Rifiuti e ADR: la normativa ADR

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Rifiuti e ADR: la normativa ADR ADR 2.1.3 Classificazione di materie, comprese le soluzioni e miscele (come preparati e rifiuti), non nominativamente menzionate Classificazione di materie, comprese le soluzioni e miscele (come preparati e rifiuti), non nominativamente menzionate 2.1.3.1. Le materie, comprese le soluzioni e miscele, non nominativamente menzionate, devono essere classificate in funzione del loro grado di pericolo secondo i criteri enunciati nella sottosezione 2.2.x.1 delle diverse classi. Il o i pericoli presentati da una materia devono essere determinati in base alle sue caratteristiche fisiche e chimiche e alle sue proprietà fisiologiche. Si deve tenere ugualmente conto di queste caratteristiche e proprietà quando, tenuto conto dell'esperienza, ne deriva una classificazione più severa. 2.1.3.2. Una materia non nominativamente menzionata nella Tabella A del capitolo 3.2, e presentante un solo pericolo, deve essere classificata nella classe pertinente in una rubrica collettiva figurante nella sottosezione 2.2.x.3 della suddetta classe. 2.1.3.3. Se una soluzione o una miscela rispondente ai criteri di classificazione dell'adr contiene solo una materia principale nominativamente menzionata nella Tabella A del capitolo 3.2, con una o più materie non sottoposte all'adr o tracce di una o più materie nominativamente menzionate nella tabella A del capitolo 3.2, il numero ONU e la designazione ufficiale i trasporto della materia principale menzionata nella tabella A del capitolo 3.2 devono essere assegnati, salvo che: a) la soluzione o la miscela non sia specificatamente elencata nella Tabella A del capitolo 3.2; b) il nome e la descrizione della materia nominativamente menzionata nella Tabella A del capitolo 3.2 non indichino espressamente che si applicano unicamente alla materia pura; c) la classe, il codice di classificazione, il gruppo d'imballaggio o lo stato fisico della soluzione o della miscela non siano differenti da quelli della materia nominativamente menzionata nella tabella A del capitolo 3.2; 1 Rifiuti e ADR: la normativa ADR 2017

d) le caratteristiche di pericolo e le proprietà della soluzione o della miscela non richiedano misure d'intervento in caso di emergenza che siano differenti da quelle della materia nominativamente menzionata nella tabella A del capitolo 3.2. Nei casi sopraelencati, eccetto quello descritto al punto a), la soluzione o miscela deve essere classificata, come materia non nominativamente menzionata, nella classe corrispondente, in una rubrica collettiva prevista nella sottosezione 2.2.x.3 della suddetta classe tenendo conto dei rischi sussidiari eventualmente presentati, salvo che non soddisfi i criteri di nessuna classe, nel qual caso non è sottoposta alle disposizioni dell'adr. 2.1.3.4. Le soluzioni e miscele contenenti una materia compresa in una delle rubriche citate nelle sottosezioni 2.1.3.4.1 o 2.1.3.4.2 devono essere classificate conformemente alle disposizioni delle suddette sotto sezioni. 2.1.3.4.1. [2] Le soluzioni e miscele contenenti una delle materie nominativamente menzionate qui di seguito devono sempre essere classificate nella stessa rubrica della materia che contengono, purché non presentino le caratteristiche di pericolo indicate al 2.1.3.5.3: Classe 3 n. ONU 1921 PROPILENIMMINA STABILIZZATA; n. ONU 3064 NITROGLICERINA IN SOLUZIONE ALCOLICA, con più del 1% ma non più del 5% di nitroglicerina. Classe 6.1 n. ONU 1051 CIANURO DI IDROGENO STABILIZZATO, con meno del 3% d'acqua; n. ONU 1185 ETILENIMMINA STABILIZZATA; n. ONU 1259 NICHELTETRACARBONILE; n. ONU 1613 CIANURO DI IDROGENO IN SOLUZIONE ACQUOSA (ACIDO CIANIDRICO IN SOLUZIONE ACQUOSA) contenente al massimo il 20% di cianuro d'idrogeno; n. ONU 1614 CIANURO DI IDROGENO STABILIZZATO, con meno del 3% d'acqua e assorbito da un materiale inerte poroso; n. ONU 1994 FERROPENTACARBONILE; n. ONU 2480 ISOCIANATO DI METILE; n. ONU 2481 ISOCIANATO DI ETILE ; n. ONU 3294 CIANURO DI IDROGENO IN SOLUZIONE ALCOLICA contenente al massimo il 45% di cianuro d'idrogeno. Classe 8 n. ONU 1052 FLUORURO DI IDROGENO ANIDRO; n. ONU 1744 BROMO o n. ONU 1744 BROMO IN SOLUZIONE; n. ONU 1790 ACIDO FLUORIDRICO contenente più dell'85% di fluoruro d'idrogeno; n. ONU 2576 OSSIBROMURO DI FOSFORO FUSO. 2.1.3.4.2. Le soluzioni e miscele contenenti una materia compresa in una delle seguenti rubriche della classe 9: N. ONU 2315 POLICLORO DIFENILI LIQUIDI; N. ONU 3151 DIFENIL POLIALOGENATI LIQUIDI; N. ONU 3151 MONOMETILDIFENILMETANI ALOGENATI LIQUIDI; [ADR 2017] N. ONU 3151 TRIFENIL POLIALOGENATI LIQUIDI; N. ONU 3152 DIFENIL POLIALOGENATI SOLIDI; N. ONU 3152 MONOMETILDIFENILMETANI ALOGENATI SOLIDI; [ADR 2017] N. ONU 3152 TRIFENIL POLIALOGENATI SOLIDI; o N. ONU 3432 POLICLORODIFENILI SOLIDI devono essere sempre classificati sotto la medesima rubrica della classe 9, a condizione: 2 Rifiuti e ADR: la normativa ADR 2017

