RASSEGNA STAMPA SETTIMANALE ANAPA N. 1 DEL 10 GENNAIO 2014 EDITORIALE Cari colleghi, sono lieto di annunciarvi che la nostra associazione ANAPA assieme ad UNAPASS, ha organizzato un nuovo Forum GAA che si terrà il prossimo 28 gennaio a Bussolengo (VR). Quest oggi abbiamo inviato una lettera a tutti i presidenti dei gruppi per promuovere l iniziativa, in quanto pensiamo che sia importante fare il punto sulla situazione, ossia confrontarci sulle proposte presentate sui diversi tavoli istituzionale e settoriale ai quali ANAPA ed UNAPASS hanno partecipato nel corso del 2013 e su alcune tematiche principali da affrontare nella prima parte del 2014. Essenzialmente pensiamo che siano quattro i temi da affrontare con più urgenza. La situazione finanziaria del Fondo Pensione Agenti, i due tavoli di trattativa attualmente aperti il primo (assieme allo SNA) con l ANIA per il rinnovo dell accordo imprese agenti ed il secondo con le organizzazioni sindacali per il CCNL Dipendenti e le misure contenute nel Dl 145/2013 Destinazione Italia, sul quale ANAPA ed UNAPASS hanno intenzione di intervenire durante l iter di conversione in legge del Dl, che introduce misure significative in materia di Rc Auto; allo stesso modo, le due organizzazioni di categoria sono altrettanto risolute nell intenzione di intervenire preventivamente anche su alcune norme che il Governo avrebbe deciso di disciplinare nell ambito del Codice della Strada e del Codice Penale ma che potrebbero avere effetti diretti sulla nostra attività di intermediazione assicurativa. Sul primo punto invece permettetemi di esprimere le più vive preoccupazioni, visto che Ania quest oggi ha ufficialmente annullato l incontro fissato per il 15 gennaio con le rappresentanza degli agenti proprio alla luce della grave situazione finanziaria in via prospettica del Fondo Pensione Agenti. Il nostro auspicio è che tale circostanza non indebolisca e condizioni il dialogo e la trattativa in corso con Ania, già da alcuni mesi, per il rinnovo dell accordo Impresa Agenti, che finalmente grazie ad Anapa, si è riaperto dopo sette anni di silenzio. Buona lettura! Il coordinatore dei gruppi Agenti Giuseppe Consoli
NOTIZIE DAL MONDO ASSOCIATIVO ANAPA ED UNAPASS ORGANIZZANO UN NUOVO FORUM GAA IL PROSSIMO 28 GENNAIO FONTE: INTERMEDIA CHANNEL (09/01/2014) Con una lettera inviata questa mattina ai presidenti dei Gruppi Agenti Aziendali e ai componenti delle rispettive giunte nazionali, i coordinatori dei comitati Gruppi Aziendali di ANAPA ed UNAPASS, Giuseppe Consoli e Nicola Picaro, hanno dato notizia dell organizzazione del prossimo Forum GAA promosso dalle due associazioni di categoria. I lavori del forum, che si terranno il prossimo 28 gennaio a Bussolengo (VR) Hotel Montresor, Via Mantegna 30/B saranno l occasione per fare il punto della situazione sui diversi tavoli di confronto istituzionale e settoriale ai quali ANAPA ed UNAPASS hanno partecipato nel corso del 2013 e su alcune tematiche principali da affrontare nella prima parte del 2014. Coerentemente alla filosofia di centralità dei Gruppi Agenti nella costruzione delle linee strategico politiche delle nostre rispettive Associazioni di Categoria si legge nell invito al Forum rivolto a presidenti e giunte nazionali dei diversi Gruppi Agenti Aziendali, siamo convinti che sia opportuno un confronto con i Gruppi proprio ad inizio anno affinché le stesse possano centrare gli obiettivi nella maniera più condivisa possibile e nel più breve tempo possibile. I punti di confronto del Forum GAA saranno