Le principali novità introdotte con l adozione della base 2005 in Ateco 2007

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NOTE INFORMATIVE La rilevazione Oros è stata progettata per produrre informazioni trimestrali sull andamento di retribuzioni, oneri sociali e occupazione dipendente nelle imprese con dipendenti di tutte le classi dimensionali. Per contenere l onere che grava sulle imprese per la compilazione dei questionari statistici si è scelto di utilizzare dati già forniti dalle imprese all Istat o ad altre istituzioni per scopi amministrativi. Gli indicatori Oros vengono, quindi, stimati ricorrendo all integrazione dei dati amministrativi di fonte Inps tratti dalle dichiarazioni contributive DM10 con informazioni derivanti dall'indagine mensile dell Istat su Lavoro e retribuzioni nelle grandi imprese. La popolazione oggetto della rilevazione è costituita da tutte le imprese, con dipendenti, che hanno corrisposto nel trimestre di riferimento retribuzioni imponibili a fini contributivi e che operano nell'industria e nei servizi (sezioni di attività economica da B ad N della classificazione Ateco 2007). Sono, quindi, escluse le imprese che svolgono attività in agricoltura, silvicoltura e pesca (sezione A), negli altri servizi alle famiglie e alle imprese (sezioni P, Q, R, S, T, U) e nella Pubblica Amministrazione (sezione O). Le variabili riferite ai lavoratori interinali sono rilevate dal lato delle società fornitrici e sono incluse nella sezione N ( noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese ). Per gli scopi di questa rilevazione l insieme degli occupati dipendenti comprende gli operai, gli impiegati e gli apprendisti, a prescindere dal tipo di contratto (tempo indeterminato, determinato, stagionale, ecc.) e dal tipo di prestazione lavorativa (tempo pieno, tempo parziale). Sono invece esclusi i dirigenti. Per ogni trimestre (t) vengono prodotte una stima provvisoria e una stima definitiva relativa al corrispondente trimestre dell anno precedente (t-4). La stima provvisoria viene rilasciata a circa 70 giorni dalla fine del trimestre di riferimento. Per tale stima si utilizza un insieme di dichiarazioni DM10 grezze che, cioè, non sono state sottoposte ad alcun trattamento da parte dell Inps. Poiché l Inps stesso ha messo a punto un processo di raccolta delle dichiarazioni estremamente rapido, l insieme ricevuto dall Istat rappresenta una versione provvisoria dell intero universo delle dichiarazioni contributive riferite allo specifico trimestre. La stima sulla porzione di popolazione relativa alle imprese di grandi dimensioni viene ottenuta integrando i dati provenienti dalle dichiarazioni contributive Inps con quelli dell'indagine mensile Istat su Lavoro e retribuzioni nelle grandi imprese. La stima provvisoria può essere rivista per tre trimestri fino a quando viene pubblicata la stima definitiva che, rilasciata a circa 12 mesi dal periodo di riferimento, è basata sull universo delle dichiarazioni DM10 che hanno subito un trattamento di controllo e correzione da parte dell Istituto di previdenza e, in generale, include informazioni più complete e aggiornate. I dati amministrativi Inps vengono sottoposti a complesse procedure di ricostruzione delle variabili rilevanti ai fini statistici, di controllo e correzione, nonché di imputazione delle eventuali mancate risposte totali. I dati vengono, inoltre, integrati con informazioni (ad esempio il codice di attività economica) provenienti dall archivio Istat Asia (Archivio Statistico delle Imprese Attive) e da un'altra fonte amministrativa, l Anagrafe tributaria dell Agenzia delle Entrate. La rilevazione Oros produce tre indici di valore: l'indice delle retribuzioni lorde medie per unità di lavoro equivalenti a tempo pieno (Ula); l'indice degli oneri sociali medi per Ula; l'indice del costo del lavoro medio per Ula, come sintesi dei due precedenti (per le definizioni esatte si veda il glossario). Gli indici delle retribuzioni lorde vengono calcolati nel modo seguente. Per ciascun trimestre, la media dei valori assoluti dei monti retributivi mensili è rapportata al corrispondente numero medio di posizioni lavorative dipendenti misurate in termini di Ula, ottenendo così il valore medio per unità di lavoro. 9

