Federico DELLA PUPPA. Edilizia circolare, la sfida del km 0. Milano, 10 marzo In collaborazione con
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1 Federico DELLA PUPPA Edilizia circolare, la sfida del km 0 Milano, 10 marzo 2017 In collaborazione con
2 QUALCHE DOMANDA PER INIZIARE Si può andare oltre la sostenibilità? Possiamo individuare modelli concreti che rendano la sostenibilità non più uno slogan ma una pratica attiva, comune, condivisa e, soprattutto, conveniente e remunerativa? La sfida del futuro è tutta qui, nell individuazione dei driver e delle linee di azione che possono e devono rendere la sostenibilità non più un concetto astratto e legato a singole pratiche di risparmio, ma un nuovo approccio che trasformi la nostra società e la nostra economia lineare, costruita sul modello prendi-realizza-consuma-elimina, in una economia circolare dove tutto può e deve essere riusato, riciclato, reinserito nel processo.
3 ESSERE SOSTENIBILI Essere sostenibili non è fare greenwashing di ciò che già facciamo, ma adottare un approccio diverso è pensare in modo circolare, autorigenerando in modo resiliente i processi, riducendo gli sprechi, recuperando competitività, secondo processi circolari, sostenibili, intelligenti e inclusivi. L informazione, la gestione dei processi, le relazioni tra i soggetti sono i punti cardine di una rivoluzione che è soprattutto culturale e senza la quale non riusciremo ad uscire dal pantano di una rigenerazione che non è solo quella delle città e del territorio ma anche delle nostre imprese.
4 L ECONOMIA CIRCOLARE NEL COMPARTO DELLE CAVE
5 HOUSTON, ABBIAMO UN PROBLEMA! Il Veneto è la seconda regione in Italia per numero di cave attive (560) e la terza per numero di cave dismesse (2.075, il 12% su base nazionale) Fonte: Legambiente, Rapporto Cave 2014
6 SI SCAVA MENO RIDUZIONE COSTANTE DELLA PRODUZIONE ANNUA NEL COMPARTO ESTRATTIVO DELLE SABBIE E GHIAIE Fonte: Dati statistici attività di cava Regione Veneto
7 AVERE LA VISIONE Crisi economica Cambiamento del mercato Crisi settore costruzioni Attenzione alla salvaguardia dell ambiente Ripresa dei posti di lavoro Mantenimento delle aziende OPPORTUNITA Crisi strutturale del settore estrattivo Perdita posti di lavoro Chiusura aziende Innovare il settore in chiave di recupero secondo un modello circolare in grado di rispondere al contempo alle problematiche ambientali (ES. DISSESTO) Green jobs nel recupero degli inerti Come uscire da questa crisi?
8 CAMBIARE SISTEMA DALL ECONOMIA LINEARE ALL ECONOMIA CIRCOLARE MATERIE PRIME DESIGN PRODUZIONE DISTRIBUZIONE CONSUMO RIFIUTI
9 CAMBIARE SISTEMA GLI EFFETTI Gli effetti sulla domanda di materie prime RISORSE RISPARMIATE + sostenibilità Sistema lineare Sistema circolare Gli effetti sulle quantità di materie in stock e di rifiuti Fonte: Towards the circular economy. Report 2014 Sistema lineare Sistema circolare Materie in stock Sistema lineare Sistema circolare Rifiuti in discarica
10 COME APPLICARE IL MODELLO CIRCOLARE NEL SETTORE ESTRATTIVO? RIUSO COME MATERIE PRIME SECONDARIE RICICLAGGIO AREE ESTRATTIVE COME AREE DI TRASFORMAZIONE ESTRAZIONE MATERIE PRIME DI QUALITA PRODUZIONE: - OPERE DI INGEGNERIA CIVILE - RECUPERI AMBIENTALI - LAVORI STRADALI, FERROVIARI E AEROPORTUALI - STRATI DI FONDAZIONE - SISTEMI DI PAVIMENTAZIONE ECC. CONSUMO USO, RIUSO, RECUPERO DEPOSITO IN AREE ESTRATTIVE SCARTO RESIDUALE RACCOLTA MATERIALE DI SCARTO: - DELL EDILIZIA - DEGLI SCAVI PER OPERE PUBBLICHE - DEGLI SCAVI PER LA SALVAGUARDIA AMBIENTALE
11 LA GESTIONE CIRCOLARE DEI MATERIALI dal km zero alla riduzione degli impatti REALIZZAZIONE DI OPERE SCAVI = VALORIZZAZIONE DELLE MATERIE PRIME IMMISSIONE GRADUALE NEL MERCATO DEPOSITO A LUNGO TERMINE IN CAVA
12 OLTRE LA SOSTENIBILITÀ C È LA CONVENIENZA
13 OPERE IN CORSO DI REALIZZAZIONE OPERE IN PROGRAMMA E VOLUMI DA GESTIRE VALDASTICO NORD: + 6 milioni di mc PEDEMONTANA: + 9 milioni di mc BACINO TRISSINO + 2 milione di mc TAV: - 6 milioni di mc BACINO SANDRIGO + 1 milione di mc IDROVIA PD-VE: + 3 milioni di mc
