Direzione Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale Direttore: Luciano Conterno Settore Relazioni Esterne e Cerimoniale Dirigente: Alessandra Fassio Rosanna Cauda Maria Salvatore Silvana Bellaluna Settore Stampa e Nuovi Media Pasquale De Vita Renato Dutto La mostra La grande retata dedicata alla tragica storia del ghetto polacco di Łódź, è stata realizzata dall Archivio Nazionale Polacco di Łódź e dal Centro di Dialogo Marek Edelmann di Łódź con il sostegno del Consolato Generale di Polonia in Milano. Curatrice della mostra e traduttrice: Anna Szwarc Zając Si ringrazia: Il Presidente della Comunità Ebraica di Torino, Beppe Segre Il Console onorario di Polonia in Torino, Ulrico Leiss de Leimburg
L orrore dell Olocausto negli scatti della mostra sul ghetto polacco di Łódź nel palazzo della Regione, insieme al ricordo di Primo Levi a Palazzo Madama in occasione del 70mo anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, rendono il centro di Torino uno dei fulcri della giornata del ricordo della Shoah. La trasformazione di Łódź da città multiculturale a gabbia a cielo aperto, la tragedia di un popolo raccontata in 26 pannelli con documenti e foto scattate dal 1939 all agosto del 1944. Immagini dure, ma necessarie per cercare di comprendere l abisso in cui l umanità sprofondò negli anni dei totalitarismi. Una mostra da vedere, perché la memoria non si perda e anche le nuove generazioni non restino all oscuro di quanto avvenuto in quegli anni bui. Il presidente Sergio Chiamparino
Alla vigilia della seconda guerra mondiale la Polonia era la sede della più grande comunità ebraica d Europa, che contava quasi tre milioni e mezzo di persone. Alla fine della guerra, i numeri sono incerti, ma più del 90% degli ebrei polacchi non c era più. Le immagini della mostra ci ricordano una storia di violenze gratuite e di terrore, di fame e di confisca dei beni, di umiliazioni e di lavori forzati, di imprigionamento nei ghetti e di fucilazioni, e infine di deportazioni e di massacri. Ma anche ci parlano di volontà di resistere, di continuare ad essere persone. Furono create diverse associazioni religiose. Continuarono a svolgersi le funzioni rituali, Durante tutta l esistenza del ghetto, nonostante la fame acuta, alcuni ebrei si astennero dal mangiare carne, perché quella poca disponibile non era kasher. Nel ghetto di Łódź nel marzo 1941 fu inaugurato ufficialmente un centro culturale, dove ebbero luogo concerti, rappresentazioni teatrali, ed altri eventi culturali. Un gruppo di scrittori e poeti ebrei continuò a tenere incontri culturali per tutta la durata del ghetto. Si componeva e si eseguiva musica, anche se per gruppi ristretti e in case private. A noi, il dovere di trasmettere la memoria di 3 milioni di vite distrutte, e non far morire il ricordo del coraggio e della dignità con cui quegli uomini e quelle donne andarono incontro alla morte. Il Presidente della Comunità Ebraica di Torino Beppe Segre
Negli ultimi anni il campo di concentramento di Auschwitz ha sempre più monopolizzato l attenzione degli studenti e dei piemontesi in generale:mostre, treni della memoria, etc. Questo ha oscurato la chiara visione d insieme su come è terminata la plurisecolare presenza ebraica nei paesi occupati dai nazisti durante la seconda guerra mondiale. Il Governo Polacco stimola e sostiene numerose iniziative atte a far conoscere e a valorizzare la millenaria memoria ebraica in Polonia, la più importante di esse è senza dubbio l istituzione, a Varsavia, del Museo della Storia degli ebrei polacchi, da poco inaugurato. La Grande retata esposta a Torino in occasione della Giornata della Memoria 2015 fa parte di queste iniziative e vede la proficua collaborazione del Consolato onorario di Polonia in Torino, la Comunità Ebraica di Torino e la Regione Piemonte. Già pochi mesi dopo la spartizione nazi-sovietica della Polonia nel settembre 39 i nazisti crearono ghetti nelle maggiori città, all interno dei quali gli ebrei polacchi erano obbligati a risiedere. La mostra La grande retata illustra la vita del ghetto di Łódź che arrivò ad ospitare più di 200.000 ebrei, essa è stata realizzata dall Archivio Nazionale Polacco di Łódź e dal Centro di Dialogo Marek Edelmann di Łódź con il sostegno del Consolato Generale di Polonia in Milano,curatrice e traduttrice Anna Szwarc Zając. Il Console onorario di Polonia in Torino Ulrico Leiss de Leimburg
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