Istituto Comprensivo via Bologna Bresso R E G O L A M E N T O



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Istituto Comprensivo via Bologna Bresso R E G O L A M E N T O Maggio 2013

1. ORGANI COLLEGIALI 1.1 CONVOCAZIONE 1.2 PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ 1.3 SVOLGIMENTO COORDINATO DELLE ATTIVITÀ 1.4 ELEZIONI DEGLI ORGANI COLLEGIALI DI DURATA ANNUALE 1.5 CONSIGLIO DI INTERCLASSE 1.6 CONSIGLI DI INTERSEZIONE 1.7 RIUNIONI DI CLASSE E DI SEZIONE, COLLOQUI CON I GENITORI 1.8 ASSEMBLEE DEI GENITORI 1.9 COLLEGIO DEI DOCENTI 1.10 COMITATO GENITORI 2. CONSIGLIO DI ISTITUTO 2.1 COMPETENZE 2.2 PRIMA CONVOCAZIONE 2.3 ATTRIBUZIONE DEL PRESIDENTE 2.4 ATTRIBUZIONI DEL SEGRETARIO 2.5 CONVOCAZIONE ORDINARIA 2.6 CONVOCAZIONE STRAORDINARIA 2.7 MODALITÀ DI CONVOCAZIONE 2.8 SVOLGIMENTO DELLE SEDUTE 2.9 MODALITÀ DI VOTAZIONE 2.10 PUBBLICITÀ DEGLI ATTI 2.11 CALENDARIO DI MASSIMA 2.12 SEDE ED ARCHIVIO 2.13 COMMISSIONI DI STUDIO 2.14 GIUNTA ESECUTIVA 3. VIGILANZA ALUNNI 3.1 DISPOSIZIONI GENERALI 3.2 VIGILANZA ALUNNI 3.3 USCITA ANTICIPATA 3.4 RIAMMISSIONE DEGLI ALUNNI 4. USO ATTREZZATURE, LOCALI SCOLASTICI E SUSSIDI DIDATTICI 4.1 SCUOLA PRIMARIA 4.2 SCUOLA DELL INFANZIA 4.3 USO AL DI FUORI DELL' ORARIO SCOLASTICO 5. USCITE DIDATTICHE E VISITE D'ISTRUZIONE 5.1 DISPOSIZIONI GENERALI 5.2 VISITE D'ISTRUZIONE 5.3 USCITE DIDATTICHE

1. ORGANI COLLEGIALI 1.1 CONVOCAZIONE La convocazione degli organi collegiali deve essere disposta con un preavviso di almeno 5 (cinque) giorni rispetto alla data della riunione. E' ammessa la convocazione attuata con un preavviso di almeno 3 (tre) giorni, ridotti ad uno, nel caso se ne ravvisi l'urgenza. La convocazione deve essere effettuata con lettere dirette ai singoli membri dell'organo collegiale e/o mediante affissione all'albo di ciascun plesso d'apposito avviso; in ogni caso, l'affissione all'albo di ciascun plesso è adempimento sufficiente per la regolare convocazione di tutti gli organi collegiali. E ammessa anche la convocazione via email con avviso di ricevuta e lettura. La lettera e l'avviso di convocazione devono riportare gli argomenti da trattare nella seduta dell'organo collegiale. La mancata affissione agli albi non implica la regolarità della convocazione. D'ogni seduta dell'organo collegiale è redatto processo verbale firmato dal Presidente e dal Segretario, segnalato su apposito registro a pagine numerate. 1.2 PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ Ciascuno degli organi collegiali programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realizzare un ordinato svolgimento delle attività stesse, raggruppando in date prestabilite la discussione di argomenti su cui è necessario adottare proposte, pareri o criteri generali. 1.3 SVOLGIMENTO COORDINATO DELLE ATTIVITÀ Ciascun organo collegiale opera in forma coordinata con gli altri organi, soprattutto quando le competenze di ciascuno costituiscono il presupposto per l'esercizio delle competenze degli altri organi collegiali. Il coordinamento del calendario delle assemblee dell Istituto spetta al Dirigente Scolastico (DL 297 del 16.04.1994, Tit.l, capo 1, sezione 1) 1.4 ELEZIONI DEGLI ORGANI COLLEGIALI DI DURATA ANNUALE Le elezioni, per gli organi collegiali di durata annuale, hanno luogo entro la prima settimana del mese di ottobre. Sono fatte salve diverse disposizioni ministeriali 1.5 CONSIGLIO D'INTERCLASSE La composizione e le competenze del Consiglio di Interclasse per la scuola elementare sono definite dal D.L. 297, Art. 5, capo 1, titolo 1. Il consiglio di interclasse della scuola primaria è composto dai docenti delle classi parallele o dello stesso ciclo o dello stesso plesso e dai docenti di sostegno che, ai sensi del DL. Art. 3/5 comma 5, sono contitolari delle classi interessate e dai rappresentanti di classe eletti dai genitori degli alunni iscritti nelle classi interessate. Il consiglio d'interclasse della scuola primaria è presieduto dal Dirigente Scolastico oppure da un docente, membro del consiglio, suo delegato; si riunisce in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni, col compito di formulare al Collegio Docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica ed ad iniziative di sperimentazione, e con quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti e genitori. Le competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari spettano al Consiglio d'interclasse con la sola presenza dei docenti. Il consiglio d'interclasse per la scuola primaria si riunisce almeno tre volte nel corso dell'anno scolastico per discutere su argomenti educativi posti dai genitori e i docenti possono proporre argomenti di carattere didattico ed educativo al Dirigente Scolastico.

