Retrofit e upgrade: Soluzioni tecniche per garantire le performance energetiche e per riportare in efficienza il patrimonio edilizio esistente



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Retrofit e upgrade: Soluzioni tecniche per garantire le performance energetiche e per riportare in efficienza il patrimonio edilizio esistente

Retrofit

Upgrade

Re-load

Relatore Arch. Ing. Giuliano Venturelli Retrofit e upgrade: Strategie di riqualificazione di edifici esistenti e presentazione di un caso studio

POSSIBILI INTERVENTI DI RISANAMENTO SUGLI EDIFICI ESISTENTI energetici strutturali restauro (parziale o totale) restyling manutenzione Inoltre

POSSIBILI INTERVENTI DI RISANAMENTO SUGLI EDIFICI ESISTENTI messa in sicurezza adeguamento a nuove norme (impianti, parapetti, fulmini, linee vita ecc.) di nuova generazione ( fotovoltaico, solare, brise-soleil o schermature solari, sicurezza, antintrusione, automazione e controlli, controllo accessi) Ognuno di questi interventi sul patrimonio esistente richiede un accurata valutazione tecnico-economica, una precisa analisi preliminare ed una pianificazione attenta e consapevole della fase di realizzazione.

1. Come intervenire sugli edifici esistenti :

APPROCCIO METODOLOGICO

Quando si interviene su edifici esistenti le fasi di diagnosi, di progettazione, di valutazione tecnica ed economica e di pianificazione dei lavori sono fondamentali per ottenere il massimo beneficio dalle opere eseguite. Il patrimonio edilizio esistente è caratterizzato da edifici di diverse epoche, stili e caratteristiche da considerare e valutare attentamente in fase di progetto

Ogni edificio necessita di interventi mirati, pianificati e specifici che permettano di ottenere il massimo beneficio. Non esiste quindi una tipologia di intervento uguale ad un altra. Per la migliore resa si deve evitare la tecnica del COPIA E INCOLLA

2. L importanza di una corretta diagnosi

Di fondamentale importanza diventa la fase di DIAGNOSI delle patologie che si riscontrano nella fase del sopraluogo. Questa fase non va sottovalutata perché permette di pianificare gli interventi adeguati al tipo di patologia

Al fine di facilitare la diagnosi della facciata ed il riconoscimento delle patologie si propone la loro classificazione e schedatura Elenco delle principali patologie Di seguito sono elencate le tipologie considerate per le patologie delle facciate continue, ma che può benissimo essere estesa a tutte le patologie del patrimonio edilizio esistente

Di seguito sono riportate alcune schede esemplificative e dettagliate con le patologie ed i possibili interventi Per meglio codificare e rappresentare le patologie si è adottato uno schema tipo codificato

La schedatura delle patologie viene strutturata nel seguente modo: - Barra colorata (posizionata in alto) Consente, associando il colore alla relativa categoria, di ricondurre immediatamente la tipologia di danno all insieme di patologie di cui essa fa parte. Nel caso esemplificativo in esame, il colore azzurro richiama un degrado dovuto all acqua. - Nome della patologia

-Icona L icona rappresenta visivamente il degrado in oggetto e viene utilizzata nel database informatico sviluppato in ambiente Android per strumenti portatili quali tablet e telefoni di ultima generazione. Si è reputato opportuno fornire un semplice strumento informatico che raccogliesse facilmente tutte le schede di degrado. Ciò favorisce il lavoro di redazione del rilievo patologico, evitando di portarsi appresso tutta la documentazione cartacea.

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- Retino Cad Il retino associato al degrado permette di segnalare graficamente sul file di disegno la zona o il particolare di facciata coinvolti dal decadimento prestazionale. - Tipologia di danno Indica brevemente la tipologia di danno (strutturale, estetico, termico, ).