fondamentalmente quattro: la situazione finanziaria del Fondo Pensione Agenti (le due organizzazioni sono state coinvolte dalla presidenza del FPA alla valutazione delle soluzioni tecniche per il riequilibrio finanziario e patrimoniale dello stesso; la proposta di risanamento dovrà essere presentata alla Covip entro febbraio 2014), i due tavoli di trattativa attualmente aperti il primo (assieme allo SNA) con l ANIA per il rinnovo dell accordo imprese agenti ed il secondo con le organizzazioni sindacali per il CCNL Dipendenti e le misure contenute nel Dl 145/2013 Destinazione Italia. Per quanto riguarda questo ultimo punto, ANAPA ed UNAPASS annunciano l intenzione di intervenire durante l iter di conversione in legge del Dl, che introduce misure significative in materia di Rc Auto; allo stesso modo, le due organizzazioni di categoria sono altrettanto risolute nell intenzione di intervenire preventivamente anche su alcune norme che il Governo avrebbe deciso di disciplinare nell ambito del Codice della Strada e del Codice Penale ma che potrebbero avere effetti diretti sulla nostra attività di intermediazione assicurativa. Le attività di rappresentanza della categoria fervono si legge ancora
nella lettera firmata da Consoli e Picaro e gli appuntamenti sempre più incalzanti sono la testimonianza che le esigenze della nostra categoria sono sempre più sentite e siamo certi che anche all interno del Gruppo che rappresenti sia improcrastinabile l esigenza di allargare il confronto sulle tematiche che riguardano il futuro nostro e delle nostre imprese agenziali. NOTIZIE DAL MERCATO ASSICURATIVO ASSICURAZIONI, OK AL PLURIMANDATO FONTE: MF (09/01/2014) Le lettere di impegno sono state recapitate poco prima delle festività natalizie. Sette fascicoli inviati agli uffici dell'antitrust da altrettante compagnie di assicurazione, ovvero da UnipolSai,Generali, Allianz, Reale Mutua, Cattolica e le francesi Axa e Groupama. La vicenda è quella delle possibili intese verticali che, secondo l'autorità guidata da Giovanni Pitruzzella, avrebbero potuto ostacolare l'esercizio del plurimandato da parte degli agenti di assicurazione. L'istruttoria era stata aperta lo scorso 12 giugno su segnalazione presentata dallo Sna (Sindacato Nazionale Agenti) che aveva alzato il velo sulle clausole contenute nei contratti di agenzia. E, secondo l'autorità, in effetti quelle restrizioni potrebbero costituire obblighi di non concorrenza, diretti o indiretti, potenzialmente idonei a imporre di fatto agli agenti di non vendere prodotti assicurativi in concorrenza con quelli oggetto del contratto di agenzia. Alcune imprese, per esempio, prevedono l'obbligo di informare preventivamente la compagnia mandante se l'agente decide di lavorare anche per conto di altre assicurazioni. Vincoli che potrebbero frenare la diffusione del plurimandato che dovrebbe invece contribuire a far calare i prezzi delle polizze Danni, in particolare dell'rc Auto, grazie alla maggiore concorrenza. A giugno nel mirino dell'antitrust erano finite otto imprese, scese a sette dopo la fusione traunipol e FonSai, con la nascita di UnipolSai avvenuta a fine anno. Già due volte le società erano riuscite a spuntare una proroga all'antitrust per presentare le proprie contromosse senza il fiato sul collo. Due mesi in più erano stati concessi a settembre e un altro mese si è aggiunto a novembre, quando l'autorità garante della concorrenza, su richiesta in particolare di Generali e del gruppo Unipol, aveva di nuovo posticipato il termine al 15 dicembre.