1.6 CONSIGLI D'INTERSEZIONE La composizione e le competenze del Consiglio di Intersezione per la scuola dell infanzia sono definite dal D.L. 297, Art.5, capo 1, titolo 1. Il Consiglio d'intersezione della scuola dell infanzia è composto dai docenti delle classi parallele o dello stesso ciclo o dello stesso plesso e dai docenti di sostegno che, ai sensi del D.L. art. 3/5 comma 5, sono contitolari delle classi interessate e dai rappresentanti di classe eletti dai genitori degli alunni iscritti nelle classi interessate. Il Consiglio di Intersezione per la scuola materna si riunisce almeno tre volte nel corso dell'anno scolastico per discutere su argomenti educativi e didattici posti dai genitori e i docenti ed il Dirigente Scolastico possono proporre argomenti didattici ed educativi. 1.7 RIUNIONI DI CLASSE E DI SEZIONE, COLLOQUI CON I GENITORI Le riunioni di classe per la scuola primaria e di sezione per la scuola dell infanzia sono convocate con calendario annuale comunicato a tutti i genitori entro il mese d'ottobre e si svolgono in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni e sono presiedute dai docenti di classe e di sezione. I docenti ricevono i genitori per i colloqui individuali secondo un calendario comunicato entro il mese d'ottobre. Per motivi particolari ed urgenti ciascun docente può concordare su richiesta dei genitori dei colloqui non programmati. 1.8 ASSEMBLEE DEI GENITORI Le assemblee di classe e di sezione vengono convocate su richiesta scritta del rappresentante dei genitori di ciascuna classe. Nella richiesta d'assemblea deve essere indicata la data, e l'o.d.g. e l'orario che dovrà essere concordato con il Dirigente Scolastico. Una volta autorizzata l'assemblea, i rappresentanti promotori sono autorizzati ad informare i genitori interessati. All'assemblea possono partecipare con diritto di parola il Dirigente Scolastico ed i Docenti della classe e della sezione. 1.9 COLLEGIO DEI DOCENTI II Collegio dei Docenti ha potere deliberante sulle materie previste dal DPR 416/74 art. 4. Esso è convocato secondo le norme stabilite dal DPR 416/74 art.4. 1.10 COMITATO GENITORI I Rappresentanti dei genitori nei Consigli d'interclasse e d'intersezione possono esprimere un comitato genitori di Istituto. L'iniziativa per la costituzione del comitato genitori di Istituto può essere presa dai rappresentanti dei genitori eletti nei consigli d'interclasse e d'intersezione e deve comprendere solo questi rappresentanti. 1.10.1 COMPETENZE II Comitato Genitori ha lo scopo di promuovere iniziative volte a valorizzare l'identità dell Istituto e di ciascuna scuola dell Istituto, ferme restando le competenze del Consiglio di Istituto. 1.10.2 PRIMA CONVOCAZIONE Alla prima convocazione del Comitato Genitori si provvede all'elezione del Presidente e di tre Vicepresidenti scelti tra i rappresentanti dei genitori membri del Comitato. Il Presidente ed i Vicepresidente devono essere scelti tra i rappresentanti dei genitori membri dei Consigli di Interclasse e di Intersezione. La prima votazione sceglie il Presidente del Comitato Genitori. La scelta dei Vicepresidenti, uno per ogni plesso dell Istituto ad esclusione del plesso d'appartenenza del Presidente, avviene con seconda votazione.

L'elezione avviene a scrutinio segreto. 1.10.3 ATTRIBUZIONE DEL PRESIDENTE II presidente del Comitato Genitori provvede alla convocazione del Comitato, garantisce il regolare funzionamento delle sedute (apre, sospende, chiude la seduta, dà la parola, indice la votazione e ne proclama i risultati), costituisce il punto di riferimento nei confronti del Consiglio di Istituto. 1.10.4 ATTRIBUZIONE DEL VICEPRESIDENTE II Vicepresidente del Comitato genitori costituisce il responsabile ed il punto di riferimento delle attività svolte dal Comitato Genitori in ogni singolo plesso. 2. CONSIGLIO DI ISTITUTO 2.1 COMPETENZE II Consiglio di Istituto delibera il bilancio preventivo ed il conto consuntivo e dispone in ordine all'impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il funzionamento amministrativo e didattico del Istituto. Il Consiglio di Istituto, fatte salve le competenze del Collegio dei Docenti e dei Consigli di Interclasse e di Intersezione, ha potere deliberante, su proposta della Giunta Esecutiva, in ordine all'organizzazione e alla programmazione della vita e attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio e nelle materie indicate nel D.P.R. 416 art. 6: a) adozione del regolamento interno dell Istituto che dovrà fra l'altro, stabilire le norme per il funzionamento della biblioteca e per l'uso delle attrezzature culturali, didattiche e sportive e quelle per la vigilanza degli alunni durante l'ingresso e la permanenza nella scuola nonché durante l'uscita dalla medesima; b) criteri generali per l'organizzazione delle attività scolastiche e della programmazione generale della scuola nell'ambito del progetto educativo d'istituto; e) acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature tecnico-televisive e le dotazioni librarie e acquisto dei materiali di consumo occorrenti per le esercitazioni; d) adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali; e) criteri per la programmazione e l'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, con particolare riguardo ai corsi di recupero e di sostegno, alle libere attività complementari, alle visite guidate e ai viaggi d'istruzione; f) promozione di contatti con altre scuole o istituti al fine di realizzare scambi d'informazioni e d'esperienze e d intraprendere eventuali iniziative di collaborazione; g) partecipazione dell Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo; h) forme e modalità per lo svolgimento d'iniziative assistenziali che possono essere assunte dall Istituto. II Consiglio di Istituto indica, altresì, i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all'andamento dell'orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche, alle condizioni ambientali e al coordinamento organizzativo dei consigli d'interclasse; esprime parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo dell Istituto. In materia di attività negoziale il C. di C. delibera in merito a) Alla accettazione e alla rinuncia a legati, eredità e donazioni; b) Alla costituzione o partecipazione a fondazioni, alla costituzione o partecipazione a borse di studio; c) All accensione di mutui e in genere ai contratti di durata pluriennale; d) Ai contratti di alienazione trasferimento, costituzione, modificazione di diritti reali su beni mobili appartenenti alla Istituzione scolastica, previa, in caso di

