Riciclo dei rifiuti inerti: settore in attesa dei CAM per le opere stradali. Ottime prospettive per gli aggregati riciclati e artificiali

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Riciclo dei rifiuti inerti: settore in attesa dei CAM per le opere stradali. Ottime prospettive per gli aggregati riciclati e artificiali ANPAR ha promosso, nel corso della manifestazione Fare i conti con l ambiente, due giornate di approfondimento sul settore del riciclo dei rifiuti inerti con incontri, seminari e tavoli tecnici 19 maggio 2017 L industria del riciclo dei rifiuti inerti costituisce a livello europeo un pilastro della circular economy, mentre nel nostro Paese è frenata dallo scarso impiego dei materiali riciclati nell edilizia e nella costruzione e manutenzione di opere stradali. Un importante opportunità per lo sviluppo del settore è oggi rappresentata dall applicazione delle norme sul Green Public Procument nei diversi settori di impiego degli aggregati riciclati/artificiali e, in particolare, dai Criteri Ambientali Minimi per le strade in via di definizione dal Ministero dell Ambiente. Il riciclo dei rifiuti inerti presenta una serie di indubbi vantaggi per le pubbliche amministrazioni e gli Enti locali (salvaguardia del territorio, limitazioni allo smaltimento in discarica e dell apertura di nuove cave di inerti naturali), per le imprese del settore delle costruzioni (minori costi per conferire i rifiuti presso gli impianti di riciclaggio rispetto al ricorso alla discarica e materiali riciclati che, a parità di prestazioni, hanno prezzi più vantaggiosi rispetto a quelli naturali) e per la tutela dell ambiente e della salute umana. Nonostante questi vantaggi concreti, esistono tuttora numerosi ostacoli che non permettono al settore di prendere slancio e di diventare una componente

attiva nell economia circolare. In primis, la diffidenza nell utilizzo di prodotti derivati dai rifiuti. Sebbene ormai gli aggregati riciclati garantiscano le medesime caratteristiche prestazionali di quelli naturali impiegati nelle opere stradali, la loro provenienza dai rifiuti induce nel potenziale utilizzatore una istintiva diffidenza. Una importante opportunità per lo sviluppo del settore è oggi costituita dall applicazione delle norme sul Green Public Procurement nei diversi settori di impiego degli aggregati riciclati/artificiali. L Italia, con la pubblicazione della Legge 221/2015, è stato il primo Paese, tra gli Stati membri EU, a imporre l obbligo di applicazione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) per le stazioni pubbliche appaltanti, evidenziando l importanza degli acquisti verdi come strumento strategico. Per il settore edile, mercato di sbocco dei prodotti inerti riciclati ancora non molto sviluppato, il Ministero ha già provveduto ad emanare i CAM per l affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici e per la gestione dei cantieri della pubblica amministrazione. La maggioranza degli aggregati riciclati e artificiali trova però impiego nelle opere infrastrutturali. Per questo motivo è necessario che il Ministero dell Ambiente completi quanto prima i CAM per l affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione delle infrastrutture (strade, ferrovie, aeroporti, etc.) e che le pubbliche amministrazioni applichino le disposizioni previste dando slancio al mercato degli aggregati riciclati. Di recente il Ministero dell Ambiente ha ripreso i lavori con il tavolo tecnico specifico per l individuazione e l applicazione dei CAM nelle opere stradali. Il completamento di questo percorso consentirebbe alle pubbliche amministrazioni di svolgere un ruolo importante nel mercato dei prodotti riciclati dirigendone e stimolandone la domanda. Considerata l importanza dell argomento, ANPAR ha dedicato tutta la prima giornata ai CAM per le strade. Nella mattinata si è infatti riunito il Tavolo permanente di lavoro, dove i maggiori esperti del settore si sono confrontati sul tema con l obiettivo di esprimere delle raccomandazioni indirizzate ai rappresentanti delle Istituzioni (Ministero Ambiente, Commissioni ambiente di Camera e Senato, ISPRA, etc.) per contribuire concretamente all effettivo passaggio all economia circolare. Da segnalare la presenza, in qualità di coordinatore, del Dott. Sergio Saporetti della Divisione Certificazione ambientale ed acquisti pubblici verdi del Ministero dell Ambiente e della tutela del territorio e del mare Direzione Clima ed Energia -). I lavori hanno permesso il confronto tra tutti gli operatori della filiera del recupero ed una partecipazione interattiva dei presenti. Nel pomeriggio si è svolto il seminario I criteri ambientali minimi per le strade verdi nel quale sono emerse le opportunità e le difficoltà di redigere dei CAM in grado di aprire il mercato ai prodotti riciclati e che non rendano troppo complesso il compito di bandire le gare alle stazioni appaltanti. La seconda giornata è stata invece dedicata agli aggregati artificiali. Essi sono gli aggregati di origine minerale derivanti da un processo industriale che