CRESCONO GLI ASSET DELLE ASSICURAZIONI FONTE: MF (09/01/2014) RC AUTO, RINCARI PER 1,2 MILIONI DI ASSICURATI FONTE: IL CORRIERE DELLA SERA (03/01/2014) Ora le sette lettere di impegno sono state consegnate e a questo punto l'antitrust dovrà valutare se si tratta di impegni «ricevibili», ovvero «non manifestamente infondati». Se passeranno questo primo esame, gli impegni verranno resi pubblici e sottoposti al «market test». Vale a dire che tutti i soggetti interessati alla materia, dagli agenti alle associazioni dei consumatori, potranno dire la loro. Poi la palla passerà di nuovo all'antitrust che a quel punto potrebbe rendere gli impegni vincolanti. In ogni caso, secondo lo Sna, i documenti presentati dalle compagnie rappresentano «già di un'importante vittoria per gli agenti di assicurazione e per il mercato», dice il presidente del sindacato Claudio Demozzi. Gli asset finanziari complessivi delle compagnie assicurative e dei fondi pensione dell'area euro nel terzo trimestre 2013 sono saliti a 7.786 miliardi di euro (da 7.688 miliardi nel secondo trimestre) con un incremento dell'1,3%. Lo ha reso noto la Bce, che ha comunicato che le riserve tecniche assicurative ammontano a 6.570 miliardi (da 6.552 miliardi). In progresso anche il patrimonio netto dei privati, passato a 3.510 miliardi in riserve di assicurazione Vita (da 3.467 miliardi) e 2.218 miliardi in riserve dei fondi pensione (da 2.240 miliardi). Guardando alla suddivisione degli asset, i titoli diversi dalle azioni costituiscono il 40% del totale, per complessivi 3.110 miliardi, mentre le quote in fondi di investimento rappresentano il 25% (1.955 miliardi) e le azioni e altri strumenti l'11% (851 miliardi, di cui 360 miliardi in azioni quotate). Gli anticipi di premi assicurativi e le riserve per richieste di risarcimento in atto sono 843 miliardi, in calo di un miliardo. Infine gli asset finanziari delle sole assicurazioni pesano per il 78% del totale (6.074 miliardi), mentre quelli dei fondi pensione sono il restante 22%. Il 2014 è appena iniziato e per molti italiani arrivano i primi rincari. Secondo il portale Facile.it, quasi 1,2 milioni di automobilisti dovranno pagare un premio assicurativo più elevato perché responsabili di un incidente nel corso del 2013. Il dato è frutto di una stima condotta a partire dai 500 mila preventivi elaborati negli ultimi 30 giorni dal sito web. Il valore corrisponde al 3,67% del totale degli utenti alle prese con il rinnovo. «Ma in termini assoluti spiega Mauro Giacobbe, responsabile dell unità assicurazioni di Facile.it questa contrazione non è dovuta all aumento di italiani virtuosi, quanto piuttosto alla riduzione tanto del parco auto circolante quanto dei chilometri percorsi in un anno dagli automobilisti». Prendendo come riferimento le singole regioni, si scopre che il maggior numero di sinistri denunciati avviene dove i premi assicurativi sono più bassi. Nel dettaglio, la Toscana perde lo scettro di regina dei sinistri denunciati (è stata in prima posizione per quattro anni di fila) e viene superata dall Umbria, in cui la percentuale di automobilisti che ha dichiarato di aver causato un
POLIZZE, IL NUOVO DERBY FONTE: MILANO FINANZA (04/01/2014) incidente nel 2013 arriva al 5,11%. La Toscana è seconda con il 4,85%, mentre il Lazio è terzo (4,75%). Fanalino di coda il Molise (2,25%), seguito da Friuli Venezia Giulia (2,97%) e Basilicata (3,21%). Dalle statistiche sui preventivi emerge anche che le donne denunciano più sinistri degli uomini, con una quota del 4,34% contro il 3,35%, mentre la categoria professionale più solerte è quella dei liberi professionisti (5,42%), seguita da medici e infermieri, di poco sopra al 5%. Una è la più grande compagnia di assicurazione d'italia, l'altra è leader assoluto nel mercato Danni e in particolare nell'rc Auto. Entrambe hanno solo qualche