UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

Documenti analoghi
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio

Ministero dello Sviluppo Economico

IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA LOMBARDIA MILANO 1 APRILE 2014

PERUGIA EUROPA

Strategia Europa 2020, PON e POR

RECUPERO URBANO E ATTRATTIVITA TERRITORIALE

Piano Unitario di Valutazione (PUV) della programmazione unitaria

EVENTO ANNUALE PON RICERCA E COMPETITIVITA

Primo incontro con il Partenariato Economico Tavolo Tecnico dell Area Logistica Integrata Sistema Pugliese e Lucano

SCHEDA DI VALUTAZIONE PIANI DI SVILUPPO LOCALE

Delibera della Giunta Regionale n. 314 del 31/05/2017

I Progetti Strategici nell ambito del Programma di Cooperazione Transfrontaliera IPA- Adriatico

REGIONE ABRUZZO DIREZIONE RIFORME ISTITUZIONALI ENTI LOCALI CONTROLLI SERVIZIO SISTEMI LOCALI E PROGRAMMAZIONE SVILUPPO MONTANO

sottoscrizione del protocollo Terni 21 maggio 2014

Primo incontro con il Partenariato Economico Tavolo Tecnico dell Area Logistica Integrata Campana. Napoli, 12 Aprile 2017

Programmazione fondi comunitari Direzione Pianificazione e Sviluppo Organizzativo

I PIL - Progetti Integrati Locali del PSR

Le Aree Logistiche Integrate Un percorso partenariale di crescita. Ing. Aglaia Murgia Area Progetti e Strumenti Ufficio 2 - Infrastrutture e Ambiente

Delibera della Giunta Regionale n. 344 del 08/08/2014

Allegato A) al decreto n.

Hotel Maggior Consiglio

POR CAMPANIA FESR Obiettivo Operativo 5.1: E-GOVERNMENT ED E-INCLUSION

Classe delle lauree specialistiche in Ingegneria Civile

La Bottega delle idee. Circolo PD Cattolica

L approccio unitario alla programmazione dei Fondi Europei in Emilia-Romagna

IL RUOLO DEL MINISTERO DELL AMBIENTE PER IL PATTO DEI SINDACI. Arch. Paola Giannarelli

Finanziamenti dell Unione europea: funzionamento e fonti di informazione on-line

Programma Italia - Francia Alcotra Imperia, 28 Aprile 2009

Progetto CVT (Centri Valutativi Territoriali)

UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA ; ; Revisione di metà periodo

Decreto Dirigenziale n. 65 del 18/12/2015

L.R. 23 Gennaio 2006, n. 1 Istituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità (1)

Metodologia di lavoro: PCM & GOPP

I Programmi Complessi

SCHEMA DI RELAZIONE TECNICO- ECONOMICA DEL PROGETTO

Regione Campania Programma Operativo FESR Asse 6 Obiettivo Operativo 6.1 Programma PIU Europa

Le opportunità offerte nel settore salute dai Fondi Europei : un quadro di insieme

Governo del territoriale. Lezione. Analisi SWOT

L IMPORTANZA DI ESSERE EUROPA 28 STATI, UNA REALTÀ

Comune di San Cipriano d Aversa Prov. di Caserta

Regione Campania Assessorato al Lavoro e alla Formazione con l assistenza tecnica dell Agenzia per il lavoro e l istruzione e di ItaliaLavoro

L esperienza della Regione Marche: Edilizia pubblica e percorsi di welfare di comunità

Bando per la presentazione di candidature per. Progetti Semplici

A.I.R. P.L.U.S._2.2.6_PMI

Il riutilizzo dei beni confiscati

POR MARCHE FESR

Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER LA PROMOZIONE DEGLI SCAMBI

Valutazione Ambientale VAS PEAR. Conferenza di Valutazione finale e Forum pubblico. Milano, 19 gennaio 2015

Investimenti a favore della crescita e dell occupazione FESR Contesto programmatico

PIANO DI INDIRIZZO E DI REGOLAZIONE DEGLI ORARI

CITTADINANZA ATTIVA. Pianificazione Consapevole e Condivisa CONSULTAZIONE PUBBLICA

P.S.R REGIONE MOLISE

Comune di Menconico Provincia di Pavia

Lo Sportello Appalti Imprese: la visione strategica. Maria Paola Corona Presidente di Sardegna Ricerche

La pianificazione delle politiche e della progettazione europea

POR CALABRIA FESR FSE CRITERI DI SELEZIONE DELLE OPERAZIONI. Asse XI Istruzione e Formazione

Deliberazione del Consiglio. del n. 24

Rassegna stampa a cura di

Descrizione del fabbisogno e definizione dell oggetto dell incarico

Europa 2020: priorità e obiettivi della programmazione

Finanziamenti UE per Smart City e Territorio. Facilitazione BEI all accesso dei finanziamenti.

