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Transcript:

Indice 1 Premessa 1 2 Sintesi dello studio 1 2.1 Inquadramento geografico del paraggio.................. 1 2.2 Correnti................................... 1 2.3 Moto ondoso................................ 1 2.4 Vento.................................... 2 2.5 Variazioni del livello medio del mare................... 2 2.6 Risultati principali............................. 3 3 Inquadramento del paraggio 4 3.1 Fetch geografici ed efficaci......................... 4 3.2 Il paraggio di Pescara........................... 5 3.3 Deviazione tra direzione del vento e quella del moto ondoso...... 5 3.4 Regime correntometrico.......................... 7 4 Descrizione della serie ondametrica 7 5 Analisi della serie ondametrica a largo 8 5.1 Classificazione degli eventi di moto ondoso a largo in base all altezza d onda ed alla direzione di provenienza.................. 8 5.2 Classificazione degli eventi di moto ondoso a largo in base all altezza ed al periodo d onda.............................. 22 5.3 Analisi statistica degli eventi estremi di moto ondoso.......... 22 6 Definizione della serie ondametrica in costa 26 7 Analisi delle serie ondametriche in costa 31 7.1 Classificazione degli eventi di moto ondoso a largo in base all altezza d onda ed alla direzione di provenienza.................. 31 8 Venti 57 8.1 Analisi climatica (valori medi)....................... 57 8.2 Analisi degli estremi............................ 58 9 Analisi dei livelli del mare 69 9.1 Livelli di marea............................... 71 9.2 Sovralzo di tempesta............................ 73 i

Elenco delle tabelle 1 Valori numerici dei fetch geografici ed efficaci per il paraggio di Ortona. 7 2 Rendimento dell ondametro di Ortona................... 9 3 Distribuzione annuale degli eventi di moto ondoso a largo di Pescara classificati per altezza e direzione (la tabella in alto si riferisce al numero degli eventi, quella in basso alla distribuzione percentuale)....... 17 4 Distribuzione autunnale degli eventi di moto ondoso a largo di Pescara classificati per altezza e direzione (la tabella in alto si riferisce al numero degli eventi, quella in basso alla distribuzione percentuale)....... 18 5 Distribuzione invernale degli eventi di moto ondoso a largo di Pescara classificati per altezza e direzione (la tabella in alto si riferisce al numero degli eventi, quella in basso alla distribuzione percentuale)....... 19 6 Distribuzione primaverile degli eventi di moto ondoso a largo di Pescara classificati per altezza e direzione (la tabella in alto si riferisce al numero degli eventi, quella in basso alla distribuzione percentuale)....... 2 7 Distribuzione estiva degli eventi di moto ondoso a largo di Pescara classificati per altezza e direzione (la tabella in alto si riferisce al numero degli eventi, quella in basso alla distribuzione percentuale)....... 21 8 Distribuzione annuale (tabella in alto) e percentuale (tabella in basso) degli eventi di moto ondoso a largo di Pescara classificati per altezza e periodo di picco............................... 24 9 Valori numerici dei coefficienti relativi alla relazione di dipendenza del periodo di picco dall altezza significativa a largo di Pescara....... 24 1 Altezza significativa H s in funzione del tempo di ritorno T r secondo le diverse leggi di regressione considerate per il settore di provenienza principale................................... 25 11 Altezza significativa H s in funzione del tempo di ritorno T r secondo le diverse leggi di regressione considerate per il settore di provenienza secondario.................................. 25 12 Distribuzione annuale degli eventi di moto ondoso sottocosta a Pescara (punto P1) classificati per altezza e direzione (la tabella in alto si riferisce al numero degli eventi, quella in basso alla distribuzione percentuale)................................. 36 13 Distribuzione autunnale degli eventi di moto ondoso sottocosta a Pescara (punto P1) classificati per altezza e direzione (la tabella in alto si riferisce al numero degli eventi, quella in basso alla distribuzione percentuale)................................. 37 ii

14 Distribuzione invernale degli eventi di moto ondoso sottocosta a Pescara (punto P1) classificati per altezza e direzione (la tabella in alto si riferisce al numero degli eventi, quella in basso alla distribuzione percentuale)................................. 38 15 Distribuzione primaverile degli eventi di moto ondoso sottocosta a Pescara (punto P1) classificati per altezza e direzione (la tabella in alto si riferisce al numero degli eventi, quella in basso alla distribuzione percentuale)................................. 39 16 Distribuzione estiva degli eventi di moto ondoso sottocosta a Pescara (punto P1) classificati per altezza e direzione (la tabella in alto si riferisce al numero degli eventi, quella in basso alla distribuzione percentuale)................................. 4 17 Distribuzione annuale degli eventi di moto ondoso sottocosta a Pescara (punto P2) classificati per altezza e direzione (la tabella in alto si riferisce al numero degli eventi, quella in basso alla distribuzione percentuale)................................. 44 18 Distribuzione autunnale degli eventi di moto ondoso sottocosta a Pescara (punto P2) classificati per altezza e direzione (la tabella in alto si riferisce al numero degli eventi, quella in basso alla distribuzione percentuale)................................. 45 19 Distribuzione invernale degli eventi di moto ondoso sottocosta a Pescara (punto P2) classificati per altezza e direzione (la tabella in alto si riferisce al numero degli eventi, quella in basso alla distribuzione percentuale)................................. 46 2 Distribuzione primaverile degli eventi di moto ondoso sottocosta a Pescara (punto P2) classificati per altezza e direzione (la tabella in alto si riferisce al numero degli eventi, quella in basso alla distribuzione percentuale)................................. 47 21 Distribuzione estiva degli eventi di moto ondoso sottocosta a Pescara (punto P2) classificati per altezza e direzione (la tabella in alto si riferisce al numero degli eventi, quella in basso alla distribuzione percentuale)................................. 48 22 Distribuzione annuale degli eventi di moto ondoso sottocosta a Pescara (punto P3) classificati per altezza e direzione (la tabella in alto si riferisce al numero degli eventi, quella in basso alla distribuzione percentuale)................................. 52 iii

23 Distribuzione autunnale degli eventi di moto ondoso sottocosta a Pescara (punto P3) classificati per altezza e direzione (la tabella in alto si riferisce al numero degli eventi, quella in basso alla distribuzione percentuale)................................. 53 24 Distribuzione invernale degli eventi di moto ondoso sottocosta a Pescara (punto P3) classificati per altezza e direzione (la tabella in alto si riferisce al numero degli eventi, quella in basso alla distribuzione percentuale)................................. 54 25 Distribuzione primaverile degli eventi di moto ondoso sottocosta a Pescara (punto P3) classificati per altezza e direzione (la tabella in alto si riferisce al numero degli eventi, quella in basso alla distribuzione percentuale)................................. 55 26 Distribuzione estiva degli eventi di moto ondoso sottocosta a Pescara (punto P3) classificati per altezza e direzione (la tabella in alto si riferisce al numero degli eventi, quella in basso alla distribuzione percentuale)................................. 56 27 Distribuzione annuale del vento a Pescara classificato per intensità e direzione (la tabella a sinistra si riferisce al numero degli eventi, quella a destra alla distribuzione percentuale).................. 63 28 Distribuzione stagionale autunnale del vento a Pescara classificato per intensità e direzione (la tabella a sinistra si riferisce al numero degli eventi, quella a destra alla distribuzione percentuale).......... 63 29 Distribuzione stagionale invernale del vento a Pescara classificato per intensità e direzione (la tabella a sinistra si riferisce al numero degli eventi, quella a destra alla distribuzione percentuale).......... 64 3 Distribuzione stagionale primaverile del vento a Pescara classificato per intensità e direzione (la tabella a sinistra si riferisce al numero degli eventi, quella a destra alla distribuzione percentuale).......... 64 31 Distribuzione stagionale estiva del vento a Pescara classificato per intensità e direzione (la tabella a sinistra si riferisce al numero degli eventi, quella a destra alla distribuzione percentuale)............... 65 32 Distribuzione stagionale estiva diurna del vento a Pescara classificato per intensità e direzione (la tabella a sinistra si riferisce al numero degli eventi, quella a destra alla distribuzione percentuale).......... 65 33 Distribuzione stagionale estiva notturna del vento a Pescara classificato per intensità e direzione (la tabella a sinistra si riferisce al numero degli eventi, quella a destra alla distribuzione percentuale).......... 66 iv

34 Velocità del vento a Pescara (espressa in nodi) in funzione del tempo di ritorno T r secondo le diverse leggi di regressione considerate per i settori di provenienza da mare (28 N 45 N, tabella in alto; 45 N 17 N, tabella al centro) e da terra (22 N 25 N, tabella in basso).. 68 35 Costanti armoniche di marea calcolate sulla base della serie mareografica di Pescara che copre il periodo 1994 1995.............. 72 36 Sovralzo di tempesta indotto dal vento al variare del tempo di ritorno. 73 v

