La mia esperienza alla Belmont High School



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Transcript:

La mia esperienza alla Belmont High School Il 17 luglio sono arrivato a Geelong e ho conosciuto la famiglia australiana che mi avrebbe ospitato per le successive due settimane: ho avuto buoni rapporti con i genitori del mio corrispondente Charlie poiché sono stati molto disponibili e gentili con me, a differenza di Charlie con cui non mi sono trovato molto bene perchè era troppo timido e riservato e non ho avuto modo quindi di interagire molto con lui. Stava spesso in camera e non si preoccupava di fare attività con me, al contrario dei suoi genitori che invece si sono interessati a me in modo che potessi avere un ottimo soggiorno a Geelong: ad esempio, sapendo che gioco a rugby, mi hanno subito portato a vedere una partita di rugby di una squadra australiana. Frequentando questa nuova scuola ho potuto osservare da vicino il diverso modo di lavorare e la diversa atmosfera che si respira: il metodo di studio è molto più superficiale rispetto al nostro e quindi il livello medio di preparazione è inferiore a quello italiano, ma una cosa positiva è che sono pochi i corsi obbligatori e quindi ogni studente può prepararsi il proprio piano di studi scegliendo tra le discipline opzionali in modo che ognuno possa sfruttare al meglio le proprie capacità e predisposizioni. L atmosfera della scuola in generale mi è piaciuta perché è un ambiente molto più tranquillo e meno stressante del nostro: ho potuto osservare un metodo di lavoro e vivere in un ambiente diverso da quello in cui sono abituato. L esperienza australiana e stata molto bella, ho preferito l ultima parte dello scambio in cui abbiamo visitato più luoghi e più liberamente. La qualità del cibo è stata discreta e ha superato le mie aspettative. Ho vissuto questa esperienza soprattutto come una vacanza e mi sarebbe piaciuto avere maggiore liberta nell organizzazione delle cose da vedere e del tempo da trascorrere: ritengo comunque di avere fatto un esperienza positiva perche ho avuto la possibilità di venire a contatto con ragazzi con una cultura molto differente dalla nostra e di vedere paesaggi molto diversi da quelli che ci sono in Italia. Federico Vettore Classe 3C ULURU Siamo partiti da Melbourne la mattina presto per arrivare ad Uluru in tarda mattinata, dopotre ore di volo e già dall aereo erano ben visibili le imponenti rocce e il deserto che caratterizzano questo paesaggio. All aeroporto ci attendeva la guida che ci ha dato il benvenuto e ci ha fatto fare un primo tour in pullman per i punti più panoramici lungo il percorso fino all' hotel, dopodichè abbiamo

mangiato, sistemato i bagagli, ci siamo riposati un po per poi partire e andare a vedere il tramonto sulla Big Rock all incirca verso le sei di sera. Il tramonto e l alba ad Uluru sono famosi in tutto il mondo per le sfumature di colori che il sole provoca sulla roccia: è stato uno spettacolo mozzafiato, durante tutto il tramonto la parete rocciosa cambiava continuamente colore a causa della posizione del sole e ciò costituiva un insieme di diverse sfumature di rosso, giallo e arancione. Dopo questo bellissimo spettacolo siamo tornati in hotel dove ci siamo preparati la cena cucinando la carne al barbeque e abbiamo mangiato tutti insieme. Il giorno successivo ci siamo svegliati presto per assistere all alba, altro momento della giornata in cui il sole provoca meravigliose sfumature sulle rocce, ma sinceramente a me è piaciuto di più il tramonto per la maggior differenza di colori. Dopo l alba siamo andati a fare colazione in un posto lì vicino e durante il resto della giornata, insieme alla guida, abbiamo fatto una serie di percorsi alla base della Big Rock che non avevamo ancora visto. Nel tardo pomeriggio del secondo giorno siamo partiti per la barriera corallina e la foresta pluviale di Cairns nel Queensland - lasciandoci alle spalle il meraviglioso deserto di Ayers Rock. Di tutta la vacanza questa è stata di certo l esperienza che mi ha colpito di più e anche se so che sarà difficile tornare in questi luoghi, spero comunque di rivedere questi paesaggi in futuro. Federico Vettore Classe 3C La mia esperienza alla BELMONT HIGH SCHOOL La prima parte di questa esperienza si è svolta in famiglia, ospitata dalla mia corrispondente Lucy che, come gli altri studenti partecipanti allo scambio, frequenta la Belmont High School di Geelong; essendo lei nata nel 2000 frequenta lo Year 10. In Australia il sistema scolastico è decisamente diverso da quello italiano per vari motivi, alcuni a mio parere in grado di favorire l apprendimento degli alunni rispetto al sistema italiano, ma altri decisamente negativi. La differenza sostanziale sta nel fatto che la scuola italiana è molto più rigida, bisogna studiare e impegnarsi di più e dedicarvi molto più tempo; quella australiana invece utilizza dei metodi di insegnamento completamente diversi, che non

