Consiglio Pastorale Parrocchiale e della Comunità Pastorale e il voto Lo spoglio delle schede e lo scrutino Alle operazioni di spoglio e allo scrutinio provvede un gruppo di tre o più membri della Commissione Elettorale, che elegge al proprio interno un Presidente e un Segretario. Solo dopo la chiusura delle operazioni di voto si procede allo spoglio delle schede e al conteggio dei voti. Nelle Comunità Pastorali lo spoglio può avvenire separatamente nelle diverse parrocchie, mentre lo scrutino deve avvenire in modo unitario. La Commissione Elettorale provvede a conteggiare i voti ricevuti da ciascun candidato e predispone, per ciascuna fascia di età, una lista in ordine decrescente di voti. Il Segretario provvede a redigere un verbale di tutte le operazioni, comprensivo del numero dei voti espressi, validi e nulli.

La predisposizione delle liste per il Consiglio Pastorale Parrocchiale e il voto Lo spoglio delle schede e lo scrutino Risultano eletti i candidati che hanno ricevuto il maggior numero di voti (a prescindere dalla fascia di età). L aver consentito ad ogni elettore di esprimere due voti dovrebbe permettere di avere eletti in tutte le fasce di età. Se così non fosse è possibile integrare il CPP con membri nominati dal parroco appartenenti a fasce di età non sufficientemente rappresentate. Qualora l eletto non voglia accettare la designazione, oppure si dimetta o sia dichiarato decaduto durante il mandato, occorre integrare il Consiglio Pastorale con il primo dei non eletti. Qualora non vi siano più non eletti oppure questi non vogliano accettare, non si procede all integrazione del Consiglio, salvo che il numero degli eletti da sostituire superi un quinto dei membri eletti. In tal caso di devono indire elezioni suppletive.

La predisposizione delle liste per il Consiglio Pastorale della Comunità Pastorale e il voto Lo spoglio delle schede e lo scrutino Risultano eletti i candidati che, in riferimento ai posti spettanti a ciascuna parrocchia, hanno ricevuto il maggior numero di voti. L aver consentito ad ogni elettore di esprimere due voti dovrebbe permettere di avere eletti in tutte le fasce di età. Se così non fosse è possibile integrare il CPCP con membri nominati dal Responsabile appartenenti a fasce di età non sufficientemente rappresentate. Qualora l eletto non voglia accettare la designazione, oppure si dimetta o sia dichiarato decaduto durante il mandato, occorre integrare il Consiglio Pastorale con il primo dei non eletti tra quelli della medesima parrocchia. Qualora non vi siano più non eletti oppure questi non vogliano accettare, non si procede all integrazione del Consiglio, salvo che il numero degli eletti da sostituire superi un quinto dei membri eletti. In tal caso di devono indire elezioni suppletive.

La predisposizione delle liste per il Consiglio Pastorale della Comunità Pastorale e il voto Esempio per una Comunità Pastorale Lo spoglio delle schede e lo scrutino Parrocchia A, 5000 abitanti Parrocchia B, 8000 abitanti Parrocchia C, 10000 abitanti Consiglieri da eleggersi n. 14 (è un mero esempio che permette di semplificare la tabella seguente) così ripartiti: Consiglieri parrocchia A, 3 Consiglieri parrocchia B, 5 Consiglieri parrocchia C, 6

La predisposizione delle liste per il Consiglio Pastorale della Comunità Pastorale e il voto Scrutinio ed eletti (i colori indicano le parrocchie): Lo spoglio delle schede e lo scrutino nella Comunità Pastorale Paola, A voti 138 Piero, A voti 120 Giulio, C voti 115 Franca, B voti 109 Carmen, B voti 101 Anna, C voti 95 Luca, A voti 87 Gino, B voti 87 Silvia, A voti 85 Marco, C voti 83 Lucia, B voti 77 Roberto, C voti 75 Renata, A voti 65 (non eletta) Adriana, B voti 43 Carlo, A voti 40 (non eletto) Carla, A voti 38 (non eletta) Livia, B voti 33 (non eletta) Gino, C voti 33

La composizione del Consiglio Pastorale Parrocchiale La nomina dei membri non di diritto e la costituzione del CPP Il Parroco, dopo aver preso visione del verbale delle operazioni elettorali e dello scrutinio provvede alla nomina dei membri non elettivi, se lo ritiene opportuno. Il numero di questa componente non può superare la metà dei membri eletti. Il numero di questa componente non può essere superiore alla metà dei membri eletti. Tale scelta può essere indotta dalla necessità di garantire che tutti i gruppi partecipino al Consiglio Pastorale Parrocchiale, oppure per garantire la presenza di figure particolarmente significative in ragione della competenza e della professione svolta. Entro la domenica successiva alla votazione le comunità degli Istituti di Vita Consacrata presenti in parrocchia segnalano alla Commissione Elettorale i membri di loro pertinenza.