- Cause Si riportano le principali cause che possono aver scatenato la comparsa del degrado in oggetto. Esse sono comunque indicative e servono da aiuto e supporto al professionista, il quale dovrà comunque svolgere un ulteriore fase di indagine qualora le eventuali cause fossero diverse da quelle proposte. - Possibili interventi La scheda propone alcuni possibili interventi atti ad ottenere un ripristino delle condizioni iniziali della facciata e ad evitare la ricomparsa della patologia.

Fotografie 1 : Tipologia di danno: - - Manifestazione: Cause: Possibili interventi:

Fotografie 1 : Tipologia di danno: Manifestazione: Cause: Possibili interventi:

Fotografie 1 : Tipologia di danno: Manifestazione: Cause: Possibili interventi:

Il Tecnico prima di redigere un progetto di intervento deve effettuare una serie di analisi, sondaggi e sopralluoghi necessari ad acquisire la conoscenza dell edificio Nella fase di diagnosi sono quindi fondamentali: Il rilievo dell edificio Il rilievo delle patologie, dei degradi e dei dissesti dell edificio Il disegno dettagliato di piante, prospetti, sezioni Individuazione della giusta stratigrafia delle murature Individuazione della miglior strategia di intervento Il computo delle opere Tanto più accurate sono le fasi di rilievo e restituzione grafica tanto più accurata sarà la progettazione la redazione del computo degli interventi.

Per il patrimonio edilizio esistente, oltre alle patologie specifiche dell edificio oggetto di intervento, esistono delle condizioni al contorno da valutare in fase di diagnosi per decidere la strategia, le tecniche e le modalità le intervento più adeguate. Alcune delle più importanti sono:

Localizzazione e condizioni climatiche Edificio isolato in alta montagna Aggregato urbano

Adiacenza di edifici

Stato di degrado

Patologie degli edifici che possono essere di diversi tipi: ENERGETICHE ponti termici muffa

DEGRADO DEI COMPONENTI Degrado dei serramenti

DEGRADO DEI COMPONENTI Degrado degli intonaci

DEGRADO DEI COMPONENTI Degrado dei rivestimenti

PATOLOGIE STRUTTURALI Dissesti e crepe

Distacco di rivestimenti e cornicioni

3. I possibili interventi:

strategie

POSSIBILI INTERVENTI SUGLI EDIFICI ESISTENTI Per migliorare l efficienza degli edifici si può intervenire su più fronti: involucro opaco ( isolamento termico ) involucro trasparente ( serramenti performanti e schermature impianti illuminazione ( dimmerizzazione, sensori di presenza, luci a led ecc..) utilizzo di fonti energetiche rinnovabili corretto utilizzo dell edificio da parte degli utenti

I VANTAGGI DELLA RIQUALIFICAZIONE Gli interventi per il miglioramento e adeguamento degli edifici in questa ottica sono onerosi, devono essere accuratamente progettati, valutati e pianificati ma consentono vantaggi a diversi livelli: Miglioramento ambientale ( riduzione della CO 2 emessa dai combustibili fossili e responsabile dell effetto serra) Vantaggi economici a) vantaggio diretto per l utente: l immediato risparmio sui consumi si traduce in costi sensibilmente inferiori delle bollette, b) valorizzazione patrimoniale dell immobile Detrazioni Fiscali

Miglioramento del comfort: un adeguato isolamento termico si esprime attraverso temperature interne superficiali più alte e un controllo igrometrico degli ambienti interni tali da determinare un sensibile ed immediatamente apprezzabile benessere.

