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Transcript:

Istituto Nazionale di Statistica Organismo indipendente di valutazione della performance RELAZIONE SUL FUNZIONAMENTO COMPLESSIVO DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE, TRASPARENZA E INTEGRITÀ DEI CONTROLLI INTERNI ANNO 2014

PRESENTAZIONE La presente Relazione descrive le principali evidenze e criticità oggetto del monitoraggio sul funzionamento complessivo del sistema della valutazione, trasparenza e integrità dei controlli interni dell Istat per l anno 2014, ai sensi dell art. 14, comma 4, lett. a) del d. lgs. 27 ottobre 2009, n. 150 (Decreto). L anno di riferimento è stato caratterizzato, dal punto di vista organizzativo, dall insediamento, nel mese di luglio, del Presidente dell Istituto, al termine di un periodo di affidamento provvisorio delle funzioni ad altro soggetto, nelle more del perfezionamento della nomina. Con il cambio ai vertici dell Istituto, nella seconda metà dell anno, è stato avviato un progetto di modernizzazione del processo di produzione statistica, in corso di completamento, che sta impegnando l Istituto nella definizione di un modello di produzione sempre più efficiente. Con la delibera n. 23 del 16 aprile 2013, l Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha definito le Linee guida per la predisposizione della Relazione, precisando, in particolare, i settori che devono formare oggetto del monitoraggio dell OIV. Pertanto, la presente Relazione è focalizzata sui seguenti ambiti: - Performance organizzativa; - Performance individuale; - Processo di attuazione del ciclo della performance; - Infrastruttura di supporto; 1

- Sistemi informativi e informatici a supporto dell attuazione del Programma triennale per la trasparenza e l integrità e per il rispetto degli obblighi di pubblicazione; - Definizione e gestione degli standard di qualità; - Utilizzo dei risultati del Sistema di misurazione e valutazione; - Descrizione delle modalità di monitoraggio dell OIV. A. PERFORMANCE ORGANIZZATIVA Gli obiettivi strategici triennali dell Istituto sono individuati nel Piano Strategico Triennale (PST), che viene sviluppato ridefinendo a scorrimento, ove necessario, gli obiettivi strategici, i quali costituiscono l asse portante delle attività dell Istituto. A partire da tali obiettivi strategici, obiettivi individuali sono definiti dagli organi di vertice ed assegnati alla dirigenza generale dell Istituto. Tali obiettivi sono collegati ad obiettivi operativi definiti su orizzonti temporali annuali. La traduzione degli obiettivi strategici nelle attività che annualmente devono realizzarli, dando risultati coerenti con essi, avviene con la programmazione degli obiettivi operativi nel Programma Annuale delle Attività (PAA). Il PAA è lo strumento di cui l Istat si avvale per il monitoraggio e per la valutazione dello stato di avanzamento e del conseguimento dei risultati. In particolare, il PAA definisce gli obiettivi operativi e le attività previste per l anno di riferimento. Gli obiettivi operativi risultano associati ciascuno al proprio obiettivo strategico di riferimento, insieme a molteplici altre informazioni, tra le quali i risultati attesi, il personale assegnato, la percentuale di tempo dedicato dalle risorse umane ai diversi obiettivi nonché le attività nelle quali l obiettivo si articola. 2

Inoltre, è possibile registrare eventuali variazioni di programmazione intervenute in corso d anno con le relative motivazioni. Nell anno di riferimento non sono state apportate modifiche al Sistema di promozione, misurazione e valutazione della performance (Sistema), per cui è rimasta invariata la metodologia di valutazione della performance organizzativa, basata sull analisi dei risultati conseguiti nell anno, in rapporto alle priorità determinate con l adozione degli obiettivi strategici, anche avvalendosi di un confronto con l ultimo triennio. I macro-ambiti di riferimento, individuati secondo un criterio di aggregazione degli ambiti previsti dall art. 8 del d. lgs. n. 150 del 2009, sono i seguenti: - il grado di attuazione della strategia; - il portafoglio delle attività; - lo stato di salute dell amministrazione. In proposito, questo Organismo non esclude la possibilità di effettuare approfondimenti al fine di proporre eventuali modifiche al sistema attualmente delineato, anche in relazione agli esiti del processo di modernizzazione del processo di produzione statistica cui si è fatto cenno in precedenza. 3