implica una modificazione termica o di altro tipo. Di fatto sono gli aggregati che si originano dai processi di recupero delle scorie del settore della produzione dei metalli e del trattamento dei rifiuti urbani. ANPAR ha infatti di recente attivato una nuova sezione dedicata a tali materiali che trovano anch essi impiego nei settori delle infrastrutture, delle costruzioni civili, della produzione di conglomerati cementizi e bituminosi. Durante i lavori sono stati affrontati in particolare il tema della caratterizzazione delle scorie, della cessazione della qualifica di rifiuto e dei possibili impieghi degli aggregati artificiali.

INERTI RICICLATI, ANPAR: «SUBITO CAM PER OPERE STRADALI» Redazione - 19 maggio, 2017 at 14:56 Contenuto a cura di Anpar Il riciclo dei rifiuti inerti presenta una serie di indubbi vantaggi per le pubbliche amministrazioni e gli Enti locali (salvaguardia del territorio, limitazioni allo smaltimento in discarica e dell apertura di nuove cave di inerti naturali), per le imprese del settore delle costruzioni (minori costi per conferire i rifiuti presso gli impianti di riciclaggio rispetto al ricorso alla discarica e materiali riciclati che, a parità di prestazioni, hanno prezzi più vantaggiosi rispetto a quelli naturali) e per la tutela dell ambiente e della salute umana. Nonostante questi vantaggi concreti, esistono tuttora numerosi ostacoli che non permettono al settore di prendere slancio e di diventare una componente attiva nell economia circolare. In primis, la diffidenza nell utilizzo di prodotti derivati dai rifiuti. Sebbene ormai gli aggregati riciclati garantiscano le

medesime caratteristiche prestazionali di quelli naturali impiegati nelle opere stradali, la loro provenienza dai rifiuti induce nel potenziale utilizzatore una istintiva diffidenza. Una importante opportunità per lo sviluppo del settore è oggi costituita dall applicazione delle norme sul Green Public Procurement nei diversi settori di impiego degli aggregati riciclati/artificiali. L Italia, con la pubblicazione della Legge 221/2015, è stato il primo Paese, tra gli Stati membri EU, a imporre l obbligo di applicazione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) per le stazioni pubbliche appaltanti, evidenziando l importanza degli acquisti verdi come strumento strategico. Per il settore edile, mercato di sbocco dei prodotti inerti riciclati ancora non molto sviluppato, il Ministero ha già provveduto ad emanare i CAM per l affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici e per la gestione dei cantieri della pubblica amministrazione. La maggioranza degli aggregati riciclati e artificiali trova però impiego nelle opere infrastrutturali. Per questo motivo è necessario che il Ministero dell Ambiente completi quanto prima i CAM per l affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione delle infrastrutture (strade, ferrovie, aeroporti, etc.) e che le pubbliche amministrazioni applichino le disposizioni previste dando slancio al mercato degli aggregati riciclati. Di recente il Ministero dell Ambiente ha ripreso i lavori con il tavolo tecnico specifico per l individuazione e l applicazione dei CAM nelle opere stradali. Il completamento di questo percorso consentirebbe alle pubbliche amministrazioni di svolgere un ruolo importante nel mercato dei prodotti riciclati dirigendone e stimolandone la domanda. Considerata l importanza dell argomento, ANPAR ha dedicato tutta la prima giornata ai CAM per le strade. Nella mattinata si è infatti riunito il Tavolo permanente di lavoro, dove i maggiori esperti del settore si sono confrontati sul tema con l obiettivo di esprimere delle raccomandazioni indirizzate ai rappresentanti delle Istituzioni (Ministero Ambiente, Commissioni ambiente di Camera e Senato, ISPRA, etc.) per contribuire concretamente all effettivo passaggio all economia circolare. Da segnalare la presenza, in qualità di coordinatore, del Dott. Sergio Saporetti della Divisione Certificazione ambientale ed acquisti pubblici verdi del Ministero dell Ambiente e della tutela del territorio e del mare Direzione Clima ed Energia -). I lavori hanno permesso il confronto tra tutti gli operatori della filiera del recupero ed una partecipazione interattiva dei presenti. Nel pomeriggio si è svolto il seminario I criteri ambientali minimi per le strade verdi nel quale sono emerse le opportunità e le difficoltà di redigere

