PREPARAZIONE DI FORME DI DOSAGGIO SOLIDE

Documenti analoghi
PREPARAZIONE DI FORME DI DOSAGGIO SOLIDE

PREPARAZIONE DI FORME DI DOSAGGIO SOLIDE

Corso di Laurea Magistrale in Farmacia

Corso di Laurea Magistrale in Farmacia

ATTIVITA FORMULATIVA

FORME di DOSAGGIO SOLIDE ORALI SCHEMA di PREPARAZIONE polveri grossolane

Corso di Laurea Magistrale in Farmacia

Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche

Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche

FORME DI DOSAGGIO SOLIDE ORALI SCHEMA DI PREPARAZIONE

ATTIVITA FORMULATIVA

Corso di Chimica Generale CL Biotecnologie

La granulometria nella scienza del suolo: nuove tecniche di misura per nuovi scenari. I metodi di misura. dr. Roberto De Mascellis

Il processo di macinazione spesso serve anche per la miscelazione.

polveri grossolane polveri fini polveri calibrate polveri mescolate granulato prodotto finito confezionato

Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche

Formulazione e legislazione di prodotti salutari

Fabbricazione Industriale dei Medicinali

Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche

Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche

Corso di Laurea Magistrale in Farmacia

Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie

Corso di Laurea Magistrale in Farmacia

Prodotti salutari -dott.ssa Evelyn Ochoa

La terra come materiale da costruzione - Principi. Strade ferrovie aeroporti

COMPORTAMENTO TECNOLOGICO DEGLI IMPASTI PER GRANDI FORMATI: REOLOGIA DELLE POLVERI, COMPATTAZIONE, SINTERIZZAZIONE E TENSIONI RESIDUE

SCHEDA PER IL DOCENTE DESCRIZIONE DELL ITINERARIO DI LABORATORIO

scheda 1 Percorso 1 Che cos è l acqua Diagramma di stato dell acqua Obiettivo Come si comporta l acqua a varie temperature

Caratteristiche granulometriche degli API: difficoltà e limiti dell analisi laser

SCHEDA PER LO STUDENTE DETERMINAZIONE DELLA DENSITÀ DI UN CORPO SOLIDO

Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche

GRANULATORI FORGIA. Il prodotto così ottenuto possiede un elevato grado di scorrevolezza con conseguente ottimale riempimento dello stampo.

Esercitazioni di Prodotti Salutari -AA 2012/13

Prove geotecniche di laboratorio di supporto alla progettazione geotecnica per le quali è richiesta l autorizzazione ministeriale

ANALISI GRANULOMETRICA DEGLI INERTI

DETERMINAZIONE LIMITI DI CONSISTENZA

Laboratorio di Fisica a.a. 2012/2013

Chimica. Gli stati di aggregazione della materia

Corso di Laurea Magistrale in Farmacia

Docente: Ing. Giuseppe Scasserra

polveri grossolane polveri fini polveri calibrate polveri mescolate granulato prodotto finito confezionato

RICERCA E SPERIMENTAZIONE

Prof.ssa Laura Salvagno

Il microscopio elettronico: oltre la lunghezza d onda della luce visibile

La sinterizzazione rappresenta il processo che porta dalle polveri ad un compatto in genere più denso, meno poroso e più resistente (è il passaggio

Corso di Tecnologia dei Materiali ed Elementi di Chimica. Docente: Dr. Giorgio Pia

INDAGINI GEOGNOSTICHE

Proprietà dello stato solido di interesse per la formulazione di forme di dosaggio solide

Soggetto a modifiche tecniche ed errori Retsch GmbH - -

L utilizzo di metodi a pressione di vapore per la determinazione della curva di ritenzione idrica

Lo stato liquido. Un liquido non ha una forma propria, ma ha la forma del recipiente che lo contiene; ha però volume proprio e non è comprimibile.