garantiscono sempre una conoscenza completa ed approfondita della materia e che non richiedono un impegno eccessivo. Alla BHS, come in tutte le altre HS australiane, la giornata scolastica inizia alle ore 8.45 quando c è un ritrovo tra studenti delle varie case. Ebbene sì, gli studenti vengono divisi in vari gruppi distinti da un diverso colore e ciascuno di questi gruppi, le case appunto, contiene circa lo stesso numero di alunni per ogni Year e sostanzialmente servono per organizzare meglio le attività e lo svolgimento dei tornei sportivi che si svolgono durante l anno tra i vari colori decretando alla fine un vincitore. L' incontro mattutino vede una professoressa leggere agli alunni le varie comunicazioni che sono state dette nel briefing precedente con gli altri insegnanti. Infatti in Australia non esistono come da noi le circolari per informare, ma i professori ogni mattina alle 8.30 si trovano 10 minuti con il preside per parlare di tutti gli eventi della giornata da riferire poi alle casate. Alle ore 9 iniziano le lezioni, quindi tutti gli studenti vanno a prendere il materiale dai loro lockers per poi dirigersi nelle aule assegnate alle diverse discipline. Questo perché, diversamente dall Italia, gli studenti non hanno una vera e propria classe con cui studiano le stesse materie, ma seguono dei corsi a loro scelta e in ciascun corso hanno dei compagni diversi e devono dunque cambiare aula per ogni materia, quindi non sono i professori che vanno nelle classi degli studenti, ma gli studenti che vanno nelle classi dei professori. Dopo qualche ora di lezione si ha una ricreazione dalla durata di 20 minuti, poi ancora lezioni e poi il pranzo. Questo ha una durata di 50 minuti e, non essendoci una vera e propria mensa ma soltanto un bar all interno della scuola, gli studenti si portano sempre il pranzo da casa che spesso consiste in panini, ma essendoci anche molti vegetariani si mangiano anche molte insalate. Dopo il pranzo si fanno altre lezioni fino alle 15.15, ora in cui suona l ultima campanella. Può sembrare una giornata molto piena perché effettivamente, rispetto all Italia, le ore passate all interno della struttura scolastica sono di più, però c è da dire che le lezioni hanno una durata di 50 minuti e non di un ora e soprattutto le lezioni vanno dal lunedì al venerdì, quindi anche il sabato è escluso e facendo un paio di conti le ore effettive di lezione

