Ordinanza 3274. Progettazione di edifici in zona sismica CONSOLIDAMENTO. Ing. Marco Cauda marco.cauda@niphe.com



Documenti analoghi
11. Criteri di analisi e di verifica

Edifici in c.a. esistenti Metodi di adeguamento tradizionali

EDIFICI ESISTENTI IN MURATURA parte 5

riabilitazione delle strutture

Regione Campania - Genio Civile

Lezione 1. Obiettivi prestazionali e normativa vigente. Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni)

Il calcolo delle sopraelevazioni in muratura in funzione del livello di conoscenza

INTERVENTI SULLE STRUTTURE IN MURATURA

EX CONVENTO DI SAN BERNARDINO

Rinforzo di Strutture in Muratura tramite Materiali Compositi Fibrorinforzati (FRP) acuradi: ing.ernesto Grande

INTERVENTI SULLE STRUTTURE

Inserimento di un nuovo solaio

Carichi unitari. Dimensionamento delle sezioni e verifica di massima. Dimensionamento travi a spessore. Altri carichi unitari. Esempio.

E mail: Web: Firenze, 12/03/2009

Modifica dell organismo strutturale con aggiunta di nuovi elementi strutturali Incatenamenti di volte o di strutture spingenti

Meccanismi di collasso per effetto di solai di copertura spingenti V. Bacco

8 COSTRUZIONI ESISTENTI

RINFORZO DI STRUTTURE MURARIE

Contributo dei tamponamenti nelle strutture in c.a. Metodo utilizzato da FaTA-e

Dissesti statici nel consolidamento delle opere d'arte danneggiate. Giorgio Monti Università La Sapienza di Roma

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI

Corsi di Laurea in Ingegneria Edile ed Edile-Architettura. Costruzioni in Zona Sismica. Parte 7.

DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO

Il calcolo delle cerchiature per gli interventi locali

IL MIGLIORAMENTO SISMICO DEGLI EDIFICI IN

PARTICOLARI COSTRUTTIVI MURATURA ARMATA POROTON

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO SISMICO FASE 2 - DELLA SCUOLA SECONDARIA I "DANTE ALIGHIERI" DI COLOGNA VENETA

I metodi di calcolo previsti dalle NTC 08 Parte 1

MODELLAZIONE DI UN EDIFICIO IN MURATURA CON IL PROGRAMMA DI CALCOLO 3MURI

Il software e la progettazione strutturale: opportunità e limitazioni. Prof. Gaetano Manfredi gamanfre@unina.it

Tecniche di rinforzo con materiali innovativi

Normative sismiche italiane

ESEMPIO DI EDIFICIO ESISTENTE IN MURATURA

CORSO DI RECUPERO E CONSERVAZIONE DEGLI EDIFICI A.A Strutture murarie. Analisi con il metodo degli elementi finiti

BASATI SULLA GERARCHIA DELLE RESISTENZE. Footer Text

Le prove di carico a verifica della capacità portante, per il collaudo statico strutturale.

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

CONSOLIDAMENTO PONTE E DIFESA SPONDA DESTRA TORRENTE STANAVAZZO. NORMATIVA UTILIZZATA: D.M. 14/01/2008 Norme Tecniche per le costruzioni

FORMULE UTILIZZATE NEI CALCOLI

Generalità sui provvedimenti tecnici

dott. LUIGI A. CANALE I N G E G N E R E Schio (Vi) - via Veneto n. 2/c tel fax canale@ordine.ingegneri.vi.

SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE...

ANALISI DI UNA STRUTTURA IN MURATURA ESISTENTE

Capitolo 11 Ordinanza 3431/05 Edifici esistenti

Consolidamento di edifici esistenti in cemento armato. 2S.I. s.r.l.

TEST DI VALIDAZIONE DEL SOFTWARE VEM NL

DESCRIZIONE GENERALE DELLE OPERAZIONI DA ESEGUIRE IN CASO DI CONSOLIDAMENTO STATICO DEL SOLAIO.

SISTEMA CUCITURE ATTIVE C.A.M.

