PROVINCIA DI CAGLIARI-PROVINCIA DE CASTEDDU Settore Ecologia e Polizia Provinciale Servizio Inquinamento Atmosferico e Energia



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PROVINCIA DI CAGLIARI-PROVINCIA DE CASTEDDU Settore Ecologia e Polizia Provinciale Servizio Inquinamento Atmosferico e Energia Via Cadello, 9b 09121 Cagliari PARTE V DEL D.LGS. 152/2006 e s.m.i. - EMISSIONI IN ATMOSFERA Riferimenti Responsabile dell'unità complessa Energia e Inquinamento Atmosferico Sisinnio Lecca tel 0704092766 fax 0704092865 e-mail slecca@provincia.cagliari.it collaboratori ufficio inquinamento atmosferico Roberto Usai tel. 0704092203 e-mail rusai@provincia.cagliari.it Amalia Leoni tel. 0794092211 e-mail aleoni@provincia.cagliari.it Autorizzazioni alle emissioni: 1) a carattere generale - art. 272 comma 2: tutti gli stabilimenti inviduati nell'allegato IV parte II; 2) ornaria art. 269: tutti gli altri stabilimenti; Quali stabilimenti e attività sono esentati dal chiedere l'autorizzazione nonché dalla comunicazione inizio attività: Quelli inviduati nell'allegato IV parte I : 1. Elenco degli impianti e delle attività: a) Lavorazioni meccaniche dei metalli, con esclusione attività verniciatura e trattamento superficiale e smerigliature con consumo complessivo olio (come tale o come frazione oleosa delle emulsioni) inferiore a 500 kg/anno. b) Laboratori orafi in cui non è effettuata la fusione metalli, laboratori odontotecnici, esercizi in cui viene svolta attività estetica, sanitaria e servizio e cura della persona, officine ed altri laboratori annessi a scuole. c) Decorazione piastrelle ceramiche senza procemento cottura. d) Le seguenti lavorazioni tessili: - preparazione, filatura, tessitura della trama, della catena o della maglia fibre naturali, artificiali o sintetiche, con eccezione dell'operazione testurizzazione delle fibre sintetiche e del bruciapelo; - nobilitazione fibre, filati, tessuti limitatamente alle fasi purga, lavaggio, candeggio (ad eccezione dei candeggi effettuati con sostanze in grado liberare cloro e/o suoi composti), tintura e finissaggio a conzione che tutte le citate fasi della nobilitazione siano effettuate nel rispetto delle seguenti conzioni: 1) le operazioni in bagno acquoso devono essere condotte a temperatura inferiore alla temperatura ebollizione del bagno, oppure, nel caso in cui siano condotte alla temperatura ebollizione del bagno, ciò deve avvenire senza utilizzazione aci, alcali o prodotti volatili, organici o inorganici, o, in alternativa, all'interno macchinari chiusi; 2) le operazioni asciugamento o essiccazione e i trattamenti con vapore espanso o a bassa pressione devono essere effettuate a temperatura inferiore a 150 e nell'ultimo bagno acquoso applicato alla merce non devono essere stati utilizzati aci, alcali o prodotti volatili, organici od inorganici. Provincia Cagliari - Assessorato alle Politiche Ambientali, Energia e Tutela del Territorio Settore Ecologia e Polizia Provinciale pag. 1 5

