SIMON BECKETT LA CHIMICA DELLA MORTE I LIBRI DI SIMON BECKETT. Traduzione di Andrea Silvestri



Documenti analoghi
UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA

Claudio Bencivenga IL PINGUINO

Il coraggio di cambiare ciò che non era

6. La Terra. Sì, la terra è la tua casa. Ma che cos è la terra? Vediamo di scoprire qualcosa sul posto dove vivi.

Abbi il piacere di leggere fino alla fine...(poi pensa... E scegli l opzione numero 1)

Auguri mamma! Festa della mamma 2014

Una vita a tappe...ricominciare

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA

Sean e le na Storia per la Buona Notte Scarpe Luccicose

Lasciatevi incantare

L osservatorio è collocato all interno del Parco pineta tra Saronno e Varese. Attorno ad esso troviamo un incredibile distesa di alberi.

1930 ECCO IL PRATO SUL QUALE NEGLI ANNI 70 STATA COSTRUITA LA NOSTRA SCUOLA!!!!!!

Scopri il piano di Dio: Pace e vita

SE IO FOSSI UN ALBERO E INVENTASSI UNA STORIA DAL MIO DISEGNO...TI RACCONTEREI CHE...

Web: ParcoAstronomico.it - ParcoAstronomico@gmail.com - Infotel 349/ ! 7 Gennaio Cometa C/2014 Q2 Lovejoy

I tre pesci. (Favola araba)

pag. 1 Quand'ero piccolo mi ammalai: mi sentivo sempre stanco, volevo sempre bere e fare pipì

Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna...

VINO ROSSO TACCO 12. La Perdita

Tutti i giorni con me, i miei consigli e le mie ricette

PIANO DI EVACUAZIONE CLASSI PRIME PLESSO DUCA D AOSTA A.S.2009/2010

Regolamento Ravennate 200/400

La nascita della pittura occidentale

un tubicino che gli entrava nell'ombelico.

Roberto Denti. La mia resistenza. con la postfazione di Antonio Faeti

Si è pensato di riassumere le diverse definizioni nel modo seguente:

IL COLORE DELL ACQUA. Che cosa vuol dire trasparente? IL SAPORE DELL ACQUA I bambini dicono

La strage di Capaci raccontata da Tina Montinaro

E Penelope si arrabbiò

Bartolomea e il basilisco del Duomo C'era una volta, intorno al 1600, dentro le mura di Modena, una bambina di nome Bartolomea, a cui era morto il

Con la Fotografia Panoramica digitale dalla F alla A

UN MISTERO PER LA 127 ROSSA?

Ciao bambini! Mi chiamo Riky e vorrei farvi alcune domande per conoscere ciò che pensate sui rischi naturali.

ESERCITAZIONE OSSERVARE UN ALBERO

Maschere a Venezia VERO O FALSO

LA CASA DIALOGO PRINCIPALE

Laboratorio UniMondo - Simone Zocca

Giovanni Lombisani. Insegnante di Educazione Fisica e Maestro di Ginnastica EFFICIENZA FISICA E SCOLIOSI - IL CASO DI ROBERTO. I.D.

Facciamo un analisi di tutti i vari Cicli a partire dall attuale Intermedio iniziato l 8 giugno.

INDAGINE SUI GIOCHI E SUI GIOCATTOLI Classe 2 a A A. S. 2007/08. Intervista

Statistica e biometria. D. Bertacchi. Variabili aleatorie. V.a. discrete e continue. La densità di una v.a. discreta. Esempi.

Manuel Loi Lorenzo Di Stano

Amore in Paradiso. Capitolo I

La strada che non andava in nessun posto

La Sagrada Famiglia 2015

REGOLAMENTO FAENTINO L INIZIO. Il tavolo sarà composto da 4 giocatori dove ognuno gioca per sé stesso.

Progetto formativo e di orientamento per attività di tirocinio relativo alla convenzione sottoscritta tra il Politecnico di Torino

HOLTER MONITOR. Illustrazione di Matteo Pericoli 2002

GLI AUSTRALOPITECHI. Tra gli animali che vedi nelle figure, sai dire quale è una scimmia? Cerchia l animale giusto e collega i nomi ai disegni.

Ragazzi, in questa scuola l energia ce la metto io!