giornaliere sono le stesse della scuola italiana, ma con un giorno in meno! Altra differenza sostanziale con l Italia sta nel fatto che la scuola australiana non prevede interrogazioni orali né verifiche scritte durante l anno se non a fine semestre, inoltre anche le bocciature sono pressoché inesistenti e i compiti a casa, se ci sono, sono veramente pochi! Altra particolarità è l uso delle divise che in Australia è obbligatorio; se devo essere sincera la divisa, soprattutto quella femminile, era terribile! Gonna lunga scozzese verde e nera, camicia bianca e maglione verde io sono favorevole all utilizzo delle divise a scuola così in modo che non ci siano differenze e tutti sono uguali, ma quella era veramente brutta e penso anche scomoda! Per quanto riguarda i corsi, cioè le materie che si possono scegliere da seguire a scuola si va da quelli che abbiamo anche in Italia e che sono obbligatori - come matematica inglese scienze ad esempio - alle materie più particolari e che non richiedono un grande sforzo come food, che corrisponde a due ore di vera e propria cucina: quando ho preso parte a questa lezione ero insieme ad altre due ragazze del mio gruppo di italiani, la professoressa ci ha dato gli ingredienti e abbiamo cucinato anche noi! È stato molto divertente e il risultato è stato ottimo! Oppure un altra lezione che mi ricordo è stata quella di scienze dove il professore ha fatto costruire agli studenti dei razzi con il cartone e la settimana dopo, quando avevano terminato il lavoro, gli australiani ci hanno mandato il video del volo dei razzi e devo dire che non mi aspettavo avrebbero funzionato! Un altra differenza con la scuola italiana è lo stragrande utilizzo dei computer per gran parte delle materie, infatti ogni studente ne possiede uno proprio che deve sempre portare a scuola. Penso che questo possa incentivare gli studenti ad applicarsi di più dal momento che è più divertente che studiare sempre sui libri, però ho anche notato che è una grande causa di distrazione durante le lezioni perchè gli studenti stavano su internet, giocavano e, non ricevendo lamentele o rimproveri da parte dei professori, continuavano a non ascoltare la lezione. Infine la scuola australiana punta molto sullo sport e sulle attività extrascolastiche che vengono comunque svolte all interno dell edificio scolastico, come ad

esempio la banda, l orchestra, il basket, il football, ecc. Ciò è possibile anche grazie alla disponibilità di spazi offerti dalla scuola, che anche se molto vecchia e non composta da un unica grande e moderna struttura, offre molti spazi all aperto e una bella palestra. Dopo i dodici giorni passati in questa scuola mi sono comunque resa conto che in Italia la scuola viene presa con molta più serietà, probabilmente anche troppa talvolta, ma il nostro sistema assicura a mio parere una preparazione migliore. Penso che una via di mezzo potrebbe essere un buon compromesso tra le due tipologie di scuole perché magari per l organizzazione potremmo ammodernarci anche noi e seguire quella degli stati esteri, però il nostro metodo di studio, sebbene più impegnativo, ci assicura un apertura mentale maggiore e una conoscenza più approfondita di tutte le materie. Chiara CALLEGARO classe 4B SYDNEY Il giorno 2 agosto siamo arrivati a Sydney, una delle più belle città dell Australia e del mondo: è una città decisamente moderna, che offre delle spiagge fantastiche, parchi immensi e una grande varietà paesaggistica. Il primo giorno siamo atterrati alle 14 con il volo proveniente da Cairns e alle 14.45 eravamo già sul pullman diretti verso l albergo. Da quando siamo atterrati, in perfetto orario, l organizzazione è stata impeccabile, le nostre valigie erano già sul nastro a girare e l autista con la guida ad aspettarci. L aeroporto distava circa una ventina di minuti dal nostro hotel e nel frattempo la guida ci ha spiegato un po di cose sulla città, ad esempio che si sta continuamente sviluppando in altezza perché si è estesa per 45km e se si continuasse si comprometterebbe l'efficienza dei servizi Dopo aver lasciato i bagagli in albergo siamo usciti per andare a fare una passeggiata a Darling Harbour, passando attraverso le vie del centro e del business. Come prima impressione della città sono rimasta un po delusa finché non siamo arrivati al porto il quale, pieno di luci, ponti, centri commerciali, con una ruota panoramica, è davvero una bella attrattiva! Abbiamo fatto tappa all Hard Rock Café e poi abbiamo proseguito la passeggiata verso Oxford Street, una via piena di pub e negozi un po osé dal momento che è la via frequentata dagli omosessuali, infatti la maggior parte dei pub offrivano spettacoli di drag queen.

