REGOLAMENTO COMUNALE DEL COLORE



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REGOLAMENTO COMUNALE DEL COLORE Adottato dal Consiglio Comunale con delibera n. 13 del 28.04.2010 Approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 24 del 01.09.2010 0

Titolo I DISPOSIZIONI GENERALI ARTICOLO 1. FINALITÀ Il Regolamento del Colore è un progetto che vuole contribuire alla realizzazione di una migliore qualità ambientale ed architettonica, attraverso un controllo mirato al singolo intervento in materia di colorazione degli edifici, sia per ciò che concerne i centri storici Monti - San Vigilio - Castelfranco - Rogno - Bessimo, sia per le restanti zone urbane. ARTICOLO 2. OBBIETTIVI Il Regolamento del Colore, fondamentalmente, si prefigge di normare il corretto svolgimento delle operazioni di coloritura, pulitura e restauro delle facciate, o di parti di esse, e di manufatti di arredo urbano nel territorio comunale, perseguendo i seguenti obbiettivi: La valorizzazione degli scenari fisici del Paese. La conservazione e la tutela del patrimonio edilizio. L evoluzione nella collettività dell apprezzamento estetico per il colore. La leggibilità e la riconoscibilità delle stratificazioni dei diversi tessuti urbani. Il Piano del Colore vieta le tinte sintetiche non minerali (a base silanosilossanica). I colori risultanti nell allegato 2 cartella cromatica colori RAL del Piano sono determinati dal tipo di stampa e quindi hanno carattere indicativo. ARTICOLO 3. ATTUAZIONE Il Piano del Colore si attua tramite l'indirizzo ed il controllo delle singole opere di coloritura, pulitura e restauro delle facciate. Per indirizzo e controllo si intende quell'insieme di procedure e attività svolte dall'utc, che devono assicurare la continuità, la qualità e la coerenza degli interventi e degli obiettivi del Piano del Colore. Il Piano del Colore può attuarsi per: Singole richieste per tinteggiatura delle facciate di edifici nuovi ed esistenti, al di fuori del centro storico, nel rispetto dei colori dell allegato 2 cartella cromatica colori RAL, è ammessa deroga attraverso idonea rappresentazione grafica del nuovo intervento nel contesto. 1

Per singole richieste di tinteggiatura delle facciate di edifici all interno del perimetro del centro storico nel rispetto dei colori dell allegato 2 cartella cromatica colori RAL ; è ammessa deroga, previo parere della Commissione Paesaggio, nel caso in cui la proposta avanzata sia dimostrata e documentata da una puntuale e specifica ricerca storica e fotografica e sia finalizzato a restaurare un colore preesistente. Piani Particolareggiati delle tinteggiature, che sono piani coloristici di dettaglio che, in attuazione delle previsioni del Piano del Colore, determinano l'assetto coloristico di una porzione di territorio, in vista dell'esecuzione degli interventi pubblici e privati necessari e/o conseguenti. I colori dell allegato 2 cartella cromatica colori RAL dovranno essere impiegati in modo omogeneo sulle facciate senza contrasti cromatici. ARTICOLO 4. AMBITI TERRITORIALI D INTERVENTO ZONA STORICA: Tale zona comprende l area definita dal Piano di Governo del Territorio come zona urbana di antica formazione ambiti zona A appositamente perimetrati nel Piano delle Regole nell elaborato C3. ZONA RESIDENZIALE Dl VERSANTE E FONDOVALLE: Sono le zone comprese le aree definite dal Piano delle Regole classificate e contraddistinte con apposito segno grafico nell elaborato C2, dette zone si distinguono in residenziale di versante, residenziale di fondovalle e ambiti di completamento. ALTRE AREE: Sono le zone che il Piano delle Regole individua, con apposita campitura aree destinate ad accogliere impianti produttivi in genere di tipo commerciale, industriale, artigianale, di servizio reso a terzi quali le attività di trasporto, uffici e ambiti di possibile trasformazione produttiva. Sono da considerarsi in questa categoria le aree con connotazione agraria individuate dal Piano delle Regole. 2

