FIDAPA BPW ITALY. FEDERAZIONE ITALIANA DONNE ARTI PROFESSIONI AFFARI International Federation of Business and Professional Women

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Alla Vice Presidente del Senato Valeria Fedeli Alla Presidente della Camera Laura Boldrini Alla Ministra delle Pari Opportunità Maria Elena Boschi Alla Ministra dell Istruzione, Università e Ricerca Stefania Giannini Alla Consigliera Nazionale di Parità Francesca Bagni Cipriani All On. Elena Centemero Committee on Equality and Non Discrimination Chair Person - Consiglio d Europa MOZIONE SULLA ELIMINAZIONE DEGLI STEREOTIPI DI GENERE A seguito del Convegno del Distretto Nord Ovest LA POTENZA DELL IMMAGINE: DONNE, STEREOTIPI E TALENTI, tenutosi a Savona il 10 settembre u.s., organizzato dal Distretto Nord Ovest e dalla Sezione di Savona, che ha prodotto il Piano d azione per il superamento degli stereotipi di genere elaborato e sottoscritto da: Fidapa Bpw Italy, in persona della Presidente Nazionale Pia Petrucci Fidapa Bpw Italy Distretto Nord Ovest, in persona della Presidente Leda Mantovani Fidapa Bpw Italy Sezione Di Savona, in persona della Presidente Raffaella Femia finalizzato alla creazione di un network tra FIDAPA BPW ITALY e Associazioni, Enti ed Istituzioni, per il perseguimento degli obiettivi in esso prefissati (che si allega in copia); considerato che il tema trattato è risultato di primario interesse per tutta la Federazione FIDAPA BPW ITALY viene formulata e presentata la seguente mozione 1

MOZIONE SULLA ELIMINAZIONE DEGLI STEREOTIPI DI GENERE OBIETTIVI In linea con gli inviti dei suggerimenti degli atti internazionali e della normativa europea, ad implementazione ed integrazione della legislazione statale, si formula istanza per la promozione e l attuazione di politiche attive e di interventi finalizzati a: A. Promozione e raggiungimento della rappresentazione di un immagine realistica e non stereotipata delle donne nei media e in TV e promozione di modelli di ruolo femminili e maschili positivi; B. Interventi di formazione degli operatori della comunicazione riguardanti l uso di linguaggio e di immagini non sessiste; C. Interventi educativi nelle scuole e nei libri di testo, nei metodi di insegnamento, a partire dalle scuole per l infanzia, anche contro il bullismo e i pregiudizi nei confronti delle persone LGBTI; D. Interventi educativi con formazione pedagogica attenta alle questioni di genere per gli insegnanti, affinché possano trasmettere chiaramente quali sono i benefici derivanti dalla parità e da una società variegata; E. Politiche per favorire l entrata delle donne in settori tradizionalmente considerati maschili, nei posti decisionali e dirigenziali del settore pubblico e privato, compresi quello delle scienze STEM e delle nuove tecnologie dell informazione e delle telecomunicazioni e del digitale (TIC) con interventi per l istruzione delle bambine fin dall infanzia; F. Interventi per l istruzione in ambito artistico e del design, formale, informale e non formale, delle industrie creative e del settore culturale creando un collegamento tra le materie STEM e i settori economici mediante l istruzione e le arti, trasformando le STEM in STEAM; G. Promozione della parità di genere nello sport, contro gli stereotipi e la violenza, per favorire l uguaglianza tra i professionisti dello sport e per promuovere lo sport femminile e adozione della Carta Europea dei diritti delle donne nello sport; 2

H. Promozione dei diritti umani e delle libertà fondamentali per tutte le persone con disabilità senza discriminazioni di alcun tipo sulla base della disabilità e del genere; I. Proposte per una legislazione in materia di sessismo e stereotipi di genere nell istruzione (scuola e libri di testo), nel campo occupazionale, nel campo sociale e sanitario, nei mezzi di comunicazione (media e TV), nel campo digitale, nell industria degli hobby e dei giocattoli; J. Proposte per il riequilibrio delle responsabilità tra uomini e donne nella sfera pubblica e privata Work Life Balance che concili la vita personale con quella professionale sia dei lavoratori che delle lavoratrici, fornendo accesso a servizi a costi contenuti e di qualità per la cura dell infanzia e per l assistenza ad anziani e ad altre persone a carico per assicurare l equa partecipazione degli uomini e delle donne al mercato del lavoro, all istruzione e alla formazione, all insegna dell affermazione delle pari opportunità; K. Accrescere la partecipazione e l accesso delle donne all espressione e ai processi decisionali all interno e attraverso i media e le nuove tecnologie di comunicazione. Considerato che -dal Convegno FIDAPA BPW ITALY DISTRETTO NORD OVEST E SEZIO- NE DI SAVONA del 10 settembre 2016 è emersa la necessità di un forte impegno per promuovere un nuovo corso nella narrazione della realtà delle donne, garantendo l inserimento della parità di genere e dei diritti delle donne in tutti gli accordi di partenariato e in tutti i negoziati con i paesi terzi e che la normativa europea invita a sfruttare appieno il programma Europa per i cittadini per rivolgersi in modo specifico alle associazioni femminili e alle organizzazioni della società civile che operano in ambiti relativi alla digitalizzazione e alle TIC, allo scopo di migliorare le condizioni della partecipazione civica e democratica delle donne; - il tema trattato è risultato di primario interesse per tutta la Federazione FI- DAPA BPW ITALY; si formula espressa istanza affinchè 3