- che non contengano ulteriori componenti pericolosi diversi dai componenti del gruppo d'imballaggio III delle classi 3, 4.1, 4.2, 4.3, 5.1, 6.1 o 8; e - che non presentino le caratteristiche di pericolo indicate nella 2.1.3.5.3. 2.1.3.5. Le materie non nominativamente menzionate nella Tabella A del capitolo 3.2, aventi più caratteristiche di pericolo, e le soluzioni o miscele rispondenti ai criteri di classificazione dell'adr e contenenti più materie pericolose, devono essere classificate in una rubrica collettiva (cfr.2.1.2.5) e con un gruppo d'imballaggio della classe pertinente, conformemente alle loro caratteristiche di pericolo. Questa classificazione conforme alle caratteristiche di pericolo deve essere effettuata nel seguente modo: 2.1.3.5.1. Le caratteristiche fisiche e chimiche e le proprietà fisiologiche devono essere determinate mediante misura o calcolo e la materia, soluzione o miscela deve essere classificata secondo i criteri enunciati nella sottosezione 2.2.x.1 delle diverse classi. 2.1.3.5.2. Se questa determinazione non è possibile senza costi o prestazioni sproporzionati (per esempio per alcuni rifiuti), la materia, soluzione o miscela deve essere classificata nella classe del componente che presenta il pericolo preponderante. 2.1.3.5.3. Se le caratteristiche di pericolo della materia, soluzione o miscela rientrano in più classi o gruppi di materie qui sotto indicate, la materia, soluzione o miscela deve essere classificata nella classe o nel gruppo di materie corrispondente al pericolo preponderante nel seguente ordine di precedenza: a) Materiali della classe 7 (salvo i materiali radioattivi in colli esenti per i quali, a eccezione del n. ONU 3507 ESAFLUORURO DI URANIO, MATERIALI RADIOATTIVI, IN COLLO ESENTO, si applica la disposizione speciale 290 del capitolo 3.3 nel qual caso le altre proprietà pericolose devono essere considerate come preponderanti); b) Materie della classe 1; c) Materie della classe 2; d) Esplosivi liquidi desensibilizzati della classe 3; e) Materie autoreattive ed esplosivi solidi desensibilizzati della classe 4.1; f) Materie piroforiche della classe 4.2; g) Materie della classe 5.2; h) Materie della classe 6.1 che soddisfano i criteri di tossicità per inalazione del gruppo d'imballaggio I (le materie che soddisfano i criteri di classificazione della classe 8 e che presentano una tossicità alla inalazione di polveri fini e nebbie (CL 50 ) corrispondente al gruppo d'imballaggio I, ma la cui tossicità all'ingestione o all'assorbimento cutaneo corrisponda solo al gruppo d'imballaggio III o che presentano un grado di tossicità ancor minore devono essere assegnate alla classe 8); i) Materie infettanti della classe 6.2. 2.1.3.5.4. Se le caratteristiche di pericolo della materia rientrano in più classi o gruppi di materie non citati al 2.1.3.5.3 qui sopra, la materia deve essere classificata secondo la stessa procedura, ma la classe pertinente deve essere scelta in funzione della tabella di preponderanza dei pericoli del 2.1.3.10. 2.1.3.5.5. 3 Rifiuti e ADR: la normativa ADR 2017