Genesi delle rocce lapidee

Piroplasticità del gres porcellanato:

Corso di Tecnologia dei Materiali ed Elementi di Chimica. Docente: Dr. Giorgio Pia

SKID PER LA COLORAZIONE DELLA BARBOTTINA

PARTE PRIMA: LA PREPARAZIONE DELLE MATERIE PRIME

FISICA E LABORATORIO INDIRIZZO C.A.T. CLASSE PRIMA. OBIETTIVI U. D. n 1.2: La rappresentazione di dati e fenomeni

LA REVISIONE DEI METODI UFFICIALI DI ANALISI CHIMICHE DEL SUOLO: ASPETTI CHIMICI, AMBIENTALI ED INTERPRETAZIONE AGRONOMICA LA GRANULOMETRIA

CARATTERISTICHE FISICHE DELLE TERRE

Tensione di vapore evaporazione

ISTRUZIONE OPERATIVA:

1. Le forze intermolecolari 2. Molecole polari e apolari 3. Le forze dipolo-dipolo e le forze di London 4. Il legame a idrogeno 5. Legami a confronto

Capitolo 12 Le forze intermolecolari e gli stati condensati della materia

page 30 RIFERIMENTI SULLE CARATTERISTICHE DEL CALCESTRUZZO «MATERIALE DA COSTRUZIONE» NELLE NORME TECNICHE DELLE COSTRUZIONI 2008

CAMPIONAMENTO fondamentale analisi campionamento omogenei stessa composizione variazione l abilità persona variabilità metodo analitico realtà

IN.TEC. Soc. Cooperativa

La sinterizzazione rappresenta il processo che porta dalle polveri ad un compatto in genere più denso, meno poroso e più resistente (è il passaggio

Corso di Laurea Magistrale in Farmacia

Genesi delle rocce lapidee

Corso di laboratorio di fisica della materia Prof. Mario Rocca AA Il progresso delle conoscenze in Fisica è indissolubilmente legato al

1. Introduzione 1.1 Scopo della tesi

TECNICHE CENTRIFUGATIVE

Micropolveri di diamante

Processi produttivi da fuso

OSSERVAZIONI AL SEM DI MICROSTRUTTURE

ELENCO PROVE ARGILLE E MATERIE PRIME GEOTECNICA STRADALE GEOTECNICA DEI TERRENI GEOTECNICA DELLE ROCCE PRODOTTI FINITI PER L EDILIZIA

Molti ceramici sono sempre più utilizzati nel settore dell elettrotecnica e dell elettronica. La conducibilità di tipo elettronica o ionica può

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO CONTINUE

2 SCELTA E DIMENSIONAMENTO DELLA SOVRASTRUTTURA

Università IUAV di Venezia corso : Fondamenti di Geotecnica a.a


I CALCESTRUZZI CELLULARI NELLE APPLICAZIONI DI INGEGNERIA GEOTECNICA: CARATTERISTICHE MECCANICHE

LAVORI DI REALIZZAZIONE N. 2 ROTATORIE E CONNESSA VIABILITA COMPLEMENTARE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA

Densità e porosimetria

Forme di dosaggio solide per uso orale costituite da un involucro, di consistenza dura o molle, di forma e capacità diverse, contenente una o più

Cg1. Ca2. Cg2. Cm1. Ca3. Cm1. Ma2. Ca2. Cm2. Ma1. Ca1. Cg1. Arenarie (Miocene) Conglomerati (Oligocene) Marne (Eocene) Calcari (Cretacico)

SCHEDA N 8 DEL LABORATORIO DI FISICA

Capitolo 1 Prima legge 1

ANALISI NUMERICA DEL PROCESSO PRODUTTIVO DI LASTRE CERAMICHE: SIMULAZIONE DEI PROCESSI DI DEPOSIZIONE E COMPATTAZIONE DELLE POLVERI