giorno di vita ma sono destinate a dettare legge nel mercato italiano delle polizze per gli anni a venire. Si tratta digenerali Italia e di UnipolSai, nate entrambe il 1 gennaio. La prima, che ha avuto origine dalla riorganizzazione delle attività italiane di Generali, affidata dal group ceo Mario Greco a Philippe Donnet, è stata creata in verità a luglio (dalla fusione tra la direzione Italia diassicurazioni Generali e Ina Assitalia) ma solo dal 1 gennaio ha preso forma nella sua interezza, inglobando anche i marchi Toro, Lloyd Italico e Augusta. Sotto il suo cappello sono stati riuniti dieci brand, 100 miliardi di euro di attivi e 13 miliardi di premi, che arrivano a 20 miliardi se si aggiungono le due controllate, ovvero la nuova Alleanza, (che resterà separata per specializzarsi nell'offerta alla famiglie) e Genertel, la compagnia diretta del gruppo. Alla fine del processo di riorganizzazione, che sarà completato nel 2015, resteranno solo tre brand, ovvero Generali Italia, Genertel e Alleanza (Fata nel frattempo è stata ceduta a Cattolica). L'altra, UnipolSai, dopo un lungo percorso accidentato, ha visto la luce dalla fusione infondiaria Sai di Unipol Assicurazioni, Milano Assicurazioni e Premafin. Sarà presentata al mercato, con la quotazione in borsa, il 6 gennaio e le aspettative sono notevoli alla luce degli obiettivi annunciati dall'amministratore delegato del gruppo Carlo Cimbri, che è anche numero uno operativo della nuova compagnia, con Fabio Cerchiai presidente. Si parte da premi complessivi che a fine settembre erano di 11,2 miliardi: una cifra pro forma della nuova UnipolSai indicata nel prospetto informativo aggiornato e pubblicato a fine dicembre. Mentre l'utile netto proforma, sempre al 30 settembre scorso, era di 603 milioni. Non così lontano, a ben guardare, dall'obiettivo di 814 milioni fissato da Cimbri per il 2015. Del resto nel 2013 tutto il mercato assicurativo italiano ha beneficiato di un andamento positivo del ramo Danni, che ha registrato un calo dei sinistri e un aumento della profittabilità. A ciò
PREMI ASSICURATIVI RIDOTTI FONTE: ITALIA OGGI (06/01/2014) si sono aggiunte ottime performance del comparto Vita che ha goduto di un aumento della raccolta, con le polizze che sono state scelte dai risparmiatori come porto sicuro in un periodo complicato. Tanto che nei nove mesi dell'anno scorso le maggiori soddisfazioni per il gruppo Generali, presente in oltre 60 Paesi, sono arrivate proprio dall'italia, dove il Leone di Trieste ha registrato un risultato operativo nel Danni di 517 milioni, su un totale di 1,3 miliardi. Mentre il risultato operativo nel Vita in Italia è stato di 883 milioni, nettamente superiore alla Germania (248 milioni) nonostante quest'ultimo Paese pesi di più in termini di premi. Ma ora la sfida per i nuovi colossi sarà continuare a tenere la rotta anche se il vento favorevole del mercato dovesse attenuarsi un po'. La competizione è aperta. Il decreto legge n. 145 del 23 dicembre 2013 (Gazzetta Ufficiale n. 300 del 23 dicembre 2013), in vigore dal 24 dicembre 2013, fa compiere un ulteriore passo in avanti verso l'installazione generalizzata della scatola nera sui veicoli. Le imprese di assicurazione potranno proporre la stipula di contratti che prevedono l'installazione di meccanismi elettronici che registrano l'attività del veicolo. Se l'assicurato acconsentirà all'installazione di questi meccanismi, i costi di installazione, disinstallazione, sostituzione e portabilità saranno a carico dell'impresa, che dovrà applicare, all'atto della stipulazione del contratto, una riduzione significativa del premio. In caso di contratto siglato con un nuovo assicurato, in sede di prima applicazione, la riduzione del premio non potrà essere inferiore al 7% dell'importo risultante dalla somma dei premi Rca incassati nella Regione dalla medesima compagnia