Titolo II NORME TECNICHE ARTICOLO 5. DEFINIZIONE DEI TIPI DI INTERVENTO Il Regolamento del Colore indirizza e controlla, attraverso l iter specifico, i seguenti interventi (per le definizioni si fa riferimento all art.3 del D.P.R. n. 380/2001): Pulitura e/o tinteggiatura delle facciate esterne e dei cortili visibili dall esterno o di parti limitate ma unitarie (per esempio: basamento, un piano porticato, tutti gli stipiti, ecc.); Verniciatura di infissi e serramenti esterni, portoni, cancelli, vetrine di negozi o manufatti di arredo urbano; Pulitura e/o tinteggiatura di parti accessorie o complementari o di manufatti di proprietà pubblica o privata quali muri di confine, di contenimento, recinzioni, ecc. Nel caso di edifici monumentali, il parere della Soprintendenza prevale sulle prescrizioni del regolamento. ARTICOLO 6. MODALITÀ D INTERVENTO La richiesta di Permesso di Costruire, o Denuncia Inizio Attività o di Manutenzione Ordinaria per gli interventi citati all articolo 5, dovrà essere integrata con apposito modello fac-simile riportante gli abbinamenti cromatici scelti dal richiedente. ARTICOLO 7. ITER PROCEDURALE L indirizzo ed il controllo sono regolati attraverso il seguente iter procedurale: a. Presentazione della domanda, con la precisazione, in analogia a quanto specificato nelle norme di attuazione del P.G.T. che i tipi di intervento definiti nel precedente Articolo 5 vanno intesi come opere di manutenzione straordinaria - ordinaria; b. Presentazione, presso l ufficio tecnico per l edilizia privata, di modulo colore corredato da fotografie a colori (formato minimo 10 x 15) della/e facciata/e e degli edifici adiacenti. Nel caso di decorazioni dipinte o ceramiche o musive, sono richiesti ingrandimenti fotografici con particolari ravvicinati delle stesse. Per edifici del centro storico, presentazione di prospetto/i colorato/i. Tale documentazione costituisce il minimo richiesto e non limita eventuali altre 3

rappresentazioni o documentazioni che contribuiscano a chiarire meglio intendimenti e scelte dei richiedenti. In particolare potranno essere presentati ed essere utilizzati tutti quegli elaborati di analisi richiesti per opere di manutenzione straordinaria, di restauro o risanamento conservativo, di ristrutturazione e di sostituzione edilizia nella zona urbana centrale storica; Il Responsabile del procedimento col supporto della Commissione del Paesaggio e di eventuali esperti verifica sul posto l effetto della tonalità campionata ed approva o consiglia una tonalità di gamma vicina ritenuta più consona anche in riferimento alle tonalità presenti nel contesto. ARTICOLO 8. VINCOLI E PRESCRIZIONI PARTICOLARI E da considerarsi vietato: a. La tinteggiatura o verniciatura di pietre, marmi, pietre artificiali, elementi litocementizi, cementi decorativi, laterizi e quelle parti destinate in origine a rimanere a vista; b. Occultare, cancellare o compromettere le decorazioni dipinte e a graffito, ceramiche, musive, ecc.; c. Le scorticature e le demolizioni totali degli intonaci, rivestimenti, impiallacciature senza la prevista autorizzazione edilizia; d. Effettuare tinteggiature parziali o consolidamenti di parti pericolanti nelle facciate senza procedere alla successiva tinteggiatura. Per i casi di pericolo e per interventi urgenti di ripristino, i rappezzi o i consolidamenti dovranno essere ridotti entro i sei mesi successivi, con la tinteggiatura di tutta la facciata, soggetti ad apposita domanda e relativa autorizzazione. E reso obbligatorio: a. A tutti i proprietari di eseguire i campioni delle coloriture o dei materiali quando richiesti dall ufficio tecnico per l edilizia privata. b. Avvisare gli organi competenti di tutela quando, nel corso delle demolizioni degli intonaci, compaiano tracce di antiche decorazioni o tracce di elementi architettonici preesistenti. c. A tutti i proprietari di razionalizzare o eliminare gli impianti e le componenti degli stessi, quando siano inservibili o dismessi (telefoni, TV, energia elettrica, insegne e supporti, ecc.) e seguendo le istruzioni impartite dalle aziende pubbliche o private responsabili; d. A tutti i proprietari di rimuovere prontamente, dalle fronti degli edifici o dei manufatti come all articolo 4 le deturpazioni (graffiti); e. A tutti i proprietari di mantenere in buono stato le fronti dei loro edifici o di manufatti come agli articoli nn. 1120-1122- 1127 del Codice Civile. 4

