LE POLITICHE DEL LAVORO IN REGIONE LOMBARDIA PER LA PROMOZIONE DELL OCCUPAZIONE FEMMINILE

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LE POLITICHE DEL LAVORO IN REGIONE LOMBARDIA PER LA PROMOZIONE DELL OCCUPAZIONE FEMMINILE Antonicelli Paola 20 giugno 2016

OCCUPAZIONE FEMMINILE UNA PRIORITÀ STRATEGICA PER LA CRESCITA Strategia Europa 2020 «Il tasso di partecipazione delle donne al mercato del lavoro è fra i più bassi dell'ue. La presenza femminile è preponderante nei lavori atipici e precari; le donne costituiscono la maggioranza dei lavoratori atipici e sono particolarmente interessate dall'economia informale. L'effetto combinato del sistema tributario e del sistema assistenziale scoraggia dal lavorare le persone che costituirebbero la seconda fonte di reddito, problema che la nuova legge sul lavoro (Jobs Act) non affronta efficacemente. Anche la penuria di servizi di assistenza alla persona a prezzi accessibili ostacola la partecipazione al mercato del lavoro da parte delle donne che si prendono cura di figli o parenti anziani» (Fonte: Raccomandazioni sul Programma nazionale di riforma 2016 dell Italia) Strategic Engagement for Gender equality 2016 2019 La Commissione europea ha rinnovato l impegno a proseguire il lavoro per la promozione della parità tra uomini e donne, individuando alcune aree prioritarie di azione: Accrescere la partecipazione femminile al mercato del lavoro Ridurre il differenziale salariale tra uomini e donne Promuovere la parità nei luoghi decisionali Combattere la violenza di genere

AZIONI CHIAVE PER ACCRESCERE LA PARTECIPAZIONE FEMMINILE AL MERCATO DEL LAVORO Modernizzazione dell attuale quadro legislativo nell ambito dei congedi e della flessibilità nell organizzazione del lavoro (azioni legislative) Definizione di un quadro politico per suppore un equo utilizzo dei congedi e delle soluzioni di flessibilità nell organizzazione del lavoro (azioni di sensibilizzazione e informazione) vd. l.r.30/2015 Sostegno all Innovazione del MLD (vd. welfare aziendale, contrattuale e territoriale) reti per la concliaizione Promozione di azioni di monitoraggio e valutazione delle misure adottate per assicurare una un adeguata valutazione dell impatto di genere vd. Istituita l Autorità per le pari opportunità nell ambito del PR Supportare le aziende nell adozione di misure volte a promuovere l occupazione femminile Servizi formazione e lavoro e progetti di flessibilità organizzativa e smart working Promozione dell imprenditorialità femminile (ad esempio European Network of Women Business Angels Promozione di cambiamenti organizzativi nell ambito delle organizzazioni che operano nel settore della ricerca (ad esempio attraverso l adozione di equality plan) (Fonte: Commissione Europea,Strategic Engagement for Gender Equality 2016-2019)

LA STRATEGIA DI REGIONE LOMBARDIA DI INTEGRAZIONE DELLA PARITÀ TRA UOMINI E DONNE NEL POR FSE 2014-2020 In linea con l approccio duale promosso dalla Commissione, il POR FSE 2014-2020di Regione Lombardia assicura l attuazione della parità di genere e delle pari opportunità per tutti attraverso: la previsione di azioni specifiche l integrazione (principio di mainstreaming) delle questioni di genere e di pari opportunità in tutte le fasi di vita del programma e in relazione a tutte le aree di intervento (occupazione, istruzione-formazione, inclusione sociale attiva). ASSE I - OCCUPAZIONE Interventi Obiettivi specifici SOSTEGNO ALL INSERIMENTO LAVORATIVO E ALL OCCUPAZIONE DEI DISOCCUPATI DI LUNGA DURATA SOSTEGNO ALL OCCUPAZIONE DEI GIOVANI PROMOZIONE DELL OCCUPAZIONE FEMMINILE SUPPORTO ALLA PERMANENZA AL LAVORO E ALLA RICOLLOCAZIONE DEI LAVORATORI COINVOLTI IN SITUAZIONI DI CRISI AZIONE 8.1.1. GIOVANI AZIONE 8.1.4. GIOVANI AZIONE 8.5.1. ACCESSO ALL OCCUPAZIONE AZIONE 8.5.5. ACCESSO ALL OCCUPAZIONE AZIONE 8.2.2. OCCUPAZIONE FEMMINILE AZIONE 8.2.6. OCCUPAZIONE FEMMINILE AZIONE 8.6.1. ADATTAMENTO LAVORATORI E IMPRESE mainstreaming mainstreaming mainstreaming mainstreaming Azione specifica Azione specifica mainstreaming

