SCUOLA DI MEDICINA CORSO DI LAUREA in INFERMIERISTICA SEZIONE di VARESE ANNO DI CORSO - anno accademico 017/01 ATTIVITÀ DIDATTICHE DEL SECONDO ANNO DI CORSO Modificato da: Ausili D., Baccin G., Talamona A., Sironi C. (009) Una proposta per l insegnamento delle Scienze Infermieristiche nel Corso di Laurea in. Professioni Infermieristiche, (1), 9-1. Finalità delle attività didattiche formali (ADF), attività formative professionalizzanti (AFP) ed esperienze di tirocinio (T), attività didattiche elettive (ADE) e altre attività formative come le Attività professionalizzanti e di approfondimento (APA) del secondo anno di corso, è acquisire le competenze professionali dell infermiere di assistenza infermieristica generale con particolare riferimento allo sviluppo della capacità di utilizzare il linguaggio ICNP, i metodi e gli strumenti delle Scienze infermieristiche per promuovere la salute e il benessere, prevenire la malattia, favorire il processo di guarigione e alleviare la sofferenza nei confronti delle persone, delle famiglie e della comunità. Lo sviluppo delle competenze professionali sarà in particolar modo rivolto ai seguenti problemi prioritari di salute della popolazione italiana: tumori, patologie cardiovascolari, cerebrovascolari, respiratorie, dismetaboliche, patologie infettive e osteomuscolari. A tale scopo le attività didattiche sono articolate in sei unità didattiche (UD) condotte in modo integrato e non sequenziale da infermieri docenti, tutor e assistenti di tirocinio. 1 UD OBIETTIVI CONTENUTI ADF ORE AFP e T ORE CFU ADE e APA ORE CFU Esercitazione linee guida 0,5 Prendere decisioni e Il ragionamento clinico nel risolvere problemi in processo di assistenza ambito assistenziale infermieristica. Lettura critica di articoli 0,5 infermieristico utilizzando il metodo disciplinare infermieristico. Elaborato scritto 1 Incidente critico 0,5 Il processo di assistenza infermieristica Disciplina di clinica Ricerca su banche dati (Pubmed) 0,5
Sviluppare un piano di assistenza infermieristica orientato dal MAPU (015) e utilizzando la terminologia ICNP. Le fasi del processo di assistenza infermieristica orientate dal MAPU (015) e il linguaggio internazionale ICNP : - L importanza della valutazione iniziale continua nel processo di assistenza. - L individuazione della diagnosi infermieristica (cos è, come si arriva a identificarla, esempi più frequenti). - Il rischio assistenziale e l alterata funzionalità (cosa sono, come si definiscono). - La definizione degli outcome (cosa sono, come si costruiscono, esempi più frequenti). 1 Le diagnosi infermieristiche che si presentano nelle situazioni assistenziali riferite ai più frequenti problemi prioritari di salute della popolazione. Alcune fra le più frequenti diagnosi infermieristiche: rischio d infezione, febbre, disidratazione, edema, alterazione dello scambio gassoso, alterazione dello stato nutrizionale, emozioni negative. Le caratteristiche dell informazione per pianificare l assistenza infermieristica, per tutelare la privacy, per garantire la sicurezza e la continuità assistenziale (leggi e normative, 7 S ; SBAR, uso della tecnologia, servizi a disposizione, empowerment). 1 lla preparazione, somministrazione e gestione dei farmaci 1 0,9 Individuare le diagnosi infermieristiche, L importanza dell EBP per la pratica infermieristica. Le linee guida e i protocolli:
definire gli outcome e pianificare gli interventi tenendo conto di: standard, prove di efficacia, linee guida per la miglior pratica clinica e deontologia professionale. caratteristiche, loro impiego. Trasmettere le informazioni, documentare e valutare le varie fasi e i risultati dell intero processo assistenziale collaborando e coinvolgendo le altre figure sanitarie e la persona assistita. La documentazione clinicoassistenziale, la valutazione degli outcome infermieristici e assistenziali, la valutazione delle proprie performance, la valutazione del gradimento delle persone assistite. 