Area Salute e Sicurezza sul Lavoro La sicurezza nei lavori in ambienti chiusi con presenza di sostanze tossiche Presentazione: Carlo Ansaloni A2A SPA Milano 8 marzo 2011
IL GRUPPO A2A - DIMENSIONI Nasce il 1/1/2008 dalla fusione fra AEM Milano, ASM Brescia ed AMSA (Az. milanese servizi ambientali) PRIMO operatore nazionale per fatturato nel settore delle local utilities PRIMO operatore nazionale nel trattamento dei rifiuti e dei servizi ambientali PRIMO operatore nazionale nel settore teleriscaldamento SECONDO operatore nazionale per capacità produttiva installata ed elettricità venduta TERZO operatore nazionale per gas venduto e per numero di clienti Capitalizzazione di Borsa (30/9/2010) 3.525 milioni di euro Ricavi (1/1-30/9 2010) 4.056 milioni di euro Margine Operativo Lordo (idem c.s.) 686 milioni di euro Utile netto (idem c.s.) 436 milioni di euro Dipendenti (30/9/2010) 9.272 unità
IL GRUPPO A2A ARTICOLAZIONE SOCIETARIA
IL GRUPPO A2A - FILIERE PRODUTTIVE
SETTORI INTERESSATI DAL PROBLEMA Si individuano le principali aree/settori nei quali si riscontra la conduzione di lavori in spazi confinati IMPIANTI TERMOELETTRICI ED IDROELETTRICI IMPIANTI DI COGENERAZIONE RETI TELERISCALDAMENTO (BRESCIA) TRATTAMENTO RIFIUTI IMPIANTI DI TERMOVALORIZZAZIONE RETI ELETTRICHE RETI GAS CICLO IDRICO I rischi connessi impattano generalmente sul personale A2A per le attività di esercizio mentre più spesso riguardano lavoratori di Società appaltatrici per gli interventi di manutenzione o riqualificazione
DIGRESSIONE SUL TESTO UNICO Titolo II LUOGHI DI LAVORO Definizioni (art.62) Ferme restando le disposizioni di cui al titolo I, si intendono per luoghi di lavoro, unicamente ai fini della applicazione del presente titolo, i luoghi destinati a ospitare posti di lavoro, ubicati all interno dell azienda o dell unità produttiva, nonché ogni altro luogo di pertinenza dell azienda o dell unità produttiva accessibile al lavoratore nell ambito del proprio lavoro. Lavori in ambienti sospetti di inquinamento (art.66) È vietato consentire l accesso dei lavoratori in pozzi neri, fogne, camini, fosse, gallerie e in generale in ambienti e recipienti, condutture, caldaie e simili, ove sia possibile il rilascio di gas deleteri, senza che sia stata previamente accertata l assenza di pericolo per la vita e l integrità fisica dei lavoratori medesimi, ovvero senza previo risanamento dell atmosfera mediante ventilazione o altri mezzi idonei. Quando possa esservi dubbio sulla pericolosità dell atmosfera, i lavoratori devono essere legati con cintura di sicurezza, vigilati per tutta la durata del lavoro e, ove occorra, forniti di apparecchi di protezione. L apertura di accesso a detti luoghi deve avere dimensioni tali da poter consentire l agevole recupero di un lavoratore privo di sensi.
DIGRESSIONE SUL TESTO UNICO L aver collocato la tipologia di attività in ambiente confinato fra i luoghi di lavoro crea un ambiguità di fondo: i luoghi dove spesso si trovano ad operare i lavoratori non sono certo pensati come luoghi di lavoro ma come luoghi di processo. Tali luoghi diventano luoghi di lavoro in condizioni non ordinarie (manutenzione accidentale o straordinaria, rifacimento, ecc). Forse sarebbe più corretto approcciare il problema come un attributo dell attività di lavoro (ambiente confinato come aggravante dei pericoli in gioco con significativi incrementi del rischio) più che del luogo di lavoro inteso come postazione fissa o di passaggio del lavoratore.
IMPIANTI TERMOELETTRICI, DI COGENERAZIONE, DI TERMOVALORIZZAZIONE E TRATTAMENTO RIFIUTI Presentano una grande varietà di configurazioni e di pericoli presenti (combustibili, sostanze chimiche, impianti elettrici, fluidi in pressione ecc.) La grande varietà di situazioni è tuttavia bilanciata dalla più stringente regolamentazione delle attività attraverso i permessi di lavoro con: - Consegna degli impianti dall esercizio al soggetto esecutore dell intervento a fronte di un piano di consegna che porta ad uno stato di sicurezza impiantistica (valvole intercetate, interrutori con cassetto estratto, cartellinatura ecc.) - Presa in carico degli impianti da parte del soggetto attuatore dell intervento (manutentore interno o esterno) con attuazione, se del caso, di un piano di sicurezza per avere, oltre alla sicurezza impiantistica, la sicurezza in relazione agli interventi da eseguire (es. posizionamento aspiratori ecc.) - Riconsegna impianti a fine lavoro e chiusura del permesso
IMPIANTI TERMOELETTRICI, DI COGENERAZIONE, DI TERMOVALORIZZAZIONE E TRATTAMENTO RIFIUTI Ingresso camera filtri Ingresso cabinato turbogas
IMPIANTI IDROELETTRICI Il principale problema per gli ambienti confinati tipici di questa tipologia di impianti è la tracciabilità dei movimenti degli operatori. I manufatti hanno sviluppi notevoli (km di cunicoli, gallerie, pozzi piezometrici, opere di presa) con elevata dispersione territoriale. Il rischio è gestito attraverso opportuni sistemi di segnalazione/avviso all esercizio (posti di controllo) che rilevano eventuali perdite di contatto con il personale.