QUALI STRATEGIE? La strategia per ridurre la richiesta energetica degli edifici è quella di ridurre le dispersioni energetiche che avvengono attraverso le superfici che delimitano il volume abitabile Se nella progettazione di un nuovo edificio questo aspetto è relativamente semplice nella riqualificazione dell esistente bisogna valutare con attenzione molti aspetti e nodi insidiosi

4. Riferimenti normativi

5. Involucro opaco

ISOLAMENTO PARETI L isolamento delle pareti perimetrali può avvenire con diverse tecniche: CAPPOTTO ESTERNO ISOLAMENTO DALL INTERNO INTONACO ISOLANTE ( interno e esterno ) INSUFLAGGIO DI MATERIALE ISOLANTE NELLE INTERCAPEDINI PARETI VENTILATE FACCIATE TECNOLOGICHE

Ogni tecnica di ISOLAMENTO dell involucro opaco, va VALUTATA CASO PER CASO, considerando innumerevoli aspetti dell edificio esistente tra i quali: Tipologia costruttiva Vincoli storici Vincoli ambientali Possibilità di accesso al cantiere e occupazione suolo pubblico ( occupazione strade adiacenti con ponteggi) Possibilità di intervento totale o parziale Ecc.

Un altro aspetto FONDAMENTALE da considerare è lo studio dell effettivo miglioramento delle prestazioni termiche dell edificio, che non si limitano alla sola valutazione della riduzione delle dispersioni delle pareti, ma che considerano tutti gli aspetti dell isolamento termico, tra i quali la RIDUZIONE o L ELIMINAZIONE DEI PONTI TERMICI

Di seguito è riportata una carrellata di soluzioni tecniche per l isolamento termico dei componenti opachi. con vantaggi e criticità da valutare caso per caso

6. Involucro trasparente

LE PRESTAZIONI DELL INVOLUCRO TRASPARENTE Le prestazioni dei serramenti dipendono da diversi fattori: componenti (materiale, tipo di profilo, tipo di vetro,trasmittanza ) fissaggio, sigillatura, tenuta delle guarnizioni posizione sistema di apertura

Vetro Può essere monolitico, stratificato, isolante (doppio o triplo)

Distanziale Distanziale Telaio Guarnizioni di tenuta

vetri Confronto tra dispersioni e temperature superficiali interne di varie tipologie di vetri

telaio Tipo di telaio Uf [W/m 2 k] Temp sup int Legno spessore 50mm 2,35 10,8 C Legno spessore 90 1,60 13,8 C Pvc 2 camere 2,20 11,4 C Pvc 3 camere 2,00 12,2 C Pvc 5 camere 1,20 15,3 C Alluminio senza taglio termico 6,00-3,4 C Alluminio con taglio termico 2,5/4,0 10,2 C Alluminio profili maggiorati e Isolati 1,6/1,3 13,8 Telaio composto legno-alluminio 0,85 16,7 C Temp esterna -10 C

Telaio: valutazione delle prestazioni con programmi specifici Situazione invernale

Telaio: valutazione delle prestazioni con programmi specifici Situazione estiva

Tenuta all aria permeabilità dell edificio all aria, spifferi e ventilazione non controllata, dovuti ad un errato fissaggio del serramento, fastidiose correnti; causano perdite di calore percettibili e

DISCOMFORT / CONFORT e ventilazione non controllata, dovuti ad un errato fissaggio del serramento, causano perdite di calore percettibili e fastidiose correnti; VECCHIO NUOVO

IL RUOLO DELLE GUARNIZIONI Esempi di guarnizioni per la tenuta all aria

TENUTA ALL ARIA PER FISSAGGIO SERRAMENTI ALLA MURATURA

IL POSIZIONAMENTO DEL SERRAMENTO Adeguato fissaggio e posizionamento nella posizione ideale

IL CONTROLLO DELLA VENTILAZIONE corretta e controllata ventilazione che mantenga i valori di umidita dell aria interna entro valori gradevoli con attenzione ai locali di maggiore produzione di vapor acqueo quali bagno e cucina;

Per il controllo della ventilazione esistono oggi macchine per la ventilazione meccanica controllata in grado di ricambiare l aria recuperando il calore dell aria viziata attraverso scambiatori di calore. Esempio di impianto di vmc Nuovi sistemi di vmc integrati nel serramento

I PONTI TERMICI Correzione dei ponti termici; punti di discontinuità dell isolamento o degli spessori costituenti pareti, strutture e solai, ma anche strutture aggettanti, nicchie dei termosifoni e terrazze;

