Scheda 3 «Eco-innovazioni» UNA PANORAMICA DEL CONTESTO NAZIONALE GREEN JOBS Formazione e Orientamento
UNA PANORAMICA DEL CONTESTO NAZIONALE Secondo una indagine fatta nel 2013 dall Unione Europea sulla diffusione delle eco-innovazioni, l Italia si trova al dodicesimo posto su 28 paesi nella classifica europea, leggermente al di sotto della media, anche se in leggero miglioramento rispetto al 2012, quando era quindicesima; la graduatoria è dominata dai Paesi del nord (Svezia, Finlandia, Germania, Danimarca). Analizzando i punti di forza a livello nazionale, la normativa ambientale risulta quasi sempre concreta ed esaustiva, e l ente pubblico si impegna per favorire l eco-innovazione sia promuovendo una serie di politiche mirate che dando in prima persona il buon esempio attraverso gli acquisti verdi della pubblica amministrazione: in questo caso l ente stesso diventa consumatore di prodotti più sostenibili (dalla carta riciclata ai prodotti per le pulizie meno inquinanti, dalle auto elettriche ai cibi biologici per le mense), contribuendo così ad allargare il mercato di questi prodotti. Sempre sul fronte degli Enti Locali, i Comuni italiani stanno dando una notevole dimostrazione di impegno per la sostenibilità aderendo in massa al Patto dei Sindaci, un iniziativa dell Unione Europea per promuovere una migliore gestione dell energia nelle nostre città: delle oltre 4.000 adesioni in tutta Europa quasi la metà sono di enti locali del Bel Paese. I Comuni che firmano il Patto si impegnano a ridurre le emissioni dei gas che provocano l effetto serra attraverso azioni di miglioramento dell efficienza energetica e un maggior uso di fonti rinnovabili, e nel farlo diventano fruitori di eco-innovazioni. Guardando invece al mondo delle imprese, in un periodo di crisi economica la strategia vincente (e necessaria) per l eco-innovazione passa attraverso la collaborazione. 2
UNA PANORAMICA DEL CONTESTO NAZIONALE Allo stesso tempo, proprio in ragione della crisi, l eco-innovazione è un arma importante per ridurre i costi, diventare più competitivi, rimanere sul mercato e avere successo. Un esempio concreto è quello di Neri spa, azienda della provincia di Forlì-Cesena che produce sistemi di illuminazione da esterni ad altissima efficienza energetica e ad elevato grado di design, fa ricerca e progettazione nei propri laboratori e ha ricevuto diversi riconoscimenti nell ambito di premi dedicati all innovazione. Un altro esempio è quello di Palm spa, azienda della provincia di Mantova che produce pallett a basso impatto ambientale, utilizzando materie prime da foreste controllate, facendo ricerca su materiali, ciclo di vita e utilizzo del prodotto e coinvolgendo tutta la propria filiera in una missione per la sostenibilità. Un opportunità concreta per fare eco-innovazione di sistema facendo rete tra imprese è quella della simbiosi industriale, ovvero lo scambio di risorse tra due o più imprese, intendendo per risorse sia i materiali, i prodotti, gli scarti di lavorazione, che l energia, i servizi, l esperienza. L idea è quella di rendere il più possibile chiuso il ciclo di vita delle materie. ENEA (l Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l energia e lo sviluppo economico sostenibile) sta portando avanti un interessante progetto di simbiosi industriale in Sicilia, dove ha creato una piattaforma web per le imprese produttrici di plastiche e di elettronica, che possono offrire o cercare risorse e materiali all interno della propria filiera produttiva. Anche i cittadini stanno dimostrando negli ultimi anni una sempre maggiore attenzione all acquisto di prodotti verdi grazie anche all interesse crescente dei media per il tema, alla maggiore facilità nel trovarli sugli scaffali dei supermercati e a un più generale aumento della consapevolezza. 3