14 di mc/anno cosa sono? AL GIORNO: 272 TRASPORTI CON MEZZI PESANTI 544 TRANSITI IN ANDATA E RITORNO pari al numero di camion rappresentati nello sfondo 1 TRANSITO OGNI 53 secondi
15 COSTI ECONOMICI DELLA MOVIMENTAZIONE DELLA GHIAIA DI SCAVO Il costo del trasporto della ghiaia al chilometro è pari a 0, /mc Equiparando il valore della ghiaia all importo del canone demaniale (in media 1,5 /mc) il valore al metro cubo in funzione della distanza diventa: (costo trasporto x distanza x 2) valore ghiaia - alla distanza di 12,2 km il valore della ghiaia è azzerato - alla distanza di 20 Km ogni mc di ghiaia COSTA 0,96 - alla distanza di 30 Km ogni mc di ghiaia COSTA 2,19 Fonte: ns. elab. su dati APAT e Ministero delle Infrastrutture
16 COSTI AMBIENTALI DELLA MOVIMENTAZIONE La movimentazione di 1 milione di mc annui di materiale di scavo, comporta GIORNALMENTE: In un raggio di 5 Km: Il consumo di 971 litri di gasolio La produzione di 2,62 tonnellate di CO2 In un raggio di 10 Km: Il consumo di litri di gasolio La produzione di 5,24 tonnellate di CO2 In un raggio di 20 Km: Il consumo di litri di gasolio La produzione di 10,47 tonnellate di CO2 Fonte: ns. elab. su dati APAT e Ministero delle Infrastrutture
17 LA SCELTA «VERDE» DEI MATERIALI NELLE OPERE PROGETTAZIONE CONSAPEVOLE = CHILOMETRO ZERO SCELTA DEI MATERIALI IN BASE ALLA SOSTENIBILITA AMBIENTALE Esistenza e rispetto di normative ambientali e di sicurezza dei lavoratori, contenimento dei trasporti RISPETTO DELLE TRADIZIONI ARCHITETTONCHE LOCALI NEL RISPETTO DEL PAESAGGIO APPROVVIGIONAMENTO DAI VICINI COMPRENSORI STORICI A GARANZIA DELLE FORNITURE PER MANUTENZIONI E RESTAURI
18 CONCLUSIONI
19 QUALI OPPORTUNITA? COSTI 5 COSTI RILANCIO DEL SETTORE AVVIANDO UNA NUOVA FILIERA GREEN IN GRADO DI CREARE NUOVI POSTI DI LAVORO VANTAGGI AMBIENTALI LEGATI ALLA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI GAS SERRA, RIDUZIONE DELL USO DI COMBUSTIBILI FOSSILI E MINOR CONSUMO DI ACQUA SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO LEGATE ALLA RIDUZIONE DELLE APERTURE DI NUOVE AREE ESTRATTIVE E DIMINUZIONE DEL NUMERO DELLE DISCARICHE INFERIORI DELLA CONSEGNA IN IMPIANTI DI RICICLAGGIO RISPETTO AL CONFERIMENTO IN DISCARICA INFERIORI DI RIFORNIMENTO DI MATERIALE (MATERIE PRIME SECONDARIE) A PARITA DI PRESTAZIONI (MATERIE NATURALI)
20 OSTACOLI DA SUPERARE? MANCANZA QUADRI NORMATIVI VIGENTI INCENTRATI SUL MODELLO LINEARE DELL ECONOMIA E ASSENZA DI STRUMENTI TECNICI AGGIORNATI (ES: CAPITOLATI SPECIALI D APPALTO) PERCEZIONE DEI MATERIALI RICICLATI COME RIFIUTO/SCARTO E NON COME POTENZIALI MATERIE PRIME SECONDARIE PROBLEMATICHE RELATIVE ALLE QUANTITA E ALLE MODALITA DI SELEZIONE DI MATERIALI IDONEI AD ESSERE POSTI ALL INTERNO DI PROCESSI DI RECUPERO ECOLOGICO (ASSENZA DI PRATICHE DI DEMOLIZIONE SELETTIVA) DI ADEGUATI STRUMENTI FISCALI PER IL CONFERIMENTO IN DISCARICA DEI RIFIUTI INERTI Necessità di sensibilizzare gli operatori nella gestione ottimale dei materiali estratti nella promozione del recupero, delriciclo e delriuso dei materiali di scarto come materie prime secondarie, creando un nuovo quadro normativo favorevole all economia circolare che faciliti i rapporti di filiera e ottimizzi la realizzazione delle opere.
21 Ma come si fa?
22 Ma come si fa? DISIMPARANDO!
23 Disimparare L economia nel pantano: dobbiamo tirarla fuori noi! Non ci sono fattori esterni che possono farlo al nostro posto: dobbiamo utilizzare le forze già presenti nel mercato ma che oggi non usiamo e non vediamo Fare o non fare, non c è provare Non è una questione di dimensioni (delle imprese, dei business) ma di un cambiamento di mentalità Dobbiamo disimparare quello che abbiamo imparato
24 Grazie per l attenzione! Federico Della Puppa fdp@iuav.it
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