Rapportando la serie di tali valori a quello medio mensile dell anno base di riferimento (2005=100), si ottiene l'indice di valore delle retribuzioni per unità di lavoro. In modo analogo si costruisce l indice degli oneri sociali e l indice complessivo del costo del lavoro. È da notare che la rilevazione Oros, analogamente all indagine mensile sulle grandi imprese, fornisce numeri indice sulla dinamica delle retribuzioni lorde e del costo del lavoro corrispondenti alle effettive erogazioni mensili effettuate dalle imprese, secondo un criterio di cassa e non di competenza. Ciò comporta oscillazioni degli indici nei trimestri in cui vengono corrisposte mensilità aggiuntive e/o in cui si verificano circostanze di carattere episodico e accidentale (corresponsione di premi, arretrati e gratifiche, slittamento di pagamenti di mensilità aggiuntive, rinnovi contrattuali, ecc.). Tali indici, a differenza di quelli di prezzo del lavoro (ad esempio l indice delle retribuzioni contrattuali prodotto mensilmente dall Istat), hanno la caratteristica di non registrare soltanto l evoluzione delle retribuzioni e del costo del lavoro di fatto, ma di incorporare anche l effetto dei mutamenti nella composizione dell occupazione. I fattori che possono contribuire a tali mutamenti sono numerosi. Variazioni nella proporzione di contratti di diverso tipo o di personale con anzianità diversa, mutamenti nella composizione dei dipendenti per livelli e qualifiche professionali, variazioni nella distribuzione dell'occupazione fra settori costituiscono gli esempi più rilevanti. A causa di tali effetti di composizione, l indice di un aggregato può presentare un valore che non è compreso tra il massimo e il minimo degli indici dei singoli settori che compongono l aggregato stesso. Un effetto analogo si può presentare per i tassi di variazione calcolati su qualsiasi periodo. Le principali novità introdotte con l adozione della base 2005 in Ateco 2007 A partire dal comunicato stampa relativo al primo trimestre 2009 gli indici vengono calcolati in base 2005 secondo la nuova classificazione delle attività economiche Ateco 2007, versione italiana della Nace Rev. 2. Gli indici pubblicati in precedenza erano espressi in base 2000 e utilizzavano come classificazione di riferimento l Ateco 2002. Il passaggio alla nuova classificazione delle attività economiche è coerente con quanto richiesto dal Regolamento europeo sulle statistiche congiunturali (Regolamento n. 1158/2005 del Consiglio dell Unione Europea) e si inserisce all interno del processo di aggiornamento delle basi di riferimento degli indici e di migrazione alla nuova classificazione Nace Rev. 2 che sta avvenendo contestualmente in tutti i paesi dell Unione Europea. Una trattazione approfondita dei cambiamenti registrati con l adozione del nuovo schema di classificazione delle attività economiche e delle principali differenze che si determinano per la rilevazione, a causa di tale passaggio è presentata nella Nota Informativa I nuovi indici trimestrali delle retribuzioni lorde, oneri sociali e costo del lavoro in base 2005 e Ateco 2007 del 15 giugno 2009, disponibile sul sito web dell Istituto (www.istat.it). Le serie storiche dei nuovi indici in base 2005 sono ricostruite dal primo trimestre 2000 e sostituiscono quelle, diffuse in precedenza, in base 2000 Ateco 2002; i dati sono disponibili sulla banca dati Conistat (http://con.istat.it/). Rispetto all impianto metodologico descritto in precedenza, la principale innovazione introdotta con il passaggio alla base 2005 riguarda la definizione della misura di occupazione utilizzata per il calcolo degli indici della