Casa di cura e di riposo per anziani di Gundeldingen, Basilea (BS)

LABORATORIO SUI COLORI INSIEME A BETTY E MORENA

LOCUZIONI AL MONDO. Il mistero di ogni persona (22/4/ /4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World


La Torre di Pisa penderà fino al 2300

DESCRIZIONE DI AMBIENTI UTILIZZO INDICATORI SPAZIALI A cura dell ins. LAMPIS MARIA BERNARDA ELENA

All. 1 UDL Il viaggio - Elaborati alunnni Francesca Pulvirenti 1

Titivillus presenta. la nuova collana I Diavoletti curata da Anna Dimaggio per piccini e grandi bambini. Buon viaggio, si parte!

Seguiamo con un pennarello la strada del filo..ogni bambino sceglie il colore per evidenziare la strada del suo filo..

IL 23 FEBBRAIO SIAMO ANDATI ALLA SCUOLA CARMINATI PER PARLARE CON I RAGAZZI DI 2B DELL ARTICOLO 3 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA.

La cenerentola di casa

Nonni si diventa. Il racconto di tutto quello che non sapete

L acqua si infiltra. Scuola Primaria- Classe Prima. Dante - Pontedera- I. C. Pacinotti - Insegnante Natalina Grasso

1 Gli effetti della forza di Coriolis

Traduzioni & Corsi di Lingue Udine. Via Cussignacco 27/4. P. IVA: tel/fax: scuola@jmi.it

UNA RICERCA SULLE FORME ORGANICHE

Socio/relazionale: partecipazione attiva al gioco, in forma agonistica, collaborando con gli altri



PROGETTO : " COLORI E SUONI "

Corso Respiro Libero Diario di Viaggio

LE TRE CIME DI LAVAREDO Le regine delle Dolomiti

Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria Università di Genova MATEMATICA Il

4. Conoscere il proprio corpo

Regolamento nazionale

Mostra Personale Enrico Crucco

APPARIZIONI DELLA REGINA DELLA FAMIGLIA Ghiaie di Bonate, Bergamo (13-31 maggio 1944)

La costruzione della respirazione

Università per Stranieri di Siena Livello A1

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video)

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO

Roma, O ttobre 2008

L albero di cachi padre e figli

Griglia di correzione FASCICOLO 1 Scuola secondaria di II grado Classe seconda Anno scolastico

Tutti, ma proprio tutti, si fermano al passaggio a livello

Base di lavoro. Idea principale

NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO IN CASO DI EMERGENZA

All interno dei colori primari e secondari, abbiamo tre coppie di colori detti COMPLEMENTARI.

C era una volta. la Coniglietta Carotina

Il principe Biancorso

Il nostro Universo. Che differenza c è tra stella, satellite e pianeta

CAPSULITE ADESIVA ESERCIZI PER LA RIABILITAZIONE

IL MODELLO CICLICO BATTLEPLAN

Una moderna versione grafica di un antico gioco Dernier con l aggiunta di carte azione che rendono più movimentato e piacevole

TECNICA E TATTICA VOLLEY

CAPITOLO 8 LA VERIFICA D IPOTESI. I FONDAMENTI

In questa foto si vede l antica chiesa di Creola che si trovava nel vecchio borgo del paese. La strada non è asfaltata e ci sono delle persone che vi

Capitolo 3: Cenni di strategia

Mario Basile. I Veri valori della vita

Internet i vostri figli vi spiano! La PAROLA-CHIAVE: cacao Stralci di laboratorio multimediale

Transcript:

SIMON BECKETT LA CHIMICA DELLA MORTE Traduzione di Andrea Silvestri I LIBRI DI SIMON BECKETT

Titolo originale The Chemistry of Death ISBN 978-88-452-7953-9 2006 by Simon Beckett First published by Bantam Press, a division of Transworld Publishers, London, 2006 2006/2015 Bompiani/RCS Libri S.p.A. Via Angelo Rizzoli 8-20132 Milano IV edizione Tascabili Bompani luglio 2015 I edizione I libri di Simon Beckett