Correzione ponte termico banchina serramento errato corretto

LE SCHERMATURE SOLARI schermature esterne che consentono la diminuzione delle perdite caloriche notturne invernali e l irraggiamento giornaliero estivo;

7. Interventi integrativi

Studio delle schermature con software specifici

Studio delle prestazioni degli interventi con software a simulazione dinamica Ecotec

Studio delle prestazioni degli interventi con software a simulazione dinamica Energy Plus

Studio delle prestazioni degli interventi con software a simulazione dinamica Wufi plus passive

Studio delle prestazioni degli interventi con software a simulazione dinamica Wufi plus passive

Il progetto di riqualificazione può diventare un OPPORTUNITA In fase di riqualificazione possono essere progettati una serie di interventi tra cui: Adeguamenti normativi altezza parapetti vetri di sicurezza delle parti comuni Illuminazione efficiente parti comuni

adeguamento impianti fotovoltaico

ADEGUAMENTI NORMATIVI : LINEE VITA

Piani di manutenzione programmata delle opere Con l occasione di interventi di riqualificazione si può prevedere un piano di manutenzione programmata per garantire la durabilità e la massima efficienza degli interventi realizzati

ESEMPIO DI UN CASO STUDIO

PATOLOGIE E DIAGNOSI

INDAGINI

a r c h. i n g. g i u l i a n o v e n t u r e l l i

STRATEGIE ENERGETICHE PER L INVOLUCRO

Valutazione delle temperature superficiali interne nello stato di fatto

Valutazione delle temperature superficiali interne nello stato di fatto

Valutazione delle temperature superficiali interne nell ipotesi di progetto

Valutazione delle temperature superficiali interne nell ipotesi di progetto

Valutazione delle temperature superficiali del nodo di attacco serramento muratura nello stato di fatto Valutazione delle temperature superficiali del nodo di attacco serramento muratura nell ipotesi di progetto

PROPOSTA DI INTERVENTO 1

IPOTESI 1

IPOTESI 1

IPOTESI 1

PROPOSTA DI INTERVENTO 2

IPOTESI 2

IPOTESI 2

PROPOSTA DI INTERVENTO 3

IPOTESI 3

IPOTESI 3

PROPOSTA DI INTERVENTO 4

IPOTESI 4

IPOTESI 4

ASPETTI STRUTTURALI

PROGRAMMAZIONE INDAGINI DIAGNOSTICHE DIAGRAMMA DI GANTT

DIAGNOSTICA INDIVIDUAZIONE PUNTI DI INDAGINE ESTERNI E INTERNI LIVELLO DI CONOSCENZA LC2

FASI PREPARAZIONE CANTIERE

UNI BS

PROVE DI PULL-OUT ESTERNE- IDES BS

PROGETTO SIMULATO DELLA STRUTTURA IN ASSENZA DEI DISEGNI STRUTTURALI DELLA CARPENTERIA METALLICA DI ARMATURA DELLE STRUTTURE,SENZA VOLER ESEGUIRE CONTROLLI DISTRUTTIVI, EFFETTUATO IL RILIEVO GEOMETRICO SI E PROCEDUTO AD ELABORARE UN PROGETTO SIMULATO PER TIPOLOGIA STRUTTURALE (TRAVI E PILASTRI)

