UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA



Documenti analoghi
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA INTERDIPARTIMENTALE IN SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE. Communication sciences

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA

REGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN. Comunicazione pubblica, digitale e d impresa Public, Digital and business communication

AMMINISTRAZIONE E LEGISLAZIONE AZIENDALE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA

FACOLTA DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE

Regolamento didattico del Corso di Laurea Magistrale in Storia e Civiltà europee (classe LM-84) a.a. 2010/2011

Requisiti curriculari, loro accertamento e verifica dell'adeguatezza della personale preparazione

13/S - Classe delle lauree specialistiche in editoria, comunicazione multimediale e giornalismo

Scuola di Lettere e Beni culturali

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F.

ATENEO TELEMATICO LEONARDO DA VINCI FACOLTÀ DI PSICOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE



UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, SCIENZE UMANE E DELLA COMUNICAZIONE INTERCULTURALE

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica

FACOLTÀ DI PSICOLOGIA ART. 1

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE Classe 31 Scienze giuridiche

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA

Regolamento didattico del corso di laurea triennale in Giurista dell Impresa e dell Amministrazione. Parte generale

REGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DEL LAVORO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SERVIZIO SOCIALE

TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE Classe delle lauree n. 14

IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) (L)

TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (AB. ALLA PROF. SANITARIA DI TECNICO DELLA PREV. NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO)

CORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA (LAUREA DI PRIMO LIVELLO) MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DEI SERVIZI GIURIDICI CONSULENTE DEL LAVORO ED ESPERTO DI RELAZIONI INDUSTRIALI

ART. 1 Oggetto del Regolamento

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE

UNIVERSITA` DEL SALENTO Facolta` di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali

Scuola di Lettere e Beni culturali


FACOLTA DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA INTERFACOLTA (AGRARIA-MEDICINA VETERINARIA)

ISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI

73/S - Classe delle lauree specialistiche in scienze dello spettacolo e della produzione multimediale

REGOLAMENTO DIDATTICO del Corso di Laurea in Scienze dell educazione e della formazione (Classe di Laurea XVIII )

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA CLASSE DELLE LAUREE IN SCIENZE POLITICHE E DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI (CLASSE DELLE LAUREE L-36 e L 16)

Pos. AG Decreto n. 449 IL RETTORE

Regolamento didattico del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Filosofiche e della Comunicazione (classe LM-78) a.a. 2010/2011

L'obbligo formativo aggiuntivo assegnato si intende superato con il superamento dell'esame di Matematica generale.

UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1

DIPARTIMENTO di MATEMATICA. REGOLAMENTO PROVA FINALE E CONFERIMENTO DEL TITOLO corso di laurea in MATEMATICA

Art. 1 Definizioni Art. 2 Istituzione Art. 3 Obiettivi formativi specifici Art. 4 Risultati di apprendimento attesi

REGOLAMENTO DIDATTICO

Regolamento didattico del corso di laurea magistrale in Servizio Sociale e Politiche Sociali. Parte generale

Psicologia sociale e delle organizzazioni

Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Scienze della Formazione Primaria. (LM-85 bis - Scienze della Formazione Primaria)

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1

REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO PARTE NORMATIVA -

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE - SEDE DI ROVIGO (CLASSE L-19 D.M. 270/2004) TRIENNIO

SEZIONE NONA FACOLTÀ DI SCIENZE BANCARIE, FINANZIARIE E ASSICURATIVE ART. 1

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI BIOSCIENZE E BIOTECNOLOGIE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA. FACOLTÀ DI Medicina e Chirurgia

Facoltà: LETTERE E FILOSOFIA Corso: CINEMA, TELEVISIONE E PRODUZIONE MULTIMEDIALE (LM) Ordinamento: DM270

Scuola di Ingegneria e Architettura. Regolamento di INGEGNERIA BIOMEDICA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FOGGIA

Regolamento didattico del Corso di Laurea in Lingue e Letterature straniere

Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria

REGOLAMENTO DIDATTICO

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA PER LA FINANZA E L ASSICURAZIONE

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DEI SERVIZI EDUCATIVI E FORMATIVI (classe n.