UNA PANORAMICA DEL CONTESTO NAZIONALE Tra l altro, al cittadino consapevole è ricordato ogni giorno, uscendo dal supermercato, quale sia il potenziale italiano in fatto di ecoinnovazione: il sacchetto della spesa in Mater-Bi, plastica biodegradabile e compostabile, è un brevetto della novarese Novamont, eccellenza Made in Italy esportata in tutto il mondo. Passando alle criticità, i principali ostacoli per la diffusione di ecoinnovazioni in Italia sono due e riguardano entrambi la disponibilità di risorse economiche: la scarsità degli investimenti in ricerca e sviluppo e la difficoltà per le Start-up e le piccole e medie imprese di ottenere prestiti. Nel 2013, il 39% delle piccole e medie imprese italiane si è vista negare la richiesta di un finanziamento da almeno tre diverse banche. Rispetto alla ricerca, l Italia si posiziona solo sedicesima in Europa per la spesa (l 1,3% del Pil nel 2011, in calo dello 0,4% rispetto al 2010), nonostante sia la quarta economia dell Unione Europea. A pesare sull andamento negativo italiano c è la netta riduzione dei fondi pubblici (8,9 mld nel 2011, erano 9,8 nel 2009), mentre le imprese investono oltre 10 miliardi di Euro, ed il 70% di questi deriva da investimenti di grandi imprese. Le piccole e medie imprese, invece, anche a causa della difficoltà di accesso al credito e ai finanziamenti, faticano di più a sviluppare progetti di ecoinnovazione. Un ultimo elemento che sottolinea la complessità della situazione è quello legato ai brevetti: le domande di registrazione di brevetti per le tecnologie legate all energia rinnovabile in Italia sono aumentate più rapidamente di quelle per tutti gli altri tipi di tecnologie; tuttavia, il numero di brevetti registrati è modesto se paragonato alla maggior parte degli altri grandi paesi. 4
UNA PANORAMICA DEL CONTESTO NAZIONALE In definitiva, il quadro dell eco-innovazione in Italia presenta luci ed ombre: se è vero che tanti elementi fondamentali sono già presenti, che alcune imprese sono in grado di eccellere e di produrre ecoinnovazioni di valore internazionale, che su questo tema c è un sempre maggiore impegno sia da parte delle imprese che da parte del pubblico (con i cittadini che dimostrano di gradire), è altrettanto vero che, per fare il vero salto di qualità e diventare leader europei dell eco-innovazione è necessaria una chiara volontà di investire in ricerca e dunque di dedicare a questi temi significative risorse economiche. 5
Sintesi Secondo una classifica del 2013 dell Unione Europea dedicata all eco-innovazione, l Italia è al 12esimo posto su 28 Stati considerati; I punti di forza dell Italia sono la buona normativa ambientale, l adesione massiccia dei comuni italiani al Patto dei Sindaci, le reti e la capacità di collaborare delle piccole e medie imprese (si pensi ai distretti e alla simbiosi industriale), la maggiore attenzione dei cittadini ai prodotti verdi; Gli aspetti critici dell eco-innovazione in Italia riguardano gli scarsi investimenti pubblici in ricerca e la difficoltà per le imprese di ottenere finanziamenti dalle banche; tutto questo ricade sui brevetti registrati, molto pochi rispetto alla maggior parte degli altri grandi paesi europei. 6
Per saperne di più Serenella Sala, Valentina Castellani, Atlante dell eco-innovazione: metodi, strumenti ed esperienze per l innovazione, la competitività ambientale d impresa e lo sviluppo sostenibile, Franco Angeli, Milano 2011. Associazione Italiana Ricerca Industriale www.airi.it Enea www.enea.it Istat www.istat.it Ocse www.oecd.org Osservatorio Ecoinnovation www.eco-innovation.eu 7
Crediti Materiale a cura del progetto La.Fem.Me Lavoro Femminile Mezzogiorno Italia Lavoro S.p.A. Rielaborazione in collaborazione con il progetto Increase Fonti: - Focus Lab (www.focus-lab.it) Immagini: - Foto copertina: 1. James Monkeyyatlarge; 2. Fil.al; 3. Simada 2009 Aggiornamento Ottobre 2014 Per informazioni infolafemme@italialavoro.it servizi.prodottiformativi@italialavoro.it