alienazione di beni pervenuti per effetto di successioni a causa di morte e donazioni, della mancanza di condizioni ostative o disposizioni modali che ostino alla dimissione del bene; e) All adesione a reti di scuole e consorzi; f) All utilizzazione economica delle opere dell impegno; g) Alla partecipazione della scuola ad iniziative che comportino il coinvolgimento di agenzie, enti, università, soggetti pubblici o privati; h) All eventuale individuazione del superiore limite di spesa di cui all art. 34, comma 1; i) All acquisto di immobili. 2.2 PRIMA CONVOCAZIONE DEL C. DI C. La prima convocazione del Consiglio di Istituto è disposta dal Dirigente Scolastico, immediatamente dopo la nomina dei relativi membri da parte del Dirigente Scolastico, su delega del Provveditore agli studi. In tale seduta, il Consiglio di Istituto è presieduto dal Dirigente Scolastico, ed elegge Presidente, i componenti elettivi della Giunta Esecutiva ed eventualmente il Vicepresidente. Il Presidente ed il Vicepresidente del Consiglio di Istituto devono essere scelti tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso. 2.3 ATTRIBUZIONE DEL PRESIDENTE II presidente del Consiglio di Istituto (o il Vicepresidente in sua assenza) provvede alla convocazione del Consiglio di Istituto, garantisce il regolare funzionamento delle sedute (apre, sospende, chiude la seduta, dà la parola, indice la votazione e ne programma i risultati), ha il diritto di avere dal Dirigente Scolastico e dalla Giunta Esecutiva tutte le informazioni necessarie per le materie di competenza del Consiglio di Istituto e d'avere visione di tutta la documentazione. 2.4 ATTRIBUZIONI DEL SEGRETARIO II segretario (membro del Consiglio di Istituto con incarico affidato dal Presidente): Ad inizio seduta constata gli assenti, tenendo conto delle assenze ingiustificate. Legge il verbale da lui compilato relativo alla seduta precedente, provvede ad eventuali rettifiche proposte e, dopo l'approvazione, lo sottoscrive unitamente al Presidente depositandolo presso la segreteria del Dirigente Scolastico. Provvede altresì a compilare il verbale della seduta in corso in forma sintetica e a stendere seduta stante le delibere del Consiglio di Istituto consegnandole al Dirigente Scolastico in tempo utile per la pubblicazione. Gli interventi formulati per iscritto su richiesta degli interessati sono allegati e costituiscono parte integrante del verbale. 2.5 CONVOCAZIONE ORDINARIA II Consiglio di Istituto è convocato dal Presidente, su proposta del presidente della Giunta Esecutiva, almeno una volta al bimestre durante il periodo delle attività didattiche. 2.6 CONVOCAZIONE STRAORDINARIA II Consiglio di Istituto è convocato dal Presidente qualora, per comprovati motivi d'urgenza, lo richiedano: II Presidente del Consiglio di Istituto II Presidente della Giunta Esecutiva La maggioranza dei consiglieri del Consiglio di Istituto La maggioranza dei Consigli d'interclasse La maggioranza dei Consigli d'intersezione La maggioranza del Collegio Docenti

