World Day of Prayer and Action for Children



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Transcript:

DIRITTI UMANI World Day of Prayer and Action for Children Per la seconda volta il VIS ha raccolto con entusiasmo l invito ad essere parte anche per il 2011 della Giornata Mondiale di Preghiera e Azione per i Bambini, le Bambine e i Giovani del mondo che si celebra annualmente il 20 novembre, anniversario dell adozione della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dell Infanzia e dell Adolescenza di Debora Sanguinato - VIS, Settore Diritti Umani e Silvia Mazzarelli, Volontaria VIS L iniziativa parte dal presupposto che tutte le religioni del mondo insegnano l amore, la pace, la solidarietà e la compassione. I bambini e i giovani sono minacciati dalle vicissitudini della vita, e il più delle volte, si trovano ad affrontare le conseguenze di ciò che le generazioni precedenti hanno lasciato loro in eredità. Per questo, il benessere dei bambini e dei ragazzi e la loro protezione speciale rappresentano il cuore di tutti i valori e degli insegnamenti religiosi. Nel corso della storia le religioni hanno ispirato le persone a proteggere e prendersi cura dei deboli, degli oppressi, e dei più vulnerabili e, tra questi, soprattutto dei bambini. Da qui nasce l iniziativa di avere un giorno specifico, il 20 novembre di ogni anno, in cui le persone di tutte le fedi e credenze del mondo possano personalmente e collettivamente promuovere preghiera e azione per il benessere e i diritti dei bambini come un dovere sacro; e di farlo sia attraverso le preghiere che attraverso azioni visibili e tangibili, lanciando al mondo intero un segnale forte. Già nel 2010, Il Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco, Don Pascual Chávez, sulla scia del Papa Benedetto XVII e del Segretario Generale della ONU Ban Ki-moon, aveva invitato tutte le comunità salesiane del mondo ad aderire alla Rete Globale delle Religioni per l Infanzia, in un momento di preghiera speciale, e di riaffermare il loro impegno a favore del benessere dei bambini, affermando che: Solo se i leader religiosi e tutti noi sapremo unire i nostri sforzi si potrà dare una risposta adeguata alle drammatiche e massicce violazioni della di- 28

gnità e dei diritti fondamentali dei bambini e delle bambine nel mondo, specialmente dei più poveri e vulnerabili. Nel 2011 la Giornata Mondiale ha raccolto milioni di fedeli di tutte le religioni del mondo attorno al tema: Basta violenza contro i bambini. Il Rettor Maggiore ha voluto declinare questo tema particolarmente vicino al cuore del carisma salesiano con Per una educazione positiva senza castighi corporali e punizioni crudeli o degradanti. All invito del Rettor Maggiore il VIS ha risposto dedicando al tema un ambito di riflessione e di azione (strategica). Il Rettor Maggiore ha voluto riprendere il percorso già anticipato in maniera significativa da Don Bosco in un documento apocrifo Una parola sui castighi tratto da Regolamenti per le case della Società di S. Francesco di Sales, Torino, Tipografia Salesiana, 1877. L Ufficio Diritti Umani del VIS, con l intento di contribuire a fornire spunti di riflessione e azione ha predisposto un Dossier Informativo ad hoc in italiano e in inglese che è stato distribuito per facilitare e aiutare, con materiali specifici, le iniziative locali poste in essere dalla rete salesiana in Italia e nel mondo. Lungo questo percorso la seguente domanda è sorta istintivamente: cosa hanno in comune la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948, la Convenzione sui Diritti dell Infanzia e dell Adolescenza del 1989 in particolare nel suo Commento Generale N 8 del 2006 e il Comitato ONU sui diritti economici, sociali e culturali, nel suo Commento generale n. 13 (1999)? Ciascuna di queste Convenzioni e Documenti internazionali delle Nazioni Unite ribadisce con forza il diritto di ciascun bambino ad essere protetto dai castighi corporali e altre punizioni crudeli, inumane o degradanti, da chiunque inferte. Il ruolo del VIS, in qualità di agenzia educativa, e dei Salesiani, nel ruolo di educatori e formatori, è quello di promuovere, nel mondo, l adozione di metodi educativi positivi che favoriscano lo sviluppo integrale di ciascun giovane e la c ostruzione di rapporti con gli adulti (genitori, educatori, formatori, insegnati, ecc.) basati sulla fiducia e il mutuo rispetto. Don Bosco, che è stato precursore di tanti dei principi riconosciuti dalla Convenzione di New York sui diritti dell infanzia e dell adolescenza, in uno dei suoi scritti Una parola sui castighi, si esprime con grande fermezza sull utilizzo delle punizioni corporali come metodo edu- VOLONTARIATO INTERNAZIONALE PER LO SVILUPPO 29