Elenco delle figure 1 Inquadramento geografico del paraggio di Ortona............ 6 2 Rappresentazione polare dei fetch efficaci per il paraggio di Ortona... 6 3 Rappresentazione grafica della deviazione della direzione dell onda rispetto a quella del vento al largo di Pescara (la retta nera continua rappresenta l uguaglianza tra la direzione del vento e quella del moto ondoso).................................... 8 4 Caratteristiche correntometriche dell Alto e Medio Adriatico (tratto da Atlante Tematico d Italia TCI, CNR).................. 1 5 Rappresentazione grafica del rendimento dell ondametro di Ortona (le barre verticali indicano il rendimento annuale, la linea nera il rendimento globale relativo all anno indicato in ascissa)............ 11 6 Rappresentazione polare della distribuzione direzionale annuale degli eventi di moto ondoso a largo di Pescara................. 14 7 Rappresentazione polare della distribuzione direzionale autunnale ed invernale degli eventi di moto ondoso a largo di Pescara......... 15 8 Rappresentazione polare della distribuzione direzionale primaverile ed estiva degli eventi di moto ondoso a largo di Pescara........... 16 9 Rappresentazione cartesiana della distribuzione del periodo di picco rispetto all altezza significativa a largo di Pescara............ 23 1 Rappresentazione polare delle altezze al colmo delle mareggiate individuate per il settore di traversia principale (altezza di soglia 2. m, cerchi) e per il settore di traversia secondario (altezza di soglia 1.2 m, rombi)..................................... 26 11 Altezza significativa H s in funzione del tempo di ritorno T r secondo le leggi di Gumbel e Weibull (β=1.) per il settore di provenienza principale (32 o N 5 o N).......................... 27 12 Altezza significativa H s in funzione del tempo di ritorno T r secondo le leggi di Gumbel e Weibull (β=1.) per il settore di provenienza secondario (5 o N 13 o N).......................... 27 13 Ubicazione del punto utilizzato per la propagazione sottocosta della serie ondametrica (coordinate geografiche dei punti P1-42,4945 N14.225 E, P2-42.474 N14.2521 E, P3-42.4543 N14.2859 E)............. 28 14 Correlazione largo-riva delle caratteristiche di moto ondoso relative al punto P1: direzione di provenienza a riva in funzione di quella a largo (abaco a sinistra) e rapporto tra altezza d onda a riva e altezza d onda a largo in funzione della direzione di provenienza a largo(abaco a destra). 29 vi

15 Correlazione largo-riva delle caratteristiche di moto ondoso relative al punto P2: direzione di provenienza a riva in funzione di quella a largo (abaco a sinistra) e rapporto tra altezza d onda a riva e altezza d onda a largo in funzione della direzione di provenienza a largo(abaco a destra). 29 16 Esempio di inversa spettrale con periodo d onda pari a 6 s (grafico in alto) e a 12 s (grafico in basso)....................... 3 17 Correlazione largo-riva delle caratteristiche di moto ondoso relative al punto P3: direzione di provenienza a riva in funzione di quella a largo (abaco a sinistra) e rapporto tra altezza d onda a riva e altezza d onda a largo in funzione della direzione di provenienza a largo(abaco a destra). 31 18 Rappresentazione polare della distribuzione direzionale annuale degli eventi di moto ondoso sottocosta a Pescara (punto P1)......... 33 19 Rappresentazione polare della distribuzione direzionale autunnale ed invernale degli eventi di moto ondoso sottocosta a Pescara (punto P1). 34 2 Rappresentazione polare della distribuzione direzionale primaverile ed estiva degli eventi di moto ondoso sottocosta a Pescara (punto P1)... 35 21 Rappresentazione polare della distribuzione direzionale annuale degli eventi di moto ondoso sottocosta a Pescara (punto P2)......... 41 22 Rappresentazione polare della distribuzione direzionale autunnale ed invernale degli eventi di moto ondoso sottocosta a Pescara (punto P2). 42 23 Rappresentazione polare della distribuzione direzionale primaverile ed estiva degli eventi di moto ondoso sottocosta a Pescara (punto P2)... 43 24 Rappresentazione polare della distribuzione direzionale annuale degli eventi di moto ondoso sottocosta a Pescara (punto P3)......... 49 25 Rappresentazione polare della distribuzione direzionale autunnale ed invernale degli eventi di moto ondoso sottocosta a Pescara (punto P3). 5 26 Rappresentazione polare della distribuzione direzionale primaverile ed estiva degli eventi di moto ondoso sottocosta a Pescara (punto P3)... 51 27 Rappresentazione polare della distribuzione direzionale annuale degli eventi di vento a Pescara.......................... 59 28 Rappresentazione polare della distribuzione direzionale autunnale ed invernale degli eventi di vento a Pescara.................. 6 29 Rappresentazione polare della distribuzione direzionale primaverile ed estiva degli eventi di vento a Pescara.................... 61 3 Rappresentazione polare della distribuzione direzionale estiva durante la notte ed il giorno degli eventi di vento a Pescara............ 62 31 Velocità del vento a Pescara (v, espresso in nodi) in funzione del tempo di ritorno T r secondo le leggi di Gumbel e Weibull (β=1.) per il settore di provenienza di Libeccio (28 N 45 N).................. 66 vii

32 Velocità del vento a Pescara (v, espresso in nodi) in funzione del tempo di ritorno T r secondo le leggi di Gumbel e Weibull (β=1.) per il settore di provenienza di Levante (45 N 17 N).................. 67 33 Velocità del vento a Pescara (v, espresso in nodi) in funzione del tempo di ritorno T r secondo le leggi di Gumbel e Weibull (β=1.) per il settore di provenienza di Libeccio (22 N 25 N)................. 67 viii

1 Premessa Con riferimento alla redazione del Piano Regolatore Portuale (PRP) del Porto di Pescara, il Comune di Pescara ha incaricato lo scrivente Prof. Ing. Paolo De Girolamo (Prot. N. 52/AT - generale n. 21394) dei servizi tecnici relativi agli aspetti marittimi. Nell ambito di tale incarico è stato redatto lo studio meteomarino di cui il presente documento costituisce la relazione finale. Per la redazione del presente studio il Prof. Ing. Paolo De Girolamo si è avvalso della collaborazione dell Ing. Marcello Di Risio e della Dott.ssa Iolanda Lisi. 2 Sintesi dello studio L obiettivo dello studio meteomarino è quello di definire i principali parametri meteomarini che caratterizzano il paraggio costiero di Pescara ed in particolare la foce fluviale dove è localizzata l area portuale. I parametri analizzati sono costituiti da: moto ondoso; variazioni del livello medio del mare; venti. 2.1 Inquadramento geografico del paraggio Preliminarmente alle attività inerenti le analisi dei dati meteomarini, è stata definita l esposizione ondametrica del paraggio definendo i fetch geografici ed efficaci e la legge di deviazione tra la direzione media del vento e la direzione media delle onde. Tale analisi risulta di interesse per la definizione dei settori di traversia del paraggio. 2.2 Correnti L analisi d insieme del regime correntometrico è stata effettuata facendo riferimento all Atlante Tematico d Italia (CNR) che permette di trarre delle considerazioni generali riguardo alle caratteristiche delle correnti che interessano il paraggio di Pescara. 2.3 Moto ondoso Per la caratterizzazione ondametrica si è fatto riferimento alle misure dirette direzionali effettuate dalla boa accelerometrica di Ortona facente parte della Rete Ondametrica Nazionale (RON) gestita dall Agenzia per la Protezione dell Ambiente e per i Servizi Tecnici (APAT). La boa è localizzata su un fondale di circa 1 m (coordinate 1

geografiche: 42 24 54 N, 14 3 2 E) al largo del Porto di Ortona. La stazione ondametrica è costituita una boa ondametrica direzionale (tipo Datawell Wavec MKI) dotata di sensori accelerometrici e giroscopici in funzione dal luglio del 1989. La serie delle misure ondametriche si estende dal 1/7/1989 sino al 3/6/27 per un totale di 18 anni. La vicinanza della boa al Porto di Pescara consente di affermare che le misure acquisite dallo strumento sono rappresentative delle condizioni di moto ondoso al largo di Pescara. Inoltre l estensione temporale delle misure (una delle maggiori disponibili in Italia) consente di ritenere la relativa serie storica di ottima affidabilità dal punto di vista statistico per le applicazioni di interesse nel caso in questione. Le analisi condotte sulla serie storica hanno consentito di definire il clima ondametrico (analisi dei valori medi) e la correlazione altezze d onda - tempi di ritorno (analisi dei valori estremi). Inoltre la serie ondametrica definita al largo è stata propagata in costa, mediante l applicazione di un modello di rifrazione inversa spettrale, in corrispondenza di tre punti posti alla profondità di circa 11, m, posti in prossimità delle nuove imboccature portuali. Partendo dalla serie storica propagata in costa è stato quindi definito il relativa clima ondametrico. 2.4 Vento Lo studio dell esposizione ai venti in un paraggio costiero riveste un importanza non trascurabile nella determinazione di alcuni parametri importanti per la progettazione delle opere marittime e per lo studio delle condizioni di equilibrio delle spiagge. Nel presente studio sono presentati i risultati dell analisi climatica media della serie anemometrica acquisita tramite la stazione meteorologica di Pescara (coordinate 42 28 2 N, 14 13 38 E, quota 1 m s.l.m.) gestita dall Ufficio Idrografico e Mareografico di Pescara, oggi Protezione Civile Regionale. La serie anemometrica si estende dal 1/1/1996 sino al 31/12/23 per una durata di 8 anni e, pertanto, si ritiene che abbia una buona significatività statistica. 2.5 Variazioni del livello medio del mare Per quanto riguarda la variazione del livello del mare indotta dalla marea astronomica (di natura deterministica) si descrivono i risultati che derivano dall analisi della serie storica di livelli misurati dalla stazione mareografica di Pescara (coordinate 42 28 2 N, 14 13 38 E) gestita dall Ufficio Idrografico e Mareografico di Pescara, oggi Protezione Civile Regionale. La serie mareografica si estende dal 1993 al 2. Per il sovralzo di tempesta sono state effettuate due tipologie di analisi. La prima deriva dall analisi estremale dei residui di marea, da ritenere validi per la valutazione dei livelli marini in corrispondenza del nuovo porto commerciale e della nuova darsena pescherecci. Tuttavia la valutazione del sovralzo di tempesta così ottenuto è ricavato 2