SCUOLA DI LINGUE E LETTERATURE, TRADUZIONE E INTERPRETAZIONE MEDIAZIONE LINGUISTICA INTERCULTURALE (L)

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU)

CORSO DI LAUREA IN BENI ENOGASTRONOMICI D.M. n. 270/2004

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI SECONDO LIVELLO IN CFO- DIREZIONE AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE Seconda Edizione

A.A. 2009/2010 GUIDA AI PERCORSI DI STUDIO

Regolamento del Biennio sperimentale di II livello ad indirizzo interpretativo-compositivo

Università degli Studi dell'aquila Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) Criteri generali

Regolamento per il funzionamento dei corsi

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA

ORDINAMENTO AI SENSI DEL D.M. 509/99

UNIVERSITY OF SIENA FACULTY OF POLITICAL SCIENCES ACADEMIC REGULATIONS PROGRAMME IN ADMINISTRATION STUDIES

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA

FACOLTÀ DI ECONOMIA (SEDE DI PIACENZA) ART. 1

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

PASSAGGI DI CORSO E RICONOSCIMENTO CREDITI

REGOLAMENTO DEI CORSI DI STUDIO ACCADEMICI DI I e II LIVELLO AI SENSI DEL REGOLAMENTO DIDATTICO

produzione, dei servizi e delle professioni (art. 11 comma 4 DM509 del 3/11/99) sono state consultate in data 15/01/2001

REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA IN MEDICINA E CHIRURGIA (LM41)

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI ECONOMIA MARCO BIAGI

Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07

Regolamento per l attribuzione dei crediti relativi alle Altre attività

Regolamento per il riconoscimento crediti del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis)

UNIVERSITY OF SIENA FACULTY OF POLITICAL SCIENCES ACADEMIC REGULATIONS PROGRAMME IN SOCIAL WORK

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GIURISPRUDENZA, CLASSE LMG/01 REGOLAMENTO DIDATTICO. Art. 1 Definizioni

FACOLTÀ DI FARMACIA REGOLAMENTO DIDATTICO

REGOLAMENTO DIDATTICO

PROGETTAZIONE AVANZATA DELL'INSEGNAMENTO DELLA LINGUA E CULTURA ITALIANE A STRANIERI ITALS 2 LIVELLO II - EDIZIONE X A.A.

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO

UNIVERSITY OF SIENA FACULTY OF POLITICAL SCIENCES ADVANCED PROGRAMME IN INTERNATIONAL STUDIES ACADEMIC REGULATIONS

REGOLAMENTO DIDATTICO

b) studenti laureati in Scienze giuridiche di altro Ateneo

Transcript:

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA INTERFACOLTA IN SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE Communication sciences CLASSE DI LAUREA L-20 ai sensi del D.M. n.270/2004 Anno accademico 2013-2014 TITOLO I DATI GENERALI Articolo 1 Funzioni e struttura del Corso di laurea L Università degli Studi di Perugia istituisce e attiva, per l anno accademico 2013-2014, il Corso di laurea interfacoltà in Scienze della Comunicazione, organizzato dalle Facoltà di Lettere e Filosofia, di Scienze Politiche e di Economia. Il Corso di laurea appartiene alla classe L-20 delle lauree in Scienze della Comunicazione e consente di conseguire la laurea in Scienze della Comunicazione. Il Corso di laurea ha la sede amministrativa e didattica nella Facoltà di Lettere e Filosofia ed ha sedi didattiche anche nelle Facoltà di Scienze Politiche e di Economia. Il Consiglio Interfacoltà Intercorso di laurea in Scienze della Comunicazione è l organo deliberante del Corso di laurea ed è rappresentato dal Presidente pro-tempore, prof. Paolo Mancini. Le informazioni relative al corso di laurea sono reperibili nel sito http://www.scicom.unipg.it. Articolo 2 Obiettivi formativi specifici, sbocchi occupazionali e professionali a) Obiettivi formativi specifici e professionali Il Corso di laurea in Scienze della Comunicazione è finalizzato a fornire le conoscenze teoriche di base e le essenziali competenze pratico-professionali necessarie ad agire in diversi settori della comunicazione. Il Corso di laurea consente l acquisizione di una competenza di base nei diversi campi della comunicazione attraverso la letteratura manualistica riconosciuta ed utilizzata internazionalmente (media studies). Si propone di sviluppare la capacità di svolgere compiti e attività professionali di base dei diversi campi della comunicazione (pubblicità, pubbliche relazioni, comunicazione pubblica, comunicazione di massa,), applicando le conoscenze teoriche e pratico professionali maturate attraverso lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche (laboratorio di scrittura professionale e laboratorio di produzione multimediale). Il Corso di laurea è orientato inoltre a fornire la capacità di produrre, anche grazie alle sperimentazioni concrete e al lavoro di laboratorio effettuato nel corso degli studi, testi elementari nei diversi linguaggi della comunicazione, da quella di massa, con particolare riferimento ai nuovi media, a quella pubblica e di impresa. Attraverso le competenze maturate in alcuni campi disciplinari di base attinenti le attività di comunicazione (sociologia, semiotica, linguistica, teoria e tecnica delle comunicazioni di massa, marketing) gli studenti saranno in grado di decodificare e valutare testi ed attività sia nel campo più vasto della comunicazione di massa che in quelli più specifici della comunicazione istituzionale pubblica e privata. In modo particolare, l insegnamento di statistica e metodi di valutazione fornirà anche le competenze specifiche relative all attività di valutazione ed efficacia delle attività di comunicazione. 1