nell'anno precedente divisa per il numero degli assicurati nella stessa Regione. TIRO INCROCIATO SULLA RIFORMA RC AUTO FONTE: IL SOLE 24 ORE In caso di scadenza di un contratto e di stipula di un nuovo contratto di assicurazione fra le stesse parti, l'entità della riduzione del premio, in sede di prima applicazione, non potrà comunque essere inferiore al 7% del premio applicato all'assicurato nell'anno precedente. Se uno dei veicoli coinvolti in un incidente risulterà essere dotato della scatola nera, le risultanze del dispositivo formeranno piena prova, nei procedimenti civili, dei fatti cui esse si riferiscono, salvo che la parte contro la quale sono state prodotte dimostri il mancato funzionamento del predetto dispositivo. Non si prospetta una conversione in legge facile per il pacchetto Rc auto contenuto nel decreto Destinazione Italia (articolo 8 del Dl 145/2013): le novità sono tante da scontentare ognuna delle categorie coinvolte, che stanno già sensibilizzando istituzioni e parlamentari per presentare emendamenti. Tra i punti più
(07/01/2014) contestati, la scatola nera, il risarcimento in forma specifica, il divieto di cessione del credito e gli sconti per chi lascia a un medico di fiducia dell'assicurazione la stima del risarcimento per le eventuali lesioni riportate in un incidente. Sulla scatola nera le contestazioni principali sono due e vengono entrambe dalle compagnie assicurative: la soglia minima (7%) dello sconto da concedere a chi accetta di farla montare e i costi di gestione del dispositivo. Lo sconto minimo contrasta col principio della libertà d'impresa, mentre sui costi di gestione (su cui già con la normativa precedente Dl 1/2012 le compagnie avevano espresso critiche) ora è sotto accusa la prevista gestione centralizzata di tutte le scatole nere presso il Cciss (il Centro di coordinamento per le informazioni sulla viabilità, lo stesso che trasmette i bollettini «Onda Verde»), anche per garantirne l'interoperabilità. Su risarcimento in forma specifica e divieto di cessione del credito, invece, critiche molto aspre vengono dai carrozzieri. Il risarcimento in forma specifica, che per com'è formulato il Dl finirà con l'essere scelto dalla maggior parte degli assicurati, comporta da parte loro la rinuncia a scegliere dove far riparare il veicolo, in favore invece di un carrozziere convenzionato con la compagnia. La convenzione implica il riconoscimento di tariffe di manodopera basse e, spesso, la fornitura di pezzi da parte della compagnia. Diventa quindi lecito esprimere dubbi sulla qualità della riparazione, che però è un parametro difficilmente verificabile dal cliente, il quale quindi è esposto a sorprese anche quando si rivolge a un carrozziere di sua fiducia. Le organizzazioni degli artigiani, per superare questa obiezione, sono orientate a proporre forme di certificazione del loro operato. Il divieto di cessione del credito, introdotto per evitare che sia il carrozziere a subentrare al danneggiato nelle "trattativa" con la compagnia, è criticato perché toglie all'artigiano e al suo cliente una facoltà concessa dal Codice civile. Quanto alle visite sulle lesioni a persone, le organizzazioni di categoria dei medici legali sono contro il ricorso incentivato a sanitari di fiducia della compagnia, che naturalmente tenderanno a fare l'interesse di quest'ultima. Si obietta che finora l'intervento di molti medici ha gonfiato i costi dei risarcimenti, aumentando le frodi. In tutti questi casi, il Dl mira proprio ad abbattere i costi. Ma spesso lo fa senza favorire controlli da parte di terzi, che potrebbero garantire l'equilibrio fra i diritti del danneggiato e i risparmi e
combattere più efficacemente le frodi. Senza questi controlli, si rischia che i costi restino alti. Vanificando gli sconti imposti dal Dl, che si applicherebbero su tariffe ancora aumentate.