dalle misure effettuate nel porto turistico, pertanto si è ritenuto necessario effettuare un ulteriore analisi per la valutazione dei livelli marini in corrispondenza della nuova posizione della foce del Fiume Pescara. Tale ulteriore analisi è basata sulle classiche formulazioni comunemente utilizzate per il calcolo del sovralzo indotto dall azione del vento. 2.6 Risultati principali I risultati delle analisi permettono di osservare quanto segue: il moto ondoso a largo di Pescara proviene dal settore 32 N 13 N nell ambito del quale si riconosce un settore di traversia principale (32 N 5 N) ed uno secondario (5 N 13 N); il moto ondoso in prossimità del litorale di Pescara presenta, rispetto alle caratteristiche evidenziate a largo, un settore di provenienza più limitato a causa del fenomeno della rifrazione che copre l intervallo angolare 34 N 11 N; i settori di provenienza del vento a largo è stato ottenuto sulla base dell analisi climatica del moto ondoso in relazione alla definizione della relazione che intercorre tra direzione del vento e quella del moto ondoso; in tal modo si identificano i settori di Maestrale (28 N 45 N) e di Scirocco (45 N 17 N); l analisi del regime dei venti in costa rivela la presenza, oltre dei settori identificati a largo, del settore di provenienza da terra (22 N 25 N); l analisi dei venti limitatamente al periodo estivo testimonia un regime dominato dalle brezze; la variazione di livello indotta dalla marea astronomica è compresa tra,2 m e,44 m; l analisi dei residui della serie mareografica permette di valutare la marea meteorologica è compresa tra,2 m (tempo di ritorno 2 anni) e,8 m (tempo di ritorno 1 anni); si sottolinea che tale stima può essere ritenuta rappresentativa per sola darsena pescherecci ed al porto commerciale, poichè derivanti da una serie di livelli misurati in corrispondenza del molo di sottoflutto del porto turistico; il sovralzo di tempesta, calcolato su base climatica alla profondità di 11 m, presenta un valore valore di,6 m per un tempo di ritorno pari a 2 anni e di,17 m per un tempo di ritorno di 1 anni. Tale valore va incrementato per tener conto della componente indotta dalle variazioni di pressione (circa,2 m); si sottolinea che tale valore può essere utilizzato per identificare la condizione al contorno per la modellazione numerica dei profili di rigurgito del Fiume Pescara 3

poichè sono valutati in corrispondenza delle testate delle strutture previste per l armatura la foce. 3 Inquadramento del paraggio 3.1 Fetch geografici ed efficaci L analisi dell esposizione geografica di un paraggio costiero si basa sulla determinazione dei fetch geografici ed efficaci. Per fetch si intende la lunghezza della porzione di mare sulla quale può avvenire la generazione del moto ondoso ad opera dell azione esercitata dal vento. L individuazione dei fetch può essere eseguita facendo ricorso al concetto di fetch geografico, che indica la distanza geografica tra il punto di interesse e la terra più vicina in relazione ad una prefissata direzione. Tuttavia è necessario ricorrere alla definizione del valore del fetch efficace relativo ad una determinata direzione in funzione dei valori dei fetch geografici associati alle direzioni contigue; in questo modo è possibile tener conto del fatto che il moto ondoso viene generato non solo nella direzione lungo la quale spira il vento, ma anche in tutte le direzioni comprese in un settore di ±9 rispetto alla direzione media di azione del vento. Di conseguenza la lunghezza dei fetch efficaci risulta essere diversa da quella dei fetch geografici. Per il calcolo dei fetch efficaci si fa riferimento ad una relazione, derivata dalla teoria di ricostruzione indiretta del moto ondoso nota come metodo S.M.B. (Sverdrup, Munk e Bretsheneider, 1947) e successivi aggiornamenti (Saville 1954, Seymour 1977, S.P.M. 1984, Smith 1991), di seguito riportata nella sua forma più generale: F e,w = φ w ϑ φ i=φ w ϑ φ w ϑ φ i=φ w ϑ F i cos n+1 (φ i φ w ) cos n (φ i φ w ) (1) nella quale risultano definiti i seguenti termini: F e,w : lunghezza del fetch efficace relativa alla direzione φ w ; φ w : direzione media (riferita al Nord geografico) di provenienza del vento responsabile del fenomeno di generazione del moto ondoso lungo la traversia; F i : lunghezza del fetch geografico relativa alla direzione i-esima φ i ; ϑ: parametro dal quale dipende l estensione settore angolare (di ampiezza pari a 2ϑ) attorno alla direzione φ w sul quale si effettua il calcolo del fetch efficace; n: termine esponenziale definito in funzione della legge di distribuzione direzionale degli spettri di moto ondoso che caratterizzano il sito in esame (solitamente si assume n=2). 4

Si osserva che la (1) esprime il fetch efficace come media pesata calcolata su un settore angolare di ampiezza pari a 2ϑ (si pone ϑ = 45 o, previsto dal metodo classico di Saville, oppure ϑ = 9 o secondo il la metodologia di Seymour). Per la descrizione dell esposizione del paraggio di Pescara, si è fissata la lunghezza massima dei fetch geografici in 5 km, ordine di grandezza dell estensione massima delle perturbazioni cicloniche che interessano il bacino del Mar Mediterraneo. 3.2 Il paraggio di Pescara Con riferimento ai fetch geografici (figura 1) ed a quelli efficaci (figura 2) i cui valori sono sintetizzati nella tabella 1, si osserva che il paraggio di Pescara è caratterizzato da un settore di traversia geografico delimitato dal Gargano a Sud-Est e dal Conero a Nord-Ovest (fig. 1). Ponendosi a largo, il paraggio è esposto al mare aperto per un settore di traversia compreso tra i 32 N e i 11 N N. I valori più elevati della lunghezza del fetch geografico si osservano lungo le direzioni che traguardano la costa veneta (circa 34 N) e la costa albanese (circa 11 N) per le quali la lunghezza del fetch geografico raggiunge valori di circa 4 km. Il settore che si affaccia sulle coste croate (1-8 N) è il più confinato ed è caratterizzato da lunghezze del fetch geografico che non superano i 2 km. Nel diagramma polare di fig. 2 sono indicati graficamente i valori dei fetch efficaci relativi al punto di analisi. Si osserva che il fetch efficace massimo ottenuto risulta pari a circa 2 km ed è riferito al settore di levante. 3.3 Deviazione tra direzione del vento e quella del moto ondoso Per il calcolo della relazione esistente tra la direzione del vento e quella del moto ondoso generato, si è fatto riferimento al criterio introdotto da Donelan (Smith, 1991). In base a tale criterio, la deviazione della direzione media del moto ondoso generato da un vento caratterizzato da una direzione media ϕ w è pari al valore dell angolo β cui corrisponde il massimo valore della seguente funzione: f(β) = (F e,w ).28 (cos β).44 nella quale F e,w è la lunghezza del fetch efficace relativa alla direzione ϕ w del vento. La legge di deviazione direzionale tra la direzione media del vento (spirante lungo il fetch efficace) e la direzione del moto ondoso generato è stata determinata per Pineto utilizzato la suddetta relazione. La legge ottenuta è riportata in forma grafica nella figura 3. Si osserva che le deviazioni relative al largo di Ortona ed al largo di Pescara non presentano differenze sostanziali: i maggiori valori della deviazione si verificano per gli stati di mare provenienti da Sud-Sud-Ovest e Sud, mentre per quelli provenienti dal primo quadrante la deviazione risulta molto limitata con un valore prossimo allo zero per angoli vicini a 8 N. 5

Figura 1: Inquadramento geografico del paraggio di Ortona. o N 33 o N 3 o N 3 o N 6 o N 27 o N 3 2 1 9 o N 24 o N 12 o N 21 o N 15 o N 18 o N Figura 2: Rappresentazione polare dei fetch efficaci per il paraggio di Ortona. 6

Direzione Fetch Geografici Fetch Efficaci Direzione Fetch Geografici Fetch Efficaci ( N) (km) (km) ( N) (km) (km) 245.76 18.17 18 23.3 25.18 1 221.75 182.6 19 14.41 18.61 2 181.8 18.4 2 14.41 14.8 3 181.8 176.8 21 14.41 12.37 4 174.45 175.36 22 9.9 1.78 5 181.14 178.26 23 9.9 9.83 6 184.25 185.46 24 9.9 9.55 7 185.98 194.59 25 9.9 1.12 8 2.67 21.85 26 8.86 1 9 312.72 23.65 27 8.86 16.44 1 4 197.59 28 8.86 25.3 11 434.25 182.89 29 21.3 38.93 12 126.21 16.56 3 28.12 58.3 13 15.8 133.9 31 45.49 82.9 14 61.52 13.88 32 45.49 18.9 15 31.87 76.38 33 11.86 133.43 16 31.87 53.37 34 395.57 155.21 17 23.3 36.33 35 31 171.15 Tabella 1: Valori numerici dei fetch geografici ed efficaci per il paraggio di Ortona. 3.4 Regime correntometrico L analisi d insieme (Fig. 4) mostra che, a largo della costa meridionale abruzzese, i flussi delle correnti di gradiente (o di densità) sono condizionati dal fenomeno di riflusso della circolazione d insieme antioraria del Mar Adriatico e pertanto sono diretti da Nord verso Sud. In generale, nell Adriatico centrale la velocità media delle correnti in superficie è piuttosto modesta, circa 5 cm/s, con punte massime comunque inferiori a 5 cm/s. La conformazione batigrafica del sito in esame, associata alla limitata escursione dei livelli di marea astronomica, lascia prevedere valori trascurabili delle possibili correnti di marea. In definitiva, si può asserire che il regime delle correnti di gradiente in esame ha effetti irrilevanti sulla dinamica dei sedimenti costieri per il paraggio costiero in esame. 4 Descrizione della serie ondametrica La serie ondametrica in base alla quale sono state effettuate le analisi descritte nel seguito di questo documento è costituita dalle registrazioni acquisite tramite la stazione di misura di Ortona. La stazione ondametrica di Ortona, che fa parte della 7