Il Corso di laurea consente peraltro l acquisizione di competenze comunicative sufficienti ad interagire con successo nelle situazioni di lavoro e di produzione di gruppo sia in imprese private che pubbliche nei diversi campi specifici della comunicazione ed anche in campi ad essa esterni. Il corso di laurea inoltre sviluppa la capacità di interagire in un ambiente internazionale grazie alla conoscenza della lingua inglese e all esperienza maturata in pratiche e circuiti di comunicazione. Gli studenti acquisiscono le conoscenze di base e le metodiche teoriche e pratico/professionali, necessarie per approfondire e specializzare successivamente la propria formazione nei diversi settori della comunicazione di massa, con particolare riferimento ai nuovi media e alla comunicazione pubblica e di impresa e delle relazioni pubbliche. I dati disponibili sui laureati in Scienze della comunicazione (Alma Laurea 2006) mostrano che intorno al 55% del laureati trova lavora dopo un anno, l 85% dopo due anni e il 92% dopo cinque anni evidenziando una tasso di occupabilità leggermente superiore a quello del complesso dei laureati italiani e superiore anche a quello dei laureati nell area politico-sociale. b) Accesso a studi ulteriori La laurea in Scienze della Comunicazione fornisce le conoscenze di base necessarie soprattutto per proseguire gli studi nell ambito della laurea magistrale della classe LM-59 Scienze della comunicazione pubblica, d impresa e pubblicità. c) Durata del corso e data di inizio delle attività didattiche La durata del corso per il conseguimento della laurea in Scienze della Comunicazione è stabilita in un triennio. L attività didattica del corso di laurea è organizzata in due semestri ed inizia l ultima settimana del mese di settembre 2013. Per conseguire il titolo finale lo studente deve aver acquisito 180 crediti. d) Carico di lavoro previsto per ogni anno accademico. L attività annuale dello studente corrisponde di norma all acquisizione di circa un terzo dei crediti formativi totali necessari al conseguimento della laurea, vale a dire 60, intendendosi per annualità i due semestri nei quali si articola l anno accademico e, ai fini del superamento delle prove, il periodo che comprende i tre appelli d esame relativi all anno accademico, esteso al mese di febbraio dell anno successivo. Ad un credito formativo corrispondono 25 ore di impegno complessivo per lo studente così ripartite: sei ore di lezione frontale e le restanti di studio individuale. Le ore totali d impegno per lo studente, previste per il corso di laurea, sono 4.500. e) Sbocchi occupazionali e professionali. Per i laureati sono possibili prospettive occupazionali in posizioni intermedie nei diversi apparati delle industrie culturali :dei nuovi media, nel settore dei consumi, nel campo della comunicazione delle istituzioni pubbliche e di quelle private di tipo profit e no profit. Art. 3 Commissione paritetica per la didattica La Commissione paritetica per la didattica, come da regolamento didattico di Ateneo, formula proposte e valutazioni consuntive in tema di organizzazione didattica del Corso di laurea. (confronta allegato n. 1). Art. 4 Calendario dell anno accademico, sessioni di esame e di laurea Articolo 5 Requisiti di ammissione e modalità di verifica 2