Le richieste devono riportare la data, l'o.d.g.ed i motivi della richiesta. E' facoltà del Presidente, sentiti i richiedenti dilazionare le convocazioni al fine di raggruppare altre richieste. 2.7 MODALITÀ DI CONVOCAZIONE La convocazione del Consiglio di Istituto è diramata dall'ufficio di Segreteria del Dirigente Scolastico con un preavviso di almeno 5 giorni rispetto alla data della riunione. E' ammessa la convocazione attuata con un preavviso di almeno 1 giorno nel caso di particolari urgenze. La convocazione deve essere effettuata con lettere dirette ai singoli componenti del Consiglio di Istituto e devono essere riportati la data e gli argomenti da trattare nella seduta dell'organo collegiale. Copia dell'avviso di convocazione deve essere affissa all'albo di ciascun plesso dell Istituto. 2.8 SVOLGIMENTO DELLE SEDUTE 2.8.1. Le sedute iniziano alle ore 20.30 con la lettura del verbale della seduta precedente e si svolgono di norma presso la Direzione Didattica. Per la validità di una seduta del Consiglio di Istituto è richiesta la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica. Qualora non fossero presenti né il Presidente, né il Vicepresidente, assume la Presidenza il Consigliere più anziano d età indipendentemente dalla componente. Se entro 30 minuti dall orario di convocazione non è raggiunto il numero legale, la seduta non è considerata valida. La durata delle riunioni non dovrà superare le tre ore, prorogabili a richiesta dalla maggioranza relativa dei presenti. Nel corso della discussione dei punti all O.d.G. il Presidente dovrà tenere conto della durata della riunione disciplinando gli interventi ed evitando i dialoghi e le interruzioni. 2.8.2. I membri impediti a partecipare devono far giungere, di norma prima della seduta, la comunicazione della loro assenza. Dopo tre assenze ingiustificate consecutive (a tale scopo va considerata ogni assenza della seduta di un Consiglio di Istituto anche nel caso di più sedute su uno stesso O.d.G.) s'incorre nella decadenza dell'incarico. 2.8.3 E' dovere del Presidente porre in discussione tutti gli argomenti iscritti all'o.d.g. nella successione in cui paiono. L'ordine di trattazione degli argomenti può essere modificato su Mozione d'ordine del Presidente o di qualcuno dei presenti ed approvata a maggioranza. Come prassi la posta viene letta a conclusione della seduta. 2.8.4 I consiglieri possono proporre degli argomenti di competenza del Consiglio di Istituto da discutere in un'ulteriore riunione del Consiglio. Su tali argomenti non possono proporsi deliberazioni del Consiglio, il quale può decidere di iscrivere uno o più di tali argomenti O.d.G. per la successiva seduta. 2.8.5 A tutti i membri del Consiglio di Istituto è concesso il diritto di parola, secondo l'ordine d'iscrizione, sugli argomenti posti all'o.d.g.. Per quanto riguarda la facoltà d'intervento, i consiglieri limiteranno, di norma, ogni intervento ad un massimo di 5 minuti. E' concesso il diritto di replica. Il Presidente sottostà al regolamento al pari degli altri. Ha però la facoltà di replicare agli oratori quando sia posto in discussione il suo operato quale presidente o quando si contravvenga al presente regolamento. Il Dirigente Scolastico ha il diritto dovere di fornire spiegazioni o chiarimenti su tutte le questioni in discussione. 2.8.6 Le sedute del Consiglio di Istituto, regolate sulla base della legge 11/10/1977 n.748

art. 2. H, sono pubbliche salvo quando siano in discussione argomenti concernenti persone. Hanno titolo ad assistere alle sedute del Consiglio senza possibilità d'intervento gli elettori delle componenti rappresentate nello stesso. L'eventuale verifica del titolo ad assistere dei presenti potrà essere effettuato con controllo sugli appositi elenchi predisposti dalla Direzione Didattica. Il pubblico sarà ammesso fino alla capienza disponibile del locale adibito alla riunione del Consiglio. Qualora il comportamento del pubblico non consenta l'ordinato svolgimento dei lavori o la libertà di discussione e di deliberazione, il Presidente dispone la sospensione della seduta e la sua ulteriore prosecuzione in forma non pubblica. 2.8.7 Nel caso di richiesta d'intervento da parte del pubblico su alcuni punti di particolare importanza all'o.d.g., il Presidente, esaurita la discussione da parte dei membri del Consiglio di Istituto sul singolo punto, pone ai voti la sospensione del Consiglio di Istituto per un intervallo di tempo predefinito. In caso di votazione favorevole la seduta è sospesa e si concede la parola al pubblico per un intervallo di tempo predefinito al termine del quale si riprende la seduta. 2.8.8 Per le partecipazioni alle sedute dei rappresentanti d'enti, organizzazioni, i rappresentanti di cui alla legge 11/10/1977 n. 748 art. 5 e di specialisti con particolari compiti medico- psicopedagogici e d'orientamento indicati nel DPR n.416 del 31/5/74 art. 5. Il Consiglio di Istituto deve deliberare l'invito con votazione a maggioranza relativa ai presenti. 2.8.9 II consiglio, allo scopo di garantire più ampia partecipazione alla gestione della scuola può consultare altri organi collegiali della scuola 2.9 MODALITÀ DI VOTAZIONE 2.9.1 Dal momento in cui inizia la votazione di un argomento all'o.d.g. sono ammessi solo interventi per dichiarazioni di voto. 2.9.2 L'espressione del voto normalmente è palese per alzata di mano, o su richiesta, per appello nominale. Si utilizza la votazione a scrutinio segreto nei casi riguardanti persone. In ogni votazione si considerano voti validi espressi i voti favorevoli ed i voti contrari, non entrando nel computo le astensioni, le schede bianche o nulle. La votazione, una volta chiusa, non può essere riaperta per il sopraggiungere d'altri membri. La votazione può essere ripetuta solo nel caso in cui si riscontri una differenza tra il numero dei votanti e quella dei voti comunque espressi. 2.9.3 Votazione palese. Il Presidente accerta sulla deliberazione proposta: II numero di coloro che l'approvano II numero di coloro che non l'approvano II numero di coloro che si astengono Le delibere sono adottate, secondo il DPR 416 art.28, a maggioranza assoluta dei voti validi espressi salvo che disposizioni speciali prescrivano diversamente. In caso di parità, prevale il voto del presidente. 2.9.4 Votazione segreta. Il Presidente accerta sulla deliberazione proposta mediante scrutinio: II numero di coloro che l'approvano II numero di coloro che non l'approvano II numero di coloro che si astengono La deliberazione verrà adottata se avrà conseguito la maggioranza dei voti validi