ARTICOLO 9. ALLEGATI Sono allegati alle seguenti norme: Modulo colore da allegare alla domanda. Tabella definizione degli interventi. Cartella cromatica. Lo studio fa riferimento anche alle Schede di rilevazione del Centro storico, che fanno parte del P.G.T. ARTICOLO 10. OBBLIGATORIETA DELLA LEGISLAZIONE VIGENTE Per tutto quanto non espressamente previsto si applicano i disposti della legislazione, della normativa e dei regolamenti vigenti, disciplinate dal D.P.R. 380/2001 e dalla L.R. 12/2005. 5

Allegato I TABELLA DEFINIZIONE DEGLI INTERVENTI Pareti Pareti a Vista Rilievi Tinteggiatura Intonaci Legni Si intende la parte esterna delle murature degli edifici e comunque la parte di fondo delle stesse; si assimilano alle pareti gli intradossi dei tetti e dei balconi in aggetto, nonché i parapetti dei balconi stessi se in muratura. Si intende le pareti in pietra o in mattoni faccia-vista devono essere mantenute. Nel caso in cui si dimostri l esistenza di un precedente paramento ad intonaco ed il suo ripristino venga giudicato migliorativo della qualità architettonica dell edificio, esso dovrò essere ripristinato; viceversa se si accerta l esistenza di una parete originaria a vista. successivamente intonacata o tinteggiata. ed il suo ripristino si reputi migliorativo della qualità architettonica dell edificio, essa dovrò essere riportata allo stato precedente. I rilievi in mattoni a vista già esistenti su pareti tinteggiate possono essere mantenuti, se reputati di valore e consoni alla facciata, mentre è vietato riportare a vista rilievi tinteggiati su facciate tinteggiate, a meno che non se ne dimostri la preesistenza attraverso adeguata documentazione storica o fotografica e non si reputi l intervento migliorativo della qualità architettonica dell edificio. Nel caso di demolizione e ricostruzione di edifici preesistenti o di nuove costruzioni, per le eventuali nuove pareti in mattoni faccia- vista si dovranno usare mattoni fatti a mano o di tipo a mano e di colore adeguato (paglierino o rosato). Per quanto concerne la sostituzione di elementi fatiscenti, in particolare per i rivestimenti in pietra, si dovrà usare lo stesso tipo di materiale preesistente. Si intendono le parli in aggetto rispetto al fondo, quali basamenti, cornicioni, cornici, lesene, marcapiani, elementi decorativi; si assimilano ai rilievi anche le mensole di sostegno dei tetti e dei balconi in aggetto Sono consentiti esclusivamente le tinteggiature a calce, ai silicati e con intonaci colorati. E vietata la tinteggiatura parziale o differenziata dell edificio, anche in presenza di più unità immobiliari o quando al piano terra ci sia un esercizio commerciale. Ogni facciata può inoltre essere distinta da quelle contigue, con l uso di un diverso colore di parete. Fatti salvi casi particolari e preesistenze di particolare valore architettonico, la finitura delle pareti può essere solo liscia, ad eccezione degli zoccoli per i quali possono essere usate le tecniche del rasato o del rustico a trama fine. E altresì vietato rivestire la facciata con mattonelle o ceramiche varie. Si prescrive l uso di tecniche di tipo tradizionale. Nel caso che, demolendo l intonaco esistente, vengano ritrovate tracce di vecchi elementi significativi, quali architravi, archi, lunette. ecc., essi dovranno essere riportati a vista con tecniche appropriate. E comunque sempre obbligatorio conservare, ove presenti, gli elementi decorativi quali le cornici, i marcapiani. e lesene, ecc.. Si intendono persiane: portelloni, portoni di accesso (anche ai garages) e finestre. Per i legni è consentita una finitura a smalto opaca. se tinteggiati. o una finitura trasparente opaca, se da lasciare a vista. Per il legno naturale si dovrò scegliere una essenza di pregio e con scarsa nodosità. E vietato l uso di colori diversi per i legni di uno stesso edificio; in 6