dei CAM in grado di aprire il mercato ai prodotti riciclati e che non rendano troppo complesso il compito di bandire le gare alle stazioni appaltanti. La seconda giornata è stata invece dedicata agli aggregati artificiali. Essi sono gli aggregati di origine minerale derivanti da un processo industriale che implica una modificazione termica o di altro tipo. Di fatto sono gli aggregati che si originano dai processi di recupero delle scorie del settore della produzione dei metalli e del trattamento dei rifiuti urbani. ANPAR ha infatti di recente attivato una nuova sezione dedicata a tali materiali che trovano anch essi impiego nei settori delle infrastrutture, delle costruzioni civili, della produzione di conglomerati cementizi e bituminosi. Durante i lavori sono stati affrontati in particolare il tema della caratterizzazione delle scorie, della cessazione della qualifica di rifiuto e dei possibili impieghi degli aggregati artificiali.

Economia ecologica Rifiuti e bonifiche A che punto è il cammino verso l impiego di aggregati riciclati nelle infrastrutture italiane? Anpar: il ministero dell Ambiente completi rapidamente i Cam, e le pubbliche amministrazioni li applichino davvero [19 maggio 2017] Si conclude oggi a Ravenna la decima edizione di Fare i conti con l ambiente, importante palcoscenico della green economy dove Anpar l Associazione nazionale produttori aggregati riciclati ha evidenziato la necessità di sanare un paradosso tutto italiano: l industria del riciclo dei rifiuti inerti costituisce infatti a livello europeo un pilastro dell economia circolare, mentre nel nostro Paese è frenata dallo scarso impiego dei materiali riciclati nell edilizia e nella costruzione e manutenzione di opere stradali, come mostrano da ultimo i dati diffusi da Legambiente. Anche guardando solo alla capacità di recupero dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione la distanza tra l Italia e gli altri Paesi Ue appare lampante: a fronte di un recupero pari al 98% dell Olanda, o al 91% della Germania, l Italia si ferma al 10%. Eppure, come sottolinea oggi l Anpar, il riciclo dei rifiuti inerti presenta una serie di indubbi vantaggi per le pubbliche amministrazioni e gli Enti locali (salvaguardia del territorio, limitazioni allo smaltimento in discarica e dell apertura di nuove cave di inerti naturali), per le imprese del settore delle costruzioni (minori costi per conferire i rifiuti presso gli impianti di riciclaggio rispetto al ricorso alla discarica e materiali riciclati che, a parità di prestazioni,

hanno prezzi più vantaggiosi rispetto a quelli naturali) e per la tutela dell ambiente e della salute umana. Nonostante questi vantaggi concreti, esistono tuttora numerosi ostacoli che non permettono al settore di prendere slancio e di diventare una componente attiva nell economia circolare, in primis la diffidenza nell utilizzo di prodotti derivati dai rifiuti. Un importante opportunità per cambiare rotta è oggi rappresentata dall applicazione delle norme sul Green public procument nei diversi settori di impiego degli aggregati riciclati/artificiali e, in particolare, dai Criteri ambientali minimi (Cam) per le strade in via di definizione dal ministero dell Ambiente: con la pubblicazione della legge 221/2015 l Italia è divenuto il primo Paese Ue a imporre l obbligo di applicazione dei Criteri ambientali minimi per le stazioni pubbliche appaltanti, salvo dimenticarsi di rendere cogente la norma da anni la determinante importanza degli acquisti verdi è stata inserita nella legislazione nazionale tramite un apparato di controlli e sanzioni per gli inadempienti che, quando ci sono, generalmente non vengono applicati. In attesa di un effettiva svolta su questo fronte, l Anpar evidenzia come il ministero dell Ambiente abbia positivamente già provveduto ad emanare i Cam per l affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici e per la gestione dei cantieri della pubblica amministrazione, sottolineando però al contempo che la maggioranza degli aggregati riciclati e artificiali trova però impiego nelle opere infrastrutturali. Diventa dunque urgente che il ministero completi quanto prima i Cam per l affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione delle infrastrutture (strade, ferrovie, aeroporti, etc.), e che le pubbliche amministrazioni applichino effettivamente le disposizioni previste dando slancio al mercato degli aggregati riciclati: non è mai troppo tardi per iniziare, in modo che le pubbliche amministrazioni possano finalmente svolgere un ruolo importante nel mercato dei prodotti riciclati, dirigendone e stimolandone la domanda.