espressi. Qualora la votazione dia un uguale numero di voti a favore e voti contro, si ripropone la votazione e, in caso d'ulteriore parità, si rimanda l'argomento e la votazione alla successiva seduta. 2.10 PUBBLICITÀ DEGLI ATTI La pubblicità degli atti del Consiglio, disciplinata dal DPR 31/5/1974 n. 416 art. 27, deve avvenire mediante l'affissione in un apposito albo di Istituto, della copia integrale del testo, sottoscritta ed autenticata dal Segretario dell Istituto, salvo richiesta contraria dell'interessato. 2.11 CALENDARIO DI MASSIMA 2.11.1 Entro il 31 dicembre d'ogni anno il Consiglio indica i criteri di cui al DPR 416 del 31/05/74, art.6, comma 3 (formazione delle classi, adattamento dell'orario delle lezioni alle condizioni ambientali) 2.11.2 All'inizio dell'anno scolastico predispone un piano di lavoro per il nuovo anno 2.11.3 Entro il 30 ottobre approva la relazione sulle materie devolute alla sua competenza, da inviare all USP. La relazione firmata dal Presidente viene inviata all USP Provinciale entro 15 giorni dalla data della sua approvazione. La relazione è predisposta dalla G.E. entro il 30/09 2.11.4 Entro le date fissate dagli organi competenti indica i criteri generali in base ai quali la Giunta Esecutiva predispone il Bilancio Preventivo Annuale (Cir. Minist. N. 284 del 15/11/74). Alla lettera di convocazione della seduta con O.d.G. la discussione e l'approvazione del Bilancio preventivo verrà allegato una copia dello stesso. 2.11.5 Entro le date fissate dagli organi competenti il Consiglio di Istituto deve approvare il Conto Consuntivo annuale. Alla lettera di convocazione della seduta con all'o.d.g. l'approvazione del Conto Consuntivo annuale verrà allegato una copia dello stesso. 2.12 SEDE ED ARCHIVIO La sede del Consiglio di Istituto è stabilita presso la Direzione Didattica dove, a cura della Segreteria dell Istituto, verranno conservati ed archiviati: II libro dei Verbali Le Delibere Ogni altro documento riguardante attività dell Istituto. I membri del Consiglio di Istituto hanno facoltà di consultare l'archivio del Consiglio di Istituto previa richiesta alla Segreteria dell Istituto e relativa autorizzazione. I membri del Consiglio di Istituto per avere informazioni inerenti il proprio mandato devono rivolgersi al Dirigente Scolastico. 2.13 COMMISSIONI DI STUDIO II Consiglio di Istituto al fine di realizzare meglio e di concretizzare le proprie iniziative e di adempiere ai propri compiti può nominare al suo interno commissioni di studio e di lavoro in ordine ai problemi che intende affrontare. Tali commissioni relazioneranno al Consiglio di Istituto sui propri lavori. 2.14 LA GIUNTA ESECUTIVA La Giunta Esecutiva è composta da: Due membri di diritto (Dirigente Scolastico e D.S.G.A.) Due genitori scelti, tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso,

Un docente scelto, tra i rappresentanti dei docenti membri del Consiglio stesso, Un non docente scelto, tra i rappresentanti dei non docenti membri del Consiglio stesso. L'elezione avviene a scrutinio segreto. Sono considerati eletti i componenti che abbiano ottenuto la maggioranza relativa dei voti, sempre che alla seduta siano presenti almeno la metà più uno dei componenti in carica. 2.14.1 Composizione e compiti Di norma la Giunta Esecutiva predispone tutti gli atti da sottoporre all'esame del Consiglio d'istituto, fermo restando il diritto di iniziativa del Consiglio stesso, ai sensi del comma 10 dell'art. 10 del T.U. Spetta altresì alla Giunta di predisporre il bilancio preventivo e di curare l'esecuzione di tutte le delibere del Consiglio. Ai sensi dell art. 8 e 9 del T.u., espressamente richiamati dal Consiglio di Stato (parere del 27/10/1999), vengono assegnate alla Giunta le seguenti competenze: rogramma Annuale con apposita relazione. i Istituto, 3. VIGILANZA ALUNNI 3.1 DISPOSIZIONI GENERALI 3.1.1 La presenza degli alunni alle lezioni è obbligatoria. 3.1.2 Fatta eccezione per tutti coloro che sono autorizzati per motivi di servizio (docenti, personale ausiliario, medici scolastici, assistenti sanitari, personale servizio mensa, genitori e componenti organi collegiali in caso di riunione) nessuna persona può accedere nei locali scolastici senza la preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico o del docente collaboratore di Plesso. Resta salvo l'accesso del pubblico ai locali della segreteria negli orari stabiliti e comunicati con apposito avviso tramite albo scolastico. I docenti possono convocare nelle proprie classi, esclusivamente a scopo didattico, degli esperti, comunicando preventivamente alla Direziono Didattica il nominativo della persona invitata, l'argomento che sarà trattato e l'orario indicativo in cui tal esperto sarà presente. Il personale ausiliario è tenuto a vietare l'accesso alle persone non autorizzate. 3.1.3 La partecipazione alle visite guidate ed ai viaggi d'istruzione è subordinata alla sottoscrizione, a carico della famiglia, dell'apposita polizza assicurativa contro gli infortuni e con la responsabilità civile stipulata ad ogni inizio d'anno scolastico dall Istituto. 3.1.4 Per gli alunni della scuola primaria è previsto l uso del grembiule. 3.2 VIGILANZA ALUNNI 3.2.1 Gli alunni della scuola primaria entrano nella scuola nei cinque minuti che precedono l'orario d'inizio delle lezioni. Gli alunni della scuola dell infanzia vengono accompagnati all'interno della scuola dai genitori negli orari previsti, e sono accolti dai rispettivi docenti negli spazi assegnati. Tutti i docenti in servizio nel plesso nell'orario di ingresso dovranno trovarsi nei locali