e) Cucine, esercizi ristorazione collettiva, mense, rosticcerie e friggitorie. f) Panetterie, pasticcerie ed affini con un utilizzo complessivo giornaliero farina non superiore a 300 kg. g) Stabulari acclusi a laboratori ricerca e analisi. h) Serre. i) Stirerie. j) Laboratori fotografici. k) Autorimesse e officine meccaniche riparazioni veicoli, escluse quelle in cui si effettuano operazioni verniciatura. l) Autolavaggi. m) Silos per materiali da costruzione ad esclusione quelli asserviti ad altri impianti. n) Macchine per eliografia. o) Stoccaggio e movimentazione prodotti petrolchimici ed idrocarburi naturali estratti da giacimento, stoccati e movimentati a ciclo chiuso o protetti da gas inerte. p) Impianti trattamento acque escluse le linee trattamento fanghi. q) Macchinari a ciclo chiuso concerie e pelliccerie. r) Attività seconde lavorazioni del vetro, successive alle fasi iniziali fusione, formatura e tempera, ad esclusione quelle comportanti operazioni acidatura e satinatura. s) Forni elettrici a volta fredda destinati alla produzione vetro. t) Trasformazione e conservazione, esclusa la surgelazione, frutta, ortaggi, funghi con produzione giornaliera massima non superiore a 350 kg. u) Trasformazione e conservazione, esclusa la surgelazione, carne con produzione giornaliera massima non superiore a 350 kg. v) Molitura cereali con produzione giornaliera massima non superiore a 500 kg. w) Lavorazione e conservazione, esclusa surgelazione, pesce ed altri prodotti alimentari marini con produzione giornaliera massima non superiore a 350 kg. x) Lavorazioni manifatturiere alimentari con utilizzo giornaliero materie prime non superiore a 350 kg. y) Trasformazioni lattiero-casearie con produzione giornaliera massima non superiore a 350 kg. z) Allevamenti effettuati in ambienti confinati in cui il numero capi potenzialmente presenti è inferiore a quello incato, per le verse categorie animali, nella seguente tabella. Per allevamento effettuato in ambiente confinato si intende l'allevamento il cui ciclo produttivo prevede il sistematico utilizzo una struttura coperta per la stabulazione degli animali. Categoria animale e tipologia allevamento Vacche specializzate per la produzione latte (peso vivo meo: 600 Rimonta vacche da latte (peso vivo meo: 300 N capi 200 300 Provincia Cagliari - Assessorato alle Politiche Ambientali, Energia e Tutela del Territorio Settore Ecologia e Polizia Provinciale pag. 2 5

Altre vacche (nutrici e duplice attitune) Bovini all ingrasso meo: 400 Vitelli a carne bianca (peso vivo meo: 130 Suini: scrofe con suinetti destinati allo svezzamento Suini: accresciment o/ingrasso Ovicaprini meo: 50 kg/ capo) Ovaiole e capi riproduttori meo: 2 Pollastre meo: 0,7 Polli da carne meo: 1 300 300 1.000 400 1.000 2.000 25.000 Altro pollame Tacchini: maschi (peso vivo meo: 9 Tacchini: femmine meo: 4,5 Faraone meo: 0,8 Cunicoli: fattrici (peso vivo meo: 3,5 Cunicoli: capi all'ingrasso 7.000 14.000 40.000 24.000 Provincia Cagliari - Assessorato alle Politiche Ambientali, Energia e Tutela del Territorio Settore Ecologia e Polizia Provinciale pag. 3 5

meo: 1,7 Equini (peso vivo meo: 550 Struzzi 250 700 aa) Allevamenti effettuati in ambienti non confinati. bb) Impianti combustione, compresi i gruppi elettrogeni e i gruppi elettrogeni cogenerazione, potenza termica nominale pari o inferiore a 1 MW, alimentati a biomasse cui all'allegato X alla parte quinta del presente decreto, e potenza termica inferiore a 1 MW, alimentati a gasolio, come tale o in emulsione, o a bioesel. cc) Impianti combustione alimentati ad olio combustibile, come tale o in emulsione, potenza termica nominale inferiore a 0,3 MW. dd) Impianti combustione alimentati a metano o a GPL, potenza termica nominale inferiore a 3 MW. ee) Impianti combustione, compresi i gruppi elettrogeni e i gruppi elettrogeni cogenerazione, ubicati all'interno impianti smaltimento dei rifiuti, alimentati da gas scarica, gas residuati dai processi depurazione e biogas, potenza termica nominale non superiore a 3 MW, se l'attività recupero è soggetta alle procedure autorizzative semplificate previste dalla parte quarta del presente decreto e tali procedure sono state espletate. ff) Impianti combustione, compresi i gruppi elettrogeni e i gruppi elettrogeni cogenerazione, alimentati a biogas cui all'allegato X alla parte quinta del presente decreto, potenza termica nominale inferiore o uguale a 3 MW. gg) Gruppi elettrogeni e gruppi elettrogeni cogenerazione alimentati a metano o a GPL, potenza termica nominale inferiore a 3 MW. hh) Gruppi elettrogeni e gruppi elettrogeni cogenerazione alimentati a benzina potenza termica nominale inferiore a 1 MW. ii) Impianti combustione connessi alle attività stoccaggio dei prodotti petroliferi funzionanti per meno 2200 ore annue, potenza termica nominale inferiore a 5 MW se alimentati a metano o GPL ed inferiore a 2,5 MW se alimentati a gasolio. jj) Laboratori analisi e ricerca, impianti pilota per prove, ricerche, sperimentazioni, inviduazione prototipi. Tale esenzione non si applica in caso emissione sostanze cancerogene, tossiche per la riproduzione o mutagene o sostanze tossicità e cumulabilità particolarmente elevate, come inviduate dall'allegato I alla parte quinta del presente decreto. kk) Dispositivi mobili utilizzati all'interno uno stabilimento da un gestore verso da quello dello stabilimento o non utilizzati all'interno uno stabilimento. Inoltre: Gli impianti deposito oli minerali, compresi i gas liquefatti. Art. 272, comma 5 punto 5.: - Impianti destinati alla fesa nazionale; - Sfiati e ricambi d'aria esclusivamente abiti alla protezione e alla sicurezza degli ambienti lavoro; Impianti stribuzione dei carburanti. A chi presentare le domande per la autorizzazione alle emissioni: 1) a carattere generale ai SUAP territorialmente competenti; 2) ornaria alla Provincia Cagliari comunicazioni per: 1) mofiche non sostanziali; 2) cambiamenti ragione sociale Provincia Cagliari - Assessorato alle Politiche Ambientali, Energia e Tutela del Territorio Settore Ecologia e Polizia Provinciale pag. 4 5

