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Transcript:

57. (a bassa voce) Ah Atti ma a fai finita de fa sta piazzata? ATTILIO (non staccando gli occhi da Mauro) Quello è n infame... Guarda che se n era pe lui... ATTILIO (con un gesto della mano) Va va... Arriva BRUNO con la palla. infastidito da ATTILIO torna a giocare con gli altri. La m.d.p. rimane su ATTILIO che osserva gli altri mentre finisce di girare lo spinello. Lo accende. 39 INT. GIORNO - CASA DI E 39 è sola in casa. E sul divano a guardare la TV. Sente suonare il citofono e apre senza chiedere chi sia. Apre la porta e si rimette seduta sul divano. Qualcuno entra in casa. pensa che sia Marcello. In realtà è il, che ancora non immagina di trovare in casa e non Marcello. dal divano si volta a guardare e rimane sorpresa nel vedere il, a sua volta imbarazzato dall incontro. I due si guardano e non sanno cosa dirsi. Ah... Mi scusi Chiara io non... (secca) Marcello non c è Mi aveva detto di passare perché... (interrompendolo, finendo la sua frase)...perché io nun ce dovevo sta Il rimane in silenzio.

58. (SEGUE) (con leggera aria di sfida) E invece io sto qua e lui non ce sta, se sarà scordato. Pausa. si alza e va verso la cucina. Va bene io allora... Il fa per andare via. (sorridendo, finta) No ma prego, je faccio n caffè. (ancora interdetto) Grazie ma... non vorrei disturbare... (con vena fortemente sarcastica) Ma quale disturbo... 40 INT. GIORNO - CASA DI E 40 e il sono in cucina, aspettano che esca il caffè. Sono seduti al tavolo della cucina l uno di fronte all altra. giocherella nervosamente con un cucchiaino. Il è fermo e impassibile. (rompendo il silenzio) Il lavoro? Come va? (senza entusiasmo) Bene... e lei? Un po di stanchezza... Lavora molto? Ultimamente sì, sto scrivendo il mio nuovo romanzo... (simulando interesse) Ah bello... deve esse un bel lavoro, mica come il mio... oggi nun me sentivo bene, me so data malata.

59. Ah mi dispiace... Mah, ce so abituata ormai. Momento di imbarazzo. Nel frattempo esce il caffè. si alza e lo versa in due tazzine. Zucchero? Mezzo grazie mette lo zucchero nelle tazzine. Si rimette a sedere. Marcello non fa niente... Chiara... lei sa come è fatto... per lui la palestra è la vita... Andare in palestra non è un lavoro Potrebbe diventarlo... c è il progetto del negozio... So due anni che va parlando de negozi de integratori, ste cose che pija lui... ormai ho smesso de credeje... (accennando un sorriso) Faccia finta... (sorridendo) Di che? Di credergli E poi? E poi... magari finisce per crederci anche lui sorride, si ammorbidisce.

60. Noo so se funziona così... io ormai non credo più a niente... Il beve un sorso di caffè, poi continua a guardare. Sorridono. (SEGUE) Lei ce crede a dio? (sarcastico) E lui che non crede in me... (anche lei sorridendo) O sì o no, professo... Tendenzialmente no. (facendo il verso) Tendenzialmente no. Lei? Prima... m hanno cresciuto e monache se figuri... ma pe me dio nun ce sta... no, no, no, no... (riflette) Na vorta na maga m ha detto che dio nun esiste e che ce sta solo na grande madre... Il la guarda incuriosito, invitandola con gli occhi a proseguire il suo discorso. Io l ho vista E com è? E bella, co la pelle chiara chiara, co l occhi azzurri... la prima vorta l ho vista da regazzina. M avevano messo mentro l acqua gelata pe levamme er malocchio e l ho vista lì vicino a me, quella è stata a prima (CONTINUA)

61. (SEGUE) vorta ma ancora noo sapevo che era lei guarda il che continua a scrutarla. (sorridendo) Pensa che so matta professo? No. Credo che lei sia una donna molto sensibile. na credulona, insomma. No, al contrario... Mi madre moo diceva sempre che ero na credulona. Ma un po era pure colpa sua, me raccontava un sacco de fregnacce... io ero na ragazzina e che dovevo fa? Je credevo... Non si smette mai di credere in qualcosa... Sì ma poi non j ho creduto più manco a lei. S è sposata co uno che nun me poteva vede... pensi che a mi madre je diceva: "Io te sposo solo se fai spari... a rompicojoni"... a rompicojoni me chiamava... e m ha messo in collegio... Il la segue con attenzione. (continuando il discorso)... e c ha fatto pure un fijo. Ce va d accordo solo Marcello, se so trovati... E sua madre? lo fissa e non risponde.

62. E l ha più rivista? rimane in silenzio. Evita lo sguardo del professore. Scusi, a volte faccio troppe domande... (interrompendolo) L ultimo ricordo che c ho de lei è quando m hanno portata lì in collegio. Mentre ce stavamo a abbraccia le sore c hanno (fa un gesto con la mano) C hanno divise co sto gesto, ancora moo ricordo si commuove. Il rimane in silezio. Ad un tratto suona il citofono. si pulisce velocemente le lacrime. (quasi fra sé e sé) Eccolo va... si alza e va ad aprire. Il rimane seduto, continua a guardare la sedia vuota sulla quale era seduta. Sente dall altra stanza il vociare di e sembra risvegliarsi. Si alza e va verso la porta d ingresso., con la borsa della palestra, è di fronte a. (verso Chiara) Me so scordato e chiavi... (poi verso il Professore, sorridendo) Oh Wa me so scordato pure de te Non fa niente... Me lo dovevo immaginare... (verso Chiara) Arrivederci Chiara. sorride al, che poi esce. chiude la porta. (guardando la porta d ingresso) Mo pure dentro casa, io nun c ho parole...

63. E allora nun di niente No sei te che te dovresti sta zitto... E vabbè allora sto zitto posa la borsa della palestra sul divano, lo raggiunge. (sarcastica) A palestra... ma che te credi che so cretina? Ma che stai a di, so annato in palestra co Mauro. Mo c avemo pure l amichetto novo? A fanatica ma a fai finita? Che n oo visto ieri quer Mauro? è un burino aricchito... co quella faccia da cazzo, pure si je dai la merda (fa le vocette) Mmmm quant è bona! (aggressiva) Ma vaffanculo, sto parassita de merda, te e tutti l amici tuoi. (provocandola) Ma zitta che te fanno comodo pure a te l amici miei... (andando nell altra stanza, fra sé e sé) Mo pure dentro casa... va in bagno e ci si chiude dentro sbattendo la porta.