Influenza pandemica (A/H1N1p) Aggiornamento del 08.04.11 1
INFLUENZA UMANA PANDEMICA - A/H1N1p Aggiornamento al 08 Aprile 2011 A seguito degli ultimi comunicati emessi dall Organizzazione Mondiale della Sanità e del Centro Europeo di Prevenzione e Controllo delle Malattie (ECDC), gli aggiornamenti in merito alla situazione epidemiologica dell influenza pandemica verranno pubblicati a cadenza bisettimanale. Sommario: Attualmente la circolazione del virus dell influenza è in diminuzione nell emisfero settentrionale, e nei paesi della zona tropicale. La maggior parte dei virus caratterizzati geneticamente hanno evidenziato una similitudine nei confronti dei virus contenuti nel vaccino disponibile in commercio, ad eccezione di alcuni stipiti di influenza tipo B denominati Yamagata. Paesi appartenenti alle zona tropicali dell emisfero settentrionale: L'influenza continua a diminuire in Canada e negli Stati Uniti d'america (USA). In Canada l'attività influenzale è diminuita nella parte occidentale, ma persiste in alcune zone di Alberta, Ontario, Québec e in diverse province atlantiche. Inoltre, è stato registrato un decremento del numero dei casi di malattie associate al virus dell influenza (ILI) e di ricoveri pediatrici. Negli Stati Uniti, durante la 12 settimana epidemiologica, la percentuale di visite ambulatoriali per ILI è scesa al di sotto della soglia epidemica per la prima volta dalla fine di dicembre 2010, ma i decessi registrati dal sistema di sorveglianza che comprendono i dati ottenuti da 122 città, hanno evidenziato problematiche di tipo respiratorio (polmoniti). Sono stati riportati 12 casi pediatrici di decessi associati al virus dell influenza per un totale di 89 casi durante questa stagione. Trentatre di questi sono stati associati al virus dell influenza tipo B, 21 al virus dell influenza pandemico (A/H1N1p), 17 al virus dell influenza tipo A/H3N2 e 18 sono stati associato al virus dell influenza tipo A non tipizzabile. Complessivamente, la percentuale di campioni positivi ai saggi allestiti nei confronti del virus dell influenza durante la 12 settimana è diminuito al 14%, con il 71% di positività nei confronti del virus dell influenza tipo A (62% A/H3N2; 38% A/H1N1p) e il 29% nei confronti del tipo B (94,3% stipite victoria; 5,7% stipite Yamagata). Il Messico ha segnalato un focolaio di influenza tipo A nello stato di Chihuahua ed ha interessato principalmente le città di Juarez e Chichuahua. Tra il 22 marzo e 4 aprile, sono stati accertati 142 casi di ILI associati a grave infezione respiratoria acuta. Tra questi sono stati registrati 6 casi di decessi (tra cui una donna in stato di gravidanza). In questo ambito, il sequenziamento genomico effettuato su tre dei sei virus isolati da quest ultimi pazienti, hanno mostrato omologia al virus attualmente in circolazione. 1. Europa Tutti gli indicatori in merito all influenza in Europa continuano ad segnalare una diminuzione della circolazione virale. Tutti i paesi hanno accertato l influenza con un grado da lieve a medio. Durante la 12 settimana la percentuale dei campioni positivi ai saggi allestiti nei confronti del virus dell influenza è stata del 22%,(34% tipo A; 66% tipo B) in diminuzione rispetto alla percentuale riscontrata durante la 10 settimana (46%). Tutti i virus dell influenza caratterizzati geneticamente durante questa stagione, sono simili a quelli contenuti nel vaccino trivalente commercialmente disponibile. In Italia durante la 14 settimana del 2011, il num ero dei casi accertati per influenza è stato di 870 (0,94%Incidenza totale), di cui 182 tra 0-4 anni (2.83% Inc.), 160 tra 5-14 anni (1,32% Inc.), 455 tra 15-64 anni (0,82% Inc.) e 73 oltre i 65 anni (0,39%). 2
Nella Regione Umbria sono stati accertati durante la stessa settimana di cui sopra, complessivamente 4 casi (0,34% Incidenza totale) e nella Regione Marche 10 soggetti infetti da virus dell influenza (1,25 % Incidenza totale). 