GLI INTERVENTI A FAVORE DELL OCCUPAZIONE FEMMINILE NEL POR 2014-2020 OBIETTIVO DI PERFORMANCE Partecipazione alle politiche attive del lavoro di 11.750 donne disoccupate al 2018 e di 39.197 al 2023 Azione 8.2.2 Misure di politica attiva per l inserimento ed il reinserimento nel mercato del lavoro con particolare attenzione ai settori che offrono maggiori prospettive di crescita ad esempio nell ambito di: green economy, blue economy, servizi alla persona, servizi socio-sanitari, valorizzazione del patrimonio culturale, ITC Misure di politiche attive del lavoro 17.500.000 In una logica di mainstreaming Avviso DOTE UNICA LAVORO - dicembre 2015 Azione 8.2.6 Campagne (*) di informazione e animazione territoriale finalizzate alla conoscenza e diffusione dei principali dispositivi disponibili Azione 8.6.1. Azioni integrate di politiche attive e politiche passive, tra cui azioni di riqualificazione e outplacement dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi collegate a piani di riconversione e ristrutturazione aziendale (ad es. incentivi alle imprese e ai lavoratori volti a promuovere modalità organizzative per il rilancio aziendale e forme di contrattazione di II livello finalizzate a innovare l organizzazione e la flessibilità aziendale) Campagne di informazione Smart working e modelli innovativi di organizzazione del lavoro 500.000 Risorse da definire Azione positiva INIZIATIVE PROMOZIONALI MIRATE ALLE DONNE In una logica di mainstreaming SMART-WORKING Dgr. 11aprile 2016 n.5010 Le azioni di conciliazione sono attuate nell ambito della delega assessorile per l inclusione sociale

LE POLITICHE OCCUPAZIONALI DI REGIONE LOMBARDIA Si basano sull osservazione e il monitoraggio dei dati del mercato del lavoro: il posizionamento della figura femminile nel MDL La Regione, prima di adottare una determinata misura di politica attiva, valuta gli effetti discriminatori che si possono creare sulla parità di genere e introduce elementi correttivi per ridurre gli effetti negativi sulla discriminazione di genere

I DATI DEL MDL /1 STIMA delle variabili socio-anagrafiche che più influenzano la probabilità di partecipazione al MDL: genere, età, titolo di studio, cittadinanza e tipologie di nucleo familiare di appartenenza (Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro ISTAT): Probabilità del 22,5 più bassa per le donne rispetto agli uomini ANDAMENTO DELL OCCUPAZIONE: nonostante la riduzione del gap di genere negli anni della crisi (2008-2014), il tasso di partecipazione femminile è ancora sensibilmente inferiore a quello maschile La ripresa dell occupazione registrata nel 2015 riguarda esclusivamente l occupazione maschile (+1,3 nel 2015). Si riduce invece l occupazione femminile (-0,7) Il tasso di occupazione femminile torna a livello del 2008 (57,2) Le donne continuano inoltre ad essere sovra-rappresentate nei contratti di lavoro part-time e atipici