B. PERFORMANCE INDIVIDUALE Come sopra ricordato, nell anno di riferimento il Sistema non è stato modificato; in conseguenza, sono rimaste invariate le metodologie di valutazione della performance individuale. In particolare, i responsabili degli uffici dirigenziali generali sono valutati dal Presidente, sulla base della proposta dell OIV, in relazione al grado di conseguimento degli obiettivi individuali assegnati e degli obiettivi operativi della struttura organizzativa diretta nonché dei comportamenti organizzativi posti in essere. La definizione degli obiettivi individuali è avvenuta con la collaborazione del dirigente interessato e con il supporto dell OIV. Analoga è la metodologia di valutazione prevista per i responsabili degli uffici dirigenziali non generali, valutati dal diretto dirigente generale, in relazione al grado di conseguimento degli obiettivi individuali assegnati e degli obiettivi operativi della struttura coordinata nonché dei comportamenti organizzativi messi in atto. Per quanto riguarda il personale non dirigenziale dei livelli I-VIII, il Sistema prevede che gli obiettivi (linee di attività) assegnati siano gli obiettivi nei quali la risorsa è impiegata secondo quanto risulta dalla programmazione annuale delle attività. Attraverso la valutazione dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi assegnati viene anche effettuata la valutazione dei comportamenti organizzativi dimostrati dal dipendente, in quanto funzionali al raggiungimento degli obiettivi assegnati e finalizzati al perseguimento degli stessi. Per quanto riguarda la fase di valutazione, considerato che per il 2014 la procedura non è stata ancora ultimata, le informazioni complete sugli esiti della stessa non sono allo stato disponibili. 4

C. PROCESSO DI ATTUAZIONE DEL CICLO DELLA PERFORMANCE In relazione all effettivo funzionamento del ciclo della performance, questo Organismo rileva che si sono verificati ritardi nell adozione di alcuni fondamentali documenti di programmazione. In particolare, il Piano triennale di Prevenzione della Corruzione, con allegato il Programma triennale per la Trasparenza e l Integrità, per il triennio 2014-2016, è stato approvato dal Consiglio nella seduta del 10 settembre 2014 mentre il Piano della Performance per il triennio 2014-2016 è stato approvato nella seduta del 23 ottobre 2014. Inoltre, nell anno di riferimento, anche se il processo di misurazione e valutazione della performance non ha subito modifiche, non tutte le sue componenti risultano pienamente applicate, in particolare, per quanto riguarda il personale non dirigenziale. Per quanto riguarda l adeguatezza della Struttura tecnica permanente, seppure il bilanciamento delle competenze professionali presenti ha garantito un elevato livello di professionalità a supporto delle attività dell Organismo, si rileva l assoluta esiguità delle risorse assegnate, che ha costretto l Ufficio a notevoli sforzi per la gestione delle funzioni assegnate nonché per assicurare la necessaria attività di supporto e assistenza alle strutture interne coinvolte nel processo di misurazione e valutazione della performance. D. INFRASTRUTTURA DI SUPPORTO A supporto del funzionamento del ciclo della performance, il Sistema ha continuato ad utilizzare i dati rilasciati dal Servizio Programmazione e controllo di gestione, sulla base delle risultanze del Programma Annuale delle Attività. 5

Il controllo di gestione è infatti in grado di rappresentare le informazioni riguardanti il livello di conseguimento degli obiettivi operativi associati a ciascun obiettivo strategico, le risorse umane impiegate e i costi. Sono poi presenti il sistema informativo di gestione dell attività di contabilità e bilancio e il sistema informativo di gestione del personale. In tale ambito, questo Organismo, come già rilevato nella precedente Relazione, auspica una maggiore integrazione ed interoperabilità tra i sistemi informativi dell Istituto, al fine di pervenire ad una maggiore coerenza informativa dei dati. L Istituto è inoltre dotato di altri sistemi di controllo, connessi alla qualità della produzione statistica e della metodologia, i quali costituiscono elementi fondamentali per il controllo strategico, soprattutto in relazione alla performance organizzativa. E. SISTEMI INFORMATIVI E INFORMATICI A SUPPORTO DELL ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA E PER IL RISPETTO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE Nell anno di riferimento, è stata modificata l articolazione della Sezione Amministrazione trasparente del sito internet dell Istituto, migliorandone sia la fruibilità che la reperibilità delle informazioni, anche se sporadicamente si rileva ancora qualche incertezza e ritardo nell aggiornamento del contenuto di alcune sezioni. In tale contesto l OIV ha svolto attività di stimolo e impulso all Amministrazione al fine di un tempestivo rispetto degli obblighi di pubblicazione previsti sia dal d. lgs. n. 33 del 2013 che dalle delibere Anac. 6

