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Valutazione e monitoraggio del comfort ambientale di aule universitarie nell edificio storico della scuola di ingegneria e architettura di Bologna Assessment and monitoring of environmental comfort of the university classrooms of the engineering and architecture school of Bologna COSIMO MARINOSCI 1 DAVIDE GUARINI 2 GIOVANNI SEMPRINI 2 MASSIMO GARAI 2 RICCARDO GULLI 3 1 Centro Interdipartimentale per la Ricerca Industriale (CIRI - Edilizia e Costruzioni) 2 Dipartimento di Ingegneria Industriale, Scuola di Ingegneria e Architettura, Alma Mater Studiorum Università di Bologna 3 Dipartimento di Architettura, Scuola di Ingegneria e Architettura, Alma Mater Studiorum Università di Bologna RIASSUNTO. La prestazione energetica degli edifici e il comfort ambientale sono due aspetti fondamentali legati da denominatori comuni responsabili di sostanziali variazioni dei consumi e della qualità degli ambienti interni (inquinamento dell aria, temperatura, umidità, illuminamento, rumore, etc.). Il comfort ambientale è diventato un requisito fondamentale che influisce non solo sulla sensazione di benessere, ma anche sulla produttività. Molte aule universitarie sono collocate in edifici storici caratterizzati da vincoli architettonici di pregio storico-culturale dove l inserimento di nuovi impianti tecnologici trova spesso difficile installazione. In questo lavoro sono state monitorate le variabili di comfort nel periodo compreso tra agosto 2013 e febbraio 2015 di alcune aule universitarie nella Scuola di Ingegneria e Architettura dell università di Bologna all interno delle quali è stato installato un sistema di monitoraggio ambientale. Il sistema di monitoraggio è costituito da sensori wireless che registrano in tempo reale i parametri climatici interni utili per la determinazione degli indici di comfort PMV e PPD della teoria di Fanger. Lo studio ha consentito di evidenziare uno scarso livello di comfort, imputabile alla mancanza di regolazione della temperatura interna delle aule, e di fornire alcune proposte finalizzate al miglioramento del benessere ambientale di ambienti universitari. 411

Valutazione e monitoraggio del comfort ambientale di aule universitarie nell edificio storico della scuola di ingegneria e architettura di Bologna SUMMARY. The energy behavior and the environmental comfort are two important features in buildings that could be responsible of the change of consumptions and of the indoor air quality (air pollution, temperature, humidity, lighting, noise, etc.). The environmental comfort is an important requirement on the well-being feeling but also on productivity. Many university classrooms are situated in historic buildings that are characterized by architectural constraints making not possible to install technological systems. In the present study the comfort variables of the university classrooms of the Engineering and Architecture School of Bologna during the period between August 2013 and February 2015 are monitored, using an environmental monitoring system. This system is characterized by wireless sensors that record in real time the indoor climatic parameters useful to obtain the Fanger comfort indices, PMV and PPD. The present study has permitted to assess a very poor level of comfort, due to the absence of a regulation system within the classrooms, and to define some action proposals to improve the environmental well-being of university spaces. Parole chiave: Comfort termoigrometrico, Monitoraggio ambientale, Temperatura operante, Ambienti moderati. Key words: Thermal-hygrometry comfort, Measurements, Operative temperature, Moderate environments. 