36 (N) Direzione mare ( o N) 27 (W) 18 (S) 9 (E) (N) (N) 9 (E) 18 (S) 27 (W) 36 (N) Direzione del vento ( o N) Figura 3: Rappresentazione grafica della deviazione della direzione dell onda rispetto a quella del vento al largo di Pescara (la retta nera continua rappresenta l uguaglianza tra la direzione del vento e quella del moto ondoso). Rete Ondametrica Nazionale gestita dall Agenzia per la Protezione dell Ambiente e per i servizi Tecnici (APAT), è costituita da una boa ondametrica direzionale (tipo Datawell Wavec MKI) di tipo accelerometrica, posizionata su fondali di circa 1 m (coordinate geografiche 42 24.4 N; 14 32.2 E). La serie storica analizzata si estende dal 1/7/1989 al 3/6/27, ottenuta dal sito di riferimento dei dati ondametrici nazionale (www.idromare.it). Il rendimento dell ondametro (percentuale degli eventi misurati rispetto a quelli teorici) è pari al 78,22%. Nella tabella 2 sono riportati i rendimenti mensili dell ondametro. Si osserva che il rendimento ha subito un netto calo negli ultimi anni (figura 5) con una tendenza alla diminuzione del rendimento globale sin dal 1998 e con un minimo annuale osservato nel 25. 5 Analisi della serie ondametrica a largo 5.1 Classificazione degli eventi di moto ondoso a largo in base all altezza d onda ed alla direzione di provenienza Al fine di individuare la frequenza di accadimento di ogni singola classe di eventi, gli elementi della serie ondametrica definita a largo di Ortona sono stati suddivisi 8

Anno Mese N.ro eventi nominali N.ro eventi misurati Rend. [%] Anno Mese N.ro eventi nominali N.ro eventi misurati Rend. [%] Anno Mese N.ro eventi nominali N.ro eventi misurati Rend. [%] 1989 1 = = = 1996 1 248 246 99.19 23 1 248 131 52.82 1989 2 = = = 1996 2 232 232 1. 23 2 224 182 81.25 1989 3 = = = 1996 3 248 247 99.6 23 3 248 192 77.42 1989 4 = = = 1996 4 24 24 1. 23 4 24 167 69.58 1989 5 = = = 1996 5 248 24 96.77 23 5 248 153 61.69 1989 6 = = = 1996 6 24 236 98.33 23 6 24 165 68.75 1989 7 248 218 87.9 1996 7 248 244 98.39 23 7 248 24 82.26 1989 8 248 246 99.19 1996 8 248 242 97.58 23 8 248 196 79.3 1989 9 24 238 99.17 1996 9 24 239 99.58 23 9 24 182 75.83 1989 1 248 247 99.6 1996 1 248 247 99.6 23 1 248 186 7 1989 11 24 238 99.17 1996 11 24 238 99.17 23 11 24 157 65.42 1989 12 248 247 99.6 1996 12 248 241 97.18 23 12 248 56 22.58 1989 1-12 1472 1434 97.42 1996 1-12 2928 2892 98.77 23 1-12 292 1971 67.5 199 1 248 248 1. 1997 1 248 247 99.6 24 1 248 175 7.56 199 2 224 224 1. 1997 2 224 223 99.55 24 2 232 168 72.41 199 3 248 246 99.19 1997 3 248 247 99.6 24 3 248 132 53.23 199 4 24 237 98.75 1997 4 24 239 99.58 24 4 24 15 6 199 5 248 234 94.35 1997 5 248 247 99.6 24 5 248 85 34.27 199 6 24 28 86.67 1997 6 24 239 99.58 24 6 24. 199 7 248 217 87.5 1997 7 248 244 98.39 24 7 248 6 2.42 199 8 248 248 1. 1997 8 248 231 93.15 24 8 248 185 74.6 199 9 24 195 81.25 1997 9 24 239 99.58 24 9 24 133 55.42 199 1 248 165 66.53 1997 1 248 241 97.18 24 1 248 8 32.26 199 11 24 234 97.5 1997 11 24 228 9 24 11 24 83 34.58 199 12 248 227 91.53 1997 12 248 229 92.34 24 12 248 53 21.37 199 1-12 292 2683 91.88 1997 1-12 292 2854 97.74 24 1-12 2928 125 42.69 1991 1 248 21 84.68 1998 1 248 248 1. 25 1 248 131 52.82 1991 2 224 216 96.43 1998 2 224 223 99.55 25 2 224 2.89 1991 3 248 246 99.19 1998 3 248 235 94.76 25 3 248 17 68.55 1991 4 24 216 9. 1998 4 24 239 99.58 25 4 24 18 7 1991 5 248 248 1. 1998 5 248 247 99.6 25 5 248 155 6 1991 6 24 239 99.58 1998 6 24 238 99.17 25 6 24. 1991 7 248 248 1. 1998 7 248 246 99.19 25 7 248 37 14.92 1991 8 248 244 98.39 1998 8 248 213 85.89 25 8 248 149 6.8 1991 9 24 214 89.17 1998 9 24 239 99.58 25 9 248. 1991 1 248 246 99.19 1998 1 248 248 1. 25 1 248 119 47.98 1991 11 24 234 97.5 1998 11 24 135 56.25 25 11 24 4 16.67 1991 12 248 26 83.6 1998 12 248 238 95.97 25 12 248. 1991 1-12 292 2767 94.76 1998 1-12 292 2749 94.14 25 1-12 2928 983 33.57 1992 1 248 247 99.6 1999 1 248 233 93.95 26 1 248 97 39.11 1992 2 232 231 99.57 1999 2 224 211 94.2 26 2 224 182 81.25 1992 3 248 247 99.6 1999 3 248 23 92.74 26 3 248 2 8.6 1992 4 24 194 8.83 1999 4 24 226 94.17 26 4 24 78 3 1992 5 248 21 81.5 1999 5 248 227 91.53 26 5 248 126 5.81 1992 6 24 237 98.75 1999 6 24 232 96.67 26 6 24 193 8.42 1992 7 248 214 86.29 1999 7 248 17 68.55 26 7 248 19 76.61 1992 8 248 23 92.74 1999 8 248 186 7 26 8 232 184 79.31 1992 9 24 184 76.67 1999 9 24 217 9.42 26 9 176 129 73.3 1992 1 248 233 93.95 1999 1 248 242 97.58 26 1 248 21 81.5 1992 11 24 185 77.8 1999 11 24 217 9.42 26 11 168 148 88.1 1992 12 248 238 95.97 1999 12 248 186 7 26 12 248 173 69.76 1992 1-12 2928 2641 9.2 1999 1-12 292 2577 88.25 26 1-12 2768 1721 62.17 1993 1 248 234 94.35 2 1 248 21 81.5 27 1 248 2 8.65 1993 2 224 219 97.77 2 2 232 186 8.17 27 2 224 86 38.39 1993 3 248 242 97.58 2 3 248 96 38.71 27 3 248 19 7.66 1993 4 24 234 97.5 2 4 24 143 59.58 27 4 24 18 4 1993 5 248 239 96.37 2 5 248 28 83.87 27 5 248 87 35.8 1993 6 24 228 9 2 6 24 227 94.58 27 6 24 77 32.8 1993 7 248 191 77.2 2 7 248 23 92.74 27 7 = = = 1993 8 248 231 93.15 2 8 248 193 77.82 27 8 = = = 1993 9 24 226 94.17 2 9 24 196 81.67 27 9 = = = 1993 1 248 243 97.98 2 1 248 222 89.52 27 1 = = = 1993 11 24 23 84.58 2 11 24 174 7 27 11 = = = 1993 12 248 238 95.97 2 12 248 99 39.92 27 12 = = = 1993 1-12 292 2728 93.42 2 1-12 2928 2175 74.28 27 1-12 96 413 43.2 1994 1 248 228 91.94 21 1 248 169 68.15 1994 2 224 29 93.3 21 2 224 151 67.41 1994 3 248 215 86.69 21 3 248 155 6 1994 4 24 233 97.8 21 4 24 29 87.8 1994 5 248 198 79.84 21 5 248 195 78.63 1994 6 24 227 94.58 21 6 24 188 78.33 1994 7 248 199 8.24 21 7 248 154 62.1 1994 8 248 239 96.37 21 8 248 196 79.3 1994 9 24 188 78.33 21 9 24 188 78.33 1994 1 248 169 68.15 21 1 248 17 68.55 1994 11 24 238 99.17 21 11 24 165 68.75 1994 12 248 247 99.6 21 12 248 176 7.97 1994 1-12 292 259 88.7 21 1-12 292 2116 72.47 1995 1 248 247 99.6 22 1 248 184 74.19 1995 2 224 223 99.55 22 2 224 26 91.96 1995 3 248 246 99.19 22 3 248 21 84.68 1995 4 24 163 67.92 22 4 24 121 5.42 1995 5 248 247 99.6 22 5 248 144 58.6 1995 6 24 239 99.58 22 6 24 16 44.17 1995 7 248 24 96.77 22 7 248 112 45.16 1995 8 248 246 99.19 22 8 248 27 1.89 1995 9 24 218 9.83 22 9 24 12 1995 1 248 237 95.56 22 1 248 136 54.84 1995 11 24 238 99.17 22 11 24 181 75.42 1995 12 248 199 8.24 22 12 248 199 8.24 1995 1-12 292 2743 93.94 22 1-12 292 1638 56.1 1 luglio 1989 3 giugno 27 78.22% Tabella 2: Rendimento dell ondametro di Ortona. 9

Figura 4: Caratteristiche correntometriche dell Alto e Medio Adriatico (tratto da Atlante Tematico d Italia TCI, CNR). in base al valore dell altezza d onda significativa ed alla direzione di provenienza. Tale suddivisione è stata eseguita sia per tutti gli eventi della serie, sia considerando separatamente gli eventi stagionali. Nella figura 6 e nelle figure 7 e 8 sono riportate rispettivamente la rosa annuale e quelle stagionali del clima di moto ondoso. Le tabelle 3 7 riportano gli stessi risultati in forma numerica. Dall analisi dei risultati si evince che, a largo di Pescara, gli stati di mare più frequenti e caratterizzati da altezze d onda più elevate provengono dal settore di traversia compreso nel settore 32 N 5 N. Tale settore, quindi, può essere assunto quale settore di traversia principale. Peraltro, è identificabile un settore di traversia secondario che si estende nell intervallo angolare 5 N-13 N, nel quale ricadono le direzioni di provenienza delle mareggiate meno intense. In particolare, per quanto riguarda il clima annuale medio, emergono le seguenti caratteristiche: la percentuale degli eventi caratterizzati da un altezza d onda inferiore a,5 m è pari a circa il 44,3%; gli eventi caratterizzati da un altezza d onda superiore a,5 m provengono per il 63,9% dal settore di traversia principale (32 N 5 N), per il 3,1% dal settore 1