Inoltre, ha proseguito la propria attività di monitoraggio dello stato di attuazione del Programma e di promozione dell assolvimento degli obblighi relativi alla trasparenza e integrità. In particolare, l Organismo ha provveduto alla compilazione della Griglia di rilevazione sull assolvimento degli obblighi di pubblicazione, secondo le indicazioni contenute nella delibera Civit n. 77 del 2013 ed ha predisposto il conseguente Documento di Attestazione. F. DEFINIZIONE E GESTIONE DEGLI STANDARD DI QUALITA L Istat, come membro del Sistema statistico europeo, segue gli standard di qualità e le definizioni adottate in sede europea. In linea con quanto previsto nel European Statistics Code of Practice, punti cardine della politica per la qualità dell'istituto sono: - qualità di processo: produrre informazione statistica accurata in modo efficiente ed efficace; - qualità di prodotto: diffondere dati statistici di elevata qualità e tempestività sui fenomeni di interesse degli utilizzatori, anche potenziali; - documentazione: conservare e rendere disponibile l'informazione necessaria per un corretto uso dei dati e per garantire la trasparenza delle attività di produzione del dato statistico; - rispetto per i rispondenti: ridurre il carico statistico che grava sui rispondenti e tutelare la riservatezza delle informazioni fornite; - rafforzamento della cultura statistica: favorire il corretto utilizzo dei dati statistici nel dibattito pubblico e a supporto delle decisioni e delle politiche; 7

- attenzione agli utenti: rendere facilmente accessibile e comprensibile l'informazione statistica prodotta e soddisfare le esigenze degli utenti. La politica per la qualità dell'istat è finalizzata al miglioramento sistematico dei prodotti e dei processi statistici dell'istituto, attraverso lo sviluppo di appropriate metodologie e strumenti. Tra gli strumenti predisposti dall'istat per migliorare la qualità dei processi e dei prodotti statistici, si segnalano: - le Linee Guida per la qualità dei processi statistici; - il Sistema informativo sulla Qualità (SIQual); - le attività di audit periodico sulla qualità dell informazione statistica prodotta e diffusa ai cittadini. G. UTILIZZO DEI RISULTATI DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE Nel Sistema, finalizzato al miglioramento dei risultati raggiunti dall Istituto in termini di efficienza ed efficacia, una intera sezione è dedicata alla descrizione delle iniziative e degli strumenti adottati per la promozione e il miglioramento della performance. Come già evidenziato nella precedente Relazione, si è riscontrata una progressiva maggiore consapevolezza sulla connessione tra corretta valutazione e puntuale programmazione, che ha determinato un sensibile miglioramento nella definizione della programmazione delle attività da parte delle diverse strutture organizzative. 8

In tale contesto, questo Organismo ribadisce la necessità di una maggiore coerenza tra le risultanze dei documenti fondamentali del sistema di programmazione (PST, PAA, ecc.), i documenti di bilancio, i documenti previsti dal ciclo della performance (Piano della performance, Relazione sulla performance, ecc.) e quelli orientati ad accrescere la trasparenza e l integrità. H. DESCRIZIONE DELLE MODALITA DI MONITORAGGIO DELL OIV Con riferimento al monitoraggio dell attività svolta dai direttori nel 2014, l Organismo, a seguito dell assegnazione da parte del Presidente degli obiettivi individuali ai dirigenti generali, ha esaminato le schede e le relazioni di programmazione dei direttori. Nel corso dell anno, ha seguito il grado di conseguimento degli obiettivi individuali, verificando gli eventuali scostamenti dello stato di avanzamento effettivo rispetto alle previsioni iniziali e segnalando alle strutture interessate le criticità riscontrate. Ha inoltre seguito lo stato di attuazione delle attività correnti, mettendo a confronto le informazioni fornite dai direttori con quelle presenti nel monitoraggio del PAA. Il monitoraggio è stato effettuato attraverso colloqui con i responsabili degli uffici dirigenziali e report sugli obiettivi programmati e sul relativo stato di avanzamento nonchè sullo stato di realizzazione delle attività correnti. 9

In materia di trasparenza, l Organismo ha effettuato il monitoraggio degli obblighi di pubblicazione previsti dalla delibera ANAC n. 77 del 2013, compilando la Griglia standard e predisponendo il relativo Documento di Attestazione. Ha inoltre monitorato la Sezione Amministrazione trasparente del sito internet dell Istituto, segnalando, in un ottica di fattiva collaborazione, i ritardi negli adempimenti e negli aggiornamenti. Inoltre, come previsto dall art. 54, comma 5, del d. lgs. n. 165 del 2001, come modificato dalla legge n. 190 del 2012, ed in relazione alla delibera ANAC n. 75 del 24 ottobre 2013, ha inviato all Amministrazione il proprio parere sul testo del Codice etico e di comportamento dell Istat. 10