Tempi aggiornamento, delle autorizzazioni per stabilimenti esistenti: 1) tutti gli stabilimenti esistenti al 1988 o al 2006 entro il 28 Aprile 2012; durata delle autorizzazioni 1) Le autorizzazioni in procedura ornaria hanno valità 15 anni. Il rinnovo deve essere presentato almeno un anno prima della scadenza. 2) Le autorizzazioni carattere generale hanno valità 10 anni. Il rinnovo deve essere presentato almeno 45 giorni prima della scadenza. rilascio autorizzazioni ornarie Ai fini del rilascio dell autorizzazione in procedura ornaria, la Provincia ince una Conferenza Servizi entro trenta giorni dalla ricezione della domanda(se completa degli elementi fondamentali) invitando l'assessorato Difesa Ambiente della regione Sardegna, L'ARPAS Dipartimento Provinciale Cagliari, Azienda ASL e il comune interessato affinché esprimano il proprio parere competenza. La Ditta è tenuta a far pervenire, agli enti sopraincati la domanda istanza corredata dagli allegati tecnici. Trasferimento stabilimento Il trasferimento uno stabilimento equivale all installazione uno stabilimento nuovo, perciò si dovrà inoltrare preventiva domanda autorizzazione come nuovo stabilimento avendo cura comunicare successivamente la data cessazione dell attività nel sito da cui ci si trasferisce al fine della revoca della vecchia autorizzazione. Restituzione pratiche Le pratiche presentate che risulteranno non conformi ai modelli pubblicati sul sito internet della Provincia Cagliari o carenti delle informazioni richieste verranno restituite al mittente per evitare inutili allungamenti delle tempistiche istruttoria dovute ad incompletezze per cui necessitano convocazioni e richieste integrazione che appesantiscono l iter autorizzativo a scapito delle altre pratiche in attesa istruttoria. Archiviazione pratiche Nel caso in cui una Ditta non risponda alle richieste dell Amministrazione entro i termini previsti si procederà all archiviazione della pratica; l iter autorizzativo sarà riattivato solo alla ripresentazione della domanda. Proroghe E possibile richiedere proroghe esclusivamente per scadenze fissate dall Amministrazione Provinciale, non per scadenze fissate dalla norma. Ogni richiesta proroga deve essere sempre esaurientemente e tecnicamente motivata e deve essere inoltrata almeno 15 giorni prima della scadenza prevista per permettere all Amministrazione valutarla e dare l assenso; si ricorda che in mancanza assenso scritto resta in vigore la scadenza originariamente prevista, NON vale il silenzio assenso. Autorizzazione unica per ogni stabilimento Ai sensi dell art. 269 comma 1 e dell art. 272 comma 2 i singoli impianti e le singole attività presenti nello stabilimento non sono oggetto stinte autorizzazioni. Se nello stabilimento (come definito dall art. 268 comma 1 lettera h)) sono presenti sia attività che potrebbero usufruire dell autorizzazione generale sia impianti sottoposti ad autorizzazione ornaria, il gestore deve presentare domanda autorizzazione in procedura ornaria ai sensi dell art. 269 e/o 275 del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i.. Provincia Cagliari - Assessorato alle Politiche Ambientali, Energia e Tutela del Territorio Settore Ecologia e Polizia Provinciale pag. 5 5