Tecniche innovative per il consolidamento delle fondazioni MICROPALI PRECARICATI A BASSA INVASIVITA INIEZIONI DI RESINE ESPANDENTI

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CESENA 26 APRILE 2016 Dott. Geol. Cristian Setti Tecniche innovative per il consolidamento delle fondazioni MICROPALI PRECARICATI A BASSA INVASIVITA INIEZIONI DI RESINE ESPANDENTI

PALI PRECARICATI SYSTAB: pali pressoinfissi a contrasto per la stabilizzazione definitiva ed il sollevamento di costruzioni e pavimentazioni esistenti

Pali modulari in acciaio ad alta resistenza costituiti da una batteria di singoli elementi pressoinfissi in successione nel terreno. Gli elementi hanno: lunghezza 90 cm, diametro 76 o 114 millimetri, spessore di 8 mm nella versione standard e spessore 12 mm nella versione rinforzata. I singoli elementi sono collegati tra loro con innesto filettato.

Stabilizzazione di strutture e pavimentazioni esistenti in terreni di fondazione a bassa portanza, con potenze ridotte ed in presenza di orizzonte solido situato a profondità raggiungibili in funzione del contrasto offerto dalla struttura.

CAPACITÀ PALO La procedura d infissione dei pali precaricati, con la misurazione in continuo della pressione esercitata dai martinetti, permette un controllo diretto della resistenza del terreno in fase di installazione e quindi una verifica in corso d opera della validità dei parametri geotecnici assunti a progetto in ogni punto di installazione.

Il numero di martinetti agenti simultaneamente è stabilito in funzione della tipologia di struttura di fondazione e della necessità di sollevamento della stessa.

Il collegamento palo-fondazione avviene sfruttando le medesime piastre in acciaio su cui si impostano i martinetti idraulici. L accoppiamento finale piastra-palo è assicurato da bulloni in acciaio ad alta resistenza in classe e numero variabili in funzione del tipo di palo impiegato e del carico assegnato. Alternativamente si può procedere alla saldatura piastra-palo.

PRINCIPALI VANTAGGI RISPETTO ALLE TECNICHE DI PALIFICAZIONE TRADIZIONALI

La dimensione delle macchine e l operatività necessarie per l installazione non comportano i disagi normalmente causati dalle lavorazioni tradizionali, come l estrazione di fanghi, la realizzazione di getti, la produzione di terreno di risulta e di forti vibrazioni e rumori. SI OPERA CON ATTREZZATURE MANUALI ANCHE IN INTERNI

CANTIERE A IMPATTO ZERO INSTALLAZIONE ANCHE IN INTERNI O IN ZONE DIFFICILMENTE RAGGIUNGIBILI SI OPERA CON ATTREZZATURE MANUALI ANCHE IN INTERNI RIDUZIONE DEI TEMPI DI REALIZZAZIONE PRECARICO PER L ANNULLAMENTO DEI CEDIMENTI PRIMARI RECUPERO DI CEDIMENTI E SOLLEVAMENTI OGNI PALO VIENE TESTATO DURANTE L INFISSIONE PER CUI SI PUO OVVIARE AD EVENTUALI DIFFORMITA DEL TERRENO RISPETTO ALLA CARATTERIZZAZIONE

Nel caso il fabbricato non abbia fondazioni idonee all utilizzo delle piastre, l installazione dei pali avviene con l ausilio di martinetti idraulici solidarizzati ai cordoli di collegamento in C.A. precedentemente realizzati, a maturazione avvenuta (28 gg), per mezzo di appositi tubi-camicia in essi predisposti. I cordoli di collegamento e la struttura muraria realizzano, di fatto, la struttura di contrasto che consente l infissione in profondità della batteria di elementi fino al raggiungimento della profondità stabilita e/o del valore di pressione corrispondente alla portata richiesta. Il collegamento finale dei pali ai cordoli di collegamento avverrà mediante saldatura o bullonatura, secondo necessità, sfruttando gli stessi tubi-camicia predisposti nei cordoli.

Nel caso il fabbricato non abbia fondazioni in c.a. ma bensì in muratura di buona qualità è possibile usare un piastraggio - cordonatura continua in acciaio.

Tecniche innovative per il consolidamento delle fondazioni MICROPALI PRECARICATI A BASSA INVASIVITA INIEZIONI DI RESINE ESPANDENTI

Sistema SYSTAB di iniezione resine a lenta espansione Tecnica basata sull iniezione nell interfaccia terreno fondazione di speciali resine a lenta espansione, utile in tutti i casi di: stabilizzazione e recupero di edifici lesionati da cedimenti differenziali; incremento della capacità portante del terreno di fondazione in vista di sopraelevazioni o aumenti di carico in genere.

Perforazioni di diametro 25 mm attraverso struttura e fondazione Iniezione di resine poliuretaniche bicomponenti a diverso grado di espansione e densità Controllo in continuo della struttura mediante livelli laser

FASI DEL CANTIERE FORATURA

FASI DEL CANTIERE FORATURA

FASI DEL CANTIERE FORATURA

FASI DEL CANTIERE FORATURA

FASI DEL CANTIERE TUBO INIEZIONE

FASI DEL CANTIERE INIEZIONE

FASI DEL CANTIERE INIEZIONE

FASI DEL CANTIERE INIEZIONE

FASI DEL CANTIERE INIEZIONE

FASI DEL CANTIERE COLLAUDO IN CORSO D OPERA

FASI DEL CANTIERE COLLAUDO IN CORSO D OPERA

FASI DEL CANTIERE COLLAUDO IN CORSO D OPERA

Il rigonfiamento della resina genera una sovrapressione che comporta un incremento delle pressioni orizzontali e verticali in regime non lineare elasto-plastico al di sotto dell impronta di carico consolidata; MECCANISMO DI AZIONE ED EFFETTI INDOTTI NEI SUBSTRATI DI FONDAZIONE MEDIANTE INIEZIONE DI RESINE ESPANDENTI

l elevato valore incrementale di pressione comporta la rottura del materiale di fondazione (mediamente per τ terreno < 5 Kg/cmq), con la generazione di un reticolo di superfici di taglio lungo le quali avviene, almeno parzialmente, dissipazione delle pressioni neutre; il materiale subisce così una diminuzione dell indice dei vuoti, un incremento dei valori di resistenza al taglio (le superfici di taglio vengono riempite di resina solidificata) ed un aumento dei parametri elastici e conseguente diminuzione della compressibilità;

nell interfaccia fondazione-terreno i punti scaricati della fondazione vengono riattivati dalla resina solidificata ed i vuoti e le cavità riempite; l omogeneizzazione del substrato fondale in termini di resistenza geomeccanica minimizza le problematiche di cedimento differenziale dovute a variazioni di facies litologica o geomeccanica.

SOPRALLUOGHI E CONSULENZE GRATUITE www.systab.it info@systab.it 0521 1626033