Il Quadro strategico della programmazione regionale

Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile ALLEGATO B SWOT ANALYSIS

MISURA 124. Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e in quello forestale

POR FSE CAMPANIA 2014/2020 AVVISO PUBBLICO BENESSERE GIOVANI- ORGANIZZIAMOCI

LA PROGRAMMAZIONE STRATEGICA PER LO SVILUPPO LOCALE INTEGRATO

Decreto Dirigenziale n. 439 del 04/11/2016

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA. d e l i b e r a

Coinvolgimento e ascolto del territorio e del partenariato in vista della programmazione del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR)

Progetti di iniziativa regionale:

city Parma Smart City inclusione territorio internet welfare sostenibilità benessere servizi integrazione crescita economia verde

PIANO DI VALUTAZIONE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA Proposta per l'approvazione del Comitato di Sorveglianza, 28 gennaio 2016

Funzioni strumentali al piano dell offerta formativa

PROGRAMMA DETTAGLIATO DEL CORSO (CORSO I LIVELLLO)

Il Quadro Strategico per la nuova programmazione

Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie

ECONOMIA, SOSTENIBILITÀ E RESILIENZA: VALUTARE LA QUALITÀ DEI SISTEMI LOCALI ALLEGATO: REALIZZARE UN ANALISI SWOT Giulia Pesaro

La strategia regionale di ricerca e innovazione: nuove traiettorie di sviluppo per le imprese e possibili sinergie fra i Fondi strutturali

Le figure pianificatorie

Interventi a sostegno del comparto turistico: le novità del sistema agevolativo regionale

DELIBERAZIONE N. 46/6 DEL

SCHEDA PROGETTO BANDIERA CONTENUTI

acqua il monitoraggio in Campania

MATERA - 19 LUGLIO 2016

Francesco Ventroni Centro Regionale di Programmazione

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE BOCCI, GINOBLE, GRASSI

MASTER UNIVERSITARIO. primo livello. TECNICHE DI PROGETTAZIONE E FUND RAISING IN AMBITO UE II Edizione

Il Ministro dell istruzione, dell università e della ricerca

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 28/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N Supplemento n.

Decreto Dirigenziale n. 229 del 29/06/2016

Programmazione Fondi Strutturali Europei 2007/2013 LE VALUTAZIONI DEI PROGRAMMI OPERATIVI PER L ISTRUZIONE 2007/2013

Protocollo di Intesa tra Regione Toscana e Province Toscane. Il giorno dell anno. presso la Regione Toscana, con sede...

Urban Innovative Actions

Lo sviluppo urbano nella nuova Politica di Coesione

ATTO. REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale LA GIUNTA REGIONALE VISTI:

AIUTI AGLI INVESTIMENTI IN RICERCA E SVILUPPO PER LE PMI DELLA BASILICATA

Giunta Regionale della Campania. Decreto

Primo incontro con il Partenariato Economico Tavolo Tecnico dell Area Logistica Integrata Campana

Piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica (PNire)

Urban Transport Roadmaps

Transcript:

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di Laurea in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio Classe delle Lauree specialistiche in Ingegneria per l ambiente e il territorio N. 38/S Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio Sintesi della Tesi P.I.U. Europa-città di Portici: un sistema di valutazione di impatto degli interventi Relatore Candidata Ch.ma Prof.ssa Arch. Viviana Criscuolo Elvira Petroncelli Matr. 324/125 Correlatore Ill.ma Arch. Antonia Cataldo Anno Accademico 2009/2010

Questo lavoro di tesi è rivolto alla valutazione di efficacia dello strumento di programmazione finanziaria dei Fondi Strutturali, previsti dall Unione Europea per il periodo di spesa 2007-2013, messo a punto dalla Regione Campania e denominato Programma Integrato Urbano P.I.U. Europa. L intento è di individuare un sistema innovativo di valutazione dell impatto degli interventi previsti dallo strumento, al fine di determinare se essi effettivamente riescano a soddisfare le esigenze dei cittadini e contribuiscano all incremento della qualità della vita urbana. Gli interventi previsti per accedere ai Fondi stanziati devono necessariamente contribuire alla realizzazione degli obiettivi promossi dall Unione Europea, che possono essere ravvisati, principalmente, nel miglioramento della qualità della vita, nell aumento dell attrattività e della competitività delle città. L Unione Europea considera le città come motore principale per lo sviluppo e la crescita della Regione cui appartengono, ma anche dell intera Nazione e, quindi, di tutta l Europa. Nelle città si riscontrano numerose criticità che potrebbero frenare il loro sviluppo. Le problematiche sono, perlopiù, inerenti alla qualità ambientale, come l inquinamento atmosferico e acustico, la congestione del traffico e il consumo di suolo e a fattori sociali ed economici, come la disoccupazione, la criminalità, l emarginazione sociale, la povertà, ecc.. Per far fronte a tali problemi e migliorare le condizioni di vita dei cittadini, l Unione Europea, nel corso degli anni, non ha individuato una specifica politica per le aree urbane, ma solo numerosi strumenti finanziari e metodologie a sostegno delle città, i quali hanno dato solo risposte parziali. La riforma della politica di coesione elaborata dalla Commissione per il periodo 2007-2013 e il rinnovo della programmazione dei Fondi Strutturali, vede l inserimento della politica urbana all interno della politica di coesione. 1