1. INTRODUZIONE Il comfort ambientale all interno di ambienti moderati negli ultimi anni ha subito un lento e opportuno processo di revisione (UNI, 7730 UNI, 10551 ASHRAE, 55). Diversi studi dimostrano come il comfort termico sia un aspetto da non trascurare per il risparmio energetico degli edifici residenziali (Corgnati et al., 2006), scolastici (D Ambrosio Alfano et al., 2006 - D Ambrosio Alfano et al., 2007) e uffici (Nicol e Humphreys, 2007). In altri studi invece (Ansaldi et al, 2007 - Corgnati et al., 2007) si evidenzia l importanza della comparazione tra i dati reali, ottenuti da misurazioni dirette, relativi agli indici di comfort PMV e PPD (Fanger, 1970 - UNI, 7730) e le risposte degli occupanti ottenute tramite questionari. Il PMV è un indice che prevede il valore medio dei voti di un consistente gruppo di persone sulla scala di sensazione termica a 7 punti (da -3, molto freddo a +3 molto caldo, lo 0 rappresenta una sensazione neutrale) basato sul bilancio di energia termica sul corpo umano, che è verificato quando la produzione interna di energia termica uguaglia la quantità di energia termica ceduta all'ambiente (UNI, 7730). Il PMV prevede il valore medio dei voti di sensazione termica espressi da un gran numero di persone esposte allo stesso ambiente. Esso si può ricavare dalla seguente relazione (UNI, 7730): 412

PMV = [0.303 x exp(-0.036 M) + 0.028] x {(M-W) 3.05 10-3 x [5733 6.99 x (M-W) - p a ] 0.42 x [(M-W) 58.15] 1.7 10-5 x M x (5867 - p a ) 0.0014 x M x (34 t a ) 3.96 10-8 x f cl x [(t cl + 273) 4 - (t r + 273) 4 ] - f cl x h c x (t cl - t a )} (1) dove: M è il metabolismo energetico (W/m 2 ), W è la potenza meccanica efficace (W/m 2 ), I cl è l'isolamento termico dell abbigliamento (m 2 K/W), f cl è il coefficiente di area dell abbigliamento, t a è la temperatura dell aria ( C), t r è la temperatura media radiante ( C), v ar è la velocità relativa dell aria (m/s), p a è la pressione parziale del vapor d acqua (Pa), h c è il coefficiente di scambio termico convettivo (W/m 2 K) e tcl è la temperatura superficiale dell abbigliamento ( C). Il PPD (Predicted Percentage of Dissatisfied) è un indice che fornisce una previsione quantitativa della percentuale di persone termicamente insoddisfatte che sentono troppo freddo o troppo caldo. Esso è correlato con l indice PMV dalla seguente equazione: PPD = 100-95 exp(-0.03353 x PMV 4 0.2179 x PMV 2 ) (2) L obiettivo del presente lavoro è di fornire una valutazione qualitativa del comfort termico delle aule dell edificio storico della Facoltà di Ingegneria (ora Scuola di Ingegneria e Architettura) mediante la misura di parametri ambientali (temperatura e umidità dell aria) con sensori basati su una tecnologia wireless (Porcarelli et al., 2013). Il team di ricerca del Dipartimento di Ingegneria INdustriale (DIN) dell Università di Bologna in collaborazione col Dipartimento di Architettura (DA) ha raccolto dati per un lungo periodo di circa due anni compreso tra Agosto 2013 e Febbraio 2015. In particolare, i dati acquisiti sono stati la temperatura e l umidità dell aria degli ambienti interni, la temperatura superficiale delle chiusure opache (pareti, soffitti e pavimenti) e di quelle finestrate. Una stazione climatica installata nei pressi dell edificio ha permesso di raccogliere i dati di temperatura e umidità dell aria esterna. La campagna sperimentale è stata condotta all interno di quattro aule universitarie aventi un esposizione, capienza di posti e sistemi impiantistici diversi. Elaborando i dati misurati sono stati calcolati gli indici di comfort PMV e PPD in accordo alla UNI 7730 per tutto il periodo di monitoraggio. Dato l alto numero di dati (oltre 5 milioni), in questo lavoro si ritiene opportuno presentare i risultati solo del mese di novembre 2013. Oltre agli indici di comfort è stata determinata la Temperatura Operante, T op (ASHRAE, 2009) definita come la media pesata tra la temperatura dell aria, t a, e la temperatura media radiante, t mr, usando come coefficienti di peso il coefficiente convettivo h c e quello radiativo h r : T h t + h t h + h r mr c a op = (3) r c Per la velocità dell aria degli ambienti interni monitorati si è ipotizzato un valore inferiore di 0.2 m/s che ha permesso di semplificare la temperatura operante nella seguente formula: 413