Dalle Associazioni lunedì 22 maggio 2017 Riciclo dei rifiuti inerti: settore in attesa dei CAM per le opere stradali L industria del riciclo dei rifiuti inerti costituisce a livello europeo un pilastro della circular economy, mentre nel nostro Paese è frenata dallo scarso impiego dei materiali riciclati nell edilizia e nella costruzione e manutenzione di opere stradali. Un importante opportunità per lo sviluppo del settore è oggi rappresentata dall applicazione delle norme sul Green Public Procument nei diversi settori di impiego degli aggregati riciclati/artificiali e, in particolare, dai Criteri Ambientali Minimi per le strade in via di definizione dal Ministero dell Ambiente. Il riciclo dei rifiuti inerti presenta una serie di indubbi vantaggi per le pubbliche amministrazioni e gli Enti locali (salvaguardia del territorio, limitazioni allo smaltimento in discarica e dell apertura di nuove cave di inerti naturali), per le imprese del settore delle costruzioni (minori costi per conferire i rifiuti presso gli impianti di riciclaggio rispetto al ricorso alla discarica e materiali riciclati che, a parità di prestazioni, hanno prezzi più vantaggiosi rispetto a quelli naturali) e per la tutela dell ambiente e della salute umana. Nonostante questi vantaggi concreti, esistono tuttora numerosi ostacoli che non permettono al settore di prendere slancio e di diventare una componente attiva nell economia circolare. In primis, la diffidenza nell utilizzo di prodotti derivati dai rifiuti. Sebbene ormai gli aggregati riciclati garantiscano le medesime caratteristiche prestazionali di quelli naturali impiegati nelle opere stradali, la loro provenienza dai rifiuti induce nel potenziale utilizzatore una istintiva diffidenza.

