Ravenna La luce dei mosaici
2 Il Vangelo secondo Ravenna Il sito UNESCO di Ravenna comprende ben otto monumenti dichiarati Patrimonio dell Umanità. Questa è la motivazione: L insieme dei monumenti religiosi paleocristiani e bizantini di Ravenna è d importanza straordinaria in ragione della suprema maestria artistica dell arte del mosaico. Essi sono inoltre la prova delle relazioni e dei contatti artistici e religiosi di un periodo importante della storia della cultura europea. Sono edifici religiosi sin dall origine e nella maggior parte dei casi conservano ancora la loro funzione liturgica: sono i luoghi della nascita, i battisteri; della fede nella Risurrezione, i mausolei; delle celebrazioni comunitarie, le basiliche. Sono luoghi dalla storia millenaria, che raccontano per immagini le storie delle Sacre Scritture. Luoghi aperti a tutti, ancora oggi pienamente utilizzati, motivo di orgoglio per chi li custodisce e per gli abitanti della città, motivo di stupore per chi li visita per la prima volta e di rinnovata gioia per chi vi fa ritorno. Visitare Ravenna è compiere un cammino alle origini dell arte cristiana, al centro della fede.
3 Lo scrittore francese André Frossard ha dedicato a questi luoghi il suo Il Vangelo secondo Ravenna pubblicato per la prima volta nel 1985. Grande conoscitore dell arte sacra ravennate, convertitosi in età adulta al Cattolicesimo, Frossard scrive fin dal primo momento l incantesimo di Ravenna agisce con la sua sovrana dolcezza: i suoi mosaici si aprono, accolgono, non si comportano allo stesso modo dello scudo d oro che è l icona. Essi esercitano l irresistibile attrazione del divino su quanto di noi è rimasto sensibile alla grazia e ancora chiuso in una rozza e povera scorza di mattoni, il Vangelo è qui, preso alla fonte, splendente di luce anteriore perché il mosaico è un diluvio di pietre preziose cadute dal settimo cielo. Secondo Frossard Ravenna è una visione profetica di ciò che sarà il mondo quando il Cristo avrà finito di salvarlo, un mondo riconciliato, trasfigurato dalla luce, che è il colore della carità divina. Se il vostro destino eterno vi interessa, andate a Ravenna. Esso sta scritto sui suoi muri.
4 Mausoleo di Galla Placidia Il mausoleo di Galla Placidia (V secolo) è un monumento cristiano funerario che annuncia la fede nella Risurrezione. Costruito a forma di croce latina, l edificio è giunto pressoché integro nella struttura architettonica e nei mosaici. Siamo in un luogo di transito, di passaggio dalla vita nel tempo a quella nell eterno: un opera di fascino etico ed estetico dove i maestri del mosaico abbracciano quelli della fede. La cupola, simbolo del cielo, custodisce la parte più espressiva e famosa della decorazione. Tra le 570 stelle d oro e il blu intenso del cielo emerge la Croce gloriosa, signum cristiano della Risurrezione. Tutti i temi iconografici (dai quattro animali dell Apocalisse agli Apostoli) rappresentano la vittoria della vita sulla morte, dove la croce trionfa come via per la Risurrezione e per la vita eterna. Ovunque troviamo dominanti scure, accostate ai tocchi oro e vermiglio e alla calda luce dell alabastro: l effetto è una diffusa atmosfera di quiete, consona per un sepolcro e per il suo messaggio di Vita dopo la vita.
Battistero Neoniano (o degli Ortodossi) 5 Il Battistero Neoniano celebra la fede nel battesimo, fondamento della vita cristiana. Fatto costruire dal vescovo Orso, prima del trasferimento della capitale da Milano a Ravenna, dopo l anno 396, il battistero è famoso per i mosaici della cupola, che si sviluppano in tre registri, commissionati dal Vescovo Neone. Al centro della volta troviamo la scena del battesimo di Cristo. La prima grande fascia che circonda il medaglione centrale rappresenta i dodici Apostoli guidati da Pietro e Paolo. Il terzo registro è di grande valore iconologico e raffigura il giardino celeste con piante, uccelli e fiori simboli del Regno di Dio destinato ai nuovi battezzati. Oltre i mosaici, sotto le finestre, troviamo il registro dei 16 profeti realizzato in stucco. Il registro è di notevole importanza per la raffigurazione dei Dodici Apostoli che completano le due sorgenti cristiane della fede (apostoli e profeti) secondo l affermazione edificati sopra il fondamento degli apostoli, e dei profeti, ed avendo come pietra angolare lo stesso Gesù Cristo (Efes. 2,20).