Valutazione e monitoraggio del comfort ambientale di aule universitarie nell edificio storico della scuola di ingegneria e architettura di Bologna T op t + t a mr = (4) 2 La scelta di utilizzare la temperatura operante, in aggiunta agli altri indici sopra menzionati deriva dal fatto di una maggiore praticità e interpretazione della sensazione di benessere degli ambienti interni da parte degli studenti. 2. DESCRIZIONE DELLE AULE UNIVERSITARIE La scuola di Ingegneria e Architettura (Figura 1) è un esempio tipico di architettura razionalista progettata da Giuseppe Vaccaro (Bologna, 1896 - Roma, 1970); l edificio è costituito da 5 dipartimenti e 24 aule universitarie. La struttura principale dell edificio, orientata con asse Est-Ovest è lunga circa 180 m ed è costituita da 4 piani; l edificio è costituito da 4 ali (ognuna di 4 piani) ortogonali alla struttura principale sul lato Sud e da una corte a U di 3 piani è posta sul lato Nord (Figura 1). L edificio ha una superficie lorda di 23'900 m 2 e un volume lordo di 119'300 m 3. Il rapporto tra la superficie lorda disperdente e il volume lordo climatizzato è di 0.25. Figura 1 Secondo piano dell edificio monumentale della Scuola di Ingegneria e Architettura dell Università di Bologna. Le aule universitarie selezionate si trovano tutte al secondo piano e sono evidenziate in Figura 1. Nello specifico, l aula 2.5 e 2.8 sono costituite da un arredo interno in legno originale (Figure 2b e 2d), mentre la 2.4 e la 2.7b sono state rinnovate negli ultimi anni (Figure 2a e 2c). L aula 2.5 ha le chiusure finestrate verso ovest, ma ombreggiate da un ala dell edificio di fronte (Figura 1), mentre quelle dell aula 2.8 sono rivolte verso la corte interna. L aula 2.8 è quella con la minore superficie calpestabile per numero di po- 414

sti a sedere (Tabella I), mentre l aula 2.4 è una di quelle aventi il maggior numero di posti a sedere (190) in tutto l edificio e una maggiore superficie finestrata (Tabella I). Tabella I - Caratteristiche delle aule monitorate della Scuola di Ingegneria e Architettura di Bologna. 2.4 2.5 2.7b 2.8 Capacità (n. posti) 190 100 145 140 Superficie calpestabile (m 2 ) 147 112 149 97 Superficie / n. posti (m 2 ) 0.77 1.12 1.03 0.69 Superficie finestrata (m 2 ) 79.4 34.8 52.8 35.6 Orientamento finestre N-E S-E N-E N-E Tipo di impianto di riscaldamento (acqua/aria) acqua aria acqua acqua Numero di sensori installati 9 9 8 12 In tutto l edificio, l impianto di riscaldamento è di tipo misto, cioè costituto per l 80% da radiatori ad acqua e dal restante 20% da ventil-convettori e da bocchette ad aria. Nell aula 2.4 sono presenti delle bocchette ad aria, mentre nelle altre aule monitorate (2.5, 2.7b e 2.8) sono installati i radiatori ad acqua. Non esiste alcun controllo della temperatura interna delle aule, ma solo una regolazione di tipo climatico con una sonda esterna. a) Aula 2.4 b) Aula 2.5 c) Aula 2.7b d) Aula 2.8 Figura 2 Fotografie delle aule universitarie monitorate. 415