della scuola nei cinque minuti che precedono l'orario d'inizio delle lezioni per assistere all'ingresso dei propri alunni negli spazi assegnati. Gli alunni che dovessero presentarsi oltre l'orario di ingresso a scuola dovranno essere fermati dal personale ausiliario e accompagnati nelle classi di appartenenza. Nel caso di ingiustificati ed abitudinari ritardi, su segnalazione dei docenti di classe, il Dirigente Scolastico prenderà gli opportuni provvedimenti. 3.2.2 Durante l'intervallo gli alunni della scuola primaria sono sotto la vigilanza dei propri docenti che si avvalgono della collaborazione dei collaboratori scolastici. L'intervallo ha la durata di 15 minuti. Gli alunni della scuola dell infanzia durante i momenti di gioco libero sono sotto la vigilanza dei propri docenti che si avvalgono della collaborazione dei collaboratori scolastici. Nella pausa dalle attività didattica non sono consentiti giochi pericolosi per sé e per gli altri (non è autorizzato il gioco della palla nei locali scolastici). 3.2.3 Durante il momento della mensa gli alunni sono sotto la vigilanza dei docenti che sono tenuti ad attuare gli interventi educativi necessari a rendere tale momento sereno e rispettoso delle norme più elementari di igiene. 3.2.4 Al termine delle lezioni l'uscita degli alunni della scuola primaria avviene seguendo l ordine delle classi iniziando dalle classi 5. Gli insegnanti sia della scuola Giovanni XXIII che gli insegnanti della scuola A. Manzoni devono accompagnare i propri alunni fino alla porta di ingresso. I genitori o persone delegate provvedono al ritiro degli alunni Gli alunni delle scuole dell infanzia devono essere prelevati nelle rispettive sezioni dai genitori o da persone maggiorenni da loro autorizzate mediante delega scritta all'inizio dell'anno scolastico. Coloro che usufruiscono del servizio di trasporto comunale saranno accompagnati al mezzo di servizio dai collaboratori scolastici. 3.2.5 Gli alunni devono mantenere, all'interno dei locali scolastici, un comportamento civile, corretto e rispettoso di persone e cose. Chi arreca danno ai locali, alle suppellettili o ai sussidi didattici è ritenuto responsabile e dovrà provvedere al risarcimento di quanto danneggiato. 3.2.6 Gli alunni non devono circolare incustoditi nei locali scolastici durante l'orario scolastico, se non per eccezionali e giustificati motivi. 3.2.7 I docenti ed i collaboratori scolastici sono per legge responsabili degli eventuali danni che gli alunni possono arrecare a se stessi, agli altri e alle cose, qualora tali eventi dannosi dovessero verificarsi per loro colpa o negligenza. Pertanto sia il personale docente che quello ausiliario dovrà esercitare un'attenta e continua sorveglianza perché non avvengano incidenti. 3.2.8 I collaboratori scolastici, ai sensi e per gli effetti del DL 297, titolo 2, collaborano con i docenti per la sorveglianza degli alunni durante: L'ingresso L'avviamento nelle aule Le lezioni, in caso di chiamata dei docenti L'intervallo L'orario delle lezioni nel caso gli alunni dovessero uscire dalla propria aula. Durante l'orario scolastico dovranno inoltre provvedere all'apertura, alla chiusura e alla vigilanza dei piani, dei cancelli e delle porte esterne. 3.2.9 I docenti, a norma di legge, possono adottare verso gli alunni i seguenti provvedimenti disciplinari: Ammonizione censura annotata sul registro con comunicazione ai genitori Sospensione dalle lezioni da 1 a 10 giorni.

La sospensione deve essere assunta dalla sola componente Docente del Consiglio di Interclasse ed essere preventivamente comunicata alla famiglia. Non può essere adottata nessuna forma di intimidazione o di provvedimento non rispettoso della dignità dei bambini. 3.3 USCITE ANTICIPATE 3.3.1 Durante l'orario scolastico non è consentita l'uscita di alcun alunno se non per gravi e documentati motivi. In tal caso gli alunni dovranno essere prelevati dai genitori o da persona maggiorenne fornita di apposita delega scritta. La richiesta di uscita anticipata dovrà essere formulata in anticipo dalle famiglie, utilizzando l apposito modulo da richiedere in segreteria dell Istituto. 3.3.2 L'esonero dalla mensa per gli alunni delle classi a tempo pieno viene concessa dal Dirigente Scolastico su richiesta presentata dai genitori. 4. ATTREZZATURE, LOCALI SCOLASTICI E SUSSIDI DIDATTICI 4.1 SCUOLA PRIMARIA 4.1.1 II materiale didattico (libri, sussidi, audiovisivi, ecc.) è dato in consegna per la catalogazione, la distribuzione, il ritiro e la custodia ai vari docenti collaboratori nominati dal Dirigente Scolastico. Almeno una volta all anno gli stessi docenti procederanno all aggiornamento dell'inventario dei sussidi didattici in dotazione a ciascun plesso. 4.1.2 Tutti i laboratori, la biblioteca e la palestra sono a disposizione degli alunni iscritti nelle diverse classi dell Istituto. L'utilizzo viene fatto secondo un calendario redatto sulla base delle esigenze avanzate dai docenti in servizio nell Istituto. 4.1.3 Ciascun docente è tenuto alla vigilanza dei propri alunni durante le attività nei laboratori per un corretto uso dei sussidi. I sussidi deteriorati o rotti per mancanza di attenzione dovranno essere rimborsati o sostituiti dalla classe che li ha danneggiati 4.1.4 II prelievo di libri sia per le biblioteche di classe, sia per l'aggiornamento professionale dei docenti, o di altri sussidi deve essere registrato su un apposito registro trattenuto dall'insegnante delegato dal Dirigente Scolastico o dal personale dei servizi di segreteria. Il prelievo dovrà avvenire negli orari concordati con i docenti responsabili di ciascun plesso. 4.1.5 I libri della biblioteca magistrale non potranno essere trattenuti più di un mese. E' ammessa una proroga su richiesta. Non si possono prelevare più di due libri alla volta. In caso di smarrimento o di deterioramento il richiedente è tenuto alla sostituzione. 4.1.6 I libri della biblioteca per gli alunni devono essere riconsegnati prima dell'inizio delle vacanze natalizie, pasquali ed estive. Qualora fosse necessario per lo svolgimento delle attività didattiche, i docenti potranno richiedere il prelievo degli stessi testi dopo ciascun periodo di vacanza. 4.1.7 Tutti i sussidi (esclusi i libri per gli alunni) devono essere riconsegnati al termine dell'orario scolastico. Nel caso lo svolgimento del lavoro didattico necessitasse di un periodo più lungo potrà essere richiesto preventivamente l'utilizzo per il periodo necessario, mai comunque oltre l'inizio delle vacanze natalizie pasquali ed estive. 4.1.8 E' assicurata la disponibilità delle palestre a tutte le classi dell Istituto per due ore alla settimana secondo i turni pubblicati all'albo della Direzione Didattica. In palestra è obbligatorio l'uso delle scarpe adatte. Dopo l'uso l'insegnante dovrà riconsegnare le chiavi al collaboratore in servizio. L'insegnante che, entrando in palestra, dovesse rilevare disordine o situazioni pericolose per gli alunni è tenuto a riferirlo all assistente amministrativo referente per la sicurezza.