a) Titolo richiesto per l accesso Le conoscenze per la formazione di base, necessarie per l accesso al Corso di laurea in Scienze della Comunicazione, con specifico riguardo alla cultura e alla storia contemporanea, sono di norma acquisite con un diploma di scuola media superiore italiana, ovvero con un titolo equipollente acquisito all estero. b) Modalità di verifica della preparazione personale dello studente E prevista una prova di ingresso, con finalità di orientamento, che consisterà nella stesura di un testo scritto. Tal prova è finalizzata ad accertare il livello della capacità di sintesi e di scrittura nonché il possesso di conoscenze generali sull attualità. Coloro che evidenzieranno, in tale prova, delle carenze saranno indirizzati alla frequenza di corsi appositamente predisposti nell ambito delle Altre attività formative, con successivo giudizio di idoneità a seguito del quale verranno attribuiti tre crediti formativi tra quelli previsti alla voce Altre attività formative.. Articolo 6 Passaggi e trasferimenti Lo studente che intenda passare da altro corso di studio di questo Ateneo o trasferirsi da altra Università, può far domanda di riconoscimento dei crediti formativi acquisiti e il Consiglio del Corso di laurea provvederà a riconoscere tali crediti formativi acquisiti, purché riferibili a discipline previste nel presente Regolamento. A discrezione del Consiglio del Corso di laurea, che individuerà le eventuali equipollenze, possono essere riconosciuti ulteriori crediti formativi acquisiti con riferimento alle Altre attività formative previste. Per le modalità amministrative relative ai passaggi da altro corso di laurea di questo Ateneo e ai trasferimenti da altre Università, si rinvia a quanto disposto dal Regolamento didattico di Ateneo Titolo II PERCORSO FORMATIVO Articolo 7 Curriculum Il Corso di laurea è articolato in un unico curriculum. Articolo 8 Percorso formativo Le attività formative del Corso di laurea sono le seguenti: Attività formative Base Ambito disciplinare Discipline sociali e mediologiche Primo anno Settore Denominazione insegnamento CFU Modalità di verifica M-STO/04 Storia contemporanea 9 Voto Base SPS/08 Sociologia della cultura 9 Voto Base Discipline L-LIN/01 Linguistica generale 9 Voto 3

semiotiche, linguistiche informatiche Caratterizzanti Metodologie, analisi e tecniche della comunicazion e Caratterizzanti Discipline giuridiche, storicopolitiche e filosofiche Caratterizzanti Scienze umane ed economico sociali Altre attività formative Ulteriori conoscenze linguistiche SPS/08 Teoria e tecniche della comunicazione di massa 9 Voto IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico 6 Voto SECS-P/01 Economia politica 9 Voto Laboratorio di scrittura professionale Laboratorio di lingua inglese Totale 60 3 6 Idoneità Secondo anno Attività formative Base Ambito disciplinare Discipline semiotiche, linguistiche informatiche Caratterizzanti Discipline giuridiche, storicopolitiche e filosofiche Scienze umane ed economico sociali Settore Denominazione insegnamento CFU Modalità di verifica M-FIL/05 Semiotica 9 Voto L-FIL- Letteratura italiana contemporanea 6 Voto LET/11 IUS/01 Istituzioni di diritto privato 6 Voto SPS /01 Teorie della sfera pubblica 6 Voto M-PED/01 Pedagogia generale e sociale 9 Voto M-DEA/01 Antropologia culturale 6 Voto Affini, SPS/08 Teoria e tecniche dei nuovi media 6 Voto integrative Altre attività formative Abilità Laboratorio di produzione multimediale 6 Idoneità informatiche e telematiche Totale 54 Terzo anno Attività Ambito Settore Denominazione insegnamento CFU Modalità di 4