Valutazione e monitoraggio del comfort ambientale di aule universitarie nell edificio storico della scuola di ingegneria e architettura di Bologna La campagna di monitoraggio si è tenuta nel periodo tra Agosto 2013 e Febbraio 2015 in maniera continua mediante l acquisizione dei parametri termo-igrometrici (temperatura e umidità dell aria e temperature superficiali delle chiusure interne); i dati sono stati registrati con un intervallo temporale di 10 minuti. Per ogni aula sono stati installati sensori su ogni superficie interna, opache e finestrate per il rilievo della temperatura superficiale e sensori per il rilievo della temperatura dell aria. Ogni sensore è stato schermato con una superficie riflettente in modo da evitare la radiazione termica di sorgenti interne alle aule. I sensori di temperatura e umidità sono dichiarati con un accuratezza rispettivamente di ±0.3 C e del 2% del valore misurato; una completa e dettagliata descrizione si trova in (Porcarelli et al., 2013). La velocità dell aria non è stata misurata, così come l accesso degli studenti per ogni aula. Un esempio di installazione dei sensori è rappresentata in Figura 3a e 3b. In Figura 3a il sensore è fissato alla struttura dell arredo in prossimità del pavimento. Il dispositivo contiene due sensori: uno per la misura della temperatura dell aria e uno per la misura della temperatura superficiale del pavimento. In Figura 3b, invece lo stesso tipo di sensore misura sia la temperatura dell aria che quella superficiale interna del vetro; sul lato esterno, in prossimità del sensore è stata applicata una superficie riflettente in modo da evitare l irraggiamento solare sul sensore. a) sensore fissato alla struttura dei posti a sedere per la misura della temperatura superficiale del pavimento. b) sensore fissato sulla finestra per la misura della temperatura superficiale interna del vetro. Figura 3 Installazione di alcuni sensori del sistema di monitoraggio. 3. RISULTATI Utilizzando i dati misurati di temperatura e umidità dell aria e di ogni superficie interna si sono calcolati gli indici di comfort PMV e PPD per ogni ora (mediati dai dati misurati ogni 10 minuti) nel periodo di funzionamento dell impianto (dalle ore 8.00 alle ore 19.00) per il periodo di novembre 2013. Le finestre di ogni aula sono state aperte solo tra una lezione e l altra permettendo in questo modo il necessario ricambio d aria. Per questo motivo, nei calcoli si è ipotizzato, per tutto il periodo di calcolo una velocità dell aria interna pari a 0.1 m/s. Al fine di prevedere una casistica più ampia, nei calcoli sono stati usati diversi valori di isolamento termico del vestiario medio. Conside- 416

rando che l unità di misura dell isolamento dell abbigliamento è definita dal clo (1 clo=0.155 m 2 K/W, UNI 7730), i calcoli sono stati ripetuti per un isolamento termico del vestiario variabile tra tra 0.7 clo (individuo vestito con biancheria intima, camicia, pantaloni, calzini e scarpe, UNI 7730) e 1.3 clo (individuo vestito con biancheria intima a maniche lunghe, camicia, pantaloni, maglione, giacca, calzini e scarpe, UNI 7730). Per ogni aula, per ogni ora e per ogni livello di isolamento termico dell abbigliamento, sono stati calcolati gli indici di comfort PMV e PPD. In seguito, sono stati selezionati gli istanti in corrispondenza di una sensazione termica di neutralità (PMV=0 e PPD=5%) e la rispettiva temperatura di ogni aula, definita come Temperatura operante neutrale media, T* op. Tale ulteriore indice è definito come la temperatura che ogni aula deve raggiungere per ottenere le condizioni di comfort neutrale (PMV=0 o PPD=5%). In Tabella II sono riportati i risultati per ogni aula e per ogni livello di isolamento dell abbigliamento; dalla Tabella II si nota come per ogni aula il valore di temperatura operante neutrale sia simile per ogni livello di isolamento termico del vestiario. Inoltre, aumentando il livello di isolamento termico del vestiario, la temperatura operante di ogni aula diminuisce. In altre parole, per raggiungere un livello di comfort neutrale (PMV=0 e PPD=5%), nel caso in cui il livello di isolamento del vestiario è pari a 1.3, è necessaria una temperatura operante di circa 20 C per