Se la materia da trasportare è un rifiuto, la cui composizione non è del tutto conosciuta, l'assegnazione ad un numero ONU e ad un gruppo d'imballaggio conformemente al 2.1.3.5.2 può essere fondata sulle conoscenze che possiede lo speditore del rifiuto, così come su tutti i dati tecnici e i dati di sicurezza disponibili, richiesti dalla legislazione in vigore in materia di sicurezza e ambiente. In caso di dubbio, deve essere scelto il grado di pericolo più elevato. Se, tuttavia, sulla base delle conoscenze della composizione del rifiuto e delle proprietà fisiche e chimiche dei componenti identificati, è possibile dimostrare che le proprietà del rifiuto non corrispondono alle proprietà del gruppo d'imballaggio I, il rifiuto può essere classificato di default sotto la rubrica n.a.s. più appropriata del gruppo d'imballaggio II. Tuttavia, se è noto che il rifiuto possiede solamente proprietà pericolose per l'ambiente, esso può essere assegnato al gruppo d'imballaggio III sotto il n. ONU 3077 o 3082. Questa procedura non può essere impiegata per i rifiuti contenenti materie descritte al 2.1.3.5.3, materie della classe 4.3, materie indicate al 2.1.3.7 o materie che non sono ammesse al trasporto conformemente al 2.2.x.2. 2.1.3.6. Si deve sempre utilizzare la rubrica collettiva più specifica (cfr. 2.1.2.5); una rubrica n.a.s. generica deve essere utilizzata soltanto se non è possibile utilizzare una rubrica generica o una rubrica n.a.s. specifica. 2.1.3.7. Le soluzioni e miscele di materie comburenti o di materie con rischio sussidiario di comburenza possono avere proprietà esplosive. In questo caso esse sono ammesse al trasporto solo se rispondono alle disposizioni previste per la classe 1. 2.1.3.8. Le materie dalla classe 1 alla 6.2 e delle classi 8 e 9, diverse da quelle assegnate ai nn. ONU 3077 e 3082, che soddisfano i criteri del 2.2.9.1.10, oltre a presentare i pericoli associati a tali classi, sono considerate come materie pericolose per l'ambiente. Le altre materie che non rispondono ai criteri di nessun altra classe, ma che soddisfano i criteri del 2.2.9.1.10 devono essere assegnate al n. ONU 3077 o 3082, a seconda dei casi. 2.1.3.9. I rifiuti non rientranti nelle classi da 1 a 9 ma che sono presi in considerazione dalla Convenzione di Basilea sul controllo dei movimenti transfrontalieri dei rifiuti pericolosi e della loro eliminazione, possono essere trasportati sotto i numeri ONU 3077 e 3082. 4 Rifiuti e ADR: la normativa ADR 2017

2.1.3.10. Tabella dell'ordine di preponderanza dei pericoli 1 Rifiuti e ADR: la normativa ADR 2017

NOTE: 1. Esempi illustranti l'utilizzazione della tabella: Classificazione di una singola materia Descrizione della materia che deve essere classificata: Una ammina non nominativamente menzionata, rispondente ai criteri della classe 3, gruppo d'imballaggio II, e anche a quelli della classe 8, gruppo d'imballaggio I. Metodo: L'intersezione della riga 3 II con la colonna 8 I dà 8 I. Questa ammina deve dunque essere classificata nella classe 8 come: n. ONU 2734 AMMINE LIQUIDE CORROSIVE, INFIAMMABILI, N.A.S. oppure n. ONU 2734 POLIAMMINE LIQUIDE CORROSIVE, INFIAMMABILI, N.A.S., gruppo d'imballaggio I. Classificazione di una miscela Descrizione della miscela che deve essere classificata: Miscela composta da un liquido infiammabile della classe 3, gruppo d'imballaggio III, una materia tossica della classe 6.1, gruppo d'imballaggio II ed una materia corrosiva della classe 8, gruppo d'imballaggio I. Metodo: L'intersezione della riga 3 III con la colonna 6.1 II dà 6.1 II. L'intersezione della riga 6.1 II con la colonna 8 I LIQ dà 8 I. Questa miscela, in assenza di definizione più precisa, deve essere dunque classificata nella Classe 8 come: n. ONU 2922 LIQUIDO CORROSIVO, TOSSICO N.A.S., gruppo d'imballaggio I. 2. Esempi di classificazione di miscele e soluzioni in una classe e un gruppo d'imballaggio Una soluzione di fenolo della classe 6.1 (II) in benzene della classe 3 (II) deve essere classificata nella classe 3, (II); questa soluzione deve essere classificata sotto il n. ONU 1992 LIQUIDO INFIAMMABILE, TOSSICO, N.A.S. classe 3 (II), sulla base della tossicità del fenolo. Una miscela solida d'arseniato di sodio della classe 6.1 (II) e d'idrossido di sodio della classe 8 (II) deve essere classificata sotto il n. ONU 3290 SOLIDO INORGANICO TOSSICO, CORROSIVO, N.A.S. nella classe 6.1 (II). Una soluzione di naftalene greggio o raffinato della classe 4.1 (III) in benzina della classe 3 (II) deve essere classificata sotto il n. ONU 3295 IDROCARBURI, LIQUIDI, N.A.S. della classe 3, (II). Una miscela di idrocarburi della classe 3, (III) e di policlorodifenili (PCB) della classe 9, (II) deve essere classificata al numero ONU 2315 POLICLORODIFENILI LIQUIDI o sotto il numero ONU 3432 POLICLORODIFENILI SOLIDI, N.A.S. nella classe 9,(II). Una miscela di propilenimmina della classe 3 e di policlorodifenili (PCB) della classe 9 (II) deve essere classificata sotto il n. ONU 1921 PROPILENIMMINA STABILIZZATA della classe 3. 1 Rifiuti e ADR: la normativa ADR 2017