Responsabile del procedimento

Responsabile del procedimento

Ripristino e consolidamento dei travetti portanti mediante applicazione di tessuti in fibra di carbonio FRP SYSTEM - FIBRE C-SHEET

Bassa massa volumica (peso)= basse forze inerziali sismiche (peso del legno= 450 Kg/m³ kg/m² ;

Analisi sismica di edifici in muratura e misti

RESTAURO: CRITERI E TIPOLOGIE DI INTERVENTO. Benedetto Pizzo

Fondazioni 3 Murature 7 Solai 14 Volte 27 Scale 31 Coperture 33 Documentazione fotografica sui danni prodotti dal sisma 43

VALUTAZIONE DELLE RISERVE PRESTAZIONALI DEGLI EDIFICI IN TERRA DI CORRIDONIA (MC) RISPETTO ALL USO ATTUALE: LA SICUREZZA SISMICA

Caratteristiche meccaniche, termiche e acustiche del tufo. Ing. Nicola Lauriero

I.I.S. Morea Vivarelli --- Fabriano. Disciplina: SCIENZE TECNOLOGIE APPLICATE

6. Analisi statica lineare: esempio di calcolo

Il consolidamento delle murature a faccia vista

Fondazioni a platea e su cordolo

Parapetti / Balaustre in vetro stratificato. Le regole ed indicazioni da rispettare nella progettazione

Flessione orizzontale

MANUALE D USO E MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE

I padiglioni A e C degli Spedali Civili di Brescia.

Associazione Tecnologi per l Edilizia

STRUTTURE IN MURATURA

culturale tutelato, con riferimento alle vigenti norme tecniche per le costruzioni.

SCHEDA RIEPILOGATIVA INTERVENTO OPCM n e 3790

VERIFICA DI VULNERABILITA SISMICA DEGLI EDIFICI

RINFORZO STRUTTURALE CON Fiber Reinforced Polymers

Comune di BRESCIA PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE DI UN FABBRICATO ESISTENTE

11. CONFRONTI TRA MODELLI E CONCLUSIONI D. Liberatore 1, L. Gambarotta 2, G.C. Beolchini 3, L. Binda 4, G. Magenes 5

edifici esistenti in muratura verifiche di vulnerabilità sismica analisi cinematiche

NUOVA TIPOLOGIA ANTISISMICA DI EDIFICI INDUSTRIALI

Esempi di applicazione

CITTÀ di FABRIANO PROVINCIA DI ANCONA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA

Gli edifici in c.a. Prof. Ing. Aurelio Ghersi Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale Università di Catania

C8A.5. CRITERI PER GLI INTERVENTI DI CONSOLIDAMENTO DI EDIFICI IN MURATURA Nel presente allegato si forniscono criteri generali di guida agli

COMUNE DI: SCAFA RELAZIONE TECNICA

Orientamenti interpretativi in merito agli interventi di sopraelevazione di edifici esistenti

Analisi e consolidamento di colonne e pilastri in muratura

EDIFICI IN MURATURA PORTANTE 1 - ZONE NON SISMICHE PRINCIPI DI DIMENSIONAMENTO E VERIFICA STRUTTURALE

NORMATIVA TECNICA PER LA RIPARAZIONE ED IL RAFFORZAMENTO DEGLI EDIFICI DANNEGGIATI DAL SISMA.

RIPRISTINO DELLA MURATURA ATTRAVERSO LA TECNICA DEL CUCI-SCUCI

Lezione. Progetto di Strutture

Mc4Loc. L analisi dei meccanismi locali

Le caratteristiche geometriche e fisico-meccaniche delle varie tipologie di solai secondo la nuova normativa (D.M. 14/01/2008)

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO SISMICO FASE 3 - DELLA SCUOLA SECONDARIA I "DANTE ALIGHIERI"DI COLOGNA VENETA

Allegati alle NTA. A - Allegati sulla qualità architettonica

8 COSTRUZIONI ESISTENTI

SETTI O PARETI IN C.A.

LAVORI SPECIALI. (Articolo 148 D.Lgs 81/08)

Università degli Studi di Firenze

RECUPERO DEGLI EDIFICI IN MURATURA

RELAZIONE GEOTECNICA E SULLE FONDAZIONI

MESSA IN SICUREZZA DI SOLAI

Edifici antisismici in calcestruzzo armato. Aurelio Ghersi

COMUNE DI RIMINI DIREZIONE LAVORI PUBBLICI E QUALITA URBANA Via Rosaspina, 21 - Tel fax C.F. / P. IVA.