tutte le aule analizzate, mentre per un isolamento del vestiario par a 0.7, la temperatura delle aule dovrà superare i 23 C. Tabella II - Temperatura operante neutrale (T* op ) per ogni aula universitaria monitorata in condizioni di sensazioni termica neutrale (PMV=0, PPD=5%) in funzione del livello termico dell abbigliamento (variabile tra 0.7 e 1.3 clo). aule isolamento termico del vestiario (clo) 0.7 0.8 0.9 1.0 1.1 1.2 1.3 2.4 23.3 22.6 22.1 21.3 20.9 20.4 19.7 2.5 23.4 22.8 22.2 21.6 21.1 20.5 19.9 2.7b 23.4 22.9 22.5 21.9 21.5 20.6 20.4 2.8 23.5 23.0 22.5 22.1 21.1 20.8 19.9 Dalla simulazione si nota che, osservando i risultati per un isolamento dell abbigliamento pari a 1 clo (0.155 m 2 K/W) ci sono delle differenze di temperatura operante di circa 1 C tra le aule 2.4 e 2.5 confrontate con le aule 2.7b e 2.8; per le aule 2.4 e 2.5 la temperatura operante deve essere superiore a 21 C, mentre per la 2.7b e la 2.8 raggiunge i 22 C. 417

Valutazione e monitoraggio del comfort ambientale di aule universitarie nell edificio storico della scuola di ingegneria e architettura di Bologna Umidità relativa dell'aria esterna (%) 100 80 60 40 20 0 RH% Ta V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S giorni Figura 4 Temperatura e umidità relativa dell aria esterna per il mese di novembre 2013. 25.0 20.0 15.0 10.0 5.0 0.0 Temperautra dell'aria esterna( C) Al fine di analizzare gli andamenti temporali della temperatura interna di ogni aula, in Figura 4 è riportata sia la temperatura (linea continua) sia l umidità (linea tratteggiata) dell aria esterna per il mese di novembre 2013. Si nota come per le prime 3 settimane del mese la temperatura dell aria oscilla attorno ai 15 C con punte massime di 20 C e minime di 10 C, mentre per l ultima settimana la temperatura esterna scende sotto i 10 C fino ad arrivare a 2 C. In maniera analoga, l umidità relativa dell aria esterna si mantiene sopra l 80% per le prime 3 settimane per poi scendere fino al 40% nell ultima settimana. Considerando un isolamento termico dell abbigliamento medio di 1 clo, sono stati calcolati gli indici PMV e PPD per tutte le 4 aule universitarie. Nelle Figure 5a, 5b, 5c e 5d sono rappresentati gli andamenti degli indici di comfort orari (dalle 8 alle 19 di ogni giorno) e la temperatura operante rispettivamente per le aule 2.4, 2.5, 2.7b e 2.8. Per ogni figura sono stati evidenziati i valori di temperatura superiore e inferiore alla temperatura operante neutrale (T op *) calcolata considerando il valore di PMV uguale a 0 o PPD uguale al 5%, come descritto in precedenza. Osservando la Figura 5a, Si nota che per l aula 2.4 il valore della temperatura operante neutrale è pari a 21.3 C (Tabella II) e l andamento della temperatura interna (operante) è sempre superiore al valore di T* op per le prime 3 settimane; nell ultima settimana la temperatura operante misurata è stata sempre al di sotto del valore di T* op. L aula 2.4 è utilizzata solitamente per prove di esami scritti data la sua grande capienza; probabilmente nell ultimo periodo di novembre non è stata molto utilizzata dato che la temperatura interna è scesa fino 17 C. L indice PMV calcolato è compreso tra lo 0 e lo 0.5; i valori di PMV calcolati, assieme alle temperature interne misurate, evidenziano un buon comfort termico dell aula 2.4. A differenza dell aula 2.4, le altre 3 aule monitorate sono usate continuamente durante il periodo delle lezioni. Nell aula 2.5 si osserva dalla Figure 5b che la temperatura operante oscilla durante tutti i giorni tranne nei fine settimana (sabato e domenica) quando l aula non è utilizzata. I valori dei PMV sono compresi tra 1 e 1.5 in alcuni giorni, mentre sono più bassi di 0.5 negli altri. Escludendo alcuni giorni, anche l aula 2.5 rileva un buon comfort termico anche se la temperatura operante supera la T* op (21.6 C) di 2 C. Le aule 2.7b e la 2.8 presentano un comportamento simile sia per quanto riguarda la temperatura operante sia per l indice PMV. Per l aula 2.7b, si vede dalla Figura 5c come la temperatura operante raggiunge i 26 C superando di 3-4 C la T* op (21.9 C), così come l indice PMV assume valori pari all unità indicando una sensazione termica di abbastanza caldo (UNI, 7730). Invece per l aula 2.8, in Figura 5d la temperatura operante 418