A Hilary

1 Il corpo umano inizia a decomporsi quattro minuti dopo la morte. Quello che è stato l involucro della vita subisce adesso la metamorfosi finale. Comincia a digerire se stesso. Le cellule si decompongono a partire dall interno. I tessuti si trasformano in liquidi, quindi in gas. Non più animato, il corpo diventa un banchetto immobile per altri organismi. Prima i batteri, poi gli insetti. Mosche. Le uova vengono deposte e, poco dopo si schiudono. Le larve si alimentano di quel brodo ricco e nutriente, avanti di emigrare. Abbandonano il corpo in buon ordine, incolonnandosi in un corteo disciplinato, invariabilmente diretto a sud. A volte a sud-est o a sud-ovest mai a nord, comunque. Nessuno sa per quale motivo. A questo punto, le proteine dei muscoli si sono ormai disgregate, producendo una potente miscela chimica. Letale per la vegetazione, quel composto uccide l erba man mano che le larve strisciano su di essa, come un mortifero cordone ombelicale che si allunga nella direzione da cui sono venute. Nelle condizioni ideali vale a dire, calde e secche, e senza pioggia si può estendere per alcuni metri, originando una processione danzante di grassi vermi gialli. È uno spettacolo davvero inusuale e, per le 7

persone curiose, cosa c è di più naturale e affascinante che seguire il fenomeno sino alla sua origine? E fu proprio così che i fratelli Yates trovarono quel che rimaneva di Sally Palmer. Neil e Sam si imbatterono nella colonna di vermi nei pressi di Farnham Wood, nel punto in cui il bosco confina con la palude. Era la seconda settimana di luglio, e sembrava che quell estate anomala durasse già da un eternità. L ininterrotta canicola aveva prosciugato i colori degli alberi e si era accanita sul suolo fino a renderlo compatto come un osso. I ragazzi erano diretti a Willow Hole, uno stagno circondato da un canneto che fungeva da piscina per gli abitanti della zona. Lì si sarebbero incontrati con alcuni amici, e avrebbero passato il pomeriggio domenicale tuffandosi nella tiepida acqua verde da un albero che si protendeva sulla pozza. Almeno così credevano. Mi sembrava di vederli annoiati e indolenti, intontiti dal caldo, insofferenti. Neil, che con i suoi undici anni tre più del fratello cammina davanti a Sam, quasi volesse dimostrargli la propria impazienza. Impugna un bastone, con il quale colpisce i fusti e i rami cui passa accanto. Sam arranca dietro di lui e, di tanto in tanto, tira su con il naso. Non per un raffreddore estivo, bensì per la febbre da fieno che gli arrossa anche gli occhi. Un blando antistaminico gli farebbe bene ma ancora non lo sa. D estate, si ritrova sempre alle prese con il naso che cola. È l ombra del fratello maggiore, e cammina a testa bassa, ecco perché è lui, e non Neil, a notare la processione di vermi. Si ferma a esaminarla prima di gridare al fratello di tornare indietro. Neil si dimostra restio ma, a quanto pare, Sam ha davvero scoperto qualcosa. Cerca di ostentare 8

indifferenza, benché l ondeggiante processione di larve stuzzichi tremendamente la sua curiosità. Entrambi si chinano sui vermi, scostandosi i capelli scuri dai volti somiglianti e arricciando il naso per l odore d ammoniaca. E sebbene in seguito nessuno dei due sarebbe riuscito a ricordare a chi fosse venuta l idea di scoprire da dove arrivasse quel corteo, secondo me la decisione fu di Neil. Dopo aver mancato di notare i vermi, doveva essere ansioso di riaffermare la propria autorità. E così è il fratello più anziano a fare il primo passo, dirigendosi verso i ciuffi giallognoli d erba palustre da cui provengono le larve, lasciando a Sam soltanto la scelta di seguirlo. Avvicinandosi percepirono il fetore? Probabile. Doveva essere abbastanza forte da penetrare persino nelle narici occluse di Sam. E verosimilmente capirono anche di cosa si trattava: non erano ragazzini di città e avevano dimestichezza con il ciclo della vita e della morte. Pure le mosche il cui sonnacchioso ronzio sembrava riempire la calura dovettero allertarli. Ma il corpo che scoprirono non era come si aspettavano quello di una pecora o di un daino, oppure di un cane. Nuda, e tuttavia irriconoscibile nella luce del sole, Sally Palmer brulicava di un attività frenetica, di un infestazione formicolante che ribolliva sotto la pelle e si riversava fuori dalla bocca e dal naso, oltre che da altri orifizi del corpo, assai meno familiari ai due fratelli. I vermi che traboccavano dal cadavere si riunivano sul terreno, prima di strisciare via lungo quella scia che adesso si allungava alle spalle dei fratelli Yates. Non credo che abbia molta importanza stabilire chi sia scattato per primo, tuttavia penso che sia stato Neil. Come al solito, Sam deve aver seguito l esempio del fratel- 9