Una importante opportunità per lo sviluppo del settore è oggi costituita dall applicazione delle norme sul Green Public Procurement nei diversi settori di impiego degli aggregati riciclati/artificiali. L Italia, con la pubblicazione della Legge 221/2015, è stato il primo Paese, tra gli Stati membri EU, a imporre l obbligo di applicazione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) per le stazioni pubbliche appaltanti, evidenziando l importanza degli acquisti verdi come strumento strategico. Per il settore edile, mercato di sbocco dei prodotti inerti riciclati ancora non molto sviluppato, il Ministero ha già provveduto ad emanare i CAM per l affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici e per la gestione dei cantieri della pubblica amministrazione. La maggioranza degli aggregati riciclati e artificiali trova però impiego nelle opere infrastrutturali. Per questo motivo è necessario che il Ministero dell Ambiente completi quanto prima i CAM per l affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione delle infrastrutture (strade, ferrovie, aeroporti, etc.) e che le pubbliche amministrazioni applichino le disposizioni previste dando slancio al mercato degli aggregati riciclati. Di recente il Ministero dell Ambiente ha ripreso i lavori con il tavolo tecnico specifico per l individuazione e l applicazione dei CAM nelle opere stradali. Il completamento di questo percorso consentirebbe alle pubbliche amministrazioni di svolgere un ruolo importante nel mercato dei prodotti riciclati dirigendone e stimolandone la domanda. Considerata l importanza dell argomento, ANPAR ha dedicato tutta la prima giornata ai CAM per le strade. Nella mattinata si è infatti riunito il Tavolo permanente di lavoro, dove i maggiori esperti del settore si sono confrontati sul tema con l obiettivo di esprimere delle raccomandazioni indirizzate ai rappresentanti delle Istituzioni (Ministero Ambiente, Commissioni ambiente di Camera e Senato, ISPRA, etc.) per contribuire concretamente all effettivo passaggio all economia circolare. Da segnalare la presenza, in qualità di coordinatore, del Dott. Sergio Saporetti della Divisione Certificazione ambientale ed acquisti pubblici verdi del Ministero dell Ambiente e della tutela del territorio e del mare Direzione Clima ed Energia -). I lavori hanno permesso il confronto tra tutti gli operatori della filiera del recupero ed una partecipazione interattiva dei presenti. Nel pomeriggio si è svolto il seminario I criteri ambientali minimi per le strade verdi nel quale sono emerse le opportunità e le difficoltà di redigere dei CAM in grado di aprire il mercato ai prodotti riciclati e che non rendano troppo complesso il compito di bandire le gare alle stazioni appaltanti. La seconda giornata è stata invece dedicata agli aggregati artificiali. Essi sono gli aggregati di origine minerale derivanti da un processo industriale che implica una modificazione termica o di altro tipo. Di fatto sono gli aggregati che si originano dai processi di recupero delle scorie del settore della produzione dei metalli e del trattamento dei rifiuti urbani. ANPAR ha infatti di recente attivato una nuova sezione dedicata a tali materiali che trovano anch essi impiego nei settori delle infrastrutture, delle costruzioni civili, della produzione di conglomerati cementizi e bituminosi. Durante i lavori sono stati affrontati in particolare il tema della caratterizzazione delle scorie, della cessazione della qualifica di rifiuto e dei possibili impieghi degli aggregati artificiali.

Riciclo dei rifiuti inerti: settore in attesa dei CAM per le opere stradali. Ottime prospettive per gli aggregati riciclati e artificiali 19 m ANPAR ha promosso, nel corso della manifestazione Fare i conti con l ambiente, due giornate di approfondimento sul settore del riciclo dei rifiuti inerti con incontri, seminari e tavoli tecnici, finalizzati in particolare a sensibilizzare addetti ai lavori e, soprattutto rappresentanti delle amministrazioni pubbliche, oltre ai tecnici e ai funzionari delle stazioni appaltanti, in merito ai temi: Criteri Ambientali Minimi (CAM) per la costruzione e la manutenzione delle strade La produzione di calcestruzzi a bassa resistenza e misti cementati con aggregati riciclati e artificiali. L industria del riciclo dei rifiuti inerti costituisce a livello europeo un pilastro della circular economy, mentre nel nostro Paese è frenata dallo scarso impiego dei materiali riciclati nell edilizia e nella costruzione e manutenzione di opere stradali. Un importante opportunità per lo sviluppo del settore è oggi rappresentata dall applicazione delle norme sul Green Public Procument nei diversi settori di impiego degli aggregati riciclati/artificiali e, in particolare, dai Criteri Ambientali Minimi per le strade in via di definizione dal Ministero dell Ambiente. Il riciclo dei rifiuti inerti presenta una serie di indubbi vantaggi per le pubbliche amministrazioni e gli Enti locali (salvaguardia del territorio, limitazioni allo smaltimento in discarica e dell apertura di nuove cave di inerti naturali), per le imprese del settore delle costruzioni (minori costi per conferire i rifiuti presso gli impianti di riciclaggio rispetto al ricorso alla discarica e materiali riciclati che, a parità di prestazioni, hanno prezzi più vantaggiosi rispetto a quelli naturali) e per la tutela dell ambiente e della salute umana. Nonostante questi vantaggi concreti, esistono tuttora numerosi ostacoli che non permettono al settore di prendere slancio e di diventare una componente attiva nell economia circolare. In primis, la diffidenza nell utilizzo di prodotti derivati dai