raggiunge i 25 C superando di 2-3 C la T* op (22.1 C) e con indice PMV compreso tra 0.5 e 1. In entrambe le aule, osservando rispettivamente le Figure 5c e 5d si nota che nell ultima settimana si ha un calo delle temperature; tale diminuzione è dovuta probabilmente dal calo della temperatura dell aria esterna come si può vedere dalla Figura 4, poiché la programmazione dell orario delle lezioni non ha subito variazioni. 3.0 2.5 2.0 1.5 1.0 0.5 0.0-0.5-1.0 PMV calcolato 3.0 2.5 2.0 1.5 1.0 0.5 0.0-0.5-1.0 PMV calcolato 3.0 2.5 2.0 1.5 1.0 0.5 0.0-0.5-1.0 PMV calcolato 3.0 2.5 2.0 1.5 1.0 0.5 0.0-0.5-1.0 PMV calcolato V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S giorni Figura 5a Temperatura operante e PMV calcolato dell aula 2.4 per il mese di Novembre 2013. V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S giorni Figura 5b Temperatura operante e PMV calcolato dell aula 2.5 per il mese di Novembre 2013. V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S giorni Figura 5c Temperatura operante e PMV calcolato dell aula 2.7b per il mese di Novembre 2013. V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S giorni Figura 5d Temperatura operante e PMV calcolato dell aula 2.8 per il mese di Novembre 2013. 26.0 24.0 22.0 20.0 18.0 16.0 14.0 12.0 26.0 24.0 22.0 20.0 18.0 16.0 14.0 12.0 26.0 24.0 22.0 20.0 18.0 16.0 14.0 12.0 26.0 24.0 22.0 20.0 18.0 16.0 14.0 12.0 Temperautra operante ( C) Temperautra operante ( C) Temperautra operante ( C) Temperautra operante ( C) 419

Valutazione e monitoraggio del comfort ambientale di aule universitarie nell edificio storico della scuola di ingegneria e architettura di Bologna Analizzando le temperature operanti ottenute dalle misure del mese di novembre 2013 per tutte le aule monitorate, è possibile ottenere i valori medi riportati nella Tabella III. In particolare, in Tabella III sono riportate le medie aritmetiche delle temperature operanti di ogni aula di tutti i giorni escludendo il sabato e la domenica (T op,m ), i valori di T* op ottenuti considerando un PMV uguale a 0 (o PPD uguale al 5%) e la differenza tra i due valori precedenti (T op,m -T* op ). Tabella III - Temperatura operante media (T op,m ), temperatura operante neutrale (T* op ) e differenza tra le due (T op,m- T* op ) per ogni aula universitaria monitorata. aule T op,m ( C) T* op ( C) T op,m -T* op (K) 2.4 21.7 20.9 0.8 2.5 22.2 21.1 1.1 2.7b 24.2 21.5 2.7 2.8 23.6 21.1 2.5 Dalla Tabella III si nota innanzitutto una differenza di temperatura media operante (T op,m ) delle 4 aule come evidenziato in precedenza. Nelle aule 2.4 e 2.5 la temperatura interna è di circa 22 C, mentre per la 2.7b e la 2.8 raggiunge i 24 C; la differenza di temperatura tra la T op, m e T* op è di circa 1 K per le aule 2.4 e 2.5 e di circa 3 K per le aule 2.7b e 2.8. Considerando che per ogni grado in più sopra i 20 C si stima un aumento di combustibile variabile tra il 2 e il 7%, i dati misurati per le 4 aule sottolineano un aumento dei consumi variabili tra il 6 e il 20% oltre il necessario per ottenere le condizioni di comfort. Inoltre, oltre ai consumi energetici dovuti all assenza di regolazione della temperatura interna delle aule, la qualità del comfort termico di alcune aule (2.7b e 2.8) è più bassa rispetto ad altre aule (2.4 e 2.5). CONCLUSIONI