formativa disciplinare verifica Caratterizzanti Metodologie, analisi e tecniche della comunicazione SPS/08 L-ART/05 Comunicazione pubblica oppure Storia e analisi del film 6 Voto Affini Discipline giuridiche, storicopolitiche e filosofiche IUS/10 Diritto dell informazione e della comunicazione 9 Voto SPS/11 Comunicazione politica 6 Voto SECS-P/08 Marketing 6 Voto Affini M-GGR/01 Geografia della comunicazione 9 Voto Affini M-STO/04 Storia del giornalismo 6 A scelta Discipline a libera scelta dello studente 12 Voto dello studente Altre attività formative Tirocini Stage presso imprese e istituzioni, 6 Idoneità formativi e di orientamento laboratori professionalizzanti Prova finale Elaborato finale 6 Voto Totale 66 Esami a scelta degli studenti: Lo studente può scegliere come esame a scelta qualsiasi insegnamento impartito all Università di Perugia. Per la completezza del percorso didattico, tra gli esami a scelta si suggeriscono in particolare: Storia e politica dell integrazione europea (SPS/06), Diritto dell Unione europea (IUS/13). a) Modalità didattiche e di verifica dell apprendimento Le attività didattiche consistono in lezioni frontali, seminari, esercitazioni e in lavori di gruppo, studi di casi o altre forme di attività ritenute idonee dal docente. Per l accertamento del profitto degli studenti i docenti potranno utilizzare prove scritte con sviluppo di argomenti e/o test, prove orali con colloqui, discussione di elaborati, esame critico di testi; ove opportuno, sono possibili forme di verifica dell uso di strumenti informatici e telematici. Le modalità della verifica dell apprendimento sono comunque concluse da una prova finale individuale con l attribuzione di un voto finale unico relativo a tutti i crediti per ogni insegnamento seguito. Il docente può disporre forme di esonero in itinere, preferibilmente relative ai moduli nei quali è articolato l insegnamento, che tuttavia acquisiscono valore solo con il superamento della prova ufficiale, in mancanza della quale non hanno validità giuridica. In attesa della prova ufficiale d esame, resta a discrezione del docente stabilire la durata della validità nel tempo di un voto ottenuto con un esonero. Gli studenti potranno inserire nel loro curriculum fino al 15 crediti formativi oltre a quelli previsti dall ordinamento. All atto dell iscrizione lo studente può far domanda di riconoscimento di crediti per attività formative post-secondarie, su cui delibera il Consiglio del Corso di laurea. b) Altre attività formative Sono previsti 21 crediti per Altre attività formative non legate ai corsi d aula. Per coloro i quali evidenziano delle carenze nella prova d ingresso, tre crediti sono obbligatoriamente acquisiti mediante la frequenza e il giudizio di idoneità conseguito nei corsi di cui all art.3. Sono previsti 3 crediti da acquisire mediante l idoneità in Laboratorio di scrittura professionale e ulteriori 6 crediti da acquisire mediante l idoneità in Laboratorio di produzione multimediale. 5

Per quanto riguarda il Laboratorio di produzione multimediale il livello di competenza sarà equivalente al primo livello di ECDL (European Computer Driving Licence) e tuttavia non comporta di per sé l acquisizione del patentino europeo, in quanto quest ultimo è gestito da un consorzio esterno all Ateneo. La conoscenza della lingua inglese è requisito essenziale per chi vuole agire nel campo della comunicazione. Lo studente dovrà dimostrare una buona conoscenza della lingua inglese attraverso il superamento dei test presso il Centro linguistico d Ateneo: potrà seguire seminari e laboratori di perfezionamento che potranno essere appositamente predisposti. Il superamento dei test e la frequenza dei laboratori darà luogo al conseguimento di 6 crediti alla voce altre attività formative. I rimanenti crediti relativi alle Altre attività formative si possono acquisire nei seguenti modi: stage o tirocinio formativo, laboratorio professionalizzante, riconoscimento di altre attività di formazione o professionali, altri tipi di attività predisposti o approvati dal Consiglio del Corso di Laurea. Il Corso di laurea, in collaborazione con le Facoltà di riferimento, e in accordo con Enti pubblici e privati, organizza gli stage e i tirocini più opportuni per concorrere al conseguimento dei crediti richiesti ai fini di specifiche esigenze di carattere professionale. Il Consiglio del Corso di laurea determina le procedure e le regole per la realizzazione degli stage e dei tirocini, in conformità alla normativa vigente. L attestazione relativa agli stage ed ai tirocini effettuati sarà sottoposta all approvazione del Consiglio del Corso di Laurea. Il Consiglio del Corso di laurea riconosce, ai fini dell acquisizione di crediti, attività formative svolte ed esami sostenuti nelle Università estere con le quali l Ateneo di Perugia ha in vigore accordi e progetti. C) Esami a scelta. Per le discipline a scelta dello studente non sono poste particolari limitazioni, ad eccezione della non ammissibilità di reiterazione di discipline per le quali lo studente ha già sostenuto l esame Lo studente può scegliere come esame a scelta qualsiasi insegnamento impartito all Università di Perugia. Il Corso di laurea in Scienze della comunicazione riconosce come esami a scelta anche insegnamenti seguiti all estero all interno del programma Erasmus e di altri scambi convenzionati, se superati con una regolare prova di esame e pur se privi di insegnamento corrispondente all Università di Perugia. Per la completezza del percorso didattico, tra gli esami a scelta si suggeriscono in particolare: Letteratura italiana (L-FIL-LET/10), Storia e politica dell integrazione europea (SPS/06), Diritto dell Unione europea (IUS/13), Diritto dell economia (IUS/05). Articolo 9 Studenti part-time Per gli studenti part-time, che abbiano certificato tale status, il docente può prevedere un programma didattico differenziato e attività di tutorato, che sopperiscano alla mancata frequenza. Articolo 10 Propedeuticità E stabilito un rapporto di propedeuticità fra le seguenti discipline: - Economia politica è propedeutica a Marketing; - Teoria e tecniche della comunicazione di massa è propedeutica a Comunicazione pubblica, Comunicazione politica, Teoria e tecniche dei nuovi media; - Storia contemporanea è propedeutica a Storia del giornalismo.. Il rapporto di propedeuticità si attiva solo nel caso della presenza nel piano degli studi delle diverse discipline interessate da tale rapporto. La presenza di una singola disciplina nell ambito del rapporto (a titolo di disciplina a scelta dello studente o altro), non richiede la presenza nel piano di studi della disciplina a quella propedeutica. Articolo 11 6