2. Nord Africa e Medio Oriente Diversi paesi del Nord Africa e Medio Oriente segnalano un declino dell attività influenzale. L'Algeria ha segnalato un decremento dei casi di influenza nei confronti dell ultimo aggiornamento. Attualmente il virus dell influenza A/H1N1p predomina rispetto al virus di tipo B, che si è diffuso principalmente all'inizio della stagione influenzale. La Tunisia riferisce una decrescente circolazione virale riferita al virus dell influenza tipo A/H1N1p e al virus tipo B. Oman segnala una costante diminuzione della percentuale di visite ambulatoriali per ILI. In Iran il numero dei casi confermati d influenza, è diminuito ai livelli evidenziati all inizio della stagione con la co-circolazione di virus influenzale A/H1N1p e al virus dell'influenza tipo B. 3. Nord Asia Le ILI nei paesi dell'emisfero settentrionale sono in diminuzione. Nel nord della Cina e in Corea, l'attività ILI è rimasta bassa e inferiore a quella osservata nelle precedenti tre stagioni. Durante la 12 settimana epidemiologica, solo il 7% dei campioni sono risultati positivi per il virus dell'influenza con una prevalenza accertata nei confronti del virus di tipo B. Il Giappone ha riferito una diminuzione delle ILI con casi di influenza di tipo A/H3N2 seguiti dal virus dell influenza tipo B. In Mongolia, sono stati accertati casi di ILI associati al virus respiratorio sinciziale. I paesi della zona tropicale: La circolazione del virus dell influenza nei tropici rimane a bassi livelli. La maggior parte dei paesi dei Caraibi, Centro America e nella regione andina riferiscono una minima circolazione virale. In Kenya e Uganda, l influenza tipo A/H1N1p e tipo B sono predominanti da inizio di quest'anno. Il Madagascar ha visto un aumento dell attività influenzale nelle ultime settimane con il tipo A/H3N2 e tipo B in co-circolazione virale. In Ghana e Camerun il virus dell influenza tipo A/H1N1p è stato rilevato il maniera predominante nelle ultime settimane. In Asia tropicale e nel sud della Cina la circolazione virale è in diminuzione rispetto alle scorse settimane. In Vietnam, il 29% dei campioni saggiati, sono risultati positivi per il virus dell influenza, (inferiore a quello del mese scorso, pari al 38%). La maggior parte dei virus riscontrati appartenevano al tipo A/H1N1p (88%). La Repubblica democratica popolare del Laos (RDP) e la Cambogia, hanno riferito una bassa circolazione virale. In Laos tutti i 21 campioni saggiati sono risultati negativi nei confronti del virus dell'influenza e in Cambogia 2 campioni su 99 saggiati sono risultati positivi nei confronti della stessa infezione virale. I paesi della zona temperata: Nell emisfero australe la circolazione virale rimane a bassi livelli. Tuttavia nella parte nord del paese si accerta prevalentemente il virus dell influenza tipo A/H3N2. Sorveglianza virologica: Durante la 11 e 12 settimana del 2011, sono stati accertati casi di influenza sostenuti dal virus A/H1N1p, A/H3N2 e di tipo B. In Canada l attività è diminuita nella parte occidentale, mentre nella parte orientale sono stati segnalati casi sostenuti dal virus dell influenza tipo B. Nella parte meridionale, sono stati accertati pochi casi di influenza. È stato evidenziato un incremento del numero dei casi infetti da influenza tipo A/H3N2 in Australia. La maggior parte dei virus caratterizzati geneticamente durante la stagione 2010-2011 risultano simili a quelli contenuti nei vaccini suggeriti dall organizzazione Mondiale della Sanità. 3
Relazioni FluNet: Durante la 11 e 12 settimana del 2011 (13 marzo 26 Marzo 2011) il National Influence Centre (NIC) ha elaborato dati epidemiologici FluNet provenienti da 76 Paesi. Sono stati segnalati 7614 campioni positivi per virus influenzali, di cui 4824 (63,4%) sono stati tipizzati come A e 2790 (36,6%) come tipo B. Tra i virus di tipo A, 67,6% sono stati rappresentati da A/H1N1p e il 32,4% da A/H3N2. Di seguito si riportano tre mappe pubblicate dall Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) e dal Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC) riguardanti rispettivamente il numero dei test positivi (Figura 1) per influenza nel Mondo (20-26 Marzo 2011), la presenza dei diversi virus influenzali nel territorio europeo (Figura 2) e la sua diffusione durante la 10 settimana del 2 011 (Figura 3). Figura 1 4
Figura 2 5
Figura 3 6
Per approfondimenti è possibile consultare i seguenti siti internet: 1) Ministero della Salute http://www.ministerosalute.it/ 2) Istituto Superiore di Sanità http://www.iss.it/ 3) Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) http://www.who.int/en/ 4) Il Centro di Controllo delle Malattie (CDC) di Atlanta (USA) http://www.cdc.gov/ 5) Il Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC) http://www.ecdc.eu.int/ 6) L Ufficio Internazionale delle Epizoozie (OIE) http://www.oie.int/ 7) Sito internet dell WHO dedicata all influenza http://gamapserver.who.int/globalatlas/home.asp 8) Sito internet Influnet http://www.iss.it/if A cura della Direzione dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Umbria e delle Marche e in collaborazione con il Dr. Stefano Petrini (s.petrini@izsum.it) Tel. 075-3431 Fax. 075-35047 www.izsum.it 7