In quest articolo è stata realizzata un analisi del comfort termico interno di 4 aule universitarie della Scuola di Ingegneria ed Architettura dell Università di Bologna. Sono stati calcolati gli indici di comfort termico PMV e PPD medianti i dati misurati da una serie di sensori comunicanti tra di loro con una rete wireless. Nonostante la campagna sperimentale sia durata circa 2 anni (da agosto 2013 a febbraio 2015), in questo lavoro si è ritenuto opportuno analizzare solo i dati del mese di novembre 2013. I risultati hanno evidenziato uno scarso livello di comfort per alcune aule (2.7b e 2.8) rispetto alle altre (2.4 e 2.5). I dati di comfort sono stati correlati con la temperatura operante neutrale ottenuta considerando un indice PMV pari a zero (ovvero un PPD pari al 5%). Per alcune aule (2.7b e 2.8) la temperatura operante misurata è stata sempre superiore alla temperatura operante neutrale comportando un disagio termico (PMV maggiori di 1) e un aumento dei consumi energetici fino al 20%. Il disagio termico di alcune aule, così come gli aumenti dei consumi energetici sono causati dall assenza di un sistema di regolazione 420

per ogni aula. Un installazione di un sistema di regolazione locale per locale (per esempio le valvole termostatiche per ogni radiatore) abbinato una pompa di circolazione con velocità variabile, permetterebbe sia di regolare la temperatura interna migliorando il comfort delle aule, sia diminuendo i consumi energetici. BIBLIOGRAFIA Ansaldi R., Corgnati SP., Filippi M. 2007. Comparison between thermal comfort predicitve models and subjective responses in Italian university classrooms. Proceedings od Clima, WellBeing Indoors, 2007. Corgnati SP., Filippi M., Viazzo S. 2007. Perception of the thermal environment in high school and university classrooms: subjectve preferences and thermal comfort. Building and Enviroment, 42, 951-959. Corgnati S.P., Ansaldi R., Filippi M. 2006. Ipotesi per un modello di valutazione del comfort termico, per la classificazione della qualità dell ambiente interno. 61 Congresso Nazionale ATI, Perugia, Settembre 2006. D Ambrosio Alfano F.R., Ianniello E., Ziviello C. 2007. A protocol for objective and subjective assessment of global comfort in school environments. Proceedings of Roomvent Conference, Helsinki, June 2007. D Ambrosio Alfano F.R., Ianniello E., Palella BI. 2007. Alcune considerazioni sui risultati di una campagna di misure per la valutazione del comfort globale in edifici per l istruzione. 62 Congresso Nazionale ATI, Salerno, Settembre 2007. Fanger P.O. 1970. Thermal Comfort. New York: McGraw-Hill. Nicol F., Humphreys M. 2007. Maximum temperatures in European office buildings to avoid heat discomfort. Solar Energy, 81, 295-304. Porcarelli D., Balsamo D., Brunelli D., Paci G. 2013. Perpetual and low cost power meter for monitoring residential and industrial appliances. Design, Automation Test in Europe Conference Exhibition (DATE), pp. 1155-1160. ASHRAE. 55. Thermal environment conditions for human occupancy. Atlanta, GA, USA: ASHRAE; 2004. ASHRAE Standard 55/2004. ASHRAE. 2009. Thermal Comfort. In: ASHRAE Fundamentals, Ch. 9. Atlanta: American Society of Heating, Refrigerating and Air Conditioning Engineers. UNI. 7730. Ergonomics of the thermal environment analytical determination and interpretation of thermal comfort using calculation of the PMV and PPD indices and local thermal comfort criteria; 2006. Norma UNI EN ISO 7730. UNI. 10551. Ergonomia degli ambienti termici valutazione dell influenza dell ambiente termico mediante scale di giudizio soggettivo; 2002. Norma UNI EN ISO 10551. UNI. 2002a. Ergonomia degli ambienti termici - Strumenti per la misurazione delle grandezze fisiche. Norma UNI EN ISO 7726. Milano: Ente Nazionale di Unificazione Italiana. 421