DIRITTI UMANI Davide Bozzalla cativo da applicare ai giovani, dicendo: Ricordatevi che l educazione è cosa di cuore, e che Dio solo ne è il padrone, e noi non potremo riuscire a cosa alcuna, se Dio non ce ne insegna l arte, e ce ne dà in mano le chiavi. Procuriamo perciò in tutti i modi ed anche con questa umile ed intera dipendenza di impadronirci di questa fortezza chiusa sempre al rigore ed all asprezza. Studiamoci di farci amare, di insinuare il sentimento del dovere e del santo timore di Dio, e vedremo con mirabile facilità aprirsi le porte di tanti cuori, ed unirsi a noi per cantare le lodi e le benedizioni di Colui, che volle farsi nostro modello, nostra via, nostro esempio in tutto, ma particolarmente nell educazione della gioventù.... Le parole di Don Bosco ci ricordano che nel processo di promozione e protezione dei diritti di bambini e adolescenti sono numerosi gli attori chiamati ad intervenire. Il Professore Antonio Papisca, docente di Tutela Internazionale dei Diritti Umani e di Organizzazione Internazionale dei Diritti Umani e della Pace nella Facoltà di Scienze Politiche dell Università di Padova, introduce un concetto molto interessante, parla di responsabilità comune differenziata per indicare che ciascun membro della comunità (comunità intesa in senso antropologico come struttura organizzativa sociale) è parte di un sistema di corresponsabilità che si sviluppa su scala globale: la famiglia e i diversi contesti educativi, in qualità di:...unità fondamentale della società e ambiente naturale per la crescita e il benessere di tutti i suoi membri e in particolare del minore di età, deve ricevere la protezione e l assistenza di cui necessita per poter svolgere integralmente il suo ruolo nella collettività ; 30

lo Stato parte, in quanto obbligato dalle Convenzioni e dai Patti Internazionali a riconoscere tutte le possibili forme di violenza (fisica e psicologica) esercitate sul bambino, chiamato a vietarle esplicitamente con specifiche sanzioni giuridiche sia di carattere civile che penale; la società civile, come principale attore/promotore delle attività di monitoraggio e implementazione dei principi contenuti nelle Convenzioni e nei Patti Internazionali; le comunità religiose e comunità di fede, promuovendo i valori e gli ideali di dignità e rispetto dei diritti umani fondamentali, l imperativo etico e spirituale di combattere ogni forma di violenza contro i bambini. Lavorare per un mondo possibile vuol dire innescare dei processi di cambiamento culturale, politici e so- Global Network of Religions for Children - GNRC La Giornata Mondiale di Preghiera e Azione nasce nel 2009 su iniziativa della Rete Globale delle Religioni per l Infanzia (Global Network of Religions for Children - GNRC), unica rete interreligiosa nel mondo interamente dedicata all infanzia e ai giovani, e di Arigatou International, un organizzazione non governativa internazionale che opera per la promozione del dialogo e la cooperazione interreligiosa per il rispetto e la protezione dei diritti fondamentali di tutti i bambini e le bambine e i ragazzi del mondo. www.gnrc.net www.arigatouinternational.org www.dayofprayerandaction.org VOLONTARIATO INTERNAZIONALE PER LO SVILUPPO 31

DIRITTI UMANI Fabiano Avancini ciali che promuovano l educazione allo sviluppo e ai diritti umani come ingredienti principali di sviluppo umano integrale. Tutelare bambini e adolescenti da ogni forma di punizione corporale e qualsiasi altra punizione crudele, inumana o degradante significa allora: - permettere di sviluppare il senso proprio della dignità umana e dell integrità fisica; - non mettere in pericolo il diritto del bambino all educazione, allo sviluppo, alla salute e perfino alla vita; - non arrecare seri danni fisici e psicologici; - insegnare che la violenza non è un metodo accettabile ed appropriato per risolvere le situazioni di conflitto o per ottenere che gli altri facciano quello che vogliamo; - non riconoscere la violenza quale strumento disciplinare; - non sostenere un sistema civile, culturale, economico, politico e sociale che legittimi la punizione corporale, invece di proteggere il diritto di bambini e adolescenti a crescere in un ambiente sano che ne favorisca uno sviluppo psico-fisico adeguato. ( Il bambino è padre dell uomo, William Wordsworth, 1802). Diversi sono gli eventi promossi dai volontari del VIS nei Paesi in cui la ONG opera (tra cui la Repubblica Democratica del Congo, l Angola, Haiti e la Repubblica Dominicana). In Repubblica Dominicana, per esempio, la Giornata Mondiale ha riunito in un momento di preghiera le comunità religiose presenti nel Paese, unite da una forte preoccupazione per gli alti livelli di violenza che sperimen- 32