IMPIANTI IDROELETTRICI
RETI DI TELERISCALDAMENTO Le camerette interrate contenenti gli organi di manovra della rete non presentano pericoli derivanti dalle sostanze chimiche eventualmente presenti (c è solo acqua o vapore acqueo). Il principale problema è quello del microclima all interno con particolare riferimento ai casi di fuoriuscite di acqua/vapore con saturazione dell ambiente di umidità e temperature elevate. Per poter intervenire, è stata redatta una procedura specifica che prevede una fase di ricambio dell atmosfera attraverso aerazione naturale o forzata (tramite aspiratori) prima dell ingresso.
RETI GAS Il gas naturale (metano) non ha alcuna tossicità. La sua presenza è rilevabile solo grazie all odorizzazione effettuata con miscele di mercaptani non tossici TBM hanno rimpiazzato il THT (tetraidrotiofene) presenti nel gas in quantità minimali (ppm). I problemi legati all esplosività del metano (5%-15%) portano a configurazioni con assenza di ambienti realmente confinati (normativa ATEX). Il gas naturale ha una densità inferiore a quella dell aria. Le cabine di primo salto sono all aperto mentre quelle di secondo salto sono superficiali o comunque in alloggiamenti interrati aerati.
RETI ELETTRICHE Le cabine di distribuzione sono sempre in luoghi confinati perlopiù interrati. Prescindendo dal rischio elettrico (indipendente dal collocamento delle cabine e comunque presente), si rilevi che l operazione ordinaria più frequente è la sostituzione del trasformatore a causa per guasto. L operazione è molto rapida ed avviene nel giro di poche ore con modesta permanenza del personale nella cabina. Le problematiche principali sono legate alla movimentazione del componente, di peso alquanto elevato. La tipologia più frequente è con isolamento in resina senza le problematiche legate all olio (comunque esente da PCB).
CICLO IDRICO Rappresentano il settore più critico in relazione alla diffusa presenza di manufatti interrati accessibili dal personale. La parte che tratta l acqua potabile presenta problematiche principalmente legate all uso dei prodotti chimici per la potabilizzazione con particolare riferimento al biossido di cloro. La parte che tratta i reflui fognari presenta invece problematiche legate alla presenza di agenti biologici (batteri, virus, ecc.) e di sostanze non note a priori con l ulteriore aggravante della possibilità di formazione di miscele esplosive. Sono in preparazione specifiche procedure per l introduzione di rilevatori di gas da impiegare in fase di accesso al manufatto interrato.
CICLO IDRICO Caratteristiche principali: Certificazione ATEX Livello di protezione IP67 Cartuccia con 4 sensori* Allarmi acustici e visivi e vibrazione Pompa per campionamento Possibilità di datalogging Software di gestione (ICU)
CICLO IDRICO Gas Ossigeno Infiammabile Ossido di carbonio Acido solfidrico Anidride solforosa Cloro Biossido di azoto Ammoniaca Anidride carbonica F. Chimica O2 (FLM) CO Codice O C Intervallo 0-25% v/v 0-100% 0-500 ppm H2S H 0-50 ppm SO2 S 0-20 ppm Cl N2O4 L N 0-10 ppm 0-20 ppm NH3 CO2 A D 0-100 ppm 0-3% v/v
PROBLEMATICHE LEGATE ALLA FIGURA DEL MONOPERATORE (Ambito Reti ed Energia) Lavori in ambienti sospetti di inquinamento (art.66) È vietato consentire l accesso dei lavoratori in pozzi neri, fogne, camini, fosse, gallerie e in generale in ambienti e recipienti, condutture, caldaie e simili, ove sia possibile il rilascio di gas deleteri, senza che sia stata previamente accertata l assenza di pericolo per la vita e l integrità fisica dei lavoratori medesimi, ovvero senza previo risanamento dell atmosfera mediante ventilazione o altri mezzi idonei. Quando possa esservi dubbio sulla pericolosità dell atmosfera, i lavoratori devono essere legati con cintura di sicurezza, vigilati per tutta la durata del lavoro e, ove occorra, forniti di apparecchi di protezione. L apertura di accesso a detti luoghi deve avere dimensioni tali da poter consentire l agevole recupero di un lavoratore privo di sensi. CRITERIO ESTENSIVO da ambienti sospetti di inquinamento ad ambienti confinati (tout-court) LAVORATORI SOLITARI O MONOPERATORI non è applicabile la consueta dinamica preposto-lavoratore
DISPOSITIVI UOMO A TERRA o MAN DOWN Il problema per questi dispositivi non è il dispositivo in sé ma il sistema di gestione che va creato per il loro utilizzo.