9 Il comportamento professionale Disciplina di clinica Instaurare e mantenere la relazione di assistenza transpersonale nel rispetto dei principi e dei valori della persona e del professionista. Riconoscere le situazioni assistenziali che richiedono la formulazione di giudizi in accordo con i principi, i valori e le norme professionali. La relazione di assistenza transpersonale con la persona malata secondo la filosofia di Jean Watson. Richiami al significato di responsabilità professionale nella pianificazione ed erogazione dell assistenza. Aspetti deontologici nella pianificazione assistenziale: i concetti di accountability, advocacy, caring e cooperazione. La rivoluzione dell informazione e i social network: opportunità e conseguenze per le professioni sanitarie. (ADE). 1 Riconoscere e rispettare i differenti Dagli approcci ai modelli assistenziali (primary nursing,
La responsabilità professionale Disciplina di generale livelli di responsabilità e competenza del personale sanitario e tecnico. Promuovere rispetto e fiducia fra i membri del gruppo di lavoro. functional nursing, team nursing, case management). La gestione delle risorse, l organizzazione della propria attività e di quella delle figure assistenziali di supporto. La cooperazione intraprofessionale e multidisciplinare. Utilizzare le proprie risorse personali e professionali per contribuire ad assicurare la continuità dell assistenza. L infermiere di comunità: (l infermiere di famiglia, l infermiere di farmacia, l infermiere di sanità pubblica). La normativa nazionale ed internazionale sulla tutela della sicurezza delle persone assistite. Contribuire alla gestione del rischio clinico per creare e mantenere un ambiente sicuro per la persona, la famiglia, la collettività, se stessi e gli altri componenti del gruppo di lavoro. La gestione del rischio clinico e gli strumenti per identificare i principali rischi che coinvolgono l attività infermieristica. 11 La pianificazione dell assistenza infermieristica e i problemi prioritari di salute Identificare le diagnosi più frequenti nelle situazioni assistenziali di maggior incidenza e prevalenza sul territorio, così come individuato dal piano sanitario nazionale. Assistenza nella fase perioperatoria. Assistenza infermieristica alla persona sottoposta a intervento chirurgico. Alleviare la sofferenza alla 15 5 esecuzione del cateterismo vescicale. esecuzione di medicazioni complesse. esecuzione del 0, 0, 0, Lo stoma-care e l infermiere entero-stomista: aspetti teorici e applicativi (ADE) La relazione in ambito sanitario e infermieristico: esempi e testimonianze di infermieri che operano in gruppi 0,5 1
Disciplina di clinica applicata 1 clinica applicata Sviluppare un piano di assistenza infermieristica rivolto alla persona sottoposta ad intervento chirurgico utilizzando la terminologia ICNP. Definire gli outcome e attuare gli interventi infermieristici nelle situazioni assistenziali di maggior incidenza e che tengano conto degli standard, delle prove di efficacia e delle linee guida di miglior pratica clinica. persona sottoposta a intervento chirurgico. Pianificare l assistenza infermieristica, alleviare la sofferenza e tutelare la sicurezza alla persona con: malattie tumorali, cardiovascolari, cerebrovascolari, infettive, respiratorie, dismetaboliche, 1 1 bendaggio elastocompressivo. introduzione del SNG. esecuzione dell irrigazione della stomia. lla gestione dei diversi CVC. lla tracheoaspirazione. esecuzione dell emocoltura. Mobilizzazione nella persona con protesi d anca. 0, 0,1 0, 0, 0, 0,1 multidisciplinari per la tutela e il recupero della salute (ADE) Un convegno/corso a scelta fra quelli organizzati da un associazione o un ente infermieristico o dalla sede di Como (ADE). 0,5 Documentare e valutare le varie fasi e i risultati dell intero processo assistenziale. osteomuscolari. Prevenzione e trattamento delle lesioni da pressione. Gestione elastomero. 3 0,3 0,1 Esercitazioni in situazioni reali: uso dello strumento in uso per la pianificazione assistenziale. 1 giorni, 1 L infermiere e la promozione della salute Identificare opportunità di informazione ed educazione alle persone, alle famiglie Teorie del cambiamento dei comportamenti individuali e lo sviluppo delle health skills Le principali azioni e interventi