La composizione del Consiglio Pastorale della Comunità Pastorale La nomina dei membri non di diritto e la costituzione del CPCP Il Responsabile, dopo aver preso visione del verbale delle operazioni elettorali e dello scrutinio provvede alla nomina dei membri non elettivi, se lo ritiene opportuno e dopo aver consultato il Direttivo. Il numero di questa componente non può superare la metà dei membri eletti. Tale scelta può essere indotta dalla necessità di garantire che tutti i gruppi partecipino al Consiglio Pastorale, oppure per garantire la presenza di figure particolarmente significative in ragione della competenza e della professione svolta. La nomina di membri non eletti può correggere alcune carenze di rappresentanza in riferimento alle diverse parrocchie. Entro la domenica successiva alla votazione le comunità degli Istituti di Vita Consacrata presenti nella Comunità Pastorale segnalano alla Commissione Elettorale i membri di loro pertinenza.

La costituzione del Consiglio Pastorale Parrocchiale e della Comunità Pastorale Il Parroco/Responsabile deve provvedere ad informare tutti coloro che sono stati designati (eletti, nominati, membri di diritto) a far parte del Consiglio Pastorale Parrocchiale/della Comunità Pastorale. La comunicazione ai membri designati Tale comunicazione avviene mediante la compilazione e la consegna all interessato del documento fac-simile 3 o 4. Tutti i consiglieri che intendono accettare la carica (quelli di diritto, gli eletti e i non eletti) sono tenuti ad esprimere formalmente tale volontà e a restituire il suddetto modulo debitamente firmato entro la data indicata.

La proclamazione del Consiglio Pastorale Parrocchiale e della Comunità Pastorale La comunicazione dell avvenuta costituzione del CP Il Parroco/Responsabile deve infine: - comunicare alla Curia Arcivescovile la composizione del Consiglio Pastorale Parrocchiale/della Comunità Pastorale, compilando solo l apposito format on-line (http://www.chiesadimilano.it/elezioneconsigli), - dare comunicazione alla comunità parrocchiale della avvenuta costituzione del Consiglio Pastorale. Provvederanno gli uffici di Curia a trasmettere l elenco dei consiglieri di ciascun Consiglio Pastorale ai Vicari di Zona competenti. È importante che la comunicazione on-line sia completa così da permettere agli uffici di Curia una tempestiva comunicazione oltre che con il Parroco/Responsabile, anche con i consiglieri. Ogni variazione nella composizione o dei dati dei consiglieri deve essere comunicata nel medesimo modo.

La composizione del Consiglio per gli Affari Economici della Parrocchia La nomina dei membri del CAEP Il Consiglio per gli Affari Economici della Parrocchia si costituisce successivamente la prima riunione del Consiglio Pastorale Parrocchiale in quanto 1/3 dei suoi membri è nominato dal Parroco proprio su indicazione del Consiglio Pastorale. Gli altri 2/3 sono nominati dal Parroco dopo aver sentito gli altri presbiteri addetti alla parrocchia. Vi sono poi membri di diritto (Parroco e vicari parrocchiali). I consiglieri non di diritto devono essere almeno 3; il numero complessivo è determinato dal Parroco. Tra i consiglieri devono possibilmente essere presenti le seguenti competenze professionali: - giuridica (avvocato o notaio), - economico-finanziaria (funzionario di banca), - economico-amministrativa (ragioniere o commercialista), - tecnica (geometra o architetto o ingegnere).

La composizione del Consiglio per gli Affari Economici della Comunità Pastorale La nomina dei membri del CAECP Il Consiglio per gli Affari Economici della Comunità Pastorale si costituisce successivamente la prima riunione del Consiglio Pastorale Parrocchiale in quanto 1/3 dei suoi membri non di diritto è nominato dal Responsabile proprio su indicazione del Consiglio Pastorale. Gli altri 2/3 dei membri non di diritto sono nominati dal Responsabile dopo aver sentito il Direttivo. I consiglieri non di diritto devono essere almeno 3 per ciascuna parrocchia e il numero complessivo è determinato dal Responsabile. Vi sono poi membri di diritto (Responsabile e Direttivo). Tra i consiglieri devono possibilmente essere presenti le seguenti competenze professionali: - giuridica (avvocato o notaio), - economico-finanziaria (funzionario di banca), - economico-amministrativa (ragioniere o commercialista), - tecnica (geometra o architetto o ingegnere).