INTRODUZIONE LO STUDIO DELLA MATERIA

Mezzo granulare complesso. Blocco scorrevole per attrito. Mezzo granulare elementare. F τ. (stati impossibili) curva limite

Magnete in caduta in un tubo metallico

Il colaggio è usato in genere per produrre oggetti cavi o dalle forme complicate. La sospensione (DPS>1; volume solido 50%) di partenza viene posta

La granulazione permette di ottenere granuli (aggregati di alcune decine di micron con DPS<1) dalle polveri. I granuli scorrono meglio della polvere,

Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie

Merlo Andrea. Modulo 12

Parte I): Principi di Geotecnica

Caratteristiche agronomiche dei substrati alla luce della nuova normativa UNI per l utilizzo nel verde pensile

Transcript:

SOLIDI PREPARAZIONE DI FORME DI DOSAGGIO SOLIDE Ripartizione volumetrica di materiale particolato (generalmente miscele di polveri, eventualmente granulati) Polveri Granulati Pellets Capsule Compresse Pastiglie Gomme da masticare

PREPARAZIONE DI FORME DI DOSAGGIO SOLIDE Ripartizione volumetrica di materiale particolato (generalmente miscele di polveri, eventualmente granulati) OPERAZIONI UNITARIE Macinazione Mescolazione Granulazione (secco, umido) Essiccamento

FORME di DOSAGGIO SOLIDE ORALI SCHEMA di PREPARAZIONE polveri grossolane polveri fini polveri calibrate polveri mescolate granulato MACINAZIONE VAGLIATURA MESCOLAZIONE GRANULAZIONE SECCO ESSICCAMENTO UMIDO ripartizione IMBUSTINAMENTO INCAPSULAZIONE COMPRESSIONE bustine capsule compresse CONFEZIONAMENTO prodotto finito confezionato

POLVERI Sistema eterogeneo composto da particelle individuali casualmente interdisperse con spazi d aria Possono rappresentare come tali una forma di dosaggio oppure Possono essere impiegate per la preparazione di altre forme di dosaggio Solide: granulati, capsule, compresse Liquidi dispersi: sospensioni

Proprietà delle polveri Fondamentali particelle individuali forma dimensione porosità area superficiale Derivate polvere nel suo insieme (bulk properties) scorrevolezza densità apparente impaccamento o assestamento area superficiale specifica (ASS)

Caratterizzazione delle polveri Sistema complesso virtualmente impossibile da caratterizzare in termini di proprietà fondamentali. Possibilità di disporre di misure semi-quantitative di alcuni fattori (parametri o proprietà) importanti per l attività formulativa /produttiva

Proprietà delle singole particelle Dimensione e forma Dalle dimensione delle particelle dipendono l assestamento, la porosità, la densità e lo scorrimento delle polveri Le particelle che costituiscono le polveri sono eterogenee forma e superficie irregolari non hanno una dimensione omogenea Intervallo dimensionale (particle size distribution) Granulometria (Micromeritics)

Granulometria Metodi per la determinazione della dimensione di una polvere (Analisi granulometrica) Analisi al microscopio ottico, microscopio elettronico a scansione (SEM), microscopio elettronico a trasmissione (TEM) Setacci Tecniche di sedimentazione Sistemi a conducibilità elettrica o a impulsi di resistenza (Coulter Counter ) Sistemi che sfruttano la diffrazione della luce laser (low angle laser light scattering) Sistemi che utilizzano la spettroscopia di correlazione fotonica (dynamic light scattering)

Metodi utilizzati per la determinazione delle dimensioni particellari Sieving Electron microscope Optical microscope Ultracentrifuge Sedimentation Coulter counter 1 A 10 A 100 A 0,1 mm 1 mm 10 mm 100 mm 1000 mm 10.000 mm 0,01 mm 1 mm 1 cm Particle size Adattato da: Alfred Martin. Physical Pharmacy. Fourth Edition

