CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL ARCHITETTURA LABORATORIO DI RESTAURO ARCHITETTONICO (8 CFU) Docente: ANNUNZIATA MARIA OTERI Assistente: NINO SULFARO

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL ARCHITETTURA LABORATORIO DI RESTAURO ARCHITETTONICO (8 CFU) Docente: ANNUNZIATA MARIA OTERI Assistente: NINO SULFARO a.a. 2012-2013

ORARIO DEL LABORATORIO Nel primo semestre il Laboratorio si articolerà secondo il seguente orario Lunedì 14.30-19.00 NB l orario interno al Laboratorio potrebbe subire variazioni al II semestre OBIETTIVI FORMATIVI DEL LABORATORIO Il restauro è una disciplina complessa che lega insieme gli aspetti teorici fondativi con questioni altamente tecniche. Il laboratorio di restauro, dunque, riunisce due corsi che hanno l obiettivo, in una visione integrata delle problematiche, da un lato di fornire gli elementi base per la conoscenza delle principali teorie sul restauro elaborate nel corso dei secoli, dall altro gli strumenti critici e tecnici per affrontare la fase progettuale. Da un lato, dunque, si forniscono e si specificano i presupposti teorici e metodologici che oggi delineano la disciplina del Restauro e le sue relazioni con il progetto di architettura, dall altro, il corso di Restauro architettonico fornisce allo studente un metodo per l approccio al manufatto da conservare. Sulla base degli strumenti critici forniti nel corso di Teorie, lo studente segue un percorso metodologico che interpreta, attraverso un attenta ricerca storica e un accurato rilievo delle geometrie, le vicende costruttive del manufatto scelto come tema di esercitazione, che analizza e spiega i fenomeni di degrado anche in relazione alla loro evoluzione storica, che giustifica culturalmente i necessari provvedimenti conservativi, e infine che ne prospetta un riuso compatibile. FREQUENZA AL CORSO E MODALITÀ D'ESAME Per l'ammissione all'esame è condizione necessaria il completo svolgimento del tema di esercitazione e il superamento delle verifiche che verranno condotte all interno del Laboratorio nel corso dell anno accademico, secondo le indicazioni fornite dalla docenza. La prova d'esame verte sui temi affrontati durante le lezioni, nonché sul contenuto della bibliografia indicata. L esame ha carattere prettamente individuale (anche nel caso in cui l esercitazione sia svolta in gruppo) e muoverà dagli aspetti teorici del restauro per poi indirizzarsi a quegli più propriamente tecnici e progettuali percorrendo tutte le tappe dell esercitazione svolta durante l anno.

PROGRAMMA

Tema del Corso è il progetto di conservazione del patrimonio architettonico. L obiettivo del Corso, pertanto, è di offrire allo studente un metodo per l approccio al manufatto da conservare che ne interpreti, attraverso un attenta ricerca storica e un accurato rilievo delle geometrie, le vicende costruttive, che analizzi e spieghi i fenomeni di degrado anche in relazione alla loro evoluzione storica, che giustifichi culturalmente i necessari provvedimenti conservativi, e infine ne prospetti un riuso compatibile. Particolare attenzione sarà riservata al tema dell accessibilità degli edifici storici e al rispetto della normativa per l abbattimento delle cosiddette barriere architettoniche che si ritiene argomento strettamente correlato al più generale progetto di riuso di un architettura. PROGRAMMA Il Corso è organizzato in lezioni, comunicazioni di docenti specialisti nei vari settori ed esercitazioni finalizzate alla revisione delle ricerche assegnate ad ogni singolo gruppo; nell ambito dell attività di Corso è compresa la fase progettuale relativa alle procedure di conservazione, consolidamento e riuso del manufatto oggetto della ricerca. Le lezioni, collegandosi al modulo di Storia e Teorie del restauro, muoveranno dal dibattito sugli attuali orientamenti disciplinari in modo da fornire allo studente le fondamenta teoriche per il progetto, oltre che per chiarire in quale ambito teoretico si colloca la proposta didattica del Corso. Il riconoscimento delle pratiche realizzative, manutentive e dei successivi modi d'uso di una fabbrica, la lettura analitica del loro stratificarsi nel tempo (dalla costruzione ritenuta originale sino all'ultimo restauro) e la conseguente consapevolezza della intrinseca complessità dell architettura oggetto d intervento (che costituisce il suo valore primario) e dei processi del degrado sia materico che strutturale che la riguardano, sono elementi indispensabili per un corretto approccio al progetto di conservazione e per la formulazione di ipotesi per un riuso compatibile di un edificio. Le lezioni saranno articolate secondo i seguenti argomenti: A. LINEAMENTI DI TEORIE DEL RESTAURO, con particolare attenzione al rapporto tra conoscenza storica e progetto; le principali posizioni teoriche nel dibattito attuale in relazione ad alcune tematiche strettamente connesse al progetto: autenticità, minimo intervento, reversibilità, riuso, accessibilità; B. LETTURA DEL COSTRUITO E DELLE SUE STRATIFICAZIONI: la ricerca storica (archivistica, bibliografica, iconografica), il rilievo grafico, il rilevamento fotografico, la lettura stratigrafica; C. ANALISI DEL DEGRADO: registrazione, interpretazione, progettazione dei provvedimenti per contrastarlo; D. PROGETTO PER UN RIUSO COMPATIBILE, esperienze.