1 9 8 7 Rendimenti (%) 6 5 4 3 2 1 1989 199 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2 21 22 23 24 25 26 27 Figura 5: Rappresentazione grafica del rendimento dell ondametro di Ortona (le barre verticali indicano il rendimento annuale, la linea nera il rendimento globale relativo all anno indicato in ascissa). di traversia secondario (5 N-13 N) e per il rimanente 6,1% dalle altre direzioni; gli eventi caratterizzati da un altezza d onda superiore a 2, m provengono per il 82,3% dal settore di traversia principale (32 N 5 N), per il 5,8% dal settore di traversia secondario (5 N-13 N) e per il rimanente 11,9% dalle altre direzioni; gli eventi particolarmente intensi (altezza d onda superiore a 3,5 m) provengono per il 91,% dal settore di traversia principale (32 N 5 N), per il 5,2% dal settore di traversia secondario (5 N-13 N) e per il 3,7% dalle altre direzioni; gli eventi caratterizzati da un altezza d onda superiore a,5 m e provenienti dal settore di traversia principale (32 N 5 N) hanno per circa il 9,3% altezza d onda superiore a 2, m; gli eventi caratterizzati da un altezza d onda superiore a,5 m e provenienti dal settore di traversia secondario (5 N-13 N) hanno per circa il,5% altezza d onda superiore a 2, m; l evento più intenso osservato proveniente dal settore di traversia principale ricade nella classe di altezze d onda 5,5 6, m; l evento più intenso osservato proveniente dal settore di traversia secondario ricade nella classe di altezze d onda 4,5 5, m; 11

Per quanto riguarda la stagionalità climatica si osserva che: gli eventi caratterizzati da altezze d onda minori di,5 m rappresentano il 34,4% in autunno, il 38,6% in inverno, il 5,8% in primavera ed il 53,3% durante l estate; in autunno gli eventi caratterizzati da un altezza d onda superiore a,5 m provengono per il 57,% dal settore di traversia principale (32 N 5 N), per il 36,1% dal settore di traversia secondario (5 N-13 N) e per il rimanente 6,9% dalle altre direzioni; in inverno gli gli eventi caratterizzati da un altezza d onda superiore a,5 m provengono per il 7,4% dal settore di traversia principale (32 N 5 N), per il 23,5% dal settore di traversia secondario (5 N-13 N) e per il rimanente 6,2% dalle altre direzioni; in primavera gli gli eventi caratterizzati da un altezza d onda superiore a,5 m provengono per il 58,% dal settore di traversia principale (32 N 5 N), per il 37,1% dal settore di traversia secondario (5 N-13 N) e per il rimanente 4,9% dalle altre direzioni; in estate gli gli eventi caratterizzati da un altezza d onda superiore a,5 m provengono per il 71,3% dal settore di traversia principale (32 N 5 N), per il 22,9% dal settore di traversia secondario (5 N-13 N) e per il rimanente 5,7% dalle altre direzioni; in autunno gli gli eventi caratterizzati da un altezza d onda superiore a 2, m provengono per il 79,9% dal settore di traversia principale (32 N 5 N), per il 6,% dal settore di traversia secondario (5 N-13 N) e per il rimanente 14,1% dalle altre direzioni; in inverno gli gli eventi caratterizzati da un altezza d onda superiore a 2, m provengono per il 83,4% dal settore di traversia principale (32 N 5 N), per il 5,6% dal settore di traversia secondario (5 N-13 N) e per il rimanente 11,% dalle altre direzioni. In conclusione si può affermare che: il moto ondoso più intenso (H s > 3,5 m) proviene prevalentemente da un limitato settore di traversia (32 N 5 N) e gli eventi estremi con H s > 2, m sono caratterizzati da una frequenza di accadimento contenuta (pari al 2,5%); tra gli stati di mare significativi (altezza d onda maggiore di,5 m) quelli più frequenti sono caratterizzati da un altezza d onda inferiore a 2 m; 12

gli stati di mare con altezze d onda inferiori a,5 m sono più frequenti durante le stagioni estiva e primaverile ed hanno durata minore durante le stagioni autunnale ed invernale; gli stati di mare con altezza d onda superiore a,5 m provengono prevalentemente dal settore di traversia principale (32 N 5 N); gli stati di mare con altezza d onda superiore a 2, provengono prevalentemente dal settore di traversia principale (35 4 N), in particolare durante il periodo invernale. 13

3 o N 27 o N 8% 24 o N 6% 33 o N 21 o N 4% 2% o N 18 o N 3 o N 15 o N 6 o N Hs > 4. m Hs =3. 4. m Hs =2. 3. m Hs =1. 2. m Hs =.5 1. m 9 o N 12 o N Clima medio annuale Figura 6: Rappresentazione polare della distribuzione direzionale annuale degli eventi di moto ondoso a largo di Pescara. 14

o N 3 o N 33 o N 3 o N 6 o N H s > 4. m H s =3. 4. m H s =2. 3. m H s =1. 2. m H s =.5 1. m 27 o N 8% 6% 4% 2% 9 o N 24 o N 12 o N 21 o N 15 o N Clima autunnale medio 18 o N o N 3 o N 33 o N 3 o N 6 o N H s > 4. m H s =3. 4. m H s =2. 3. m H s =1. 2. m H s =.5 1. m 27 o N 8% 6% 4% 2% 9 o N 24 o N 12 o N 21 o N 15 o N Clima invernale medio 18 o N Figura 7: Rappresentazione polare della distribuzione direzionale autunnale ed invernale degli eventi di moto ondoso a largo di Pescara. 15

o N 3 o N 33 o N 3 o N 6 o N H s > 4. m H s =3. 4. m H s =2. 3. m H s =1. 2. m H s =.5 1. m 27 o N 8% 6% 4% 2% 9 o N 24 o N 12 o N 21 o N 15 o N Clima primaverile medio 18 o N o N 3 o N 33 o N 3 o N 6 o N H s > 4. m H s =3. 4. m H s =2. 3. m H s =1. 2. m H s =.5 1. m 27 o N 8% 6% 4% 2% 9 o N 24 o N 12 o N 21 o N 15 o N Clima estivo medio 18 o N Figura 8: Rappresentazione polare della distribuzione direzionale primaverile ed estiva degli eventi di moto ondoso a largo di Pescara. 16

Dir ( N) 6.5 > 6.5 Tot. 1 61 692 617 279 125 63 44 2 21 7 6 2 484 2 482 525 528 296 131 91 42 41 19 8 3 2 166 3 434 453 475 245 149 71 41 2 11 5 2 1 1 97 4 389 48 296 151 73 52 12 2 8 3 1 394 5 396 451 264 86 21 21 8 1 2 1 25 6 42 518 246 69 19 9 6 3 1 1 1 292 7 58 764 424 57 21 7 6 1 1 788 8 636 1 176 854 191 38 4 2 2 2 93 9 681 1 258 986 353 79 25 1 1 2 3 395 1 597 1 73 667 22 62 15 1 4 1 2 649 11 474 843 363 12 21 4 3 2 1 83 12 342 432 224 67 9 5 1 1 1 1 82 13 22 159 78 34 2 6 1 1 519 14 157 75 33 18 3 1 2 1 1 291 15 86 47 28 1 3 1 175 16 74 48 23 8 4 6 1 164 17 49 33 24 8 4 5 1 124 18 51 27 15 1 1 5 2 12 19 29 29 23 4 3 3 2 93 2 37 27 23 5 5 3 1 21 44 4 27 8 3 2 1 1 126 22 33 37 31 8 4 2 1 116 23 29 42 36 7 2 5 1 1 123 24 25 35 31 7 3 3 1 15 25 58 55 3 8 3 3 1 158 26 43 7 76 8 4 2 1 24 27 72 82 87 12 2 3 1 259 28 81 73 83 7 5 4 1 254 29 84 1 68 11 5 4 1 2 275 3 119 161 53 1 4 6 2 2 357 31 151 227 72 21 8 3 2 1 485 32 168 326 183 51 15 13 6 1 1 764 33 272 571 579 291 116 51 11 5 1 1 897 34 352 943 1 258 615 218 74 26 8 4 1 2 3 51 35 52 1 169 1 248 487 181 75 25 13 5 2 2 3 727 36 597 989 872 332 128 49 42 12 5 1 2 3 29 Tot. 9 32 13 958 1 925 4 15 1 489 698 314 145 86 29 16 2 1 41 88 Dir ( N) CLIMA ANNUALE Classi di altezza d onda significativa H m (m) CLIMA ANNUALE Classi di altezza d onda significativa H m (m) 6.5 > 6.5 Tot. 1 1.16 1.32 1.17.53.24.12.8.4.4.1.1.... 4.73 2.92 1.1.56.17.8.8.4.2.1.... 4.12 3.83.86.9.47.28.14.8.4.2.1..... 3.63 4.74.78.56.29.14.1.2..2.1..... 2.65 5.75.86.16.4.4.2........ 2.38 6.8.99.47.13.4.2.1.1....... 2.46 7.97 1.45.81.11.4.1.1........ 3.4 8 1.21 2.24 1.63.36.7.1......... 5.53 9 1.3 2.39 1.88.67.15.5.2........ 6.46 1 1.14 2.4 1.27.42.12.3.2.1....... 5.4 11.9 1.6.69.23.4.1.1........ 3.48 12.65.82.43.13.2.1......... 2.6 13.42.3.15.6.4.1..........99 14.3.14.6.3.1...........55 15.16.9.5.2..1..........33 16.14.9.4.2.1.1..........31 17.9.6.5.2.1.1..........24 18.1.5.3...1..........19 19.6.6.4.1.1.1..........18 2.7.5.4.1.1.1..........19 21.8.8.5.2.1...........24 22.6.7.6.2.1...........22 23.6.8.7.1..1..........23 24.5.7.6.1.1.1..........2 25.11.1.6.2.1.1..........3 26.8.13.14.2.1...........39 27.14.16.17.2..1..........49 28.15.14.16.1.1.1..........48 29.16.19.13.2.1.1..........52 3.23.31.1.2.1.1..........68 31.29.43.14.4.2.1..........92 32.32.62.35.1.3.2.1........ 1.45 33.52 1.9 1.1.55.22.1.2.1....... 3.61 34.67 1.8 2.39 1.17.42.14.5.2.1...... 6.67 35.99 2.23 2.38.93.34.14.5.2.1...... 7.1 36 1.14 1.88 1.66.63.24.9.8.2.1...... 5.77 Tot. 17.74 26.57 2.8 7.81 2.83 1.33.6.28.16.6.3.... 78.22 Tot. Cumulato 44.32 65.11 72.93 75.76 77.9 77.69 77.97 78.13 78.18 78.22 78.22 78.22 78.22 78.22 Tabella 3: Distribuzione annuale degli eventi di moto ondoso a largo di Pescara classificati per altezza e direzione (la tabella in alto si riferisce al numero degli eventi, quella in basso alla distribuzione percentuale). 17