Analisi al microscopio ottico Range: 0,2-100 m Campione disperso (sospensione) su di un vetrino. Obiettivi muniti di scala micrometrica Possibilità di proiettare su uno schermo. Possibilità di prendere fotografie. Sistemi a lettura automatica e computerizzata (costosi). Generalmente si indica il range entro il quale è compresa la particella. Si contano almeno 625 particelle (British Standard) Si utilizzano più obiettivi per poter valutare dimensioni anche molto diverse fra loro. Esecuzione semplice ma lunga e noiosa Valutazione di due sole dimensioni: lunghezza e larghezza, nessuna informazione sullo spessore Distribuzione in numero L analisi al microscopio è generalmente eseguita in via preliminare, es. per la verifica della presenza di aggregati di particelle, ed anche per guidare la scelta del metodo più adatto all analisi e/o dei parametri operativi dell analisi stessa.

Analisi al microscopio ottico 7 6 5 4 3 2 1 7 6 5 4 3 2 1 Reticolo del British Standard* *British Standard è un ente di normazione, certificazione e formazione internazionale che opera a livello globale sotto accreditamento di diversi organi nazionali e internazionali

Analisi al microscopio ottico 7 6 5 4 3 2 1 7 6 5 4 3 2 1

Analisi al microscopio ottico Rappresentazione dei risultati Numero di particelle in funzione della classe dimensionale Classe Media della Granulometric Classe a (mm) granulometrica Numero particelle contate % in numero 4-8 6 5 1,92 8-12 10 15 5,75 12-16 14 46 17,62 16-20 18 68 26,05 20-24 22 58 22,22 24-28 26 32 12,26 28-32 30 22 8,43 32-36 34 10 3,83 36-40 38 2 0,77 40-44 42 2 0,77 44-48 46 0 0,00 48-52 50 1 0,38 261 100 Grafico a barre (istogramma) ottenuto dai dati riportati in tabella Curva di frequenza ottenuta dai dati riportati in tabella

Analisi con i setacci Si utilizza una serie calibrata di setacci Generalmente per polveri grossolane: 0,5 mm-44 m Si scelgono da 5-10 setacci Si pesano 100 g di polvere setacciatrice vibrante (Vibriovaglio) movimento per un tempo definito si pesa la polvere rimasta sui setacci si ripete fino a quando il peso sui diversi setacci non varia di molto Distribuzione in peso Variabili - quantità di polvere impiegata - tempo di setacciatura

Analisi con i setacci 100 g circa 500µm 355µm 250µm 180µm 125µm Fondo Vibrovaglio Endecotts

Analisi con i setacci

% in peso Analisi con i setacci Condizioni dell analisi: Pesata: 101,1 g Setacci: 20 cm Istrumento: Vibrovaglio Endecotts - Amplitude:4 - Tempo: 5 min + 2 min Quantità (g) di polveri in funzione della classe granulometrica Classe Granulometrica (mm) Tara (g) Lordo (g) Neto (g) Percentuale in peso (%) <125 245,4 246,3 0,9 0,9 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 <125 125-180 180-250 250-355 355-500 >500 Classe granulometrica (um) 125-180 276,2 292,5 16,3 16,1 180-250 283,6 308,1 24,5 24,3 250-355 288,7 332,5 43,8 43,4 355-500 288,2 302,4 12,4 14,1 >500 311,3 312,6 1,3 1,3 101,0 100

Proprietà delle polveri Fondamentali particelle individuali forma dimensione porosità area superficiale Derivate polvere nel suo insieme (bulk properties) scorrevolezza densità apparente impaccamento o assestamento area superficiale specifica (ASS)

Interfaccia solido-aria Proprietà della polvere nel suo insieme Atomi o ioni localizzati alla superficie delle particelle esposti ad una differente distribuzione delle forze di legame intra intermolecolari rispetto a quelli dentro le particelle Energia libera superficiale non soddisfatta forza di attrazione molecolare, che tende ad estendersi per piccole distanze verso l esterno può essere associata ad atomi e ioni che stanno in superficie le particelle sufficientemente vicine si attraggono e tendono a stare attaccate le une alle altre coesione adesione