Piani di studio Il Consiglio si riserva di approvare piani di studio individuali solo se conformi all ordinamento didattico del Corso di laurea in Scienze della Comunicazione, o conformi, in alternativa, agli ordinamenti didattici in vigore presso questo Ateneo negli anni precedenti. Tali piani di studio dovranno essere presentati al Presidente entro il termine massimo dell inizio del secondo anno di iscrizione. Articolo 12 Prova finale E ammesso a sostenere la prova finale lo studente che abbia conseguito tutti i crediti previsti dalle attività formative del piano di studi. Il periodo intercorrente fra l ultimo esame sostenuto e l inizio della sessione di laurea non deve essere inferiore a dieci giorni. La prova finale per il conseguimento del titolo consiste nella elaborazione e nella discussione, davanti ad una apposita commissione, di un lavoro concordato con il docente relatore, attinente una disciplina della quale lo studente ha sostenuto l esame e che appartenga al proprio percorso formativo o attinente una disciplina non inclusa nell offerta formativa del Corso di laurea a condizione che venga espresso parere di congruità da parte del Consiglio del Corso di Laurea. Si richiede un elaborato di circa trenta cartelle. La valutazione della prova finale con la proclamazione ufficiale del titolo conseguito avviene nel corso di una seduta pubblica della Commissione di esame laurea, composta da undici membri effettivi e da un supplente, presieduta da un professore di ruolo e nominata dal Rettore. La Commissione di esame di laurea, per la valutazione dei candidati, può avvalersi del precedente parere formulato da una Commissione ristretta di docenti appartenenti ai Corsi di laurea in Scienze della Comunicazione, nominata dal Presidente del Consiglio Interfacoltà Intercorso di laurea e composta da almeno tre professori, davanti alla quale avviene la discussione dell elaborato. Di tale Commissione fa parte il docente relatore che ha seguito il candidato nella preparazione della prova finale. Il voto finale con cui viene conferita la laurea, espresso in centodecimi, è il risultato della media matematica dei voti degli esami, ponderata in rapporto ai crediti formativi corrispondenti a ciascun esame, maggiorata della votazione attribuita alla prova dalla Commissione. La Commissione di laurea può attribuire all elaborato finale fino a un massimo di otto centodecimi, in conformità ai seguenti criteri: da 0 a 3 centodecimi per l elaborato finale; 1 centodecimo per la partecipazione al programma Erasmus/Socrates; 1 centodecimo per una media superiore a 101/110 ; 1 centodecimo ogni tre votazioni di 30/30 e lode (fino ad un massimo di 2 centodecimi ); 1 centodecimo se si consegue la laurea entro la durata legale del corso. La Commissione di laurea può inoltre conferire, all unanimità, la lode. Il relatore assiste il candidato come suo compito istituzionale. Indirizza il candidato nell impostazione complessiva del lavoro di tesi, nelle scelte bibliografiche e nell organizzazione del lavoro. Controlla che siano rispettati i criteri di redazione stabiliti dal Consiglio di Corso. Con la firma della tesi il relatore attesta il raggiungimento di un livello scientifico accettabile e di una sufficiente coerenza logica ed espositiva del lavoro di tesi. Con l uso delle nuove fonti internet si è diffusa la pratica del plagio. Il plagio consiste nell utilizzare il lavoro di altri senza darne conto nel testo o in nota e si configura come la riproduzione di brani o l appropriazione di idee. Il plagio vanifica lo scopo didattico della tesi e costituisce reato. In merito la legge n. 475/1925 recita: Chiunque in esami o concorsi, prescritti o richiesti da autorità o pubbliche amministrazioni per il conferimento di lauree o di ogni altro grado o titolo scolastico o accademico per l abilitazione all insegnamento ed all esercizio di una professione per il rilascio di diplomi o patenti, presenta come propri, dissertazioni, studi, pubblicazioni, progetti tecnici e, in genere, lavori che siano opera di altri 7