Dir ( N) 6.5 > 6.5 Tot. 1 9 153 161 76 36 17 13 4 6 2 1 559 2 79 126 16 97 47 36 19 15 9 1 2 591 3 6 95 159 76 58 27 22 8 5 3 2 515 4 58 87 85 61 25 15 8 1 3 343 5 7 117 89 34 9 4 2 1 1 327 6 59 96 8 25 9 3 1 1 1 275 7 95 139 138 23 11 3 1 1 411 8 124 242 277 63 17 1 1 725 9 123 276 372 156 36 8 9 1 2 983 1 119 246 253 118 34 1 3 2 1 786 11 99 215 118 58 12 2 3 1 58 12 67 143 84 36 7 2 1 1 341 13 51 51 32 18 12 2 1 167 14 43 24 18 9 1 1 1 97 15 18 11 5 5 1 1 41 16 19 21 6 5 2 3 56 17 11 7 8 3 2 1 1 33 18 6 9 5 1 2 1 24 19 6 8 12 2 3 2 1 34 2 5 9 9 2 4 1 3 21 3 14 8 4 3 1 1 1 35 22 5 12 14 4 2 37 23 2 13 17 5 1 2 1 1 42 24 6 11 14 5 1 2 1 4 25 6 14 12 3 1 1 1 38 26 9 22 27 4 1 1 64 27 11 27 31 5 2 76 28 14 9 24 3 5 29 7 23 12 3 1 1 2 49 3 21 31 13 3 1 3 1 73 31 15 45 21 7 2 1 1 92 32 18 7 4 17 4 7 2 1 1 16 33 37 87 134 95 45 13 5 2 1 419 34 42 138 251 174 64 28 13 3 2 2 717 35 42 199 284 132 55 32 8 5 2 2 1 762 36 86 218 233 91 47 18 19 5 1 1 719 Tot. 1 526 3 8 3 26 1 422 555 25 137 57 39 1 8 1 1 219 Dir ( N) CLIMA AUTUNNALE Classi di altezza d onda significativa H m (m) CLIMA AUTUNNALE Classi di altezza d onda significativa H m (m) 6.5 > 6.5 Tot. 1.68 1.16 1.22.58.27.13.1.3.5.2.1.... 4.24 2.6.96 1.21.74.36.27.14.11.7.1.2.... 4.49 3.46.72 1.21.58.44.2.17.6.4.2.2.... 3.91 4.44.66.65.46.19.11.6.1.2...... 2.6 5.53.89.68.26.7.3.2.1.1...... 2.48 6.45.73.61.19.7.2.1.1.1...... 2.9 7.72 1.5 1.5.17.8.2.1..1...... 3.12 8.94 1.84 2.1.48.13..1.1....... 9.93 2.9 2.82 1.18.27.6.7.1.2...... 7.46 1.9 1.87 1.92.9.26.8.2.2.1...... 5.97 11.75 1.63.9.44.9.2.2.1....... 3.86 12.51 1.9.64.27.5.2..1.1...... 2.59 13.39.39.24.14.9.2...1...... 1.27 14.33.18.14.7.1.1...1.......74 15.14.8.4.4..1.1.........31 16.14.16.5.4.2.2..........43 17.8.5.6.2.2.1..1....... 18.5.7.4..1.2.1.........18 19.5.6.9.2.2.2.1.........26 2.4.7.7.2.3.1..........23 21.2.11.6.3.2.1.1.1........27 22.4.9.11.3.2...........28 23.2.1.13.4.1.2.1..1.......32 24.5.8.11.4.1.2.1.........3 25.5.11.9.2.1.1...1.......29 26.7.17.2.3..1.1.........49 27.8.2.24.4.2...........58 28.11.7.18.2............38 29.5.17.9.2.1.1..2........37 3.16.24.1.2.1.2..1........55 31.11.34.16.5.2.1.1.........7 32.14.53.3.13.3.5.2.1..1..... 1.21 33.28.66 1.2.72.34.1.4.2.1...... 3.18 34.32 1.5 1.9 1.32.49.21.1.2.2..2.... 5.44 35.32 1.51 2.16.42.24.6.4.2.2.1.... 5.78 36.65 1.65 1.77.69.36.14.14.4..1..1... 5.46 Tot. 11.58 22.83 24.33 1.79 4.21 1.9 1.4.43.3.8.6.1... 77.56 Tot. Cumulato 34.41 58.74 69.54 73.75 75.65 76.68 77.12 77.41 77.49 77.55 77.56 77.56 77.56 77.56 Tabella 4: Distribuzione autunnale degli eventi di moto ondoso a largo di Pescara classificati per altezza e direzione (la tabella in alto si riferisce al numero degli eventi, quella in basso alla distribuzione percentuale). 18

Dir ( N) 6.5 > 6.5 Tot. 1 14 169 166 14 59 39 3 15 15 5 5 747 2 119 115 128 98 58 42 2 22 1 7 1 62 3 18 91 19 78 67 34 13 12 6 2 1 521 4 84 98 76 54 25 28 3 1 5 3 377 5 92 17 74 3 5 14 5 1 328 6 85 152 68 28 6 4 4 1 1 349 7 116 226 116 2 8 3 4 493 8 122 283 244 78 13 2 1 1 744 9 134 222 178 89 25 16 1 665 1 126 188 96 29 1 3 5 2 459 11 62 126 72 33 5 2 1 31 12 35 54 5 14 2 3 1 159 13 41 19 15 1 6 3 1 95 14 33 18 9 6 1 2 1 7 15 18 7 7 3 2 37 16 14 9 6 1 2 1 33 17 16 11 1 4 2 4 47 18 9 4 3 1 3 1 21 19 7 7 5 1 1 1 22 2 6 7 6 2 1 2 24 21 11 5 1 2 28 22 7 8 3 3 1 2 1 25 23 12 9 8 1 2 32 24 6 5 13 1 2 1 28 25 14 14 6 2 1 2 39 26 9 16 16 2 3 1 47 27 19 18 23 3 2 1 66 28 18 18 16 2 4 3 1 62 29 9 19 24 7 4 3 1 67 3 26 36 13 3 3 3 2 1 87 31 38 64 24 12 4 2 1 1 146 32 37 79 61 22 7 2 1 29 33 64 118 163 16 48 29 5 1 534 34 79 211 344 243 98 34 8 3 2 1 1 23 35 118 271 348 19 87 36 14 7 2 1 1 74 36 127 255 24 135 56 22 2 6 4 1 866 Tot. 1 961 3 59 2 75 1 416 614 349 146 76 45 19 8 1 1 1 445 Dir ( N) CLIMA INVERNALE Classi di altezza d onda significativa H m (m) CLIMA INVERNALE Classi di altezza d onda significativa H m (m) 6.5 > 6.5 Tot. 1 1.8 1.3 1.28.8.45.3.23.12.12.4.4.... 5.75 2.92.89.99.75.45.32.15.17.8.5.1.... 4.77 3.83.7.84.6.52.26.1.9.5.2...1.. 4.1 4.65.75.58.42.19.22.2.1.4.2..... 2.9 5.71.82.57.23.4.11.4..1...... 2.52 6.65 1.17.52.22.5.3.3.1...1.... 2.69 7.89 1.74.89.15.6.2.3........ 3.79 8.94 2.18 1.88.6.1.2.1.1....... 5.73 9 1.3 1.71 1.37.69.19.12.1........ 5.12 1.97 1.45.74.22.8.2.4.2....... 3.53 11.48.97.55.4.2..1....... 2.32 12.27.42.38.11.2.2.1........ 1.22 13.32.15.12.8.5.2..1........73 14.14.7.5.1..2.1........54 15.14.5.5.2..2..........28 16.11.7.5.1.2..1........ 17.12.8.8.3.2.3..........36 18.7.3.2.1..2.1.........16 19.5.5.4.1..1.1.........17 2.5.5.5.2.1.2..........18 21.8.4.8.2............22 22.5.6.2.2.1.2.1.........19 23.9.7.6..1.2......... 24.5.4.1.1.2.1..........22 25.11.11.5.2.1.2..........3 26.7.12.12.2.2.1..........36 27.15.14.18.2..2..1........51 28.14.14.12.2.3.2.1.........48 29.7.15.18.5.3.2.1.........52 3.2.28.1.2.2.2.2.1........67 31.29.49.18.9.3.2.1...1..... 1.12 32.28.61.47.17.5.2.1........ 1.61 33.49.91 1.25.82.37.22.4.1....... 4.11 34.61 1.62 2.65 1.87.75.26.6.2.2.1..... 7.87 35.91 2.9 2.68 1.46.67.28.11.5.2..1.... 8.27 36.98 1.96 1.85 1.4.43.17.15.5.3...1... 6.67 Tot. 15.9 23.55 21.17 1.9 4.73 2.69 1.12.58.35.15.6.1.1.. 8.4 Tot. Cumulato 38.64 59.81 7.71 75.43 78.12 79.24 79.83 8.17 8.32 8.38 8.39 8.4 8.4 8.4 Tabella 5: Distribuzione invernale degli eventi di moto ondoso a largo di Pescara classificati per altezza e direzione (la tabella in alto si riferisce al numero degli eventi, quella in basso alla distribuzione percentuale). 19

