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Prescrizioni particolari: Illuminazione di sicurezza Per le piscine (solo quelle pubbliche) ad uso natatorio, oltre alle disposizioni previste eventualmente come impianto sportivo, vige un comunicato del ministero della sanità dell 11 luglio 1991 che, all art. 1.4 dell allegato 4, tratta dei requisiti illuminotecnici delle piscine, affermando che Nelle sezioni delle attività natatorie e di balneazione l illuminazione artificiale dovrà assicurare condizioni di visibilità tali da garantire la sicurezza dei frequentatori ed il controllo da parte del personale. Comunque il livello di illuminamento sul piano di calpestio e sullo specchio d acqua non deve essere in nessun punto inferiore a 150 lx. Nelle altre zone destinate ai frequentatori (spogliatoi, servizi igienici, etc.) l illuminazione artificiale dovrà assicurare un livello medio di almeno 100 lx negli spogliatoi e di 80 lx nei servizi igienici. In tutti gli ambienti illuminanti naturalmente dovrà essere assicurato un fattore medio di luce diurna non inferiore al 2%. Deve essere previsto, per possibili sospensioni di erogazione di energia elettrica, l impianto di illuminazione di emergenza. Tempo d intervento, autonomia, illuminamento e tempo di ricarica non sono specificati. Per gli impianti sportivi l illuminazione di sicurezza è prevista per la salvaguardia dei partecipanti alle gare in base alla norma UNI EN 12193. Deve accendersi istantaneamente in caso di mancato funzionamento dell'illuminazione generale e rimanere in funzione come minimo per il periodo specificato. Per il nuoto le indicazioni sono le seguenti: illuminamento al 5% del livello previsto dalla classe dell'impianto per un periodo minimo di 30 s; Per maggiori informazioni riferirsi alla scheda collegata Illuminazione di sicurezza

Comando di emergenza Il DM 18/3/96, all'art. 17 prevede che per gli impianti sportivi in cui si svolgono attività regolate dal CONI e dalle Federazioni riconosciute dal CONI, ove è prevista la presenza di spettatori in numero superiore a 100, "il quadro elettrico generale deve essere ubicato in posizione facilmente accessibile, segnalata e protetta dall'incendio per consentire di porre fuori tensione l'impianto elettrico dell'attività". Impianto di protezione contro le scariche atmosferiche o L'impianto deve essere realizzato se l'analisi del rischio da fulminazione eseguite secondo le Norme CEI 81-4 e 81-1 evidenzia che la struttura non é autoprotetta. Disposizione delle apparecchiature elettriche ai fini dell'eliminazione delle barriere architettoniche (quote in centimetri) o Altezza interruttori, quadri elettrici: limiti estremi, da 40 a 140 zona consigliata, da 60 a 140 o Altezza citofono: limiti estremi, da 110 a 130 zona consigliata, 120 o Altezza campanelli e pulsanti di comando: limiti estremi, da 40 a 60 zona consigliata, da 60 a 140 o Altezza prese energia, tv e telefono: limiti estremi, da 45 a 115 zona consigliata, da 60 a 115

Verifiche: Iniziali - (La verifica deve essere effettuata da persona esperta, competente in lavori di verifica scelta dal direttore sanitario. Non é necessaria nessuna particolare qualifica. I risultati delle verifiche é bene che siano riportate su apposito registro): Esame a vista Verifica della continuità dei conduttori di protezione e dei collegamenti equipotenziali principali e supplementari Misura della resistenza di isolamento dell impianto elettrico Verifica della protezione per separazione nel caso di circuiti SELV o PELV e nel caso di separazione elettrica Verifica della protezione mediante interruzione automatica dell alimentazione Prove di polarità Prove di funzionamento Misura della resistenza dell impianto di terra (TT) Misura della resistenza di terra (se necessario delle tensioni di contatto ed eventualmente di passo) e dell'impedenza dell'anello di guasto (TN) Periodiche - (La verifica deve essere effettuata da persona esperta, competente in lavori di verifica, scelta dal direttore sanitario. Non é necessaria nessuna particolare qualifica. I risultati delle verifiche é bene che siano riportate su apposito registro). Le verifiche periodiche devono essere effettuate ad intervalli di tempo tali da non compromettere la sicurezza d'uso dell'impianto, e devono comprendere almeno: Ogni mese - Controllo di funzionamento degli apparecchi per l'illuminazione di sicurezza mediante sistemi di autodiagnosi o manuali

Ogni 6 mesi - Prova di funzionalità degli interruttori differenziali mediante tasto di prova - Controllo di efficienza delle sorgenti di energia di sicurezza, fatti salvi tempi inferiori indicati dal costruttore Ogni anno - Controllo generale, mediante esame a vista, dello stato di conservazione dell'impianto - Esame a vista, ove possibile, delle connessioni e dei nodi principali dell'impianto di terra compresi i collegamenti equipotenziali - Verifica dello stato dei quadri elettrici - Prova di continuità con campionamento non inferiore al 20% dei conduttori di protezione Ogni 3 anni - Prova strumentale di funzionalità a Idn degli interruttori differenziali - Misura della resistenza d'isolamento dei circuiti verso terra secondo la Norma CEI 64-8 - Prova dell'intervento, con I dn, degli interruttori differenziali - Misura della resistenza dell impianto di terra nei sistemi TT - Misura della resistenza di terra nei sistemi TN (se necessario delle tensioni di contatto ed eventualmente di passo) Delle verifiche svolte deve essere preparata apposita documentazione. Di legge Da effettuarsi, a cura di ASL/ARPA od Organismo Abilitato se sono presenti lavoratori subordinati o ad essi equiparati e quindi soggetto alla Legge n. 547/55 (il verificatore rilascia regolare verbale che deve essere custodito dal titolare ed esibito a richiesta agli organi di vigilanza): Ogni 2 anni Verifica dell impianto di terra per piscine con locali a maggior rischio in caso di incendio (es. Locale di pubblico spettacolo e di trattenimento in genere con capienza superiore a 100 posti, attività n.83 del DM 16/02/82);

Ogni 5 anni - Verifica dell impianto di terra per piscine ritenute di tipo ordinario; Ogni 2 anni Per piscine con impianti elettrici installati in luoghi con pericolo di esplosione (es. centrali termiche che presentano zone classificate)