4.2. SCUOLA DELL INFANZIA 4.2.1 Alle docenti di ciascuna sezione è fornito, all'inizio di ogni anno scolastico, l'elenco dei sussidi in custodia ed utilizzati principalmente dagli alunni della sezione. Tal elenco, sottoscritto dai docenti dovrà essere reso al Dirigente Scolastico al termine dell'anno scolastico. Ciascun docente a norma dell'art 17 D.I. 28/05/95 è responsabile patrimonialmente della custodia e del corretto uso dei sussidi. Periodicamente la docente collaboratrice di plesso procederà all'aggiornamento dell'inventario dei sussidi didattici in dotazione per ciascun plesso. 4.2.2 Sussidi audiovisivi a disposizione dei docenti del plesso sono consegnati, all'inizio dell'anno scolastico all'insegnante collaboratrice del plesso che provvede alla custodia e alla consegna ai colleghi di tali sussidi. 4.2.3 Per il prelievo dei sussidi (libri, giochi, audiovisivi) valgono le norme indicate al punto 4.1.4 del presente regolamento. 4.3 USO DEGLI SPAZI SCOLASTICI AL DI FUORI DELL ORARIO SCOLASTICO 4.3.1 I locali scolastici (aule, laboratori, palestre), in conformità alla delibera del Consiglio Scolastico Provincialen.120 del 11.12.90, sono concessi in uso dal Dirigente Scolastico alle componenti interne della scuola (genitori, docenti, personale amministrativo) previo parere del Consiglio di Istituto nel rispetto dei seguenti criteri: Gli spazi scolastici sono concessi per la realizzazione di specifici progetti indicati nel POF Nella scuola dovrà essere presente un collaboratore scolastico e per tutto il tempo di svolgimento delle attività In ogni richiesta va specificato il nominativo della persona responsabile, la data e l'orario dell'iniziativa Le persone autorizzate assumono ogni responsabilità civile e patrimoniale per eventuali danni che dall'uso possano derivare a persone e cose. 4.3.2 Gli edifici e le attrezzature scolastiche possono essere utilizzate al di fuori dell'orario delle lezioni, da enti e associazioni per attività che realizzano la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile (società sportive, AVIS, ecc.). La temporanea concessione è disposta dall'amministrazione Comunale, previo assenso del Consiglio di Istituto ed in conformità alla delibera del Consiglio Scolastico Provinciale n.120 del 11.12.90. 5. USCITE DIDATTICHE E VISITE D'ISTRUZIONE 5.1 DISPOSIZIONI GENERALI 5.1.1 Le uscite didattiche e le visite d'istruzione costituiscono iniziativa complementare delle attività istituzionali della scuola; dovranno perciò essere effettuate in connessione con i programmi di insegnamento, tenendo presenti i fini formativi generali e culturali della scuola 5.1.2 Nelle programmazioni annuali di ciascuna classe nel mese di settembre, dovrà essere inserito un apposito modulo indicante le uscite didattiche e le visite d'istruzione che si presume debbano essere effettuate nel corso dell'anno scolastico specificandone la durata (4 o 8 ore), la destinazione, l'ambito disciplinare coinvolto, le finalità, il numero di accompagnatori previsto ed in linea generale il periodo di effettuazione. Il C. D. dovrà deliberare il calendario annuale delle visite guidate/uscite didattiche.