6 Battistero degli Ariani L edificio fu costruito verso la fine del V secolo quando Teodorico, re dei Goti, aveva consolidato il suo dominio e l arianesimo era religione ufficiale di corte. Esso risulta essere interrato per oltre 2 metri e presenta una forma ottagonale con quattro piccole absidi all esterno. Nulla è rimasto degli antichi stucchi e ornamenti che decoravano le pareti interne. La cupola conserva invece il mosaico originale raffigurante il Battesimo di Cristo e i Dodici Apostoli che si dirigono verso un trono vuoto, intervallati da palme simbolo di vita. Pur mantenendo la medesima impostazione iconografica del Battistero Neoniano, da cui trae ispirazione, come testimonia il culto della corte dei Goti di Teodorico, fondato sulla figura di Cristo al contempo divina e terrena secondo il vescovo Ario. Elemento particolare è la raffigurazione del Cristo diretta verso oriente: secondo quella che fu definita eresia ariana : il Cristo diventa Dio solo nel momento del Battesimo nel Giordano.
Basilica di Sant Apollinare Nuovo 7 La Basilica di Sant Apollinare Nuovo pone al centro dell annuncio la fede in Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo: i Santi e le Sante, raffigurati nella solenne processione, lo riconoscono Signore del tempo e della storia. La basilica fu fondata dal re goto Teoderico agli inizi del VI secolo, era in origine adibita a Chiesa palatina di culto ariano. Dopo la conquista bizantina alla metà del VI secolo e la consacrazione al culto ortodosso, fu intitolata a San Martino che apre la lunga processione con la tunica color porpora. La decorazione musiva originaria permette di ricostruire l evoluzione del mosaico parietale bizantino dall età teodericiana a quella giustinianea. Nella fascia più alta sono collocate ben 26 scene cristologiche risalenti al periodo di Teoderico: la vita, i miracoli, la passione e la Risurrezione di Cristo sono qui raccontate per immagini. La Basilica sia nella pianta, sia nell aspetto esterno, rispecchia fedelmente i canoni stilistici dell architettura ecclesiastica paleocristiana che si diffonde in questo periodo a Ravenna.
8 Cappella Arcivescovile di Sant Andrea All interno dell Episcopio è custodita la Cappella Arcivescovile di Sant Andrea, costruita e mosaicata tra il 494 e il 519, luogo di preghiera privata dei vescovi di Ravenna. Il Cristo, Via Verità e Vita, appare vincitore sulle potenze del male, glorioso tra gli Apostoli e i Santi. Dedicata in origine a Cristo, fu poi intitolata a Sant Andrea per le reliquie che erano state trasportate verso la metà del VI secolo da Costantinopoli a Ravenna. È l unico esempio di cappella arcivescovile paleocristiana ancora integra costituita da un vano a pianta cruciforme preceduto da un vestibolo, entrambi rivestiti in marmo e mosaici. La decorazione della volta del vestibolo, su fondo dorato, presenta ben 99 diversi piccoli uccelli alcuni dei quali caratteristici del territorio ravennate. La Cappella oggi è inserita nel percorso del Museo Arcivescovile dove sono anche custoditi epigrafi, i tesori del Duomo, i resti musivi dell antica Basilica Ursiana e soprattutto la Cattedra d Avorio del Vescovo Massimiano (VI secolo).
Mausoleo di Teodorico 9 Unico monumento del sito UNESCO ravennate non decorato a mosaico, il mausoleo fu edificato da Teodorico come propria sepoltura attorno al 520 d.c. Interamente realizzato in blocchi di pietra d Istria, si articola in due ordini sovrapposti decagonali, sulla cui sommità si innalza una grande cupola monolitica (10,76 m di diametro e 3,09 m di altezza per un peso di circa 230 tonnellate) coronata da dodici anse recanti i nomi di otto Apostoli e di quattro Evangelisti. Da una nicchia si accede all ordine inferiore, la cui destinazione, si pensa, fosse quella di una cappella a pianta cruciforme, usata in origine per servizi liturgici. Al vano superiore è collocata una vasca di porfido in cui si presume fosse stato sepolto lo stesso re dei Goti, Teodorico. Le sue spoglie furono rimosse durante il dominio bizantino, a seguito dell editto di Giustiniano del 561, quando il mausoleo fu trasformato in oratorio e consacrato al culto ortodosso.
RavennaFestival Zani - Casadio 10 Basilica di San Vitale La Basilica di San Vitale, ancora oggi utilizzata per le celebrazioni festive, annuncia la fede nell Eucarestia: punto di partenza per comprendere le immagini è la preghiera del canone romano. La Basilica è tra le massime opere dell arte tardo-romana, consacrata nel 547 d.c., è celebre per i mosaici commissionati dall arcivescovo Massimiano. Nei mosaici dell abside è raffigurata un apparizione del Divino: Cristo sul Globo, con gli Arcangeli Michele e Gabriele porge la corona di gloria a San Vitale, mentre il vescovo Ecclesio offre a Cristo la Basilica. L abside accoglie anche i celebri cortei di Giustiniano e di Teodora: sono due pannelli in mosaico complementari, simbolo dell armonia tra storia civile ed ecclesiastica. Nel presbiterio un sottile filo teologico lega le due lunette laterali: a destra i due sacrifici eucaristici di Abele e di Melchisedec; a sinistra il Sacrificio di Abramo e la scena dell apparizione dei tre angeli, simbolo della Trinità. Nell arco trionfale sono ritratti i Dodici Apostoli con al centro il Cristo, principio e compimento dei cicli musivi.