Gli Orientamenti Comunitari prevedono il finanziamento per lo sviluppo e la crescita delle città a valere sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e la realizzazione di Piani Integrati per lo Sviluppo Urbano Sostenibile. La più importante innovazione apportata dall attuale programmazione dei Fondi Strutturali riguarda la possibilità per le città europee di operare in maniera diretta per la gestione dei fondi stanziati per il loro sviluppo. Le Autorità cittadine sono, infatti, l ente più vicino alle esigenze della popolazione, in quanto hanno una conoscenza dettagliata delle carenze, ma anche delle potenzialità della loro città. Un ulteriore elemento innovativo consiste nell approccio integrato al governo del territorio urbano. Questo si basa fondamentalmente nell individuare, all interno di un sistema di azioni e di interventi per la città, tutti quegli aspetti che possono incidere sulla qualità della vita dei cittadini e coinvolge i governi, le autorità regionali e locali e tutti gli altri soggetti partecipanti pubblici e privati, sulla base del partenariato. L Italia, recependo tali orientamenti, demanda alle Regioni i criteri di scelta e selezione dei progetti, cui destinare i fondi, e la definizione puntuale degli strumenti. Si prende in esame lo strumento di programmazione integrata urbana definito dalla Regione Campania che si pone come obiettivo di modificare sensibilmente le condizioni di vivibilità delle città medie, ossia con più di 50.000 abitanti. Il fine è valutare l impatto dello strumento di programmazione integrata urbana attraverso una metodologia messa a punto ad hoc. In particolare, la sperimentazione della metodologia è sul P.I.U. Europa della città di Portici che per numerosi e qualificanti aspetti può essere considerata rappresentativa di un discreto numero delle città medie della Campania. La metodologia è costituita da due parti fondamentali: una inerente alla valutazione di coerenza con gli strumenti di pianificazione vigenti e l altra di incidenza dei progetti presentati sugli obiettivi di qualità della vita urbana. La coerenza è un requisito fondamentale per l approvazione degli interventi che devono contribuire all attuazione delle strategie globali di governo del territorio. 2

In particolare, nella prima parte, si valuta la coerenza degli interventi con il quadro di riferimento pianificatorio, che comprende gli obiettivi e le previsioni della programmazione regionale provinciale vigente sul territorio comunale. Nella seconda parte, invece, si valuta l incidenza dello strumento PIU Europa della città di Portici. A tal fine, si misura il livello della qualità della vita allo stato attuale della città attraverso un set di circa settanta indici, selezionati sulla scorta di quelli utilizzati dai principali enti o riviste che fanno periodicamente indagini sulla città. Gli indici vengono, successivamente, aggregati in quattro indicatori sintetici della qualità della vita: l indicatore di disagio socio economico; l indicatore di civiltà; l indicatore di dotazione infrastrutturale; l indicatore di qualità ambientale. Questo tipo di analisi mette in luce i punti di forza e di debolezza della città che vengono poi confrontati con le opportunità e le minacce, ossia tutti i fattori esogeni al territorio comunale. Tali confronti vengono, quindi, sintetizzati grazie alle matrici S.W.O.T. (Strengths; Weaknesses; Opportunities; Theats) che consentono di definire le opportunità di sviluppo tali da valorizzare i punti di forza di un territorio e contenere quelli di debolezza. Per valutare l effettiva incidenza dei progetti sulle problematiche riscontrate e, quindi il reale contributo degli stessi al sostanziale incremento del benessere dei cittadini, si ricorre all utilizzo del metodo di analisi decisionale multi-criterio denominato AHP (Analytic Hierarchy Process) che consente di determinare la graduatoria di interventi che contribuiscono al miglioramento della qualità della vita urbana. Il metodo viene implementato grazie all utilizzo del software Expert-Choice. Operando in questo modo si definiscono quali sono i progetti che hanno una considerevole ricaduta sul territorio e quali, probabilmente, non dovrebbero far parte di un programma integrato di interventi finalizzati al miglioramento della qualità della vita delle città. 3

Nel caso in esame, l attuazione del programma sicuramente contribuirà all innalzamento del livello delle qualità della vita dei cittadini in quanto i progetti previsti incidono sulle maggiori carenze riscontrate per la città. Sono, altresì, previsti alcuni interventi che non incideranno in maniera significativa. La scelta a livello Comunitario di affidare alle Autorità cittadine la gestione delle risorse sembra assolutamente coerente con l intento di sviluppo delle stesse, ma è comprensibile che esse non siano ancora pronte ad affrontare le sfide dell incremento di attrattività e competitività e che preferiscano risolvere le problematiche esistenti con le risorse erogate. La metodologia di valutazione proposta vuol essere un contributo alla fase di scelta delle soluzioni progettuali, in quanto permette di selezionare solo quei progetti che risultino avere un incidenza maggiore sulla qualità della vita urbana. 4