Per la seconda giornata era invece previsto un tour con la guida che è stato veramente fantastico perché abbiamo visitato le maggiori attrazioni di Sydney: percorrendo la strada panoramica lungo la costa, attraversando alcuni dei più bei quartieri della città, ci siamo fermati su un promontorio da dove avevamo una spettacolare vista dell Opera House e dell' Harbour Bridge; siamo passati lungo la baia dove la città si apre sull'oceano, a fianco di una scogliera che la guida ci ha detto essere un posto dove si verificano un enorme numero di suicidi tanto che sono stati installati dei telefoni per cercare di prevenire questo fenomeno. La tappa successiva è stata Bondi Beach, il paradiso dei bagnanti e dei surfisti! Sfortunatamente quel giorno non vi era un filo di vento e il mare era pressoché piatto, però la spiaggia di sabbia bianca, il mare di un azzurro cristallino e tutta la scogliera intorno, ci hanno offerto uno spettacolo magnifico! Abbiamo poi proseguito verso la University of New South Wales e posso dire di avere trascorso un paio d ore da vera e propria studentessa del college! Abbiamo mangiato all interno del campus e poi ci siamo seduti nel prato insieme gli altri universitari: è stata davvero una bella esperienza. Poi abbiamo proseguito il nostro tour alla volta dell Opera House: un teatro veramente magnifico per la sua architettura che comprende due auditorium dove si svolgono concerti e spettacoli. Abbiamo poi proseguito la camminata fino ad arrivare al museo di arte contemporanea che comprende anche un intero piano riservato all arte aborigena; inoltre, sopra aveva una grande terrazza che offriva un bellissimo panorama sull Opera house e l Harbour Bridge, che è stata la tappa successiva della nostra passeggiata. il 4 agosto, ormai ultimo giorno pieno in Australia, abbiamo preso un traghetto per andare a Manly, il quartiere di Sydney più lontano dal centro: è una località di mare, con una via principale piena di negozi di souvenir e per surfisti che ti porta fino al lungomare che si apre sulla bella baia di Manly dove, come in quasi tutte le spiagge di Sydney, c erano molti surfisti grazie alle belle onde. La mattina abbiamo avuto del tempo libero per lo shopping e il pomeriggio siamo andati a fare una passeggiata sul lungomare fino ad arrivare ad una piccola spiaggia davvero suggestiva, con un piccolo attracco per qualche barca. Abbiamo poi ripreso il traghetto e siamo tornati in città per terminare il nostro shopping nei grandi centri commerciali di Sydney. La mattina dopo, dato che l aereo era nel primo pomeriggio, abbiamo deciso di salire sulla torre più alta della città, la Sydney Tower, che con i suoi 309m di altezza offre un bellissimo panorama che ti fa veramente notare l enorme estensione della città. Prima di salire in ascensore abbiamo però assistito ad un video in 4D di un uccello che giungeva a Sydney e quindi si poteva vedere tutta la città dall alto, è stato molto carino. Dopo quest ultima visita, il nostro tempo di permanenza in Australia si era ormai concluso e quindi siamo tornati in albergo per prendere le valigie ed andare in aeroporto: in quel momento ero davvero triste perché ciò significava che il mio sogno di andare in Australia si era sì avverato, ma anche che questa esperienza fantastica si era ormai conclusa. Sydney comunque è una città meravigliosa che offre una varietà di paesaggi spettacolari e soprattutto piacevole e stimolante per i giovani! Lo stile e il tenore di vita sono decisamente buoni, l unico problema è che il costo della vita è abbastanza alto, però ovviamente è tutto messo in relazione agli stipendi. Spero proprio di tornarci e chissà, magari mi trasferirò lì!