lo maggiore, cercando di mantenere il ritmo di una corsa che li condusse prima a casa, e poi al posto di polizia. E infine da me. Oltre a un blando sedativo, diedi a Sam un antistaminico per alleviare i sintomi del raffreddore da fieno. A quel punto, però non era l unico ad avere gli occhi rossi. Anche Neil appariva profondamente scosso dalla scoperta del cadavere di Sally Palmer, benché mostrasse di aver già cominciato a recuperare la giovanile padronanza di sé. Quindi fu lui, e non Sam, a raccontarmi l accaduto, iniziando a stemperare la crudezza del ricordo in una forma più tollerabile, in una storia da narrare e rinarrare. E, più tardi, quando i tragici eventi di quell estate eccezionalmente calda ebbero seguito il proprio corso, Neil avrebbe continuato a raccontare i particolari della vicenda per anni, giacché la sua scoperta poteva essere considerata l inizio di tutto. In realtà, non era così. Semplicemente, fino ad allora, non ci eravamo mai resi conto di ciò che si nascondeva in mezzo a noi. 10

2 Ero arrivato a Manham tre anni prima, nel tardo pomeriggio di un marzo piovoso. Alla stazione ferroviaria poco più che una minuscola banchina piazzata in mezzo al nulla mi ero trovato di fronte a un panorama sferzato dalla pioggia, che sembrava privo sia di vita umana sia di contorni definiti. Con la valigia in mano, rimasi a osservare il paesaggio circostante, senza quasi accorgermi della pioggia che mi sgocciolava lungo la parte posteriore del colletto. Tutt intorno si stendevano piatte lande acquitrinose e paludi, una topografia piana che si allungava fino all orizzonte, interrotta soltanto da alcune macchie d alberi ancora spogli. Era la prima volta che arrivavo nei Broads, il mio primo assaggio del Norfolk. Mi risultò straordinariamente estraneo. Contemplai quegli ampi spazi, inspirai l aria umida e fredda, e sentii che, dentro di me, in modo quasi impercettibile, qualcosa cominciava a placarsi. Per quanto inospitale, quel posto non era Londra e ciò mi bastava. Non c era nessuno ad attendermi. Non avevo preso accordi perché mi accogliessero alla stazione. I miei piani non arrivavano così lontano. Avevo venduto l auto, insieme a tutto il resto, senza preoccuparmi di come avrei 11

potuto raggiungere il paese. Non ero ancora molto lucido, a quel tempo. E, anche se ci avessi pensato, con la saccenteria del cittadino, avrei dato per scontato di trovare un taxi, un negozio insomma, qualcosa. Ma non c era alcun posteggio di auto pubbliche, e neppure una cabina telefonica. Per un attimo, mi pentii di aver regalato il cellulare; poi sollevai la valigia e mi diressi verso la strada. Arrivato lì, mi trovai davanti all alternativa se andare a destra o a sinistra. Senza alcuna esitazione né un fondato motivo, scelsi la sinistra. Dopo qualche centinaio di metri, raggiunsi un incrocio con uno sbiadito cartello stradale in legno. Era inclinato, e sembrava indicare un punto sotterraneo, nelle profondità di quel suolo umido. Comunque, mi confermò che avanzavo nella direzione giusta. Quando arrivai in paese, l ultima luce del giorno stava svanendo. Mentre camminavo, mi superarono un paio d auto, ma senza fermarsi. Oltre a queste rapide presenze, identificai i primi segni di vita nelle poche fattorie che sorgevano lontano dalla strada, e ben distanziate l una dall altra. Poi, nella semioscurità, davanti a me vidi il campanile di una chiesa: per metà, mi sembrò sepolto in un campo. Adesso c era un marciapiede, stretto e scivoloso per la pioggia, ma pur sempre migliore del ciglio erboso prospiciente le siepi di cespugli su cui avevo camminato da quando mi ero allontanato dalla stazione. Al termine di una curva sulla strada scorsi il paese, praticamente invisibile fino al momento in cui non te lo ritrovavi di fronte quasi per caso. Non era esattamente una visione da cartolina: troppo popoloso, troppo disordinato per accordarsi all idea tipica del villaggio rurale inglese. La periferia era formata da 12