retribuzione e del costo del lavoro pro capite: gli occupati espressi in unità di lavoro (Ula) ora vengono definiti al netto dei dipendenti in cassa integrazione guadagni (c.i.g.) mentre in precedenza erano espressi al lordo di tale componente dell occupazione. Questa modifica è stata effettuata per consentire confronti temporali più omogenei fra periodi con maggiore o minore ricorso alla c.i.g. da parte delle imprese. Il calcolo delle Ula al netto c.i.g. avviene nel modo seguente: il numero di ore di cassa integrazione guadagni autorizzate dall Inps (sia ordinaria, sia straordinaria) viene convertito in termini di Unità di lavoro equivalenti a tempo pieno in c.i.g. a zero ore e sottratte alle Ula complessive (al lordo c.i.g.). 10

La stima delle retribuzioni pro capite al netto c.i.g. presenta aspetti particolarmente problematici per la difficoltà di cogliere, attraverso i dati amministrativi, la precisa allocazione temporale del fenomeno del ricorso alla cassa integrazione guadagni. Inoltre, con il diffondersi di casi di utilizzo prolungato di tale strumento, emergono anche problemi di corretta individuazione, all interno delle dichiarazioni contributive, dell insieme dei dipendenti al lordo dello strumento della cig. Data la dimensione eccezionalmente ampia assunta dal fenomeno, perlomeno all interno del settore industriale, l Istat sta affinando le procedure di stima tramite l utilizzo e l integrazione di diverse basi informative, sia di fonte Inps, sia provenienti da rilevazioni dirette. Il processo, molto complesso, è in corso di miglioramento e può implicare revisioni di entità anche significativa. In occasione della definizione della nuova base è stata migliorata la stima delle posizioni lavorative dei lavoratori a chiamata e dei lavoratori interinali in modo da contabilizzare le stesse posizioni lavorative in termini di unità equivalenti a tempo pieno, tenendo conto dell effettivo input di lavoro espresso, rispettivamente, in ore e giornate lavorate. Con la pubblicazione degli indici relativi al primo trimestre 2010 le stime relative ai quattro trimestri del 2009 includono anche le revisioni retrospettive dei dati dell'indagine mensile su Lavoro e retribuzioni nelle grandi imprese. Da ora in poi, tali revisioni verranno effettuate di regola a cadenza annuale e introdotte negli indicatori Oros in occasione della diffusione relativa al primo trimestre di ogni anno 1. Serie destagionalizzate Gli indici delle serie storiche vengono diffusi anche in forma destagionalizzata, con riferimento all aggregato dei settori B-N, nonché quelli relativi ai due macro settori industria e servizi. Gli indici destagionalizzati sono ottenuti attraverso la procedura TRAMO-SEATS (versione per LINUX di febbraio 2008). Come le altre procedure di destagionalizzazione, anche TRAMO-SEATS si basa sull ipotesi che ogni serie storica a cadenza infrannuale sia rappresentabile come una combinazione di diverse componenti, non osservabili direttamente: una componente di ciclotrend, che rappresenta la tendenza di medio e lungo periodo; una componente stagionale, costituita da movimenti periodici, la cui influenza si esaurisce nel corso di un anno; una componente irregolare, dovuta a fattori erratici. In particolare, TRAMO-SEATS consente di identificare un modello statistico rappresentativo della serie storica da destagionalizzare (approccio model-based), grazie al quale è possibile individuare ed eliminare la componente stagionale. Poiché l'aggiunta di una nuova informazione trimestrale consente una migliore stima delle componenti non direttamente osservabili, ogni trimestre i dati già pubblicati, relativi agli ultimi anni, sono soggetti a revisione. Inoltre, i modelli statistici utilizzati per la destagionalizzazione vengono rivisti periodicamente (di norma all inizio dell anno, in corrispondenza della diffusione dei dati relativi al primo trimestre) in modo da assicurare la loro capacità di rappresentare correttamente