Carlini Franco, Parole di carta e di web. Ecologia della comunicazione, Einaudi, Torino, 2004, pp.186 Recensione di Irith Davidzon Settembre 2007 Abstract L autore dà come consolidata la presenza della Rete Internet quale nuovo e potente mezzo di comunicazione che però molto eredita dai media precedenti sviluppandone stili, formati, parole e immagini. La continua evoluzione delle tecniche e dei linguaggi della Rete può influenzare e migliorare la comunicazione ai giorni nostri. L'itinerario proposto dall autore spazia dall'evoluzione del giornalismo online, alla ipertestualità, dalla contaminazione di forme, di stili e di mezzi, fino agli aspetti visuali del web design. Recensione Franco Carlini affronta, in questo libro, gli aspetti della comunicazione in rete: dallo scrivere al leggere, dal progettare al narrare sul web revisionando, tra l altro, quanto scritto nel precedente libro Lo stile del web (1999). L autore analizza l Internet, e in particolare il web, soprattutto come un nuovo medium che in parte affianca e in parte compete con quelli preesistenti, dai quali eredita alcune caratteristiche introducendone altre, diverse, come ad esempio l ipertestualità, la multimedialità, l interattività. Sono undici capitoli in cui si spazia da un campo ad un altro: scrittura sul web, giornalismo online, weblog, web design, usabilità e accessibilità, Power Point, e-book. Sono percorsi suddivisi per forme di espressione, analizzati nelle loro applicazioni pratiche attuali e nei possibili sviluppi futuri, esaminati anche nelle diverse implicazioni teoriche. L idea-forza dell autore, trasversale a tutti gli argomenti del libro, è senz altro la grande fiducia nell Internet che, con la sua ricchezza di circolazione di idee, può incrementare positivamente la comunicazione, la comprensione, la cooperazione e la cultura dal basso. I primi capitoli sono dedicati alla scrittura e alla ridefinizione dell'internet all'interno del panorama dei mezzi di comunicazione: dal fallimento delle operazioni di giornali esclusivamente online all'esplosione dei blog e delle webzine. Il web, come veicolo della parola scritta, ha cambiato abbastanza profondamente le modalità di produzione e diffusione del testo scritto. L autore digitale ha certamente più libertà dei scrittori o dei giornalisti della carta 1
stampata, non è sottoposto alla lunga trafila di condizionamenti e di intermediari che la modalità di un prodotto editoriale richiede, ma deve avere altre competenze come la conoscenza della specificità del mezzo web, dei formati e degli stili di scrittura, della grafica. E indubbio che si è realizzato un processo di alfabetizzazione di massa del web: c è una quantità quasi infinita di pagine e di siti realizzati da singole persone, dedicate ai più disparati argomenti. Se da un lato la qualità dei contenuti non è sempre elevata, dall altro molti cultori di varie materie possono facilmente far circolare il risultato dei loro studi su siti propri o su siti condivisi contribuendo alla circolazione delle idee. Non sta avvenendo, invece, in maniera altrettanto significativa le messa in rete di libri, l e-book. L autore auspica per il futuro una più ampia presenza di editori on line che possano far circolare i libri con la modalità della lettura sul monitor, della lettura su carta previo stampa personale oppure del printing on demand. Per quanto riguarda il lettore fruitore dell Internet, esistono poche ricerche sulle modalità di navigazione-lettura sul web, ma Franco Carlini minimizza lo scadimento della scrittura sul web e sfata il mito di un lettore frettoloso che sta diventando sempre più maturo e consapevole. Nel capitolo Giornali, dalla carta ai bit con fatica, viene analizzato il fallimento dei numerosi giornali solo on line perché non remunerativi e si constata il successo dei giornali quotidiani on line collegati con le testate a stampa in cui ogni articolo può diventare un dossier: un breve testo con il link alla fonte della notizia, al contesto, ai filmatiaudio. L autore è persuaso che l Internet è un mezzo ideale per il giornalismo e può facilitarne il rinnovamento date le sue peculiari caratteristiche di ipertestualità, multimedialità, interattività, aggiornamento in tempo reale e basso costo. Interessante, nel panorama dei giornali on line, è il Google news, in cui la messa in pagina delle notizie è completamente realizzata dagli algoritmi del computer senza alcun intervento umano. Altra forma di comunicazione-informazione sciolta e indipendente sono state le webzine - versione on line delle cartacee fanzine - riviste spontanee, spesso di settore ormai affiancate e ampiamente superate dall esplosione di una nuova modalità di informazione: i weblog, o blog, che poco hanno a che fare con il giornalismo ma sono un potente mezzo di comunicazione. Ipertesti: c'è dell'ordine in quel caos è il capitolo in cui si fa una riflessione sul valore dell'ipertestualità che non sta solo nel singolo 2
