KOKUFU TEN 2010 a cura di MARIA TERESA VOLONTERIO - fotografie di Igor Carino Come quasi tutti gli anni il nostro gruppo è stato il primo ad entrare alla Kokufu ten, l esposizione più prestigiosa al mondo, il 9 febbraio per tradizione giorno della sua inaugurazione. Anche dopo molti anni l emozione che si prova è sempre molto forte, quasi quanto quella di coloro che la visitano per la prima volta. Come noto ormai a tutti, i bonsai esposti sono di proprietà di clienti ma vengono presentati alla selezione dai Maestri che li tengono e li curano nei loro giardini. La selezione è severa: su cinquecento esemplari solo la metà viene ammessa. La parte del leone la fanno Maestri come Mr. Takeyama, Mr. Kimura e Mr. Kobayashi. I bonsai in mostra sono suddivisi per dimensione: si inizia con quelli più grandi, con alcuni fantastici prunus in fiore, per passare poi ai medi e per finire con gli SHOHIN. Da qualche anno riescono a superare la selezione bonsai di proprietà di clienti stranieri: quest anno un italiano ed un americano. Non dobbiamo tuttavia dimenticare che il primo bonsai straniero, proveniente dall Italia, e presentato nel 1999 dal Maestro Kunio Kobayashi, fu quello del compianto Costantino Franchi, bonsai che ora si può ammirare a Tokyo nel Giardino-Museo del Maestro che è inserito nei tour della città. Al fondo del piano terra della Mostra sono esposti bonsai fuori concorso, al centro dei quali, distinto da un panno di velluto cremisi, c è sempre un esemplare proveniente dalla collezione dell Imperatore. Ci è stato spiegato che per diventare curatore di detti capolavori, si devono avere diversi requisiti: non essere in alcun modo imparentati con la Famiglia Imperiale e soprattutto essere incensurati! Moltissimi ambiscono a detto incarico ma purtroppo non sempre il prescelto è all altezza della situazione ed è per 18
questo motivo che i bonsai dell Imperatore non sono sempre accuditi al meglio, ma si tratta comunque di esemplari che hanno una lunga storia alle spalle. Il primo numero della rivista BONSAI Italia Arte e Natura che risale alle primavera 1982, aveva in copertina un prunus imperiale ed all interno la sua storia! Al piano superiore si trovano i bonsai medi; c è sempre un tavolino con due esempi di come si ottengono due specie di bonsai da seme: si tratta di una conifera e di una zelcova, dalla semina alle varie fasi di crescita fino al 30 anno di coltivazione in vaso. Si deve anche considerare che l esposizione non viene allestita secondo i canoni tradizionali giapponesi (si tratta infatti di professionisti che quando riescono a far ammettere le piante dei loro clienti, vedono le loro quotazioni volare) ma è istruttivo ora, grazie agli insegnamenti del nostro attuale docente Mr. Keizo Ando, rilevare gli errori: abbondanza di tavolini sotto gli SHOHIN negli scaffali con conifere non collocate nel punto più alto della composizione, questo per privilegiare una latifoglia in fiore ecc. Unica regola tassativamente rispettata, nessuno scroll o TENPAI e quest anno anche nessun SUISEKI. Oltre ad ammirare piante da favola, altra gioia per gli occhi sono i vasi che li contengono: se un bonsai viene presentato in un contenitore antico, le probabilità di ammissione aumentano considerevolmente. A questo scopo vasi antichi vengono noleggiati per l occasione e la stessa cosa vale per i tavolini e le erbe di compagnia. Quest anno siamo in grado di presentarvi in anteprima alcuni esemplari esposti in mostra in quanto il nostro designer Igor Carino è stato autorizzato a fotografare, cosa assolutamente vietata ai visitatori. Ogni anno viene allestito uno studio fotografico al fine di fotografare tutte le piante e pubblicare subito dopo un catalogo che tuttavia non renderà merito alla bellezza degli esemplari esposti. L anno 2011 vedrà lo spostamento della Kokufu ten in altro luogo causa lavori di ristrutturazione del Museo di Euno dove da sempre si è tenuta l esposizione, ma si tratterà pur sempre di un luogo prestigioso! KORIN Un albicocco giaspponese È uno dei più noti Bonsai giapponesi. In Giappone i capolavori Bonsai vengono abitualmente battezzati dall autore in funzione della suggestione che riescono a creare con la loro forma e portamento. In questo caso il nostro albicocco, se posto di fronte ad un paravento dorato, richiama alla mente un dipinto di Korin, famoso pittore giapponese del 17 secolo. Da qui il nome di Korin per il nostro esemplare. Poco prima della Seconda Guerra Mondiale a questo splendido esemplare si ruppe il ramo della parte sinistra; l albero ha comunque ripreso la sua antica forma e grazia emettendo nuovi rami e ricoprendosi di un denso e minuto fogliame. È estremamente attraente quando, nel tardo gennaio, i suoi rami si ricoprono di minuscoli e fitti fiori profumati. Il suo tronco comunica una forza imponente che ben si bilancia con la meravigliosa armonia e grazia dei suoi rami fioriti. Si tratta di un prunus mume di circa trecento anni la cui altezza è 75,5 cm. Qui è in un antico vaso cinese smaltato rettangolare con gli angoli arrotondati le cui dimensioni sono: 13,5 x 46x31 cm. 19
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