è punito con la reclusione da tre mesi a un anno. La pena della reclusione non può essere inferiore a sei mesi qualora l intento sia stato conseguito. Di conseguenza, compito del relatore della tesi sarà anche quello di verificare, per quanto possibile, che essa non contenga gli estremi del plagio. Nel caso in cui parti significative della tesi risultino copiate o riproducano le idee di altri senza le opportune citazioni, il relatore non procederà all accettazione della tesi. A discrezione del docente, il laureando procederà alla correzione e integrazione del testo oppure, nei casi di particolare gravità, avvierà una nuova ricerca con un altro docente. Qualora il plagio venga accertato in sede di discussione di tesi, lo studente sarà respinto e il fatto sarà segnalato all autorità giudiziaria. TITOLO III Articolo 13 Docenti I docenti di ruolo impegnati nel corso di laurea e necessari alla verifica dei requisiti minimi, di cui al D.M.544/07, sono i seguenti: Settore di appartenenza del Docente docente Ruolo M-FIL/05 Andrea Bernardelli Ricercatore SECS-P/01 Rita Castellani Ricercatore L-LIN/01 Margherita Castelli Professore di II fascia M-STO/04 Emanuela Costantini Ricercatore SPS/11 Enrico Caniglia Professore di II fascia SPS/08 Piero Dominici Ricercatore M-STO/04 Dario Biocca Professore di II fascia M-PED/01 Marco Milella Professore di II fascia IUS/10 Benedetto Ponti Ricercatore L-ART/05 Alessandro Tinterri Professore di II fascia L-FIL-LET/11 Michelina Vermicelli Ricercatore IUS/01 Alberto Giulio Cianci Ricercatore I docenti di riferimento, ai sensi del D.D. 10.6.2008, n.61, sono: Margherita Castelli e Marco Milella e Alessandro Tinterri Articolo 14 Orientamento, tutorato Sono previste forme di tutorato d aula ed individuali, organizzate in diverse modalità, anche con sussidi informatici. Sono previsti alcuni seguenti docenti tutor. Sono previsti inoltre altri tutor tra gli studenti capaci e meritevoli, ai sensi dalla legge n. 170/2003, individuati mediante procedura di selezione comparativa in numero di uno ogni trenta studenti. L attività di tutorato dipende dal Presidente del Corso di laurea. Per l attività di orientamento il Corso di laurea fa riferimento all Ufficio orientamento di questa Università, nonché all Ufficio stage della Facoltà di Lettere e Filosofia. TITOLO IV NORME COMUNI Articolo 15 Approvazione e modifiche al regolamento 8

Il presente regolamento didattico è deliberato dal Senato Accademico, su proposta del Consiglio Interfacoltà Intercorso di laurea in Scienze della Comunicazione, approvata dai Consigli delle Facoltà interessate nei termini previsti dalle disposizioni vigenti. Per ogni modifica da apportare al presente regolamento sarà adottata la medesima procedura. Articolo 16 Valutazione della didattica Sono previste forme di valutazione della qualità del Corso di laurea mediante: 1) la somministrazione di un questionario agli studenti; 2) la somministrazione di un questionario ai docenti del Corso di laurea; 3) la somministrazione di un questionario ai laureati al momento della consegna della domanda di laurea. 9