IV Forum Mondiale della Rete Globale delle Religioni per l Infanzia Porre fine alla Povertà, Arricchire l Infanzia: Ispirare, Agire, Cambiare! Si terrà a Dar es Salaam (Tanzania), dal 16 al 18 giugno 2012, il IV Forum Mondiale della Rete Globale delle Religioni per l Infanzia. Il Forum, dal titolo Porre fine alla Povertà, Arricchire l Infanzia: Ispirare, Agire, Cambiare, mirerà a riflettere sulle drammatiche conseguenze che la povertà ha su bambini e adolescenti in tutto il mondo, a allo stesso tempo analizzerà il contribuito che la cooperazione interreligiosa può ed è chiamata a dare a tali problemi. Il Forum Mondiale avrà luogo in Africa, uno dei continenti maggiormente colpiti dalla povertà, in un momento storico in cui, proprio in Africa, i giovani sono protagonisti di rivoluzioni non violente, reclamando l accesso a migliori opportunità, una vita migliore, un governo democratico. La Rete Globale delle Religioni per l Infanzia è convinta che le risorse spirituali, morali e sociali presenti in ogni tradizione religiosa costituiscono un enorme potenziale per combattere la povertà. Pertanto, riunirà al Forum di Dar es Salaam più di 300 persone, tra cui leader religiosi, bambini ed adolescenti provenienti da diversi paesi e continenti, rappresentanti di organismi multilaterali come le Nazioni Unite e l Unione Africana, ed organizzazioni non governative, tra cui il VIS, che lavorano per la promozione e protezione dei diritti dell Infanzia nel mondo. Il Forum Mondiale della GNRC ha luogo ogni 4 anni, con lo scopo di riflettere su uno o più temi prioritari per l infanzia e promuovere la cooperazione interreligiosa come risposta efficace a tali problemi. Maggiori informazioni sono reperibili sulla pagina web www.gnrc.net tano i bambini e le bambine nelle loro case, a scuola, per strada ecc. Allo stesso tempo, l evento ha messo in rilievo la responsabilità etica e morale dei principali leader religiosi e spirituali, di sensibilizzare i fedeli sull uso di pratiche positive, che fanno ricorso a tecniche disciplinari ed educative amorevoli invece che a punizioni corporali, retaggio culturale del passato e quindi pratica comunemente accettata nel Paese. Durante la celebrazione i leader presenti hanno rinnovato il loro impegno attraverso la firma di una Dichiarazione Interreligiosa per rendere manifesto e pubblico il loro impegno etico e spirituale di combattere ogni forma di violenza contro i bambini a livello nazionale e nelle comunità dove operano. La Dichiarazione firmata dalle autorità è stata poi consegnata a Marta Santos Pais, rappresentante speciale del Segretario Generale dell ONU sulla violenza contro i bambini, e alla Presidente di CONANI (principale istituzione governativa per i bambini e gli adolescenti in Dominicana) durante l importante evento centroamericano di monitoraggio dello Studio del Segretario Generale dell ONU sulla violenza contro i bambini, tenutosi a Santo Domingo l 1-2 dicembre 2011. Questo è solo uno dei 95 eventi organizzati nel 2011 in 72 Paesi in occasione della Giornata Mondiale di Preghiera e Azione per i bambini, le bambine e i giovani del mondo, a cui hanno partecipato leader religiosi, organizzazioni locali, nazionali o internazionali dedicate alla causa dei bambini, come le amministrazioni locali, le ONG, l UNI- CEF, l UNESCO e altre organizzazioni delle Nazioni Unite, con l obiettivo di celebrare i diritti dei bambini e promuovere il rispetto della sacralità di ogni essere umano e dell integrità fisica di ogni bambino e bambina, un principio cardine di tutte le religioni del mondo. Il benessere, la dignità e i diritti fondamentali dei nostri bambini e bambine sono intrinsecamente legati alla nostra vita di oggi e di domani. Al cuore di ogni fede religiosa vi è l intuizione che i bambini sono la speranza dell umanità che un mondo migliore sia possibile. Pertanto, il dovere solenne di tutte le persone di fede è quello di salvaguardare il presente e il futuro di ogni bambino e bambina, perché così facendo si salvaguarda il futuro di tutta l umanità. VOLONTARIATO INTERNAZIONALE PER LO SVILUPPO 33