MODELLAZIONE STRUTTURALE

STRUTTURA INTELAIATA E SOLAI RIGIDI

SIMULAZIONE DELLA PARETE VENTILATA APPESA

STRUTTURA METALLICA A SOSTEGNO PARETE VENTILATA

SEZIONE STRUTTURA E NUOVO TAMPONAMENTO

STRUTTURA METALLICA A SOSTEGNO DELLA PARETE VENTILATA

DEFORMAZIONI MASSIME DI CIRCA 3 MM

VERIFICA DEI MECCANISMI LOCALI- TAMPONAMENTI ESTERNI

RINFORZO TAMPONAMENTI ESTERNI

POSA SISTEMI ANTIRIBALTAMENTO Terremoto Emilia 2012- Moglia- Milano 1

FASCIE

JOINT DI ANCORAGGIO FIBRA/ STRUTTURA

DIAGNOSI ENERGETICA

La soluzione prospettata prevede i seguenti interventi: realizzazione di un isolamento a cappotto per le pareti della corte interna; realizzazione di isolamento con facciata ventilata per le pareti verticali esterne della torre che si affacciano su Via Vittorio Emanuele II e su Via Gramsci; realizzazione di isolamento della copertura piana; sostituzione dei serramenti esistenti realizzati in legno e vetro singolo con dei serramenti in PVC abbinati a doppio vetro basso emissivo (compresa la coibentazione dei cassonetti); installazione valvole termostatiche sui radiatori dell'edificio (L.R. 24/06, delibera n. 2601 del 30/11/2011, DGR n. 3522 del 23/05/2012 e DGR n. 3855 del 25/07/2012); installazione di gruppo di pompaggio a giri variabili ed installazione di valvole di bilanciamento sulle colonne montanti.

La soluzione prospettata prevede i seguenti interventi: realizzazione di un isolamento a cappotto per le pareti della corte interna; realizzazione di isolamento con facciata ventilata per le pareti verticali esterne della torre che si affacciano su Via Vittorio Emanuele II e su Via Gramsci; realizzazione di isolamento della copertura piana; sostituzione dei serramenti esistenti realizzati in legno e vetro singolo con dei serramenti in PVC abbinati a doppio vetro basso emissivo (compresa la coibentazione dei cassonetti); installazione valvole termostatiche sui radiatori dell'edificio (L.R. 24/06, delibera n. 2601 del 30/11/2011, DGR n. 3522 del 23/05/2012 e DGR n. 3855 del 25/07/2012); installazione di gruppo di pompaggio a giri variabili ed installazione di valvole di bilanciamento sulle colonne montanti.

BLOCCO 1 (240 Kw) Risparmio energetico DIAGNOSI Servizio riscaldamento Consumo annuo di Teleriscaldamento 586677 kwh PROPOSTE D' INTERVENTO SOL. 2: Facciata ventilata coibentata su torre, isolamento corte interna e copertura, sostituzione serramenti e modifica sistema di termoregolazione. Servizio riscaldamento Consumo annuo di Teleriscaldamento 251495 kwh -57% SOL. 3: Facciata ventilata coibentata su torre e dal 2 piano per la pietra nera, isolamento corte interna e copertura, sostituzione serramenti e modifica sistema di termoregolazione. Servizio riscaldamento Consumo annuo di Teleriscaldamento 242437 kwh -59% SOL. TOTALE ISOLAMENTO: Facciata ventilata coibentata su tutto il Blocco '55 (Via Gramsci e Via Vittorio E.II), isolamento corte interna, copertura e pavimento, sostituzione serramenti e modifica sistema di termoregolazione. Servizio riscaldamento Consumo annuo di Teleriscaldamento 197883 kwh -66%

BLOCCO 2+3 (140 Kw) Risparmio energetico DIAGNOSI Servizio riscaldamento Consumo annuo di Teleriscaldamento 351743 kwh PROPOSTE D' INTERVENTO SOL. 4: Isolamento Blocco '45 Vicolo delle Lucertole sostituzione serramenti e modifica sistema di termoregolazione. Servizio riscaldamento Consumo annuo di Teleriscaldamento 210616 kwh -40% SOL. TOTALE ISOLAMENTO: Isolamento Blocco '45 Vicolo delle Lucertole e Blocco '60 Via Gramsci dal 1 piano, sostituzione serramenti e modifica sistema di termoregolazione. Servizio riscaldamento Consumo annuo di Teleriscaldamento 146843 kwh -58%

CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE DEI COMPONENTI OPACHI secondo UNI EN 12831 - UNI EN ISO 6946 - UNI EN ISO 13370 Descrizione della struttura: CASSA VUOTA SP.60 CON TESSERE BIANCHE Codice: M16 Trasmittanza termica 0,987 W/m 2 K Trasmittanza con maggiorazione ponte termico 1,085 W/m 2 K Maggiorazione ponte termico 10,00 % Spessore 605 mm Temperatura esterna (calcolo potenza invernale) -7,0 C Permeanza 55,402 10-12 kg/sm 2 Pa Massa superficiale (con intonaci) Massa superficiale (senza intonaci) 256 kg/m 2 202 kg/m 2 Trasmittanza periodica 0,480 W/m 2 K Fattore attenuazione 0,500 - Sfasamento onda termica -8,0 h Stratigrafia: N. Descrizione strato s Cond. R M.V. C.T. R.V. - Resistenza superficiale interna - - 0,130 - - - 1 Malta di calce o di calce e cemento 15,00 0,900 0,017 1800 1,00 23 2 Mattone forato 120,00 0,387 0,310 717 0,84 9 3 Intercapedine non ventilata Av<500 mm /m 320,00 1,778 0,180 - - - 4 Mattone forato 120,00 0,387 0,310 717 0,84 9 5 Malta di calce o di calce e cemento 15,00 0,900 0,017 1800 1,00 23 6 Muratura in pietra naturale 15,00 1,500 0,010 2000 0,84 50 - Resistenza superficiale esterna - - 0,040 - - - Legenda simboli s Spessore mm Cond. Conduttività termica, comprensiva di eventuale maggiorazione W/mK R Resistenza termica m 2 K/W M.V. Massa volumica kg/m 3 C.T. Capacità termica specifica kj/kgk R.V. Fattore di resistenza alla diffusione del vapore in capo asciutto -

CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE DEI COMPONENTI OPACHI secondo UNI EN 12831 - UNI EN ISO 6946 - UNI EN ISO 13370 Descrizione della struttura: CASSA VUOTA SP.60 CON TESSERE BIANCHE Codice: M16 Trasmittanza termica 0,206 W/m 2 K Trasmittanza con maggiorazione ponte termico 0,227 W/m 2 K Maggiorazione ponte termico 10,00 % Spessore 690 mm Temperatura esterna (calcolo potenza invernale) -7,0 C Permeanza 23,641 10-12 kg/sm 2 Pa Massa superficiale (con intonaci) Massa superficiale (senza intonaci) 231 kg/m 2 177 kg/m 2 Trasmittanza periodica 0,028 W/m 2 K Fattore attenuazione 0,134 - Sfasamento onda termica -11,6 h Stratigrafia: N. Descrizione strato s Cond. R M.V. C.T. R.V. - Resistenza superficiale interna - - 0,130 - - - 1 Malta di calce o di calce e cemento 15,00 0,900 0,017 1800 1,00 23 2 Mattone forato 120,00 0,387 0,310 717 0,84 9 3 Intercapedine non ventilata Av<500 mm /m 320,00 1,778 0,180 - - - 4 Mattone forato 120,00 0,387 0,310 717 0,84 9 5 Malta di calce o di calce e cemento 15,00 0,900 0,017 1800 1,00 23 6 STIFERITE FIRE B 100,00 0,026 3,846 47 1,46 56 - Resistenza superficiale esterna - - 0,040 - - - Legenda simboli s Spessore mm Cond. Conduttività termica, comprensiva di eventuale maggiorazione W/mK R Resistenza termica m 2 K/W M.V. Massa volumica kg/m 3 C.T. Capacità termica specifica kj/kgk R.V. Fattore di resistenza alla diffusione del vapore in capo asciutto -

CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE DEI COMPONENTI OPACHI secondo UNI EN 12831 - UNI EN ISO 6946 - UNI EN ISO 13370 Descrizione della struttura: COPERTURA VERSO TERRAZZA Codice: S5 Trasmittanza termica 0,570 W/m 2 K Trasmittanza con maggiorazione ponte termico 0,627 W/m 2 K Maggiorazione ponte termico 10,00 % Spessore 458 mm Temperatura esterna (calcolo potenza invernale) -7,0 C Permeanza 0,489 10-12 kg/sm 2 Pa Massa superficiale (con intonaci) Massa superficiale (senza intonaci) 601 kg/m 2 583 kg/m 2 Trasmittanza periodica 0,041 W/m 2 K Fattore attenuazione 0,074 - Sfasamento onda termica -15,1 h Stratigrafia: N. Descrizione strato s Cond. R M.V. C.T. R.V. - Resistenza superficiale esterna - - 0,040 - - - 1 Impermeabilizzazione con bitume 8,00 0,170 0,047 1200 1,00 50000 2 Sottofondo di cemento magro 80,00 0,700 0,114 1600 0,88 20 3 Fesco Board 50,00 0,049 1,020 150 2,10 7 4 Sottofondo di cemento magro 90,00 0,700 0,129 1600 0,88 20 5 C.l.s. di sabbia e ghiaia (pareti interne) 40,00 1,910 0,021 2400 1,00 99 6 Soletta in laterizio spess. 18-20 - Inter. 50 180,00 0,660 0,273 1100 0,84 7 7 Malta di calce o di calce e cemento 10,00 0,900 0,011 1800 1,00 23 - Resistenza superficiale interna - - 0,100 - - - Legenda simboli s Spessore mm Cond. Conduttività termica, comprensiva di eventuale maggiorazione W/mK R Resistenza termica m 2 K/W M.V. Massa volumica kg/m 3 C.T. Capacità termica specifica kj/kgk R.V. Fattore di resistenza alla diffusione del vapore in capo asciutto -

CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE DEI COMPONENTI OPACHI secondo UNI EN 12831 - UNI EN ISO 6946 - UNI EN ISO 13370 Descrizione della struttura: COPERTURA VERSO TERRAZZA Codice: S5 Trasmittanza termica 0,202 W/m 2 K Trasmittanza con maggiorazione ponte termico 0,223 W/m 2 K Maggiorazione ponte termico 10,00 % Spessore 417 mm Temperatura esterna (calcolo potenza invernale) -7,0 C Permeanza 0,538 10-12 kg/sm 2 Pa Massa superficiale (con intonaci) Massa superficiale (senza intonaci) 451 kg/m 2 433 kg/m 2 Trasmittanza periodica 0,025 W/m 2 K Fattore attenuazione 0,123 - Sfasamento onda termica -12,9 h Stratigrafia: N. Descrizione strato s Cond. R M.V. C.T. R.V. - Resistenza superficiale esterna - - 0,040 - - - 1 Impermeabilizzazione con bitume 3,00 0,170 0,018 1200 1,00 50000 2 Sottofondo di cemento magro 80,00 0,700 0,114 1600 0,88 20 3 STIFERITE GT 100,00 0,023 4,348 36 1,40 148 4 Barriera vapore in fogli di polietilene 0,50 0,330 0,002 920 2,20 100000 5 Impermeabilizzazione con bitume 3,00 0,170 0,018 1200 1,00 50000 6 C.l.s. di sabbia e ghiaia (pareti esterne) 40,00 2,150 0,019 2400 1,00 99 7 Soletta in laterizio spess. 18-20 - Inter. 50 180,00 0,660 0,273 1100 0,84 7 8 Malta di calce o di calce e cemento 10,00 0,900 0,011 1800 1,00 23 - Resistenza superficiale interna - - 0,100 - - - Legenda simboli s Spessore mm Cond. Conduttività termica, comprensiva di eventuale maggiorazione W/mK R Resistenza termica m 2 K/W M.V. Massa volumica kg/m 3 C.T. Capacità termica specifica kj/kgk R.V. Fattore di resistenza alla diffusione del vapore in capo asciutto -

MODALITA OPERATIVE

ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE