XVII LEGISLATURA Giunte e Commissioni RESOCONTO STENOGRAFICO n. 18 3ª COMMISSIONE PERMANENTE (Affari esteri, emigrazione) INTERROGAZIONI 136ª seduta: mercoledì 19 aprile 2017 Presidenza del vice presidente CORSINI IN 0866 TIPOGRAFIA DEL SENATO
2 INDICE INTERROGAZIONI PRESIDENTE... Pag. 3, 5 DELLA VEDOVA, sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale... 3 ORELLANA (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI- MAIE)... 5 ALLEGATO (contiene i testi di seduta)... 6 N.B. L asterisco accanto al nome riportato nell indice della seduta indica che gli interventi sono stati rivisti dagli oratori. Sigle dei Gruppi parlamentari: ALA-Scelta Civica per la Costituente Liberale e Popolare: ALA-SCCLP; Alternativa Popolare-Centristi per l Europa: AP-CpE; Articolo 1 Movimento democratico e progressista: Art.1-MDP; Forza Italia-Il Popolo della Libertà : FI-PdL XVII; Grandi Autonomie e Libertà (Grande Sud, Popolari per l Italia, Moderati, Idea, Euro-Exit, M.P.L. Movimento politico Libertas, Riscossa Italia): GAL (GS, PpI, M, Id, E-E, MPL, RI); Lega Nord e Autonomie: LN-Aut; Movimento 5 Stelle: M5S; Partito Democratico: PD; Per le Autonomie (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE: Aut (SVP, UV, PATT, UPT)- PSI-MAIE; Misto: Misto; Misto-Fare!: Misto-Fare!; Misto-Federazione dei Verdi: Misto-FdV; Misto-Insieme per l Italia: Misto-IpI; Misto-Italia dei valori: Misto-Idv; Misto-Liguria Civica: Misto-LC; Misto-Movimento la Puglia in Più: Misto-MovPugliaPiù; Misto-Movimento X: Misto-MovX; Misto-Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà: Misto-SI-SEL; Misto-UDC: Misto-UDC.
3 Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale Della Vedova. I lavori hanno inizio alle ore 15,30. PROCEDURE INFORMATIVE Interrogazioni PRESIDENTE. L ordine del giorno reca lo svolgimento dell interrogazione 3-03640, presentata dal senatore Orellana e da altri senatori. DELLA VEDOVA, sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale. Signor Presidente, vorrei innanzitutto ringraziare il senatore Orellana per avere sollevato la questione della drammatica situazione in atto in Venezuela, Paese che attraversa da ormai tre anni una delle crisi più gravi della sua storia. Le sentenze emanate lo scorso 30 marzo dal tribunale supremo di giustizia venezuelano hanno rappresentato una preoccupante escalation nello scontro istituzionale in corso, costituendo una grave compromissione del principio di separazione dei poteri. Benché in seguito alle forti proteste, interne ed internazionali, dette sentenze siano state rapidamente revocate, resta intatta la preoccupazione del Governo per l aggravarsi del contrasto politico in Venezuela e per il concreto rischio di un elevarsi della tensione che allontani le prospettive di dialogo, oggi più che mai necessario. Il Governo segue infatti con grande preoccupazione l evolversi della crisi venezuelana, sostenendo gli sforzi di mediazione finora condotti, a partire dall iniziativa in ambito Unasur dei tre ex presidenti Zapatero, Torrijos e Fernández. Si tratta di un impegno seguito personalmente anche dal ministro Alfano, come testimoniato dal suo intervento nell Aula del Senato in occasione della discussione della mozione presentata dal presidente Casini. In tale occasione, il Ministro aveva ribadito la volontà del Governo di contribuire affinché quel Paese ritrovasse la pace e il dialogo. Aveva inoltre ricordato le numerose iniziative intraprese dalla Farnesina per sostenere i nostri connazionali, tra cui il rafforzamento della capacità operativa delle sedi diplomatico-consolari in loco, la soluzione del problema del tasso di calcolo del cambio per le integrazioni al minimo delle pensioni, l azione portata avanti a favore e a tutela delle nostre imprese operanti in Venezuela. Da allora il Governo ha continuato a promuovere con forza il dialogo tra Governo e opposizione, sia direttamente che sostenendo i tentativi
4 della comunità internazionale, in primis della diplomazia vaticana con la quale manteniamo un costante scambio di informazioni e valutazioni sull evolversi della situazione anche a livello politico, avendo il ministro Alfano sollevato la questione direttamente con il Segretario di Stato, monsignor Gallagher. Il Governo partecipa, inoltre, all elaborazione degli orientamenti e delle posizioni dell Unione europea riguardanti il Venezuela e segue attentamente le iniziative in seno all Organizzazione degli Stati americani, di cui è Paese osservatore. Le tradizionali buone relazioni intrattenute con Caracas e la presenza di una folta comunità di oltre 150.000 cittadini italiani nel Paese hanno fatto sì che l Italia mantenesse costantemente aperto un canale di dialogo con le autorità venezuelane, prestando allo stesso tempo ascolto alle richieste dell opposizione parlamentare, in modo da incoraggiare una soluzione pacifica e concordata della grave crisi che colpisce il Paese. Coerentemente con la sua scelta di favorire il dialogo ed evitare un innalzamento dei toni, solo nocivo nella situazione attuale, sono state evitate prese di posizione divisive che irrigidissero le posizioni delle due parti. Questo naturalmente non ha significato rinunciare a far presente al Governo venezuelano le nostre preoccupazioni e le nostre perplessità sugli sviluppi interni del Paese. Peraltro, occorrerà ora valutare con estrema attenzione e cura gli sviluppi della manifestazione indetta oggi dall opposizione e l atteggiamento del Governo al riguardo. Eventuali esiti critici della giornata odierna che ovviamente ci auguriamo con tutte le forze che non si verifichino potrebbero infatti indurci a prese di posizione più marcate, sebbene sempre orientate alla promozione del dialogo e della pacifica convivenza di tutte le parti coinvolte. La rapida revoca da parte dello stesso tribunale supremo di giustizia delle controverse sentenze del 30 marzo può in questo senso essere letta come una prova dei risultati che può ottenere una decisa e coesa pressione internazionale, alla coerenza della quale ha contribuito la diplomazia del nostro Paese, anche se la situazione rimane grave e la sua evoluzione incerta. La Farnesina continuerà quindi ad incoraggiare, sia per gli ordinari canali bilaterali che in seno ai fora multilaterali, in coordinamento con i nostri partner, il dialogo tra l Assemblea nazionale e il Governo venezuelano. Verrà ribadita l importanza di gesti distensivi da ambo le parti e di un superamento dello scontro in atto, necessario per cominciare a risolvere i gravissimi problemi che affliggono la popolazione venezuelana. Questi sforzi di mediazione diplomatica verranno condotti con il forte auspicio che le istituzioni venezuelane riprendano a funzionare normalmente, in linea con il dettato costituzionale, con i principi democratici e la separazione dei poteri, nonché nel rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Naturalmente anche il ministro Alfano coglierà ogni opportunità di incontro con suoi omologhi latinoamericani, a partire dagli incontri dei
5 prossimi giorni, per verificare gli spazi per iniziative o azioni diplomatiche che possano risultare utili al superamento della crisi. ORELLANA (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE). Signor Presidente, mi ritengo soddisfatto della risposta del Sottosegretario, perché dimostra che l attenzione del Governo italiano su di una situazione che preoccupa tutti non è mai calata. Credo si possa insistere sulla ricerca di un dialogo fra le parti, come già sta facendo in maniera pressante l Italia utilizzando i canali già citati nella risposta e che non ripeto. Ritengo altresì necessario prestare particolare attenzione alla situazione dei prigionieri politici; tali si possono infatti definire gli esponenti dell opposizione, anche importanti, attualmente incarcerati o sottoposti a restrizione delle libertà personali. È necessario sollecitare il Governo venezuelano a ristabilire un calendario elettorale ancora legato al cosiddetto referendum revocatorio nei confronti del presidente Maduro, consultazione questa che, però, nonostante il numero di firme raccolte, potrebbe apparire quanto mai inopportuna nella attuale situazione di forte contrapposizione politica. Quanto meno, però, si potrebbe richiedere al Governo venezuelano di fissare la nuova data per le elezioni regionali, già previste per lo scorso mese di dicembre ma a tutt oggi non ancora svolte. Questi sono i punti fondamentali da tenere presenti per qualsiasi presa di posizione anche del Governo italiano, che forse, al momento, si trova in una situazione di privilegio rispetto ad altri Paesi europei: ricordo infatti che l Italia è attualmente membro del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e vanta con il Venezuela una lunga storia di rapporti e relazioni che ha anche portato alla nascita e alla crescita di una grande comunità italiana, perfettamente integrata nel territorio e che patisce le stesse sofferenze del popolo venezuelano. A differenza di altri Paesi, come la Spagna, che in Sud America hanno un passato coloniale, l Italia ha intessuto con lo Stato venezuelano legami particolari lungo il corso della storia: il nome stesso del Paese nasce dall appellativo di «Piccola Venezia» che fu dato ad una porzione di territorio dell odierno Venezuela. In conclusione, spero che, anche grazie al lavoro della Farnesina, si riesca a riaprire un dialogo fra parti che non si riconoscono fra di loro, ed è questo l aspetto che più preoccupa. PRESIDENTE. Lo svolgimento delle interrogazioni all ordine del giorno è così esaurito. I lavori terminano alle ore 15,40. Licenziato per la stampa dall Ufficio dei Resoconti
6 Allegato INTERROGAZIONE ORELLANA, ZELLER, LANIECE, LONGO Fausto Guilherme, STEFANO, DE PIETRO, BATTISTA, URAS, ZIN. Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. Premesso che: il Venezuela negli ultimi 3 anni è stato attraversato da una fortissima crisi economica, sociale e istituzionale; lo scontro istituzionale si è aggravato con le elezioni del 2015, nelle quali le forze politiche di opposizione al Governo, presieduto da Nicolàs Maduro, hanno ottenuto la maggioranza assoluta dei seggi, 112 su 167 dell Asamblea nacional, il Parlamento venezuelano; il Parlamento, però, sino ad oggi, non ha potuto esercitare a pieno le proprie funzioni, in quanto la maggior parte delle leggi approvate sono state dichiarate incostituzionali dal Tribunal supremo de justicia, la Corte suprema venezuelana; considerato che: lo scontro tra i diversi organi costituzionali ha raggiunto il culmine lo scorso 30 marzo 2017, quando con due sentenze, (la n. 155 e la n. 156) il Tribunale supremo di giustizia ha esautorato il Parlamento del potere legislativo e ha revocato l immunità parlamentare dei deputati, stabilendo che «le competenze parlamentari saranno esercitate direttamente dalla Sala Costituzionale (del Tsj) o da qualsiasi organo che essa disponga, per garantire lo Stato di diritto»; il Tribunale supremo di giustizia, soltanto 2 giorni più tardi, ha revocato le sentenze a causa della forte ondata di proteste interne e delle pressioni internazionali; la comunità internazionale aveva infatti condannato apertamente le sentenze del Tribunale: il segretario generale dell Organizzazione degli Stati americani (OAS), Luis Almagro, aveva denunciato «un colpo di stato auto-inflitto» in Venezuela, dove la Corte suprema aveva avocato a sé i poteri legislativi del Parlamento e aveva revocato l immunità parlamentare dei deputati dell Assemblea nazionale, dicendo che queste due decisioni «rappresentano gli ultimi atti con i quali il regime rovescia l ordine costituzionale del paese e mette fine alla democrazia», e aggiungendo che «ciò contro cui avevamo lottato, purtroppo si è verificato»; l alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Zeid Raad Al Hussein, aveva chiesto all Alta corte del Venezuela di «riconsiderare» le sentenze, con le quali aveva assunto i poteri che la Costituzione attribuisce all Assemblea nazionale, affermando: «Esorto con forza la Corte Suprema a riconsiderare le sue decisioni, in quanto la separazione
7 dei poteri è un fattore fondamentale per il funzionamento di una democrazia»; anche molti Stati europei hanno espresso ferma condanna per questa deriva antidemocratica del Venezuela; in particolare, secondo quanto riportato dagli organi di stampa, si sono schierati apertamente contro le sentenze del Tribunale, la Russia, la Germania, la Francia e la Spagna; tenuto conto che: il Senato, lo scorso 24 gennaio, ha approvato la mozione 1-00709, a prima firma del presidente della 3ª Commissione permanente (Affari esteri, emigrazione) del Senato, Pier Ferdinando Casini, con la quale si impegnava il Governo, tra l altro, ad adottare con urgenza ogni iniziativa utile, anche in sede di Unione europea e in collaborazione con gli organismi internazionali, per ottenere dal Governo venezuelano un atteggiamento costruttivo per ripristinare la separazione dei poteri e salvaguardare le attribuzioni dei diversi organi costituzionali e per favorire un dialogo effettivo e stringente tra i diversi livelli di Governo; tenuto conto altresì che da parte del Governo italiano sarebbe mancata una presa di posizione contro le sentenze del Tribunale del Venezuela, con le quali veniva compromessa la separazione dei poteri costituzionali, si chiede di sapere quali siano le valutazioni del Ministro in indirizzo in ordine a quanto accaduto in Venezuela lo scorso 30 marzo e attraverso quali azioni diplomatiche intenda ottemperare agli impegni assunti con l approvazione dell atto di indirizzo citato, che prevedevano, nello specifico, l avvio di azioni diplomatiche con il Governo venezuelano per salvaguardare le attribuzioni dei diversi organi costituzionali. (3-03640)
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