rifiuti. Sebbene ormai gli aggregati riciclati garantiscano le medesime caratteristiche prestazionali di quelli naturali impiegati nelle opere stradali, la loro provenienza dai rifiuti induce nel potenziale utilizzatore una istintiva diffidenza. Una importante opportunità per lo sviluppo del settore è oggi costituita dall applicazione delle norme sul Green Public Procurement nei diversi settori di impiego degli aggregati riciclati/artificiali. L Italia, con la pubblicazione della Legge 221/2015, è stato il primo Paese, tra gli Stati membri EU, a imporre l obbligo di applicazione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) per le stazioni pubbliche appaltanti, evidenziando l importanza degli acquisti verdi come strumento strategico. Per il settore edile, mercato di sbocco dei prodotti inerti riciclati ancora non molto sviluppato, il Ministero ha già provveduto ad emanare i CAM per l affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici e per la gestione dei cantieri della pubblica amministrazione. La maggioranza degli aggregati riciclati e artificiali trova però impiego nelle opere infrastrutturali. Per questo motivo è necessario che il Ministero dell Ambiente completi quanto prima i CAM per l affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione delle infrastrutture (strade, ferrovie, aeroporti, etc.) e che le pubbliche amministrazioni applichino le disposizioni previste dando slancio al mercato degli aggregati riciclati. Di recente il Ministero dell Ambiente ha ripreso i lavori con il tavolo tecnico specifico per l individuazione e l applicazione dei CAM nelle opere stradali. Il completamento di questo percorso consentirebbe alle pubbliche amministrazioni di svolgere un ruolo importante nel mercato dei prodotti riciclati dirigendone e stimolandone la domanda. Considerata l importanza dell argomento, ANPAR ha dedicato tutta la prima giornata ai CAM per le strade. Nella mattinata si è infatti riunito il Tavolo permanente di lavoro, dove i maggiori esperti del settore si sono confrontati sul tema con l obiettivo di esprimere delle raccomandazioni indirizzate ai rappresentanti delle Istituzioni (Ministero Ambiente, Commissioni ambiente di Camera e Senato, ISPRA, etc.) per contribuire concretamente all effettivo passaggio all economia circolare. Da segnalare la presenza, in qualità di coordinatore, del Dott. Sergio Saporetti della Divisione Certificazione ambientale ed acquisti pubblici verdi del Ministero dell Ambiente e della tutela del territorio e del mare Direzione Clima ed Energia -). I lavori hanno permesso il confronto tra tutti gli operatori della filiera del recupero ed una partecipazione interattiva dei presenti. Nel pomeriggio si è svolto il seminario I criteri ambientali minimi per le strade verdi nel quale sono emerse le opportunità e le difficoltà di redigere dei CAM in grado di aprire il mercato ai prodotti riciclati e che non rendano troppo complesso il compito di bandire le gare alle stazioni appaltanti.

La seconda giornata è stata invece dedicata agli aggregati artificiali. Essi sono gli aggregati di origine minerale derivanti da un processo industriale che implica una modificazione termica o di altro tipo. Di fatto sono gli aggregati che si originano dai processi di recupero delle scorie del settore della produzione dei metalli e del trattamento dei rifiuti urbani. ANPAR ha infatti di recente attivato una nuova sezione dedicata a tali materiali che trovano anch essi impiego nei settori delle infrastrutture, delle costruzioni civili, della produzione di conglomerati cementizi e bituminosi. Durante i lavori sono stati affrontati in particolare il tema della caratterizzazione delle scorie, della cessazione della qualifica di rifiuto e dei possibili impieghi degli aggregati artificiali.