Ferri particolare i portoni, anche dei garages. dovranno essere dello stesso colore degli altri legni, sia tinteggiati che naturali, a meno che non venga rilevata la presenza di un portone esistente in legno naturale di pregevole fattura. Nelle costruzioni esistenti è vietato usare altri materiali diversi da quelli consentiti dalla vigente normativa urbanistica. Si intendono inferriate, ringhiere. serrande (chiuse e a maglia) e cancelli. E vietato l uso di colori diversi per i ferri di uno stesso edificio; nel caso di elementi in ferro battuto essi verranno mantenuti e trattati con vernici trasparenti opache. Nelle costruzioni esistenti è vietato usare altri materiali diversi dal ferro e le sue leghe. 7

Allegato II CARTELLA CROMATICA COLORI RAL TINTEGGIATURA PARETI: ral 1000 ral 1001 ral 1002 ral 1003 ral 1004 ral 1005 ral 1006 ral 1007 ral 1011 ral 1012 ral 1013 ral 1014 ral 1015 ral 1016 ral 1017 ral 1018 ral 1019 ral 1020 ral 1021 ral 1023 ral 1024 ral 1027 ral 1028 ral 1032 TINTEGGIATURA FERRI: ral 7000 ral 7001 ral 7001 ral 7002 ral 7003 ral 7004 ral 7005 ral 7006 ral 7008 ral 7009 ral 7010 ral 7011 ral 7012 ral 7013 ral 7015 ral 7016 ral 7021 ral 7022 ral 7023 ral 7024 ral 7026 ral 7030 ral 7031 ral 7032 ral 7033 ral 7034 ral 7035 ral 7036 ral 7037 ral 7038 ral 7039 ral 7040 ral 9003 ral 9004 ral 9005 ral 9010 ral 9011 ral9016 ral 9017 ral 9018 TINTEGGIATURA LEGNI: ral 7042 ral 7043 ral 7044 ral 8000 ral 8001 ral 8002 ral 8003 ral 8004 ral 8007 ral 8008 ral 8011 ral 8012 ral 8014 ral 8015 ral 8016 ral 8017 ral 8019 ral 8022 ral 8023 ral 8024 ral 8025 ral 8028 ral 9001 ral 9002 8

AL RESPONSABILE DELLO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA PRIVATA P.zza Druso n.5 24060 Rogno - BG OGGETTO: Richiesta di tinteggiatura delle facciate sottoscritt nato a il residente in in via n. C.F. avente titolo ai sensi dell articolo 24, comma 3, del D.P.R. n. 380 del 2001 in quanto: o Proprietario o Usufruttuario / Locatario previo consenso in forma autentica del proprietario o Ditta cod. fisc. con sede in in via n. che rappresenta in qualità di Dell immobile posto in Via n. individuato al mappale n. foglio n. classificato in zona nello strumento urbanistico generale vigente CHIEDE In allegato trasmette: Codice Ral Estratti mappa, P.G.T. Aerofotogrammetrico Documentazione fotografica Simulazione fotografica estesa ai fabbricati limitrofi Fiducioso in un benevolo accoglimento porgo distinti saluti. Rogno IL PROPRIETARIO 9