Disciplina di Metodologia infermieristica e alla comunità per promuovere l adozione di stili di vita sani. presenti nell ICNP che riguardano l adozione di stili di vita sani Diverse modalità di e educazione alla salute e alla sicurezza (ehealth, school nurse). Impiegare metodi e strumenti di educazione appropriati ai bisogni e alle caratteristiche delle persone e dei gruppi e valutarne i risultati. Le principali azioni e interventi presenti nell ICNP che possono essere adottati nelle situazioni di rischio e/o alterazione dei processi bio-fisiologici, di difesa e protezione, sviluppo e adattamento, apprendimento (selfcare e self-efficacy). 13 L infermiere e il sistema sanitario Disciplina di Organizzazione professionale e sanitaria Identificare il contributo dell infermiere per il raggiungimento degli obiettivi del sistema sanitario. Conoscere i modelli socio assistenziali che hanno influenzato le scelte italiane. La rete dei servizi sanitari ai vari livelli (le istituzioni e gli strumenti di programmazione). Tipologie di modelli socio assistenziali (welfare) e scelte italiane (DRG, LEA). Comprendere il ruolo dei diversi professionisti per il raggiungimento degli obiettivi organizzativi. La decisione degli obiettivi organizzativi delle aziende sanitarie e il contributo dell infermiere nella loro definizione e attuazione. Comprendere come la professione infermieristica si interfaccia con le istituzioni. L infermiere e le istituzioni sanitarie e assistenziali.
1-13 Vedi obiettivi formativi specifici descritti nel Regolamento didattico. TIROCINIO CLINICO (T) 3 Le ATTIVITÀ FORMATIVE PROFESSIONALIZZANTI (AFP) e LO STUDIO PERSONALE (SP) sono conteggiate nel totale dei corsi integrati dell'anno. ADE = CFU 3, il minimo dovuto è di cui almeno 0,5 per la frequenza ad un corso esterno Le ALTRE ATTIVITA' FORMATIVE (AAF) proposte sono: APA: esercitazioni linee guida, esercitazione banche dati, incidente critico, lettura critica di articoli. CFU 1,5 il minimo dovuto è 1 Il TIROCINIO (T) programmato è pari a 3,5 CFU e il minimo dovuto è 3 CFU. ALTRE INDICAZIONI PER LA FREQUENZA E VALUTAZIONE DEL TIROCINIO, DELLE ADE, AFP E APA Prova pratica: 3 ottobre 017 e 11 dicembre 017 solo test scritto, nel mese di settembre 01 test scritto e valutazione delle abilità manuali in aula esercitazioni. Vacanze estive: settimane continuative nel mese di luglio o agosto. La frequenza presso le U.O. è programmata su 3 periodi. Al fine di ottenere il raggiungimento degli obiettivi è necessaria la valutazione scritta di ogni periodo. La valutazione sommativa delle attività formative professionalizzanti e di tirocinio di tutto l anno accademico verrà effettuata nel seguente modo: - valutazioni stilate dai Tutor - valutazioni stilate dagli Assistenti di Tirocinio Unità Operative (ATUO) - valutazione elaborato scritto consegnato entro il luglio 01 - prova pratica (3 test scritti e prova in aula esercitazioni) - o più schede farmaci compilate durante le attività di tirocinio dai Tutor. Si valuteranno inoltre anche i seguenti aspetti: - puntualità e graduale responsabilità assunta durante il tirocinio (fra le quali la tenuta del libretto di tirocinio e la tempestiva comunicazione dei cambi turno) - frequenza alle attività didattiche proposte e partecipazione a giornate di studio, seminari e convegni - consegna entro i primi giorni dal termine dei periodi di tirocinio di: scheda di autocertificazione del percorso formativo relativo al tirocinio (per i primi due periodi)
libretto di tirocinio debitamente compilato (per l ultimo periodo di tirocinio) valutazione di tirocinio stilata dall ATUO compilazione della scheda di valutazione della sede in cui si è svolto il tirocinio sul link: https://docs.google.com/forms/d/e/1faipqlsfcmtqs5qsfz0my0stcr7iiqgc95sxu3jvehohdzn_rveq/viewform?c=0&w=1 Inoltre entro la fine dell anno devono essere consegnate: n schede cateterismo vescicale (1 cateterismo uomo + cateterismo donna) n 1 schede terapia IM n schede terapia SC n 5 schede prelievo (almeno 3 da venipuntura, 1 da CVC, 1 emocoltura) n schede medicazioni (di cui 1 medicazione CVC e 1 medicazione lesione da pressione) n schede posizionamento CVP n 1 scheda tracheo-aspirazione n 1 scheda sostituzione sacchetto stomia Si sottolinea inoltre quanto contemplato nel manifesto degli studi che si riporta in estratto: FREQUENZA AI CORSI E ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE La frequenza ai corsi è obbligatoria ed è compito dei singoli docenti effettuarne la verifica, secondo le modalità che gli stessi riterranno opportune. Ogni studente può effettuare fino a un massimo del 5% di assenza sul numero totale di ore di ciascuna delle attività didattiche previste. Al termine dello svolgimento delle attività didattiche, il docente responsabile dell insegnamento, è tenuto a comunicare alla segreteria studenti, l eventuale elenco di chi non ha ottenuto l attestazione di frequenza. Sono previste attività formative a scelta dello studente (ADE) e i relativi CFU ( nel triennio) sono acquisibili mediante autorizzazione alla partecipazione a corsi elettivi, convegni o seminari organizzati anche dal Corso di Laurea. Le attività didattiche elettive prevedono la frequenza al 0% delle ore pianificate. TIROCINIO e ATTIVITÀ FORMATIVE PROFESSIONALIZZANTI, LABORATORI e ATTIVITÀ PROFESSIONALIZZANTI e DI APPROFONDIMENTO La frequenza al tirocinio e a tutte le attività formative professionalizzanti è obbligatoria ed è pari al 0% del monte ore previsto. Eventuali assenze dovranno quindi essere recuperate. Il tirocinio e le attività correlate devono essere svolti e valutati positivamente entro il 30 settembre. Lo studente che non ottiene la valutazione sommativa di tirocinio positiva è iscritto come fuori corso e dovrà ripetere totalmente l anno di tirocinio. Gli studenti iscritti al 3 anno possono recuperare il tirocinio fino al 31 dicembre per consentire, se in regola con gli esami, di laurearsi nella sessione di marzo/aprile. ESAMI Lo studente deve sostenere in ciascun semestre gli esami per i corsi integrati previsti dal piano di studi rispettando le propedeuticità. Non potranno essere ammessi agli esami dell anno di corso successivo gli studenti che non abbiano sostenuto con esito positivo tutti gli esami entro l anno accademico in cui sono impartiti i relativi insegnamenti. Lo studente iscritto in posizione di fuori corso non potrà acquisire le frequenze e sostenere gli esami del successivo anno di corso. Saranno annullati gli esami eventualmente sostenuti e le frequenze eventualmente acquisite da studenti iscritti sotto condizione che non ottengano dopo il 31 gennaio l iscrizione in posizione regolare.
CALENDARIO DEI CORSI E DEGLI ESAMI E AVVISILe date degli esami di profitto, le date delle sessioni degli esami di laurea, il calendario delle lezioni e delle esercitazioni e tutte le altre informazioni inerenti il corso potranno essere richieste alla segreteria dei corsi di laurea delle professioni sanitarie, ai coordinatori d anno oppure consultando il sito internet http://www.uninsubria.it/on-line/home/naviga-per-tema/didattica/corsi-di-laurea/scheda97.html IDONEITÀ PSICOFISICA E SEGNALAZIONE DI INFORTUNI L idoneità psicofisica viene accertata prima dell inizio della frequenza al tirocinio clinico con apposita visita medica. Seguendo quanto indicato e sottoscritto nell informativa di tirocinio annuale, lo studente è tenuto a comunicare al medico competente eventuali variazioni delle condizioni di salute al fine di provvedere a una conferma dell idoneità o di limitazioni subentrate. Per quanto riguarda gli infortuni in ambito clinico (punture accidentali, traumi etc.) lo studente è tenuto a recarsi in Pronto soccorso per avviare le pratiche di denuncia e a presentare la documentazione rilasciata entro due giorni in segreteria didattica presso la Scuola di Medicina.