Coesione Adesione attrazione fra particelle dello stesso tipo attrazione fra particelle di tipo diverso Entrambi danno luogo ad una proprietà intrinseca della polvere in bulk resistenza al movimento differenziale delle particelle che la costituiscono (SCORREVOLEZZA) INFLUENZA DIRETTA ripartizione (scorrimento in dispositivi di alimentazione-riempimento) miscelazione compressione

La resistenza al movimento relativo delle particelle (scorrevolezza) è influenzato anche da: sviluppo di forze elettrostatiche (frizioni interne) strato di umidità assorbita dissipazione delle cariche elettrostatiche formazione di ponti liquidi fra una particelle e l altra (tensione superficiale - capillarità) proprietà delle polveri apparecchiature impiegate

Lo scorrimento delle polveri influenzato da. Equilibrio tra le forze che favoriscono lo scorrimento (F s ) e le forze che lo contrastano (F c ) F s = F c F s forza di gravità (e/o altre forze) densità vera delle particelle inclinazione del piano F c forze di coesione ed adesione

Questi contributi non possono essere valutati distintamente, ma esistono tecniche sperimentali per quantizzare la resistenza delle particelle al movimento. Metodi sperimentali per valutare la resistenza delle particelle al movimento 1. metodi statici o indiretti misurano un determinato parametro quando la polvere ha raggiunto una posizione di stasi 2. metodi dinamici o diretti misure ottenute con le polveri in movimento

h D Angolo di riposo Metodi indiretti tg 25 < < 40 2h D è in funzione delle proprietà coesive e frizionali di un letto di polvere sottoposto a piccoli carichi esterni (riempimento capsule, mixing, ) polveri coesive hanno elevato angolo di riposo metodo attendibile solo per polveri di facile scorrimento metodo non riproducibile a causa degli urti tra le particelle che influiscono sulla forma del cono

Indice di compressibilità (Indice di Carr) Metodi indiretti indica la facilità con cui un materiale può essere indotto a scorrere V I 1 100 V o V V o volume del campione sottoposto a tapping standard volume del campione prima del tapping I < 15% buone caratteristiche di flusso I > 25% cattive caratteristiche di flusso

Diagramma dello strumento per determinare il volume all assestamento delle polveri (Bulk volume) Volume iniziale (V 0 ) Volume finale (V) Dopo il versamento della polvere nel cilindro graduato questa viene sottoposta a movimenti verticali di intensità, ampiezza e numeri predefiniti

Massa Volume Densità VUOTI INTERPARTICELLARI Relazioni Massa-Volume facilmente determinabile più difficilmente determinabile m V VUOTI INTRAPARTICELLARI (open/closed) Quanti volumi può avere una polvere? Ci sono almeno tre interpretazioni del volume di una polvere True volume (V t ) Granular volume (V g ) Bulk volume (V b )

V t volume totale delle particelle di solido che esclude gli spazi più grandi delle dimensioni molecolari valore caratteristico per ogni materiale V g volume cumulativo totale occupato dalle particelle che include i vuoti intraparticellari (ma non quelli interparticellari) dipende dal metodo usato per la sua determinazione V b volume occupato dall intera massa di polvere sottoposta a particolari condizioni di impaccamento procedure standard di tapping dipende dal metodo usato

Di conseguenza Densità vera Densità granulare t g m V t m V g Densità in «bulk» b m V b

Picnometro a elio Determinazione V t (volume vero) Detector di pressione ELIO CAMPIONE VUOTO

pressione CALIBRAZIONE P 2 P x P 1 V 1 V 2 V x V 1 V 2 volume Misura volume vero campione di polvere V x?