sito-testo ma nella più generale ipertestualità della rete stessa. L autore condivide con Umberto Eco: Il www è La Grande Madre di Tutti gli Ipertesti, una biblioteca world-wide dove è possibile in un tempo brevissimo prendere tutti i libri che si voglia. Il web è il sistema generale di tutti gli ipertesti esistenti. Franco Carlini sminuisce due aspetti negativi dell ipertestualità: l eccesso di informazione e l inaffidabilità; l autore si dichiara entusiasta di fronte alla possibilità che ognuno ha di arrivare, in ogni istante e in ogni parte del mondo, a idee e argomenti cui difficilmente in passato avrebbe avuto accesso ed è sicuro delle capacità che ognuno ha di scegliere, confrontare, selezionare i materiali che servono. Il capitolo sesto è dedicato all'interattività, alla suo parziale applicazione nei contesti del Web e ai luoghi del dialogo e delle interazioni in rete prevalentemente testuali, quali i newsgroup, le liste di distribuzione, i forum, i weblog, le chat, l instant messaging, la posta elettronica. Ci sono sottili differenze fra questi modelli, ma tutti mostrano una nuova Rete, socialmente più ricca. I pareri sulla validità di queste interazioni tra le persone sono discordi ma, al di là degli aspetti negativi, Carlini che si definisce un cybersognatore di una democrazia dal basso, apprezza la ricchezza e la facilità di comunicazione con cui le comunità virtuali senza mediazioni fanno circolare informazioni, idee e cultura. Argomento del capitolo settimo sono i valori e disvalori dei cellulari e la loro enorme fortuna. I giudizi sull uso massiccio dei cellulari non è univoco, ma è indubbio che abbia portato notevoli cambiamenti nei rapporti sociali e nel panorama linguistico. L autore, anche in questo caso, si mostra ottimista riconoscendo l alto valore sociale della comunicazione con un mezzo così facilmente trasportabile, fatto di interconnessioni tra persone basate sulle tre A: anytime, anywhere, anyone. Nell ottavo e nel nono capitolo Carlini prende in considerazione il web design e l'arte di costruire un sito web. Analizza puntualmente il linguaggio specifico, esamina il rapporto fra testo e grafica e si addentra nei dettagli tecnici per costruire un buon sito web, di facile accessibilità. Infine un capitolo è dedicato all'usabilità. Carlini accoglie la premessa che siano le macchine ad adattarsi all uomo e non viceversa. Inoltre viene richiamata la definizione di usabilità prescrittiva di Jakob Nielsen, secondo il quale l usabilità di un sito web è misurabile. 3
Inoltre l autore svolge argomentazioni interessanti in ordine all accessibilità ad un sito riguardante le persone non vedenti. Franco Carlini, dopo un breve capitolo dedicato a Power Point ed e- book, si chiede quale sia stato il ruolo dell'internet rispetto a problemi che non hanno trovato piena soluzione: «Il diritto all'accesso e il diritto di pubblica parola sono stati affrontati dal web. Non risolti, ovviamente, ma qualcosa di molto importante è successo». Qualcosa di importante, ma è solo l'inizio. Molti argomenti, a detta dell autore, sono rimasti fuori dalla sua riflessione come la privacy e le tentazioni di controllo sociale attraverso le tecnologie digitali, i diritti di proprietà intellettuale, gli aspetti commerciali dell Internet e in generale dell economia digitale, il possibile ruolo dei paesi in via di sviluppo, lo spostamento dei problemi di educazione e formazione verso tecnologie discutibili di e-learning. Parole di carta e di web è un libro molto didascalico e di facile e scorrevole lettura, ancora attuale e pieno di ottimi spunti di riflessione. Indice Introduzione. Internet è qui per restare 1.Pubblicare: dall idea al prodotto editoriale 2. Leggere: il mito dell occhio saltellante e del testo breve 3. Giornali:dalla carta ai bit, con fatica 4. Online: webzine, blog e oltre 5. Ipertesti: c è dell ordine in quel testo 6.Interattività: altrove dal web 7. Cellulari: connettività globale, socialità locale 8. Web design: il ritorno della leggerezza 9. Segnaletica: la decadenza delle icone 10. Usabilità: un buon pasto è meglio 11. Formati: Power Point ed e-book. Conclusione, qualche ripensamento salutare. Bibliografia. Autore Franco Carlini (1944-2007), già ricercatore presso l Istituto di Cibernetica e Biofisica del Consiglio Nazionale delle Ricerche, si è occupato di neurofisiologia e di psicologia della percezione visiva. Dal 1989 ha lasciato l attività di ricerca per dedicarsi esclusivamente al lavoro giornalistico ed editoriale. Ha collaborato con il Corriere della Sera, L Espresso e Il Manifesto raccontando le nuove tecnologie e il 4
loro accelerato impatto sociale. Ha fondato e diretto la società di giornalismo e comunicazione online Totem. Bibliografia essenziale dell autore Carlini F., Chips &Salsa. Storie di culture del mondo digitale, Manifestolibri, 1995 Carlini F., Internet, Pinocchio e il gendarme, Le prospettive della democrazia in rete, Manifestolibri, 1996 Carlini F., Lo stile del Web, Parole e immagini della comunicazione in rete, Einaudi, 1999 Carlini F., Divergenze digitali; Conflitti, soggetti e tecnologie della terza Internet, Manifestolibri, 2002 Carlini F., Parola di carta e di Web, Ecologia della comunicazione Einaudi, 2004 5