Dir ( N) 6.5 > 6.5 Tot. 1 153 128 133 58 13 6 1 1 493 2 19 12 14 48 14 6 2 3 46 3 131 112 16 47 12 4 2 414 4 131 112 76 21 17 7 1 365 5 131 16 65 19 5 1 1 328 6 149 155 62 12 4 2 1 1 386 7 169 265 125 13 2 1 1 576 8 237 411 257 44 7 2 958 9 25 458 293 9 15 1 16 1 169 336 153 42 11 2 713 11 165 231 77 18 3 494 12 117 14 26 11 258 13 58 44 11 5 2 1 121 14 36 1 3 1 5 15 2 11 4 1 36 16 25 9 5 1 1 41 17 11 7 2 1 21 18 2 6 3 29 19 6 2 5 13 2 12 5 4 21 21 16 1 4 2 1 33 22 12 7 5 1 1 26 23 5 12 3 1 1 22 24 7 8 2 1 18 25 27 18 6 1 52 26 1 2 17 1 48 27 2 18 19 2 59 28 24 25 17 2 1 69 29 3 23 17 1 71 3 25 38 14 1 78 31 23 41 14 2 1 81 32 35 84 41 8 3 3 2 176 33 57 147 137 45 16 9 2 413 34 93 252 272 91 28 6 2 1 745 35 16 291 246 77 16 2 2 1 795 36 179 25 162 55 12 6 2 1 622 Tot. 2 822 3 831 2 49 723 182 62 17 1 1 137 Dir ( N) CLIMA PRIMAVERILE Classi di altezza d onda significativa H m (m) CLIMA PRIMAVERILE Classi di altezza d onda significativa H m (m) 6.5 > 6.5 Tot. 1 1.17.98 1.1.44.1.5.1.1....... 3.76 2.83.92.79.37.11.5.2.2....... 3.1 3.85.81.36.9.3.2........ 3.16 4.85.58.16.13.5.1........ 2.79 5.81.14.4.1.1........ 6 1.14 1.18.47.9.3.2.1.1....... 2.95 7 1.29 2.2.95.1.2.1.1........ 4.4 8 1.81 3.14 1.96.34.5.2......... 7.31 9 1.91 2.24.69.11.......... 8.44 1 1.29 2.56 1.17.32.8.2......... 5.44 11 1.26 1.76.59.14.2.......... 3.77 12.89.79.2.8........... 1.97 13.44.34.8.4.2.1..........92 14.27.8.2.1............38 15.15.8.3.1............27 16.19.7.4.1..1..........31 17.8.5.2.1............16 18.15.5.2.............22 19.5.2.4.............1 2.9.4.3.............16 21.12.8.3.2..1......... 22.9.5.4.1.1...........2 23.4.9.2.1..1..........17 24.5.6.2.1............14 25.21.14.5.1............4 26.8.15.13.1............37 27.15.14.14.2............45 28.18.19.13.2..1..........53 29.23.18.13.1............54 3.19.29.11.1............6 31.18.31.11.2.1...........62 32.27.64.31.6.2.2.2........ 1.34 33.43 1.12 1.5.34.12.7..2....... 3.15 34.71 1.92 2.8.69.21.5.2.1....... 5.69 35 1.22 2.22 1.88.59.12.2.2.1....... 6.7 36 1.37 1.56 1.24.42.9.5.2.1....... 4.75 Tot. 21.54 29.24 19. 5.52 1.39.47.13.8....... 77.36 Tot. Cumulato 5.77 69.77 75.29 76.68 77.15 77.28 77.36 77.36 77.36 77.36 77.36 77.36 77.36 77.36 Tabella 6: Distribuzione primaverile degli eventi di moto ondoso a largo di Pescara classificati per altezza e direzione (la tabella in alto si riferisce al numero degli eventi, quella in basso alla distribuzione percentuale). 2

Dir ( N) 6.5 > 6.5 Tot. 1 227 242 157 41 17 1 685 2 175 164 136 53 12 7 1 1 549 3 135 155 11 44 12 6 4 457 4 116 111 59 15 6 2 39 5 13 121 36 3 2 2 267 6 127 115 36 4 282 7 128 134 45 1 38 8 153 24 76 6 1 476 9 174 32 143 18 3 1 641 1 183 33 165 31 7 2 691 11 148 271 96 11 1 527 12 123 131 64 6 324 13 7 45 2 1 136 14 45 23 3 2 1 74 15 3 18 12 1 61 16 16 9 6 1 2 34 17 11 8 4 23 18 16 8 4 28 19 1 12 1 1 24 2 14 6 4 1 25 21 14 11 5 3 22 9 1 9 28 23 1 8 8 1 27 24 6 11 2 19 25 11 9 6 2 1 29 26 15 12 16 1 1 45 27 22 19 14 2 1 58 28 25 21 26 1 73 29 38 35 15 88 3 47 56 13 3 119 31 75 77 13 1 166 32 78 93 41 4 1 1 1 219 33 114 219 145 45 7 1 531 34 138 342 391 17 28 6 3 1 1 16 35 2 48 37 88 23 5 1 1 1 96 36 25 311 237 51 13 3 1 1 822 Tot. 3 11 4 6 2 479 544 138 37 14 2 2 1 287 Dir ( N) CLIMA ESTIVO Classi di altezza d onda significativa H m (m) CLIMA ESTIVO Classi di altezza d onda significativa H m (m) 6.5 > 6.5 Tot. 1 1.71 1.83 1.18.31.13.1......... 5.17 2 1.32 1.24 1.3.4.9.5.1.1....... 4.14 3 1.2 1.17.76.33.9.5.3........ 3.45 4.88.84.45.11.5.2......... 2.33 5.78.91.27.2.2.2......... 2.1 6.96.87.27.3........... 2.13 7.97 1.1.34.1........... 2.32 8 1.15 1.81.57.5.1.......... 3.59 9 1.31 2.28 1.8.14.2.1......... 4.84 1 1.38 2.29 1.24.23.5..2........ 5.21 11 1.12 2.4.72.8.1.......... 3.98 12.93.99.48.5........... 2.44 13.53.34.15.1........... 1.3 14.34.17.2.2.1...........56 15.23.14.9.1............46 16.12.7.5.1..2..........26 17.8.6.3.............17 18.12.6.3.............21 19.8.9.1.1............18 2.11.5.3.1............19 21.11.8.4.............23 22.7.8.7.............21 23.8.6.6.1............2 24.5.8.2.............14 25.8.7.5.2.1...........22 26.11.9.12.1.1...........34 27.17.14.11.2..1..........44 28.19.16.2..1...........55 29.29.26.11.............66 3.35.42.1.2............9 31.57.58.1..1.......... 1.25 32.59.7.31.3.1.1.1........ 1.65 33.86 1.65 1.9.34.5..1........ 4.1 34 1.4 2.58 2.95.81.21.5.2.1....... 7.66 35 1.51 3.8 2.79.66.17.4.1..1...... 8.27 36 1.55 2.35 1.79.38.1.2.1..1...... 6.2 Tot. 22.71 3.63 18.7 4.1 1.4.28.11.2.2...... 77.6 Tot. Cumulato 53.34 72.4 76.15 77.19 77.47 77.57 77.59 77.6 77.6 77.6 77.6 77.6 77.6 77.6 Tabella 7: Distribuzione estiva degli eventi di moto ondoso a largo di Pescara classificati per altezza e direzione (la tabella in alto si riferisce al numero degli eventi, quella in basso alla distribuzione percentuale). 21

5.2 Classificazione degli eventi di moto ondoso a largo in base all altezza ed al periodo d onda Nella figura 9 sono riportati tutti gli eventi della serie storica diagrammati in funzione del periodo e dell altezza d onda. Gli eventi di moto ondoso sono stati suddivisi in base al valore dell altezza d onda significativa e del periodo al fine di individuare la frequenza di accadimento di ogni singola classe di eventi. Nelle tabelle 8 è riportata la classificazione degli eventi in base al periodo di picco ed all altezza d onda. Al fine di individuare la legge di dipendenza tra il periodo di picco delle onde T p e l altezza d onda significativa H s si è fatto riferimento alla relazione: T p = a (H s ) b ove i parametri a e b sono stati ricavati mediante il metodo dei minimi quadrati sulla base delle coppie di valori osservati dell altezza d onda e del periodo. Nella tabella 9 sono riportati i valori dei coefficienti a e b, il valore del coefficiente di correlazione e l ampiezza di confidenza dei parametri. Data la spiccata, peraltro tipica, dispersione dei dati di periodo rispetto all altezza significativa l estremo superiore della fascia di confidenza dei coefficienti può essere utile per stimare il periodo di picco per le onde di mare morto, laddove le onde sono meno ripide (periodi maggiori a parità di altezza). Viceversa, il limite inferiore può essere utilizzato per la stima del periodo di onde di mare vivo, laddove la ripidità delle onde risulta maggiore se confrontata con quella di onde di mare morto. 5.3 Analisi statistica degli eventi estremi di moto ondoso Per eseguire l analisi statistica delle altezze d onda risulta necessario selezionare preliminarmente dei campioni di dati che rispondano al doppio requisito di risultare tra di loro statisticamente indipendenti ed omogenei. In questo tipo di analisi, laddove le serie ondametriche non sono molto lunghe, per assicurare l indipendenza statistica di solito si utilizza il metodo POT (Peaks Over Treshold detto anche della serie di durata parziale sopra soglia) che consiste nel prendere in esame il solo valore massimo di altezza d onda (valore di picco) che si verifica nell ambito di una singola mareggiata. L individuazione di ciascuna mareggiata nell ambito della serie storica viene effettuata introducendo una soglia di altezza d onda e considerando che il singolo evento (mareggiata) abbia inizio quando l altezza d onda significativa superi per la prima volta il valore della soglia prestabilito. Conseguentemente si ipotizza che l evento termini quando l altezza d onda significativa assume per la prima volta un valore inferiore a quello di soglia oppure quando si verifica un forte scarto della direzione del moto ondoso. Selezionati gli eventi di picco, l omogeneità dei dati viene assicurata raggruppando gli stessi dati in eventi caratterizzati da una simile genesi meteorologica. Ciò 22