5.1.3 Nel corso della prima assemblea di Classe, in occasione della presentazione della programmazione didattica ed educativa, dovranno essere prospettate ai genitori le possibili uscite e visite d'istruzione sia al fine di illustrarne le motivazioni sia di valutare con gli stessi genitori gli oneri materiali derivanti da tali proposte. 5.1.4 Nel corso della prima riunione del Consiglio di Interclasse dovranno essere vagliate le uscite didattiche e le visite programmate ed essere espresso un parere, proponendo eventuali modifiche o aggiustamenti 5.1.5 Durante le uscite didattiche e le visite d'istruzione il docente o i docenti della classe hanno gli stessi obblighi di vigilanza sugli alunni descritte nel capitolo 3 del presente regolamento. 5.1.6 E' consentito una sola visita d'istruzione per classe per ogni anno scolastico con durata superiore alle 4 ore ma inferiore alle 24 ore. L effettuazione di tale uscita deve avvenire nel periodo compreso tra il 10/10 ed il 09/05. E' fatta eccezione per i Parchi naturali. 5.1.7 Tutte le eventuali altre richieste di visite d'istruzione potranno essere autorizzate nel rispetto delle condizioni di cui al punto 5.1.purchè non comportino oneri per il bilancio dell Istituto Comprensivo 5.1.8 Qualora si tratti di visite d'istruzione che comportino itinerari di qualche complessità ci si dovrà avvalere preferibilmente di agenzie di viaggio. 5.1.9 Le quote di partecipazione di alunni ed eventuali genitori dovranno essere raccolte e gestite secondo quanto previsto dalle norme ministeriali. La Giunta Esecutiva avrà cura della rigorosa osservanza di tale norma al fine di evitare ogni gestione fuori bilancio. 5.1.10 Per uscite didattiche e visite d'istruzione è consentita anche la partecipazione dei genitori degli alunni, a condizione che ciò non comporti oneri a carico del bilancio della scuola, fino a coprire il numero di posti disponibili. 5.1.11 Per uscite didattiche e visite d'istruzione gli accompagnatori saranno i docenti della classe. In presenza di alunni portatori di handicap, per ciascuna visita parteciperanno almeno due docenti. Il Consiglio di Istituto, la Giunta Esecutiva, il Dirigente Scolastico nell'ambito delle proprie competenze potranno comunque procedere all'integrazione del numero di accompagnatori con altro personale della scuola. 5.1.12 Al Consiglio di Istituto spetta la deliberazione su proposta della Giunta Esecutiva delle visite d'istruzione delle uscite didattiche programmate dalle diverse interclassi. 5.1.13 Ai docenti di classe spetta la compilazione di tutta la modulistica necessaria per l attuazione dell uscita didattica 5.2 VISITE D'ISTRUZIONE 5.2.1 II progetto per le visite d'istruzione dovrà essere presentato per iscritto alla Direzione Didattica all'inizio dell'anno scolastico, per le successive valutazioni e deliberazioni da parte di Giunta Esecutiva e Consiglio di Istituto. Il progetto dovrà contenere: Le motivazioni didattiche (obiettivi specifici ed aree di approfondimento) I nominativi dei docenti accompagnatori Le località La distanza chilometrica complessiva il mezzo di trasporto richiesto il giorno di effettuazione della visita l ora di partenza e l ora di arrivo La quota individuale di partecipazione 5.2.2 Ai docenti spetta inoltre: L'organizzazione della visita

La compilazione della modulistica prevista La garanzia e la verifica preventiva della sicurezza di ogni fase del viaggio o delle visite 5.2.3 Le visite dovranno essere predisposte per classi intere, allo scopo di evitare discontinuità nella frequenza delle lezioni. E' comunque ammesso un massimo di non adesioni del 30% purché le stesse non siano dettate da motivi di carattere economico per le quali i proponenti della visita troveranno le soluzioni più idonee. La persistenza del numero di non adesioni superiore al 30% potrebbe non consentire l'attuazione della visita d'istruzione. 5.2.4 Per la partecipazione ai viaggi d'istruzione è prescritta apposita autorizzazione scritta dei genitori. 5.2.5 Per la partecipazione alle visite ciascun alunno sarà dotato di un documento di identità, rilasciato dalla scuola, che riporti le generalità del bambino ed una foto timbrata con timbro a della scuola. 5.2.6 Le ditte di autotrasporto utilizzate per l'effettuazione delle visite dovranno offrire i necessari requisiti di serietà e di sicurezza. Agli atti della scuola, a cura dell ufficio di segreteria, dovrà essere acquisita la documentazione necessaria in ottemperanza alle normative vigenti relativamente a: Regolare titolo di immatricolazione Superamento revisione tecnica annuale presso gli uffici della M.C.T.C. responsabilità civile verso terzi con massimali superiori Copertura automezzi con polizza assicurativa di responsabilità civile verso terzi con massimali superiori 5.3 USCITE DIDATTICHE 5.3.1 Si considerano uscite didattiche le attività la cui durata non superi le 4 ore antimeridiane e nel tempo previsto per le normali lezioni. 5.3.2 Le uscite didattiche nel Comune di Bresso e fuori vengono autorizzate di volta in volta dal Dirigente Scolastico previa delibera quadro del C.D. e del C. di C. 5.3.3 Tali visite dovranno essere indicate nell'apposito modulo inserito nelle Programmazioni annuali di ciascuna classe ed essere incluse nella delibera globale del Consiglio di Istituto. 5.3.4 Per le uscite nel comune è prescritta l'autorizzazione scritta dei genitori da richiedersi all'inizio dell'anno scolastico PUBBLICITÀ DEL PRESENTE REGOLAMENTO Copia del presente regolamento viene distribuita a ciascun componente del Consiglio di Istituto, ad ogni docente e rappresentante di Classe o Sezione ed al Presidente del Comitato Genitori. Rimane inoltre visione presso ogni plesso del Istituto.