d) in merito alla comunicazioni, pubblicità e media l offerta radiotelevisiva si realizzi attraverso trasmissioni in grado di valorizzare i diversi ruoli che le donne svolgono nella società, e che dia corso ad un impiego più rispettoso dell immagine femminile in TV; la TV e i media si impegnino a restituire nei loro programmi una realtà femminile fatta di modelli positivi e di figure eccellenti di riferimento, che parlino di donne che si sono affermate e realizzate grazie allo studio e al lavoro; che si elimino gli stereotipi di genere che impediscono di raccontare la vera realtà delle donne, il loro vero valore e potenziale. che si facciano emergere i talenti delle donne, inserendole tra gli esperti che a vario titolo vengono chiamati a parlare nei dibattiti televisivi; che si applichi un uso rispettoso dell immagine femminile e del corpo delle donne; che si crei una Authority di controllo a livello Nazionale. b) in merito all istruzione e formazione sul presupposto della necessità di un cambio di cultura, ritenendo necessaria una battaglia culturale contro gli stereotipi che deve partire dai banchi di scuola, introdurre l educazione di genere nelle attività e nei materiali didattici delle scuole e delle università: avviare un progetto di Scuola contro gli stereotipi ; inserire nei programmi scolastici i principi dell educazione alla parità e della pedagogia di genere (della differenza e del rispetto); intervenire sui testi scolastici, eliminando gli stereotipi di genere e prevedendo la Storiografia di genere : le grandi donne della storia, della scienza, delle arti; promuovere il linguaggio di genere: veicolo di cultura che trasmette gli stereotipi e che nascondendo il femminile nasconde la differenza; 4

introdurre e favorire un impegno educativo a scuola, in famiglia e nella società, attraverso un educazione improntata all etica ed al rispetto della persona e dei diritti fondamentali. c) in merito alla emancipazione in campo digitale nell ambito delle iniziative e strategie per attuazione delle prescrizioni dell Agenda digitale europea, nei prossimi anni si preveda l inclusione di politiche attive per incoraggiare le donne ad abbracciare carriere soprattutto in settori come quello delle scienze e delle nuove tecnologie, al fine di sfruttare appieno il capitale umano rappresentato dalle donne europee, in particolare nel campo della tecnologia dell informazione e delle telecomunicazioni (TIC) e delle STEM; incentivare l accesso alle donne nel campo digitale, anche per favorire una maggiore partecipazione alla vita democratica; creare un collegamento tra le materie STEM e i settori economici mediante l istruzione e le arti, trasformando le STEM in STEAM; attuare il Code of Best Practices for Women and ICT (codice di buone pratiche per le donne e le TIC); accogliere con favore la creazione di una Grande coalizione per l occupazione nel digitale a livello europeo ed esorta le aziende coinvolte a rivolgere particolare attenzione alla garanzia di pari opportunità di assunzione e di carriera per le donne nel settore delle TIC e dei nuovi media; proporre una legislazione in materia di sessismo e stereotipi di genere nell istruzione e nei mezzi di comunicazione, coerente ed integrata nel contesto della rifusione della direttiva sulla parità di trattamento d) in merito al settore familiare in conciliazione con la vita professionale e lavorativa interventi mirati a ripristinare il Work Life Balance, considerando che il lavoro domestico, di cura e di assistenza ai bambini, agli anziani e ad altre persone a carico, non remunerato è svolto molto più spesso dalle donne, alle quali resta pertanto meno tempo a disposizione per intraprendere un attività lavorativa retribuita, il che le porta a percepire una pensione considerevolmente più bassa, ragion per cui la conciliazione tra vita professionale e familiare (anche per contribuire al conseguimento degli obiettivi della strategia Europa 2020) do- 5

vrebbe essere sostenuta da provvedimenti concreti, prevedendo in particolare un maggiore coinvolgimento degli uomini. Con ossequio FIDAPA BPW ITALY, in persona della Presidente Nazionale Pia Petrucci Roma, 23 settembre 2016 BREVE EXCURSUS NORMATIVO DI RIFERIMENTO Il rapporto sull attuazione della Piattaforma d Azione di Pechino Rilevazione quinquennale: 2009-2014(omissis) Cosa veramente è stato fatto in Italia Relazione della EWL Lobby europea delle donne, BPW Europe e BPWI nella relazione Dalle Parole ai fatti Convenzione di Istanbul- Convenzione del Consiglio d'europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, aperta alla firma ad Istanbul l'11 maggio 2011 Risoluzione del Parlamento europeo del 12 marzo 2013 sull eliminazione degli stereotipi di genere nell Unione europea Relazione della Commissione per i diritti della donna e l uguaglianza di genere 28 gennaio 2015 Risoluzione Parlamento Europeo 9 giugno 2015 sulla strategia dell UE per la parità tra donne e uomini dopo il 2015 Relazione della Commissione per i diritti della donna e l uguaglianza di genere del 8 aprile 2016 sull uguaglianza di genere e l emancipazione della donna nell era digitale 6