Transcript:

Ordinanza 3274 Progettazione di edifici in zona sismica CONSOLIDAMENTO Ing. Marco Cauda marco.cauda@niphe.com Consolidamento Il consolidamento di strutture esistenti coinvolge problemi interdisciplinari: non è possibile progettare interventi statici che prescindano totalmente da conoscenze storiche e che non coinvolgano molte volte problemi di restauro E opportuno che gli interventi di consolidamento siano per quanto possibile: REVERSIBILI COMPATIBILI marco.cauda@niphe.com 2

Conoscenza del contesto tecnico-storico Un adeguato livello di conoscenza si può raggiungere se si è in grado di comprendere il contesto in cui l opera è stata ideata Molte informazioni sulle caratteristiche dell edificio ci possono giungere dalla storia della sua costruzione, dei successivi interventi, e del suo utilizzo marco.cauda@niphe.com 3 Livello di conoscenza In ogni caso il grado di incertezza in cui si andrà ad operare sarà maggiore di quello di un edificio nuovo La normativa introduce 3 LIVELLI DI CONOSCENZA Diversi coefficienti di sicurezza sui materiali marco.cauda@niphe.com 4

Tipologie di intervento ADEGUAMENTO SISMICO opere su un edificio esistente al fine di renderlo atto a sopportare le azioni sismiche valutate secondo quanto previsto per i nuovi edifici MIGLIORAMENTO SISMICO interventi strutturali volti a conseguire un grado di sicurezza maggiore di alcuni elementi strutturali di un edificio marco.cauda@niphe.com 5 Adeguamento sismico E imposto dalla normativa per strutture da: sopraelevare (nel rispetto delle altezze massime); ampliare in altezza fino a raggiungere dappertutto quella massima esistente; variare la destinazione d uso con carichi (permanenti ed accidentali) maggiori del 20% di quelli attuali; ristrutturare con opere tali da portare ad un organismo edilizio diverso da quello attuale; ristrutturare con interventi che portino ad alterazioni sostanziali del comportamento globale dell edificio. marco.cauda@niphe.com 6

Miglioramento sismico Sostituzione o riparazione di elementi vecchi, ammalorati o comunque danneggiati senza turbare il COMPORTAMENTO SISMICO GLOBALE dell edificio Non è necessario procedere a calcoli sismici: è sufficiente dimostrare che le opere in progetto andranno ad aumentare il grado di sicurezza dell edificio nei confronti dei terremoti Problema interpretativo: come dimostrare che le opere miglioreranno la sicurezza senza procedere a calcoli sismici? marco.cauda@niphe.com 7 Livelli di conoscenza LC1 Conoscenza limitata LC2 Conoscenza adeguata LC3 Conoscenza accurata Parametri in base ai quali sono individuati i livelli di conoscenza: geometria degli elementi strutturali; dettagli costruttivi strutturali; proprietà meccaniche dei materiali; marco.cauda@niphe.com 8

Individuazione del livello di conoscenza Fattore di confidenza marco.cauda@niphe.com 9 Stati limite da considerare Stato Limite di Collasso Azione di progetto con probabilità di accadimento del 2% in 50 anni che si ottiene dividendo lo spettro elastico per 1,5 Stato Limite di Danno Severo Corrisponde allo SLU sismico ed è una verifica alternativa a quella allo Stato Limite di Collasso. In generale si effettua sulla base dello spettro di risposta elastico Stato Limite di Danno Limitato Corrisponde allo SLD marco.cauda@niphe.com 10

Tipologia di verifiche elementi/meccanismi di collasso FRAGILI verifica della Capacità in termini di resistenza elementi/meccanismi di collasso DUTTILI verifica della Capacità in termini di deformabilità marco.cauda@niphe.com 11 Livelli di rilievo marco.cauda@niphe.com 12

Coefficienti parziali di sicurezza (secondo OPCM n. 3316) marco.cauda@niphe.com 13 Coefficienti parziali di sicurezza (secondo Allegato Nota) FATTORE DI CONFIDENZA Resistenze dei materiali divise per il Fattore di Confidenza Le sollecitazioni trasmesse dagli elementi duttili a quelli fragili sono moltiplicate per il Fattore di Confidenza marco.cauda@niphe.com 14

Rilievo e valutazione dei Livelli di Danno Manuale di istruzioni della scheda censimento danni del CNR marco.cauda@niphe.com 15 Livelli di danno secondo Manuale CNR Rimane a discrezione del progettista tradurre questo genere di danno in decisioni sugli interventi da prendere Senza questo tipo di valutazione i coefficienti introdotti sui materiali porterebbero a risultati inaffidabili marco.cauda@niphe.com 16