I DATI DEL MDL /2 Nel 2015, le donne in Lombardia rappresentano oltre la metà della popolazione ma solo il 44 della forza lavoro, cioè delle persone occupate e in cerca di occupazione (disoccupate). Il tasso di occupazione femminile è pari al 57,2 (Istat, 2015). Un risultato al di sopra della media nazionale (47,4), ma ancora inferiore alla media europea (60,7) e a quella dei paesi più avanzati (Germania - 70,1, Regno Unito 68,3,) e soprattutto lontano dall obiettivo del 75 fissato per il 2020 dall Unione Europea. Inoltre, come mostrano i dati e le analisi diffuse dall Ufficio della Consigliera Regionale di Parità, la maternità costituisce ancora un ostacolo reale per la permanenza delle donne nel mercato del lavoro: in Regione Lombardia nel 2015 sono state infatti convalidate 5.705 dimissioni di lavoratrici madri entro il primo anno di vita del bambino (1.242 di lavoratori padri).

LA DOTE UNICA LAVORO STRUMENTO GENERALE DI POLITICHE ATTIVE IN REGIONE LOMBARDIA - Strumento unitario e sempre attivo, supera la frammentazione degli interventi Strumento «universalistico»: target ampio di destinatari Modula i servizi e l intensità in base alla fascia di aiuto Coniuga universalità delle misure con attenzione alla specificità dei target che derivano dai «comportamenti» del MDL Responsabilizza gli accreditati ai servizi al lavoro Promuove il partenariato tra gli operatori Il contrasto alla discriminazione di genere avviene principalmente in un ottica di mainstreaming attraverso i criteri di profilazione che determinano l intensità di aiuto

DUL - FASCE DI INTENSITÀ DI AIUTO Range punteggio 4 fasce di aiuto 1 2 3 4 CONDIZIONE OCCUPAZIONALE/DISTANZA DAL MERCATO DEL LAVORO ETÀ TITOLO DI STUDIO GENERE 100-75 On/Off 74-50 49-1 Alta intensità di aiuto (Fascia 3)- Persone che necessitano di assistenza per un periodo medio/lungo e di forte sostegno individuale Di cui: Alta intensità di aiuto svantaggio (Fascia 3 Plus) - persone con problematiche occupazionali, economiche e sociali, che necessitano di un forte sostegno individuale e di un supporto economico Media intensità di aiuto (Fascia 2)- Persone che necessitano di un supporto intensivo per la ricollocazione Bassa intensità di aiuto (Fascia 1)- Persone che possono trovare lavoro in autonomia o richiedono un supporto minimo 0 Altro aiuto (Fascia 4) - Persone che necessitano di servizi per il mantenimento della posizione nel mercato del lavoro (occupati)

DUL - FASCE DI INTENSITÀ DI AIUTO: LE SINGOLE MODALITÀ E I PUNTEGGI Criterio Tempo Modalità 0 occupato*; occupato sospeso con riduzione di orario superiore al 50 in costanza di rapporto di lavoro* Peso singola modalità 0 0 < 3 mesi disoccupato, percettore o meno di strumenti di sostegno al reddito, <3 m 30 Stato occupazionale > 3 <12 mesi disoccupato, percettore o meno di strumenti di sostegno al reddito, >3 <12 m; occupato sospeso CIGS / CIGD per cessazione, procedura concorsuale o con accordi che prevedono esuberi (ove applicabile, in coerenza con la normativa nazionale e regionale vigente) 57 > 12 m Disoccupato, percettore o meno di strumenti di sostegno al reddito, >12 m 70 > 36 mesi Disoccupato non percettore di strumenti di sostegno al reddito** >36 m ISEE uguale o inferiore a 20.000,00 / Età Titolo di studio Genere 15-24 15 25-34 5 35-44 1 45-54 5 > 55 14 ISCED 0 Istruzione pre elementare (nessun titolo) 10 ISCED 1 Istruzione elementare 10 ISCED 2 Istruzione secondaria inferiore 8 ISCED 3 Istruzione secondaria superiore 5 ISCED 5 Istruzione terziaria 1 ISCED 6 Istruzione terziaria (post laurea/dottorati/master, etc.) 1 Maschio 0 Femmina*** 5