ANPAR a Fare i conti con l ambiente : focus sul riciclo dei rifiuti inerti 17 maggio 2017 Anpar, l Associazione Nazionale Produttori Aggregati Riciclati aderente a FISE UNIRE, organizza a Ravenna (Palazzo Rasponi, Piazza Kennedy) in occasione della 10 Edizione della manifestazione Fare i Conti con l Ambiente, due giornate (18-19 maggio) di approfondimento sul settore del riciclo dei rifiuti inerti con incontri, seminari e tavoli tecnici. Fare i conti con L ambiente è la rassegna patrocinata, tra gli altri, da ANPAR e che da anni costituisce un importante momento formativo e conoscitivo sul mondo dello sviluppo sostenibile e, in particolare, su quello dei rifiuti, acqua, energia e bonifiche. Quattro i momenti centrali della due giorni dedicata da ANPAR al settore degli aggregati riciclati. Si parte con la riunione di due tavoli permanenti di lavoro ANPAR aperti a tutti gli interessati (ma con preiscrizione obbligatoria): il primo sull impiego degli aggregati riciclati nelle opere comunali ed il secondo sui CAM (Criteri Ambientali Minimi) per le strade (18 maggio, ore 10-13), nel corso dei quali cui si approfondiranno, in particolar modo, l applicazione dell economia circolare nelle amministrazioni comunali, la conoscenza e la formazione dei tecnici e dei funzionari delle stazioni appaltanti, la valutazione della sostenibilità di un manufatto, il ruolo dei Criteri Ambientali Minimi nella progettazione delle nuove realizzazioni e nelle manutenzioni, acquisti verdi e criteri premiali a favore dell impiego di materiali riciclati. Nel pomeriggio il secondo appuntamento promosso da ANPAR (18 maggio, 14.30-17.30) riguarderà I criteri ambientali minimi per le strade verdi e vedrà interventi sui possibili CAM per gli appalti pubblici verdi e gli impatti ambientali maggiormente significativi in materia di progettazione, costruzione e manutenzione strade.

12.05.2017 Emilia Romagna Fare i conti con l ambiente : focus sul riciclo dei rifiuti inerti ANPAR, l Associazione Nazionale Produttori Aggregati Riciclati aderente a FISE UNIRE, organizza a Ravenna (Palazzo Rasponi, Piazza Kennedy) in occasione della 10 Edizione della manifestazione "Fare i Conti con l'ambiente", due giornate (18-19 maggio) di approfondimento sul settore del riciclo dei rifiuti inerti con incontri, seminari e tavoli tecnici. "Fare i conti con L'ambiente" è la rassegna patrocinata, tra gli altri, da ANPAR e che da anni costituisce un importante momento formativo e conoscitivo sul mondo dello sviluppo sostenibile e, in particolare, su quello dei rifiuti, acqua, energia e bonifiche. Quattro i momenti centrali della due giorni dedicata da ANPAR al settore degli aggregati riciclati. Si parte con la riunione di due tavoli permanenti di lavoro ANPAR aperti a tutti gli interessati (ma con preiscrizione obbligatoria): il primo sull impiego degli aggregati riciclati nelle opere comunali ed il secondo sui CAM (Criteri Ambientali Minimi) per le strade (18 maggio, ore 10-13), nel corso dei quali cui si approfondiranno, in particolar modo, l applicazione dell economia circolare nelle amministrazioni comunali, la conoscenza e la formazione dei tecnici e dei funzionari delle stazioni appaltanti, la valutazione della sostenibilità di un manufatto, il ruolo dei Criteri Ambientali Minimi nella progettazione delle nuove realizzazioni e nelle manutenzioni, acquisti verdi e criteri premiali a favore dell impiego di materiali riciclati. Nel pomeriggio il secondo appuntamento promosso da ANPAR (18 maggio, 14.30-17.30) riguarderà I criteri ambientali minimi per le strade verdi e vedrà interventi sui possibili CAM per gli appalti pubblici verdi e gli impatti ambientali maggiormente significativi in materia di progettazione, costruzione e manutenzione strade.

Il 19 maggio si aprirà con il Seminario: gli aggregati artificiali (ore 9.30-13) che intende analizzare il mercato e la normativa sul recupero di rifiuti inerti non derivanti dal settore edile, la tipologia, le prestazioni, la marcatura CE e l eco-compatibilità degli aggregati riciclati. Infine, sempre il 19 maggio (ore 14.30 17-30), si terrà il seminario dal titolo La produzione di calcestruzzi a bassa resistenza e misti cementati con aggregati riciclati e artificiali. L iniziativa si focalizzerà, tra gli altri temi, sul campionamento e recupero dei rifiuti inerti, sui controlli di qualità sul processo e sui materiali riciclati e sulle specifiche norme tecniche per le costruzioni La partecipazione ai seminari prevede crediti formativi per gli iscritti all Ordine degli Ingegneri. Per l accredito alla manifestazione e agli eventi e per ulteriori info e aggiornamenti sui programmi degli eventi è possibile consultare il sito: http://www.labelab.it/ravenna2017/