l'andamento delle serie storiche man mano che questo si concretizza. Tale aggiornamento dei modelli può portare a modifiche significative del profilo congiunturale precedentemente stimato. Nel caso specifico degli indicatori OROS, la brevità delle serie storiche disponibili comporta un margine di errore relativamente elevato nell identificazione della componente stagionale. Ciò implica che la specificazione dei modelli di destagionalizzazione può essere modificata, ove se ne presenti la necessità, all aggiungersi di un nuovo dato trimestrale. Ne deriva la possibilità che la revisione degli indicatori destagionalizzati produca cambiamenti significativi del profilo congiunturale precedentemente stimato. Va, inoltre, ricordato che gli indici delle retribuzioni lorde, degli oneri sociali e del costo del lavoro 1 Per maggiori dettagli si veda la nota informativa allegata al comunicato stampa su Lavoro e retribuzioni nelle grandi imprese del 29 aprile 2010 disponibile sul sito www.istat.it/salastampa/comunicati/in_calendario/indilav/20100429_00/ 11

vengono destagionalizzati separatamente (utilizzando cioè il cosiddetto metodo diretto), per cui l indice del costo del lavoro non viene calcolato come sintesi dei dati destagionalizzati riferiti alle retribuzioni lorde e agli oneri sociali. Al fine di consentire agli utilizzatori dei dati l analisi delle serie storiche destagionalizzate, le specifiche adottate dall'istat nell'ambito della procedura TRAMO-SEATS sono disponibili su richiesta. 12

GLOSSARIO Posizione lavorativa: contratto di lavoro tra una persona fisica e un unità produttiva (impresa), finalizzato allo svolgimento di una prestazione lavorativa contro il corrispettivo di un compenso (retribuzione). Le posizioni lavorative rappresentano, quindi, il numero di posti di lavoro occupati (a tempo pieno e a tempo parziale), indipendentemente dalle ore lavorate. Unità di lavoro dipendente equivalenti a tempo pieno (Ula): unità di misura del volume di lavoro prestato nelle posizioni lavorative, calcolata riducendo il valore unitario delle posizioni lavorative a tempo parziale, di quelle dei lavoratori a chiamata e dei lavoratori interinali in equivalenti a tempo pieno. Nell indagine Oros esse comprendono: quadri, impiegati, operai, commessi, apprendisti e lavoranti a domicilio. Sono esclusi i dirigenti. Le Ula sono calcolate al netto dei lavoratori in c.i.g.. Questi ultimi vengono stimati dividendo il numero di ore di cassa integrazione guadagni per il valore massimo di ore c.i.g. potenzialmente integrabili. Questo valore massimo si ottiene moltiplicando il numero dei giorni lavorativi del trimestre per le ore di c.i.g. giornalmente integrabili (calcolate come rapporto tra il monte annuo delle ore definite nei contratti collettivi e i giorni lavorativi dell anno di riferimento). Il numero delle Ula "in c.i.g. equivalenti a zero ore" viene poi sottratto dalle Ula al lordo della c.i.g. Retribuzioni lorde di fatto : salari, stipendi e competenze accessorie in denaro, al lordo delle trattenute fiscali e previdenziali, corrisposte ai lavoratori dipendenti direttamente e con carattere di periodicità, secondo quanto stabilito dai contratti, dagli accordi aziendali e individuali, e dalle norme in vigore. Sono escluse le retribuzioni in natura e le provvidenze al personale. Le retribuzioni di fatto si differenziano da quelle contrattuali perché queste ultime comprendono per definizione solo le competenze determinate dai contratti nazionali di lavoro. Oneri sociali: complesso dei contributi a carico del datore di lavoro, che devono essere versati agli enti di previdenza ed assistenza sociale, e degli accantonamenti di fine rapporto. Costo del lavoro: somma delle retribuzioni lorde e degli oneri sociali. Variazione congiunturale: variazione percentuale rispetto al trimestre precedente. Variazione tendenziale: variazione percentuale rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente. 13