Piano Regolatore Portuale del Porto di Pescara 12 1 Tp (s) 8 6 4 Valori osservati Relazione empirica (annuale) Fasce fiduciali 2 1 2 3 4 Hs (m) 5 6 7 8 Figura 9: Rappresentazione cartesiana della distribuzione del periodo di picco rispetto all altezza significativa a largo di Pescara. normalmente si traduce nel separare i valori massimi di altezze d onda registrati in distinti settori di provenienza degli stati di mare. Gli stati di mare caratterizzati da una altezza d onda significativa (Hs ) superiore alla soglia individuata sono quindi oggetto di una elaborazione statistica al fine di ricavare, mediante adattamento degli eventi estremi secondo note funzioni probabilistiche, le caratteristiche del moto ondoso da associare ad assegnati tempi di ritorno (o probabilita di occorrenza). Nel seguito si fa riferimento alle classiche funzioni di ripartizione probabilistica che si utilizzano nel caso di inferenza statistica di eventi estremi. Pertanto si rammentano la funzione di ripartizione di Weibull: x ε PX (x) = 1 exp θ e la funzione di ripartizione di Gumbel h i x b PX (x) = exp e ( α ) dove X e la variabile aleatoria, x il valore di non superamento mentre ε, θ, b e α sono i parametri delle distribuzioni. In figura 1 sono riportati, su diagramma polare, i valori delle altezze d onda al colmo delle mareggiate individuate a largo di Ortona. Nelle seguenti tabelle 1 e 11 sono riportati i parametri delle distribuzioni prese in considerazione ottenute tramite il metodo dei minimi quadrati. Inoltre, limitatamente 23

Classi di periodo di picco T p (s) H s (m) 2 2 4 4 6 6 8 8 1 1 12 12 14 > 14 Tot. 211 644 212 54 31 9 9297.75 11 752 11262 1235 95 8 6 19669.75 1.25 275 5437 1485 161 18 7376 1.25 1.75 3 1287 1282 124 6 272 1.75 2.25 191 852 44 5 1 193 2.25 2.75 13 417 55 2 487 2.75 3.25 158 58 1 217 3.25 3.75 39 83 1 123 3.75 4.25 13 46 1 6 4.25 4.75 21 1 22 4.75 5.25 5 3 8 5.25 5.75 1 1 5.75 6.25 6.25 6.75 6.75 7.25 > 7.25 222 13734 2292 621 723 47 16 4155 Classi di periodo di picco T p (s) H s (m) 2 2 4 4 6 6 8 8 1 1 12 12 14 > 14 Tot..4 12.19 1.3.6...2 17.7.75.2 13.43 21.44 2.35.18.2..1 37.44.75 1.25..52 1.35 2.83.31.3.. 14.4 1.25 1.75..1 2.45 2.44.24.1.. 5.14 1.75 2.25...36 1.62.8.1.. 2.8 2.25 2.75...2.79.1....93 2.75 3.25....3.11....41 3.25 3.75....7.16....23 3.75 4.25....2.9....11 4.25 4.75.....4....4 4.75 5.25.....1.1...2 5.25 5.75......... 5.75 6.25......... 6.25 6.75......... 6.75 7.25......... > 7.25..........42 26.15 38.63 11.46 1.38.9..3 78.16 Tabella 8: Distribuzione annuale (tabella in alto) e percentuale (tabella in basso) degli eventi di moto ondoso a largo di Pescara classificati per altezza e periodo di picco. Inverno Primavera Estate Autunno Annuale a 5.3 ± 1.18 4.81 ± 1.36 4.57 ± 1.22 5.19 ± 1.36 4.94 ± 1.32 b.26 ±..23 ±..22 ±..26 ±..26 ±. R 2.554.319.37.442.453 Tabella 9: Valori numerici dei coefficienti relativi alla relazione di dipendenza del periodo di picco dall altezza significativa a largo di Pescara. per la distribuzione di Gumbel e per quella di Weibull con β = 1, si riportano le informazioni grafiche nelle figure 11 e 12. 24

Settore 32 N 5 N Funzione di ripartizione Tempo di ritorno Gumbel Weibull Weibull Weibull Weibull [anni] (β =.75) (β = 1) (β = 1.4) (β = 2.) 2 4.3 4.4 4.4 4.3 4.2 5 4.9 5.2 5. 4.8 4.7 1 5.4 5.8 5.5 5.2 5. 15 5.7 6.2 5.8 5.5 5.2 2 5.9 6.4 6. 5.6 5.3 25 6. 6.7 6.2 5.7 5.4 5 6.5 7.4 6.7 6.1 5.7 1 6.9 8.1 7.1 6.4 6. 15 7.2 8.5 7.4 6.6 6.1 25 7.6 9. 7.8 6.9 6.3 5 8. 9.8 8.3 7.2 6.5 Coeff. θ/α.666.388.712 1.271 2.139 Coeff. ε/β 1.568 1.791 1.42.792.19 Coeff. corr..988.976.989.985.973 Tabella 1: Altezza significativa H s in funzione del tempo di ritorno T r secondo le diverse leggi di regressione considerate per il settore di provenienza principale. Settore 5 N 13 N Funzione di ripartizione Tempo di ritorno Gumbel Weibull Weibull Weibull Weibull [anni] (β =.75) (β = 1) (β = 1.4) (β = 2.) 2 3. 3.1 3.1 3. 2.9 5 3.5 3.8 3.6 3.4 3.3 1 3.9 4.3 4. 3.7 3.5 15 4.1 4.6 4.2 3.9 3.6 2 4.2 4.9 4.4 4. 3.7 25 4.3 5. 4.5 4.1 3.8 5 4.7 5.6 4.9 4.4 4. 1 5.1 6.2 5.3 4.6 4.2 15 5.3 6.6 5.6 4.8 4.3 25 5.5 7. 5.8 5. 4.4 5 5.9 7.7 6.2 5.2 4.6 Coeff. θ/α.519.328.575.973 1.561 Coeff. ε/β.933 1.12.756.361.218 Coeff. corr..975.985.987.966.939 Tabella 11: Altezza significativa H s in funzione del tempo di ritorno T r secondo le diverse leggi di regressione considerate per il settore di provenienza secondario. 25

o N 32 o N 33 o N 3 o N 5 o N 3 o N 6 o N 27 o N 6 5 4 3 2 1 9 o N 24 o N 12 o N 13 o N 21 o N 15 o N 18 o N Figura 1: Rappresentazione polare delle altezze al colmo delle mareggiate individuate per il settore di traversia principale (altezza di soglia 2. m, cerchi) e per il settore di traversia secondario (altezza di soglia 1.2 m, rombi). 6 Definizione della serie ondametrica in costa Il metodo seguito per definire le condizioni di moto ondoso in costa si è basato sull applicazione del modello di rifrazione inversa spettrale. In particolare il lavoro è stato diviso in due fasi. Nella prima fase, dopo aver implementato un idonea griglia di calcolo tale da risolvere con accuratezza le variazioni dei fondali, è stata studiata la propagazione largo-riva di un elevato numero di stati di mare (più di ). In figura 16 è riportato un esempio di tali simulazioni i cui risultati permettono di definire una terna di funzioni di correlazione tra: direzione di provenienza a riva (ϑ R ) in funzione della direzione di provenienza a largo (ϑ ); rapporto tra altezza d onda a riva (H R ) e a largo (H ) in funzione della direzione di provenienza a largo (ϑ ); rapporto tra periodo d onda a riva (T R ) e periodo d onda a largo (T ) in funzione della direzione di provenienza a largo (ϑ ). 26

9 8 7 Settore 32 o N 5 o N Funzione di ripartizione di Weibull (β = 1) Fasce fiduciali Weibull (9%) Funzione di ripartizione di Gumbel Fasce fiduciali Gumbel (9%) Valori osservati 6 Hs (m) 5 4 3 2 1 1 2 1 1 1 1 1 1 2 T r (anni) Figura 11: Altezza significativa H s in funzione del tempo di ritorno T r secondo le leggi di Gumbel e Weibull (β=1.) per il settore di provenienza principale (32 o N 5 o N). 9 8 7 Settore 5 o N 13 o N Funzione di ripartizione di Weibull (β = 1) Fasce fiduciali Weibull (9%) Funzione di ripartizione di Gumbel Fasce fiduciali Gumbel (9%) Valori osservati 6 Hs (m) 5 4 3 2 1 1 2 1 1 1 1 1 1 2 T r (anni) Figura 12: Altezza significativa H s in funzione del tempo di ritorno T r secondo le leggi di Gumbel e Weibull (β=1.) per il settore di provenienza secondario (5 o N 13 o N). 27

Nelle figure 14 17 sono riportate le funzioni di correlazione relative alla direzione di provenienza ed al rapporto tra le altezze d onda a largo e a riva in corrispondenza dei tre punti riportati in figura (figura 13). L applicazione delle funzioni appena descritte all intera serie ondametrica definita a largo del paraggio ha permesso di definire la serie ondametrica in prossimità del litorale in corrispondenza dei tre punti. Nei paragrafi successivi si descrivono i risultati delle analisi effettuate sulla serie ondametrica in costa. Figura 13: Ubicazione del punto utilizzato per la propagazione sottocosta della serie ondametrica (coordinate geografiche dei punti P1-42,4945 N14.225 E, P2-42.474 N14.2521 E, P3-42.4543 N14.2859 E). 28