TEMI DI ESERCITAZIONE L'esercitazione riguarderà lo studio di un edificio, non necessariamente a carattere "monumentale", attraverso la documentazione storica e archivistica e la redazione di un rilievo. Segue questa prima fase di approccio all edificio la registrazione dei processi di degrado in atto e lo studio dei provvedimenti per la conservazione (per questa seconda fase si ritiene sufficiente giungere alla definizione delle patologie e alla indicazione delle principali procedure tecniche di controllo e d'intervento); Il progetto di riuso, con il corollario degli indispensabili adattamenti tecnologici e adeguamenti atti a garantire una fruizione ampliata, conclude il lavoro di ricerca progettuale. BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO C. BRANDI, Teoria e storia del restauro, Einaudi, Torino 1977; A.BELLINI (a cura di), Tecniche della conservazione, Franco Angeli editore, Milano 1986; M. DEZZI BARDESCHI, Restauro: punto e da capo. Frammenti per una (impossibile) teoria, Franco Angeli, Milano 1994; G. CARBONARA (a cura di), Trattato di restauro architettonico, Utet, Torino 1996, Voll. I-IV ; Voll. V-VII (Impianti); Voll. IX-XI (aggiornamenti); G. CARBONARA, Avvicinamento al restauro. Teorie, storia, monumenti, Liguori, Napoli 1997; G. CARBONARA, Architettura d oggi e restauro. Un confronto antico-nuovo, Utet, Torino 2011; P. FANCELLI, Il restauro dei monumenti, Nardini, Firenze 1998; G.P.TRECCANI (a cura di), Archeologie, restauro, conservazione. mentalità e pratiche dell archeologia nell intervento sul costruito, Unicopli, Milano 2000, con riferimento alla lettura stratigrafica dell edificio; S. PESENTI, (a cura di), Il progetto di conservazione: linee metodologiche per le analisi preliminari, l intervento, il controllo di efficacia, Alinea editrice, Firenze 2001; P. ROCCHI (a cura di), Trattato sul consolidamento, Mancosu, Roma 2003; B.P. TORSELLO, S. F. MUSSO (a cura di), Tecniche di restauro, Utet, Torino 2003, Vol. I- II; B.P. TORSELLO, Che cos è il restauro?nove studiosi a confronto, Marsilio, Venezia 2005; S. F. MUSSO (a cura di), Recupero e restauro degli edifici storici. Guida pratica al rilievo e alla diagnostica, II edizione, EPC libri, Roma 2006; F. DOGLIONI, Nel restauro. Progetti per le architetture del passato, Marsilio, Venezia 2008;

- Per la redazione degli elaborati grafici: G. CARBONARA, Restauro dei monumenti: guida agli elaborati grafici, Napoli Liguori, 1990; D. FIORANI, Restauro architettonico e strumento informatico. Guida agli elaborati grafici,liguori,napoli 2004; S. VALTIERI (a cura di), Vademecum per il progetto di restauro dell architettura, GB Editoria, Roma 2007; Costituiscono un utile riferimento: le Riviste TeMa (Tempo Materia Architettura), ANAΓKH (Cultura, storia e tecniche della conservazione), Arkos, Casabella. Altre indicazioni e materiali bibliografici verranno forniti nel corso delle lezioni.