Progetto di intervento Scelta motivata del tipo di intervento Scelta delle tecniche e dei materiali Dimensionamento preliminare dei rinforzi Analisi strutturale da condurre con le caratteristiche della struttura post-intervento Verifiche da eseguire con i valori di resistenza specifici per le strutture esistenti marco.cauda@niphe.com 17 Tipologie di intervento Soluzione dei problemi legati ad elementi costruttivi inadeguati quali architravi, collegamenti, ecc. Correzione delle forti irregolarità di rigidezza che possono dare luogo ad effetti torsionali e concentrazione delle sollecitazioni Irrigidimento dei piani per consentire una migliore distribuzione delle azioni orizzontali sugli elementi verticali marco.cauda@niphe.com 18

Interventi operativi Rendere più rigidi i solai ancorandoli alle murature perimetrali inserendo eventualmente cordoli perimetrali Aumentare la duttilità di elementi fragili inserendo armatura diffusa o cerchiature Ridurre le masse Demolire e ricostruire le strutture gravemente danneggiate Rinforzare gli elementi danneggiati Migliorare l organismo strutturale con cordolature ed incatenamenti marco.cauda@niphe.com 19 Consolidamento delle murature La muratura è uno dei sistemi costruttivi più diffusi all interno del patrimonio edilizio esistente E estremamente difficile determinare il comportamento delle strutture in muratura e la loro reale sicurezza in opera in quanto costituite da materiali altamente disomogenei e spesso di bassissime caratteristiche meccaniche marco.cauda@niphe.com 20

Iniezioni di malte leganti Applicazione: elementi lapidei sconnessi, non legati da malta Esecuzione: stuccatura dei giunti con intonaco temporaneo di sacrificio, inserimento dei boccagli inclinati verso il basso, iniezione di acqua fino a saturazione dei pori e iniezione a partire dal basso con malta idraulica antiritiro marco.cauda@niphe.com 21 Intonaci armati Applicazione: elementi che richiedono elevata duttilità Esecuzione: disposizione dell armatura collegata tramite perfori armati ed iniettati, disposizione dell intonaco di almeno 3 cm di spessore previa abbondante bagnatura delle parete spicconata (possibilità di associare l intervento a iniezioni diffuse) marco.cauda@niphe.com 22

Perfori armati Applicazione: realizzare ammorsature e collegamenti tra murature scollegate o lesionate Esecuzione: possono essere utilizzate barre inox o in carbonio con malte speciali o resine epossidiche marco.cauda@niphe.com 23 Risarciture localizzate (cuci-scuci) e ripristini Applicazione: murature di buona qualità con danni localizzati Esecuzione: si procede per piccoli tratti, sostituendo con materiale ben ammorsato di caratteristiche simili a quelle della muratura esistente marco.cauda@niphe.com 24

Incatenamenti Applicazione: ampiamente collaudata in molte situazioni con murature di discrete qualità, portano ad aumenti di resistenza globale dell ordine del 50% Esecuzione: è necessario verificare la compressione indotta localmente dal capochiave, è opportuno che il capochiave scarichi direttamente sulle murature di spina o sul solaio, il capochiave a paletto va disposto a 45 per trovare contrasto sia sul muro che sul solaio marco.cauda@niphe.com 25 Rinforzo di solai con struttura in legno Collegamento di una trave sostituita con la muratura marco.cauda@niphe.com 26

Rinforzo di solai con struttura in legno Interventi intradossali ed estradossali analoghi a quelli in zona non sismica marco.cauda@niphe.com 27 Consolidamento delle volte di muratura Le volte in zona sismica sono molto vulnerabili in quanto inadatte a portare carichi eccentrici o non adeguatamente distribuiti Riduzione delle masse gravanti sulla volta Contrasto delle spinte eventualmente libere Miglioramento delle caratteristiche della muratura con apporto di materiale reagente a trazione marco.cauda@niphe.com 28

Consolidamento delle volte Intervento volto a scaricare la volta, migliorare le sue caratteristiche mediante rinforzo armato e riprendere la spinta a vuoto marco.cauda@niphe.com 29 Consolidamento e miglioramento sismico delle coperture Gli interventi sulle coperture devono permettere di ripartire le azioni orizzontali tra i vari sistemi murari minimizzando gli effetti flessionali Chiudere le murature con cordolature sommitali Riprendere le spinte a vuoto con schemi a capriata Nei restauri riprendere le spinte a vuoto con tiranti orizzontali marco.cauda@niphe.com 30

Rinforzo e miglioramento delle coperture marco.cauda@niphe.com 31