DUL - ALCUNI ESEMPI Disoccupato < 3 mesi = 30 punti 1) Uomo di 35 anni, disoccupato da meno di tre mesi, diplomato Età: 35 anni = 1 punto Titolo di studio: Istruzione secondaria superiore = 5 punti Genere: Maschio = 0 punti Totale: 36 punti Entra in fascia a bassa intensità di aiuto 2) Donna di 35 anni, disoccupata da 6 mesi, laureata Disoccupata > 3 < 12 mesi = 57 punti Età: 35 anni = 1 punto Titolo di studio: Laurea = 1 punto Genere: Donna = 5 punti Totale: 64 punti Entra in fascia a media intensità di aiuto

DOTE UNICA LAVORO 2014-2020 I DATI/1 Destinatari per genere PER FASCIA 56,35 43,65 PER FASCIA 12.648 9.796

DUL - I DATI/2 Destinatari per fascia 32,46 19,48 27,60 8,54 11,92 7.285 FASCIA 1 4.373 FASCIA 2 6.195 FASCIA 3 1.916 FASCIA 3PLUS 2.675 FASCIA 4 3.335 3.950 1.960 2.413 3.116 3.079 764 1.152 621 2.054

DUL - I DATI/3 Destinatari per condizione occupazionale DISOCCUPATI PER FASCIA 87,90 0,52 11,58 7 4344 6183 1916 1 2 3 3plus 4 7 NON OCCUPATI PER FASCIA 19.729 DISOCCUPATI 116 NON OCCUPATI 2.599 OCCUPATI 116 1 2 3 3plus 4 9.168 10.561 80 36 548 2051 OCCUPATI PER FASCIA 2552 6 29 12 1 2 3 3plus 4

DUL - I DATI/4 Destinatari per titolo di studio 6,09 42,74 11,84 0,10 7,57 1.367 ISCED 1 7.104 ISCED 2 9.593 ISCED 3 2.658 ISCED 5 23 ISCED 6 486 881 2.452 4.652 4.912 4.681 1.706 952 17 6 Scuola primaria Scuola secondaria di primo grado Scuola secondaria di secondo grado Laurea Laurea magistrale Dottorato di ricerca Non specificato

DUL 2007 2013 - I DATI/5 GLI ESITI OCCUPAZIONALI L 81 è stato avviato ad un percorso (di cui 33 con contratto >180 giorni e nei tempi stabiliti dall Avviso) DISTRIBUZIONE PER GENERE : 55,19 : 44,81 > 6mesi < 6mesi tirocini 43,3 53 3,7 40,6 54,5 4,9

SMART WORKING D.G.R. 11 APRILE 2016 - N. X/5010 Il quadro normativo: modifiche normative in materia di incentivazione della produttivita aziendale intervenute con la Legge di Stabilità 2016 (Legge 208 del 28 dicembre 2015, art 1 commi da 182 a 190) e con le previsioni della c.d. Legge regionale Aprea n.30/15 (Art.17-quinquies) L azione regionale: alla luce dell evoluzione normativa, anche regionale, in atto e delle sperimentazioni effettuate, Regione Lombardia promuove alcune linee progettuali rivolte alle aziende, ai lavoratori e alle lavoratrici. Le linee progettuali verranno sviluppate a partire dalle previsioni di dellart.17 quinquies della l.r.30/2015. In particolare le direttrici per l attuazione della citata l.r.30/2015 saranno: la promozione di azioni di sistema; il sostegno all adozione da parte delle aziende dei piani aziendali di smartworking e di sostegno alla produttivita aziendale mediante la valorizzazione della contrattazione di secondo livello; il sostegno di misure per l incremento della produttivita aziendale e l organizzazione del lavoro anche nell ambito della contrattazione di secondo livello.

GRAZIE