Basilica di Sant Apollinare in Classe 11 Situata a pochi chilometri dal centro di Ravenna, la Basilica fu edificata su un area cimiteriale dove il protovescovo Apollinare, patrono di Ravenna trovò probabile martirio e sepoltura. La chiesa, ammirata per i mosaici policromi del catino absidale e gli antichi sarcofagi marmorei degli arcivescovi, conserva ancora l originario splendore ed è uno dei più grandi esempi di basilica paleocristiana. L iconografia presente nel catino absidale ha come tema centrale la trasfigurazione: la croce gemmata e gloriosa della resurrezione campeggia in posizione dominante a rappresentazione di Cristo, primo attore della trasfigurazione, il cui volto si trova al suo centro. A destra una pecorella rappresenta Pietro, mentre le due alla sinistra sono gli apostoli Giacomo e Giovanni. Al centro dell abside in un prato celestiale sta Sant Apollinare che invita i fedeli alla preghiera. Ai lati si riconoscono le sacre città di Betlemme e Gerusalemme.
12 Apollinare, patrono di Ravenna Sant Apollinare, originario di Antiochia, fu il primo Vescovo nella città imperiale di Ravenna, forse incaricato dallo stesso Apostolo Pietro per guidare la comunità cristiana locale. Si dedicò all opera di evangelizzazione della regione per poi morire martire come vuole la tradizione. Le basiliche di Sant Apollinare in Classe e Sant Apollinare Nuovo sono luoghi privilegiati nel tramandarne la memoria. Il Martirologio Romano lo descrive come un vescovo, che, facendo conoscere tra le genti le insondabili ricchezze di Cristo, precedette come un buon pastore il suo gregge, onorando la Chiesa con il suo glorioso martirio. Il suo culto tuttavia si diffuse rapidamente anche oltre i confini cittadini. Sant Apollinare è considerato patrono della città di Ravenna e dell Emilia-Romagna. La sua statua è collocata alla sommità di una delle due colonne di epoca veneziana nella centralissima Piazza del Popolo. Nei mosaici absidali di Classe la sua figura risplende in posizione centrale. I viaggi del Santo prima e delle sue reliquie poi (giunsero in Francia, Olanda e Germania) narrano una storia antica che evidenzia come anche nel passato le città e le genti del Mediterraneo e dell Europa, nonostante la lontananza, fossero in realtà vicine. Tante sono le pale d altare che lo raffigurano, di particolare interesse il busto del santo realizzato da Thorvaldsen conservato al MAR - Museo d Arte della città di Ravenna.
SanVitale LucaConcas Succede a Ravenna 13 Ravenna, fonte di ispirazione per grandi artisti di tutte le epoche, da Dante a Byron, da Klimt fino a Montale, offre manifestazioni di prestigio internazionale in stretta relazione con il suo passato e la sua vocazione artistica. Le Basiliche, le abbazie e i chiostri, diventano teatri eccezionali per alcuni dei principali eventi della città. Ravenna Festival, uno dei più noti festival multidisciplinari di Italia, fa vibrare le note dei suoi concerti tra i bagliori dei mosaici di San Vitale e Sant Apollinare in Classe e anima i teatri cittadini con importanti produzioni, tra cui spicca la Trilogia d Autunno dedicata nel 2018 alle opere verdiane di Nabucco, Rigoletto e Otello. Dante è protagonista indiscusso della vita culturale cittadina, grazie agli spettacoli dei Giovani artisti per Dante nei chiostri francescani e alle numerose iniziative di Ravenna per Dante. In autunno inaugurerà infine il Museo di Classe con gli importanti ritrovamenti archeologici del nostro territorio.
Ravenna Festival XXIX edizione dall 1 giugno al 22 luglio 2018 Trilogia d Autunno dal 23 novembre al 2 dicembre 2018 Vespri a San Vitale dall 1 giugno al 5 luglio 2018 Tutti i giorni alle ore 19.00 RavennaFestival Silvia Lelli SanVitale LucaConcas www.ravennafestival.org Mosaico di notte dal 3 luglio al 7 settembre 2018 Ogni martedì e venerdì sera visita ai monumenti più suggestivi di Ravenna e Classe.
Ravenna per Dante dal 24 agosto al 24 novembre 2018 Rassegna di eventi dedicati a Dante Alighieri L Antico Porto di Classe dal 21 marzo al 4 novembre 2018 www.ravennantica.it Ravenna in Luce dal 21 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019 Rassegna di video mapping
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